PROVINCIA DI FERRARA

COMUNICATO

Titolo II - Procedura di verifica (screening) - Decisione concernente il progetto di realizzazione impianto per lo stoccaggio di fanghi di depurazione

L'Autorita' competente: Provincia di Ferrara, comunica la
deliberazione relativa alla procedura di screening concernente il
progetto: realizzazione impianto per lo stoccaggio di fanghi di
depurazione.
Il progetto e' presentato da: ditta TER.AM.EC. Srl.
Il progetto e' localizzato: Comune di Ferrara - localita' Palmirano -
Gaibanella.
Il progetto interessa il territorio del comune di Ferrara e della
provincia di Ferrara.
Ai sensi del Titolo III della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 come
modificata dalla legge regionale 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita'
competente Provincia di Ferrara - Ufficio VIA con atto DGP nn.
377/87391 del 24/10/2006 ha assunto la seguente decisione:
delibera:
1) di assoggettare il progetto di realizzazione di un impianto per lo
stoccaggio di fanghi di depurazione da ubicarsi in localita'
Gaibanella presentato dalla ditta TER.AM.EC. Srl, alla ulteriore
procedura di VIA in relazione alle valutazioni espresse in premessa ed
in particolare in quanto, pur essendo caratterizzato da una
sostanziale compatibilita' con gli strumenti pianificatori e
programmatici di Comune e Provincia, esso risulta carente sotto
diversi aspetti progettuali ed ambientali, che non consentono una
valutazione esaustiva degli impatti ambientali dell'opera;
2) di dare atto che, al fine della sottoposizione del suddetto
progetto alla valutazione dell'impatto ambientale, il relativo S.I.A.
debba essere elaborato in modo conforme e completo secondo le
indicazioni delle "linee guida generali per la redazione e valutazione
degli elaborati per la procedura di VIA allegate alla DGR 1238/02, ed
in particolare dovra' contenere e sviluppare i seguenti aspetti:
Quadro progettuale
Acque e scarichi
- specificazione degli scarichi previsti nell'area, con relativa
tavola riportante i tracciati e i punti di scarico;
- indicazione delle caratteristiche tecniche della vasca di prima
pioggia; tale vasca dovra' essere dimensionata considerando eventi
meteorici con tempi di ritorno di 20 anni. Eseguire inoltre uno studio
idrologico e idraulico sulla capacita' di smaltimento dello scolo nel
quale vanno a scaricare le acque meteoriche al fine di escludere la
possibilita' di tracimazioni dello scolo stesso, dovute a condizioni
critiche di valle, ed evitare cosi' dilavamenti dei piazzali;
- valutazione dell'opportunita' di prevedere una canaletta perimetrale
allo stabilimento adeguatamente progettata al fine di raccogliere le
acque di dilavamento dei piazzali, idraulicamente separata dagli scoli
consortili. L'acqua raccolta in tale canaletta potra' essere poi
convogliata nella rete scolante dopo apposito trattamento di
depurazione;
- indicazione dei quantitativi di percolato prevedibili all'interno
delle vasche di contenimento dei fanghi ed indicazione delle eventuali
metodologie con cui si intende smaltire tale refluo. In caso sia
presente una rete appositamente dedicata a tale smaltimento, riportare
in una planimetria dedicata il suo tracciato con i vari dispositivi di
sicurezza adottati e l'indicazione del punto di scarico;
- in relazione alla formazione di percolato, valutazione
tecnico-economica per la installazione di una copertura delle due
vasche di stoccaggio del fango al fine di proteggerle dalle
precipitazioni;
- prevedere in ambito progettuale strutture di stoccaggio rispondenti
ai dettami della normativa vigente nonche' adeguati dispositivi per la
gestione delle eventuali emergenze in particolare rispetto a
sversamenti accidentali e fuoriuscite di percolati, onde evitare ogni
possibile contaminazione di suolo e acque sotterranee e superficiali;
inserire valutazioni sull'opportunita' di prevedere un eventuale
reticolo di intercettazione superficiale per la captazione di liquidi
accidentalmente sversati nell'area.
Box e strutture
- indicazione delle caratteristiche tecnico-costruttive dei box di
stoccaggio temporanei dei fanghi e chiarimenti circa la motivazione di
utilizzo di tali strutture;
- indicazione dei dispositivi che si intendono adottare al fine di
garantire la tenuta dei giunti soletta di fondazione - setto
perimetrale;
- indicazione planimetrica della posizione e delle caratteristiche
tecnico-costruttive della saracinesca inserita subito a valle dello
scarico delle acque di dilavamento nel corpo idrico ricettore;
- indicazione del serbatoio del gasolio e individuazione di una zona
in cui effettuare le operazioni di rifornimento dei macchinari al
servizio dello stabilimento;
- nell'ambito di uno studio geologico di inquadramento dell'area,
prevedere una valutazione delle caratteristiche fisico-meccaniche del
terreno di fondazione, anche in conformita' con la nuova normativa
sismica, con indicazione dei possibili cedimenti differenziali in
grado di compromettere la tenuta della soletta di fondazione;
- presentare una breve trattazione relativa ai piani di manutenzione e
dismissione dell'opera.
Viabilita'
- valutare adeguatamente le problematiche legate alla viabilita' di
accesso allo stabilimento in relazione alla localizzazione dell'opera,
con: l) quantificazione del traffico sulla rete viaria esistente e 2)
valutazione dei flussi di traffico leggero e pesante ante operam, in
fase di cantiere e in fase di esercizio; prevedere anche una
cartografia di inquadramento della viabilita' utilizzata.
Quadro ambientale
Ambiente
- caratterizzazione del fango stoccabile, con indicazione precisa
della tipologia e della provenienza dei fanghi destinati allo
stoccaggio;
- indicazione dei tempi di stoccaggio dei fanghi presso lo
stabilimento prima del loro spandimento in agricoltura;
- studio geologico e idrogeologico di inquadramento dell'area di
intervento, riportante stratigrafia del terreno e quota di falda;
- valutazione del clima acustico della zona di intervento ante operam
e valutazione della variazione di tale clima a seguito delle fase di
cantiere e della fase di esercizio dello stabilimento. L'analisi
dovra' mettere in evidenza l'impatto indotto dal traffico veicolare
pesante e leggero in ingresso/uscita dallo stabilimento e delle
macchine e attrezzature eventualmente in funzione presso lo
stabilimento stesso. Tali valutazioni dovranno essere eseguite in
corrispondenza dei ricettori sensibili piu' vicini all'area di
intervento, che dovranno essere riportati su una apposita planimetria
da allegare;
- indicare gli interventi da mettere in atto al fine di limitare la
produzione di polveri derivanti dal transito dei mezzi pesanti sulle
strade di accesso allo stabilimento;
- valutazione delle direzioni dei venti al fine di eseguire
un'adeguata indagine sulle possibili emissioni odorigene volatili
(SOV) in direzione del centro abitato di Gaibanella e dei principali
ricettori sensibili; produzione di relativa cartografia riportante la
distanza dell'impianto dai principali recettori sensibili;
- previsione di opportune opere di mitigazione, soprattutto in
relazione agli impatti provocati dal rumore (in fase di cantiere e di
esercizio) e alle emissioni odorigene;
- indicazione del tipo di analisi che verranno eseguite sui fanghi
depositati, della loro frequenza e, nel caso di analisi con esito di
non conformita' per l'utilizzo in agricoltura, indicazione dei metodi
di gestione;
- predisporre una breve analisi dei quantitativi di fanghi di
produzione locale;
- indicazioni relative all'esame di alternative progettuali;
3) di dare atto che la Ditta TER.AM.EC. Srl dovra' versare una somma
pari allo 0,02% del costo di realizzazione del progetto per le spese
istruttorie della procedura di verifica (screening) come citato in
premessa, sul Cap. di entrata 0351371 "Rimborso per il rilascio di
atti amministrativi e spese di istruttoria" az. 647 "Introiti per
diritti di istruttoria relativi alle procedure VIA" del Bilancio
2006;
4) di trasmettere la presente delibera per conoscenza ad ARPA, AUSL,
Comune di Ferrara Servizio Urbanistica e SUAP, Consorzio di Bonifica
II Circondario Polesine di S. Giorgio;
5) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999 n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni,
il presente partito di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia Romagna;
6) di comunicare che, ai sensi dell'articolo 3 - comma 4 della Legge
n. 241 del 1990, avverso il provvedimento conclusivo teste' indicato
potra' essere esperito ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale
Amministrativo regionale dell'Emilia-Romagna, entro 60 giorni dalla
data di ricevimento del provvedimento stesso; ovvero potra' essere
proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro
120 giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso.

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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