REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 marzo 2006, n. 302

Valutazione di impatto ambientale (VIA) relativa al progetto impianto idroelettrico sul torrente Scoltenna in Comune di Montecreto (MO). Presa d'atto delle determinazioni della Conferenza di Servizi (Titolo III, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) la valutazione di impatto ambientale positiva, ai sensi dell'art.
16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed
integrazioni, sul progetto di impianto idroelettrico sul torrente
Scoltenna da realizzarsi in comune di Montecreto (MO), loc. Pian della
Valle, presentato da K7 Srl, poiche' l'intervento previsto e', secondo
gli esiti dell'apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 21
dicembre 2005, nel complesso ambientalmente compatibile;
b) di ritenere, quindi, possibile realizzare il progetto di cui al
punto a) a condizione siano rispettate le prescrizioni indicate ai
punti 1.C., 2.C. e 3.C. del Rapporto conclusivo della Conferenza di
Servizi, che costituisce l'Allegato 1, parte integrante e sostanziale
della presente deliberazione, di seguito riportate:
1) con riferimento all'opera di presa in progetto, tutte le strutture
a vista dovranno presentare finitura in pietra; compatibilmente con la
funzionalita', in alternativa alla finitura a vista in pietra, le
superfici orizzontali come le restanti parti, potranno essere
completate a verde;
2) tutte le murature del fabbricato centrale dovranno presentare
finitura in pietra a vista;
3) la strada di accesso all'edificio ad uso centrale dovra' essere
concordata preventivamente con l'Amministrazione comunale di
Montecreto;
4) la strada esistente di accesso alle opere di presa dovra' essere
mantenuta a fondo bianco a cura della ditta titolare della centralina
idroelettrica;
5) prima dell'inizio lavori, dovra' essere presentata al Comune di
Montecreto verifica dei fronti di scavo provvisori relativamente alle
opere:
a) di presa e sedimentatore;
b) vasca di carico;
c) fabbricato ad uso centrale;
dovra', inoltre, essere specificato in quali tratti dovranno essere
previste le opere provvisionali (berlinesi, ecc.) e presentato
relativo progetto;
6) le opere in progetto dovranno essere realizzate con tutte le
cautele atte ad evitare che i manufatti idraulici gia' esistenti,
comprese le loro parti complementari, possano subire qualsiasi tipo di
danneggiamento. Per tale motivo, la Societa' proponente, prima
dell'inizio lavori, dovra' produrre al Servizio Tecnico Bacini Panaro
e Destra Secchia il progetto esecutivo delle opere in previsione;
dette opere dovranno essere realizzate sotto la stretta vigilanza
dello stesso Servizio Tecnico Bacini Panaro e Destra Secchia;
7) il valore del DMV che la Societa' proponente dovra' lasciar
defluire in alveo e' fissato in 900 l/s, subordinatamente
all'effettuazione di un controllo bimestrale sui principali parametri
idrologici e biologici di almeno due tratti compresi nel tratto in cui
vi e' derivazione. Gli oneri del controllo sono a carico della ditta
proponente/gestore dell'impianto che avra' l'obbligo di concordare con
l'Ufficio Programmazione faunistica della Provincia di Modena i
luoghi, e le modalita' di esecuzione, per almeno tre anni dalla data
di entrata in esercizio dell'impianto; eventuali variazioni della
periodicita' dei controlli potranno essere parimenti concordate
qualora se ne ravvisi l'opportunita' in corso d'opera; a seguito
dell'esito del monitoraggio, con atto della competente "Area
Agricoltura, Industria e Servizi - Politiche faunistiche", il valore
del DMV potra' essere portato fino ad un massimo di 1200 l/s, al fine
di garantire la sopravvivenza degli habitat e delle specie.
Si ricorda inoltre che, ai sensi dell'art. 57, comma 4 delle norme del
PTA della Regione Emilia-Romagna, i parametri correttivi della
componente morfologica-ambientale del DMV saranno applicati entro il
31 dicembre 2016, fatta salva la possibilita' della Regione di
applicarli antecedentemente a tale data per l'areale del bacino
padano;
8) il DMV dovra' essere misurato in continuo, a monte del rilascio
finale dell'impianto e non nel tratto a valle della presa in modo da
considerare tutte le eventuali perdite dovute all'assorbimento in
subalveo, mediante l'utilizzo di un misuratore di livello idrometrico
ad ultrasuoni i cui valori dovranno essere registrati su supporti non
modificabili e trasmessi al Servizio Tecnico Bacini Panaro e Destra
Secchia, alla Provincia di Modena e all'ARPA territorialmente
competente.
Prima dell'inizio dei lavori, la Societa' proponente dovra' produrre
al Servizio Tecnico Bacini Panaro e Destra Secchia, alla Provincia di
Modena e all'ARPA territorialmente competente, per l'approvazione,
documentazione inerente la strumentazione adottata e le modalita' di
registrazione e trasmissione dati;
9) il manufatto per il rilascio del DMV dovra' consentire il
mantenimento dello stesso in tutte le condizioni idrologiche del corso
d'acqua;
10) ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e
successive modifiche ed integrazioni, l'efficacia temporale della
presente valutazione d'impatto ambientale e degli atti in questa
ricompresi o da questa sostituiti, e' stabilita in anni 3;
11) al fine del rilascio del permesso di costruire la Societa'
proponente dovra' presentare al Comune di Montecreto ed al Servizio
Tecnico Bacini Panaro e Destra Secchia:
a) particolari costruttivi dello sghiaiatore e sedimentatore previsti
presso l'opera di presa (tav. SIA5);
b) disegni di dettaglio delle opere di difesa spondale;
c) planimetria dettagliata delle opere di adduzione (canale + condotta
in pressione), con indicazione anche del cavidotto e delle opere di
drenaggio previsti, al fine di poter apprezzare l'ingombro
complessivo;
d) profilo longitudinale delle opere di adduzione previste nella nuova
soluzione prodotta in sede di integrazioni (canale + condotta in
pressione), al fine di poter apprezzare le profondita' di interramento
previste;
e) elaborato di dettaglio circa la risoluzione dell'interferenza del
canale di derivazione con il rio esistente (cfr. tav. SIA3);
f) elaborati di dettaglio e relazione tecnica sulla nuova pista di
accesso alla centrale.
Gli elaborati di cui al punto f) dovranno essere presentati anche al
competente Servizio della Provincia di Modena che dovra' rilasciare
apposita autorizzazione per l'accesso carrabile sulla SP 31 di
Acquaria.
Il Comune di Montecreto provvedera' ad accordare il permesso di
costruire recependo l'autorizzazione della Provincia ed il parere del
Servizio Tecnico Bacini Panaro e Destra Secchia;
12) la determina dirigenziale n. 1542 del 20 ottobre 2005, con cui il
competente Servizio Trasporti e Concessioni della Provincia di Modena
concede alla ditta K7 Srl l'occupazione del suolo e del sottosuolo per
la realizzazione di conduttore idroelettrico in margine alla SP 31 di
Acquaria, in comune di Montecreto, e' da intendersi riferito al
progetto cosi' come dimensionato e configurato negli elaborati
presentati per la procedura di VIA;
13) la Societa' proponente dovra' predisporre, concordandolo
preventivamente con la competente "Area Agricoltura, Industria e
Servizi - Politiche faunistiche" della Provincia di Modena:
a) un nuovo progetto sul dimensionamento dei bacini dei passaggi per
pesci, in funzione delle capacita' natatorie delle specie target
presenti;
b) un piano di manutenzione dei passaggi per pesci.
Detti elaborati dovranno essere presentati, assieme al parere espresso
dalla competente "Area Agricoltura, Industria e Servizi - Politiche
faunistiche" della Provincia di Modena, al Comune di Montecreto ai
fini del rilascio del permesso di costruire;
14) la bocca di presa della derivazione dovra' essere munita di doppia
griglia avente tra barra e barra una luce di mm. 20;
15) prima dell'inizio dei lavori, dovranno essere presentate all'AUSL
territorialmente competente le "Schede di valutazione dei rischi", le
"Schede tipo" e le "Norme informative per attivita' omogenee" citate
ma non allegate al "Piano di coordinamento, di gestione, prevenzione e
protezione", presentato con le integrazioni;
16) per consentire nel piu' breve tempo possibile, la ricostituzione
della copertura vegetale lungo il tracciato del canale di derivazione,
si prescrive:
- per la copertura delle opere di adduzione dovra' essere utilizzato
il terreno vegetale proveniente dagli scavi, che si avra' cura di
accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in
spessori adeguati provvedendo alla sua manutenzione per evitarne la
morte biologica;
- nelle aree boscate l'impianto di arbusti autoctoni (Coronilla
emerus, Lonicera xylosteum, Euonymus europaeus);
- nell'area a prato, la semina di miscuglio di specie erbacee adatte;
17) sui rilevati previsti a mascheramento delle strutture in
elevazione della centrale, dovra' essere effettuata la semina di
miscuglio di specie erbacee adatte e l'impianto di specie autoctone
arbustive quali Frangula alnus, Laburnum anagyroides, Salix spp.
(escludendo la realizzazione della siepe di Acero campestre). Le
specie arboree impiegate nel mascheramento verso monte dovranno essere
Alnus glutinosa, Populus nigra, Ostrya carpinifolia;
18) l'impianto idroelettrico non potra' entrare in esercizio prima del
completamento delle n. 3 scale di rimonta della fauna ittica previste
in corrispondenza delle briglie sottese dall'impianto;
19) tutte le aree che saranno manomesse nel corso della realizzazione
del progetto dovranno essere oggetto di adeguato ripristino. In
particolare nelle aree dove attualmente esiste una vegetazione riparia
arbustiva a salici, il ripristino dovra' essere effettuato con
tecniche di ingegneria naturalistica impiegando materiale vegetale
locale;
20) le scogliere, previste in corrispondenza delle opere di presa e di
restituzione, dovranno essere realizzate con l'impiego di tecniche di
ingegneria naturalistica, utilizzando materiale lapideo e vegetale
locale; si esclude l'uso di conglomerato cementizio per la parte fuori
terra; si raccomanda, in fase esecutiva, di realizzare fondazioni
profonde, al fine di evitare lo scalzamento di tali manufatti;
21) la Societa' proponente dovra' presentare all'AUSL competente ed al
Comune di Montecreto ai fini del rilascio del permesso di costruire,
il "piano di emergenza per sversamenti accidentali di sostanze
inquinanti" anche derivate da macchinari di cantiere che operano nella
zona; detto elaborato dovra' contenere anche la dichiarazione di dare
immediata comunicazione, in caso di incidente con sversamento di
sostanze inquinanti, ai Comuni di Pavullo e Montecreto, a META, ad
AUSL Servizio SIAN del Dipartimento di Sanita' pubblica e ad ARPA
territorialmente competente;
22) per consentire i controlli di competenza, la societa' proponente
dovra' dare, obbligatoriamente e con congruo anticipo, comunicazione
dell'avvio dei lavori alla Provincia di Modena, al Comune di
Montecreto, all'ARPA - Sezione provinciale di Modena ed all'AUSL di
Modena;
23) i fronti di scavo dovranno essere sostenuti con apposite opere
provvisionali, in particolare nelle vicinanze dell'opera di presa e in
generale dove sono presenti aree in frana quiescente; tutte le
scarpate di nuova realizzazione dovranno essere opportunamente
inerbite e rinverdite con idonee specie vegetali onde evitare fenomeni
di erosione superficiale; le scarpate di altezza superiore a 1,5 m.
dovranno essere consolidate tramite l'utilizzo di opere di
contenimento/consolidamento realizzate con tecniche tipiche della
ingegneria naturalistica; dovranno comunque essere osservate le
seguenti prescrizioni generali:
a) che gli scavi siano avviati in stagione favorevole, non piovosa,
realizzando contestualmente le opere di consolidamento relative e
quelle di eduzione delle acque, in modo da evitare che nell'abbandono
anche temporaneo degli stessi abbiano a verificarsi smottamenti o
frane;
b) che i lavori siano eseguiti in modo da limitare gli scavi ed i
movimenti di terreno al minimo indispensabile;
c) che sui terreni sede dei lavori resti vietata qualsiasi altra
costruzione diversa da quella descritta negli elaborati progettuali
acquisiti agli atti;
d) che si regimi lo scolo della acque con idonee opere di raccolta e
smaltimento al fine di prevenire fenomeni di erosione, scolo improprio
e ristagno;
e) che nell'esecuzione degli scavi siano compiutamente attese le
prescrizioni tecniche indicate nella relazione geologica - geotecnica
a firma del dott. geol. Vaccari Bruno e che siano attuati tutti gli
accorgimenti tecnici previsti dallo stesso al fine di mantenere la
stabilita' del versante su cui insistono i lavori in argomento;
24) gli scavi in vicinanza della strada provinciale o comunque quelli
che in qualche modo coinvolgono anche porzioni modeste di versante e
che comportano un approfondimento sino a 3,0 metri di profondita' dal
piano di campagna, dovranno essere eseguiti per lunghezze limitate
(conci), imponendo un angolo di pendio pari all'angolo interno dei
materiali che formano le pareti o della meta' del medesimo, nel caso
di terreni saturi d'acqua; per scavi piu' profondi si impone
l'utilizzo di opere di sostegno provvisionali, dimensionate in
funzione della spinta delle terre;
25)  la Societa' proponente dovra' presentare all'ARPA
territorialmente competente ed al Comune di Montecreto, ai fini del
rilascio del permesso di costruire, una nuova valutazione di impatto
acustico; in fase d'esercizio, inoltre, K7 Srl dovra' eseguire,
concordandolo preventivamente con ARPA, un monitoraggio acustico in
prossimita' dei ricettori in modo da verificare la coerenza dei
livelli previsti nella valutazione di impatto acustico con quelli
immessi realmente nell'ambiente;
26) ai fini di contenere le interferenze con la riproduzione della
fauna e lo sviluppo vegetativo, i lavori da svolgere in prossimita'
dell'alveo (opera di presa, scale di risalita della fauna ittica,
opera di restituzione, ecc.) nonche' qualsiasi modifica all'assetto
della vegetazione (tagli, abbattimenti ecc.) non dovranno essere
eseguiti nel periodo aprile-luglio; come compensazione dovranno
inoltre essere installati n. 30-50 cavita' artificiali per uccelli e
chirotteri di dimensioni e materiale idonei;
27) dovranno essere rispettate tutte le soluzioni progettuali, di
ripristino e di inserimento paesaggistico previste nelle integrazioni
al progetto, e precisate nell'ambito delle prescrizioni del presente
Rapporto;
28) dovra' essere data tempestiva comunicazione al Servizio
Valutazione impatto e Promozione sostenibilita' ambientale della
Regione dell'avvenuta realizzazione delle opere di ripristino e
compensazione previste;
29) per limitare gli impatti attesi in fase di cantiere, si reputa
necessario impartire le seguenti prescrizioni:
- bagnatura periodica dell'area di cantiere e delle piste non
asfaltate con frequenza congrua al periodo meteorologico;
- realizzazione di dispositivi per la pulizia delle ruote all'ingresso
e all'uscita dai cantieri;
- asfaltatura delle piste di cantiere in prossimita' degli accessi
sulla viabilita' locale garantendone l'eventuale ripristino alla
condizione precedente il cantiere in rapporto alla loro destinazione
d'uso;
- utilizzo dei mezzi destinati al trasporto dei materiali di
approvvigionamento e di risulta dotati di idonei teli di copertura;
- delimitazione o copertura delle aree destinate allo stoccaggio del
materiale a possibile diffusione di polveri;
- utilizzo di camion e mezzi meccanici conformi alle ordinanze
comunali e provinciali, nonche' alle normative ambientali relative
alle emissioni dei gas di scarico degli automezzi;
- obbligo di velocita' ridotta sulla viabilita' di servizio al fine di
contenere il sollevamento delle polveri;
- utilizzo di recinzioni a maglia fitta per delimitare le zone di
cantiere o di pannelli mobili che oltre a limitare l'impatto sonoro
possono contribuire ad abbassare il livello di polverosita' nei pressi
dei ricettori;
30) per il funzionamento della turbina, dovranno essere utilizzati
lubrificanti ecologici e/o biodegradabili; a tale scopo dovra' essere
inviata preventivamente ad ARPA e AUSL territorialmente competenti ed
al Comune di Montecreto, per l'approvazione dell'uso, copia delle
schede tecniche degli stessi lubrificanti;
31) nella costruzione di basamenti, palificazioni e/o diaframmi si
dovranno utilizzare materiali che non interferiscano con le
caratteristiche chimiche dell'acquifero e dei corsi d'acqua
superficiali interessati. A tale scopo dovranno essere inviate
all'ARPA territorialmente competente, copia delle schede tecniche
degli eventuali additivi utilizzati, per l'approvazione dell'uso;
32) la movimentazione di materiali litici ed in particolare delle
ghiaie presenti all'interno dell'alveo demaniale, dovra' essere
realizzata in conformita' alle norme vigenti, con esclusione della
commercializzazione dei materiali;
33) i fanghi di decantazione provenienti dal sedimentatore e dalla
vasca di carico, ed i rifiuti accumulati nella griglia, dovranno
essere smaltiti ai sensi delle leggi vigenti in materia;
c) di dare atto che il parere della Provincia di Modena e del Comune
di Montecreto, espresso ai sensi dell'art. 5, comma 2 del DPR 12
aprile 1996 e dell'art. 18, comma 6, della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e
successive modifiche ed integrazioni, e' contenuto all'interno del
Rapporto conclusivo della Conferenza di Servizi;
d) di dare atto che la valutazione d'incidenza, effettuata ai sensi
dell'art. 5 del DPR 8 settembre 1997, n. 357 e della L.R. 14 aprile
2004, n. 7, e' contenuta all'interno del sopracitato "Rapporto" di cui
al punto 3.8;
e) di dare atto che l'autorizzazione ambientale ex art. 159 del DLgs
22 gennaio 2004, n 42, e' contenuta all'interno del sopracitato
"Rapporto" di cui al punto 3.8;
f) di dare atto che il Ministero per i Beni e le Attivita' culturali -
Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per le
Province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, non intervenuto in sede
di Conferenza di Servizi conclusiva, ha espresso con lettera prot. n.
21948 del 23 dicembre 2005, acquisita agli atti della Regione con
prot. n. 2833/VIM del 10 gennaio 2006, parere positivo ai sensi del
DLgs 22 gennaio 2004, n. 42, subordinato al rispetto delle seguenti
prescrizioni:
1) le pareti della opera di presa idrica dovranno essere mascherate
con materiali naturali e rinverdite con vegetazione arborea e
arbustiva di ripa;
2) le briglie dovranno essere realizzate con gabbioni rinverditi, o
con materiali propri della bioingegneria quali: legno, pietra, ecc.;
3) il tetto piano della centrale dovra' essere coperto di terreno
vegetale e oggetto d'impianto di specie arbustive locali;
4) le pareti fuori terra della centrale dovranno essere rifinite con
materiali e colori atti a minimizzare l'impatto visivo, si potra'
prendere in considerazione l'ipotesi che tale manufatto sia
completamente nascosto alla vista dal terrapieno perimetrale; il
lucernaio di progetto sulla copertura dovra' essere trasformato in
finestre poste sulle pareti d'ambito;
5) le piste d'accesso ai manufatti dovranno avere la configurazione
finale della terra battuta stabilizzata;
g) di dare atto che la prescrizione 2) di cui al parere del Ministero
per i Beni e le Attivita' culturali - Soprintendenza per i beni
architettonici e per il paesaggio per le Province di Bologna, Modena e
Reggio Emilia, non e' pertinente in quanto il progetto non prevede la
realizzazione di nuove briglie, ma la costruzione di scale di risalita
per i pesci sulle briglie esistenti, sottese dall'impianto
idroelettrico in progetto;
h) di dare atto che la prescrizione 4) di cui al parere del Ministero
per i Beni e le Attivita' culturali - Soprintendenza per i beni
architettonici e per il paesaggio per le Province di Bologna, Modena e
Reggio Emilia, nella parte in cui recita "il lucernaio di progetto
sulla copertura dovra' essere trasformato in finestre poste sulle
pareti d'ambito" non e' applicabile in quanto il lucernaio svolge
anche la funzione, non altrimenti assolvibile, d'accesso alle
apparecchiature elettriche ed elettromeccaniche poste all'interno del
fabbricato;
i) di dare atto che la concessione di derivazione di acqua pubblica ad
uso idroelettrico e per l'utilizzo di aree del demanio idrico,
rilasciata ai sensi del R.R. 20 novembre 2001, n. 41 e della L.R. 14
aprile 2004, n. 7 dal Servizio Tecnico Bacini Enza, Panaro e Secchia -
sede di Modena con determina dirigenziale n. 2613 del 28 febbraio
2006, costituisce l'Allegato 3, parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione;
j) di dare atto che la Comunita' Montana del Frignano non ha
partecipato alla riunione conclusiva della Conferenza di Servizi per
pronunciarsi in merito all'autorizzazione all'esecuzione di lavori su
terreni sottoposti a vincolo idrogeologico, pertanto la presente
delibera sostituisce, ai sensi dell'art. 14-ter, comma 9 della Legge 7
agosto 1990, n. 241, ed ai sensi dell'art. 17, comma 2 della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni,
l'autorizzazione all'esecuzione di lavori su terreni sottoposti a
vincolo idrogeologico di competenza della Comunita' Montana del
Frignano;
k) di dare atto che la presente procedura di VIA non accorpa:
- il permesso di costruire di cui alla L.R. 25 novembre 2002, n. 31;
- l'autorizzazione in materia di inquinamento acustico per particolari
attivita' di cui L.R. 9 maggio 2001, n. 15 ed alla delibera di Giunta
regionale n. 45 del 21 gennaio 2002;
che dovranno essere rilasciati successivamente e potranno prevedere
prescrizioni ulteriori rispetto a quelle formulate nel "Rapporto" di
cui al punto 3.8;
l) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della
presente deliberazione alla proponente K7 Srl;
m) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per opportuna
conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, copia della
presente deliberazione alla Provincia di Modena; al Comune di
Montecreto; al Servizio Parchi e Risorse forestali della Regione
Emilia-Romagna; al Servizio Tutela e Risanamento risorsa acqua della
Regione Emilia-Romagna; al Ministero per i beni e le Attivita'
culturali - Soprintendenza per i Beni architettonici e per il
paesaggio per le Province di Bologna, Modena e Reggio Emilia;
all'Autorita' di Bacino del Fiume Po; al Servizio Tecnico Bacini Enza,
Panaro e Secchia - sede di Modena; alla Comunita' Montana del
Frignano; all'ARPA - Sez. prov. di Modena; all'AUSL di Modena; ad ENEL
Distribuzione SpA;
n) di stabilire, ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, che l'efficacia
temporale della presente valutazione di impatto ambientale e' fissata
in anni 3;
o) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito
di deliberazione.

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