COMUNE DI ALSENO (Piacenza)

COMUNICATO

Titolo II - Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il progetto di coltivazione cava di argilla per laterizi

L'Autorita' competente: Comune di Alseno (PC) comunica la decisione
relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il
progetto: coltivazione cava di argilla per laterizi.
Il progetto e' presentato da: Ditta Fornaci Laterizi Danesi SpA (MI).
Il progetto e' localizzato: in area agricola in loc. "S. Martina"
ubicata in comune di Alseno.
Il progetto interessa il territorio (in relazione sia alla
localizzazione degli impianti, opere o interventi principali ed agli
eventuali cantieri o interventi correlati sia ai connessi impatti
ambientali attesi) del comune di Alseno e della provincia di
Piacenza.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 , come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente
Comune di Alseno con deliberazione della Giunta comunale n. 15 del
16/3/2005 ha assunto la seguente decisione:
1) di escludere dalla ulteriore procedura di VIA, ai sensi dell'art.
10, comma 1 della L.R. 9/99 e successive modificazioni ed
integrazioni, il progetto preliminare relativo ad una cava di ghiaia
ubicata in loc. "S. Martina", pervenuto in data 5/8/2005, prot. 6092
da parte della Ditta Fornaci Laterizi Danesi con sede a Milano,
assoggettato alla procedura di screening in quanto il relativo
progetto risulta incluso nelle attivita' indicate nell'Allegato B.3
(cat. B.3.4.) alla L.R. 9/99, 35/00 sulla VIA ;
2) di stabilire che il proponente dovra' conformare il progetto alle
prescrizioni di seguito indicate, le quali sono nel contempo
vincolanti per le Amministrazioni competenti al rilascio di intese,
concessioni, autorizzazioni, licenze, pareri nulla osta, assensi
comunque denominati, necessari per la realizzazione del progetto
medesimo:
A) Prescrizioni Arpa - Servizio territoriale
1. Per quanto riguarda la produzione di polveri diffuse nella fase di
coltivazione e ripristino, dovranno essere attuate tutte le procedure
individuate al fine di mitigare l'impatto negativo derivante dalla
realizzazione dell'opera. In particolare:
- la bagnatura delle aree di scavo e delle piste prevedendo anche il
trattamento antipolvere;
- la periodica pulizia delle superfici asfaltate dovra' essere estera
anche alla strada della Zoccarella;
- il trasporto dei materiali dovra' avvenire con mezzi chiusi, i mezzi
d'opera dovranno procedere a bassa velocita';
- dovra' essere previsto un sistema di pulizia delle ruote dei mezzi
in uscita dalla cava;
- dovranno essere utilizzati all'interno dell'area di cava i percorsi
meno esposti rispetto ai recettori sensibili;
-  l'attivita' dovra' essere sospesa in caso di velocita' del vento
particolarmente elevata.
Le modalita' di esecuzione delle campagne di misure, atte alla
verifica dell'efficacia delle mitigazioni apportate, da eseguirsi ante
opera e in fase di coltivazione relativamente agli inquinanti PTS e PM
10, dovranno essere concordate con il Servizio; pertanto
preliminarmente al progetto esecutivo il proponente dovra' produrre in
merito una dettagliata relazione descrittiva. Si precisa fin da ora
che le campagne di misura dovranno comprendere campionamenti di 24 ore
e di otto ore (periodo di attivita' lavorativa) e che contestualmente
dovranno essere rilevate la direzione e la velocita' del vento. I
recettori dovranno essere individuati in funzione della distanza,
della direzione del vento e del progetto di coltivazione individuato
nella tavola B6c;
2. dovra' essere prevista la realizzazione di barriere in terrapieno,
cosi' come indicato nella valutazione di impatto acustico e dovra'
essere prevista una verifica fonometrica post operam finalizzata al
confronto dei dati reali con quelli stimati. I calcoli attestano il
rispetto dei valori limite in funzione della presenza di una barriera
in terra, di altezza pari a 4 metri; immaginando che una tale altezza
per un argine in terra, e' considerevole, si richiama l'effettivo
rispetto di tale condizione, pena l'alterazione della previsione
effettuata. Qualora nascano comunque problemi nell'attestazione a tale
altezza, si consiglia l'eventuale integrazione con barriere cosiddette
"sottili" in appoggio al rilevato;
3. il piano di coltivazione dovra' prevedere le specifiche tecniche
dei sistemi di raccolta, trattamento e allontanamento delle acque
meteoriche interne al perimetro di cava, delle acque di dilavamento
derivanti dalla piazzola adibita al deposito dei mezzi e delle acque
reflue derivanti dal lavaggio delle gomme dei mezzi. Si precisa che
sia le acque di dilavamento che quelle di lavaggio sono soggette ad
autorizzazione ai sensi del DLgs 152/99, pertanto dovra' essere
inoltrata istanza di autorizzazione alla competente Amministrazione
provinciale;
4. dovra' essere prodotta una relazione in cui vengano descritte:
- le modalita' di adduzione delle acque prodotte dai lavandini e dalle
docce alla vasca di stoccaggio;
- le caratteristiche tecniche della vasca di stoccaggio.
Si fa presente fin d'ora che le acque dei servizi igienici di tipo
chimico e le acque poste in stoccaggio nella vasca di raccolta sono da
classificarsi come rifiuti e pertanto la ditta dovra' attivare tutte
le procedure di gestione previste dal DLgs 22/97 (formulari di
trasporto, registri di carico/scarico, ecc.);
5. sulle macchine operatrici utilizzate all'interno del perimetro di
cava:
- non dovranno essere eseguite operazioni di lavaggio e di
manutenzione ai mezzi aziendali e/o qualsiasi altra attivita' che
possa provocare, anche accidentalmente, l'inquinamento del suolo o
delle acque;
- i serbatoi dei carburanti per il rifornimento dei mezzi dovranno
essere realizzati con modalita' e caratteristiche costruttive idonee a
garantirne la completa tenuta e posizionati su piazzola impermeabile
dotata di opportuni cordoli;
6. dovranno essere osservate le modalita' di conservazione del suolo
vegetale indicate (areazione, non compattati eco), finalizzate alla
sua conservazione qualitativa e tessiturale, inoltre i cumuli non
dovranno superare i tre metri di altezza;
7. alfine di procedere al controllo della qualita' delle acque di
falda che interessano l'area di scavo, dovranno essere posizionati n.
3 piezometri, con diametro di almeno 10 cm., lungo la direzione
prevalente di flusso della falda medesima ed a una profondita' tale da
intercettare la stessa falda. Gli stessi dovranno essere posti uno a
monte della zona di escavazione e due a valle al di fuori dell'area di
escavazione. Le verifiche qualitative delle acque prelevate dai
piezometri dovranno essere eseguite con cadenza trimestrale e dovranno
prevedere la valutazione dei seguenti parametri: pH, conducibilita',
idrocarburi totali, doruri, calcio, magnesio, sodio, potassio, nichel
e piombo;
8. la coltivazione della cava dovra' avvenire per lotti alfine di
assicurare il progressivo recupero ambientale, la sistemazione finale
di un lotto su cui si e' esaurita la fase di scavo deve essere
completato contemporaneamente alla coltivazione del lotto successivo.
B) Servizio di Sanita' pubblica Azienda USL di Piacenza
Si ritiene, per quanto attiene agli aspetti di competenza, che la
documentazione presentata sia nel complesso abbastanza esauriente, sia
per quanto concerne la descrizione degli impatti, sia per quanto
concerne le misure di mitigazione proposte e le previsioni di
monitoraggio.
Per quanto concerne l'impatto determinato dalla produzione e
diffusione delle polveri, essendo tuttavia forniti solo dati relativi
ai fattori di emissione e alle previste riduzione d'impatto per
effetto degli interventi di mitigazione programmati, ma mancando i
dati di previsione di ricaduta degli inquinanti (in particolare
polveri), in corrispondenza dei recettori sensibili, si ritiene
necessario che le previste campagne di monitoraggio prima dell'inizio
dei lavori e durante l'attivita' di escavazione, da concordarsi
preventivamente con ARPA, siano eventualmente ampliate ad altri
recettori piu' distanti dall'area di escavazione ed effettuate in
periodi stagionali confrontabili, oltre che supportate dalla
rilevazione dei parametri metereologici, alfine di poter escludere,
tramite dati analitici, un incremento apprezzabile delle ricadute
delle polveri in corrispondenza dei siti sensibili per effetto
dell'attivita' di escavazioni.
Si ritiene inoltre necessario che sia posta particolare attenzione
all'osservanza delle misure di mitigazione proposte per il
contenimento della polverosita' e si rimandano ad ARPA eventuali
proposte di mitigazioni integrative.
Si ritiene infine opportuna l'effettuazione di una verifica dei
livelli di rumorosita' durante l'attivita' di escavazione in
corrispondenza dei recettori sensibili piu' coinvolti.
Si richiede infine che contestualmente alla presentazione del piano di
coltivazione dovranno essere cerniti i pozzi domestici utilizzati a
scopo potabile e dovra' essere previsto, per i pozzi a valle
dell'attivita', un sistema di monitoraggio, alfine di escludere
eventuali situazioni di interferenza da parte dell'attivita' di cava;
3) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna la presente decisione;
4) di dare atto altresi' che le spese di istruttoria da porre a carico
del proponente, sono quantificate nella misura di Euro 500,00 di cui
l'80% verra' liquidato all'ARPA di Piacenza per l'attivita' dalla
stessa svolta, in attuazione dell'art. 4 della convenzione stipulata
tra Comune e la suddetta Agenzia;
5)di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi e
per gli effetti dell'art. 134, comma 4 del DLgs 18/2/2000, n. 267.

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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