REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 19 settembre 2006, n. 1292

Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) relativa alla domanda di concessione di derivazione di acqua pubblica dal torrente Ceno per uso idroelettrico (comune di Bardi) (Titolo II, L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
dei modesti impatti attesi, il progetto di derivazione di acqua
pubblica ad uso idroelettrico dal torrente Ceno in comune di Bardi
(PR), presentato dalla ditta Ecovolt Srl, dalla ulteriore procedura di
VIA con le seguenti prescrizioni gia' riportate al punto 7:
 1) andra' realizzato uno studio idrogeologico di approfondimento
della problematica relativa all'interferenza tra le opere di progetto
e il pozzo acquedottistico presente in zona, da sottoporre all'esame
del Servizio Tecnico dei Bacini Trebbia e Taro; lo studio dovra'
ricostruire con sufficiente dettaglio la struttura idrogeologica
dell'area e chiarire i rapporti tra acque superficiali del Ceno e
acquifero sfruttato dal pozzo acquedottistico, a tal fine dovranno
essere fornite le opportune informazioni riguardo al pozzo in
questione (stratigrafia, profondita' dei filtri, portata, piezometria
e rapporti di questa con le quota idrometriche del corso d'acqua) e di
altri eventuali pozzi presenti nell'area, nonche' ogni altra
informazione derivante da rilievi geologici o indagini geognostiche
utili per lo scopo in questione; in sede di istruttoria per il
rilascio di concessione di derivazione, il Servizio Tecnico dei Bacini
Trebbia e Taro dovra' verificare, sulla base dello studio
idrogeologico citato, la compatibilita' della derivazione richiesta
con l'utilizzazione acquedottistica in essere, prescrivendo gli
eventuali monitoraggi necessari e le eventuali limitazioni
all'utilizzo idroelettrico della risorsa;
 2) in considerazione del bilancio idrico negativo del territorio
provinciale e della preminente importanza dell'utilizzo idropotabile
di tale risorsa, la ditta Ecovolt Srl dovra' sottoscrivere, prima
dell'inizio dei lavori, un atto di rinuncia a qualsiasi diritto di
derivazione della risorsa idrica necessaria al funzionamento
dell'impianto idroelettrico nel caso in cui sopraggiungessero
necessita' di sfruttamento della risorsa ad uso idropotabile;
 3) la quantificazione del deflusso minimo vitale (DMV) che dovra'
essere garantito dall'opera di presa andra' effettuata in sede di
rilascio della concessione di derivazione a fini idroelettrici dal
competente Servizio Tecnico dei Bacini Trebbia e Taro, che
verifichera' la coerenza dei calcoli di progetto con quanto prescritto
dalle Norme del PTA della Regione Emilia-Romagna;
 4) le operazioni di verifica e di manutenzione delle opere di presa
da realizzarsi periodicamente al fine di garantirne l'efficienza e di
ripristinarne la funzionalita' a seguito di eventi di piena, dovranno
prioritariamente assicurare la continuita' del deflusso minimo vitale
lungo il corso d'acqua e la possibilita' di transito della fauna
ittica nei confronti di fenomeni di ostruzione o riduzione della luce
dell'apposito stramazzo conseguente all'eventuale accumulo di
alluvioni e materiale detritico vario; i dettagli di tali operazioni
andranno specificati nell'apposito disciplinare da sottoscrivere in
sede di rilascio di concessione di derivazione da parte del Servizio
Tecnico dei Bacini Trebbia e Taro;
 5) ai fini dell'acquisizione del nullaosta idraulico andranno
dettagliate le modalita' di sistemazione in alveo dei terreni di
risulta derivanti dagli scavi mediante appositi elaborati grafici che
ne specifichino distribuzione planimetrica e spessori;
 6) durante i lavori di cantiere dovranno essere adottate tutte le
misure atte ad evitate possibili sversamenti di inquinanti e
contaminazioni delle acque superficiali e di quelle sotterranee; tali
misure andranno adottate in particolare a salvaguardia del pozzo ad
uso acquedottistico presente nei pressi dell'area di realizzazione e
andranno opportunamente calibrate alla luce dei risultati delle
indagini di approfondimento da realizzarsi riguardo alle interferenze
tra corso d'acqua e acquifero sfruttata dal pozzo;
 7) per il funzionamento delle turbine dovranno essere utilizzati
lubrificanti ecologici e/o biodegradabili; a tale scopo dovra' essere
preventivamente inviata ad ARPA e AUSL territorialmente competenti
copia della scheda tecnica degli stessi lubrificanti, per
l'approvazione all'uso;
 8) le interferenze delle opere in progetto con i fenomeni di
instabilita' di versante e la compatibilita' degli interventi con i
dissesti in questione andranno valutati dalla Comunita' Montana Valli
del Taro e Ceno e dal Comune di Bardi sulla base di un apposito
studio, come previsto dalle norme del PAI del bacino del Po e del PTCP
della Provincia di Parma;
 9) per limitare l'impatto visivo dell'opera, le sponde del canale
adduttore, fra l'opera di presa e la centrale, andranno ricoperte con
il materiale di scavo;
10) al fine del rilascio dell'autorizzazione paesaggistica ai sensi
dell'art. 146 del DLgs 42/04, andra' elaborato un progetto complessivo
di inserimento paesaggistico con indicazione puntuale degli interventi
di ripristino vegetazionale e delle misure di mitigazione e di
compensazione previste, il progetto dovra' comprendere rendering
fotografici o comunque elaborati idonei ad una adeguata valutazione
dello stato paesaggistico post-operam, anche in riferimento ai
caratteri di finitura dei manufatti idraulici e dell'edificio di
alloggiamento della centrale di produzione;
11) dovranno essere previste misure di compensazione nei confronti
della vegetazione interessata dal progetto, che andranno sottoposte ad
apposito provvedimento abilitativo comunale come previsto dall'art. 10
delle norme del piano territoriale paesistico regionale (PTPR) e dalla
delibera di G.R. n. 2131 del 2 novembre 2004; l'autorizzazione
comunale dovra' verificare che la vegetazione interessata
dall'intervento non rientri nelle categorie di formazioni boschive
escluse da qualsiasi intervento di trasformazione (vedi delibera di
G.R. n. 2131 del 2 novembre 2004);
12) al fine della verifica degli impatti acustici derivanti
dall'esercizio dell'impianto e della progettazione delle eventuali
misure di mitigazione, in sede di domanda per il rilascio del permesso
di costruire andra' prodotta una relazione di previsione di impatto
acustico secondo quanto specificato nella delibera di G.R. 673/04;
13) dovra' essere acquisito l'assenso preventivo del gestore della
rete (GRTN) riguardo all'allacciamento dell'impianto alla rete di
trasmissione nazionale;
14) la realizzazione dell'impianto in esame resta comunque subordinata
all'ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla legislazione
vigente ed in particolare della concessione per la derivazione di
acqua pubblica da parte del competente Servizio Tecnico dei Bacini
Trebbia e Taro di Parma;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Ecovolt Srl, al
Comune di Bardi, al Servizio Tecnico dei Bacini Trebbia e Taro di
Parma, alla Amministrazione provinciale di Parma, alla Comunita'
Montana Valli del Taro e Ceno e all'ARPA - Sezione provinciale di
Parma;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni,
il presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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