REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 maggio 2006, n. 645

Decisione in merito alla definizione dei contenuti del SIA (scoping) inerente la procedura di VIA sul progetto di messa in produzione del pozzo idrocarburi "Agosta 1 dir." e relativa concessione di coltivazione idrocarburi denominata "Agosta". Art. 12, L.R. 9/99

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di approvare, sulla base delle conclusioni dell'apposita Conferenza
di Servizi tenutasi l'11 aprile 2006, l'elaborato "Appendice A -
Proposta di indice del SIA" - che costituisce l'Allegato B parte
integrante e sostanziale della presente delibera - presentato da Eni
SpA Divisione Exploration & Production - Unita' Geografica Italia per
la redazione del SIA inerente il progetto di messa in produzione del
pozzo idrocarburi "Agosta 1 dir." in comune di Comacchio (FE) e
relativa concessione di coltivazione denominata "Agosta" e per il
rilascio delle diverse autorizzazioni accorpate nelle procedura di
VIA, subordinatamente al recepimento delle prescrizioni di seguito
elencate:
1. gli argomenti in indice, dovranno essere sviluppati secondo le
modalita' descritte nel documento "Pozzo 'Agosta 1' (FE) - Elaborato
tecnico finalizzato alla fase di scoping della procedura di VIA (art.
12 L.R. n. 9 del 18/5/1999)" ed illustrate dalla Societa' proponente
in sede di Conferenza di Servizi;
2. dovra' essere prodotta planimetria in scala adeguata con
indicazione dell'estensione ipotizzata del giacimento di cui si
intende effettuare lo sfruttamento;
Quadro di riferimento programmatico
3. si ritiene superflua la trattazione del Piano Territoriale
Paesistico Regionale (PTPR), superato, ai sensi dell'art. 24 comma 3
della L.R. 24 marzo 2000, n. 20, dal Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Ferrara;
4. dovra' essere verificata la zonizzazione ex art. 21 delle NTA del
PTCP di Ferrara (sono stati rilevati errori nella cartografia
depositata);
5. dovra' essere verificata la coerenza del progetto con il Piano di
Tutela delle Acque, approvato con delibera dell'Assemblea legislativa
della Regione Emilia-Romagna n. 40 del 21 dicembre 2005;
6. dovra' essere verificata la coerenza del progetto con il Piano
Provinciale di Risanamento della Qualita' dell'Aria, qualora adottato
al momento della presentazione del SIA e del progetto definitivo;
Quadro di riferimento progettuale
7. il progetto definitivo, oggetto di valutazione nell'ambito della
procedura di VIA, dovra' essere:
- concessione di coltivazione idrocarburi "Agosta" quello presentato
al Ministero delle Attivita' produttive - UNMIG Ufficio F3, competente
al conferimento della concessione di coltivazione idrocarburi;
- messa in produzione del pozzo "Agosta 1 dir."
quello presentato al Ministero delle Attivita' produttive - UNMIG
Ufficio F5, competente al rilascio dell'autorizzazione alla messa in
produzione del pozzo, ricordando che l'art. 13 comma 5 della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, assicura il
rispetto della normativa vigente in materia di tutela del segreto
industriale e commerciale;
8. il progetto dovra' contenere tavole di dettaglio circa gli
attraversamenti dei canali di bonifica da parte del metanodotto in
previsione; dette tavole dovranno essere concordate con il Consorzio
di Bonifica II Circondario Polesine di S. Giorgio;
9. il progetto dovra' contenere:
- descrizione dell'impianto esistente ed opere connesse presenti in
situ;
- individuazione della profondita' del pozzo;
10. il SIA dovra' prendere in considerazione alternative rispetto
all'approvvigionamento elettrico previsto; qualora permanga la scelta
di realizzare un elettrodotto dedicato per assicurare il funzionamento
dell'impianto, dovra' essere prodotto il relativo progetto di massima
e discussi gli impatti correlati; anche in questo caso, e' opportuno
un preliminare contatto con il Consorzio di Bonifica per evitare
possibili interferenze negative con l' attivita' dell'Ente;
11. dovra' essere posta particolare attenzione alla mitigazione visiva
dell'impianto, localizzato in un ambito di grande valenza
paesaggistica, limitando per quanto possibile l'altezza della
struttura ed inserendo i manufatti all'interno di un'area boscata di
nuovo impianto;
Quadro di riferimento ambientale
12. la relazione d'incidenza che dovra' essere prodotta nell'ambito
della procedura di VIA, dovra' essere strutturata nel modo seguente:
Motivazioni del progetto;
Finalita' del progetto;
Livello di interesse (locale, provinciale, regionale, nazionale o
comunitario);
Tipologia di interesse (privato, pubblico o di rilevante interesse
pubblico);
Eventuali esigenze di realizzazione del progetto connesse alla salute
dell'uomo, alla sicurezza pubblica o di primaria importanza
ambientale;
Relazione tecnica descrittiva degli interventi (caratteristiche
tecniche e fisiche degli interventi previsti);
Tipologie delle opere/azioni previste;
Dimensioni delle opere previste e/o ambito di riferimento;
Periodicita' delle attivita' previste (fase di cantiere, fase
gestionale e fase di eventuale ripristino);
Complementarieta' con altri piani/progetti;
Relazione descrittiva dell'area di intervento (stato di fatto) e del
sito;
Inquadramento generale dell'area;
Presenza di elementi naturali (boschi, zone umide, prati, ecc.)
nell'area di intervento;
Descrizione del sito interessato dalle opere (SIC e/o ZPS);
Indicare se l'opera prevista e' interna al sito o incide
dall'esterno;
Indicazione degli habitat e delle specie animali e vegetali di
interesse comunitario presenti nel sito con particolare riferimento a
quelli prioritari;
Presenza di connessioni ecologiche;
Presenza di aree protette;
Descrizione delle interferenze tra opere/attivita' previste ed il
sistema ambientale (habitat e specie animali e vegetali presenti);
L'incidenza deve essere relativa alle diverse fasi di intervento (fase
di cantiere, fase gestionale e fase di eventuale ripristino);
Uso di risorse naturali:
prelievo di materiali (acqua, terreno, materiali litoidi, piante,
animali, ecc.);
taglio vegetazione (arborea, arbustiva, erbacea);
altro;
Fattori di alterazione morfologica del territorio e del paesaggio:
consumo, occupazione, alterazione, impermeabilizzazione suolo;
escavazione;
costipamento terreno/impermeabilizzazione suolo interferenza con
deflusso idrico superficiale e/o sotterraneo;
intercettazione e modifica correnti litoranee;
modificazione zone umide;
alterazione delle pratiche colturali;
uso del suolo post intervento;
alterazione dinamiche naturali, inserimento specie alloctone;
altro;
Fattori di inquinamento e di disturbo ambientale:
suolo;
acqua (superficiale, sotterranea);
aria (emissioni di gas, polveri e odori, aumento traffico veicolare);
produzione di rifiuti e scorie;
acustico (produzione di rumore/disturbo/vibrazioni
elettromagnetico/radiazioni ionizzanti o non ionizzanti);
irraggiamento termico;
inquinamento luminoso;
altro.
Rischio di incidenti: sostanze e tecnologie impiegate (esplosioni,
incendi, rilasci sostanze tossiche, ecc.), incidenti viabilistici.
Rapporto tra opere/attivita' previste e componenti biotiche presenti
nell'area e nel sito.
Rapporto tra opere/attivita' previste e componenti abiotiche presenti
nell'area e nel sito.
Rapporto tra opere/attivita' previste e connessioni ecologiche
presenti nell'area e nel sito.
Rapporto tra opere/attivita' previste ed habitat di interesse
comunitario presenti nell'area e nel sito, con particolare riferimento
a quelli prioritari (riduzione, trasformazione o frammentazione
habitat).
Rapporto tra opere/attivita' previste e specie animali di interesse
comunitario presenti nell'area e nel sito con particolare riferimento
a quelle prioritarie (alterazione habitat di riproduzione, di
alimentazione, di svernamento, ecc. o riduzione delle popolazioni).
Rapporto tra opere/attivita' previste e specie vegetali di interesse
comunitario presenti nell'area e nel sito con particolare riferimento
a quelle prioritarie (alterazione habitat di riproduzione, substrato,
ecc. o riduzione delle popolazioni).
Indicazione di eventuali ipotesi progettuali alternative.
Aspetti migliorativi e peggiorativi (ambientali, economici, sociali,
ecc.) delle diverse soluzioni analizzate.
Indicazione di eventuali misure di mitigazione dell'incidenza delle
opere/attivita' previste.
Aspetti tecnici, economici, sociali ed ambientali delle misure di
mitigazione proposte.
Indicazione di eventuali misure di compensazione.
Aspetti tecnici, economici, sociali ed ambientali delle misure di
compensazione proposte.
Conclusioni
Intervento con incidenza significativa, ma positiva.
Intervento con incidenza nulla.
Intervento con incidenza negativa, ma non significativa.
Intervento con incidenza negativa e significativa.
Allegati
Cartografia dell'area di intervento e del sito (o cartografia di
progetto).
Fotografie dell'area di intervento e del sito.
Provenienza dei dati;
13. dovranno essere valutati eventuali impatti indotti dalla
realizzazione del progetto sulle aree limitrofe del Parco regionale
del Delta del Po;
14. dovra' essere specificata la provenienza dell'acqua il cui
approvvigionamento e' previsto tramite autobotte; nel caso in cui
l'approvvigionamento idrico avvenga tramite acquedotto, dovranno
essere concordate preventivamente con l'Ente gestore le modalita' di
fornitura;
15. dovranno essere valutate alternative di utilizzo delle acque
fossili di risulta dal processo di disidratazione; dovra' inoltre
essere specificato se la contaminazione di tali acque, trattate nel
progetto come rifiuti, sia di tipo naturale o imputabile ai processi
di estrazione;
16. dovranno essere considerate eventuali interferenze del progetto
con la falda idrica e con l'interfaccia acqua dolce/salata;
17. dovranno essere specificate le emissioni derivanti dalla fase di
combustione dei vapori di rigenerazione termica dei glicoli;
18. dovranno essere fornite indicazioni circa la viabilita' ordinaria
utilizzata per la fase di cantiere  finalizzata alla messa in
produzione del pozzo e per la gestione successiva;
19. tra gli impatti attesi dovra' essere trattato anche quello
correlato ad eventuali emissioni odorigene;
20. al programma di monitoraggio delle diverse componenti ambientali
dovra' essere allegata idonea cartografia con indicazione dei punti di
monitoraggio proposti e della periodicita';
21. con riferimento all'impatto acustico indotto dall'attivita' in
progetto, dovra' essere prodotta una valutazione a firma di tecnico
competente in acustica ambientale che analizzi l'inquinamento acustico
in relazione ai limiti di legge indicati per la zona in cui ricade
l'impianto secondo i criteri di classificazione acustica indicati
nella delibera di Giunta regionale n. 2053 del 9 ottobre 2001,
verificando anche il rispetto del criterio differenziale;
22. dovra' essere valutato e relazionato l'incremento idraulico
derivato dalle costruzioni ed impermeabilizzazioni di progetto, a
fronte di un evento meteorico significativo dell'ordine di 60 mm di
pioggia in un'ora, per le relative considerazioni sulle previste
strutture di stoccaggio delle acque meteoriche;
b) di dare atto delle conclusioni della Conferenza di Servizi
contenute nel verbale in data 11 aprile 2006, che costituisce
l'Allegato A parte integrante e sostanziale della presente delibera,
ed in particolare:
- di dare atto che la Conferenza di Servizi ha inteso sottolineare che
nello specifico studio sul fenomeno della subsidenza esistente ed
indotta a seguito dell'entrata in produzione, previsto nel documento
di scoping, le analisi dovranno essere correlate al livello di rischio
(vulnerabilita' x esposizione) del territorio e del sito specifico di
localizzazione, in particolare dovranno essere evidenziate le
interazioni con le infrastrutture (canali, impianti di sollevamento,
ponti, strade, ecc.) presenti nell'area, e valutati gli effetti della
subsidenza indotta dall'estrazione di gas su dette infrastrutture per
l'intera estensione della sacca metanifera; si precisa che lo studio
dovra' contenere un progetto dell'attivita' di monitoraggio che si
intende realizzare; l'attivita' dovra' prevedere l'utilizzo del metodo
dell'analisi interferometrica e, in particolare, di un'analisi
finalizzata ad ottenere un elevato dettaglio informativo; tale metodo
dovra' essere opportunamente integrato da misure di livellazione
geometrica di alta precisione;
- di dare atto che la Conferenza di Servizi, al fine di prevenire
interferenze negative con gli habitat e le specie tutelate nei siti di
rete natura 2000, ritiene necessario che la Societa' proponente
concordi con il competente Servizio Parchi e Risorse Forestali della
Regione Emilia-Romagna le modalita' ed i luoghi puntuali in cui
intende effettuare prove e monitoraggi propedeutici alla redazione del
SIA;
c) di dare atto che il Comune di Ostellato con lettera prot. n. 6688
del 26 aprile 2006 ha comunicato di non aver osservazioni da formulare
sulla documentazione fornita dalla Societa' proponente, condividendo
le prescrizioni indicate nel verbale di Conferenza di Servizi dell'11
aprile 2006;
d) di dare atto che, ai sensi dell' art. 14-ter, comma 9 della Legge 7
agosto 1990, n. 241, il parere degli Enti non intervenuti alla
Conferenza di Servizi dell'11 aprile 2006 e' sostituito dalla presente
delibera;
e) di dare atto che la Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici, con nota prot. n. 6198 del 2 maggio 2006, acquisita
agli atti della Regione, ha confermato che parte dell'area interessata
dall'intervento ricade in zona tutelata con Decreto Ministeriale del
21/6/1977 "Dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona in
comune di Comacchio e Argenta" emesso ai sensi della Legge 1497/39, e
formulato le seguenti prescrizioni che integrano quelle dettate in
sede di Conferenza di Servizi:
- dovra' essere prodotta cartografia C.T.R. con individuazione delle
opere in progetto e indicazione del perimetro dell'area tutelata con
DM del 21/6/1977;
- dovranno essere prodotte fotosimulazioni dell'intervento dai limiti
dell'area tutelata delle Valli di Comacchio e del Parco Regionale;
- dovra' essere prodotta ogni altra documentazione utile che
specifichi l'individuazione e l'impatto dell'opera anche in
riferimento ai vincoli di "zone di interesse testimoniale" del PTCP;
f) di dare atto che la Soprintendenza per i Beni Archeologici
dell'Emilia-Romagna non ha rilevato obiezioni in merito
all'intervento, ferma restando la necessita' che le opere di scavo
siano effettuate con la sorveglianza del detto Ufficio;
g) di trasmettere copia della presente deliberazione alla proponente
Eni SpA Divisione Exploration & Production - Unita' Geografica Italia,
nonche', per opportuna conoscenza, alla Provincia di Ferrara -
Servizio Politiche della Sostenibilita' e Cooperazione Internazionale;
al Comune di Comacchio; al Comune di Ostellato; al Servizio Parchi e
Risorse forestali della Regione Emilia-Romagna; alla Direzione
regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici; alla Soprintendenza
per i Beni ambientali e architettonici; alla Soprintendenza per i Beni
Archeologici dell'Emilia-Romagna; ad ARPA - Sez. prov. di Ferrara; ad
ARPA - Ingegneria ambientale; ad AUSL Ferrara - Servizio Igiene
Pubblica; al Consorzio di Bonifica II Circondario Polesine di S.
Giorgio;
h) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, il presente partito di deliberazione.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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