DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31 luglio 2006, n. 1106
Approvazione dell'Accordo territoriale sottoscritto ai sensi dell'art. 15 della L.R. 20/00 da Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna e RFI SpA, relativo agli assetti territoriali urbanistici infrastrutturali della nuova Stazione ferroviaria di Bologna
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
1) di approvare, a ratifica, l'Accordo territoriale sottoscritto in
data 18 luglio 2006 da Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna,
Comune di Bologna e RFI SpA, per l'attuazione del Piano territoriale
di coordinamento provinciale (PTCP), in conformita' all'art. 15 della
L.R. 20/00, allegato quale parte integrante e sostanziale del presente
atto, diretto ad individuare gli obiettivi progettuali e i contenuti
strutturali condivisi per l'ambito della nuova Stazione e per l'ambito
di riqualificazione delle aree ferroviarie, nonche' obiettivi,
finalita' e reciproci impegni per l'attuazione e il completamento del
SFM e per la realizzazione delle opere infrastrutturali (people mover
e opere complementari);
2) di dare atto che la specificazione dei contenuti dell'Accordo e'
demandata consensualmente a specifici e successivi Accordi programma o
procedimentali o altri atti d'intesa da sottoscriversi tra tutte le
Amministrazioni interessate, entro termini concordati;
3) di disporre la pubblicazione del presente atto per estratto nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
Accordo territoriale relativo agli assetti territoriali, urbanistici,
infrastrutturali della nuova Stazione ferroviaria di Bologna, ai sensi
dell'art. 15 L.R. 20/00
Bologna 18 luglio 2006
L'anno 2006, il giorno 18 luglio, alle ore 10, presso la sede
dell'Amministrazione comunale - Piazza Maggiore n. 6 - 40122 Bologna,
tra
- La Provincia di Bologna, nella persona della Presidente Beatrice
Draghetti,
- La Regione Emilia-Romagna, nella persona del Presidente Vasco
Errani
- Il Comune di Bologna, nella persona del Sindaco Sergio Gaetano
Cofferati
- Rete Ferroviaria Italiana (RFI) SpA, nella persona
dell'Amministratore delegato Mauro Moretti
Premesso:
- che la legge urbanistica dell'Emilia-Romagna, L.R. 24 marzo 2000, n.
20, nel confermare un sistema di pianificazione incentrato
primariamente sulla pianificazione urbanistica comunale, prevede
numerosi strumenti volti al riconoscimento del principio della
concertazione delle scelte strategiche tra diversi livelli
istituzionali e del coinvolgimento delle organizzazioni economiche e
sociali nonche' degli operatori privati nelle diverse fasi di
elaborazione e attuazione degli strumenti urbanistici;
- che la L.R. 20/00 individua l'"Accordo territoriale", come lo
strumento negoziale da utilizzarsi, anche al di fuori dei processi di
formazione dei piani, per concordare obiettivi e scelte strategiche
comuni;
- che in particolare, la L.R. 20/00, art. 15, prevede tale strumento
di concertazione istituzionale quale modalita' per definire,
nell'ambito delle previsioni del Piano territoriale di coordinamento
provinciale (PTCP), l'attuazione dei poli funzionali, tra i quali sono
espressamente ricomprese le stazioni ferroviarie principali del
sistema ferroviario nazionale e regionale;
- che la Provincia di Bologna, nell'ambito della competenza attribuita
dalla L.R. 20/00 al PTCP, ha individuato - d'intesa con il Comune di
Bologna - i poli funzionali, ovvero quegli ambiti specializzati che
ospitano le grandi funzioni metropolitane, per i quali e' richiesta la
sottoscrizione di un Accordo territoriale, definendo per essi le
politiche e le azioni da intraprendere;
- che tra questi il PTCP individua il nuovo complesso della Stazione
centrale di Bologna, rappresentante uno dei principali nodi della rete
ferroviaria italiana, luogo di connessione e distribuzione dei
traffici nazionali, la cui funzione sara' ampliata e rafforzata dalla
realizzazione e attivazione delle linee Alta Velocita' e Alta
Capacita' (AV/AC);
- che il documento preliminare del Piano strutturale comunale (PSC) di
Bologna riconosce alla Stazione un alto valore strategico ed evidenzia
la necessita' di procedere verso un progetto urbanistico d'insieme,
confermando pienamente la centralita' del nuovo complesso della
stazione nel sistema della mobilita' metropolitana, provinciale,
regionale e nazionale;
- che l'Accordo di pianificazione per il PSC di Bologna sottoscritto
ai sensi della L.R. 20/00 dal Sindaco del Comune di Bologna e dalla
Presidente della Provincia di Bologna in data 10 maggio 2006 assume
tra le scelte strategiche di assetto e sviluppo del territorio le
determinazioni concordate nell'accordo territoriale prioritario sul
polo funzionale della Stazione;
considerato:
- che l'attraversamento della nuova linea ferroviaria veloce offre
alla citta' di Bologna l'occasione per una riqualificazione
complessiva del trasporto pubblico, sia su gomma sia su ferro, a
livello regionale e metropolitano; riqualificazione fondata sulla
centralita' del trasporto ferroviario e sulla integrazione e
ottimizzazione dei servizi ed infrastrutture;
- che la Stazione centrale di Bologna e' uno dei principali nodi della
rete ferroviaria italiana, rafforzata dalla attivazione e
distribuzione dei traffici nazionali le cui funzioni verranno
amplificate dalla realizzazione e dall'attivazione della linea Alta
Velocita'/Capacita'; la stessa si configura inoltre come punto
strategico dell'accessibilita' regionale, provinciale e metropolitana,
ruolo il cui peso diventera' crescente grazie anche alla progressiva
implementazione del servizio ferroviario metropolitano e
dall'integrazione in ambito urbano con la metrotranvia e il people
mover;
- che gia' oggi si rileva una larga insufficienza degli spazi dedicati
alle funzioni proprie di stazione (biglietterie, servizi, ecc.) e
degli spazi per la distribuzione dei movimenti interni di passeggeri,
in quanto l'attuale numero di utenti giornalieri induce livelli di
congestione che rendono inadeguata la funzionalita' complessiva dei
servizi ai passeggeri. Il moltiplicarsi dei traffici e degli scambi
che si concentreranno nel prossimo futuro nella stazione pone quindi
con forza la necessita' di realizzare le condizioni perche' possa
svolgere efficacemente la sua funzione trasportistica, confermando nel
contempo ed amplificando la sua centralita' di elemento urbano sul
quale investire in termini sia di qualificazione complessiva dell'area
metropolitana sia di miglioramento dell'area piu' propriamente urbana,
attraverso quindi una particolare cura progettuale, che contempli
valori estetici e prestazioni funzionali ed espliciti anche in modo
simbolico la vocazione internazionale della citta' e dell'area
metropolitana bolognese;
- che alla nuova stazione dovra' essere garantita una migliore
accessibilita' e l'ottimizzazione delle relazioni con il sistema
urbano, consentendo la massima integrazione modale possibile con i
diversi sistemi di trasporto pubblico e privato;
- che la nuova stazione ferroviaria dovra' assumere pertanto il ruolo
di una nuova centralita' urbana, non piu' elemento estraneo e di
frattura del tessuto urbano, ma luogo di relazione e connessione tra
zone storicamente separate tra loro come centro storico e Bolognina;
- che in tale contesto il complesso delle aree funzionali dismesse e/o
dismettibili, ovvero le aree localizzate nelle immediate vicinanze
della stazione ferroviaria centrale, costituisce una significativa
opportunita' di riqualificazione della citta', e che le risorse che
saranno ricavate dalla trasformazione delle aree ferroviarie in aree
urbane saranno destinate alla realizzazione della nuova stazione e di
parte delle opere infrastrutturali di supporto;
- che tali aree, previa verifica di sostenibilita' ambientale,
territoriale e di mobilita', possono rappresentare una occasione di
recupero e riqualificazione per migliorare la qualita' urbana di una
grande porzione centrale del sistema urbano, capace di dare risposte,
sulla base delle indicazioni dell'Amministrazione, in termini di
servizi ai nuovi abitanti da insediare, ai residenti delle zone
circostanti e agli utilizzatori della citta';
- che il percorso e gli obiettivi che porteranno al nuovo progetto -
come individuati nel documento preliminare del PSC - rispondono alla
necessita' di programmare in modo organico ed attuale il nuovo sistema
stazione, comprensivo della attuazione dei necessari interventi
infrastrutturali di supporto nonche' delle piu' generali connessioni
del contesto urbano interessato;
dato atto:
- che tra le Amministrazioni interessate e RFI SpA si e' concordato di
attivare forme di collaborazione per la definizione delle linee guida
del concorso per il progetto della nuova Stazione per l'indizione di
un concorso internazionale di progettazione e che tale collaborazione
si e' concretizzata nella costituzione di un gruppo di lavoro
interistituzionale, formato dai rappresentanti nominati da Regione
Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna e RFI SpA, con
il compito di approfondire:
- gli assetti funzionali e il layout del progetto di nuova Stazione;
- l'assetto territoriale e le condizioni di integrazione funzionale
con i sistemi di trasporto pubblico e privato dell'area urbana
centrale e del territorio provinciale ed extraprovinciale;
- l'assetto urbanistico ed infrastrutturale dell'intorno;
- il recupero e la riqualificazione delle aree ferroviarie;
- la verifica della sostenibilita' territoriale, ambientale e di
mobilita' delle diverse scelte anche con riferimento alle fasi di
cantierizzazione;
- la verifica ed ottimizzazione degli interventi urbanistici ed
infrastrutturali nel quadrante nord-ovest;
- la fattibilita' economica - finanziaria degli interventi;
- che gli Enti territoriali (Regione Emilia-Romagna, Provincia di
Bologna e Comune di Bologna) partecipanti al "Gruppo di lavoro tecnico
interistituzionale per la definizione delle linee guida del progetto
della nuova Stazione centrale di Bologna" hanno preso visione degli
elaborati presentati da RFI e proceduto alla valutazione degli stessi,
finalizzata a definire le integrazioni necessarie alla definizione
dell'accordo "Nodo ferroviario di Bologna", che avra' ad oggetto
l'utilizzazione delle aree ferroviarie e l'assetto della nuova
Stazione di Bologna e l'aggiornamento dell'Accordo 1997 per il
Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM);
- che la considerazione delle precedenti ipotesi progettuali sul
complesso delle aree ferroviarie, le valutazioni e le prime ipotesi di
carattere strategico contenute nel documento preliminare del nuovo
Piano strutturale del Comune di Bologna (PSC), oltre al confronto tra
Comune di Bologna, Provincia di Bologna e Regione Emilia-Romagna sui
nuovi assetti della Stazione centrale e sulla riqualificazione delle
aree ferroviarie hanno permesso di formulare i contributi degli Enti
ad una migliore definizione dei temi di progetto che devono guidare le
trasformazioni di questa parte strategica della citta';
- che il Piano regionale integrato dei trasporti (PRIT) assegna al
servizio ferroviario, ed in particolare al SFM bolognese, nell'ambito
del servizio ferroviario nazionale e regionale, un determinate ruolo
di sistema portante della mobilita' di bacino e regionale;
- che il Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) della
Provincia di Bologna individua il SFM come "sistema portante del
trasporto collettivo locale", integrato con il Servizio Ferroviario
regionale (SFR) ed ha incardinato il proprio sviluppo insediativo su
un sistema dei trasporti costituito in maniera solidale da SFM e
Passante autostradale Nord; legame sancito poi dall'Accordo
procedimentale sul Passante autostradale Nord del 27/7/2005;
- che l'Accordo procedimentale sul Passante autostradale Nord all'art.
7 e all'art. 8, nel confermare gli impegni precedentemente assunti
(materiale rotabile e infrastrutture), impegna le parti a
sottoscrivere un nuovo accordo per il potenziamento del SFM, in cui
tra l'altro specificare tutti gli interventi operativi previsti, le
"risorse necessarie" (. . .) e tempi e modalita' del loro reperimento
(. . .);
considerato:
- che, stante la natura e gli specifici contenuti di rilievo
sovracomunale dell'Accordo territoriale disciplinato dall'art. 15
della L.R. 20/00 e dall'art. 9.4 del PTCP, il presente Accordo
individua gli obiettivi progettuali e i contenuti strutturali
condivisi per l'ambito della nuova Stazione e per l'ambito di
riqualificazione delle aree ferroviarie, nonche' obiettivi, finalita'
e reciproci impegni per l'attuazione e il completamento del SFM e per
la realizzazione delle opere infrastrutturali (people mover e opere
complementari);
- che la specificazione dei contenuti del presente accordo e'
demandata consensualmente a specifici e successivi Accordi programma o
procedimentali o altri atti d'intesa da sottoscriversi tra tutte le
Amministrazioni interessate, entro termini concordati;
- che con separato accordo di programma ai sensi e per gli effetti di
cui all'art. 34 del DLgs 267/00 e dell'art. 40 della L.R. 20/00 si
procedera', in coerenza con i contenuti del Piano strutturale comunale
(PSC) in corso di elaborazione ed anche in anticipazione alla sua
approvazione definitiva, alla variante alla pianificazione
territoriale ed urbanistica per la realizzazione della nuova Stazione
e la riqualificazione ambientale e urbana delle aree ferroviarie
dismesse e dismettibili, in coerenza con i contenuti del presente
accordo;
dato atto:
- che il Comune di Bologna, la Provincia di Bologna e la Regione
Emilia-Romagna sottoscrivono il presente accordo, quale Accordo
territoriale per l'attuazione del Piano territoriale di coordinamento
provinciale (PTCP), in conformita' alla L.R. 20/00;
- che RFI SpA sottoscrive il presente accordo, in quanto proprietaria
degli immobili ricompresi nel detto polo funzionale ed ente competente
nella definizione degli assetti del nuovo complesso della Stazione
centrale di Bologna e nella attuazione e gestione dei relativi
interventi, ai sensi e per gli effetti dell'art. 11 della Legge 241/90
e successive modifiche ed integrazioni e dell'art. 18 della L.R.
20/00;
visti:
- l'art. 15 e l'art. 18 della L.R. 20/00;
- l'art. 9.4 del PTCP;
- l'art. 15 e l'art. 11 della Legge 241/90;
tutto cio' premesso
si conviene quanto segue:
TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1
Contenuti in premessa
1. La premessa e gli atti in essa richiamati costituiscono parte
integrante ed essenziale del presente Accordo territoriale (Accordo) e
si devono intendere qui integralmente riportati.
Art. 2
Oggetto dell'Accordo
1. Il presente Accordo ha per oggetto lo sviluppo del polo funzionale
della nuova Stazione ferroviaria di Bologna da attuarsi con risorse
finanziarie generate dal programma di trasformazione urbanistica
delle aree ferroviarie dismesse e dismettibili e, in particolare:
- gli assetti funzionali dell'ambito della nuova Stazione con
identificazione delle quantita' e delle destinazioni d'uso delle nuove
superfici edificabili e delle linee guida per il concorso della nuova
Stazione;
- l'assetto territoriale e le condizioni di integrazione funzionale
con i sistemi di trasporto pubblico e privato dell'area urbana
centrale e del territorio provinciale ed extra provinciale;
- l'assetto urbanistico ed infrastrutturale dell'intorno;
- il recupero e la riqualificazione delle aree ferroviarie con
identificazione delle quantita' e delle destinazioni d'uso e delle
nuove superfici edificabili;
- la verifica della sostenibilita' territoriale, ambientale e di
mobilita' delle diverse scelte, anche con riferimento alle fasi di
cantierizzazione;
- la verifica dell'ottimizzazione degli interventi urbanistici ed
infrastrutturali nel quadrante nord ovest;
- la fattibilita' economica - finanziaria, ovvero la capacita' di
generare risorse finanziarie necessarie per la realizzazione degli
interventi.
2. Il presente Accordo costituisce atto preliminare a successivi
accordi programma o procedimentali o altri atti d'intesa con i quali
si definiranno specificamente tempi, modalita' attuative e impegni
finanziari pluriennali per la realizzazione delle opere pubbliche di
comune interesse di cui in premessa, ed agli articoli che seguono,
nonche' alla redazione di varianti al PRG e all'approvazione di piani
di assetto con i requisiti dello strumento urbanistico attuativo di
cui alla legislazione urbanistica vigente per l'ambito della nuova
Stazione e per la riqualificazione e valorizzazione delle aree
ferroviarie oggetto del presente accordo, la cui attuazione
costituira' la fonte di finanziamento degli interventi.
Art. 3
Obiettivi e finalita' generali dell'Accordo
1. Gli obiettivi e le finalita' generali del presente Accordo sono
individuati, in coerenza con gli indirizzi posti dall'art. 9.4 del
PTCP:
- nella valorizzazione, in maniera appropriata ed adeguata al suo
rango, delle funzioni presenti nel complesso della nuova Stazione
ferroviaria di Bologna, che devono risultare coerenti con il ruolo
strategico urbano del nuovo nodo;
- nella individuazione di condizioni ottimali di compatibilita',
integrazione e sinergia con le funzioni del contesto circostante e di
quello piu' esteso;
- nel miglioramento, esteso alle varie modalita', dell'accessibilita',
anche attraverso un efficace interconnessione tra i diversi servizi
ferroviari e l'interscambio modale tra questi e gli altri sistemi di
trasporto previsti dai programmi e dagli strumenti di pianificazione
comunali, provinciali e regionali;
- nell'incentivazione dell'insediamento sinergico di piu' funzioni
attrattive;
- nel perseguire gli obiettivi generali della perequazione
territoriale, garantendo il reperimento, con la realizzazione dei
nuovi insediamenti, di risorse finalizzate ad interventi ed opere di
valenza pubblica e di rilevanza anche sovracomunale.
2. Inoltre costituiscono ulteriori obiettivi del presente Accordo:
- assicurare efficaci connessioni, in particolare pedonali e
ciclabili, tra le parti di citta' poste sui due lati dell'asta
ferroviaria;
- garantire, durante la progressiva realizzazione degli interventi:
- la piena funzionalita' dei servizi ferroviari e delle attivita' di
stazione ad essi correlati;
- la massima attenuazione possibile dell'impatto ambientale e sociale,
tenendo conto delle specificita' delle diverse fasi realizzative;
- la scelta di soluzioni esecutive che minimizzino la possibile
conflittualita' degli assetti e delle attivita' di cantiere con i
sistemi viari e con le relazioni di traffico esterne che gravitano sul
nodo o interferiscono con esso.
TITOLO II
ASSETTO STRUTTURALE E STRATEGICO
DELL'AMBITO TERRITORIALE
Art. 4
Obiettivi strategici di assetto
1. L'Accordo prefigura un nuovo assetto urbanistico e infrastrutturale
per il Polo funzionale della Stazione centrale e per le aree
ferroviarie a ovest, finalizzato a realizzare una nuova centralita'
metropolitana: una porta di accesso qualificata, funzionale ed
integrata per la citta' di Bologna e per il sistema metropolitano e
regionale. Per i contenuti e per la portata delle trasformazioni, la
realizzazione della nuova Stazione e delle infrastrutture per la
mobilita' ad essa connesse, rappresenta il principale progetto urbano
di qualificazione della Citta' e dell'area metropolitana.
2. Le strategie assunte con il presente accordo risultano composte da
un insieme sistematico di interventi che produrra' un nuovo assetto
urbano e infrastrutturale dell'area metropolitana di Bologna:
- la nuova Stazione centrale, fulcro del sistema ferroviario
nazionale, regionale e metropolitano, sede di funzioni rare e nodo di
connessione urbana del nucleo urbano centrale con la zona Bolognina e
con le altre parti limitrofe della citta';
- la riqualificazione delle aree ferroviarie, una delle principali
trasformazioni urbanistiche previste per i prossimi anni, comprensiva
della creazione della nuova centralita' urbana della fermata
ferroviaria di Prati di Caprara, sede di nuove funzioni e servizi
urbani;
- la creazione del principale nodo intermodale del trasporto pubblico
metropolitano, con la realizzazione del Servizio Ferroviario
metropolitano - spina centrale del trasporto pubblico bolognese -
della metrotramvia, del tram su gomma, del people mover.
3. La nuova Stazione assumera' il ruolo di fulcro e interscambio
principale di un sistema che, insieme agli altri due nodi di rango
metropolitano, le fermate di Prati di Caprara e San Vitale, configura
un'area centrale allargata rispetto a quella attuale, caratterizzata
da funzioni urbanistiche di rango superiore.
4. Al fine di garantire al nuovo polo urbano un ruolo strategico nel
futuro assetto della citta' di Bologna, dovra' essere oggetto di
attenta valutazione il mix delle funzioni urbane da insediare,
considerando, oltre che quelle piu' direttamente legate alla
funzionalita' della stazione ferroviaria (servizi di stazione primari,
secondari, connettivo), funzioni terziarie, di intrattenimento e
complementari, in modo che sia realizzato un ambiente urbano vitale e
continuativamente animato, quindi sicuro, e prestando comunque
attenzione ad evitare un semplice raddoppio delle funzioni presenti
nel centro storico.
5. Il progetto delle trasformazioni urbane previste dovra' rispondere
ad elevati livelli prestazionali per quanto riguarda la sostenibilita'
ambientale dei nuovi insediamenti. Le aree che verranno rese
disponibili alla citta' dalle trasformazioni dovranno essere
completamente bonificate in relazione ad eventuali inquinamenti
provocati dagli usi precedenti e i nuovi insediamenti dovranno essere
progettati con criteri che ne minimizzino l'impatto ambientale.
Particolare cura dovra' essere rivolta al contenimento dei consumi
energetici, sia per quanto riguarda la progettazione degli edifici che
per quanto riguarda i sistemi di approvvigionamento di energia.
Art. 5
Ambito territoriale di intervento
1. In considerazione della complessita' e del valore strategico del
nodo della Stazione, e' individuato un ambito territoriale ampio e
articolato che comprende, oltre al sedime della Stazione ed ai
relativi supporti infrastrutturali, parti significative delle aree
urbane circostanti, sfruttando la straordinaria occasione di recupero
delle numerose aree dismesse e in via di dismissione. L'ambito di
intervento oggetto del presente Accordo interessa le seguenti aree,
identificate nell'Allegato 1:
a) La nuova Stazione
La localizzazione della fermata dell'Alta Velocita', nell'ambito della
Stazione centrale, rafforza il rapporto tra il nodo ferroviario e la
citta', sia in termini funzionali che strutturali. Tale relazione
dovra' essere ulteriormente consolidata, attraverso un disegno urbano
nel quale l'intero ambito di intervento oltre alla Stazione stessa,
svolga un effettivo ruolo di connessione tra il centro storico e
l'area nord della citta'. In particolare verso sud si terra' conto
delle integrazioni con i vicini elementi di forte attrattivita'
legati al sistema dell'offerta culturale (Manifattura delle Arti) e a
quello universitario (comparto Irnerio - Zamboni) nonche' al nodo di
accessibilita' metropolitano costituito dall'attuale Autostazione,
mentre a nord si dovranno considerare le relazioni con la Bolognina e
con il futuro comparto urbanistico ex Mercato Ortofrutticolo e con la
sede degli uffici comunali in corso di costruzione. Cio' presuppone il
sostanziale ripensamento della Stazione come parte di un sistema di
relazioni allargate e la previsione all'interno dell'ambito di
intervento di consistenti funzioni urbane complementari. Il nodo
ferroviario cosi' ridisegnato si propone come uno dei principali poli
metropolitani, uno spazio urbano caratterizzato dalla fruizione
integrata di servizi pubblici e privati. Relativamente
all'organizzazione interna, dovra' essere affidato allo spazio
pubblico e al disegno del suolo un ruolo strutturante nella
costruzione dell'immagine urbana dell'area. In particolare dovra'
essere migliorata la percorribilita' degli spazi di connessione e di
sosta e dovranno essere ottimizzati gli spostamenti pedonali,
razionalizzandoli e rendendoli piacevoli, avendo cura di garantire un
corretto rapporto dimensionale e funzionale fra gli spazi interni e
gli spazi esterni di relazione verso la citta'. Al fine di favorire
una visione unitaria e una corretta progettazione urbanistica della
nuova Stazione, l'ambito di riferimento per il progetto comprendera',
oltre all'ambito di Stazione propriamente detto, gli ambiti "Piazzale
ovest", "Impianti Elettrici", "ex OMA", venendo ad essere costituito
da tutte le aree comprese fra il canale Navile e il ponte di
Stalingrado.
b) Le aree ferroviarie: Ravone e Prati di Caprara
Il riuso per funzioni urbane delle aree di pertinenza ferroviaria, che
si sviluppano dai viali di circonvallazione fino al settore urbano di
Prati di Caprara da un lato e fino all'area "Piazzale Ovest"
dall'altro, consente di intervenire in una consistente e importante
parte della citta' recuperando qualita' ambientale e funzionale del
tessuto esistente. In tali aree dovranno trovare collocazione
residenze, anche per l'edilizia sociale, ed importanti servizi sociali
e funzioni urbane terziarie che per loro natura richiedono un'elevata
accessibilita' ferroviaria (attivita' commerciali, direzionali,
ricreative e ricettive). Nella zona occidentale di questo ambito si
trova la fermata ferroviaria di Prati di Caprara, che assumera' un
ruolo di secondo nodo intermodale della citta' e del territorio
metropolitano, fulcro di funzioni urbanistiche di rango superiore e di
nuova centralita' urbana, in relazione anche al nuovo insediamento
urbano e universitario "Bertalia Lazzaretto". La fermata di quattro
linee ferroviarie di rilevanza regionale e metropolitana, la
previsione di metrotramvia, il completamento dell'asse nord - sud
verso la tangenziale permetteranno di redistribuire parte del carico
di utenza attualmente sostenuto dalla Stazione centrale. La sua
importanza urbanistica e trasportistica e' destinata a crescere nei
prossimi anni, e dovra' essere sostenuta con la realizzazione di
insediamenti di tipo direzionale, commerciale, culturale o
residenziale a densita' elevata, concentrate nelle vicinanze della
fermata ferroviaria.
2. La Stazione centrale di Bologna rafforzera' il ruolo di principale
nodo intermodale del trasporto pubblico bolognese:
- con l'entrata a regime del Servizio Ferroviario metropolitano si
potenzieranno tutti i servizi di trasporto su ferro provenienti dal
territorio provinciale, trasformando la Stazione in una grande porta
di accesso alla Citta', ma anche in luogo di interscambio per il
territorio provinciale. La Stazione si configura come luogo centrale
per la distribuzione degli spostamenti verso i principali poli di
eccellenza dell'area metropolitana: Ospedali, Fiera, Universita',
Aeroporto, ecc.;
- dovra' essere garantita una forte integrazione tra i treni dell'Alta
Velocita' a lunga percorrenza, interregionali, regionali e
metropolitani, la metrotranvia, il people mover, il tram su gomma e il
sistema di autobus;
- dovra' essere inoltre favorita l'accessibilita' ciclabile e
pedonale, con la realizzazione delle opere necessarie per l'accesso
protetto e sicuro, per la sosta di auto, moto e bici e per
l'attraversamento della Stazione;
- relativamente all'accessibilita' veicolare privata, in
considerazione anche del prevedibile aumento di carico, dovra' essere
potenziata e razionalizzata l'intera rete viaria in un'ottica
sistemica integrata. Gli interventi di completamento necessari sono
indicati nell'apposito accordo attuativo che costituisce parte
costitutiva del presente Accordo territoriale.
TITOLO III
NUOVA STAZIONE FERROVIARIA DI BOLOGNA
Art. 6
Obiettivi generali
1. L'obiettivo perseguito mediante il presente Accordo, per quanto
riguarda il polo funzionale della Stazione ferroviaria di Bologna
centrale, e' costituito dalla ristrutturazione degli attuali impianti
di stazione e dalla contestuale realizzazione di nuovi edifici ad uso
direzionale, commerciale e ricettivo, che siano in grado di conferire
al luogo un forte carattere di centralita' funzionale e di polo di
eccellenza a servizio della citta'.
2. L'obiettivo da perseguire nella ristrutturazione degli attuali
impianti e con la progettazione dei nuovi edifici e' quello della
integrazione: integrazione delle due parti storiche della citta',
integrazione tra forme di mobilita', integrazione tra usi, per
assicurare soprattutto:
- la ricucitura tra le due parti di citta' attraverso una rete di
percorsi e spazi pubblici chiaramente riconoscibili, dotati di elevati
livelli di accessibilita', confort, sicurezza;
- un elevato comfort e sicurezza sia per l'utenza ferroviaria che per
una utenza urbana allargata di tutto l'intero complesso di stazione.
3. Gli edifici da progettarsi all'interno dell'ambito della nuova
Stazione dovranno avere una significativa caratterizzazione
architettonica, all'altezza dell'importante ruolo strategico delineato
per il complesso di stazione negli articoli precedenti.
Art. 7
Contenuti strutturali del progetto
1. Inquadramento dell'ambito
L'ambito territoriale destinato alla realizzazione della nuova
Stazione, indicativamente rappresentato nell'allegato 2 al presente
Accordo, e' quello delimitato a nord da via Carracci, a sud dai viali
di circonvallazione, a ovest dal canale Navile, ad est dal ponte di
Stalingrado. L'ambito nel suo insieme ha estensione pari a circa 35
ettari, di cui circa 18 ettari costituiscono le aree di intervento per
la realizzazione dei nuovi edifici.
2. Interventi di trasformazione e di qualificazione funzionale,
urbanistica ed edilizia
La capacita' edificatoria massima ammessa nel suddetto ambito, da
realizzarsi mediante interventi di ampliamento e di nuova costruzione,
e' di 120.000 mq di Slp (superficie lorda di pavimento) per funzioni
urbane complementari di carattere commerciale, direzionale e ricettivo
a cui aggiungere un 5% di superfici da destinare alla realizzazione di
attrezzature di interesse collettivo. Oltre a queste capacita'
edificatorie e' ammessa la realizzazione di servizi di stazione
primari, secondari e connettivo fino ad un massimo di 42.000 mq di
Slp.
Le quantita' indicate, condivise con il presente Accordo, sono
comunque condizionate all'esito degli approfondimenti tematici
richiesti e dagli specifici studi di compatibilita' ambientale e
territoriale da produrre in forma completa in sede di accordi
attuativi.
All'interno dell'ambito si trovano alcuni edifici da conservare e
integrare nel disegno morfologico e nell'assetto funzionale della
nuova Stazione, in quanto soggetti a vincoli di tutela o a vincoli di
carattere funzionale, edifici da demolire in quanto non piu'
funzionali al loro scopo ed edifici che possono essere demoliti per
esigenze legate alla progettazione della nuova Stazione; in questo
ultimo caso la superficie degli edifici deve essere recuperata con
edifici di nuova costruzione. La definizione di dettaglio degli
edifici e' contenuta nella documentazione allegata (allegato 3) a
supporto delle successive fasi di attuazione del progetto.
3. Accessibilita'
Le opere di infrastrutturazione di base necessarie per garantire
l'accessibilita' e per assicurare la compatibilita' ambientale del
nuovo assetto del polo funzionale, individuate in prima istanza, sono
quelle elencate nel successivo art. 16.
4. Caratteristiche morfologiche
L'entita' delle trasformazioni urbane conseguenti alla sottoscrizione
del presente Accordo e' tale da richiedere una strategia complessiva
di disegno urbano all'interno del quale collocare i diversi interventi
che si realizzeranno.
La strategia condivisa dai firmatari del presente Accordo e'
riassumibile nei seguenti elementi:
- realizzazione di un nuovo spazio urbano lineare lungo la ferrovia
nella zona Prati di Caprara - Ravone - Piazzale Ovest;
- realizzazione di un nuovo fronte urbano lungo il lato sud di via
Carracci, che consideri con particolare cura il disegno dello spazio
della strada in rapporto agli edifici esistenti lungo il lato nord;
- progettazione dell'ambito come insieme a forte carattere urbano, nel
quale diversi edifici prospettino su spazi pubblici significativi;
l'ambito di intervento si dovra' caratterizzare nell'insieme come
parte urbana emergente costituita da edifici, che con ruoli
differenti, dovranno realizzare il forte livello di integrazione
richiesto come obiettivo generale di progetto;
- caratterizzazione di uno degli edifici che comporranno l'articolato
insieme come riconoscibile nuova Stazione ferroviaria, con
collocazione di una significativa parte dei servizi di stazione
previsti; questo edificio dovra' avere un significativo punto di
accesso nell'angolo prospiciente Piazza XX Settembre;
- integrazione morfologica e funzionale dell'edificio storico di
stazione nel nuovo complesso architettonico, con particolare cura per
la tutela dei caratteri storici dell'edificio e delle sue pertinenze e
per la sistemazione delle aree esterne in relazione al nuovo assetto
conferito al fronte su viale Pietramellara e ponte Matteotti;
- integrazione architettonica e funzionale con il people mover e con
la fermata della metrotranvia.
Le scelte progettuali conseguenti dovranno tenere conto:
- della soggezione all'esercizio ferroviario;
- dei vincoli connessi con la realizzazione in corso delle opere
relative al fabbricato AV/AC e con il progetto di riqualificazione
della Stazione storica;
- delle risorse finanziarie per la realizzazione delle opere, che
dovranno essere rese disponibili dall'attuazione del programma di
trasformazione urbanistica.
5. Organizzazione funzionale
Il modello funzionale della Stazione nella situazione a regime fara'
parte del materiale a corredo dell'accordo attuativo relativo al
concorso di progettazione per la nuova Stazione.
Per quanto riguarda gli edifici destinati ad usi privati di carattere
direzionale, fermi restando gli obiettivi e le caratteristiche
morfologiche sopra richiamate, essi dovranno essere comodamente
accessibili da parte degli utenti/visitatori e serviti delle opportune
dotazioni per gli addetti/lavoratori.
I sistemi di accessibilita' e i parcheggi di pertinenza delle nuove
attivita' insediate dovranno essere autonomi e differenziati dal
sistema dei collegamenti propri della Stazione ferroviaria.
Per quanto riguarda le aree marginali nella parte a est del ponte
Matteotti, si rileva l'importanza dalla zona ex OMA per la connessione
del sistema pedonale e ciclabile di collegamento tra gli interventi di
riqualificazione urbana dell'ex Buton e delle ex Officine del Gas, e
della zona Impianti Elettrici per i collegamenti est-ovest (D.L.F.-
Bolognina - Ambito Mascarella) e come proseguimento ciclo-pedonale
dell'attuale via Carracci.
6. Dotazioni territoriali minime
Per quanto riguarda le dotazioni infrastrutturali per l'urbanizzazione
degli insediamenti, l'assetto finale dell'ambito di stazione dovra'
soddisfare le esigenze delle nuove funzioni insediate senza costituire
un aggravio per gli ambiti urbani circostanti; nel nuovo insediamento
verranno realizzate dotazioni di strade, spazi e percorsi pedonali,
piste ciclabili e luoghi di accesso ed attestamento del sistema della
mobilita' pubblica che saranno di servizio anche agli ambiti urbani
circostanti. Il nuovo insediamento dovra' essere progettato con grande
cura per quanto riguarda la compatibilita' ambientale, in particolare
per quanto riguarda il contenimento dei consumi energetici e le forme
di energia utilizzate, anche in questo caso non andando a gravare in
maniera significativa sulle reti infrastrutturali esistenti.
Ad ogni 100 mq di superficie lorda di pavimento destinata a funzioni
ricreative, ricettive e direzionali dovra' corrispondere una dotazione
di 100 mq di aree pubbliche per attrezzature e spazi collettivi. Le
dotazioni di cui sopra potranno essere reperite all'interno
dell'ambito solo per quanto riguarda la realizzazione di attrezzature,
fissata nella quantita' di cui al comma 2 del presente articolo, e
quella di spazi aperti di libera fruizione per usi collettivi, oppure
all'esterno dell'ambito, in altre aree di proprieta' RFI adatte alla
realizzazione di spazi verdi attrezzati per il gioco, la ricreazione,
il tempo libero e le attivita' sportive. In caso di indisponibilita'
di aree adeguate potranno essere prese in esame modalita' di
monetizzazione delle aree di cessione.
Per quanto riguarda le dotazioni ecologiche e ambientali che devono
concorrere a migliorare la qualita' dell'ambiente urbano, mitigando
gli impatti negativi dei nuovi insediamenti, gli studi di
compatibilita' ambientale e territoriale da svolgersi in fase
attuativa del presente accordo definiranno i requisiti prestazionali
che esse dovranno soddisfare e le aree piu' idonee alla loro
localizzazione.
Art. 8
Modalita' attuative delle trasformazioni
1. Considerato il fatto che il Comune, nella definizione del nuovo
Piano strutturale comunale, attribuisce grande importanza all'ambito
della nuova Stazione, qualificato come polo funzionale ai sensi
dell'art. 15 della L.R. 20/00 dal vigente Piano territoriale di
coordinamento della Provincia di Bologna, i contenuti del presente
accordo e dei successivi accordi attuativi vengono espressi secondo le
indicazioni della nuova legge urbanistica regionale; per attivare le
trasformazioni potra' essere necessario procedere alla variazione del
Piano regolatore generale vigente: detta variazione potra' essere
definita con un accordo di programma anche in forma congiunta con le
altre aree di intervento.
2. L'accordo procedimentale relativo al concorso internazionale di
progettazione per il nuovo complesso di Stazione conterra' tutte le
indicazioni necessarie al corretto svolgimento dello stesso, compresa
la composizione della giuria che valutera' i progetti, e la tempistica
per lo svolgimento.
TITOLO IV
RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE
FERROVIARIE DISMESSE E DISMETTIBILI
Art. 9
Obiettivi generali
1. Ambito Ravone
L'ambito comprende le aree ferroviarie "Ravone", "Prati di Caprara",
"ex Polfer", estese per oltre 32 ettari, indicativamente rappresentato
nell'Allegato 4. Fatte salve le necessarie verifiche sulla qualita'
ambientale del contesto, con particolare riferimento alla qualita' dei
suoli, si tratta dell'unico ambito di recupero nel quale una
significativa presenza di destinazione residenziale puo' essere resa
compatibile con i vincoli ambientali e infrastrutturali: l'obiettivo
consiste nella realizzazione di un insediamento a carattere misto ad
alta qualita' ambientale e basato su una mobilita' e accessibilita' a
basso impatto, nel quale realizzare una parte delle politiche di
edilizia sociale promosse dalla Amministrazione comunale.
La presenza della stazione di Prati di Caprara, importante nodo di
interscambio di livello metropolitano, suggerisce la concentrazione
delle funzioni che richiedono una alta accessibilita' nelle aree
limitrofe alla Stazione stessa (direzionale e terziario).
Gli obiettivi per la progettazione delle trasformazioni dell'ambito
sono:
- la connessione e l'integrazione della rete verde lungo il corso
d'acqua Ravone;
- l'integrazione con i tessuti urbani consolidati e storici della
prima periferia ottocentesca;
- l'integrazione con il nodo di interscambio modale della mobilita' di
Prati di Caprara e con il nuovo quartiere abitativo e universitario
del Lazzaretto. In particolare il ruolo strategico della fermata di
Prati di Caprara, valorizzato dalla previsione della metrotranvia,
dovra' essere rafforzato da una buona adduzione e distribuzione
garantita dal mezzo pubblico locale, nonche' tramite la progettazione
di una buona accessibilita' ciclo-pedonale;
- la connessione stradale tra i versanti est e ovest, nella logica di
completamento del percorso alternativo alla via Emilia da prevedersi
nell'ambito del PSC.
Il fatto che ai margini dell'area rimanga la destinazione ferroviaria
di una parte delle aree non dismesse e non dismettibili in periodi
medio-lunghi (Officina Grandi Riparazioni di Trenitalia), implica la
necessita' di superare la frattura del fascio di binari sia per le
relazioni tra le diverse parti dell'ambito (guardando allo sviluppo
delle aree militari verso sud ovest), sia per la connessione viaria
dall'asse sud-ovest verso via Bovi Campeggi, nonche' la necessita' di
realizzare le opportune opere di mitigazione ambientale.
Altro importante obiettivo della progettazione, in sintonia con le
previsioni del nuovo Piano strutturale comunale, e' quello di
garantire che il nuovo insediamento sia integrabile dal punto di vista
funzionale e formale con le future sistemazioni dell'area militare
dismessa di Prati di Caprara.
Una particolare attenzione deve essere riservata alla realizzazione di
un nuovo sistema di sosta di attestamento e interscambio in
sostituzione dell'attuale parcheggio Tanari situato in posizione tale
da facilitare l'interscambio tra mezzo pubblico e auto private e
garantire un buon livello di collegamento con la Stazione centrale. Il
parcheggio e la strada di accesso allo stesso dovranno essere
progettati in maniera da garantire il minimo impatto ambientale sul
nuovo insediamento e sull'assetto circolatorio dell'intero quadrante
nord-ovest. In tale ottica, per organicita' all'azione pianificatoria
comunale nell'intero quadrante nord - ovest, dovra' inoltre essere
ceduta gratuitamente come standard al Comune da RFI l'area - con una
estensione lineare di circa un chilometro - attualmente occupata dal
sedime ferroviario dismesso della vecchia interconnessione fra le
linee BO - MI e BO - PD. Su tale area verra' infatti realizzata dal
Comune la nuova interconnessione stradale denominata "Nuova
Roveretolo".
2. Ambito Mascarella
L'ambito, interamente di proprieta' ferroviaria, misura 58.100 mq. Al
suo interno si trovano sia gli impianti sportivi del "Dopolavoro
ferroviario", sia alcuni edifici gia' utilizzati a servizio della
Stazione. L'intero ambito sara' oggetto di cessione al Comune di
Bologna quale quota parte della dotazione di attrezzature ad interesse
collettivo relative alla trasformazione della Stazione.
Per la sua collocazione (nella zona Bolognina, all'interno della quale
il documento preliminare del PSC individua un significativo ambito
urbano da riqualificare) e per il suo uso attuale, si tratta di
un'area importante per l'offerta di servizi di tipo ricreativo rivolta
alla parte nord della citta': un carattere da confermare e
consolidare. Il documento preliminare del PSC vi prevede un "inserto
verde" significativo per le connessioni ecologiche e fruitive del
sistema del verde urbano. L'eventuale recupero della superficie gia'
esistente all'interno dell'ambito deve essere realizzato per
destinazioni di carattere culturale, ricreativo e sportivo,
supportabili da una accessibilita' a basso impatto. Inoltre, la nuova
destinazione dell'area e dei fabbricati rende necessaria una forte
connessione tra questa e quella esistente, che comporti
complessivamente un'attenta opera di riqualificazione dell'attuale
area privata di uso pubblico con salvaguardia del patrimonio arboreo
esistente. L'area si configura inoltre come testata del sistema est -
ovest sul lato nord della ferrovia. Particolare attenzione dovra'
quindi essere portata anche al tema della continuita' verso ovest
dello spazio urbano di via Carracci.
3. Ambito Reno
Verificata la qualita' del suolo e della vegetazione oggi presente, la
vasta area (oltre 6 ettari, indicativamente rappresentata
nell'allegato 5) si pone come significativa possibilita' di
integrazione e ampliamento del sistema del parco fluviale del Reno e
della rete ecologica metropolitana; per realizzare questo obiettivo
l'area deve essere libera da ogni vincolo che in qualche modo possa
renderne difficoltosa la fruizione dei cittadini come area verde
attrezzata. In particolare eventuali presenze di inquinanti nel suolo
o fonti di inquinamento elettromagnetico devono essere bonificate
mediante interventi di risanamento ambientale.
Art. 10
Contenuti strutturali del progetto
1. Disciplina generale dei nuovi insediamenti ammissibili
Per quanto riguarda l'ambito Ravone gli interventi previsti consistono
nella demolizione dei fabbricati esistenti e nella nuova costruzione
di edifici e opere infrastrutturali.
Per l'ambito Mascarella gli interventi riguardano la riqualificazione
e l'ampliamento degli usi di carattere culturale, ricreativo e di
servizio esistenti, con l'eventuale recupero di edifici esistenti.
Nell'ambito Reno possono essere previsti solo interventi di
allestimento di spazi verdi, compatibilmente con lo stato dei luoghi.
2. Capacita' insediativa minima e massima per le specifiche funzioni
ammesse
Nell'ambito Ravone e' ammessa l'edificazione massima di 135.000 mq di
superficie lorda di pavimento (Slp), di cui il 70% per uso
residenziale e il restante 30% per usi diversi compatibili con la
funzione abitativa. A queste superfici va aggiunta una quota pari al
10% da destinare ad attrezzature di interesse collettivo.
Il 10% della edificabilita' totale prevista nell'ambito Ravone deve
essere destinato ad edilizia sociale, nelle forme che saranno definite
nell'ambito delle elaborazioni relative al Piano strutturale comunale
e che saranno puntualmente descritte all'interno dell'Accordo di
programma. Le quantita' indicate, condivise con il presente Accordo,
sono comunque condizionate all'esito degli approfondimenti tematici
richiesti e dagli specifici studi di compatibilita' ambientale e
territoriale da produrre in forma completa in sede di accordi
attuativi.
Non sono fissate capacita' insediative minime o massime per gli altri
ambiti Mascarella e Reno.
3. Dotazioni territoriali minime
Per quanto riguarda le dotazioni infrastrutturali per l'urbanizzazione
degli insediamenti, l'assetto finale dell'ambito Ravone dovra'
soddisfare le esigenze delle nuove funzioni insediate senza costituire
un aggravio per gli ambiti urbani circostanti.
All'interno dell'ambito dovranno essere reperite dotazioni minime di
aree pubbliche per attrezzature e spazi collettivi pari a 30 mq per
ogni abitante effettivo e potenziale.
Tra le dotazioni deve essere considerato anche il sistema di sosta
sostitutivo dell'attuale parcheggio "Tanari".
Per quanto riguarda le dotazioni ecologiche e ambientali che devono
concorrere a migliorare la qualita' dell'ambiente urbano, mitigando
gli impatti negativi dei nuovi insediamenti, gli studi di
compatibilita' ambientale e territoriale, da svolgersi in fase
attuativa del presente Accordo, definiranno i requisiti prestazionali
che esse dovranno soddisfare e le aree piu' idonee alla loro
localizzazione.
Art. 11
Modalita' attuative delle trasformazioni
1. Considerato il fatto che il Comune, nella definizione del nuovo
Piano strutturale comunale, ha individuato l'area da riqualificare
Ravone-Prati di Caprara come importante ambito di trasformazione,
finalizzato alla realizzazione di nuovi insediamenti e attrezzature
collettive in aree di grande centralita', i contenuti del presente
accordo e dei successivi accordi attuativi vengono espressi secondo le
indicazioni della nuova legge urbanistica regionale; per attivare le
trasformazioni sara' comunque necessario procedere alla variazione del
Piano regolatore generale vigente; la variazione urbanistica si
produrra' dalla conclusione di un accordo di programma che riguardera'
sia l'ambito di stazione che le altre aree di intervento.
2. La documentazione relativa all'Accordo di programma in variante
alla pianificazione urbanistica vigente dovra' essere completa di
tutti gli elaborati di carattere progettuale relativi al piano
urbanistico attuativo dell'ambito Ravone, nonche' di tutte le
valutazioni di compatibilita' ambientale e territoriale dei nuovi
insediamenti e di fattibilita' economica - finanziaria.
3. In coerenza con gli obiettivi generali del nuovo PSC del Comune di
Bologna e con le disposizioni della L.R. 20/00 e del PTCP, l'accordo
di programma assicura adeguata applicazione al principio della
perequazione urbanistica.
4. Il programma attuativo dovra' prevedere un cronoprogramma degli
interventi per stralci funzionali, in coerenza con la realizzazione
delle opere infrastrutturali e delle urbanizzazioni previste, da
completarsi in un arco temporale decennale, mediante inserimento nei
piani operativi comunali, con inizio collegato all'approvazione degli
strumenti di pianificazione urbanistica previsti ai sensi della L.R.
20/00.
TITOLO V
SERVIZIO FERROVIARIO METROPOLITANO
Art. 12
Impegni delle parti per l'aggiornamento delle intese su SFM
1. Si concorda che il SFM assume prioritario valore strategico, non
solo nel sistema della mobilita' locale e regionale, ma anche nel
complesso dell'assetto territoriale, insediativo e ambientale
dell'area metropolitana bolognese. Pertanto le parti si impegnano, per
quanto di loro competenza e coinvolgendo gli altri soggetti
interessati, a dare il massimo impegno nella realizzazione del
progetto.
2. Le parti convengono sulla opportunita' di un aggiornamento di
quanto previsto nell'Accordo attuativo ed integrativo del 17/7/1997
per il Servizio Ferroviario metropolitano bolognese, per le seguenti
motivazioni: la verifica dello stato di attuazione di quanto previsto
nell'accordo e la conseguente individuazione di quanto deve essere
ancora attuato, lo sviluppo di approfondimenti tecnici sulla
fattibilita' di quanto previsto e sul ruolo del SFM nel sistema dei
trasporti provinciale, ed infine l'evoluzione delle condizioni del
contesto territoriale ed infrastrutturale introdotti dal presente
Accordo, ed i suoi riflessi sull'assetto del SFM.
3. Gli impegni assunti con il citato accordo del 1997 e ancora
inattuati sono confermati e le parti convengono di concordare la
modifica degli orizzonti temporali riferiti agli interventi da attuare
e a collaborare per la realizzazione del piano pluriennale di
interventi opportunamente aggiornato sulla base di una ricognizione
programmatica delle risorse disponibili, mediante la sottoscrizione di
specifico accordo di programma da parte dei soggetti interessati.
4. Le parti convengono altresi' sulla opportunita', emersa in sede di
approfondimenti tecnici, svolti in particolare dalla Provincia di
Bologna ed anche nel Comitato Nodo di Bologna, di valutare e recepire
nell'Accordo di programma di cui al comma che precede gli interventi
ritenuti indispensabili per lo sviluppo del servizio.
5. Gli ulteriori ambiti da definire nel nuovo accordo riguardano:
- la messa a disposizione dei binari di superficie della Stazione
centrale di Bologna fino al completamento dei lavori AV/AC, secondo
tempi e modalita' da concordare tra i diversi soggetti;
- la realizzazione dell'integrazione funzionale della rete del
trasporto pubblico su gomma con i servizi ferroviari;
- la realizzazione immediata dell'integrazione tariffaria di bacino
nell'ambito del progetto STIMER;
- la definizione di una gestione coordinata ed omogenea della
programmazione ed organizzazione del SFM tra Regione, Provincia di
Bologna e Comune di Bologna, anche in riferimento all'intesa prevista
dall'art. 21 della L.R. 30/98.
6. Le parti si impegnano, per quanto di loro competenza, a
sottoscrivere un nuovo accordo attuativo per il SFM entro e non oltre
il mese di novembre 2006, e comunque prima dell'accordo attuativo
relativo alle aree ferroviarie e alla nuova Stazione centrale,
coinvolgendo gli altri soggetti interessati.
7. L'accordo ha l'obiettivo di:
- specificare tempi e fattibilita' di tutti gli interventi
infrastrutturali e tecnologici necessari per la piena attivazione del
servizio;
- stabilire le modalita' di reperimento del materiale rotabile
necessario;
- individuare un condiviso modello di esercizio e di gestione del
servizio;
- concordare definitivamente le risorse finanziarie necessarie per
l'esercizio e per gli investimenti e impegnare le parti al loro
reperimento, anche sulla base di un quadro di riferimento
economico-finanziario da allegare al nuovo Accordo.
TITOLO VI
PEOPLE MOVER
Art. 13
Contenuti dell'accordo attuativo
1. RFI garantisce l'integrazione del People Mover nel progetto della
futura nuova Stazione al fine di ottimizzarne l'accessibilita' e
l'integrazione con i diversi sistemi di trasporto (metrotranvia in
primis) e con tutti i fronti di accesso alla Stazione previsti.
2. Per contribuire alla realizzazione di tale nuovo sistema, RFI si
impegna a concedere al Comune di Bologna in comodato gratuito le aree
di sedime necessarie per la realizzazione dell'opera People Mover.
L'utilizzo del suolo per la parte non strettamente funzionale
all'infrastruttura dovra' avvenire previa verifica, di concerto con i
competenti uffici comunali, della non interferenza di tale utilizzo
sia con il funzionamento che con le esigenze di accessibilita' legate
alla manutenzione dell'opera. La consegna delle aree in questione da
parte di RFI al Comune di Bologna avverra' dopo l'avvenuta
aggiudicazione e consegna dei lavori all'impresa appaltatrice. In
particolare, il comodato in argomento avra' ad oggetto le aree di
sedime, limitatamente alla superficie di occupazione a piano campagna,
strettamente necessarie alla realizzazione delle strutture di sostegno
del viadotto destinato alla sede del people mover ed avra' la medesima
durata della concessione che l'Amministrazione stipulera' con
l'aggiudicatario dell'intervento.
3. Le parti convengono che il collegamento veloce Stazione-Aeroporto,
con frequenze e tempi di percorrenza inferiori ai dieci minuti,
potrebbe aumentare nettamente, da un canto, la appetibilita' dei voli
in arrivo e partenza dall'Aeroporto di Bologna, anche per utenti di
citta' extraregione collegate con treni AV, e dall'altro, far
preferire il servizio pubblico ad un maggior numero di passeggeri, sia
nella scelta del mezzo per arrivare da Bologna all'Aeroporto, sia per
raggiungere l'Aeroporto da fuori Bologna, sottraendosi alle incognite
del tracciato autostradale e al pagamento di rilevanti costi di
parcheggio.
4. I programmi di potenziamento infrastrutturale dell'Aeroporto
Marconi di Bologna, diventato di recente di rango intercontinentale, e
l'ormai imminente completamento del sistema ferroviario Alta
Velocita'/Alta Capacita' e della Stazione FS di Bologna, che sara' uno
snodo fondamentale di tutti i flussi locali e nazionali, richiedono
infatti un intervento urgente sul collegamento Stazione-Aeroporto. Il
ruolo che potranno svolgere in sinergia l'Aeroporto di Bologna e il
nuovo sistema AV/AC nell'area vasta (bacino regionale e delle regioni
confinanti) dipendera' infatti in modo sostanziale dalla loro
reciproca accessibilita' che dovra' essere garantita con tempi e modi
di accesso rapidi e affidabili. Un sistema di accessibilita' integrato
ed efficiente garantito da un collegamento diretto su sede propria
(People Mover) permettera' di identificare il sistema
Aeroporto-Stazione AV/AC come un unico principale punto di accesso
all'intero bacino territoriale dell'Emilia-Romagna e delle regioni
contermini.
5. Le parti convengono che l'integrazione del People Mover con la
nuova stazione AV/AC potra' realizzarsi solo al termine dei lavori di
costruzione della stessa, per cui il Comune terra' conto di questo
vincolo nello sviluppo delle proprie attivita' progettuali e
costruttive.
6. Le parti si impegnano ad assumere gli elementi di cui ai commi che
precedono quale oggetto dello specifico accordo, da sottoscrivere
entro settembre 2006, relativo alla realizzazione del People Mover.
TITOLO VII
INTERVENTI INFRASTRUTTURALI
A SUPPORTO DELLA STAZIONE
Art. 14
Contenuti dell'accordo attuativo
1. Le parti convengono che gli sviluppi previsti per la nuova grande
Stazione ferroviaria implicano la necessita' di definire un assetto
infrastrutturale che garantisca adeguati livelli di accessibilita' ed
efficienza, calibrato in considerazione dei nuovi carichi attesi
(flussi generati/attratti dalla nuova Stazione) e della relazione con
il sistema dei trasporti previsto nei diversi strumenti di
pianificazione comunale, provinciale e regionale. Pertanto, e'
fondamentale mettere a sistema la pianificazione complessiva con gli
interventi gia' programmati per l'area della stazione, prevedendo per
questi - ove necessario - modifiche e integrazioni che permettano di
delineare un sistema organico di accessibilita' alla Stazione e il
collegamento di questa con il resto della citta'.
2. Si conviene pertanto che nella definizione dell'assetto complessivo
della nuova Stazione non si potra' prescindere dalla realizzazione
dei seguenti interventi, quale condizione di assetto infrastrutturale
complementare alla stessa, oltre agli ulteriori progetti programmati e
in corso di realizzazione (AV e SFM in particolare):
a) Asse Nord-Sud per garantire la ricucitura stradale nell'area
Gobetti/Carracci/Bovi Campeggi e l'accessibilita' alla stazione AV;
b) rampa Fioravanti come secondo punto di accesso al kiss & ride della
Stazione AV;
c) rifunzionalizzazione dell'intersezione Carracci/Zanardi;
d) adeguata ricucitura ciclabile Nord-Sud per evitare fratture tra i
fronti nord e sud della Stazione
e) interramento di viale Pietramellara e parcheggio di Piazzale
Medaglie d'Oro, rispettando le prescrizioni che hanno condizionato
l'approvazione del progetto di restyling;
f) adeguato sistema di trasporto pubblico potenziato attraverso people
mover, metrotranvia e tram su gomma nella configurazione a regime come
da accordi;
g) realizzazione del comparto ex-Mercato Ortofrutticolo e della nuova
sede unica degli uffici comunali, comprensivo di un parcheggio
multipiano di circa 900 posti auto a servizio della sede unica e di un
secondo parcheggio di circa 200 posti.
3. Rispetto agli interventi di cui al comma 2, si ritiene opportuno
aggiornare il quadro programmatico infrastrutturale concordato in
precedenza attraverso le modifiche e specificazioni riportate di
seguito relative ai punti a), b), c) e d) dell'elenco precedente e
agli accordi sulla realizzazione della linea 1 della Metrotranvia.
4. Per quanto riguarda il collegamento dell'asse nord-sud e la rampa
Fioravanti - oggetto in passato di specifici accordi e progettazioni
preliminari - verranno apportate alcune modifiche che ne
compatibilizzano la struttura funzionale con l'assetto territoriale
complessivo (nuova Stazione e comparto dell'ex-Mercato
Ortofrutticolo).
5. Oltre alla modifica di tali due progetti, si conviene che l'assetto
funzionale d'insieme debba comprendere i seguenti interventi:
- completamento dell'asse nord-sud mediante il collegamento fra la
rotatoria interrata a nord del fasci binari e Via Gobetti;
- miglioramento della funzionalita' dell'intersezione Carracci/Zanardi
in una configurazione semplificata rispetto a quella prevista negli
accordi precedenti;
- realizzazione di 2 collegamenti ciclabili nord-sud: il primo
realizzato utilizzando il sottopassaggio di stazione piu' a ovest (il
cosiddetto sottopasso delle Poste) che collega via Pietramellara a via
Carracci ipotizzando un suo prolungamento fino a via Amendola e un
secondo percorso da realizzarsi lungo il canale Navile riqualificando
l'itinerario naturale lungo la sponda del canale.
6. Inoltre al fine di garantire la migliore integrazione possibile con
il progetto della Linea 1 della Metrotranvia dovranno essere
confermati gli impegni finanziari gia' assunti con il Protocollo
d'intesa del 7/6/2001 per realizzare:
- le opere civili della fermata "Stazione FS" della metrotranvia e, al
fine di ottimizzare la connessione tra la fermata e il nuovo organismo
di stazione di Bologna Centrale, la demolizione dell'edificio
comunemente detto "ferro di cavallo" (sito all'angolo tra viale
Pietramellara e via Matteotti) da parte di RFI nel quadro del piu'
generale riassetto dell'area e dei fabbricati di stazione;
- il "varco per il passaggio dello scudo meccanizzato della galleria
della metrotranvia" per il sottoattraversamento del corpo di
collegamento tra il kiss & ride e il parcheggio Salesiani nonche'
l'intero tratto di galleria corrispondente al sedime ferroviario (aree
di proprieta' FS).
7. Tali elementi costituiranno l'oggetto dello specifico accordo
allegato relativo all'assetto infrastrutturale di Stazione all'interno
del quale verranno individuate le modalita' di finanziamento e di
progettazione e realizzazione delle opere suddette.
8. A tale assetto infrastrutturale potranno aggiungersi ulteriori
interventi puntuali che si rendessero necessari per garantire la piena
funzionalita' sistemica della nuova Stazione e ottimizzarne
l'accessibilita' attraverso tutte le modalita' di trasporto, nonche'
l'accessibilita' nelle aree da trasformare nell'ambito Ravone.
TITOLO VIII
ATTUAZIONE E MONITORAGGIO
Art. 15
Forme e modalita' di attuazione
1. Per garantire il conseguimento degli obiettivi comuni, le parti
condividono l'essenzialita' di una costante valutazione d'insieme
delle problematiche emergenti e la necessita' dell'attivazione di
metodologie operative atte a consentire un effettivo raccordo
funzionale, quale - ad esempio - intese, accordi amministrativi ed
accordi di programma.
2. Uno dei principali obiettivi perseguiti dal presente Accordo
consiste pertanto nella sottoscrizione di piu' accordi procedimentali
e/o di programma per la realizzazione degli interventi e il
conseguimento degli obiettivi in esso indicati, e precisamente: gli
accordi di cui agli artt. 8, 11, 12, 13 e 14.
3. Le parti, al fine di assicurare certezza nei tempi di svolgimento
delle fasi ivi previste, convengono sulla seguente tempistica:
- sottoscrizione dell'accordo relativo alla realizzazione del People
Mover, di cui all'art. 14, entro il mese di settembre 2006;
- sottoscrizione dell'accordo relativo all'assetto infrastrutturale di
Stazione, di cui all'art. 15, entro il mese di novembre 2006;
- sottoscrizione dell'accordo procedimentale, contenente le modalita'
per lo svolgimento del concorso di progettazione, di cui all'art. 8,
entro il mese di novembre 2006;
- sottoscrizione dell'accordo di aggiornamento di quanto previsto
nell'Accordo attuativo ed integrativo del 17/7/1997 per il Servizio
Ferroviario metropolitano bolognese, di cui all'art. 12, entro il mese
di novembre 2006;
- sottoscrizione dell' accordo preliminare di programma, ex art. 40
della L.R. 20/00, di cui all'art. 11, successivamente all'adozione del
PSC.
4. Il Comune di Bologna e la Provincia di Bologna si impegnano a
concludere l'iter istruttorio e a indire la Conferenza di Servizi
preliminare all'accordo di programma in variante agli strumenti
urbanistici relativo alle aree ferroviarie entro novanta giorni dalla
presentazione da parte di RFI della documentazione completa di cui
all'art. 11, a condizione che sia stata rispettata la tempistica di
sottoscrizione degli accordi di cui agli artt. 8, 12, 13 e 14. La
conclusione della Conferenza preliminare ai fini del deposito del
progetto di Accordo di programma sara' comunque successiva al momento
dell'adozione del PSC.
Art. 16
Forme e modalita' di coordinamento e monitoraggio
1. Le parti convengono sulla necessita' di concordare una metodologia
di reciproca collaborazione e consultazione volta a monitorare
l'attuazione degli impegni ivi assunti e le connesse azioni
procedimentali collegate alle diverse articolazioni amministrative, al
fine di precisare e correggere, con riguardo alle competenze di
ciascuna parte, le azioni necessarie per il raggiungimento degli
obiettivi concordati.
2. Il Sindaco del Comune di Bologna assume, per competenza prevalente
sui programmi di intervento, la veste di soggetto promotore di tali
accordi, con l'esclusione dell'accordo di programma relativo al
Servizio Ferroviario metropolitano, per il quale la veste di soggetto
promotore e' assunta dalla Presidente della Provincia di Bologna.
3. I singoli accordi di programma saranno preceduti da una conferenza
tra i rappresentanti delle Amministrazioni interessate e prevederanno
la costituzione di un collegio che eserciti le funzioni di vigilanza
sull'esecuzione degli stessi.
4. Le parti convengono, nell'ottica di rendere effettiva tale
collaborazione e a garanzia dell'integrazione delle rispettive azioni
amministrative, la costituzione di un "Comitato di monitoraggio",
definendone la funzione unitaria di raccordo permanente per monitorare
ed aggiornare il disegno generale di sviluppo del polo funzionale,
anche al fine di evitare che esigenze tecniche e procedimentali
proprie di ciascuna delle parti interferiscano sui contenuti e
sull'attuazione dello stesso piano di sviluppo.
5. Fanno parte del Comitato i rappresentanti tecnici di Regione
Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna e RFI SpA
all'uopo nominati.
6. Il Comitato e' coordinato dal Comune di Bologna e si riunisce su
convocazione periodica dello stesso in sede da concordarsi. Tale
Comitato ristretto, fatto salvo il ruolo specifico dei rappresentanti
istituzionali degli Enti, svolge il ruolo di unico punto di
riferimento tecnico delle reciproche relazioni.
7. Gli esiti dell'attivita' di monitoraggio, nel rispetto di quanto
ivi concordato, saranno periodicamente presentati alle rappresentanze
istituzionali e da queste agli organi competenti, al fine di assumere
le eventuali iniziative idonee a precisare e/o correggere il quadro
generale di riferimento e a garantire l'attuazione coordinata degli
impegni assunti.
8. Le parti convengono sull'importanza di condividere le strategie di
comunicazione e informazione legate alla realizzazione degli
interventi. Il Comitato di cui sopra promuovera' iniziative volte
all'incentivazione della partecipazione dei cittadini al processo di
trasformazione urbanistica e territoriale, con il ruolo attivo dei
Quartieri cittadini e utilizzando le risorse e le strutture messe a
disposizione dai soggetti aderenti al presente accordo, anche a
partire dall'urban center della citta' di Bologna.
TITOLO IX
DISPOSIZIONI FINALI
Art. 17
Condizione di efficacia
1. Il presente Accordo acquisisce efficacia con la ratifica da parte
degli organi competenti secondo l'ordinamento vigente.
Bologna, 18 luglio 2006
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Vasco Errani
LA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA
Beatrice Draghetti
IL SINDACO DEL COMUNE DI BOLOGNA
Sergio Gaetano Cofferati
L'AMMINISTRATORE DELEGATO DI
RETE FERROVIARIA ITALIANA SPA
Mauro Moretti