REGIONE EMILIA-ROMAGNA - DIRETTORE GENERALE AGRICOLTURA

COMUNICATO DEL DIRETTORE GENERALE AGRICOLTURA

Richiesta di registrazione IGP Vongola di Goro

Il Direttore generale Agricoltura comunica che il Comitato Promotore            
tra i produttori della "Vongola di Goro" con sede c/o Ass.to prov.le            
Agricoltura di Ferrara Via Bologna n. 534 (Ferrara), ha presentato              
alla Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 5 del Regolamento CE            
2081/92, la richiesta di registrazione del marchio IGP "Vongola di              
Goro".                                                                          
Secondo quanto previsto dalla deliberazione della Giunta regionale n.           
1273 del 15 luglio 1997 si procede alla pubblicazione della scheda              
tecnica riassuntiva relativa al disciplinare di produzione del                  
prodotto.                                                                       
La documentazione resta a disposizione presso il Servizio regionale             
Valorizzazione delle produzioni per un periodo di trenta giorni,                
successivi alla data di pubblicazione, valido per la presentazione di           
eventuali motivate opposizioni.                                                 
Per informazioni rivolgersi all'Ufficio Qualificazione delle                    
produzioni: Gloria Savigni - tel. 051/284466 - e-mail:                          
gsavigni@Regione.Emilia-Romagna.it.                                             
IL DIRETTORE GENERALE                                                           
Dario Manghi                                                                    
Scheda sintetica delle caratteristiche del prodotto. Richiesta di               
registrazione IGP                                                               
Servizio competente dello Stato membro                                          
Nome: Ministero delle Politiche agricole e forestali                            
Indirizzo: Via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma                                  
Tel. (39)06/4819968                                                             
Fax (39)06/42013126                                                             
E-mail: qualita@politicheagricole.it.                                           
Associazione richiedente                                                        
Nome: Comitato Promotore tra Produttori della Vongola di Goro                   
Indirizzo: c/o Assessorato provinciale Agricoltura di Ferrara - Via             
Bologna n. 534 - 44100 Ferrara                                                  
Tel. 0532/299756 - Fax: 0532/299736. Composizione:                              
produttori/trasformatori.                                                       
Tipo di prodotto                                                                
Molluschi - Vongola.                                                            
Descrizione del disciplinare                                                    
4.1 Nome: "Vongola di Goro".                                                    
4.2 Descrizione: la "Vongola di Goro" e' un mollusco appartenente               
classe dei Bivalvi, alla famiglia dei veneridi, al genere Tapes ed              
alle due specie Tapes decussatus e Tapes semidecussatus.                        
Caratteristiche fisiche                                                         
Lunghezza delle valve: compresa tra i 30 e gli 80 mm.                           
Peso: minimo 10 g.                                                              
Forma della conchiglia: ovata, divisa in due parti uguali dette                 
valve, tenute insieme da un sistema a cerniera. La conchiglia e'                
equivalve ed inequilaterale, con il lato posteriore piu' lungo                  
dell'anteriore. Le valve presentano una forma ovale con il margine              
leggermente arrotondato ed evidenziano numerosi cerchi concentrici              
molto fitti che terminano nell'umbone, un ispessimento posto nella              
parte superiore della conchiglia. La superficie delle valve e' ornata           
da strie di accrescimento concentriche ed elementi radiali. Questi              
ultimi, soprattutto nella parte posteriore, sono piu' marcati                   
rispetto alle strie, con le quali danno origine ad una scultura                 
semidecussata.                                                                  
Colore della conchiglia: fondo bianco, bianco sporco, giallino o                
marroncino con linee, reticoli, fiammule: fasce radiali nere o                  
marrone scuro. Sono frequenti esemplari completamente bianchi.                  
Forma del frutto: piede a scure con collo largo e ingrossato,                   
soprattutto se retratto. Le pieghe interne e mediane del mantello               
presentano due saldature posteriori. Il mantello si prolunga a                  
formare due sifoni. Il frutto, insieme al liquido intervalvare,                 
riempie completamente la cavita' palleale.                                      
Colore del frutto: lucido, bianco-giallastro.                                   
Consistenza del frutto: tenera.                                                 
Caratteristiche chimiche della parte edibile                                    
Acqua: 85%, +/- 3                                                               
proteine: 11%, +/-2                                                             
lipidi: 2%, +/- 1                                                               
carboidrati: 2%, +/- 1.                                                         
Caratteristiche organolettiche                                                  
Profumo: marino intenso.                                                        
Sapore: salso, intenso, senza retrogusti ammoniacali.                           
4.3 Zona geografica: la zona di allevamento della "Vongola di Goro"             
comprende le aree lagunari e marine intertidali, allocate nei comuni            
di Goro, Codigoro e Comacchio, tutti in provincia di Ferrara, cosi'             
come da cartografia allegata.                                                   
4.4 Prova dell'origine: fin dalla sua formazione (XVII secolo), il              
territorio di Goro e' stato abitato da pescatori che sfruttavano le             
risorse naturali tipiche locali. Tra queste la pesca di vongole,                
cozze ed altre specie ittiche autoctone (l'ostrica, la scafarca, il             
caruso) hanno rappresentato la principale fonte di sussistenza                  
alimentare per molti secoli.                                                    
Seppure da sempre sia segnalata la presenza della specie Tapes                  
nell'area di Goro, essa e' andata diffondendosi in modo piu'                    
industriale solo a partire dai primi del 1900, da quando cioe' Goro             
comincio' a trasformarsi in un centro fluviale e peschereccio di                
notevole importanza. Nel 1931 un'importante pubblicazione "La pesca             
nei mari e nella Acque interne d'Italia", dell'allora Ministero                 
dell'Agricoltura e delle Foreste, segnalava la presenza delle vongole           
del genere Tapes nella sacca di Goro.                                           
La vongola del genere Tapes trovo', infatti, nelle coste ferraresi le           
condizioni morfologiche-sedimentologiehe (granulometria dei                     
sedimenti, profondita' dei fondali) e idrologiche (velocita'                    
dell'acqua, concentrazione d'ossigeno, salinita') ideali per la                 
crescita e la riproduzione. Tali condizioni favorirono, a partire               
dagli anni '70, lo sviluppo della veniricoltura e lo sfruttamento               
intensivo delle risorse della sacca che, grazie alla sua estrema                
produttivita', aumento' l'importanza alimentare della specie e la               
ricerca cui la stessa era assoggettata.                                         
L'origine della "Vongola di Goro" e' garantita, inoltre, da un                  
sistema di tracciabilita' fondato sulla iscrizione dei produttori,              
dei centri di depurazione e di confezionamento in un apposito elenco            
tenuto dall'organismo di controllo di cui al punto 4.7.                         
4.5 Metodo di ottenimento:                                                      
Operazioni preliminari                                                          
I fondali destinati all'allevamento delle vongole devono essere                 
preliminarmente bonificati attraverso la raccolta di gusci di                   
molluschi morti e detriti. Tale operazione deve essere effettuata               
prima della semina delle giovani vongole.                                       
Tecniche di allevamento                                                         
I molluschi destinati alla produzione della "Vongola di Goro" devono            
presentare una dimensione del guscio inferiore ai 10 mm. e devono               
essere riprodotti naturalmente nella zona di produzione di cui al               
punto 4.3.                                                                      
La semina deve essere effettuata a spaglio durante la bassa marea da            
meta' marzo a ottobre, con una densita' massima di 1.000                        
esemplari/m2.                                                                   
Con cadenza settimanale deve essere effettuato il monitoraggio dei              
seguenti parametri idrobiologici delle acque di allevamento:                    
- temperatura, che deve essere maggiore di 3C;                                  
- salinita', che deve essere compresa tra 15 e 35;                              
- ossigeno disciolto, valutato tra le ore 8 e le 18, che deve essere            
superiore al 40%.                                                               
Durante la fase d'allevamento possono essere attivate le iniziative             
necessarie al mantenimento di condizioni idrobiologiche favorevoli,             
quali la movimentazione delle acque, tramite apertura/chiusura di               
canali e la difesa dalle alghe flottanti, tramite la loro raccolta.             
Raccolta                                                                        
La raccolta deve avvenire manualmente, a piedi o da imbarcazione, con           
rasca - un rastrello specifico munito di rete - in un periodo                   
variabile tra i 14 e i 20 mesi dalla semina, a carico dei molluschi             
che hanno raggiunto la taglia di almeno 30 mm. di lunghezza ed il               
peso di 10 g.                                                                   
I molluschi raccolti devono essere sottoposti ad una prima selezione            
manuale allo scopo di eliminare i gusci di animali morti ed altri               
corpi estranei.                                                                 
La raccolta meccanica e' consentita solo se effettuata con mezzi                
capaci di selezionare il prodotto raccolto rispetto alla taglia                 
commerciale minima e di garantire la presenza di molluschi con una              
percentuale di rottura delle valve inferiore al 5%.                             
Il prodotto deve essere avviato al centro di depurazione entro 5 ore            
dallo sbarco. Il trasporto del prodotto raccolto fino al centro di              
depurazione puo' avvenire su mezzi provvisti di sistema di                      
ombreggiatura del prodotto. Dopo cinque ore dalla raccolta, il                  
trasporto deve avvenire, alla temperatura di 4-8C, in mezzi                     
refrigerati, dotati di sistemi di scolo delle acque, pareti lisce e             
strumentazione per la misurazione della temperatura.                            
Depurazione                                                                     
Le "Vongole di Goro" vive devono essere conferite solo a centri di              
depurazione o centri di spedizione-depurazione, operanti nei comuni             
dell'area di produzione, di cui al punto 4.3 del presente                       
disciplinare.                                                                   
Il prodotto ancora da depurare deve essere conferito, previo                    
confezionamento, in sacchi di rete in monofilo da 5-20 Kg. di                   
polietilene di colore rosso.                                                    
Ogni lotto di vongole (per lotto si intende il quantitativo di                  
vongole ottenute dalla stessa raccolta, nelle stesse condizioni di              
pesca e nella stessa area) deve essere accompagnato ai centri di                
depurazione da idonea documentazione, attestante:                               
- i dati identificativi dell'azienda e del lotto;                               
- l'area di concessione ove si e' effettuato l'allevamento e la                 
raccolta;                                                                       
- le modalita' di raccolta.                                                     
La depurazione della "Vongola di Goro", deve svolgersi a temperature            
variabili tra 4 e 26C in funzione della stagione e comunque tali da             
evitare shock termici che possano inficiare la depurazione e la                 
vitalita' del mollusco. La depurazione deve avvenire in modo da                 
garantire la costante separazione delle vongole appartenenti a lotti            
diversi.                                                                        
Il prodotto depurato deve essere separato dal prodotto da depurare e            
collocato in una posizione tale da non subire interferenze igieniche            
e funzionali con altri settori adibiti alla lavorazione/stoccaggio              
del prodotto.                                                                   
Confezionamento                                                                 
Il confezionamento puo' avvenire manualmente o con l'ausilio di                 
macchine (insacchettatrici) di tipo automatico entro 48 ore dal                 
momento della raccolta in mare.                                                 
Il prodotto, che deve presentare gusci integri (scarto max. ammesso             
5%), puo' essere commercializzato:                                              
- in sacchi di rete in monofilo di polietilene di colore nero,                  
sigillati, con peso di 0,5 a 10 Kg. e idonei a garantire la                     
sopravvivenza del prodotto, il rispetto delle condizioni igieniche e,           
se destinati alla vendita diretta, la visibilita' del contenuto da              
parte del consumatore;                                                          
- cassette di legno con copertura di materiale plastico, con peso di            
0,5 o 2 Kg.                                                                     
Conservazione                                                                   
Le confezioni devono essere conservate sollevate dal piano di                   
calpestio, in cella frigorifera a temperatura di 4-8C in attesa del             
trasporto al grossista e/o al punto vendita.La vendita al dettaglio             
del prodotto, che deve avvenire nelle medesime condizioni di                    
temperatura refrigerata (4-8C), non puo' essere protratta oltre i 3             
giorni dalla raccolta.                                                          
4.6 Legame: il legame della "Vongola di Goro"al territorio della                
provincia di Ferrara e' dimostrato, principalmente, dai seguenti                
fattori:                                                                        
Legame ambientale                                                               
Il legame della "Vongola di Goro" con l'ambiente e' determinato                 
principalmente dalle caratteristiche della Sacca di Goro situata                
nella zona centro meridionale del Delta Adriatico. I processi di                
allevamento delle vongole vengono fortemente condizionati dai fattori           
morfologici, sedimentologici ed idrologici dell'ambiente in cui viene           
effettuato l'allevamento.                                                       
La granulometria dei fondali caratterizzata da alti contenuti in                
sabbia, la presenza di acque poco profonde, particolarmente calme e             
con una buona capacita' di ricambio idrico e disponibilita' di                  
ossigeno, rendono la Sacca di Goro un ambiente particolarmente                  
favorevole allo sviluppo delle vongole.                                         
Tali fattori ambientali si uniscono a quelli umani, a partire dalle             
tecniche di allevamento acquisite e perfezionate nel corso del tempo,           
che incidono sullo sviluppo del frutto, determinando il risultato               
finale in termini di consistenza e sapore.                                      
Legame economico e sociale                                                      
L'area del Goro e' suddivisa in territori in concessione a pescatori            
che hanno mantenuto inalterato negli anni il metodo di allevamento              
della "Vongola di Goro", tipico della tradizione ferrarese. La                  
tecnica di allevamento delle vongole, che tuttora conserva una dose             
significativa di manualita', richiede la presenza di mano d'opera               
specializzata la cui professionalita' e' il risultato di una lunga              
tradizione.                                                                     
La ristorazione tipica locale e gli esercenti specializzati                     
propongono la "Vongola di Goro" durante tutto il corso dell'anno come           
prodotto di grande valore gastronomico, inserendolo sia nei menu'               
turistici sia nell'alta ristorazione. L'afflusso turistico che                  
registra in particolare la citta' di Ferrara, ha prodotto e produce             
positive sinergie per lo sviluppo e la promozione della "Vongola di             
Goro".                                                                          
Legame culturale                                                                
Nella zona di produzione della "Vongola di Goro" si registra la                 
presenza di numerose fiere e manifestazioni folcloristiche                      
interamente o parzialmente dedicate al prodotto. Tra queste si                  
segnala la "Sagra della Vongola di Goro" come la piu' rinomata                  
occasione per la degustazione del prodotto che si svolge a Goro dal             
27 al 29 luglio; la "Sagra del pesce" che dal 1990 si svolge tutti i            
fine settimana da maggio a giugno e la "Festa di Sant'Antonio" (13              
giugno) che dal 1880 celebra il Santo con piatti tipici locali a base           
di pesce.                                                                       
4.7 Organismo di controllo                                                      
Nome: Ministero delle Politiche agricole e forestali.                           
Indirizzo: Via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma.                                 
4.8 Etichettatura                                                               
Le modalita' di etichettatura del prodotto all'atto dell'immissione             
al consumo prevedono un cartellino informativo posto sulla confezione           
sul quale, a caratteri chiari e leggibili, oltre al logo, al simbolo            
grafico comunitario e relativa menzione (in conformita' alle                    
prescrizioni del Reg. CE 1726/98 e successive modificazioni) e alle             
informazioni corrispondenti ai requisiti di legge, sono apposte le              
seguenti indicazioni:                                                           
- "Vongola di Goro", seguita, per esteso o in sigla (IGP), dalla                
espressione traducibile "Indicazione Geografica Protetta";                      
- il nome, la ragione sociale, l'indirizzo dell'azienda produttrice,            
del centro di depurazione e confezionamento;                                    
- il simbolo grafico del prodotto indicato all'art. 10 del                      
disciplinare di produzione, relativo all'immagine da utilizzare in              
abbinamento inscindibile con la Indicazione di Origine Protetta.                
E' vietata l'aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente             
prevista.                                                                       
E' tuttavia consentito l'utilizzo di indicazioni che facciano                   
riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi privati purche' non               
abbiano significato laudativo o tali da trarre in inganno il                    
consumatore, nonche' di altri riferimenti veritieri e documentabili             
che siano consentiti dalla normativa comunitaria, nazionale o                   
regionale e che non siano in contrasto con le finalita' e i contenuti           
del presente disciplinare.                                                      
Utilizzo della denominazione geografica protetta per i prodotti                 
derivati                                                                        
I prodotti elaborati o trasformati, cosi' come quelli che contengono            
come componente la "Vongola di Goro", potranno fare riferimento alla            
Indicazione Geografica Protetta a condizione che vengano garantiti:             
- l'esclusivo utilizzo di "Vongola di Goro" IGP assoggettata a                  
controllo;                                                                      
- l'esclusivo utilizzo di "Vongola di Goro" nell'ambito della propria           
categoria merceologica;                                                         
- l'inserimento nell'apposito piano di controllo dei soggetti che               
intendano produrre prodotti trasformati o elaborati derivati                    
dall'utilizzo di "Vongola di Goro" o che intendano utilizzarla come             
componente, e l'iscrizione degli stessi in un apposito elenco tenuto            
e aggiornato dall'organismo di controllo di cui al punto 4.7;                   
- l'etichettatura e la tracciabilita' di cui al presente                        
disciplinare.                                                                   
Negli altri casi il prodotto dovra' essere considerato un ingrediente           
e quindi riportato insieme agli altri componenti sulla base della               
normativa vigente in materia di etichettatura.                                  

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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