DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 giugno 2005, n. 1002
Piano regionale di Sviluppo rurale 2000-2006 - Misura 1.c - Formazione - Anno 2005. Approvazione Programma Operativo di Misura
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- il Regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio, relativo al
sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo agricolo di
Orientamento e Garanzia (FEAOG) e successive modificazioni ed
integrazioni;
- i successivi regolamenti di applicazione del Reg. (CE) n. 1257/1999
ed in particolare il vigente Reg. (CE) n. 817 della Commissione, in
data 29 aprile 2004;
- il Piano regionale di Sviluppo rurale della Regione Emilia-Romagna
per il periodo 2000/2006, di seguito denominato Piano, attuativo del
citato Reg. CE n. 1257/1999, adottato con deliberazione del Consiglio
regionale n. 1338 del 19 gennaio 2000 ed approvato dalla Commissione
Europea con Decisione C(2000) 2153 del 20 luglio 2000;
- la L.R. 30 gennaio 2001 n. 2 "Attuazione del Piano regionale di
sviluppo rurale della Regione Emilia-Romagna 2000-2006" ed in
particolare l'art. 2;
- la L.R. 30 maggio 1997, n. 15 "Norme per l'esercizio delle funzioni
regionali in materia di agricoltura. Abrogazione della L.R. 27 agosto
1983 n.34" ed in particolare l'art. 22;
dato atto che il Piano regionale di sviluppo rurale e' stato piu'
volte modificato, seguendo le procedure previste dai citati
Regolamenti, e che la vigente stesura e' stata approvata con le
seguenti decisioni della Commissione:
- C(2001) 2442 del 2 agosto 2001;
- C(2002) 3489 dell'8 ottobre 2002;
- C(2003) 2697 del 17 luglio 2003;
- C(2004) 401 del 5 febbraio 2004;
richiamati, altresi':
- il Regolamento (CE) n. 1685/2000 recante disposizioni di
applicazione del Reg. (CE) 1260/99 del Consiglio, per quanto riguarda
l'ammissibilita' delle spese concernenti le operazioni cofinanziate
dai Fondi strutturali, ed in particolare la Norma 7;
- il decreto del Presidente della Repubblica 1 dicembre 1999, n. 503
"Regolamento recante norme per l'istituzione della Carta
dell'agricoltore e del pescatore e dell'anagrafe delle aziende
agricole, in attuazione dell'articolo 14, comma 3, del DL 30 aprile
1998, n. 173";
- il R.R. 15 settembre 2003, n. 17 "Disciplina dell'anagrafe delle
aziende agricole dell'Emilia-Romagna", con il quale si e' data
attuazione alla normativa sopra citata;
- la determinazione della Responsabile del Servizio Aiuti alle
imprese n. 3995 del 24 marzo 2005, recante "Regolamento regionale
17/03 - Anagrafe delle Aziende agricole. Conclusione del periodo
transitorio";
- il Regolamento (CE) n. 1663/1995 inerente le modalita' di
applicazione del Reg. (CEE) n. 729/70 per quanto riguarda la
procedura di liquidazione dei conti del FEAOG - Sezione Garanzia;
- la L.R. n. 21 del 23 luglio 2001 che ha istituito l'Agenzia
regionale per le erogazioni in agricoltura (AGREA) per
l'Emilia-Romagna;
- il decreto del Ministero delle Politiche agricole e forestali del
13 novembre 2001 che ha riconosciuto AGREA come Organismo pagatore ai
sensi dell'art. 4 del Regolamento (CEE) 729/70, cosi' come modificato
dall'art. 1 del Regolamento (CE) 1287/1995, per quanto riguarda i
pagamenti sul territorio della regione Emilia-Romagna relativi alle
misure di sviluppo rurale;
- la propria deliberazione n. 2700 del 28 novembre 2001 -
successivamente integrata con deliberazione n. 2803 del 30 dicembre
2004 - che approva lo schema di convenzione concernente la
regolamentazione dei rapporti tra AGREA e le Province e le Comunita'
Montane, nonche' tra AGREA e la Regione Emilia-Romagna, per quanto
concerne la delega da parte dell'Organismo pagatore di alcune
funzioni in materia di autorizzazione;
dato atto che fra le Misure previste nel Piano e' compresa la Misura
1.c "Formazione", che prevede il finanziamento della formazione e
dell'aggiornamento professionale di imprenditori, dipendenti,
coadiuvanti e tecnici del settore agricolo, agro-industriale e
forestale, sulle tematiche tecniche ed economiche comprese nel Piano,
attraverso due tipologie formative:
1) tipologia "formazione tradizionale" che prevede corsi di
formazione rivolti a imprenditori, coadiuvanti, dipendenti di aziende
agricole, agro-industriali o forestali che abbiano avanzato richiesta
di contributi o sottoscritto impegni sulle Misure del Piano ed a
tecnici pubblici e privati. I corsi devono essere proposti da Enti di
formazione accreditati presso la Regione Emilia-Romagna, con
comprovata esperienza nel settore agricolo e che soddisfino le norme
previste dal comma 2 dell'articolo 1 e dal comma 2 dell'articolo 2
del citato R.R. 17/03;
2) tipologia "formazione individuale" che prevede attivita' formative
rivolte a imprenditori, coadiuvanti e dipendenti di aziende agricole,
agro-industriali e forestali, iscritte all'Anagrafe delle Aziende
agricole dell'Emilia-Romagna, con fascicolo aziendale validato, che
abbiano sottoscritto impegni o richiesto contributi sulle Misure del
Piano. E' prevista l'erogazione diretta ai beneficiari di un assegno
formativo o "voucher", dell'importo massimo di 1.291,14 Euro
(comprensivi di IVA se e in quanto dovuta) all'anno, per partecipare
ad attivita' formative scelte all'interno di uno specifico catalogo e
proposte da Enti di formazione accreditati presso la Regione
Emilia-Romagna;
richiamate:
- la propria deliberazione n. 194 del 9/2/2004, concernente
l'approvazione del Programma Operativo per l'anno 2004 della Misura
1.c del Piano regionale di Sviluppo rurale 2000-2006, con riferimento
alla "formazione tradizionale";
- la propria deliberazione n. 345 del 16/2/2005, concernente
l'approvazione del Programma Operativo per l'anno 2004 della misura
1.c per la modalita' "formazione individuale";
dato atto:
- che costituisce parte integrante del Piano la nuova tabella
finanziaria, approvata con decisione della Commissione Europea C
(2004) 401 del 5/2/2004, nella quale sono indicate, per ciascuna
Misura, le risorse nazionali e comunitarie disponibili annualmente;
- che al finanziamento del Piano concorre anche la Regione e che con
propria deliberazione n. 1688 del 30 luglio 2004 si e' provveduto
all'assunzione dell'impegno di spesa necessario ad assicurare la
quota di finanziamento regionale per l'attuazione degli interventi
previsti nella sesta annualita' del Piano regionale di Sviluppo
rurale in cui e' compresa anche la Misura 1.c;considerato che l'anno
formativo 2005-2006 e' l'ultima annualita' di attuazione della Misura
1.c e ritenuto pertanto opportuno:
- ripartire tra le Province tutte le risorse ancora disponibili fra
quelle complessivamente destinate alla Misura stessa, comprese le
economie realizzate nelle annualita' 2001, 2002 e 2003;
- consentire ad ogni Provincia di utilizzare, nell'anno finanziario
2005, le eventuali quote non spese sulle risorse assegnate per
l'annualita' finanziaria 2004, anche unificandole in uno stesso
bando;
dato atto che, tenuto conto degli impegni di spesa e delle economie
realizzate nei precedenti anni di attuazione, per la Misura 1.c
nell'anno 2005, risulta una disponibilita' finanziaria di
1.138.680,00 Euro;
richiamate, relativamente alle modalita' di attuazione della Misura
predetta:
- la L.R. 30 giugno 2003, n. 12 "Norme per l'uguaglianza delle
opportunita' di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l'arco
della vita, attraverso il rafforzamento dell'istruzione e della
formazione professionale, anche in integrazione tra loro";
- la propria deliberazione n. 539 dell'1 marzo 2000 "Approvazione
direttive regionali stralcio per l'avvio della nuova programmazione
2000/2006";
- la propria deliberazione n. 1697 del 10 ottobre 2000 "Approvazione
modifiche alle direttive regionali stralcio per l'avvio della nuova
programmazione 2000/2006 di cui alla deliberazione n. 539/2000";
- la propria deliberazione n. 177 del 10 febbraio 2003 "Direttive
regionali in ordine alle tipologie di azione ed alle regole per
l'accreditamento degli organismi di formazione professionale";
- la propria deliberazione n. 277 del 16 febbraio 2004 "Prime
disposizioni in ordine all'avvio del catalogo regionale per la
formazione continua e permanente";
- la propria deliberazione n. 778 del 26 aprile 2004 "Approvazione
elenco degli organismi accreditati secondo la normativa prevista
dalla deliberazione di Giunta n. 177 del 10 febbraio 2003 e
successive integrazioni" e successive modificazioni ed integrazioni;
- la propria deliberazione n. 1263 del 28 giugno 2004 "Approvazione
disposizioni attuative del Capo II, Sezione III 'Finanziamento delle
attivita' e Sistema informativo' della L.R. 12/03";
- la propria deliberazione n. 1948 del 6 ottobre 2004 "Linee di
programmazione e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro -
Biennio 2005/2006", ratificata dal Consiglio regionale con delibera
n.612 del 26 ottobre 2004;
- la determinazione del Responsabile del Servizio Programmazione e
Valutazione progetti n. 1218 del 7 febbraio 2005 "Modalita' attuative
per l'accesso al catalogo regionale per la formazione continua e
permanente e per l'assegnazione dei relativi assegni formativi -
Modifica della determinazione 3377/04";
considerato:
- che, in base a quanto previsto dalla Misura 1.c spetta alla
Regione predisporre un Programma Operativo di Misura, ripartire
annualmente, stabilendone i criteri, le risorse finanziarie tra le
Province, definire i contenuti formativi attraverso un "bando tipo"
di indirizzo alle Province ed effettuare il monitoraggio delle
attivita';
- che, ai sensi della citata L.R. 12/03, spetta alle Province
promuovere, programmare e selezionare tramite bando, autorizzare e
controllare le attivita' formative da realizzare sul loro
territorio;
- che, in base alle convenzioni stipulate con AGREA, di cui alla
sopracitata deliberazione 2700/01 e successive integrazioni, spetta
alle Province compilare le check-list e predisporre le liste di
pagamento da trasmettere all'Organismo pagatore;
- che, ai sensi della L.R. 12/03, e' riservata ad Enti di Formazione
professionale accreditati presso la Regione, la possibilita' di
progettare e gestire attivita' formative;
richiamati:
- la determinazione del Direttore generale Agricoltura n. 12521 del
19/12/2000 "Nomina dei componenti del 'Comitato regionale di
pilotaggio' per l'applicazione della Misura 1.c del Piano regionale
di Sviluppo rurale 2000-2006, in attuazione della deliberazione della
Giunta regionale 1487/00";
- le determinazioni dello stesso Direttore n. 5056 del 4 giugno 2002,
n. 5483 del 27 aprile 2004 e n. 6697 del 13 maggio 2005 che
modificano la composizione del sopracitato "Comitato regionale di
pilotaggio";
- i verbali (conservati agli atti del Servizio Sviluppo sistema
agroalimentare) delle sedute del Comitato regionale di pilotaggio
che, nell'ambito delle proprie funzioni di coordinamento, indirizzo e
supporto alle Province, ha espresso indicazioni in merito alla
stesura del Programma Operativo di Misura per l'annualita' 2005;
ritenuto, in ordine ai criteri di riparto delle risorse finanziarie
previste per l'attuazione della Misura 1.c:
- di utilizzare per l'annualita' 2005 gli stessi criteri di riparto
applicati per l'annualita' 2004, aggiornando solo il criterio
relativo al numero di domande accolte sulle altre misure del Piano,
con i dati relativi alle annualita' 2003 e 2004;
- di ripartire tra le Province, anche in considerazione dei pareri
espressi dal Comitato regionale di pilotaggio, la disponibilita'
delle risorse della Misura 1.c del Piano per l'annualita' 2005, pari
a Euro 1.138.680,00, lasciando ad ogni Provincia la facolta' di
stabilire quali quote, delle risorse loro assegnate, destinare alla
"Formazione tradizionale" e quali alla "Formazione individuale";
- di dare atto che ogni Provincia potra' aggiungere a tali somme, le
eventuali quote residue delle risorse loro assegnate nell'annualita'
finanziaria 2004;
- di stabilire che entro il 15 dicembre 2005 ogni Provincia
provvedera' a segnalare alla Regione, sulla base di una realistica
previsione di spesa, l'entita' delle eventuali risorse non
utilizzate, in modo da consentire alla Regione, sentito il Comitato
regionale di pilotaggio, la ridistribuzione di tali risorse alle
Province che abbiano attivita' approvate e non finanziate o domande
di formazione individuale accolte e non finanziate per mancanza di
fondi;
ritenuto, infine, opportuno prevedere il seguente elenco di
priorita' entro cui ogni Provincia potra' scegliere quali applicare,
ferma restando la facolta' delle Province di stabilire ulteriori
criteri per selezionare le richieste che perverranno:
A) per selezionare i progetti formativi corsuali candidati
nell'ambito della "tipologia formazione tradizionale":
1) si riferiscano ad almeno uno dei seguenti temi: - riorientamento
qualitativo delle produzioni; - adozione di sistemi di qualita'; -
diversificazione delle attivita' produttive; - applicazione di metodi
di produzione compatibili con la conservazione ed il miglioramento
del paesaggio, con la tutela dell'ambiente ed il benessere degli
animali; - valorizzazione della redditivita' dell'impresa, attraverso
tecniche di gestione in linea con gli orientamenti della PAC;
2) si riferiscano agli obblighi assunti dall'azienda beneficiaria, in
merito al rispetto delle normative in materia di ambiente, salubrita'
e benessere degli animali;
3) prevedano quote a carico dei partecipanti attraverso il pagamento
di tickets o quote di mancato reddito;
4) siano rivolti a giovani agricoltori (meno di 40 anni);
5) siano rivolti alle donne imprenditrici;
6) prevedano una utenza omogenea rispetto alle singole Misure del
Piano e una correlazione dei contenuti formativi con le stesse
misure;
B) per selezionare le richieste di formazione nell'ambito della
tipologia "Formazione individuale":
1) domande presentate da imprenditori, coadiuvanti, dipendenti di
aziende agricole, agro-industriali e forestali che hanno ricevuto
finanziamenti o le cui domande di finanziamento sono state giudicate
ammissibili ai sensi delle misure del Piano;
2) domande in cui i contenuti dell'attivita' formativa prescelta
sono correlati con la misura del Piano cui ha aderito l'azienda di
riferimento;
3) domande presentate da giovani imprenditori (meno di 40 anni);
4) domande presentate da donne, in particolare se imprenditrici o
coadiuvanti;
5) (in caso di parita' di punteggio), domande presentate dal
candidato piu' giovane;
dato atto che, coerentemente con quanto previsto dal Piano, le
procedure per l'attuazione della Misura 1.c "Formazione" risultano
definite come descritto nell'Allegato 1) per quanto riguarda la
"Formazione tradizionale" e nell'Allegato 2) per quanto riguarda la
"Formazione individuale", essendo tali allegati parti integranti e
sostanziali del presente atto;
dato atto che:
- per l'attuazione della tipologia "formazione tradizionale", per
quanto riguarda le norme tecniche concernenti i criteri di
ammissibilita' dei progetti, l'articolazione e la durata dei corsi, i
requisiti dei soggetti attuatori, le modalita' di presentazione dei
progetti, i parametri finanziari, le voci di spesa ammesse,
l'articolazione dei preventivi e le verifiche in itinere non
specificatamente disciplinate con il presente atto, valgono le norme
stabilite dalle gia' citate deliberazioni regionali 1697/00, 177/03,
778/04, 1263/04 e 1948/04;
- per l'attuazione della tipologia "Formazione individuale" si
utilizza una procedura analoga a quella prevista dall'Assessorato
regionale della Formazione professionale nelle "Prime disposizioni in
ordine all'avvio del Catalogo regionale per la formazione continua e
permanente", approvate con la citata deliberazione 277/04 e nelle
"Modalita' attuative per l'accesso al Catalogo regionale per la
formazione continua e permanente e per l'assegnazione dei relativi
assegni formativi - Modifica della determinazione 3377/04",
approvate con la citata determinazione 1218/05. Le attivita'
formative finanziabili sono quelle proposte da Enti accreditati
presso la Regione Emilia-Romagna e comprese all'interno del suddetto
"Catalogo regionale per la formazione continua e permanente", la cui
offerta formativa e' validata da un'apposita Commissione nominata
dalla Regione Emilia-Romagna;
considerato che le modalita' di attuazione della Misura 1.c per
l'anno 2005, stabilite con il presente atto, sono state concertate
con la Consulta regionale agricola, con AGREA e con gli Assessorati
regionale e provinciali competenti in materia di formazione
professionale;
dato atto che sono stati sentiti:
- il Responsabile del Servizio Programmi, Monitoraggio e Valutazione,
dr. Giorgio Poggioli, in ordine alla coerenza del presente atto con i
contenuti del Piano;
- il Responsabile del Servizio Programmi e Valutazione dei progetti,
dr. Valerio Vignoli, e la Responsabile del Servizio Gestione,
Controllo e Rendicontazione delle attivita' finanziate con fondi
comunitari e altri fondi, dr.ssa Annuska Figna, in ordine alla
coerenza delle procedure indicate nel presente atto con le normative
che presiedono alla materia della formazione professionale;
viste:
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di
organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione
Emilia-Romagna";
- la propria deliberazione n. 447, in data 24 marzo 2003, recante
"Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali fra le
strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali";
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espressa dal
Direttore generale Agricoltura, dr. Dario Manghi, ai sensi dell'art.
37, IV comma, della L.R. 43/01 e della deliberazione 447/03;su
proposta dell'Assessore all'Agricoltura
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare, sulla base delle considerazioni tutte formulate in
premessa e qui integralmente richiamate, le modalita' attuative
stabilite con il presente atto quale Programma Operativo della Misura
1.c "Formazione" per l'anno 2005, compresa nel Piano regionale di
Sviluppo rurale 2000/2006;
2) di attivare con il presente atto entrambe le modalita' formative
previste dalla Misura 1.c e precisamente "Formazione tradizionale" e
"Formazione individuale";
3) di ripartire, tra le Province, la disponibilita' delle risorse
della Misura 1.c del Piano per l'annualita' 2005, pari a Euro
1.138.680,00, utilizzando i seguenti parametri oggettivi:
- Superficie Agricola Utilizzabile con un peso percentuale del
14,00%;
- Numero di aziende presenti nel territorio con un peso percentuale
del 22,00%;
- Capacita' di investimento con un peso percentuale del 22,00%;
- Incidenza della zootecnica con un peso percentuale del 7,33%;
- Propensione all'investimento con un peso percentuale del 7,34 %;
- PLV del settore frutticolo e vitivinicolo con un peso percentuale
del 7,33%;
- Numero delle domande di finanziamento accolte sulle varie misure
del Piano per gli anni 2000-2004 con un peso percentuale del 20,00%;
da cui deriva il seguente riparto percentuale:
Provincia di Bologna 12,833 %
Provincia di Ferrara 14,352 %
Provincia di Forli'-Cesena 11,111 %
Provincia di Modena 12,485 %
Provincia di Parma 10,687 %
Provincia di Piacenza 9,678 %
Provincia di Ravenna 12,823 %
Provincia di Reggio Emilia 12,681 %
Provincia di Rimini 3,350 %
4) di approvare, pertanto, il seguente riparto ottenuto applicando i
criteri e le percentuali sopra esposti:
Provincia di Bologna Euro 146.126,81
Provincia di Ferrara Euro 163.423,35
Provincia di Forli'-Cesena Euro 126.518,73
Provincia di Modena Euro 142.164,20
Provincia di Parma Euro 121.690,73
Provincia di Piacenza Euro 110.201,45
Provincia di Ravenna Euro 146.012,94
Provincia di Reggio Emilia Euro 144.396,01
Provincia di Rimini Euro 38.145,78
Totale Euro 1.138.680,00.
5) di consentire che a tali somme possano essere aggiunte, da parte
di ogni Provincia, le eventuali risorse non utilizzate delle quote
loro assegnate nell'annualita' finanziaria 2004, anche unificandole
nello stesso bando;
6) di stabilire che le Province provvederanno alla definizione della
quota da destinare alla "formazione tradizionale" e della quota da
destinare alla "formazione individuale", nell'ambito delle risorse
complessivamente messe a bando nel 2005;
7) di stabilire che entro il 15 dicembre 2005 ogni Provincia
provvedera' a segnalare alla Regione (Servizio Sviluppo del sistema
agroalimentare), sulla base di una realistica previsione di spesa,
l'entita' delle eventuali risorse non utilizzate, in modo da
consentire alla Regione, sentito il Comitato regionale di pilotaggio,
la ridistribuzione di tali risorse, alle Province che abbiano
attivita' approvate e non finanziate per mancanza di fondi o domande
di formazione individuale accolte e non finanziate per mancanza di
fondi;
8) di dare atto che tutte le funzioni di programmazione e
approvazione relative alle azioni di formazione professionale che
verranno attivate in applicazione della Misura 1.c del Piano spettano
alle Province (Assessorati competenti in materia di formazione
professionale);
9) di dare atto che le funzioni di gestione saranno svolte dalle
Province sulla base delle convenzioni stipulate con AGREA e che le
funzioni di controllo potranno essere in parte svolte con il supporto
del "Servizio Gestione, Controllo e Rendicontazione delle attivita'
finanziate con fondi comunitari e altri fondi" della Regione, ove la
Provincia non sia in grado di garantire un'adeguata separazione delle
funzioni di controllo. Al fine dell'estrazione del campione ogni
Provincia comunichera' tempestivamente ad AGREA l'elenco dei corsi
ammessi a finanziamento e se si avvarra', ai fini del controllo in
loco, di proprie strutture o del supporto della Regione;
10) di stabilire che beneficiari della Misura 1.c del Piano siano:
10.1 per la tipologia "Formazione tradizionale" , gli Enti di
Formazione professionale, accreditati presso la Regione
Emilia-Romagna, con comprovata esperienza nel settore agricolo, che
soddisfino le condizioni di cui al comma 2 dell'articolo 1 e al comma
2 dell'articolo 2 del Regolamento regionale 17/03, le cui attivita'
siano state approvate e ammesse al finanziamento dalle Province
competenti;
10.2 per la tipologia "Formazione individuale", imprenditori,
coadiuvanti e dipendenti di aziende agricole, agro-industriali e
forestali, iscritte all'Anagrafe regionale delle Aziende agricole
dell'Emilia-Romagna, con fascicolo aziendale validato, che abbiano
sottoscritto impegni o richiesto contributi sulle Misure previste dal
Piano;
11) di stabilire che siano ammessi a fruire delle attivita' formative
della Misura 1.c - Formazione tradizionale" per l'annualita' 2005,
esclusivamente imprenditori, coadiuvanti e dipendenti di aziende
agricole, agro-industriali e forestali, che abbiano avanzato
richiesta di contributi, o sottoscritto impegni, ai sensi delle
Misure del Piano, e tecnici pubblici e privati;
12) di stabilire, inoltre, che nella selezione dei progetti formativi
relativi a corsi, cosi' come nella selezione delle richieste di
formazione individuale, le Province adottino criteri di priorita'
compresi nell'elenco riportato in premessa e qui integralmente
richiamato, ferma restando la loro facolta' di stabilire ulteriori
criteri legati ad obiettivi di politica agricola provinciale;
13) di stabilire che per l'attuazione delle attivita' formative della
tipologia "Formazione tradizionale" e della tipologia "Formazione
individuale" le procedure sono quelle descritte rispettivamente
nell'Allegato 1) e nell'Allegato 2) al presente atto, del quale sono
parti integranti e sostanziali;
14) di approvare, in applicazione della Misura 1.c del Piano
regionale di Sviluppo rurale - "Formazione tradizionale" - annualita'
2005 il "Bando tipo per la presentazione di progetti di formazione
professionale agricola" di cui all'Allegato 3) al presente atto, del
quale e' parte integrante e sostanziale, dando atto che il testo del
bando e' stato concordato con le Province;
15) di approvare, in applicazione della Misura 1.c del Piano
regionale di Sviluppo rurale - "Formazione individuale" - annualita'
2005 il "Bando tipo per la presentazione di domande di formazione
individuale" di cui all'Allegato 4) al presente atto, del quale e'
parte integrante e sostanziale, dando atto che il testo del bando e'
stato concordato con le Province;
16) di stabilire che le funzioni di raccolta ed elaborazione dei dati
di monitoraggio per le due modalita' formative, saranno svolte dal
Servizio regionale Programmi, Monitoraggio e Valutazione;
17) di pubblicare la presente deliberazione e gli allegati, parti
integranti della stessa, nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna.
ALLEGATO 1)
Procedura per l'applicazione della Misura 1.c del Piano regionale di
Sviluppo rurale - Formazione tradizionale - Annualita' 2005
1) La Regione, sentita la proposta del Comitato regionale di
pilotaggio, predispone il "Bando tipo per la presentazione di
progetti di formazione professionale agricola in applicazione della
Misura 1.c del Piano regionale di Sviluppo rurale - Anno 2005" da
proporre alle Province e definisce il riparto finanziario;
2) le Province recepiscono il "bando tipo" per la presentazione dei
progetti di formazione professionale, il cui schema e' nell'Allegato
3) al presente atto, lo promuovono, accolgono i progetti formativi
pervenuti in risposta, ne valutano l'ammissibilita' e provvedono a
redigere una graduatoria dei progetti approvati e cosi' articolata:
2.1 graduatoria dei progetti prioritari, con indicazione della spesa
ammessa e del corrispondente finanziamento pubblico, per i quali
l'onere finanziario e' coperto dalla disponibilita' di risorse messe
a bando da ciascuna Provincia;
2.2 graduatoria dei progetti in seconda priorita', per i quali
l'onere finanziario potra' trovare copertura nelle risorse che
eventualmente residueranno dall'attivazione della tipologia
"Formazione individuale";
3) nel caso non vengano utilizzate tutte le risorse messe a bando per
la "Formazione tradizionale", la Provincia puo' decidere di destinare
tali fondi residui alla tipologia "Formazione individuale";
4) gli Enti di Formazione professionale, dopo l'avvio delle attivita'
approvate, possono richiedere, se previsto dai bandi provinciali,
l'erogazione di un acconto, sulla base dello stato di avanzamento
delle spese sostenute, fino a un massimo del 50% del finanziamento
approvato, con modalita' definite nel "bando tipo" di cui
all'Allegato 3) del presente atto.
5) il Servizio "Gestione, Controllo e Rendicontazione delle attivita'
finanziate con fondi comunitari e altri fondi" provvede ad effettuare
controlli di conformita' in itinere, nella misura del 5% delle
domande ammesse a finanziamento, sul campione di iniziative estratto
secondo le procedure e con le modalita' definite da AGREA;
6) le Province provvedono ad effettuare ulteriori controlli di
conformita' in itinere e, se richiesto dalle stesse, tali controlli
possono venire effettuati dal Servizio "Gestione, Controllo e
Rendicontazione delle attivita' finanziate con fondi comunitari e
altri fondi" della Direzione generale Cultura, Formazione e Lavoro;
7) entro il 15 dicembre 2005 ogni Provincia provvedera' a segnalare
alla Regione (Servizio Sviluppo sistema agro-alimentare), sulla base
di una realistica previsione di spesa, l'entita' delle eventuali
risorse non utilizzate;
8) la Regione, sentito il Comitato regionale di pilotaggio,
provvedera' a ridistribuire le risorse residue, di cui al precedente
punto 7), alle Province che abbiano attivita' approvate e non
finanziate, per mancanza di fondi;
9) gli Enti di formazione, a fine attivita', per ottenere la
liquidazione del saldo, presentano alla Provincia la rendicontazione
tecnico-economica e la documentazione attestante l'avvenuto pagamento
delle spese presentate a rendiconto;
10) le Province provvedono al controllo rendicontuale, anche con il
supporto metodologico del Servizio "Gestione, Controllo e
Rendicontazione delle attivita' finanziate con fondi comunitari e
altri fondi", approvano le rendicontazioni e trasmettono i relativi
atti di liquidazione ad AGREA entro il 5/9/2006, con le modalita'
dalla stessa indicate, in considerazione dei termini di chiusura
della programmazione economica 2000-2006 del Piano;
11) il Servizio regionale "Programmi, Monitoraggio e Valutazione", in
accordo con le Province provvedera' a monitorare le attivita'
finanziate;12) le Province provvedono a trasmettere alla Regione
Emilia-Romagna, Servizio Sviluppo sistema agro-alimentare, con
cadenza trimestrale, lo stato di avanzamento delle attivita' (risorse
impegnate, risorse approvate, stato di realizzazione dei corsi,
risorse rendicontate, risorse liquidate).
ALLEGATO 2)
Procedura per l'applicazione della Misura 1.c del Piano regionale di
Sviluppo rurale - Formazione individuale - Annualita' 2005
1) la Regione, sentita la proposta del Comitato regionale di
pilotaggio, predispone il "Bando tipo per la presentazione di domande
di formazione individuale in applicazione della Misura 1.c del Piano
regionale di Sviluppo rurale - Risorse finanziarie 2005";
2) le Province recepiscono il "bando tipo" per la formazione
individuale, il cui schema e' nell'Allegato 4) al presente atto, lo
promuovono, accolgono le candidature, ne valutano l'ammissibilita',
provvedono a redigere una graduatoria ed assegnano i voucher;
3) nel caso non siano utilizzate tutte le risorse messe a bando per
la "Formazione individuale", anche dopo la riapertura dei bandi di
assegnazione, la Provincia puo' decidere di destinare tali fondi
residui alla tipologia "Formazione tradizionale";
4) l'Ente attuatore e' tenuto:
- ad avviare e svolgere i corsi secondo i tempi, i contenuti e le
modalita' del progetto approvato ed indicati nel Catalogo;
- a comunicare alla Provincia competente e alla Regione l'avvio, il
termine dell'attivita', la percentuale di presenze raggiunte da ogni
singolo partecipante, nonche' il calendario di massima;
- a rilasciare, al termine del corso, un documento fiscalmente valido
comprovante l'avvenuto pagamento del costo di partecipazione;
5) al momento dell'assegnazione dei voucher la Provincia consegna al
beneficiario la documentazione informativa utile alla conoscenza dei
propri obblighi e di quelli dell'Ente erogatore del corso nei suoi
confronti, il voucher con numero identificativo, il nome del
beneficiario, l'indicazione del corso prescelto e dell'ente
attuatore, nonche' l'importo assegnato e la modulistica necessaria;
6) la Regione, tramite il Servizio "Sviluppo del sistema
agro-alimentare" della Direzione generale Agricoltura, in
collaborazione con le Province, provvede a svolgere controlli sia sul
regolare svolgimento del corso, tramite sopralluoghi presso l'Ente
attuatore (controlli a campione in loco, pre-pagamento, o in
itinere), sia sulla effettiva partecipazione, con interviste ai
beneficiari;
7) al termine dell'attivita' il beneficiario puo' richiedere alla
Provincia erogatrice del voucher la liquidazione dell'importo dovuto
a rimborso della spesa sostenuta, consegnando:
- la richiesta di liquidazione voucher (Mod. 3);
- la documentazione attestante la frequenza di almeno il 70% del
corso (Agenda di lavoro - Mod. 2);
- la fattura, o il documento fiscalmente valido, rilasciato dall'Ente
di formazione, attestante la spesa di partecipazione al corso;
- copia del bonifico bancario con cui si e' provveduto al pagamento
del costo di partecipazione o, in alternativa, dichiarazione
sostitutiva di atto notorio, rilasciata dall'Ente di formazione,
attestante l'avvenuto pagamento;
8) l'importo da richiedere a liquidazione potra' essere comprensivo
di IVA, solo nel caso in cui il beneficiario non sia titolare o
contitolare di posizione IVA (sia individuale che societaria);
9) le Province, dopo aver verificato la completezza e la regolarita'
dei documenti presentati dai beneficiari, redigono le relative check
list, definiscono il contributo spettante, predispongono ed approvano
gli elenchi di liquidazione e li trasmettono ad AGREA, con le
modalita' dalla stessa indicate;
10) le Province provvederanno, su richiesta, a trasmettere alla
Regione Emilia-Romagna, Servizio Sviluppo del sistema
agro-alimentare, gli archivi informatici relativi alle attivita' di
erogazione voucher;
11) entro il 15 dicembre 2005 ogni Provincia provvedera' a segnalare
alla Regione, sulla base di una realistica previsione di spesa,
l'entita' delle eventuali risorse non utilizzate;
12) la Regione, sentito il Comitato regionale di pilotaggio,
provvedera' a ridistribuire le risorse di cui al precedente punto
11) alle Province che abbiano eventuali domande approvate e non
finanziate per mancanza di fondi;
13) il Servizio Regionale "Programmi, Monitoraggio e Valutazione", in
accordo con le Province provvedera' a monitorare le attivita'
finanziate.
ALLEGATO 3)
Bando tipo per la presentazione di progetti di formazione
professionale agricola in applicazione della Misura 1.c - Formazione
tradizionale - del Piano regionale di Sviluppo rurale - Annualita'
2005
Obiettivi generali
Con il presente bando la Provincia di. . . . . . . . . . . . . . . .
, in sintonia con le direttive regionali, intende selezionare e
autorizzare progetti di formazione professionale agricola secondo
quanto previsto dal Piano regionale di sviluppo rurale, approvato con
decisione della Commissione della Comunita' Europea C(2000)2153 del
20 luglio 2000 e successivamente modificato con le decisioni della
Commissione della Comunita' Europea C (2001) 2442, C (2002) 3489, C
(2003)2697 e C (2004) 401, secondo quanto previsto dalla Misura 1.c
del Piano stesso.
Con il presente bando possono essere finanziati l'organizzazione e la
realizzazione di corsi di formazione rivolti a tecnici, imprenditori
e operatori sia agricoli che forestali con la finalita' di migliorare
le loro competenze professionali, con particolare attenzione alle
tecniche produttive rispettose dell'ambiente.
Obiettivi degli interventi
Sono ammissibili corsi che perseguano i seguenti obiettivi:
1. contribuire all'aggiornamento professionale necessario per gestire
un'azienda agricola economicamente redditizia, in linea con gli
orientamenti della politica agricola comunitaria e con le finalita'
del Piano regionale di Sviluppo rurale;
2. preparare gli agricoltori al riorientamento qualitativo delle
produzioni, all'adozione di sistemi di qualita', alla
diversificazione delle attivita' produttive e all'applicazione dei
metodi di produzione compatibili con la conservazione ed il
miglioramento del paesaggio, con la tutela dell'ambiente ed il
benessere degli animali;
3. preparare gli operatori agricoli e forestali e le altre persone
coinvolte in attivita' forestali all'applicazione di pratiche di
gestione forestale, allo scopo di migliorare le funzioni economiche,
ecologiche e sociali delle foreste.
Caratteristiche degli interventi ammissibili
I corsi sono considerati ammissibili se presentano le caratteristiche
di seguito elencate:
- prevedere, all'avvio, un numero di partecipanti che sia pari o
superiore a 12;
- richiedere un finanziamento non superiore a 2.500 Euro per
partecipante;
- rispondere alle condizioni di ammissibilita' stabilite dalle
direttive attuative per la formazione professionale di cui alle
delibere di Giunta regionale 1697/00, 177/03, 778/04, 1263/04 e
1948/04;
- essere attivita' di supporto all'applicazione di una o piu' Misure
del Piano (nel progetto deve essere chiaramente esplicitato il legame
con la/le misure);
- trattare temi ed argomenti previsti dallo stesso e in particolare:
- per gli imprenditori ed operatori agricoli e agroforestali:
applicazione dei metodi di produzione agricola compatibili con la
conservazione ed il miglioramento del paesaggio, con la tutela
dell'ambiente ed il benessere degli animali; miglioramento delle
tecniche di gestione aziendale per sostenerne la redditivita' in
linea con gli orientamenti della politica agricola comunitaria;
applicazione di metodi di produzione forestale compatibili con la
conservazione ed il miglioramento del paesaggio e la tutela
dell'ambiente; applicazione di pratiche di gestione forestale allo
scopo di migliorare le funzioni economiche, ecologiche e sociali
delle foreste;
- per i tecnici agricoli e forestali: conoscenza degli strumenti
necessari per supportare le aziende nell'accesso agli aiuti previsti
dal Piano regionale di Sviluppo rurale; conoscenza degli strumenti
necessari per supportare le aziende nell'applicazione delle Misure a
maggiore contenuto innovativo, con particolare riguardo alle Misure
agro-ambientali e agli interventi di ammodernamento strutturale delle
imprese agricole; conoscenze finalizzate a fornire gli strumenti
necessari per una gestione sostenibile delle foreste.
Per gli interventi formativi previsti da questo bando non si
applicano gli articoli da 87 a 89 del trattato CE (aiuti di Stato) ai
sensi del punto (5) del Regolamento CE n. 68/2001 della Commissione.
Priorita'
Saranno considerati prioritari gli interventi che (e' discrezione
della Provincia scegliere tutti, o solo alcuni, dei seguenti
criteri):
1) si riferiscono ad almeno uno dei seguenti temi:
- riorientamento qualitativo delle produzioni;
- adozione di sistemi di qualita';
- diversificazione delle attivita' produttive;
- applicazione di metodi di produzione compatibili con la
conservazione ed il miglioramento del paesaggio, con la tutela
dell'ambiente ed il benessere degli animali;
- valorizzazione della redditivita' dell'impresa, attraverso tecniche
di gestione in linea con gli orientamenti della PAC;
2) si riferiscono agli obblighi assunti dall'azienda beneficiaria, in
merito al rispetto delle normative in materia di ambiente, salubrita'
e benessere degli animali;
3) prevedono quote a carico dei partecipanti attraverso il pagamento
di tickets o quote di mancato reddito;
4) sono rivolti a giovani agricoltori (meno di 40 anni);
5) sono rivolti alle donne imprenditrici;
6) prevedono una utenza omogenea rispetto alle singole misure del
Piano ed una correlazione dei contenuti formativi con le stesse
misure;
7) (altri criteri eventualmente stabiliti dagli indirizzi di politica
agricola della Provincia).
Tipologia degli interventi formativi
Sono ammesse attivita' corsuali per occupati (tipologia 17).
Docenze
Corsi destinati agli imprenditori ed operatori agricoli,
agroindustriali e forestali.
I docenti, con un curriculum professionale che dimostri la competenza
richiesta dal ruolo della docenza, debbono essere scelti tra:
- tecnici dei servizi di assistenza alle coltivazioni, sia quelli
pubblici che quelli privati;
- tecnici che hanno frequentato a loro volta corsi di formazione
inerenti le tematiche previste dal Piano regionale di sviluppo
rurale;
- esperti delle tematiche sopracitate, provenienti da Universita', da
imprese private e liberi professionisti.
Partecipanti
I partecipanti devono tutti possedere i requisiti di cui al punto 1
o 2:
1) essere imprenditori, o familiari coadiuvanti, o dipendenti di
aziende agricole, agro-industriali o forestali che abbiano avanzato
richiesta di contributi o sottoscritto impegni, ai sensi delle misure
del Piano regionale di Sviluppo rurale;
2) essere tecnici agricoli e/o forestali, sia pubblici che privati.
In merito ai requisiti previsti al precedente punto 1), all'avvio del
corso e' richiesta la sottoscrizione, da parte del titolare
dell'impresa agricola beneficiaria, di una autocertificazione che
indichi:
- il rapporto con l'impresa agricola del partecipante al corso;
- il codice identificativo (codice fiscale o Codice Unico
dell'Azienda Agricola - CUUA) dell'impresa agricola;
- numero della domanda di adesione al Piano regionale di Sviluppo
rurale presentata.
Articolazione e durata
La durata dei corsi dovra' di norma essere inferiore alle 90 ore,
salvo progetti particolari, che andranno valutati caso per caso.
Requisiti dei soggetti attuatori
Le candidature per la gestione dei corsi di formazione di cui al
presente bando possono essere avanzate da Enti di Formazione
professionale accreditati presso la Regione Emilia-Romagna con
comprovata esperienza nella gestione di attivita' formative nel
settore agricolo, che soddisfino le condizioni di cui al comma 2
dell'articolo 1 e al comma 2 dell'articolo 2, del Regolamento
Regionale 17/03.
Modalita' per la presentazione dei progetti e per la loro
istruttoria
Per la presentazione dei progetti oltre alla modulistica regionale
della Formazione professionale (File Maker Pro con lettera di
impegno), occorre compilare anche la domanda di adesione alla Misura
1.c il cui modulo e' reperibile presso il portale dell'agricoltura,
nel sito della Regione Emilia-Romagna (www.ermesagricoltura.it),
raggiungibile anche attraverso il sito dell'Agenzia regionale per le
erogazioni in Agricoltura (http://agrea.regione.emilia-romagna.it).
Una volta completata l'istruttoria dei progetti presentati, sara'
predisposta una graduatoria dei progetti approvati cosi' articolata:
- graduatoria dei progetti prioritari per i quali l'onere finanziario
trova copertura nell'ambito della disponibilita' finanziaria messa a
bando dalla Provincia;
- graduatoria dei progetti di seconda priorita', al cui finanziamento
potra' provvedersi soltanto se si renderanno disponibili, per la
Provincia, ulteriori finanziamenti provenienti dalle risorse che
eventualmente residueranno dall'attivazione della tipologia
"Formazione individuale" o provenienti da risorse residue di altre
Province.
Finanziamento dei progetti
La disponibilita' finanziaria complessiva per le attivita' formative
della Misura 1.c del Piano regionale di Sviluppo rurale per
l'annualita' 2005 per la Provincia di. . . . . . . . . . . . . . . .
. e' di Euro. . . . . . . . . . . . . .
La Provincia ha stabilito di destinare alla tipologia "Formazione
tradizionale", relativa al presente bando, la somma di Euro. . . . .
. . . . . . . . . . . . . .
Nel caso in cui non vengano utilizzate tutte le risorse messe a bando
con il presente atto, la Provincia potra' destinare tali fondi
residui alla tipologia "Formazione individuale" o renderli
disponibili per altre Province.
Le iniziative rispondenti alle precedenti disposizioni, selezionate e
approvate dalla Provincia, sono finanziate con risorse pubbliche fino
ad un massimale del 100% della spesa ammissibile (anche in deroga
alla regola della partecipazione finanziaria minima del 20% da parte
degli iscritti ai corsi, prevista dalle "Direttive per la
formazione", trattandosi di fondi FEOGA).
Per quanto riguarda i parametri finanziari, le voci di spesa ammesse
e l'articolazione dei preventivi, occorre fare riferimento alla
delibera di Giunta regionale n. 1263 del 28/6/2004 "Approvazione
disposizioni attuative del Capo II, Sezione III, finanziamento delle
attivita' e sistema informativo della L.R. 12/03".
In ogni caso non potra' mai essere superato il finanziamento di Euro
2.500,00 per partecipante che ha completato il percorso formativo
(almeno il 70 %).
I finanziamenti saranno erogati direttamente agli Enti gestori, quali
beneficiari finali della Misura, da parte dell'Organismo pagatore
regionale, ad avvenuta ricezione degli atti di liquidazione, con
relativi elenchi allegati. L'erogazione avverra' nel seguente modo:
- un possibile acconto, fino ad un massimo del 50%, sulla base degli
stati di avanzamento delle spese sostenute (se previsto dai bandi
provinciali);
- il saldo a controllo rendicontuale avvenuto da parte della
Provincia.
Per l'erogazione dell'acconto, se previsto dai bandi provinciali,
occorre che gli Enti di formazione presentino alla Provincia la
documentazione comprovante lo stato di avanzamento delle spese
sostenute, nonche' l'avvenuto pagamento di tali spese.
La Provincia verifica la regolarita' della documentazione presentata
e trasmette ad AGREA il relativo atto di liquidazione, con le
modalita' da quest'ultima indicate.
Per l'erogazione del saldo e' prevista la seguente procedura:
- gli Enti di Formazione, a fine attivita', presentano alla Provincia
la rendicontazione tecnico finanziaria e la documentazione attestante
l'avvenuto pagamento delle spese presentate a rendiconto;
- la Provincia provvede al controllo rendicontuale, anche con il
supporto metodologico del Servizio "Gestione, controllo e
rendicontazione delle attivita' finanziate con fondi comunitari e
altri fondi", approva le rendicontazioni e trasmette l'atto di
liquidazione ad AGREA, con le modalita' da quest'ultima indicate.
Termini per la presentazione delle rendicontazioni
In considerazione della chiusura della programmazione economica
2000-2006 del Piano regionale di Sviluppo rurale e per consentire la
trasmissione degli atti di liquidazione all'Organismo pagatore entro
il 5 settembre 2006, le rendicontazioni delle attivita' formative
dovranno essere presentate alle Province, entro il. . . . . . . . . .
. . . . . . .
Monitoraggio controlli e sanzioni
L'istruttoria tecnica dei progetti verra' svolta congiuntamente dagli
Assessorati provinciali competenti in materia di formazione
professionale e di agricoltura.
Il Servizio regionale "Gestione, controllo e rendicontazione delle
attivita' finanziate con fondi comunitari e altri fondi" provvede ad
effettuare controlli di conformita' in itinere, nella misura del 5%
delle domande ammesse a finanziamento, sul campione di iniziative
estratto secondo le procedure e con le modalita' definite da AGREA.
Le Province provvedono ad effettuare ulteriori controlli di
conformita' "in itinere" e, se richiesto dalle stesse, tali controlli
possono venire effettuati dal Servizio regionale "Gestione,
controllo e rendicontazione delle attivita' finanziate con fondi
comunitari e altri fondi" della Direzione generale Cultura,
Formazione e Lavoro.
Il Servizio regionale "Programmi, monitoraggio e valutazione", in
accordo con le Province provvedera' a monitorare le attivita'
finanziate.
Le Province provvedono a trasmettere alla Regione Emilia-Romagna,
Servizio Sviluppo del sistema agro-alimentare, con cadenza
trimestrale, lo stato di avanzamento delle attivita' (risorse
impegnate, risorse approvate, stato di realizzazione dei corsi,
risorse rendicontate, risorse liquidate).
I contributi concessi, anche se gia' erogati, sono revocati qualora
il soggetto beneficiario:
a) non rispetti gli obblighi ed i vincoli imposti;
b) fornisca indicazioni non veritiere tali da indurre
l'Amministrazione in grave errore;
c) realizzi progetti difformi da quelli autorizzati.
La revoca del contributo comporta l'obbligo della restituzione delle
somme percepite con interesse calcolato al tasso legale, maggiorato
di quattro punti a titolo di sanzione amministrativa, nonche'
l'esclusione fino ad anni cinque da ogni agevolazione in materia di
agricoltura, ai sensi dell'art. 18, comma 3 della L.R. 15/97.
Nell'atto formale di revoca verra' fissata l'eventuale rateazione
delle somme da restituire e la durata dell'esclusione delle
agevolazioni.
Gli indirizzi generali relativi alla revoca del contributo e alle
modalita' di recupero sono disciplinati dalla Procedura Operativa
"Recupero di somme indebitamente percepite" rev.1.2 (prot. n.
APR/OPR/05/6165-I del 27/4/2005)".
Termini per la presentazione delle candidature
Le candidature dovranno essere presentate entro il . . . . . . . . .
. . . . . . . . . .
ALLEGATO 4)
Bando tipo per la presentazione di domande di formazione individuale
in applicazione della Misura 1.c del Piano regionale di Sviluppo
rurale - Annualita' 2005
1. Obiettivi generali
Con il presente bando la Provincia di. . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . , in sintonia con le direttive regionali vigenti, intende
promuovere azioni individuali di formazione a supporto
dell'applicazione delle Misure del Piano regionale di Sviluppo rurale
2000/2006, approvato con decisione della Commissione della Comunita'
Europea C(2000)2153 del 20/7/2000 e successivamente modificato con le
decisioni della Commissione della Comunita' Europea C(2001) 2442,
C(2002) 3489, C(2003)2697 e C(2004) 401, secondo quanto previsto
dalla Misura 1.c del Piano stesso.
Con il presente bando possono essere finanziate domande di formazione
individuale tramite l'assegnazione di voucher, da utilizzare per la
fruizione di attivita' formative proposte da Enti di formazione
professionale, accreditati presso la Regione Emilia-Romagna, comprese
all'interno del "Catalogo regionale per la formazione continua e
permanente".
2. Obiettivi degli interventi
Le attivita' formative fruibili tramite i voucher assegnati con
questo bando devono essere connesse alle tematiche previste dalle
misure del Piano e in particolare perseguire i seguenti obiettivi:
- contribuire all'aggiornamento professionale necessario per gestire
un'azienda agricola economicamente redditizia, in linea con gli
orientamenti della politica agricola comunitaria e con le finalita'
del Piano regionale di Sviluppo rurale;
- preparare gli agricoltori al riorientamento qualitativo delle
produzioni, all'adozione di sistemi di qualita', alla
diversificazione delle attivita' produttive e all'applicazione dei
metodi di produzione compatibili con la conservazione ed il
miglioramento del paesaggio, con la tutela dell'ambiente ed il
benessere degli animali;
- preparare gli operatori agricoli e forestali e le altre persone
coinvolte in attivita' forestali all'applicazione di pratiche di
gestione forestale, allo scopo di migliorare le funzioni economiche,
ecologiche e sociali delle foreste.
3. Tipologie di destinatari e di interventi formativi
Gli interventi di formazione individuale possono rivolgersi ed essere
richiesti da imprenditori, coadiuvanti e dipendenti di aziende
agricole, agro-industriali e forestali, iscritte all'Anagrafe
regionale delle Aziende agricole dell'Emilia-Romagna, con fascicolo
aziendale validato, che abbiano sottoscritto impegni o richiesto
contributi sulle Misure previste dal Piano regionale di Sviluppo
rurale.
Al fine di elevare e sostenere la loro professionalita',
coerentemente con i loro progetti di sviluppo professionale, ogni
beneficiario potra' usufruire di uno o, se la Provincia lo prevede,
piu' assegni formativi, fino ad un massimo di 1.291,14 Euro
(comprensivi di IVA se e in quanto dovuta) all'anno, per partecipare
alle attivita' formative ritenute piu' idonee a soddisfare le
proprie, specifiche necessita' formative.
Il sostegno non puo' riguardare corsi che rientrano nel ciclo normale
di insegnamento scolastico e corsi finanziati dal Fondo Sociale
Europeo.
Per gli interventi formativi previsti da questo bando non si
applicano gli articoli da 87 a 89 del trattato CE (aiuti di Stato) ai
sensi del considerando n. 5) compreso nelle premesse del Regolamento
CE n. 68/2001 della Commissione.
Le offerte formative disponibili sono raccolte nel "Catalogo
regionale per la formazione continua e permanente", aggiornato
periodicamente, la cui offerta formativa e' validata da un'apposita
Commissione nominata dalla Regione Emilia-Romagna.
Le norme e le procedure per proporre l'inserimento di offerte
formative nel Catalogo, sono stabilite dalla delibera della Giunta
regionale n. 277 del 16/2/2004 "Prime disposizioni in ordine
all'avvio del catalogo regionale per la formazione continua e
permanente" e dalla determinazione n. 1218 del 7/2/2005 "Modalita'
attuative per l'accesso al catalogo regionale per la formazione
continua e permanente e per l'assegnazione dei relativi assegni
formativi - Modifica della determinazione 3377/04".
Il "Catalogo regionale per la formazione continua e permanente" e' a
disposizione degli interessati attraverso Internet (all'indirizzo:
www.futuroinformazione.it) e/o attraverso i punti di consultazione
individuati dalla Provincia (specificare . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . ).
4. Finanziamenti e modalita' di assegnazione dei voucher per la
formazione individuale
La disponibilita' finanziaria complessiva della Provincia di . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . per le attivita' di "Formazione
individuale", della Misura 1.c del Piano regionale di Sviluppo rurale
per l'annualita' 2005, e' di Euro . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. .
Gli interessati a richiedere l'assegnazione di un voucher dovranno
presentare domanda alla Provincia ove e' localizzata la sede legale
dell'azienda di riferimento.
Per presentare domanda occorre compilare l'apposita "Domanda di
adesione al Piano regionale di Sviluppo rurale per la Misura 1.c -
Formazione individuale" reperibile tramite Internet sul sito
www.ermesagricoltura.it o sul sito di AGREA
http://agrea.regione.emilia-romagna.it/, oppure . . . . . . . . . . .
. . .
I moduli debitamente sottoscritti e compilati debbono in ogni caso
indicare, pena l'esclusione della domanda, l'attivita' formativa
prescelta, la modalita' formativa, le date di svolgimento previste,
il costo di partecipazione, l'Ente formatore, i dati identificativi
dell'azienda agricola, la posizione IVA del richiedente e le
motivazioni della richiesta (esplicitando i fabbisogni formativi e la
loro relazione con gli obiettivi del Piano).
Le domande presentate, previa verifica istruttoria per l'accertamento
dei requisiti di ammissibilita', sono inserite in una graduatoria
secondo i seguenti criteri di priorita' (e' discrezione della
Provincia scegliere tutti, o solo alcuni, dei seguenti criteri):
1) domande presentate da imprenditori, coadiuvanti e dipendenti di
aziende agricole, agro-industriali e forestali che hanno ricevuto
finanziamenti o le cui domande di finanziamento sono state ritenute
ammissibili, ai sensi delle misure del Piano;
2) domande in cui i contenuti dell'attivita' formativa prescelta
sono correlati con la misura del Piano cui ha aderito l'azienda di
riferimento;
3) domande presentate da giovani imprenditori (meno di 40 anni);
4) domande presentate da donne, in particolare se imprenditrici o
coadiuvanti;
5) (solo in caso di parita' di punteggio), domande presentate dal
candidato piu' giovane;
6) (altri criteri individuati dagli indirizzi della politica agricola
provinciale).
La Provincia, in base alle disponibilita' finanziarie, rilascia il
voucher ai beneficiari ammessi al finanziamento.
A ogni beneficiario potra' essere assegnato uno o piu' (a discrezione
della Provincia)voucher fino ad un massimo di Euro 1.291,14
(comprensivi di IVA, se e in quanto dovuta) all'anno.
Il valore di ogni singolo voucher assegnato non potra' comunque
superare il costo di partecipazione al corso prescelto.
Nel caso in cui il beneficiario partecipi anche ad attivita'
formative tradizionali, finanziate dalla Misura 1.c, occorre
verificare che non sia comunque superato il massimale complessivo di
2.500 Euro per persona, per anno.
Al momento dell'assegnazione dei voucher la Provincia consegnera' al
beneficiario la documentazione informativa utile alla conoscenza dei
propri obblighi e di quelli dell'Ente erogatore del corso nei suoi
confronti, il voucher con numero identificativo, il nome del
beneficiario, l'indicazione del corso prescelto e dell'ente
attuatore, nonche' l'importo assegnato e la modulistica di seguito
specificata:
- l'"Agenda di lavoro" (Mod.2), regolarmente vidimata a cura della
Provincia, secondo le modalita' previste dalla normativa vigente;
- la "Richiesta di liquidazione" (Mod.3);
- la "Scheda di Monitoraggio".
5. Obblighi dell'Assegnatario del voucher - Casi di revoca
L'assegnatario del voucher (o beneficiario) ha 60 giorni di tempo, a
partire dalla data di assegnazione, per iniziare a frequentare
l'attivita' prescelta, pena la revoca del medesimo, tranne gravi,
documentate motivazioni, o nel caso in cui il corso non venga
avviato, o nel caso in cui la data di avvio del corso prescelto sia
successiva a tale termine.
Il beneficiario e' tenuto a frequentare almeno il 70% della durata
del corso prescelto.
In caso di mancata partecipazione al corso o di frequenza inferiore
al 70% della durata dello stesso, il voucher viene revocato
d'ufficio.
Nel caso in cui l'interruzione della frequenza sia gravemente
motivata e documentata, il beneficiario mantiene il diritto al
voucher. L'interessato dovra' darne immediata comunicazione alla
Provincia e potra' scegliere di iscriversi successivamente ad altra
attivita' corsuale.
La Provincia riassegnera' i voucher revocati per i motivi sopra
esposti, seguendo l'ordine della graduatoria compilata secondo i
criteri sopra riportati.
Il beneficiario e' tenuto a registrare giornalmente la propria
frequenza alle attivita' formative ed a raccogliere la firma del
docente sull'apposita scheda. Al termine del corso il partecipante
dovra' far timbrare e controfirmare tale scheda dal legale
rappresentante dell'Ente erogatore del corso o dal suo rappresentante
autorizzato. Tale registrazione avra' valore di autocertificazione e
sara' effettuata sull'Agenda lavoro (Modulo 2).
6. Obblighi dell'Ente attuatore - Esclusione dal catalogo
Cosi' come stabilito dalla deliberazione della Giunta regionale
277/04 e dalla determinazione regionale 1218/05, l'Ente attuatore e'
tenuto ad avviare e svolgere i corsi secondo i tempi, i contenuti e
le modalita' del progetto approvato ed indicati a Catalogo. Gli
elementi oggetto dell'offerta formativa e riportati nel catalogo sono
tutti vincolanti nella realizzazione dei corsi, sia nei confronti
dell'utente sia della pubblica Amministrazione.
Per la frequenza al corso, l'Ente non puo' richiedere a chi si
iscrive un importo diverso da quello comunicato alla Regione nella
presentazione dell'attivita' ed indicato a catalogo come "costo del
corso".
Per favorire la partecipazione si richiede agli Enti attuatori di
prevedere il pagamento scaglionato del costo del corso da parte
dell'utente. Qualora il partecipante non frequenti almeno il 70% del
corso, l'Ente potra' trattenere la quota gia' versata.
Entro cinque giorni dall'inizio del corso, l'Ente attuatore deve
comunicare tale data, unitamente al calendario di massima, alla
Provincia competente ed alla Regione, tramite e-mail o fax.
Recapiti della Provincia
Recapiti della Regione
Servizio Sviluppo sistema agroalimentare: fax: 051284524 - e-mail:
mlucchiari@regione.emilia-romagna.it,
gdepietra@regione.emilia-romagna.it.
L'Ente attuatore, al termine del corso, e' tenuto a rilasciare al
partecipante un documento, fiscalmente valido, attestante la spesa
di partecipazione al corso, intestato al partecipante stesso e
contenente, nella causale, l'identificativo del Voucher (numero di
voucher) a lui assegnato, il titolo e la durata del corso.
Nel caso in cui il pagamento non sia avvenuto con bonifico bancario,
l'Ente attuatore e' tenuto, inoltre, a rilasciare al partecipante una
dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta', che attesti
l'avvenuto pagamento.
L'Ente dovra' inoltre verificare che i docenti abbiano controfirmato,
come previsto, la frequenza del partecipante al corso sulla "Agenda
di lavoro" (Modulo 2), che deve essere timbrata e controfirmata dal
legale rappresentante dell'Ente erogatore del corso o da suo delegato
individuato.
Entro cinque giorni dal termine del corso, l'Ente attuatore deve
comunicare tale data, insieme alla percentuale di frequenza raggiunta
dal partecipante, alla Provincia che ha erogato il voucher ed alla
Regione, tramite e-mail o fax, agli stessi indirizzi di cui sopra,
con riferimento ai singoli partecipanti beneficiari di voucher.
Nel caso di interruzione definitiva ed accertata della frequenza al
corso di partecipanti beneficiari di voucher, l'Ente e' altresi'
tenuto a darne comunicazione ai medesimi soggetti e nei medesimi
tempi, di cui al precedente paragrafo.
E' fatto divieto, in base alle norme vigenti, di utilizzare
pubblicita' ingannevole, tale da indurre in equivoco i possibili
utenti sulla natura, sui costi, i contenuti, ed ogni altro elemento
riguardante gli interventi formativi presenti a catalogo.
In caso di mancato adempimento di quanto sopra indicato l'Ente potra'
essere escluso dal Catalogo regionale elettronico per la formazione
continua e permanente.
7. Modalita' di liquidazione dei voucher
Per ottenere la liquidazione del voucher il beneficiario dovra'
presentare alla Provincia, al massimo entro 60 giorni dalla fine
dell'attivita' formativa (pena l'esclusione dal rimborso) e comunque
entro il . . . . . . . . . . . . . . . . i seguenti documenti:
- Modulo 3)"Richiesta liquidazione" redatto a cura del
partecipante;
- Modulo 2) "Agenda di lavoro", compilata secondo quanto piu' sopra
indicato, controfirmata regolarmente dal/i docente/i e vidimata dal
legale rappresentante dell'ente erogatore del corso o da suo delegato
individuato;
- Documento, fiscalmente valido, attestante la spesa di
partecipazione al corso, emesso dall'Ente attuatore, intestato al
partecipante e contenente, nella causale, l'identificativo del
voucher (numero di voucher), il titolo e la durata del corso;
- Copia del bonifico bancario con cui e' stato effettuato il
pagamento del costo di partecipazione o, in alternativa,
dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta', attestante
l'avvenuto pagamento, rilasciata dall'Ente di Formazione;
- Scheda di monitoraggio.
La scheda di monitoraggio rappresenta un utile strumento di
valutazione e consente di migliorare l'attivita' ed i servizi
offerti; si consiglia e si sollecita pertanto la sua compilazione che
non e' pero' da considerare obbligatoria per l'ammissione alla
liquidazione del contributo.
Nel modulo 3) "Richiesta di liquidazione", nel punto in cui e'
richiesto di riportare il costo del corso, deve essere indicato sia
il costo totale, sia l'eventuale quota di IVA e di imponibile, cosi'
come riportato nella fattura rilasciata dall'Ente di formazione.
L'eventuale quota di IVA compresa nel costo di partecipazione al
corso, sara' rimborsata solo ai beneficiari che non sono titolari o
contitolari di posizione IVA (sia individuale che societaria).
Ai sensi del Reg. (CE) n. 1685/2000 (Norma 7), ai beneficiari
titolari o contitolari di posizione IVA (sia individuale che
societaria), sara' liquidato solo l'importo al netto dell'eventuale
quota IVA, anche quando tale quota non venga effettivamente
recuperata dal beneficiario finale.
La Provincia verifichera' tutte le seguenti condizioni:
- che il documento di spesa attestante il pagamento del corso da
parte del partecipante e la richiesta di liquidazione si riferiscano
al voucher assegnato;
- che l'importo indicato nel documento di spesa non sia inferiore al
valore del voucher assegnato;
- la posizione IVA del beneficiario;
- che il numero delle ore frequentate dal partecipante titolare del
voucher sia maggiore/uguale al 70% del monte ore previsto per il
corso in questione;
- che non siano presenti vizi formali (firme, modulistica standard,
ecc.).
L'esito positivo della verifica svolta su tutti gli elementi sopra
descritti e' condizione sufficiente per la liquidazione, in favore
del partecipante titolare del voucher assegnato, dell'importo
dovuto.
In caso di costi di partecipazione comprensivi di quota IVA l'importo
dovuto a liquidazione sara' pari al costo totale di partecipazione
per i beneficiari non titolari o contitolari di posizione IVA (sia
individuale che societaria), sara', invece, pari al costo sostenuto
al netto della quota IVA per i titolari o contitolari di posizione
IVA (sia individuale che societaria).
La Provincia provvedera' a trasmettere gli elenchi di liquidazione ad
AGREA che, nell'ambito delle proprie disponibilita' di cassa,
eroghera' il finanziamento direttamente al beneficiario, secondo le
modalita' indicate nella domanda di adesione.
8. Monitoraggio, controlli e sanzioni
Le Province effettueranno controlli in merito al possesso, da parte
dei richiedenti, dei requisiti d'accesso da loro dichiarati.
Parimenti la Regione potra' effettuare controlli a campione sulle
sedi indicate dagli Enti per lo svolgimento dei corsi. In caso di
eventuali segnalazioni di anomalie riguardanti sia le sedi che le
attivita' corsuali, potra' inoltre effettuare controlli, d'intesa con
le Province interessate, tesi ad accertare la coerenza delle
attivita' con quanto approvato ed inserito a catalogo. Le Province
provvederanno, su richiesta, a trasmettere alla Regione, Servizio
Sviluppo sistema agro-alimentare, gli archivi informatici relativi
alle attivita' di erogazione voucher.
Sulla base delle "Schede di monitoraggio" riconsegnate dai
partecipanti le Province, secondo modalita' concordate con la
Regione, effettueranno un'analisi sul grado di soddisfazione espresso
dagli interessati relativamente ai diversi aspetti delle attivita'
svolte.
La Regione, attraverso il Servizio Sviluppo del sistema
agro-alimentare della Direzione Agricoltura, in collaborazione con la
Provincia, provvedera' a svolgere controlli a campione sul regolare
svolgimento del corso, con sopralluoghi presso l'Ente attuatore e
sulla effettiva partecipazione dei beneficiari, con interviste
dirette ai partecipanti, relativamente ai contenuti e alle modalita'
di svolgimento del corso; tali interviste potranno essere svolte
durante la frequenza al corso o, di norma, nei 60 giorni successivi
al termine dell'attivita'. Le interviste tenderanno ad accertare la
piena ed effettiva partecipazione ed il livello di coinvolgimento e
di interesse raggiunto. Le domande potranno riguardare:
- gli obiettivi formativi;
- le motivazioni della scelta;
- le metodologie formative;
- le sedi di svolgimento;
- le docenze;
- il calendario;
- le eventuali verifiche;
- i costi;
- i materiali;
- il reale utilizzo di quanto appreso.
I contributi concessi, anche se gia' erogati, sono revocati qualora
il soggetto beneficiario:
a) non rispetti gli obblighi ed i vincoli imposti;
b) fornisca indicazioni non veritiere tali da indurre
l'Amministrazione in grave errore;
c) realizzi progetti difformi da quelli autorizzati.
La revoca del contributo comporta l'obbligo della restituzione delle
somme percepite con interesse calcolato al tasso legale, maggiorato
di quattro punti a titolo di sanzione amministrativa, nonche'
l'esclusione fino ad anni cinque da ogni agevolazione in materia di
agricoltura, ai sensi dell'art. 18, comma 3, della L.R. 15/97.
Nell'atto formale di revoca sara' fissata l'eventuale rateazione
delle somme da restituire e la durata dell'esclusione dalle
agevolazioni.
Gli indirizzi generali relativi alla revoca del contributo e alle
modalita' di recupero sono disciplinati dalla Procedura Operativa
"Recupero di somme indebitamente percepite" rev. 1.2 (prot. n.
APR/OPR/05/6165-I del 27/4/2005).
9. Termine per la presentazione delle richieste di liquidazione
In considerazione della chiusura della programmazione economica
2000-2006 del Piano regionale di Sviluppo rurale e per consentire la
trasmissione degli atti di liquidazione all'Organismo pagatore entro
il 5 settembre 2006, le richieste di liquidazione potranno essere
presentate entro e non oltre il . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . .
10. Termini per la presentazione delle domande
Le domande dovranno essere presentate entro le ore . . . . . . del .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . , presso . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . .
Ogni domanda (una per ogni attivita' formativa prescelta) e'
costituita dal modulo "Domanda di adesione al Piano Regionale di
Sviluppo Rurale" compilato in ogni sua parte e debitamente firmato.
Il modulo e' reperibile tramite Internet sul sito
www.ermesagricoltura.it o sul sito di AGREA
http://agrea.regione.emilia-romagna.it/ oppure . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
11. Valutazione delle domande
L'esame istruttorio delle domande pervenute, per valutarne
l'ammissibilita', avverra' nello specifico come segue:
a) verifica preliminare del possesso dei requisiti di ammissibilita'
dei beneficiari;
b) verifica dei requisiti formali e sostanziali delle domande
(rispetto dei termini di presentazione, compilazione di tutte le
parti previste nell'apposita modulistica, rispetto dei vincoli
previsti dal presente bando). La mancanza di anche uno degli elementi
sopra citati determina la non ammissibilita' della domanda che
pertanto non viene sottoposta alla successiva fase di valutazione.
c) valutazione delle singole domande, sulla base dei criteri esposti
precedentemente.
L'istruttoria tecnica delle domande sara' svolta congiuntamente con
l'Assessorato provinciale Agricoltura.
Una volta completata l'istruttoria delle domande, sara' predisposta
una graduatoria delle domande ammissibili ed un elenco delle domande
non ammissibili.