COMUNICATO
Titolo III - Decisione relativa alla procedura di VIA concernente il progetto di potenziamento di impianto di lavorazione pomodoro e impianto di trattamento delle acque reflue derivanti
L'Autorita' competente Provincia di Ferrara comunica la deliberazione
relativa alla procedura di VIA concernente il progetto: potenziamento
di impianto di lavorazione pomodoro e impianto di trattamento delle
acque reflue derivanti.Il progetto e' presentato da: ditta Le Due
Valli Srl.
Il progetto e' localizzato: territorio comunale di Ostellato.
Il progetto interessa il territorio del comune di Ostellato e della
provincia di Ferrara.
Ai sensi del Titolo III della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente
Provincia di Ferrara - Ufficio VIA con atto G.P. n. 267/68542 del
5/7/2005, rettificato con atto G.P. n. 272/73043 del 19/7/2005, ha
assunto la seguente decisione:
delibera:
- di rettificare con DGP n. 272/73043 gli errori materiali di
trascrizione e numerazione contenuti nella deliberazione di G.P. n.
267/68542 del 5/7/2005, avente ad oggetto "Decisione in merito alla
procedura di VIA per il progetto di potenziamento dell'impianto di
lavorazione pomodoro e dell'impianto di trattamento delle acque
reflue nel territorio comunale di Ostellato presentato dalla Societa'
Le Due Valli Srl. L.R. 9/99, Titolo III" e di approvare la
conseguente nuova stesura dei suddetti punti, che viene di seguito
estensivamente riportata:
A) la data di attivazione dell'impianto di lavorazione del pomodoro
per la potenzialita' di 520 q.li/h deve essere comunicata con 10
giorni di anticipo al Servizio Risorse idriche e Tutela ambientale
della Provincia di Ferrara, all'ARPA - Sezione provinciale di Ferrara
e al Comune di Ostellato.
B) Fino alla data di attivazione dell'impianto di lavorazione del
pomodoro per la potenzialita' di 520 q.li/h restano valide le
prescrizioni contenute nell'autorizzazione P.G. n.32422 in data
20/3/2003.
C) Dalla data di attivazione dell'impianto di lavorazione del
pomodoro per la potenzialita' di 520 q.li/h le prescrizioni indicate
nell'autorizzazione P.G. n. 32422 in data 20/3/2003 sono sostituite
dalle seguenti prescrizioni:
1) lo scarico autorizzato e' quello contrassegnato con la lettera
"S1" nella planimetria che verra' allegata all'atto di autorizzazione
allo scarico delle acque reflue industriali;
2) devono essere rispettati i valori limite di emissione allo scarico
previsti dalla Tabella 3 dell'Allegato 5 del DLgs 11/5/1999, n. 152,
compreso il parametro n. 50 Escherichia Coli con il valore limite di
5000 UFC/100ml, nel pozzetto di campionamento posto subito a monte
dell'immissione nel Condotto Tassoni, indicato nella planimetria di
cui al precedente punto 1);
3) durante il periodo di lavorazione del pomodoro, la portata in
ingresso prelevata dai pozzi, che non potranno essere usati
contemporaneamente, non dovra' essere superiore a 25 mc/h, la portata
di scarico dell'impianto di depurazione delle acque reflue nel
condotto Tassoni non dovra' essere superiore a 60 mc/h e dovra'
comunque essere garantito un recupero delle acque provenienti da
condense ed evaporatori, per gli usi industriali, non inferiore a 38
mc/h;
4) dovra' essere installato un misuratore di portata sullo scarico
denominato "S1", posto a monte dell'immissione nel condotto Tassoni;
5) la data di inizio di ogni campagna annuale di lavorazione del
pomodoro deve essere comunicata con 10 giorni di anticipo al Servizio
Risorse idriche e Tutela ambientale della Provincia di Ferrara,
all'ARPA - Sezione provinciale di Ferrara e al Comune di Ostellato;
6) durante il periodo di lavorazione, in caso di malfunzionamento del
depuratore biologico, le acque in uscita dal sedimentatore dovranno
essere convogliate, come ulteriore trattamento, al depuratore chimico
fisico e scaricate nel rispetto dei limiti di emissione; in caso di
fermata dell'impianto di depurazione biologico delle acque reflue, lo
scarico nel Condotto Tassoni dovra' essere sospeso;
7) in caso di avarie o malfunzionamenti che determinino l'attivazione
del depuratore chimico fisico o la sospensione dello scarico ne deve
essere data immediata comunicazione al Servizio Risorse idriche e
Tutela ambientale della Provincia di Ferrara, all'ARPA - Sezione
provinciale di Ferrara e al Comune di Ostellato;
8) durante il periodo di lavorazione devono essere effettuate analisi
di autocontrollo dello scarico, con frequenza settimanale, dei
seguenti parametri della Tab. 3 dell'Allegato 5 del DLgs 11/5/1999,
n. 152: Solidi Sospesi Totali, BOD5, COD, Fosforo Totale (Ptot),
Azoto Ammoniacale, Azoto Nitroso, Azoto Nitrico ed Escherichia Coli;
9) dalla data di rilascio della autorizzazione allo scarico delle
acque reflue industriali dovra' essere effettuato un monitoraggio,
con frequenza settimanale, in tre punti rappresentativi, uno a monte
e due a valle dello scarico, la cui localizzazione dovra' essere
preventivamente concordata con Provincia e ARPA - Servizio
territoriale di Ferrara, con la determinazione dei seguenti
parametri: Solidi Sospesi Totali, BOD5, COD, Fosforo Totale (Ptot),
Azoto Totale(Ntot);
10) durante la campagna dovra' essere effettuato un campione annuale
con la ricerca dei residui di fitofarmaci e pesticidi nelle acque di
scarico;
11) i referti dei controlli analitici prescritti ai tre punti
precedenti, eseguiti secondo le metodiche ufficiali e firmati da un
tecnico iscritto all'Albo, devono essere tenuti a disposizione dei
competenti organi di controllo;
12) e' fatto divieto di immettere materie che formino depositi nel
corpo idrico ricettore. Nel caso in cui, in conseguenza dello scarico
si riscontrassero depositi di materie, e' fatto obbligo di provvedere
alla immediata rimozione delle stesse;
13) la rete fognante dovra' essere mantenuta in buona efficienza al
fine di evitare ogni contaminazione delle acque sotterranee e
ristagni per difficolta' di deflusso;
14) le modalita' di scarico nel corso d'acqua devono evitare il
verificarsi di possibili pregiudizi per la salute e l'ambiente, quali
percolazioni incontrollate, inconvenienti igienici, ristagni a cielo
aperto, proliferazioni di insetti;
15) lo scarico dovra' essere mantenuto costantemente accessibile per
il campionamento ed il controllo nel punto assunto all'atto di
autorizzazione allo scarico delle acque reflue industriali per gli
accertamenti;
16) e' fatto divieto di raggiungere i valori limite di emissione
previsti mediante diluizione con acqua prelevata esclusivamente allo
scopo;
17) e' fatto divieto di aumentare anche temporaneamente
l'inquinamento proveniente dallo scarico;
18) da parte della ditta autorizzata dovra' essere preventivamente
inoltrata alla Provincia di Ferrara formale domanda per ogni modifica
del ciclo produttivo che comporti una variazione quali-quantitativa
delle caratteristiche dello scarico, per ogni variazione del processo
di trattamento delle acque reflue e per ogni variazione riguardante
il contenuto dell'atto di autorizzazione allo scarico delle acque
reflue industriali.
D) La ditta dovra' elaborare un progetto di zona umida da realizzarsi
all'interno della proprieta', che dovra' essere presentato a questa
Autorita' entro 12 mesi dalla conclusione della procedura di VIA.
E) Dovra' provvedere alla piantumazione di parte del perimetro dello
stabilimento nei tempi e modi opportuni per un migliore attecchimento
delle stesse, con essenze arboree da concordarsi con il Servizio
Naturalistico di questa Amministrazione.
F) In merito all'inquinamento acustico, la ditta dovra' adottare le
opportune soluzioni tecniche al fine di rispettare i limiti previsti
dalla normativa per la classe acustica di appartenenza.
G) Appartenendo il depuratore all'elenco delle industrie insalubri,
in particolare alla classe I, lettera b), n. 100, la ditta dovra'
adottare le opportune soluzioni tecniche al fine di non recare alcun
nocumento per rumori, odori e aerosoli;
- di dare atto che tutti i restanti contenuti della deliberazione
suddetta GP n. 267/68542 del 5/7/2005 rimangono completamente
invariati;
- di trasmettere il presente atto alla Societa' proponente Le Due
Valli Srl, alla Regione Emilia-Romagna, al Comune di Ostellato -
Sportello Unico e Servizio Urbanistica, all'ARPA - Sezione
provinciale di Ferrara, all'AUSL di Ferrara - Dipartimento Sanita'
pubblica ed al Consorzio di Bonifica - II Circondario;
- di pubblicare, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 3/99 e
successive modifiche ed integrazioni la presente deliberazione, per
estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
- di comunicare che, ai sensi dell'articolo 3 comma 4 della Legge n.
241 del 1990, avverso il provvedimento conclusivo teste' indicato
potra' essere esperito ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale
Amministrativo regionale dell'Emilia-Romagna, entro 60 giorni dalla
data di ricevimento del provvedimento stesso; ovvero potra' essere
proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro
120 giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso;
stante l'urgenza di provvedere;
con unanime e separata votazione resa in forma palese:
delibera:
di rendere il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi
dell'art. 134, comma 4, del DLgs 267/00.