DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 16 febbraio 2005, n. 393
Decisione in merito alla procedura verifica (screening) sul progetto preliminare dell'asse collegamento Bagnolo-Novellara I - II lotto stralcio relativo al tratto C-D in comune di Novellara in provincia di Reggio Emilia (Titolo II, L.R. 9/99 e succ.)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 21 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche e integrazioni, in considerazione
degli interventi previsti, e dei conseguenti impatti ambientali, il
progetto dell'"Asse di collegamento Bagnolo-Novellara I - II lotto
stralcio relativo al tratto C-D" in comune di Novellara, provincia di
Reggio Emilia, dalla ulteriore procedura di VIA, con le prescrizioni
di cui al punto 7. e di seguito riportate:
1. non saranno in ogni caso utilizzate aree a ridosso dei canali, in
modo da non aumentare il rischio dovuto a sversamenti accidentali;
2. il traffico legato alle attivita' di cantiere sara' studiato allo
scopo di evitare disturbi ai residenti e limitare i disagi al
traffico locale;
3. al fine di ridurre al minimo le interferenze con la viabilita'
esistente, si provvedera' a deviazioni temporanee o restringimenti
della carreggiata, evitando interruzioni di traffico;
4. verranno temporaneamente impermeabilizzati i sedimi delle aree di
cantiere e utilizzati macchinari rispondenti alle normative, dotati
di tutti gli accorgimenti utili per limitare il rumore e le emissioni
in atmosfera;
5. particolare cura verra' posta al fine di evitare il rischio di
sversamenti accidentali nel terreno e nei corsi d'acqua
attraversati;
6. durante i processi di cantierizzazione verranno raccolte le acque
reflue prodotte direttamente o indirettamente dai lavori di
costruzione stradale per evitare ogni possibile apporto di inquinanti
nei corpi acquiferi superficiali e sotterranei;
7. al fine di garantire l'uso della rete irrigua e lo scolo delle
acque anche durante la fase di realizzazione dell'opera principale e
delle opere complementari minori, per non arrecare danno alle
coltivazioni della zona, si manterra' costantemente attivo il flusso
idrico convogliando, ove possibile, le acque fra esistenti rogge o
deviandone puntualmente il corso; in tal modo si garantira' la
completa continuita' irrigua e di drenaggio per i territori regimati
senza che questi subiscano un'interruzione di erogazione;
8. per limitare il diffondersi delle polveri, saranno eseguite
periodiche bagnature delle piste di cantiere e di eventuali cumuli di
materiale;
9. al termine dei lavori si provvedera' al ripristino delle aree di
cantiere esterne al sedime della futura infrastruttura, riutilizzando
il terreno vegetale di scotico opportunamente stoccato e trattato in
modo da evitarne la morte biologica; inoltre per tali aree e'
prevista la piantumazione;
10. tali accorgimenti prescrizionali verranno inseriti nel capitolato
lavori;
11. il progetto preliminare presentato individua, per il progetto
definitivo, i seguenti interventi di mitigazione e compensazione nei
confronti del paesaggio: - andamento plano-altimetrico della
livelletta stradale il piu' possibile aderente alla morfologia del
territorio, mantenendo comunque adeguati standard di sicurezza
idraulica; - presenza di una fascia di ambientazione di larghezza
variabile su ambo i lati della strada dove verra' impiantata
vegetazione autoctona arborea ed arbustiva; - inserimento lungo il
tracciato di formazioni vegetali, quali siepi arbustive ed
arboreo-arbustive, disposte sia parallelamente che perpendicolarmente
(nei punti di intersezione con corsi idrici superficiali) al nastro
stradale;
12. in sede di progetto definitivo, dovra' essere valutata la
fattibilita' economica dell'utilizzo di asfalti fonoassorbenti che
consentono una riduzione del rumore fino a 3 dB(A);
13. le opere di mitigazioni acustiche saranno, per quanto possibile,
di tipo vegetazionale, con cespugli ed alberature di essenze
autoctone; qualora tali forme di mitigazione non permettessero
l'ottenimento del rispetto dei limiti di zona, il progetto prevede
l'utilizzo di altre tipologie di protezione acustica, quali pannelli
fonoassorbenti, dune in terra naturale, etc.;
14. per minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e sul paesaggio, che
si valutano equivalenti, sia necessario, inoltre, ottemperare alle
seguenti prescrizioni;
15. per il ripristino delle eventuali aree di cantiere, come gia'
previsto nella relazione di progetto, si dovra' riutilizzare il
terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di
accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in
spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne
la morte biologica;
16. per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse e
puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario: - prevedere la umidificazione dei
depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed inerti
e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto quando
queste si trovino nelle vicinanze dell'aggregato urbano; - per il
trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei
cassoni con teloni; - prevedere un piano del traffico legato alle
attivita' di cantiere allo scopo di evitare disturbi ai residenti e
limitare i disagi al traffico esistente;
17. il progetto esecutivo dovra' contenere un "piano di gestione,
manutenzione e verifica di funzionalita' del sistema di drenaggio,
invaso e trattamento delle acque di origine meteorica e degli
eventuali sversamenti accidentali" che dovra' essere approvato dalla
Amministrazione provinciale di Reggio Emilia;
18. il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle
fallanze nel primo anno di manutenzione;
19. nel caso in cui siano previste mitigazioni, direttamente sugli
edifici residenziali, mediante finestre silenti, si prescrive che,
analogamente a quanto gia' introdotto con il DPR 18/11/1998, n. 459,
siano comunque introdotti tutti gli eventuali ulteriori interventi
necessari a garantire il livello notturno massimo, misurato al centro
della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto a 1,5 metri
dal pavimento;
20. si dovra', inoltre, valutare la necessita' di introdurre
eventuali mitigazioni acustiche nell'area di cantiere e/o sui
ricettori per consentire il rispetto dei limiti sonori previsti dalle
normative vigenti;
21. in materia acustica, si dovra' fare riferimento al Piano di
classificazione acustica, approvato con delibera del Consiglio
comunale n. 94 del 27 novembre 2003, secondo quanto previsto dalla
Legge quadro sull'inquinamento acustico del 26 ottobre 1995, n. 447;
22. in materia acustica, si prescrive inoltre di attenersi alle
disposizioni riportate nel recente DPR n. 142 del 30 marzo 2004
"Regolamento recante disposizioni per il contenimento e la
prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico
veicolare, a norma dell'articolo 11 della Legge 26 ottobre 1995, n.
447"; in particolare l'Allegato 1 dello stesso decreto riporta
un'ampiezza della fascia di pertinenza acustica per infrastrutture
viarie della tipologia come quella in esame di 250 metri, alla quale
si associa un limite di emissione sonoro per le scuole, ospedali,
case di cura e riposo di 50 dB(A) diurno e 40 dB(A) notturno, mentre
per gli altri ricettori si ha un limite diurno di 65 dB(A) e notturno
di 55 dB(A);
23. il rispetto dei limiti di pressione sonora dovra' essere
verificato attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da
realizzarsi, ad opera del proponente, durante la realizzazione
dell'opera, ad opera e mitigazioni realizzate e, sulla base dei
risultati ottenuti, dovranno essere assunte le necessarie
determinazioni conseguenti;
24. per la valutazione dell'impatto acustico e del clima acustico, si
dovranno seguire le indicazioni contenute nella recente delibera di
Giunta regionale n. 673 del 14 aprile 2004 "Criteri tecnici per la
redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e
della valutazione del clima acustico ai sensi della L.R. 9 maggio
2001, n. 15 recante disposizioni in materia di inquinamento
acustico";
25. nella progettazione dell'impianto di illuminazione stradale si
dovra' tenere conto e limitare l'impatto luminoso, nei confronti
delle residenze limitrofe e dell'ambiente naturale, derivante dai
fasci di luce diretta, ai sensi della L.R. n. 19 del 29 settembre
2003;
26. in fase di progetto definitivo andranno individuati gli impatti
dovuti alla realizzazione dell'infrastruttura stradale, compresa la
fase di cantiere, in corrispondenza degli elementi tutelati ai sensi
del DLgs 42/04, ed anche ai beni sottoposti a tutela archeologica;
27. dovranno inoltre essere individuate misure di tutela e
salvaguardia per tali elementi e per le aree contermini;
28. dovranno essere garantiti livelli di emissioni in atmosfera entro
i limiti di legge, come prescritto dalla normativa vigente, anche
tramite interventi di mitigazione, per gli insediamenti prossimi al
nuovo tracciato, con particolare riferimento agli edifici ad uso
residenziale;
29. resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente, Provincia di
Reggio Emilia - Servizio Viabilita' e Progettazione strade, alla
Provincia di Reggio Emilia - Assessorato Ambiente, al Comune di
Novellara, all'ARPA - Sezione provinciale di Reggio Emilia, al
Servizio Tecnico Bacini Enza e Sinistra Secchia con sede a Reggio
Emilia;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art.10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.