REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 21 novembre 2005, n. 1881

Decisione in merito procedura di verifica (screening) sul progetto di realizzazione della Variante della S.P. Ferrara-Copparo in localita' Boara nel comune di Ferrara, provincia di Ferrara. (Titolo II - L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 21 maggio
1999, n. 9, e successive modifiche e integrazioni, in considerazione
degli interventi previsti, e dei conseguenti impatti ambientali, la
realizzazione della Variante della S.P. Ferrara - Copparo in localita'
Boara nel comune di Ferrara, provincia di Ferrara, dalla ulteriore
procedura di VIA, con le prescrizioni di cui al punto 7 e di seguito
riportate:
1. il traffico legato alle attivita' di cantiere sara' studiato allo
scopo di evitare disturbi ai residenti e limitare i disagi al traffico
locale;
2. al fine di ridurre al minimo le interferenze con la viabilita'
esistente, si provvedera' a deviazioni temporanee o restringimenti
della carreggiata, evitando interruzioni di traffico;
3. verranno temporaneamente impermeabilizzati i sedimi delle aree di
cantiere e utilizzati macchinari rispondenti alle normative, dotati di
tutti gli accorgimenti utili per limitare il rumore e le emissioni in
atmosfera;
4. particolare cura verra' posta al fine di evitare il rischio di
sversamenti accidentali nel terreno e nei corsi d'acqua attraversati;
5. durante i processi di cantierizzazione verranno raccolte le acque
reflue prodotte direttamente o indirettamente dai lavori di
costruzione stradale per evitare ogni possibile apporto di inquinanti
nei corpi acquiferi superficiali e sotterranei;
6. per limitare il diffondersi delle polveri, saranno eseguite
periodiche bagnature delle piste di cantiere e di eventuali cumuli di
materiale;
7. al termine dei lavori si provvedera' al ripristino delle aree di
cantiere esterne al sedime della futura infrastruttura, riutilizzando
il terreno vegetale di scotico opportunamente stoccato e trattato in
modo da evitarne la morte biologica;
8. tali accorgimenti prescrizionali dovranno essere inseriti nel
capitolato lavori;
9. il progetto definitivo dovra' contenere i seguenti interventi di
mitigazione e compensazione nei confronti del paesaggio, in parte
previsti nel progetto preliminare presentato:
- andamento plano-altimetrico della livelletta stradale il piu'
possibile aderente alla morfologia del territorio, mantenendo comunque
adeguati standard di sicurezza idraulica;
- presenza di una fascia di ambientazione di larghezza variabile su
ambo i lati della strada dove verra' impiantata vegetazione autoctona
arborea ed arbustiva, ove possibile;
- inserimento lungo il tracciato di formazioni vegetali, quali siepi
arbustive ed arboreo-arbustive, disposte sia parallelamente che
perpendicolarmente (nei punti di intersezione con corsi idrici
superficiali) al nastro stradale;
- le formazioni vegetali di nuovo impianto saranno sempre legate a
vegetazione esistente in modo da creare una vera e propria ricucitura
del paesaggio;
- formazione di coni visuali appositamente individuati per inquadrare
situazioni sceniche di un certo valore;
- impianti vegetali a macchia naturali sia per quanto riguarda la
struttura sia la specie utilizzata, nelle aree intercluse di svincolo
o nelle rotatorie;
10. in sede di progetto definitivo, dovra' essere valutata la
fattibilita' economica dell'utilizzo di asfalti fonoassorbenti che
consentono una riduzione del rumore fino a 3 dB(A);
11. le opere di mitigazioni acustiche saranno, per quanto possibile,
di tipo vegetazionale, con cespugli ed alberature di essenze
autoctone; qualora tali forme di mitigazione non permettessero
l'ottenimento del rispetto dei limiti di zona, il progetto dovra'
prevedere l'utilizzo di altre tipologie di protezione acustica, quali
pannelli fonoassorbenti, dune in terra naturale, etc.;
12. si dovranno individuare, in fase definitiva, soluzioni progettuali
tali da permettere la valorizzazione e la continuita' delle aree
relitte agricole di pertinenza stradale, espropriate
dall'Amministrazione provinciale proponente, da riconvertire ad
esempio in "aree verdi", e proporre in fase definitiva soluzioni per
la tutela e valorizzazione del macero esistente;
13. per minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e sul paesaggio, sia
necessario, inoltre, ottemperare alle seguenti prescrizioni:
14. per il ripristino delle eventuali aree di cantiere, come gia'
previsto nella relazione di progetto, si dovra' riutilizzare il
terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di
accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in
spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne
la morte biologica;
15. per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse e
puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario:
- prevedere la umidificazione dei depositi temporanei di terre, dei
depositi di materie prime ed inerti e delle vie di transito da e per i
cantieri, soprattutto quando queste si trovino nelle vicinanze
dell'aggregato urbano;
- per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura
dei cassoni con teloni;
- prevedere un piano del traffico legato alle attivita' di cantiere
allo scopo di evitare disturbi ai residenti e limitare i disagi al
traffico esistente;
16. il progetto esecutivo dovra' contenere un "piano di gestione,
manutenzione e verifica di funzionalita' del sistema di drenaggio,
invaso e trattamento delle acque di origine meteorica e degli
eventuali sversamenti accidentali" che dovra' essere approvato dalla
Amministrazione provinciale di Ferrara;
17. il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle
fallanze nel primo anno di manutenzione;
18. nel caso in cui siano previste mitigazioni, direttamente sugli
edifici residenziali, mediante finestre silenti, si prescrive che,
analogamente a quanto gia' introdotto con il DPR 18/11/1998 n. 459,
siano comunque introdotti tutti gli eventuali ulteriori interventi
necessari a garantire il livello notturno massimo, misurato al centro
della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto a 1,5 metri
dal pavimento;
19. si dovra', inoltre, valutare la necessita' di introdurre eventuali
mitigazioni acustiche nell'area di cantiere e/o sui ricettori per
consentire il rispetto dei limiti sonori previsti dalle normative
vigenti;
20. in materia acustica, si prescrive inoltre di attenersi alle
disposizioni riportate nel recente Decreto del Presidente della
Repubblica n. 142 del 30 marzo 2004  "Regolamento recante disposizioni
per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico
derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della Legge
26 ottobre 1995, n. 447"; in particolare l'allegato 1 dello stesso
decreto riporta un'ampiezza della fascia di pertinenza acustica per
infrastrutture viarie della tipologia come quella in esame di 250
metri, alla quale si associa un limite di emissione sonoro per le
scuole, ospedali, case di cura e riposo di 50 dB(A) diurno e 40 dB(A)
notturno, mentre per gli altri ricettori si ha un limite diurno di 65
dB(A) e notturno di 55 dB(A);
21. il rispetto dei limiti di pressione sonora dovra' essere
verificato attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da
realizzarsi, ad opera del proponente, durante la realizzazione
dell'opera, ad opera e mitigazioni realizzate e, sulla base dei
risultati ottenuti, dovranno essere assunte le necessarie
determinazioni conseguenti; in particolare si dovra' monitorare
l'esposizione al rumore anche in corrispondenza di quei ricettori
prossimi al nuovo tracciato per i quali non sono previste opere di
mitigazione, specificatamente nel tratto nord del tracciato;
22. per la componente acustica inoltre ci si dovra' attenere alle
indicazioni contenute nel documento di valutazione di impatto
acustico, presentato a corredo della documentazione integrativa di
screening;
23. nella progettazione dell'impianto di illuminazione stradale si
dovra' tenere conto e limitare l'impatto luminoso, nei confronti delle
residenze limitrofe e dell'ambiente naturale, derivante dai fasci di
luce diretta, ai sensi della L.R. n. 19 del 29 settembre 2003;
24. dovranno essere garantiti gli accessi ai poderi e fondi agricoli
anche ai mezzi agricoli, dimensionando opportunamente tali accessi;
25. si dovra' valutare la possibilita' di impiegare materiale inerte
riciclato in luogo degli inerti pregiati, ove possibile;
26. in fase definitiva si dovra' stabilire l'effettivo impiego dei
materiali scavati attualmente previsti in disavanzo;
27. le intersezioni con la rete irrigua dovranno essere risolte in
accordo con le indicazioni dei Consorzi di bonifica competenti, in
particolare:
- tombinamento della Fossetta Valdalbero: i lavori dovranno essere
eseguiti fuori dal periodo di derivazione (da ottobre a marzo
compresi) e dovra' essere realizzato un adeguato by-pass per
consentire lo scolo delle acque meteoriche fra monte e valle
dell'intervento; il pozzetto d'ispezione dovra' essere realizzato
circa a meta' del tombinamento e dovra' essere elevato fino alla quota
di calpestio della rotatoria;
- variante tracciato dello Scolo Omomorto: la distanza minima fra il
nuovo tratto di canale e la strada dovra' essere di m. 6,00; i lavori
dovranno essere eseguiti fuori dal periodo di derivazione (da ottobre
a marzo compresi) e dovra' essere realizzato un adeguato by-pass per
consentire lo scolo delle acque meteoriche fra monte e valle
dell'intervento; nei punti di collegamento fra la sezione attuale e
quella di progetto, le sponde del canale dovranno essere presidiate
con idonea tecnologia di rinforzo onde evitare la formazione di
frane;
28. resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente, Provincia di
Ferrara - Settore U.T. e LL.PP., alla Provincia di Ferrara - Ufficio
Valutazioni complesse, al Comune di Ferrara - Servizio Pianificazione
territoriale, all'ARPA - Sezione provinciale di Ferrara, alla Regione
Emilia-Romagna - Servizio Tecnico Bacino Po di Volano, al Consorzio di
Bonifica I Circondario Polesine di Ferrara;
c) di pubblicare per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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