REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 maggio 2005, n. 766

Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) di SP3 "Del Rabbi razionalizzazione e messa in sicurezza ex SS 9 ter" in loc. Ponte Fantella da Canetole comune di Premilcuore (FC) a Cipressina comune di Galeata (FC). Titolo II, L.R. n. 9 del 18/5/1999 e successive integrazioni

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
a) di escludere, ai sensi dell' art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio           
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione            
del limitato rilievo degli interventi previsti, e dei conseguenti               
impatti ambientali, del progetto "Progetto S.P. 3 'Del Rabbi'                   
razionalizzazione e messa in sicurezza della ex S.S.9 ter 'Del Rabbi'           
in localita 'Ponte Fantella' riguardante il tratto compreso tra le              
localita 'Cipressina' del comune di Galeata (FC) e localita                     
'Canetole' del comune di Premilcuore (FC)" dalla ulteriore procedura            
di VIA con le seguenti prescrizioni:                                            
1) e' necessario, per minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e sul            
paesaggio, mettere in atto tutte le azioni di mitigazione previste              
nel progetto;                                                                   
2) il progetto dovra' essere realizzato secondo le norme                        
antisismiche, poiche' i territori dei comuni di Galeata e Premilcuore           
sono classificati in zona sismica di II categoria con grado di                  
sismicita' S = 9;                                                               
3) il progetto, poiche' attuato all'interno dell'alveo provocando una           
modifica morfologica od occupazione di spazio interessabile dalle               
acque, deve essere sottoposto ad adeguate verifiche idrauliche                  
preliminari, da compiersi in base alle norme tecniche di cui al comma           
4 e comma 5 art. 7 del P.S.B.R.I., tale studio dovra' ottenere                  
l'approvazione dell'Autorita' idraulica competente;                             
4) l'intervento ricade entro la fascia di 150 m. dal corso d'acqua              
tutelata (Fiume Rabbi) ai sensi dell'art. 142 del DLgs n. 42 del 22             
gennaio 2004 "Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio" e ai sensi             
dell'art. 10 della Legge 6 luglio 2002 n. 137 e pertanto sottoposta             
al vincolo di tutela paesaggistica; esso dovra' quindi ottenere                 
l'autorizzazione da parte dei Comuni di Premilcuore (FC) e di Galeata           
(FC) ai sensi dell'art. 10 e art. 3, comma 2 e comma 3 della L.R. n.            
26 dell'1 agosto 1978;                                                          
5) per il ripristino delle eventuali aree di cantiere si                        
riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si             
avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di                
materiale, in spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione           
per evitarne la morte biologica;                                                
6) nei punti in cui si rileva una sensibilita' biotica debbono essere           
previsti accorgimenti progettuali del mantenimento dei sistemi                  
arborei esistenti in particolare nelle zone piu' densamente abitate             
ed a maggior rischio di inquinamento;                                           
7) dovra' essere previsto nel progetto definitivo un piano di                   
emergenza in caso di eventuali sversamenti accidentali mediante                 
presidi idraulici (per esempio vasche di contenimento, paratoie nei             
fossi di scolo dove recapitano le scoline stradali, ecc.);                      
8) sara' necessario che le macchine che verranno utilizzate operino             
in conformita' con le direttive CEE in materia di acustica                      
ambientale; all'interno delle aree di cantiere dovranno essere                  
utilizzati tutti gli accorgimenti tecnici e  gestionali al fine di              
minimizzare l'impatto acustico verso l'esterno al fine di garantire             
il rispetto dei limiti di legge;                                                
9) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse e            
puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di             
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione            
dei mezzi si ritiene necessario: - per l'eventuale impianto di                  
betonaggio e altri impianti fissi, prevedere sistemi di abbattimento            
per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e                     
miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione; - qualora           
nella composizione del calcestruzzo rientri come materia prima il               
polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche dal                  
lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo aperto           
e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel contenitore               
preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie di                     
trattenimento del materiale plastico; - prevedere la umidificazione             
dei depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed              
inerti e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto                 
quando queste si trovino nelle vicinanze di abitazioni; - per il                
trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei                  
cassoni con teloni; - acquisire le eventuali autorizzazioni                     
necessarie per le emissioni di inquinanti in atmosfera ai sensi delle           
vigenti normative; - si dovra' valutare la necessita' di introdurre             
eventuali mitigazioni acustiche, sul cantiere e su eventuali                    
ricettori; le azioni attivate dovranno consentire il rispetto dei               
limiti sonori previsti dalle normative vigenti;                                 
10) in attesa della classificazione acustica dei Comuni di                      
Premilcuore e Galeata, si prescrive il rispetto dei limiti  di                  
pressione sonora, previsti dal DPCM 1/3/1991 e successive modifiche             
per le abitazioni presenti, nelle adiacenze dell'infrastruttura                 
progettata, al di fuori della fascia di rispetto laterale,                      
individuata secondo la Direttiva regionale "Disposizioni in materia             
di inquinamento acustico": criteri e condizioni per la                          
classificazione acustica del territorio ai sensi del comma 3                    
dell'art. 2 della L.R. 9 maggio 2001, n. 15 recante 'Disposizioni in            
materia di inquinamento acustico"' approvata con delibera di Giunta             
regionale n. 2035 del 9 ottobre 2001;                                           
11) il rispetto dei limiti acustici dovra' essere verificato                    
attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da effettuarsi              
durante la realizzazione dell'opera, ad opera e mitigazioni                     
realizzate e, sulla base dei risultati ottenuti, dovranno essere                
assunte le necessarie conseguenti determinazioni;                               
12) le opere di mitigazione, necessarie per il conseguimento del                
rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico, dovranno essere il           
piu' possibile di tipo vegetazionale, (cespugli e alberature di                 
essenze autoctone) in grado di creare un corridoio ecologico che                
possa raccordarsi con la vegetazione esistente dei vari canali                  
attraversati dall'infrastruttura;                                               
13) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di                   
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;           
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle             
fallanze nel primo anno di manutenzione;                                        
14) e' necessario che per la protezione del reticolo idrografico,               
venga previsto nel progetto definitivo un piano di emergenza in caso            
di eventuali sversamenti accidentali mediante presidi idraulici (per            
esempio vasche di contenimento, paratoie nei fossi di scolo dove                
recapitano le scoline stradali, ecc.);                                          
15) gli interventi di abbattimento di esemplari arborei tutelati ai             
sensi dell'art. 10 del P.T.C.P. sono sottoposti ad apposita                     
autorizzazione del Comune competente per territorio e si devono                 
attenere alle prescrizioni di massima della Polizia Forestale;                  
16) risulta necessario, inoltre, prevedere nel progetto definitivo la           
piantumazione di cespugli lungo la fascia di rispetto stradale con              
funzione di inserimento ambientale e paesaggistico e per il                     
contenimento delle emissioni inquinanti in atmosfera privilegiando              
per la loro sistemazione aree pubbliche o zone che il Comune di                 
competenza potra' mettere a disposizione, oltre alle zone gia'                  
soggette al ripristino ambientale;                                              
17) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la                  
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,                
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle            
vigenti disposizioni;                                                           
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di               
Forli'-Cesena, Servizio Infrastrutture Viarie - Gestione Strade della           
Provincia di Forli'-Cesena, Servizio Pianificazione territoriale -              
Amministrazione provinciale di Forli' , al Comune di Galeata (FC), al           
Comune di Premilcuore (FC), all'ARPA - Sezione provinciale di                   
Forli'-Cesena, al Servizio Tecnico Bacini Romagnoli con sede Forli' e           
alla Comunita' Montana dell'Appennino Forlivese con sede in                     
Premilcuore;                                                                    
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della            
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il            
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della                
Regione Emilia-Romagna.                                                         

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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