REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 21 novembre 2005, n. 1880

Procedura di verifica (screening) relativa al progetto di realizzazione S.P. 3 (Trasversale di Pianura): Variante Nord dell'abitato di Budrio - V lotto: da Via Amorini Sant'Antonio a Via Calamone nel comune di Budrio (BO) (Titolo II L.R. 18/5/1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
degli interventi previsti, e dei conseguenti impatti ambientali, del
progetto della "S.P. 3 (Trasversale di Pianura): Variante Nord
dell'abitato di Budrio - V Lotto: da Via Amorini Sant'Antonio a Via
Calamone nel comune di Budrio (BO)", dalla ulteriore procedura di VIA
con le seguenti prescrizioni:
a.1. per il ripristino delle eventuali aree di cantiere dovra' essere
riutilizzato il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si
avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di
materiale, in spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione
per evitarne la morte biologica;
a.2. per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse e
puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario:
- per l'eventuale impianto di betonaggio e altri impianti fissi,
prevedere sistemi di abbattimento per le polveri in corrispondenza
degli sfiati da serbatoi e miscelatori durante il carico, lo scarico e
la lavorazione;
- prevedere la umidificazione dei depositi temporanei di terre, dei
depositi di materie prime ed inerti, qualora e delle vie di transito
da e per i cantieri, soprattutto quando queste si trovino nelle
vicinanze dell'aggregato urbano;
- per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura
dei cassoni con teloni;
- per la tutela della falda superficiale, dovranno essere previste le
azioni necessarie affinche' non si verifichi la fuoriuscita di acqua
mista a cemento durante la fase di getto con conseguente inquinamento
della falda;
- acquisire le autorizzazioni necessarie per le emissioni di
inquinanti in atmosfera ai sensi delle vigenti normative;
a.3. al fine di ottemperare a quanto disposto dall'art. 12.11 del PTCP
di Bologna e dall'art. 3.1.4 delle Norme tecniche di attuazione del
PRG del Comune di Budrio, in accordo con le distanze di piantumazione
previste dal Codice della strada (art. 26), dovranno essere previste
adeguate fasce di ambientazione aventi anche la funzione di "fasce
tampone" e di aumento della rete ecologica sia lungo le scarpate sia
ai piedi delle stesse, anche prevedendo accordi con i proprietari del
terreno oppure mediante l'apposizione di un nuovo vincolo subordinato
all'esproprio; si specifica inoltre che la sezione tipo rappresentata
negli elaborati integrativi dovra' essere sviluppata su tutto lo
sviluppo stradale e da entrambi i lati dell'asse stradale; dovra',
inoltre, essere prevista l'implementazione di tale fascia in sede di
progetto definitivo con particolare riferimento alle zone limitrofe
alle abitazioni esistenti e alle zone con maggiore sensibilita'
territoriale e quelle di minore altezza del rilevato stradale; anche
al fine di dare  adempimento al dispositivo con cui viene approvata la
Variante specifica al PRG n. 27 del Comune di Budrio, che prevede
l'inserimento in PRG del tracciato del V lotto della S.P. 3, cosi'
come riportato nella delibera consiliare n. 80 del 29/7/05, con cui si
accolgono le osservazioni presentate e si approva la variante
urbanistica, dovranno essere realizzate fasce di ambientazione in
corrispondenza delle seguenti zone e tratti stradali:
- svincoli di Via Calamone e di Via Amorini sia all'interno degli
snodi stessi che lungo le bretelle di raccordo;
- in corrispondenza del tratto stradale da Via Amorini a Via Pieve da
ambo i lati con particolare attenzione alle aree antistanti le corti
residenziali;
-  in corrispondenza del tratto stradale che attraversa la strada
vicinale delle Larghe (in prossimita' dei poderi Manganone e San
Zenone) da ambo i lati del tracciato stradale;
a.4. le aree umide, compresa la fitodepurazione, previste nel progetto
all'interno delle aree intercluse (denominate nella relazione aree 2 e
4) non dovranno essere realizzate, mentre al loro posto dovra' essere
previsto un opportuno impianto di vegetazione come quello previsto per
le aree denominate 1 e 3;
a.5. dovra' essere preservata con tutti gli accorgimenti tecnici
possibili l'incolumita' degli alberi maturi e dei filari a piantata
(querce e gelsi in particolare, oltre ad olmi ed aceri) presenti lungo
il percorso a diversa distanza dal tracciato previsto e che potrebbero
risentire negativamente dei lavori di cantiere e della successiva
presenza di questa nuova infrastruttura;
a.6. fino ad approvazione della zonizzazione acustica del Comune di
Budrio, si concorda con i limiti proposti dal proponente nella
relazione di screening e si prescrive il rispetto di essi;
a.7. le barriere fonoassorbenti dovranno essere ricoperte, ove
tecnicamente possibile, di rivestimenti vegetali con specie autoctone
e/o naturalizzate, che garantiscono un  maggior successo d'impianto
oppure realizzate con materiali plastici di tipo trasparenti che
garantiscano la permeabilita' visiva delle aree rurali attraversate;
a.8. il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle
fallanze nel primo anno di manutenzione;
a.9. entro 90 giorni dalla messa in esercizio dell'opera e comunque in
periodo scolastico dovra' essere avviata una campagna di monitoraggio
strumentale sui livelli di impatto acustico relativi ai ricettori
sensibili; tale campagna, effettuata con modalita' concordate con
ARPA, dovra' verificare la veridicita' delle ipotesi assunte al fine
di adottare eventuali provvedimenti correttivi per il rispetto delle
normative vigenti; in particolare, dovra' essere effettuato il
monitoraggio acustico anche sulle abitazioni presenti lungo il tratto
di via Calamone utilizzato come asse di collegamento, con carattere
transitorio, tra la SP3 e il VII lotto della variante stradale alla
SP3 stessa;
a.10. le eventuali opere di mitigazione, necessarie per il
conseguimento del rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico
dedotte dal monitoraggio post operam, dovranno essere a loro volta
inserite dal punto di vista paesaggistico con interventi di tipo
vegetazionale (alberi e arbusti autoctoni) in grado di creare anche un
corridoio ecologico che possa raccordarsi con la vegetazione e fauna
esistente dei vari canali attraversati dall'infrastruttura;
a.11. in fase di progettazione definitiva, dovra' essere redatto un
progetto contenente le misure da adottare per la protezione del
reticolo idrografico, in caso di eventuali sversamenti accidentali,
sia in fase di cantierizzazione sia in fase di esercizio, in accordo
con il Comune di Budrio, si dovra' specificare dettagliatamente,
mediante apposita relazione, la diversa tipologia dei pozzetti che
sono previsti, la scelta della localizzazione e la loro efficacia in
caso di sversamenti accidentali; il proponente dovra' inoltre
garantire la manutenzione dei sistemi di trattamento delle acque di
dilavamento della sede stradale prima dell'immissione nel reticolo
idrografico superficiale; il progetto esecutivo dovra' quindi
contenere il "piano di gestione, manutenzione e verifica di
funzionalita' del sistema di drenaggio, invaso e trattamento delle
acque di origine meteorica e degli eventuali sversamenti
accidentali";
a.12. la regimazione idraulica e l'allontanamento delle acque di
dilavamento della piattaforma stradale dovra' adottare scelte
progettuali conformi alla DGR 286/05 tenendo presente in fase di
progetto definitivo anche delle linee guida per la gestione delle
acque di prima pioggia provenienti dal dilavamento della rete viaria
extraurbana di prossima emanazione;
a.13. il torrente Idice risulta classificato come corpo idrico
significativo dal Piano regionale tutela acque e pertanto dovranno
essere evitati scarichi diretti mediante caditoie nel corso d'acqua al
fine del perseguimento degli obiettivi del PTA; inoltre si dovra'
prevedere degli appositi sistemi di intercettazione di inquinanti
accidentalmente sversati per il tratto di viabilita' in corrispondenza
del ponte, localizzando tali manufatti di intercettazione e drenaggio
in ambiti laterali al corso d'acqua;
a.14. per quanto concerne i fossi di raccolta e di allontanamento
delle acque di dilavamento della piattaforma stradale si prescrive che
non siano impermeabilizzati al fine di mantenere la capacita'
depurativa del fosso stesso prevedendo inoltre la realizzazione di
adeguate fasce tampone come prescritto dalla DGR 286/05 e delle
rispettive linee guida di prossima emanazione;
a.15. dovra' essere mantenuto il funzionamento dei fossi agricoli di
scolo dei campi, senza interruzioni o deviazioni, bensi' mediante la
messa in opera di tubazioni di diametro adeguato da disporre sotto la
sede della nuova strada provinciale; dovranno inoltre essere sempre
mantenute separate le acque derivanti dallo scolo dei fossi agricoli
da quelle derivanti dal dilavamento del manto stradale;
a.16. nella progettazione definitiva l'impianto di illuminazione
stradale dovra' tenere conto, al fine di limitare gli impatti
luminosi, di quanto disposto dalla LR 19/03;
a.17. per l'attraversamento del torrente Idice e' necessaria una
concessione dell'area di demanio fluviale interessata che sara'
rilasciata dal Servizio Tecnico Bacino Reno, previa presentazione di
un progetto esecutivo che preveda: la verifica idraulica (sulla base
dei dati di portata forniti dall'Autorita' di Bacino Reno) della
sezione di deflusso in corrispondenza del ponte; soluzioni tecniche
adeguate per consentire continuita' nel passaggio dei mezzi operativi
e di polizia idraulica sia in sommita' arginale (anche con eventuali
rampe di collegamento per bypassare il tratto di sommita' arginale non
piu' agibile per l'impalcatura ad altezza inadeguata), sia nelle
golene (pertanto le pile del ponte non potranno essere costruite nella
parte mediana della golena, ne' in sommita' arginale); la
riprofilatura di un tratto del corso d'acqua di almeno 250,00 m con
sezioni di progetto che prevedano l'adeguamento idraulico del torrente
Idice e che saranno fornite dal Servizio Tecnico Bacino Reno, tale
riprofilatura, in corrispondenza del ponte, dovra' avvenire prima
della costruzione dell'impalcato, poiche' l'altezza dello stesso
impedisce futuri lavori; per la stessa ragione, la sezione in
corrispondenza del ponte dovra' essere protetta e stabilizzata con
strutture tipo scogliere in pietrame, in modo da ridurre al minimo
anche la manutenzione ordinaria del corpo arginale;
a.18. al fine di verificare la conformita' al PSAI del Reno per la
realizzazione del ponte sul fiume Idice e per l'attraversamento degli
scoli dovra' essere richiesto il parere dell'Autorita' di Bacino del
Reno;
a.19. resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di
Bologna - Settore Viabilita' - Servizio Progettazione e Costruzioni
stradali, alla Provincia di Bologna - Servizio Valutazione Impatto
ambientale, al Comune di Budrio, all'ARPA Sezione provinciale di
Bologna, alla Regione Emilia-Romagna - Servizio Tecnico di Bacino Reno
e all'Autorita' di Bacino del Reno;
c) di pubblicare per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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