DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 giugno 2005, n. 998
Valutazione impatto ambientale (VIA) sul progetto per realizzazione della cassa di espansione Bonconvento nei comuni Castel Maggiore e Argelato (BO) presentato da Lame 91 Srl. Presa d'atto delle determinazioni della Conferenza di Servizi - L.R. 9/99
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) la Valutazione di Impatto ambientale positiva, ai sensi dell'art.
16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed
integrazioni, sul progetto per la realizzazione della cassa di
espansione Bonconvento posta nei comuni di Castel Maggiore e Argelato
(BO), poiche' il progetto in oggetto, secondo gli esiti dell'apposita
Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 17 maggio 2005, e'
realizzabile a condizione che siano rispettate le prescrizioni,
indicate ai punti 1.C., 2.C. e 3.C. del Rapporto conclusivo della
Conferenza di Servizi, che costituisce l'Allegato 1, di seguito
sinteticamente riportate:
1. in merito a quanto previsto dalla normativa provinciale (PTCP), in
fase di ripristino finale si dovranno attuare le prescrizioni
riportate ai seguenti punti 19, 20, 21, 22, 23, 24;
2. essendo l'area dell'intervento da ritenere a potenziale rischio
archeologico, dovra' essere prevista la predisposizione di strumenti
d'indagine finalizzati alla tutela archeologica preventiva
(esecuzioni di saggi di accertamento e/o controllo in corso d'opera
delle attivita' di scavo) di cui la Soprintendenza potra' assumere
coordinamento e direzione scientifica;
3. comunicare alla Direzione regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici dell'Emilia-Romagna, i tempi e la modalita'
dell'operazione di ripristino ambientale e la data di inizio lavori
in relazione alle operazioni di ripristino;
4. in merito agli aspetti urbanistico ed edilizi il Comune di Castel
Maggiore rileva l'impossibilita' di consentire il recupero del
fabbricato costruito all'interno della golena ed esprime la
disponibilita' a concertare le modalita' di trasferimento delle
superfici utili e accessorie presenti nel fabbricato esistente da
programmare in coerenza e attraverso idonea variante allo strumento
urbanistico;
5. si ribadisce, come scritto nelle integrazioni acquisite al prot.
n. 72533/VIM del 13 settembre 2004, che dovra' essere realizzato un
sistema di svuotamento dell'invaso, che si verra' a formare tra
l'arginello di protezione alla casa Villa Neri, l'argine gia'
esistente parallelo al corso del fiume e l'argine della cassa di
futura realizzazione, mediante posa in opera di una valvola di tipo
clapet;
6. la Societa' Lame '91 Srl dovra' impegnarsi ad effettuare
direttamente a sue spese la sistemazione finale dell'area destinata
all'attivita' estrattiva ed a realizzare i manufatti idraulici
(arginature, scarico di fondo e predisposizione sfioratore) della
cassa di espansione "Bonconvento", secondo il progetto programmato
dalla Regione con delibera di Giunta n. 601 in data 11/4/2005 e
approvato con determinazione 5536 del 22/4/2005 e successiva
determina di rettifica e integrazione n. 5920 del 29/4/2005 del
Responsabile del Servizio Difesa del Suolo e Bonifiche e nei limiti
indicati dalla convenzione; in particolare, l'esecuzione dell'opera
avverra' nel rispetto delle condizioni previste dal "disciplinare
descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici" (fascicolo O
allegato al progetto) e delle "specifiche tecniche" allegate al
presente documento;
7. la societa' Lame 91 Srl dovra' impegnarsi a realizzare le opere
poste a suo carico per l'esecuzione della cassa di espansione, in
ogni caso, anche in quello di insorgenza di impedimenti non
dipendenti dalla propria volonta', nei modi e nei tempi previsti dal
progetto esaminato, fatte salve le eventuali proroghe di legge, ed in
completa conformita' con i contenuti del presente rapporto; a tale
fine la stessa societa' dovra', oltre alla sottoscrizione delle
Convenzioni ex art. 12 della L.R. 17/91 successive modificazioni ed
integrazioni con i Comuni di Argelato e Castel Maggiore, presentare
un atto unilaterale d'obbligo registrato e trascritto in cui si
impegna a realizzare quanto detto; resta fermo che in assenza di tale
atto l'attivita' estrattiva non potra' essere avviata;
8. inoltre contestualmente alle sottoscrizioni delle convenzioni ex
art. 12 della L.R. 17/91 con i Comuni di Argelato e Castel Maggiore,
la societa' Lame 91 Srl dovra' presentare il computo metrico -
estimativo di tutte le opere previste dal progetto aggiornato in base
alle prescrizioni dettate nel presente rapporto, sulla base del quale
computo metrico dovranno essere prestate le garanzie fideiussorie
relative alle attivita' estrattive in oggetto;
9. l'area di invaso ed i predetti manufatti idraulici, saranno presi
formalmente in consegna, dopo le operazioni di collaudo delle opere e
di allibrazione al Demanio regionale, dal Servizio Tecnico Bacino
Reno, per la loro successiva gestione e manutenzione; comunque dovra'
essere assicurata la funzionalita' minima della cassa, anche in caso
di non completamento di tutte le opere necessarie;
10. le ulteriori opere idrauliche funzionali alla gestione ed
esercizio della cassa di espansione, consistenti nel rivestimento del
manufatto sfioratore con materasso in gabbione bitumato e relative
opere di dissipazione delle acque di tracimazione, nonche' nella
sistemazione finale arboreo - arbustiva resteranno a carico della
Amministrazione regionale, che provvedera' al loro finanziamento
nell'ambito dei futuri programmi di opere idrauliche, realizzandole
con le ordinarie procedure dei lavori pubblici; a cura del proponente
dell'intervento Lame 91, il progetto di sistemazione finale
dell'opera verra', comunque, adeguato alle prescrizioni del presente
rapporto effettuando, inoltre, la semina del manto erboso e curandone
l'attecchimento e la manutenzione su tutte le superfici interessate
dai diversi interventi previsti dal progetto; il proponente eseguira'
tali lavori nella misura definita nelle convenzioni per
l'autorizzazione all'esercizio dell'attivita' estrattiva;
11. la consegna alla Regione Emilia-Romagna della cassa di espansione
e' subordinata all'esito positivo del collaudo tecnico e funzionale,
che verra' effettuato da un tecnico incaricato dalla Societa' Lame 91
Srl su designazione della Regione stessa; l'incarico di collaudatore
potra' essere affidato anche in corso d'opera; il collaudo dovra'
essere depositato entro sei mesi dalla data di comunicazione di fine
lavori della cassa di espansione; la Regione Emilia-Romagna si
impegna a prendere in carico la cassa di espansione entro e non oltre
novanta giorni dalla data di deposito del collaudo, con esito
favorevole; tutti gli oneri di collaudo, compresi il compenso per il
tecnico incaricato e le prove sui materiali e manufatti, saranno a
carico della Lame '91 Srl;
12. il Servizio Tecnico Bacino Reno esprime parere favorevole alla
riduzione della distanza di rispetto dal ciglio di cava all'unghia
interna dell'argine da 50 a 20 metri, con l'obbligo del ripristino,
ad almeno 25 metri, creando uno strato di protezione di almeno cinque
metri di larghezza della scarpata del nuovo scavo, con le modalita'
indicate nelle specifiche tecniche allegate al presente documento;
13. a garanzia della corretta esecuzione delle opere previste, Lame
'91 Srl, contestualmente alla stipula delle convenzioni per
l'esercizio dell'attivita' estrattiva, dovra' prestare idonea
cauzione mediante fideiussione con rinuncia al beneficio di
preventiva escussione a favore dei Comuni di Argelato e Castel
Maggiore; tali cauzioni saranno ridotte in corso d'opera e svincolate
definitivamente successivamente all'esito del collaudo, se positivo,
e contestualmente al trasferimento dell'area della cassa al demanio
regionale;
14. gli argini nuovi della cassa saranno realizzati secondo le
dimensioni, quote e scarpate previste nel progetto approvato dalla
Regione Emilia-Romagna con determinazione n. 5536 del 22/4/2005 e
successiva determina di rettifica e integrazione n. 5920 del
29/4/2005; in particolare i nuovi rilevati dovranno essere posti in
opera rispettando le seguenti clausole e prescrizioni: - preparazione
della sede mediante sbancamento dell'area interessata alla
costruzione del nuovo argine, fino allo strato di materiale
argilloso; - allontanamento del materiale eterogeneo (ceppaie,
ramaglie, scortico, ecc.) dall'area di intervento; - scavo di
sbancamento per l'immorsatura del materiale limoso-argilloso
riportato, eseguito secondo sagoma trapezoidale, aventi dimensioni e
pendenze delle scarpate da realizzarsi in conformita' agli elaborati
grafici di progetto; - scarico del materiale terro-argilloso da porre
in opera a costituzione dei nuovi rilevati per cumuli isolati; -
spianamento, mediante ruspa, del materiale scaricato, per strati
successivi, aventi spessore non superiore a cm. 30; - compattazione
di ogni strato di materiale riportato mediante rulli vibranti, a
piede di montone, o idonee metodologie alternative, fino al
raggiungimento del 90% della densita' secca (Proctor Standard) con
tolleranza di +/-1%; la corrispondente umidita' dovra' avere i valori
compresi tra +/-2% dell'umidita' normale ottimale ottenuta nella
prova di compattazione citata ed una volta definita anche la
percentuale di umidita', essa dovra' essere mantenuta costante con
una tolleranza di +/-1%; - esecuzione delle prove geotecniche
indicate nella tabella di seguito riportata:
Prova da eseguire Primi 50.000 mc. Durante i lavori Ogni strato
Densita' in sito (CNR 22) Ogni 10.000 mc. Ogni 25.000 mc.
Carico su piastra (CNR-BU 146/92) Ogni 10.000 mc. Ogni 25.000 mc.
Umidita' del materiale Ogni 10.000 mc. Ogni 25.000 mc. Ogni 500
m.
- le prove di carico con piastra circolare diam. 300 mm. dovranno
fornire un modulo di deformazione "Ma" non inferiore a 150 Kg/cmq,
valutato al primo ciclo di carico e nell'intervallo fra 1,5 e 2,5
Kg/cmq; in ogni caso la terra dovra' essere adeguatamente mescolata
per evitare la disgregazione dei materiali e dovra' risultare
omogeneamente umidificata; nel caso risultasse troppo umida si
rendera' necessaria una conveniente aerazione; - predisposizione, in
posizione da concordare all'atto esecutivo con il Servizio Tecnico
Bacino Reno, di almeno due sezioni di monitoraggio, per il controllo
dello stato dei rilevati arginali, composte da 2 assestimetri, 1
inclinometro ed 1 piezometro ciascuna;
15. per quanto riguarda la fascia di rispetto dal ciglio della cava
all'unghia interna dell'argine destro, ridotta da metri 50,00 a metri
20,00, la sistemazione finale dovra' avvenire secondo le seguenti
modalita': - ripristino di una larghezza di metri 25,00 ottenuta
mediante riporto sulla sponda di almeno metri 5,00 di materiale
argilloso, steso e compattato, previa gradonatura delle superfici di
immorsamento; - risagomatura della sponda con inclinazione di 1/2,
interrotta da banche della larghezza minima di metri 3,50, realizzate
ogni qual volta l'altezza dello scavo superi il dislivello di metri
4,00;
16. dovranno essere realizzate almeno 3 rampe (una per ogni lato
degli argini della cassa) che permettano anche l'accesso all'interno,
per poter effettuare la manutenzione dei rilevati e delle opere;
17. dovra' essere prevista la messa in opera di un tubo in PVC
corrugato interrato, nel tratto fra l'argine destro del Reno e lo
scarico di fondo; tale richiesta e' motivata dal fatto che,
successivamente alla costruzione di detto manufatto, dovra' essere
predisposta l'alimentazione elettrica necessaria per l'azionamento
delle paratoie;
18. e' vietata la realizzazione del pozzo ad uso extradomestico da
utilizzare durante le fasi di approntamento e di esercizio della
cassa di espansione Bonconvento a causa, come dichiarato nella
determina del Dirigente Risorse idriche del Servizio Tecnico di
Bacino Reno della Regione Emilia-Romagna, della elevata velocita' di
subsidenza nella zona interessata, della forte eccedenza degli
emungimenti e della possibilita' di approvvigionamento alternativo;
19. il proponente entro 6 mesi dalla data di approvazione della
Valutazione di Impatto ambientale dovra' presentare elaborati di
approfondimento relativi al ripristino naturalistico dell'area di
intervento in conformita' alle successive prescrizioni. Tali
elaborati dovranno essere sottoposti alla verifica di ottemperanza
congiuntamente da parte del Servizio Tecnico di Bacino del Reno,
sentiti il Servizio Pianificazione paesistica della Provincia di
Bologna, la Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici
dell'Emilia-Romagna e i Comuni di Castel Maggiore e Argelato;
20. gli elaborati di approfondimento dovranno essere estesi, oltre
all'area della cassa vera e propria, anche a: - tutta la fascia
compresa tra il piede esterno dell'argine occidentale della cassa e
l'alveo di magra del Reno, prevedendo l'impianto di una fascia
arbustiva igrofila in grado di svolgere una funzione naturalistica; -
tutta la fascia compresa tra il piede esterno dell'argine
settentrionale della cassa e il ponte sul Reno della SP n. 3,
prevedendo l'impianto di una fascia arbustiva igrofila in grado di
svolgere una funzione naturalistica; - tutta l'area posta a nord del
ponte sulla SP n. 3 interessata da eventuali sbancamenti per il
prelievo di materiale sterile da utilizzare per il completamento dei
lavori della cassa, prevedendo l'impianto di un arbusteto igrofilo
con l'obiettivo di creare un elemento naturalistico in grado di
contribuire al collegamento biologico tra la cassa di Bonconvento e
quella di Boschetto;
21. allo scopo di rafforzare la potenzialita' naturalistica delle
opere di rinaturalizzazione proposte dal progetto, gli elaborati di
approfondimento di cui al punto precedente dovranno rispettare le
seguenti prescrizioni: - aumentare la sinuosita' delle sponde dello
specchio d'acqua permanente per consentire la creazione di zone di
rifugio e di nidificazione per la fauna selvatica; - impiantare la
vegetazione non secondo il criterio dei "nuclei di propagazione", ma
piantumando l'intera superficie delle aree destinate al
rimboschimento al fine di ottenere maggiori garanzie di attecchimento
(per conseguire una copertura finale compatta) in presenza dei
limitatissimi interventi di manutenzione propri degli impianti a
scopo naturalistico; - sostituire, nell'area a sommersione periodica
destinata a rimboschimento, la previsione di foresta a galleria come
indicato dalla Tavola 18 (non compatibile con la distanza tra le
sponde del corpo d'acqua centrale attorno a cui viene prevista la
piantumazione) con un bosco idrofilo, integrando le specie di salici
arbustivi gia' indicati in Relazione (parte II della "Relazione sul
recupero ambientale e sistemazione a verde" contenuta nel SIA e
relative integrazioni) con l'utilizzo delle seguenti specie arboree:
Salix alba, Populus alba, Populus nigra, Alnus glutinosa; - nell'area
posta a quota piu' elevata indicata nella Tavola 18 "planimetria
degli habitat derivanti dalla sistemazione a verde" quale "Foresta a
salice", realizzare l'impianto di un bosco mesofilo costituito dalle
seguenti specie arboree: Quercus robur, Fraxinus ornus, Populus
nigra, Ulmus pumila, Carpinus betulus e dalle seguenti specie
arbustive: Cornus mas, Corylus avellana, Cornus sanguinea, Prunus
spinosa, Frangula alnus, Euonymus europaeus;
22. per l'impianto delle specie arbustive dovra' essere adottato un
sesto di impianto pari 3x3 m.;
23. al fine di garantire una buona percentuale di sopravvivenza sia
delle nuove piantumazioni a scopi paesaggistici sia di quelle a scopi
naturalistici, agli interventi di manutenzione post impianto
(descritti nella parte II della "Relazione sul recupero ambientale e
sistemazione a verde" contenuta nel SIA e relative integrazioni)
dovranno essere aggiunti quelli relativi all'irrigazione. Nonostante,
infatti, l'intervento di rinaturalizzazione sia in un'area golenale,
si ritiene comunque necessaria la fornitura di acqua, nella quantita'
di 5 adacquate annuali nei mesi estivi, con 20 litri per pianta per
ogni adacquata, per i 3 anni seguenti l'impianto. Solo in casi di
eccezionale piovosita' e compatibilmente con le esigenze idriche
delle singole piante le irrigazioni previste potranno essere
ridotte;
24. la gestione delle aree funzionalmente collegate alla cassa di
espansione potra' essere oggetto di concessione da parte della
Regione a favore delle Amministrazioni comunali, o di altro Ente da
queste indicato, per finalita' di carattere naturalistico -
ambientale - ricreativo, comunque compatibili con la destinazione
dell'opera;
25. dovra' essere elaborato un dettagliato piano di monitoraggio
degli inquinanti atmosferici per la fase di escavazione in
prossimita' dei ricettori sensibili, cosi' come previsto negli atti
di progetto; tale monitoraggio, per la definizione della cadenza e
tipologia di inquinanti da analizzare, dovra' essere concordato con i
Comuni interessati e l'ARPA Sezione provinciale di Bologna al fine
che vengano rispettati i limiti previsti dalla normativa vigente;
26. in fase di cantiere, si prescrive di adottare lungo l'intero
intervento, tutti gli accorgimenti necessari atti ad evitare
dispersione di liquidi inquinanti nelle acque per garantire la tutela
idrogeologica;
27. gli eventuali serbatoi per lo stoccaggio degli oli o dei
carburanti dovranno essere realizzati all'interno di idonee vasche
impermeabilizzate atte a contenere eventuali sversamenti accidentali;
tali depositi dovranno inoltre essere dotati di copertura per evitare
il dilavamento da parte delle acque meteoriche.
28. in considerazione del fatto che i maggiori fattori di criticita'
acustica riguardano la seconda e la terza fase ed il rispetto del
limite di immissione differenziale presso il ricettore n. 5 (Villa
Neri) occorre che durante la fase 1 vengano realizzati adeguati
monitoraggi acustici per la caratterizzazione delle sorgenti sonore
dell'attivita' di estrazione, che, utilizzati unitamente al modello
predittivo, saranno finalizzati a verificare il limite di immissione
differenziale, nonche' stimare i livelli di immissione assoluti; le
misure eseguite secondo i criteri dettati dal DM 16/3/1998, dovranno
pertanto essere orientate al ricettore "Villa Neri" e le stesse
dovranno essere eseguite in periodi tali da prevedere il maggior
impatto acustico, in termini sia di distanza sorgente - ricettore sia
di numero di macchine operatrici che generano il rumore tenendo conto
della quota cui operano le stesse; per ognuna delle 3 fasi, dovranno
essere predisposte almeno 3 giornate di monitoraggio durante i primi
4 mesi di attivita' estrattiva, per ogni giornata di monitoraggio
dovranno essere eseguite almeno 5 misure di rumore ambientale e 5 di
rumore residuo della durata che di norma dovra' essere di circa 10
minuti potendosi avvalere anche dell'analisi della time-history; nei
successivi periodi di attivita' si ritiene sufficiente una giornata
di monitoraggio ogni 4 mesi da eseguirsi con le stesse modalita'; le
misure del rumore residuo dovranno essere eseguite al mattino subito
prima dell'inizio dell'attivita' lavorativa, a meta' mattinata,
nell'intervallo del pranzo, a meta' pomeriggio e subito dopo la fine
dell'attivita' lavorativa; pertanto potra' rendersi necessaria anche
la temporanea interruzione dell'attivita' lavorativa per permettere
l'esecuzione delle misure del rumore residuo. L'ARPA Sezione
provinciale di Bologna dovra' essere avvertita in anticipo dell'avvio
dei monitoraggi acustici al fine di poter presenziare agli stessi; le
risultanze delle misure dovranno poi essere trasmesse al Comune di
Castel Maggiore ed all'ARPA - Sezione di Bologna per le necessarie
valutazioni e deduzioni; in particolare le prime giornate di
monitoraggio durante la fase 1 dovranno servire anche ad individuare
il corretto dimensionamento del terrapieno/barriera prospiciente il
condominio di Villa Neri, inizialmente proposta di altezza pari a 5
metri; ne consegue che qualora i monitoraggi evidenzino livelli di
rumore, che quando trasposti e sviluppati per le fasi 2 e 3,
superassero i limiti di immissione differenziale, sara' necessario un
innalzamento temporaneo dello stesso terrapieno/barriera, di altezza
idonea a mitigare l'ultimo piano del ricettore succitato; di cio'
occorrera' tenerne conto sin dall'inizio della prima fase in
relazione alle opere che occorrera' eventualmente predisporre per la
fattibilita' della stessa barriera ovvero l'innalzamento del
terrapieno. Sono fatte salve altre eventuali proposte di mitigazione
acustica da adottare direttamente sulla sorgente. I progetti di tale
opere di mitigazione andranno comunque concordati e approvati da
ARPA, Sezione provinciale di Bologna e dal Servizio Tecnico di Bacino
Reno. Ulteriori cicli di misura potranno rendersi necessari presso
altri ricettori sensibili, qualora si verifichi l'insorgenza di
lamentele per l'incremento di rumore presso gli stessi. Per
l'attivita' di escavazione dovranno essere utilizzate delle macchine
di movimento terra caratterizzate dalla minore potenza sonora tenendo
conto delle macchine operatrici disponibili sul mercato. Qualora
dalle misure fonometriche risulti la necessita' di ulteriori
protezioni dal rumore in fronte al ricettore n. 1 lungo Via Lame,
potra' essere studiata una soluzione idonea d'intesa con STBR e
ARPA;
29. al fine di un suo riutilizzo nella fase di recupero finale si
dovra' tenere separato il terreno vegetale rimosso dal materiale
sterile da utilizzarsi per la predisposizione del fondo dell'invaso;
30. in merito all'utilizzo ed alle interferenze dell'opera con la
viabilita' provinciale: - per il collegamento con la viabilita'
provinciale (SP 3 "Trasversale di Pianura") si prescrive l'utilizzo
della esistente viabilita' comunale, con preferenza dell'intersezione
a ovest in quanto consente solo svolte a destra ovvero senza
l'attraversamento della provinciale; - si condivide il piano di
monitoraggio di cui al punto 8) del "quadro riassuntivo delle
integrazioni" Fascicolo P delle integrazioni al SIA con la
prescrizione di procedere a rilievi trimestrali e di comunicarli in
copia al servizio manutenzione strade della Provincia di Bologna con
medesima cadenza; - si prescrive che per una fascia di almeno 5 metri
dalla proiezione dell'impalcato del ponte non siano posti ostacoli al
passaggio di mezzi d'opera per garantire l'accesso da parte del
servizio manutenzione della Provincia nella fascia laterale alla
proiezione dell'impalcato del ponte al fine di garantirne
l'ispezionabilita' delle pile; - rispetto alle verifiche di
stabilita' delle pareti di scavo si prescrive di eseguirle in
condizioni sia statiche sia dinamiche, in particolare per la scarpata
settentrionale dello scavo, tenendo opportunamente conto degli
effetti indotti dalle pile del ponte ubicate a circa 20 m dal ciglio
dello scavo; tali verifiche dovranno essere inviate prima dell'inizio
dell'attivita' di scavo al Settore Viabilita' - Servizio Manutenzione
Strade della Provincia di Bologna per le opportune analisi;
31. installare sistemi di misurazione auto tipo "tubi contauto" o
spire annegate nell'asfalto o rilevatori ottici, a Nord della Via
Lame sotto il ponte della trasversale di Pianura, e a Sud della Via
Lame all'altezza della ditta Gazzotti, in accordo con il Servizio
Viabilita' del Comune di Castel Maggiore;
32. dovra' essere asfaltata periodicamente, con periodicita' da
definire con il Comune di Argelato, la bretella di collegamento tra
la SP n. 3 e la Via Lame e dovra' essere ripristinata la segnatelica
orizzontale dopo ogni riasfaltatura;
33. dovra' essere previsto l'allargamento dell'incrocio tra la
bretella stessa e la Via Lame, previa verifica delle modalita'
esecutive con il Comune di Argelato e l'STBR;
34. dovra' essere realizzato uno spartitraffico per l'indirizzo della
viabilita' stradale in corrispondenza dell'incrocio;
35. dovra' essere previsto l'allargamento e allungamento della rampa
di accesso al cantiere, al fine di creare l'accesso alla strada (Via
Lame) il piu' possibile in prossimita' dell'incrocio esistente,
previa verifica delle modalita' esecutive con il Comune di Argelato e
il Servizio Tecnico di Bacino Reno;
36. dovra' essere installato un semaforo (normalmente verde) che
interrompa la viabilita' stradale al momento dell'uscita dei camion
dal cantiere (il funzionamento del semaforo dovra' essere
automatizzato o comandato manualmente dagli operatori autorizzati al
transito in quel punto);
37. dovra' essere realizzata una barriera (guard-rail) a tutela delle
proprieta' private limitrofe all'incrocio;
38. gli impatti ambientali dovranno essere minimizzati, mettendo in
atto tutte le azioni di mitigazione, prevenzione e compensazione
cosi' come previste nel progetto, nel SIA e nelle successive
integrazioni;
39. risulta necessario che gli elaborati progettuali vengano adeguati
a tutte le sopra citate prescrizioni; l'efficacia degli atti
autorizzativi compresi all'interno della presente procedura di VIA
decorre dall'avvenuta consegna di tali elaborati ai Comuni
interessati;
40. tutte le autorizzazioni, necessarie per la realizzazione delle
opere in oggetto non rilasciate all'interno di questo procedimento di
VIA, dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi
delle vigenti leggi; dovranno, inoltre, essere rispettati tutti i
limiti per l'emissioni di sostanze inquinanti con impatto sulle
diverse matrici ambientali (aria, acqua, suolo, vegetazione, ecc.)
previste dalle autorizzazioni stesse;
b) di dare atto che al rapporto ambientale, che costituisce
l'Allegato 1 della presente delibera, sono stati allegati i seguenti
documenti, che rappresentano parte integrante e sostanziale del
rapporto ambientale:
- Allegato A: sintesi delle osservazioni relative al progetto cassa
Bonconvento nei Comuni di Castel Maggiore e Argelato (BO);
- Allegato B: controdeduzioni del proponente sulle osservazioni
relative al progetto cassa Bonconvento nei Comuni di Castel Maggiore
e Argelato (BO);
- Allegato C: risposta alle osservazioni relative al progetto cassa
Bonconvento nei Comuni di Castel Maggiore e Argelato (BO);
- Allegato D: delibera Giunta regionale 601/05 di acquisizione al
demanio regionale della Cassa di espansione Bonconvento;
- Allegato E: parere del Comitato Consultivo regionale n. 12 del 18
ottobre 2004 per l'approvazione in linea tecnica del progetto
preliminare della cassa di espansione di Bonconvento sul fiume Reno,
nei Comuni di Argelato e Castel Maggiore;
- Allegato F: determina del Responsabile del Servizio Difesa del
Suolo e Bonifica della Regione Emilia-Romagna n. 5536 del 22 aprile
2005 per l'approvazione del progetto preliminare della cassa di
espansione Bonconvento;
- Allegato G: determina di rettifica ed integrazione della
determinazione 5536/05 del Responsabile del Servizio Difesa del Suolo
e Bonifica della Regione Emilia-Romagna n. 5920 del 29 aprile 2005;
- Allegato H: bozza di Convenzione tra il Comune di Argelato e il
proponente per la I fase attuativa del polo estrattivo "Bonconvento"
nel Comune di Argelato;
- Allegato I: diniego di Concessione di prelievo di acque pubbliche
sotterranee nei Comuni di Castel Maggiore e Argelato nella Cassa di
espansione Bonconvento mediante la determina del Dirigente
professional dell'Area Risorse idriche del Servizio Tecnico di Bacino
Reno della Regione Emilia-Romagna n. 5350 del 20 aprile 2005;c) di
dare atto che il Comune di Argelato ha rilasciato il proprio parere
di autorizzazione convenzionata per l'esercizio dell'attivita'
estrattiva con nota, a firma del Responsabile Settore Programmazione
e Gestione del Territorio arch. Patrizia Borrelli con prot. n. 6534
del 15 maggio 2005, acquisita dalla Regione Emilia-Romagna al prot.
n. 42149/VIM del 17 maggio 2005 e che costituisce l'Allegato n. 2
della presente delibera;
d) di dare atto che il Comune di Argelato ha rilasciato il proprio
parere di autorizzazione paesaggistica con nota, a firma del
Responsabile Settore Programmazione e Gestione del Territorio Arch.
Patrizia Borrelli con prot. n. 6535 del 15 maggio 2005, acquisita
dalla Regione Emilia-Romagna al prot. n. 42147/VIM del 17 maggio 2005
e che costituisce l'Allegato n. 3 della presente delibera;
e) di dare atto che il Comune di Castel Maggiore ha rilasciato il
proprio parere di autorizzazione paesaggistica con nota, a firma del
Responsabile dell'Area Tecnica e Gestione del Territorio P.I.E.
Andrea Folli, con prot. n. 16239 del 17 maggio 2005, acquisita dalla
Regione Emilia-Romagna al prot. n. 49313/VIM del 13/6/2005 e che
costituisce l'Allegato n. 4 della presente delibera;
f) di dare atto che il Comune di Castel Maggiore non ha rilasciato
ne' l'autorizzazione all'attivita' estrattiva, ne' la bozza di
Convenzione per l'attivita' estrattiva in quanto, almeno per i primi
5 anni dal rilascio dell'autorizzazione all'attivita' estrattiva del
Comune di Argelato, non verra' interessato dall'attivita' estrattiva;
il Comune si e' comunque impegnato a rilasciare le autorizzazioni
previste per la seconda e terza fase entro i tempi di legge dal
momento delle relative domande secondo gli esiti della presente
procedura di VIA e sulla base degli atti convenzionali e progettuali
attualmente depositati nella stessa procedura;
g) di dare atto che il Comune di Castel Maggiore considera possibile
il ricollocamento del fabbricato oggetto di richiesta di demolizione,
ma rimanda ad una successiva concertazione la variante allo strumento
urbanistico della nuova locazione del fabbricato;
h) di dare atto che il Comune di Castel Maggiore, il Comune di
Argelato e la Provincia di Bologna hanno espresso il proprio parere
ai sensi della L.R. 9/99 all'interno del Rapporto Ambientale che
costituisce l'Allegato 1 alla presente delibera;
i) di dare atto che il Servizio Tecnico di Bacino Reno della Regione
Emilia-Romagna ha espresso la propria autorizzazione idraulica e il
nulla osta per l'avvicinamento all'argine maestro all'interno del
Rapporto Ambientale che costituisce l'Allegato 1 alla presente
delibera;
j) di dare atto che l'Autorita' di Bacino del Reno ha espresso la
propria verifica di compatibilita' e coerenza con il PSAI all'interno
del Rapporto Ambientale che costituisce l'Allegato 1 alla presente
delibera;
k) di dare atto che la Direzione regionale per i beni culturali e
paesaggistici ha espresso il proprio parere sull'autorizzazione
paesaggistica e archeologica all'interno del Rapporto Ambientale che
costituisce l'Allegato 1 alla presente delibera;
1) di dare atto che l'ARPA Sezione provinciale di Bologna ha espresso
il proprio parere sulla valutazione di impatto acustico all'interno
del Rapporto Ambientale che costituisce l'Allegato 1 alla presente
delibera;
m) di dare atto che il Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua,
la Provincia di Bologna e l'Autorita' di Bacino Reno hanno espresso
il proprio parere sulla concessione di derivazione di acqua pubblica
all'interno del Rapporto Ambientale che costituisce l'Allegato 1 alla
presente delibera;
n) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della
presente deliberazione al proponente Lame 91;
o) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per
opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza,
copia della presente deliberazione alla Provincia di Bologna, al
Comune di Argelato, al Comune di Castel Maggiore, al Servizio Tecnico
di Bacino Reno della Regione Emilia-Romagna, al Servizio Risanamento
e Tutela Risorsa Acqua della Regione Emilia-Romagna, all'Autorita' di
Bacino Reno, alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici dell'Emilia-Romagna, all'ARPA Sezione provinciale di
Bologna;
p) di stabilire, ai sensi dell'art. 17, comma 9, della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, che l'efficacia
temporale della presente valutazione di Impatto ambientale e' fissata
in anni 10;
q) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente
partito di deliberazione.