REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 marzo 2005, n. 533

Procedura di verifica (screening) relativa al progetto riattivazione derivazione e centrale idroelettrica in localita' Molino della Rocca sul fiume Enza nel comune di Vetto, provincia di Reggio Emilia (Titolo II, L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio            
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione            
del limitato rilievo degli interventi previsti, e dei conseguenti               
impatti ambientali, del Progetto "Riattivazione derivazione e                   
centrale idroelettrica in localita' Molino della Rocca sul fiume                
Enza", nel comune di Vetto d'Enza, provincia di Reggio Emilia, dalla            
ulteriore procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:                        
a.1) minimizzare gli impatti sull'ambiente circostante e sul                    
paesaggio, mettendo in atto tutte le azioni di mitigazione e                    
prevenzione previste nel progetto;                                              
a.2) la derivazione, le opere connesse e gli impianti asserviti                 
potranno essere realizzati solo a seguito della positiva conclusione            
del procedimento di concessione per l'utilizzo della risorsa idrica             
istruito presso il competente Servizio Tecnico di Bacino e comunque             
nel pieno rispetto di quanto si andra' puntualmente a disciplinare              
per l'esercizio della concessione stessa;                                       
a.3) la scelta tra le due alternative per l'opera di presa dovra'               
essere effettuata direttamente con il Servizio Tecnico competente al            
momento della richiesta di concessione di acqua pubblica; si                    
specifica, comunque, come la realizzazione del canale nel fiume,                
invece che la ricostruzione della briglia in cemento armato, possa              
essere di sicuro minore impatto sia paesaggistico sia ecologico; in             
fase di progettazione definitiva dovranno essere definiti                       
ulteriormente, i dettagli progettuali dei manufatti da                          
realizzare/ripristinare, con particolare riferimento all'opera di               
presa e alla scala di risalita dei pesci e acquisendo i pareri                  
tecnici dei soggetti competenti (STB, Unita' di Progetto gestione               
faunistico venatoria forestale della Provincia, ecc.);                          
a.4) le opere ed i lavori, anche di manutenzione ordinaria,                     
necessarie al corretto esercizio della derivazione, che interessano             
beni appartenenti al demanio idrico potranno essere di volta in volta           
realizzati solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dal            
competente Servizio Tecnico di Bacino;                                          
a.5) in sede di presentazione della domanda di concessione dovra'               
essere ricalcolato il DMV assumendo come dati quelli riportati nel              
Piano di tutela delle acque, adottato con deliberazione Consiglio               
regionale n. 633 del 22/12/2004;                                                
a.6) con riferimento alla fase di esercizio e soprattutto ai lavori             
previsti per la fase di cantiere, si prescrive di rispettare quanto             
previsto dall'art. 9 del Piano territoriale di coordinamento                    
provinciale, al fine della tutela del sistema forestale e boschivo;             
a.7) dovranno essere limitate le interferenze con gli habitat                   
naturali attraverso una corretta mitigazione degli impatti in fase di           
cantierizzazione, e l'attuazione di azioni di ripristino, soprattutto           
per quanto riguarda gli scavi e le eventuali piste di cantiere;                 
a.8) dovranno essere attuate tutte le soluzioni progettuali e gli               
accorgimenti necessari al fine di garantire il miglior inserimento              
paesaggistico delle opere; in particolare l'edificio della centrale             
idroelettrica dovra' essere rivestito  con pietre naturali e i canali           
di adduzione dovranno essere mantenuti il piu' possibile in terreno e           
con il minor utilizzo del cemento armato; le opere idrauliche                   
dovranno comunque essere dimensionate in modo tale da potere derivare           
al massimo 7 mc/s;                                                              
a.9) si ricorda che la ristrutturazione edilizia della centrale                 
idroelettrica dovra' avvenire senza cambiamenti di destinazione d'uso           
che comportino aumento del carico insediativi;                                  
a.10) dovra' essere prevista come opera di compensazione per il                 
taglio degli alberi previsto da progetto, la  piantagione di ugual              
numero di alberi tagliati  di specie autoctona in terreno da                    
concordare con il Comune di Vetto;                                              
a.11) dovra' essere elaborata, in fase di progettazione definitiva,             
la valutazione di incidenza ai sensi DPR n. 120 del 12/3/2003 per               
definire  l'interferenza delle opere di progetto con gli habitat                
presenti nel SIC in cui e' localizzato l'intervento;                            
a.12) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la                
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,                
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle            
vigenti disposizioni;                                                           
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Idrovet                    
costituenda, alla Provincia di Reggio Emilia - Assessorato Ambiente,            
al Comune di Vetto d'Enza, all'ARPA - Sezione provinciale di Reggio             
Emilia e al Servizio Tecnico Bacini Enza e Sinistra Secchia con sede            
a Reggio Emilia;                                                                
c) di pubblicare per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della             
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il            
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della                
Regione Emilia-Romagna.                                                         

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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