DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 maggio 2005, n. 807
Procedura di verifica (screening),attivata da Eni SpA Divisione Exploration & Production relativa a perforazione pozzo ricerca idrocarburi Longanesi 1 in comune di Bagnacavallo (Titolo L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
degli impatti scarsamente significativi, il progetto di perforazione
del pozzo di ricerca idrocarburi "Longanesi 1" in comune di
Bagnacavallo (RA), dalla ulteriore procedura di VIA con le seguenti
prescrizioni:
1. dovranno essere rispettate tutte le modalita' operative indicate
nella relazione di screening finalizzate alla tutela delle falde
acquifere; in particolare, la battitura del conductor pipe dovra'
essere effettuata almeno fino ai 50 mt di profondita', e per la
perforazione non potra' essere impiegato, fino a 500-550 mt di
profondita' [estensione dell'acquifero pregiato di gruppo B, come
risulta dall'esame delle stratigrafie di pozzi limitrofi
(ENI-S.Potito 1)] alcun additivo al fango bentonitico;
2. per limitare le emissioni diffuse e puntuali di polveri derivanti
dalla movimentazione dei materiali, dall'esercizio di impianti fissi
e dalla movimentazione dei mezzi si reputa necessario: a) per
l'eventuale impianto di betonaggio ed altri impianti fissi, prevedere
sistemi di abbattimento per le polveri in corrispondenza degli sfiati
da serbatoi e miscelatori durante il carico, lo scarico e la
lavorazione; b) per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di
ricopertura dei cassoni con teloni o l'uso di mezzi appositamente
attrezzati; c) prevedere l'umidificazione dei depositi temporanei di
inerti e delle vie di transito da e per il cantiere;
3. per quanto riguarda le infrastrutture stradali utilizzate per il
transito dei mezzi da e per l'area di cantiere, si reputa necessario:
a) che preventivamente all'attivazione del cantiere venga valutato,
con il competente ufficio del Comune di Bagnacavallo, lo stato di
consistenza/conservazione degli assi viari da utilizzare; b) che le
opere di adeguamento delle infrastrutture stradali necessarie al
passaggio dei mezzi siano concordate con il competente ufficio del
Comune di Bagnacavallo, che dovra' esprimere specifico nulla
osta/autorizzazione alla loro esecuzione; c) che gli eventuali danni
causati alle infrastrutture stradali dai mezzi in transito da e per
il cantiere, siano immediatamente segnalati al Comune di Bagnacavallo
a cura del proponente, con ripristino, a propria cura e spese, delle
condizioni preesistenti, secondo le indicazioni tecniche e i tempi
forniti dal competente ufficio del Comune di Bagnacavallo; d) che a
garanzia di quanto sopra prescritto, la Societa' proponente presti
apposita fidejussione nella misura indicata dal competente ufficio
del Comune di Bagnacavallo successivamente alla valutazione di cui al
punto a) e prima dell'attivazione del cantiere;
4. l'utilizzo di mezzi mobili sia nella fase di allestimento
postazione/montaggio impianto di perforazione/smontaggio e ripristino
sia nella fase di perforazione si configura come attivita' temporanea
e quindi soggetta ad una specifica autorizzazione delle emissioni
atmosferiche del cantiere ai sensi del DPR 203/88;
5. dovranno essere effettuati gli interventi di schermatura acustica
delle pompe di fango e dovra' essere condotto un monitoraggio
acustico, durante le varie fasi di esercizio, al fine di dimostrare
il rispetto dei valori limite in coerenza con le stime revisionali
riportate nello studio di screening; il monitoraggio dovra' essere
realizzato in conformita' a quanto riportato nella relazione di
screening; i risultati dei rilievi e le eventuali ulteriori opere di
mitigazione che si rendessero necessarie, dovranno essere
tempestivamente sottoposti alla validazione del Comune di
Bagnacavallo e dell'ARPA competente territorialmente;
6. durante la perforazione del pozzo "Longanesi 1", Eni SpA -
Divisione Exploration & Production dovra' acquisire tutti i dati
necessari all'applicazione di un modello matematico sulla subsidenza
indotta da un'eventuale successiva fase di sfruttamento della
risorsa;
7. il programma di acquisizione dati dovra' essere sottoposto, prima
dell'inizio della fase di perforazione, all'ARPA territorialmente
competente ad ARPA Ingegneria Ambientale ed alla Regione
Emilia-Romagna; dovranno essere eseguite le prove di strato e
registrate le pressioni di giacimento; il numero di campioni sui
quali eseguire le determinazioni geomeccaniche, dovra' essere congruo
alle finalita' modellistiche; dovranno essere prelevati campioni non
solo nei livelli mineralizzati, ma anche in spessori significativi di
formazioni geologiche sovrastanti;
8. il modello previsionale sulla subsidenza, su cui dovra' basarsi lo
studio da presentare in fase di eventuale successiva istanza di messa
in produzione del pozzo, dovra' tenere conto delle interazioni
negative con la rete di scolo naturale ed artificiale presente
nell'area, e consentire di valutare gli effetti della subsidenza
indotta dall'estrazione di gas su dette infrastrutture;
9. per consentire il controllo circa il rispetto delle prescrizioni
impartite, la data di inizio lavori dovra' essere tempestivamente
comunicata (almeno 30 giorni prima) a Provincia di Ravenna, Comune di
Bagnacavallo ed ARPA competente territorialmente;
b) di trasmettere la presente delibera allo Sportello Unico per le
Attivita' Produttive del Comune di Bagnacavallo; alla proponente Eni
SpA - Divisione Exploration & Production; al Ministero delle
Attivita' Produttive - Direzione Generale per l'Energia e le Risorse
Minerarie - UNMIG Ufficio F3; all'UNMIG - Ufficio F5; al Servizio
Politiche Energetiche della Regione Emilia-Romagna; alla Provincia di
Ravenna, al Comune di Bagnacavallo; ad ARPA Distretto Territoriale di
Lugo e ad ARPA Ingegneria Ambientale;
c) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente
partito di deliberazione.