REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 novembre 2004, n. 2354

Decisione in merito alla definizione dei contenuti del SIA (scoping) inerente la procedura di VIA sul progetto di adeguamento dell'idrovia ferrarese al traffico idroviario di Classe V (art. 12, L.R. 9/99)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
1) di approvare, sulla base delle conclusioni dell'apposita                     
Conferenza di Servizi tenutasi il 15 novembre 2004, il Capitolo 4               
"Contenuti dello Studio di impatto ambientale" del piano di lavoro -            
che costituisce l'Allegato B parte integrante e sostanziale della               
presente delibera - presentato dalla Provincia di Ferrara - Settore             
Ufficio Tecnico e Lavori pubblici per la redazione del SIA relativo             
al progetto di adeguamento dell'idrovia ferrarese al traffico                   
idroviario di Classe V e per il rilascio delle diverse autorizzazioni           
accorpate nelle procedura di VIA, subordinatamente al recepimento               
delle prescrizioni di seguito elencate:                                         
1. ai fini di procedere alle eventuali varianti urbanistiche nei modi           
consentiti dall'art. 17, comma 3 della L.R. 9/99 e successive                   
modifiche ed integrazioni:                                                      
- dovra' essere esplicitato, gia' nell'avviso di deposito degli                 
elaborati da pubblicare nel Bollettino Ufficiale della Regione ai               
sensi dell'art. 14 della stessa L.R. 9/99, che il progetto comporta             
variante allo/agli strumento/i urbanistico/i vigente/i;                         
- dovranno essere aggiornate le tavole del o dei PRG vigenti con le             
modifiche conseguenti all'approvazione dell'opera, nonche' prodotte             
sulla stessa base cartografica le tavole di individuazione delle                
varianti.                                                                       
Progetto                                                                        
2. Si sottolinea che, ai sensi della Direttiva generale                         
sull'attuazione L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed             
integrazioni, la VIA dovra' essere condotta sull'intero progetto                
definitivo di adeguamento dell'idrovia ferrarese, comprensivo di                
tutte le opere funzionalmente connesse, da Porto Garibaldi alla conca           
di Pontelagoscuro.                                                              
3. Si rileva una mancanza di chiarezza sull'individuazione esatta dei           
ponti sui quali e' previsto un intervento di innalzamento al di fuori           
dei lotti definiti, in particolare non vi e' corrispondenza tra                 
quanto previsto in convenzione, nel progetto preliminare presentato             
dalla Provincia al Servizio Pianificazione dei trasporti e logistica            
della Regione Emilia-Romagna e nel documento presentato per lo                  
scoping; si ribadisce che il progetto definitivo dovra' garantire un            
tirante d'aria minimo per tutti i ponti di m. 6,80, ad eccezione di             
quelli del tratto del Po di Volano interno all'abitato di Ferrara per           
i quali il tirante d'aria minimo deve essere comunque di m. 5,30.               
Interferenze infrastrutture esistenti                                           
4. Considerate le preoccupazioni avanzate da tutti gli enti gestori             
delle infrastrutture di servizio interferite dal progetto in esame,             
si ritiene indispensabile che la proponente Provincia di Ferrara si             
raccordi tempestivamente con tutti i soggetti interessati al fine di            
pervenire ad una programmazione economica condivisa degli interventi,           
che tenga conto sia degli oneri derivanti per gli enti gestori dalle            
concessioni in essere sia dell'effettiva fattibilita' del progetto              
nel suo complesso.                                                              
5. L'ampliamento della sezione idraulica dell'alveo dell'Idrovia e              
gli altri miglioramenti del suo tracciato, previsti dal progetto,               
favoriscono i deflussi ed assumono pertanto una valenza positiva                
anche ai fini della sicurezza idraulica del territorio ferrarese.               
Tuttavia questo effetto idraulico positivo del progetto idrovia si              
realizzera' soltanto se, sia durante l'esecuzione dei lavori (per               
mezzo di eventuali opere provvisionali affidabili), sia                         
successivamente in via permanente (prevedendo eventuali appositi                
interventi di ripristino, manutenzione e miglioramento funzionale),             
sara' assicurata la piena efficienza, la sicurezza e la tempestivita'           
di manovra dei sostegni di Valpagliaro, Tieni e Valle Lepri.                    
6. Il progetto definitivo non dovra' comportare, anche durante le               
fasi di esecuzione dei lavori, modifiche dei livelli idrometrici                
ordinari del sistema Idrovia-Volano-Primaro in corrispondenza delle             
prese di derivazione e degli scarichi degli impianti idrovori                   
consortili; una variazione dei livelli idrometrici attuali                      
comporterebbe, infatti, uno stravolgimento delle attuali modalita' di           
funzionamento del sistema di bonifica afferente (cadenti e                      
prevalenze) e renderebbe di conseguenza necessarie onerose modifiche            
ai manufatti di presa e agli impianti di sollevamento dotati di pompe           
idrovore. Durante l'esecuzione degli interventi in alveo si dovra'              
tenere conto della necessita' di far transitare nella linea Po di               
Volano-Navigabile sia le portate di piena che, nel periodo                      
marzo-settembre, una portata irrigua dell'ordine di circa 30 mc/sec.,           
senza che si vengano a determinare anomali innalzamenti delle quote             
idrometriche.                                                                   
7. ACOSEA SpA ha fatto pervenire, indirizzandolo anche al Servizio              
della Provincia di Ferrara proponente il progetto di adeguamento                
dell'idrovia, un prospetto riassuntivo delle interferenze con le                
condotte di propria competenza, segnalando, inoltre, che per tutta la           
lunghezza del Canale Boicelli, risulta insediata nel corpo arginale             
una condotta DN 550 in ghisa grigia che costituisce l'adduttrice dei            
Comuni di Cento e Bondeno. ACOSEA SpA fa presente che per lo                    
spostamento delle condotte distributrici, nella maggior parte dei               
casi, il servizio potra' comunque essere garantito, mentre per le               
adduttrici si dovra' provvedere alla realizzazione delle opere di               
sostegno ed al posizionamento delle nuove tubazioni prima della                 
demolizione di quelle esistenti; anche per la condotta DN 550 si                
dovra' prima costruire una nuova condotta e successivamente                     
dismettere quella in esercizio.                                                 
8. Per quanto riguarda i servizi di competenza, AGEA SpA ha fatto               
pervenire una nota relativa alle interferenze previste nell'ambito              
del I lotto di progetto:                                                        
Servizio teleriscaldamento - per le condotte del TLR interessate dal            
progetto, che costituiscono i feeder principali di alimentazione                
della citta' di Ferrara, non e' ipotizzabile alcun tipo di opera                
provvisionale atta a garantire la continuita' del servizio. Unica               
modalita' operativa possibile per consentire l'adeguamento della                
quota della passerella senza compromettere l'affidabilita' del                  
servizio TLR e' quella di realizzare i nuovi ponti Mezzana e "della             
Pace" in modo tale da avere impalcati adeguati al posizionamento                
delle coppie di condotte che in dettaglio sono, per il ponte Mezzana,           
dei DN 450 - DE 630 con un peso indicativo di ciascuna condotta piena           
d'acqua pari a 260 kg/m, e, per il Ponte della Pace, dei DN 350 - DE            
450 con un peso indicativo di ciascuna condotta piena d'acqua pari a            
circa 200 Kg/m. Dovranno essere allocate le polifore necessarie per             
il telecontrollo costituite da due tubi in acciaio DN 125, con                  
presenza, per quanto relativo al ponte della Pace, anche di una                 
tubazione contenente il cavo primario di trasporto e distribuzione "a           
fibre ottiche" gia' in esercizio. Successivamente alla realizzazione            
di tali ponti sara' possibile posare le condotte nel relativo                   
impalcato e connetterle con le condotte esistenti. Tale operazione              
potra' essere compiutamente definita solo una volta in possesso dei             
progetti esecutivi dell'intervento di ricostruzione dei Ponti.                  
Si precisa che tale opera comportera' la messa fuori servizio di                
tutta la linea, e pertanto sara' realizzabile solo nel periodo estivo           
da giugno ad agosto, escludendo la contemporaneita' dei due                     
interventi sui ponti di Mezzana e della Pace. Al termine di tali                
operazioni si potra' procedere allo smantellamento della passerella             
esistente.                                                                      
Servizi distribuzione gas ed illuminazione pubblica - le interferenze           
tra i lavori previsti per la costruzione della nuova idrovia                    
ferrarese ed i servizi di distribuzione gas ed illuminazione pubblica           
sono presenti in tutti gli attraversamenti previsti nel lotto n. 1.             
Per tali servizi e', in linea di principio, possibile prevedere opere           
provvisionali che consentano di continuare l'erogazione del servizio            
in presenza della modifica dei manufatti di attraversamento. Tali               
situazioni dovranno comunque essere valutate caso per caso in                   
occasione della redazione della progettazione esecutiva anche al fine           
di concordare le tempistiche necessarie alla realizzazione,                     
soprattutto in relazione alla stagione di esecuzione delle                      
lavorazioni che e' determinante per la definizione esatta del tipo ed           
entita' delle misure provvisionali.                                             
Per quanto riguarda l'interazione dei lavori di potenziamento                   
dell'idrovia ferrarese afferenti agli ulteriori lotti di progetto con           
le linee di trasporto e distribuzione gas gestite da AGEA SpA, la               
societa' si riserva di analizzarla successivamente; si ritiene                  
comunque necessario che i progettisti incaricati si rapportino                  
tempestivamente con l'ente gestore per concordare modalita' e                   
tempistiche operative.                                                          
9. Con riferimento agli interventi in progetto che andranno ad                  
interessare i ponti ferroviari su cui transitano i convogli delle               
linee Suzzara-Ferrara e Ferrara-Codigoro si impartiscono le seguenti            
prescrizioni:                                                                   
a) il progetto definitivo degli interventi dovra' acquisire parere              
favorevole di FER Srl ed essere sottoposto alla approvazione da parte           
del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti- Sezione USTIF                   
Toscana-Emilia Romagna e della Regione Emilia Romagna - Agenzia                 
Trasporti;                                                                      
b) gli attraversamenti fluviali dovranno essere realizzati                      
possibilmente con impalcato in travi in calcestruzzo; l'eventuale               
utilizzo di travate metalliche dovra' essere autorizzato da FER Srl             
per quanto riguarda la forma e le dimensioni; la realizzazione delle            
eventuali travate metalliche dovra' ottemperare la tecnica                      
costruttiva delle strutture metalliche ferroviarie e le norme                   
tecniche vigenti al riguardo;                                                   
c) gli attraversamenti fluviali dovranno essere rettilinei e                    
perfettamente orizzontali;                                                      
d) le rampe ferroviarie di accesso ai ponti dovranno essere                     
realizzate, per quanto possibile, rettilinee; e' ammesso il raccordo            
con la linea esistente con un raggio di curvatura non inferiore ai              
3.000 metri;                                                                    
e) le rampe devono essere costruite con materiali classificati idonei           
e realizzate con la tecnica della compattazione stratificata dei                
materiali;                                                                      
f) le rampe di accesso dovranno essere realizzate con pendenza                  
uniforme massima dello 0,8%; pendenze maggiori dovranno essere                  
autorizzate da FER Srl, ma in ogni caso non potranno eccedere l'1%              
per non piu' di 200 metri;                                                      
g) le rampe e gli attraversamenti cosi' realizzati dovranno essere              
idonei per resistere al carico assiale di 25 tonnellate ed al carico            
per metro corrente di 9 tonnellate alla massima velocita' in rango A            
ammessa dalla linea aumentata del 10%;                                          
h) lo strato superiore delle rampe, dello spessore di non meno di 50            
centimetri, dovra' essere realizzato in super compatto misto a calce            
al fine di ottenere un grado di rigidita' superiore idoneo per                  
resistere senza deformazioni ai carichi ferroviari sopra                        
specificati;                                                                    
i) lo strato superiore del super compatto dovra' essere a sua volta             
ricoperto con subballast di asfalto di spessore finito non inferiore            
ai 10 centimetri;                                                               
j) le rampe ferroviarie e gli attraversamenti in calcestruzzo,                  
realizzati come ai precedenti punti, dovranno riportare lo strato di            
pietrisco ferroviario di tipo basaltico, tale da realizzare le                  
sezione ferroviaria normalizzata tipo A;                                        
k) l'armamento ferroviario dovra' essere realizzato con traversine in           
c.a.p. e rotaie 60 UNI con attacco indiretto; dovra' essere prevista            
sull'intera nuova infrastruttura la saldatura delle rotaie e la                 
realizzazione di lunga rotaia saldata senza soluzione di continuita'            
con la linea esistente, compatibilmente con quanto previsto dalle               
norme tecniche vigenti; qualora l'attraversamento fosse realizzato              
con travate metalliche, le traversine dovranno essere comunque posate           
trasversalmente mantenendo inalterato il modulo di posa; le stesse              
dovranno essere superiormente aggrappate alle strutture metalliche              
della travata;                                                                  
l) a lato della nuova infrastruttura dovra' essere posato un cunicolo           
affiorante a doppia gola con idoneo coperchio pedonabile; il cunicolo           
potra' essere inglobato nel camminamento di sicurezza per il                    
personale di manutenzione;                                                      
m) la nuova infrastruttura ferroviaria dovra' essere realizzata per             
accogliere gli impianti di trazione elettrica, in particolare per               
quanto riguarda l'altezza delle eventuali travate metalliche e                  
l'aggrappamento della palificata alle travi in calcestruzzo degli               
impalcati; per le linee gia' elettrificate, la nuova infrastruttura             
dovra' essere realizzata con medesima tecnologia TE;                            
n) la nuova infrastruttura dovra' prevedere l'eliminazione dei                  
passaggi a livello interferenti mediante la realizzazione di opere              
sostitutive per la viabilita' rappresentate da sottopassi e strade di           
arroccamento;                                                                   
o) la nuova infrastruttura dovra' esser dotata di idonee barriere per           
eliminare o ridurre entro i limiti previsti il rumore prodotto dal              
passaggio dei convogli, in ottemperanza delle vigenti normative                 
sull'abbattimento del rumore e dell'inquinamento acustico;                      
p) i ponti e le relative rampe d'accesso devono essere dotati di                
apposite banchine e camminamenti per il transito in sicurezza del               
personale addetto alla manutenzione ferroviaria; tali camminamenti              
dovranno essere realizzati a distanza regolamentare e larghezza non             
inferiore ai 60 cm;                                                             
q) devono essere adeguate le delle esistenti interferenze d'impianti            
aerei e sotterranei attraversanti le linee ferroviarie;                         
r) dovranno essere adottati ponti con struttura tale da consentire la           
posa delle rotaie su appoggi trasversali al binario, anziche'                   
longitudinali;                                                                  
s) devono essere specificate le modalita' di esecuzione degli                   
interventi previsti, con particolare riferimento alle eventuali fasi            
di interruzione dell'esercizio ferroviario relativamente alle quali:            
- dovranno essere previste soluzioni progettuali tali da limitare al            
minimo i periodi di interruzione del traffico ferroviario, che                  
dovranno limitarsi al tempo di allacciamento delle nuove opere                  
eseguite (variabile da 2 a 3 giorni); - dovra' essere progettualmente           
contemplata la realizzazione di servizi sostitutivi su gomma durante            
qualsivoglia periodo di interruzione dell'esercizio ferroviario; -              
dovranno essere computati e inseriti nel Quadro Economico di progetto           
gli oneri relativi alla effettuazione dei servizi sostitutivi di cui            
al precedente punto;                                                            
t) deve essere verificato l'impatto degli interventi sulla viabilita'           
stradale delle aree limitrofe;                                                  
u) deve essere verificata l'eventuale necessita' di procedere                   
all'espropriazione di terreni per l'allargamento e consolidamento               
(banche) dei rilevati ferroviari;                                               
v) devono essere effettuate opere di adeguamento e mantenimento della           
corretta sistemazione idraulica delle aree interessate dagli                    
interventi e dei rilevati ferroviari.                                           
10. Limitatamente alla problematiche relative alle linee di propria             
pertinenza istituzionale indotte dall'innalzamento del ponte sul                
Volano, FER Srl fa rilevare che:                                                
1) l'innalzamento comportera' modifiche planoaltimetriche alle linee            
Ferrara-Codigoro (e del costruendo servizio suburbano) e                        
Ferrara-Suzzara le cui caratteristiche si dovranno conformare alle              
specifiche imposte da RFI in ragione delle pendenze che dovranno                
essere adottate per i binari di corsa della linea Bologna-Padova;               
2) sempre in riferimento alle pendenze che RFI adottera' per la                 
Bologna-Padova dovranno essere verificate eventuali interferenze con            
l'imbocco del progettato tunnel facente parte del secondo lotto per             
la realizzazione di un servizio suburbano per la citta' di Ferrara;             
3) in ragione alle modifiche al piano del ferro interessanti i binari           
di pertinenza di RFI, che si ritengono essere di notevole importanza,           
la scrivente ritiene opportuno precisare che dovranno essere                    
mantenute tutte quelle condizioni di esercizio (es. possibilita'                
accesso ai binari alti) attualmente possibili e non determinare nuove           
soggezioni all'esercizio del traffico dei convogli FER;                         
4) dovranno essere verificati, planimetricamente e altimetricamente,            
ed eventualmente adeguati i binari per l'attestamento dei convogli              
dell'attivando servizio suburbano presso l'attuale scalo merci;                 
quanto sopra e' da ritenersi vincolo relativo alla sola FER e non e'            
relativo ad alcun intervento che RFI dovra' prevedere per                       
l'adeguamento del piano del ferro della stazione di Ferrara alle                
nuove esigenze imposte dall'intervento d'innalzamento del ponte.                
11. Con riferimento agli interventi in progetto che andranno ad                 
interessare il ponte ferroviario su cui transitano i convogli di                
competenza, e che coincide con quello di cui al punto precedente,               
Rete Ferroviaria Italiana SpA fa presente che:                                  
- la nuova rampa di raccordo del piano del ferro con la quota del               
futuro ponte ferroviario di luce netta m. 24,00 deve contenere tutti            
i deviatoi esistenti per garantire la continuita' dell'esercizio                
ferroviario secondo le relazioni attuali in servizio;                           
- i deviatoi e le comunicazioni tra i binari attigui devono essere              
posizionati su un unico piano, da cio' deriva la considerazione che             
sicuramente necessita un'allungamento della rampa rispetto a quella             
prevista;                                                                       
- l'impalcato del futuro nuovo ponte, sembra sottodimensionato                  
rispetto alla luce, ai carichi ferroviari e alla sovrastruttura                 
(pietrisco, traverse e rotaia); per il dimensionamento del nuovo                
ponte si dovra' tener conto della circolare FS - ASA Servizi di                 
ingegneria "Sovraccarichi per il calcolo dei ponti ferroviari"                  
Istruzione per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo del 13              
gennaio1997;                                                                    
- ai fini della stesura del progetto definitivo i progettisti                   
incaricati dalla proponente Provincia di Ferrara dovranno                       
tempestivamente raccordarsi con i tecnici di RFI, che forniranno                
copia della sopra citata Circolare.                                             
12. All'altezza del km. 26,060 del canale navigabile (m. 385 a sud              
della superstrada Ferrara Mare), si segnala la presenza di un                   
manufatto in attraversamento, di sostegno della condotta idrica                 
adduttrice Ro-Lidi, che rappresenta la principale alimentazione                 
idrica del comune di Comacchio, Lidi compresi. Poiche' e' essenziale            
mantenere la continuita' dell'approvvigionamento idrico del                     
territorio servito, e la condotta interessata e' la principale                  
adduttrice che alimenta tutta la zona meridionale del suddetto                  
territorio, la prevista demolizione della struttura esistente dovra'            
essere preceduta dalla costruzione di una nuova struttura adiacente,            
con caratteristiche analoghe a quella attuale, contenente una nuova             
tubazione uguale all'esistente da collegarsi, in corrispondenza delle           
sponde dell'idrovia ed in zona opportunamente distante dai lavori di            
allargamento del canale navigabile, alla condotta interrata. Al fine            
di evitare interruzioni del servizio e ritardi nei lavori, i                    
progettisti incaricati dovranno rapportarsi tempestivamente con                 
l'ente gestore dell'acquedotto CADF SpA.                                        
13. SNAM Rete Gas ha espresso, relativamente agli impianti del                  
Distretto Nord Orientale (Centro manutenzione di Porto Viro) e del              
Distretto Centro Orientale (Centro manutenzione di Bondeno), parere             
favorevole al progetto condizionato all'adeguamento dei propri                  
impianti la cui definizione tecnico/economica potra' avvenire solo              
dopo la presentazione di elaborati grafici adeguati alla definizione            
precisa delle interferenze.                                                     
14. Telecom Italia SpA, facendo seguito ai diversi incontri avvenuti            
sull'argomento, con i progettisti, (ing. Vecellio) e con i funzionari           
della Provincia (ing. Andrighetti), conferma che, limitatamente al 1            
lotto del progetto denominato "Canale Boicelli", sono state valutate            
le interferenze con gli impianti di competenza posti sui ponti                  
interessati da demolizione/ricostruzione (Bardella, Betto,                      
Confortino, Mizzana), nonche' la presenza di un cavo in parallelismo            
al canale fra i ponti Mizzana e Ferroviario. Al fine di eliminare               
tali punti di interferenza sono gia' state avviate le procedure                 
interne per richiedere, come concordato, i primi finanziamenti di               
budget per il 2005. Tali interventi, come convenuto, saranno                    
realizzati, in base ad un programma che si andra' a concordare con la           
Direzione Lavori.                                                               
Telecom Italia SpA, richiede al fine di contenere i costi e nel                 
rispetto delle normative vigenti, di potere eseguire gli interventi             
di spostamento richiesti in un'unica soluzione, sia con ipotesi di              
"ponte dedicato ai servizi" sia con perforazione con posa di un                 
"cavidotto multiservizi". Si rende tuttavia disponibile a valutare,             
come proposto durante gli incontri, una progettazione e conseguente             
realizzazione che consideri i seguenti presupposti:                             
- gli spostamenti provvisori saranno realizzati a nostra cura e spese           
su "idonee strutture" messe a disposizione gratuitamente da parte               
dell'Ente richiedente;                                                          
- la sistemazione definitiva, sempre a nostra cura e spese, verra'              
effettuata sulle strutture all'uopo realizzate, a cura e spese                  
dell'Ente, sul nuovo ponte.                                                     
Per la definizione del tipo di infrastruttura da realizzare, la                 
Funzione Area Sviluppo Rete di Ferrara di Telecom Italia SpA, rimane            
a disposizione per fornire gratuitamente la massima collaborazione in           
ambito progettuale (riferimento per questa attivita' e' il p.i. Amati           
tel. 0532 290369).                                                              
La Societa' ribadisce l'esigenza di avere una pianificazione annuale            
degli interventi, finalizzata al reperimento delle risorse economiche           
necessarie nell'anno, inoltre, dovendo richiedere alle ditte                    
costruttrici pezzature di cavo  specifiche per ogni singolo                     
intervento, di conoscere le esigenze "operative" con almeno sei mesi            
di anticipo.                                                                    
Riguardo agli altri lotti del progetto Telecom Italia SpA attende i             
contatti necessari per prendere visione dei progetti, analizzarne le            
interferenze conseguenti al fine di esprimere un parere in merito.              
15. ENEL Distribuzione SpA esprime nulla osta di massima alla                   
regolarizzazione delle interferenze con gli impianti MT/BT di                   
competenza preesistenti (15 e 0,400 Kv aerei ed in cavo sotterraneo).           
La realizzazione dei lavori e' subordinata alla presentazione dei               
progetti esecutivi dell'opera che dovranno essere presentati con                
congruo anticipo al fine dell'elaborazione dei relativi preventivi di           
spesa. ENEL Distribuzione SpA precisa che gli oneri di spesa saranno            
regolamentati in base a quanto indicato negli atti di sottomissione a           
suo tempo perfezionati, mentre i lavori indotti fuori delle aree di             
pertinenza dell'idrovia saranno a carico del richiedente.                       
Lotto 2                                                                         
Comune di Tresigallo                                                            
16. Non e' indicato l'uso della parte di canale del vecchio tracciato           
in Final di Rero, specificatamente si rileva che viene realizzato il            
nuovo tracciato sul territorio di Ferrara da Final di Rero mantenendo           
in essere il vecchio tracciato per il quale non sono stabilite                  
funzioni particolari, pertanto si richiede di effettuare le dovute              
integrazioni allo scopo di comprendere le reali intenzioni                      
progettuali per questa specifica parte.                                         
17. Si osserva che la realizzazione di una zona umida fra il nuovo              
tracciato e il tracciato esistente , a ridosso di un vitale centro              
abitato, desta preoccupazioni per gli aspetti igienico-ambientali,              
pertanto si richiede di modificare l'impostazione progettuale al fine           
di garantire la salubrita' dell'abitato di Final di Rero, atteso                
anche che non e' evidenziata alcuna motivazione improcrastinabile di            
tale impostazione progettuale.                                                  
18. Si osserva che e' previsto l'adeguamento della strada comunale              
Argine Sinistro Volano; necessita siano specificati gli interventi              
puntuali, tenendo presente che:                                                 
a) l'Amministrazione comunale di Tresigallo, da diversi anni sta                
effettuando iniziative ed interventi volti alla valorizzazione, alla            
rinaturalizzazione e salvaguardia del patrimonio vegetativo che                 
costeggia la Strada Argine Sinistro Volano, da Final di Rero verso              
Ponte Eredita', per la presenza di specie arboree ed arbustive                  
significative sotto il profilo ecologico e quindi degne di tutela.              
Altresi' e' da porre in evidenza che sono gia' stati effettuati                 
diversi investimenti economici ed e' in programma per il 2005 la                
realizzazione di un progetto di recupero di siepe naturalistica, da             
parte dell'Assessorato per l'Agricoltura Protezione Flora e Fauna di            
Ferrara, dell'importo di Euro 16.500,00;                                        
b) e' prevista la realizzazione di pista ciclabile intercomunale fra            
Tresigallo, Migliarino e Ostellato, in fregio all'argine del Po di              
Volano, progetto che prevede un investimento complessivo di Euro                
900.000,00 e che interessa sia l'argine del Po di Volano che la                 
viabilita' esistente quale Via Argine Sinistro Volano con interventi            
mirati a sfruttare la struttura viaria per adeguarla al percorso di             
progetto. Tale intervento e' candidato ai finanziamenti OB2 del 2               
triennio in fase di discussione da parte dei Sindaci dalla Provincia            
di Ferrara;                                                                     
c) per l'intervento progettuale dell'idrovia, si presume che venga              
interessata per l'allestimento della cantieristica e per la                     
realizzazione dell'opera, la esistente viabilita' quale Via Argine              
Sinistro Volano e alcune strade interne di Final di Rero; si nutrono            
preoccupazioni inerenti l'impatto ambientale e acustico determinato             
dal passaggio di grossi automezzi; si richiede uno studio adeguato              
alla mitigazione, nonche' integrazioni puntuali del ripristino delle            
strutture tenendo conto anche dei precedenti punti a) e b);                     
d) l'area agricola in prossimita' del Po di Volano fra Via Argine               
Sinistro Volano, dopo il Ponte Eredita' e l'abitato di Rero, e'                 
individuato dall'attuale PRG vigente quale zona agricola E2.S:                  
Ricostruzione del Passaggio Fluviale - Vocazione Turistica; in                  
ottemperanza al fabbisogno individuato dal PIAE di materiale inerte,            
l'Amministrazione comunale sta redigendo il PAE comunale per                    
disciplinare puntualmente gli interventi che possono determinare                
materiale inerte derivante da attivita' secondarie non estrattive;              
con variante al PRG adottato, tale area e' vocata alla                          
riqualificazione del paesaggio mediante interventi preventivi                   
pianificati dal PAE, per lo sfruttamento delle peculiarita' presenti            
(maceri, argine fluviale, ecc.); per quanto espresso si richiede che            
tali elementi vengano tenuti in debita considerazione dalla                     
progettazione specifica, soprattutto per la tempistica, individuando            
nel cronoprogramma tempi certi affinche' l'Amministrazione comunale             
possa poi programmare le future progettazioni per l'attuazione del              
PAE.                                                                            
19. Il progetto definitivo dovra' prevedere una viabilita' di accesso           
all'area "golenale" fra il vecchio e il nuovo tracciato, ai fini di             
effettuare le necessarie manutenzioni e per poter utilizzare tale               
isola ai fini turistici-ambientali.                                             
20. I nuovi ponti del territorio di Tresigallo, dovranno essere                 
progettati tenendo conto di percorsi ciclabili in sintonia con gli              
attuali indirizzi di sistemazione del territorio.                               
21. Tenuto conto che la cartografia allegata alla procedura scoping             
quale TAV 4 per il Lotto 2 interessante il Comune di Tresigallo,                
redatta in scala 1:20.000, risulta di difficile interpretazione per             
la verifica della zonizzazione di PRG, si ritiene che                           
orientativamente il progetto investa le seguenti zone:                          
a) zona E3/A agricola di salvaguardia e di interesse paesaggistico              
ambientale art. 19 PTCP art. 64 NTA;                                            
b) zona E25 zona agricola speciale: ricostruzione                               
paesaggistico-fluviale - Vocazione turistica art. 61 e 63.1 NTA;                
c) percorsi ippici e viabilita' storica e panoramica extraurbane                
(percorsi paesaggistici), art. 46 NTA;                                          
d) fascia di rispetto stradale e dei canali di cui all'art. 46 NTA;             
e) invasi di alvei di fiumi e corsi di acqua e relative zone di                 
tutela e fascia di rispetto art. 65 NTA;                                        
f) Pista ciclabile/pedonale.                                                    
Per quanto attiene la viabilita' storica e panoramica il PRG prevede            
che non possa essere modificata o soppressa se non per motivi di                
sicurezza (strade-argine) o pubblica incolumita', benche'                       
l'intervento preveda l'allargamento dell'asta navigabile, il progetto           
di dettaglio deve tener conto di quanto previsto dalla normativa del            
PRG, come da articoli su specificati, relativamente ai disposti che             
impongono il rispetto e la ricostruzione dei paesaggi e percorsi                
naturalistici.                                                                  
L'intervento di allargamento della sezione dell'asta navigabile                 
costituisce variante al PRG e pertanto si deve aver riguardo di                 
presentare elaborati del PRG con le dovute modifiche conseguenti; per           
quanto e' possibile stabilire in questa fase, gli elaborati che                 
possono essere oggetto di modifica sono:                                        
Tav. B - Final di Rero 1:2000                                                   
Tav. A1 - Grande Viabilita' 1:10000                                             
Tav. A2 - Zonizzazione agricola 1:10000                                         
Tav. 2 - Final di Rero 1:5000                                                   
Tav. 5 - Rero 1:5000                                                            
Tav. 6 - Parasacco 1:5000                                                       
Tav. A4 - dei vincoli paesaggistici 1:10000 (adottata)                          
22. Gli elaborati progettuali della procedura di VIA dovranno essere            
a scala piu' dettagliata per una puntuale localizzazione                        
dell'intervento nell'ambito della pianificazione territoriale e per             
esprimere le dovute considerazioni inerenti le occupazioni di suolo             
pubblico; le planimetrie e le sezioni devono rappresentare sia lo               
stato di fatto che lo stato di progetto, in scala adeguata alla                 
comprensione degli elementi da esaminare; le sezioni, anch'esse                 
rappresentative di stato di fatto e progetto, devono essere redatte a           
scala di elaborato esecutivo, cosi' pure per i manufatti puntuali               
quali ponti oggetto di rifacimento. In riferimento al Ponte Eredita',           
tenuto conto che attualmente la sistemazione carrabile e' costituita            
da mattonelle di asfalto pressato, si richiede di mantenere                     
caratteristiche similari in sede progettuale, anche nel rispetto                
degli indirizzi del PRG relativamente alla viabilita' storica e                 
panoramica.                                                                     
23. Gli interventi sul suolo pubblico, dovranno essere effettuati nel           
rispetto del Regolamento comunale per la disciplina degli interventi            
su aree pubbliche o di uso pubblico approvato con delibera del                  
Consiglio comunale n. 25 del 25/3/2003.                                         
24. I cantieri dovranno essere autorizzati espressamente quali                  
attivita' temporanee ai sensi del Regolamento comunale adottato.                
25. Relativamente agli aspetti dell'autorizzazione paesaggistica, si            
evidenzia la necessita' che il progetto sia corredato dalla                     
documentazione prevista dalla DGR n. 1183 del 23/6/2003, Allegato B.            
Comune di Migliarino                                                            
26. Riguardo all'innalzamento del ponte pedonale e del ponte                    
carrabile che attraversano l'abitato di Migliarino non risultano                
descritte opere di raccordo con le infrastrutture esistenti: per il             
ponte pedonale situato in centro storico si dovra' tenere conto della           
esistenza della pista ciclabile realizzata sulla sponda sinistra e              
degli accessi agli edifici dalla strada posta sulla sponda destra al            
piede del ponte pedonale (Tav 3 - A del vigente PRG recante le                  
destinazioni d'uso al piano terra: attivita' artigianali, direzionali           
e commerciali); si osserva inoltre che il risezionamento fluviale               
dovra' tenere conto del tracciato lungofiume della pista ciclabile.             
27. L'intervento sulle sponde del fiume nel centro abitato,                     
costituito da diaframmi in cemento armato, pone problemi per                    
l'impatto visivo delle opere strutturali e per la eliminazione delle            
specie vegetative esistenti che dovranno essere studiati in fase                
esecutiva; si pongono inoltre problemi di interferenza delle opere              
dell'idrovia con la recente realizzazione delle piste ciclabili e               
della darsena fluviale; oltre a cio' si segnala l'esistenza di reti             
di sottoservizi (rete di fognatura attualmente in gestione al CADF)             
che attraversano il corso d'acqua in corrispondenza dei due ponti               
pedonale e carrabile da innalzare.                                              
28. E' prevista la realizzazione di ulteriori tracciati di piste                
ciclabili intercomunali fra gli abitati di Tresigallo, Migliarino e             
Ostellato, con interventi localizzati a ridosso degli argini                    
fluviali; per tali interventi sono individuati investimenti e                   
finanziamenti comunitari attualmente in fase di valutazione da parte            
dei Comuni interessati.                                                         
29. Vi sara' un significativo impatto ambientale e acustico                     
determinato dal passaggio di grossi automezzi nei tratti interessati            
dai lavori; si auspica uno studio adeguato alla mitigazione delle               
ricadute negative legato anche ai necessari ripristini delle                    
infrastrutture esistenti interessate dai lavori.                                
30. Per quanto attiene le norme urbanistiche gli interventi di                  
realizzazione dell'idrovia riguardano: ampie zone agricole                      
individuate come Zone E dal vigente PRG, per le quali dovranno essere           
tenute in considerazione le problematiche idrauliche e ambientali;              
ampie zone edificate ed urbanizzate dell'abitato: Zone A, Zone B,               
Zone C, Zone D, Zone G, sulle quali insistono opere realizzate a                
ridosso delle zone di intervento dell'idrovia; zone  di invasi ed               
alvei di bacini e corsi d'acqua (art. 18 PTCP); dossi di pianura                
(art. 20 PTCP); sistemi ambientali da tutelare (Zone E3 NTA- PRG); le           
eventuali varianti da apportare alla cartografia potranno riguardare:           
Tav. 3P - Usi del suolo 1: 5000; Tav. 2P - Analisi del paesaggio e              
sistema dei vincoli; Tav. 3 - A Destinazioni d'uso al piano terra.              
31. Data la particolare localizzazione degli interventi si ritiene              
opportuna una definizione esecutiva delle opere che, al fine di                 
evidenziare gli eventuali elementi di conflitto, sia redatta sulla              
base di una rilevazione dello stato di fatto a scala opportuna; cio'            
in particolare per le opere di innalzamento dei ponti e per la                  
sistemazione delle sponde interessate dalla realizzazione dei                   
diaframmi in cemento armato.                                                    
32. Si tenga infine presente che e' agli atti di questo Comune la               
verifica ( screening) del progetto "Opere di regolazione e controllo            
delle piene della rete idraulica del Po di Volano - Traversa in                 
localita' Fiscaglia" di cui alla delibera della Giunta regionale n.             
1091 del 7/6/2004; la realizzazione di tale traversa permettera' la             
salvaguardia di territori attualmente in situazione idraulica critica           
ed avra' come effetto un significativo innalzamento del livello                 
idrico ( fino ad un massimo di 50 cm) in caso di piena.                         
Lotto Arni                                                                      
33. Con riferimento al lotto ARNI, dovra' essere posta particolare              
attenzione nelle modalita' di attuazione dei lavori per il tratto che           
corre parallelo alle Vallette di Ostellato, area ZPS e definita dalla           
strumentazione urbanistica del Comune di Ostellato come "Zona di                
tutela naturalistica".                                                          
Relazione d'incidenza                                                           
34. La relazione d'incidenza che dovra' essere prodotta nell'ambito             
della procedura di VIA, dovra' essere strutturata nel modo seguente:            
Motivazioni del progetto                                                        
Finalita' del progetto                                                          
Livello di interesse (locale, provinciale, regionale, nazionale o               
comunitario)                                                                    
Tipologia di interesse (privato, pubblico o di rilevante interesse              
pubblico)                                                                       
Eventuali esigenze di realizzazione del progetto connesse alla salute           
dell'uomo, alla sicurezza pubblica o di primaria importanza                     
ambientale                                                                      
Relazione tecnica descrittiva degli interventi (caratteristiche                 
tecniche e fisiche degli interventi previsti)                                   
Tipologie delle opere/azioni previste                                           
Dimensioni delle opere previste e/o ambito di riferimento                       
Periodicita' delle attivita' previste (fase di cantiere, fase                   
gestionale e fase di eventuale ripristino)                                      
Complementarieta' con altri piani/progetti                                      
Relazione descrittiva dell'area di intervento (stato di fatto) e del            
sito                                                                            
Inquadramento generale dell'area                                                
Presenza di elementi naturali (boschi, zone umide, prati, ecc.)                 
nell'area di intervento                                                         
Descrizione del sito interessato dalle opere (SIC e/o ZPS)                      
Indicare se l'opera prevista e' interna al sito o incide                        
dall'esterno                                                                    
Indicazione degli habitat e delle specie animali e vegetali di                  
interesse comunitario presenti nel sito con particolare riferimento a           
quelli prioritari                                                               
Presenza di connessioni ecologiche                                              
Presenza di aree protette                                                       
Descrizione delle interferenze tra opere/attivita' previste ed il               
sistema ambientale (habitat e specie animali e vegetali presenti).              
L'incidenza deve essere relativa alle diverse fasi di intervento                
(fase di cantiere, fase gestionale e fase di eventuale ripristino)              
Uso di risorse naturali:                                                        
- prelievo di materiali (acqua, terreno, materiali litoidi, piante,             
animali, ecc.)                                                                  
- taglio vegetazione (arborea, arbustiva, erbacea)                              
- altro                                                                         
Fattori di alterazione morfologica del territorio e del paesaggio:              
- consumo, occupazione, alterazione, impermeabilizzazione suolo                 
- escavazione                                                                   
- costipamento terreno/impermeabilizzazione suolo interferenza con              
deflusso idrico superficiale e/o sotterraneo                                    
- intercettazione e modifica correnti litoranee                                 
- modificazione zone umide                                                      
- alterazione delle pratiche colturali                                          
- uso del suolo post intervento                                                 
- alterazione dinamiche naturali, inserimento specie alloctone                  
- altro                                                                         
Fattori di inquinamento e di disturbo ambientale:                               
- suolo                                                                         
- acqua (superficiale, sotterranea)                                             
- aria (emissioni di gas, polveri e odori, aumento traffico                     
veicolare)                                                                      
- produzione di rifiuti e scorie                                                
- acustico (produzione di rumore/disturbo/vibrazioni                            
elettromagnetico/radiazioni ionizzanti o non ionizzanti)                        
- irraggiamento termico                                                         
- inquinamento luminoso                                                         
- altro                                                                         
Rischio di incidenti: sostanze e tecnologie impiegate (esplosioni,              
incendi, rilasci sostanze tossiche, ecc.), incidenti viabilistici               
Rapporto tra opere/attivita' previste e componenti biotiche presenti            
nell'area e nel sito                                                            
Rapporto tra opere/attivita' previste e componenti abiotiche presenti           
nell'area e nel sito                                                            
Rapporto tra opere/attivita' previste e connessioni ecologiche                  
presenti nell'area e nel sito                                                   
Rapporto tra opere/attivita' previste ed habitat di interesse                   
comunitario presenti nell'area e nel sito, con particolare                      
riferimento a quelli prioritari (riduzione, trasformazione o                    
frammentazione habitat)                                                         
Rapporto tra opere/attivita' previste e specie animali di interesse             
comunitario presenti nell'area e nel sito con particolare riferimento           
a quelle prioritarie (alterazione habitat di riproduzione, di                   
alimentazione, di svernamento, ecc. o riduzione delle popolazioni)              
Rapporto tra opere/attivita' previste e specie vegetali di interesse            
comunitario presenti nell'area e nel sito con particolare riferimento           
a quelle prioritarie (alterazione habitat di riproduzione, substrato,           
ecc. o riduzione delle popolazioni)                                             
Indicazione di eventuali ipotesi progettuali alternative                        
Aspetti migliorativi e peggiorativi (ambientali, economici, sociali,            
ecc.) delle diverse soluzioni analizzate                                        
Indicazione di eventuali misure di mitigazione dell'incidenza delle             
opere/attivita' previste                                                        
Aspetti tecnici, economici, sociali ed ambientali delle misure di               
mitigazione proposte                                                            
Indicazione di eventuali misure di compensazione                                
Aspetti tecnici, economici, sociali ed ambientali delle misure di               
compensazione proposte                                                          
Conclusioni                                                                     
Intervento con incidenza significativa, ma positiva                             
Intervento con incidenza nulla                                                  
Intervento con incidenza negativa, ma non significativa                         
Intervento con incidenza negativa e significativa                               
Allegati                                                                        
Cartografia dell'area di intervento e del sito (o cartografia di                
progetto)                                                                       
Fotografie dell'area di intervento e del sito                                   
Provenienza dei dati                                                            
Studio di impatto ambientale (SIA)                                              
Quadro di Riferimento Programmatico                                             
35. Con riferimento alla "Lista di controllo generale per la                    
procedura di VIA" di cui alla delibera di Giunta regionale n. 1238              
del 15 luglio 2002, il SIA, oltre a quanto indicato nel piano di                
lavoro proposto, dovra' contenere e sviluppare adeguatamente:                   
A.1.1. Descrizione sintetica dell'impostazione del SIA (composizione            
gruppo di lavoro, metodi usati per selezionare alternative o fare               
valutazioni, difficolta', carenze, ecc.; in allegato le descrizioni             
estese);                                                                        
A.1.3. Descrizione sintetica introduttiva del progetto specificando             
la natura, la tipologia delle opere, le motivazioni, gli obiettivi da           
conseguire ed i risultati attesi;                                               
A.1.4. Descrizione del livello di copertura della domanda di                    
intervento (per ogni alternativa di intervento, anche in assenza                
d'intervento, e in relazione all'evoluzione della domanda lungo la              
vita tecnica dell'intervento);                                                  
A.1.8. Descrizione dei costi e dei benefici economici complessivi               
dell'intervento;                                                                
A.2.2. Mappa uso reale del suolo esistente (con riportate aree                  
edificate: uso residenziale, insediamenti storici, attivita'                    
industriali, attivita' artigianali, servizi urbani e territoriali,              
aree di tutela, aree a verde pubblico e privato, aree agricole,                 
etc.);                                                                          
A.2.3. Mappa topografica con indicazione delle infrastrutture                   
esistenti (strade, ferrovie, gasdotti, elettrodotti, opere                      
acquedottistiche e fognarie, linee telefoniche, teleriscaldamento,              
etc.);                                                                          
A.2.5. Mappa delle proprieta' interessate e vicine al progetto (con             
riportati i siti d'intervento, i riferimenti catastali e le                     
delimitazioni delle diverse proprieta');                                        
A.3.15. Mappa mosaico dei vincoli                                               
territoriali/paesaggisti/ambientali/naturalistici;                              
A.3.16. Mappa mosaico degli strumenti di pianificazione urbanistici             
comunali che interessano i siti d'intervento;                                   
A.3.17. Mappa delle infrastrutture principali esistenti e programmate           
presso i siti di intervento;                                                    
A.3.19. Descrizione delle disarmonie reciproche eventuali di                    
previsione contenute in distinti strumenti programmatori, piani o               
normative;                                                                      
A.10.1. Descrizioni delle concessioni, autorizzazioni, intese,                  
licenze, pareri, nulla osta, assensi comunque denominati, preordinati           
alla realizzazione del progetto proposto (specificare anche le                  
Amministrazioni interessate);                                                   
A.10.2. Descrizioni delle principali norme ed indirizzi tecnici che             
regolano le tipologie di opere come quelle proposte (es. norme in               
materia di tutela ambientale, etc.);                                            
A.10.3. Descrizione delle conformita' o disarmonie eventuali delle              
opere e degli interventi proposti alle norme ed indirizzi tecnici;              
A.11.2. Descrizione delle modificazioni assunte formalmente,                    
intervenute o necessarie per il progetto.                                       
36. Dovra' essere verificata la compatibilita' e la possibilita' di             
integrazione degli interventi in progetto con:                                  
- progetti di bonifica attivati e/o conclusi ai sensi della 471/99 in           
siti coinvolti e/o confinanti;                                                  
- Piani particolareggiati ed altri strumenti di pianificazione                  
urbanistica gia' approvati e/o in corso d'istruttoria e con                     
interventi rilevanti pubblici o privati (con particolare riferimento            
al previsto ponte di collegamento tra Via Arginone e l'area Eridania            
e al previsto parco in zona Eridania, gia' in corso di                          
realizzazione);                                                                 
- interventi di risanamento (realizzati o programmati) degli scarichi           
fognari esistenti con recapito in acque superficiali.                           
37. Nel quadro di riferimento programmatico del SIA dovranno essere             
trattati anche:                                                                 
- Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PAI) del fiume Po;                
- Piano provinciale per la gestione dei rifiuti (PPGR);                         
- Piano Infraregionale delle attivita' estrattive (PIAE);                       
- tutti gli atti di programmazione (accordi di programma,                       
convenzioni, ecc.) inerenti l'idrovia ferrarese all'interno del                 
sistema idroviario padano-veneto, e gli studi e gli strumenti di                
pianificazione relativi (master-plan, piano regolatore del sistema              
portuale di Comacchio/Porto Garibaldi/Lido Estensi nel comune di                
Comacchio, ecc.).                                                               
38. Le analisi delle "previsioni e vincoli contenuti nei piani dei              
trasporti" non dovranno limitarsi ad un inquadramento generico                  
dell'opera nella pianificazione di settore ma dovranno essere                   
effettuate con specifico riferimento al disegno di riassetto e                  
razionalizzazione delle infrastrutture logistiche promosso a scala              
vasta dalla Regione Emilia Romagna; tale riflessione e' gia' stata              
concretamente avviata dagli uffici tecnici regionali competenti e si            
lega, nel caso di Ferrara, anche  alla riconversione dello scalo                
merci ed al destino dei raccordi ferroviari attualmente in esercizio            
che collegano l'area industriale collocata in fregio al Canale                  
Boicelli per un suo lungo tratto. Questa analisi non potra'                     
prescindere da una valutazione dell'impatto che la nuova opera                  
determina (o, viceversa, degli effetti e dei condizionamenti che essa           
potra' subire) in relazione alla presenza di altri scali e impianti             
attrezzati per l'interscambio di merci e passeggeri tra vettori                 
idroviari e vettori terrestri ubicati nella media e bassa area padana           
(Rovigo, Mantova, ecc.) e che risultano gia' operativi o lo saranno             
entro breve tempo.                                                              
39. Sempre con riferimento al tema logistico, appare necessario un              
approfondimento delle relazioni e delle possibili sinergie tra la               
nuova opera (ed in particolare le banchine attrezzate previste nel              
primo tratto del canale Boicelli) e la collocazione di un terminal              
ferroviario di smistamento "rapido" di concezione innovativa (cioe'             
largamente automatizzato) per unita' di carico standardizzate,                  
ubicato tra Ferrara C.le e Pontelagoscuro facente parte di una rete             
di relazioni ferroviarie di livello nazionale.                                  
40. Analogamente a quanto previsto per il settore delle merci, si               
ritiene indispensabile individuare le funzioni che potranno essere              
svolte dalla nuova idrovia anche sotto il profilo dello sviluppo                
turistico, inserendo una previsione specifica che dovra'                        
riconnettersi alle importanti azioni di promozione in atto e                    
programmate a livello locale, comprensoriale ed anche interregionale.           
In proposito, con fondate ragioni, si ritiene che i benefici maggiori           
ritraibili da una migliorata navigabilita' dell'asta idroviaria siano           
conseguibili piu' che da un accrescimento del volume di traffico                
merci trasferito/acquisito al vettore acqueo dall'incremento netto di           
attivita' produttive, commerciali e di servizio connesse allo                   
sviluppo del trasporto acqueo per diporto e per motivi turistici e              
ricreativi. Tale impatto, da classificare ovviamente tra quelli di              
segno positivo, appare importante in termini assoluti e percio' deve            
essere quantificato nel modo piu' accurato possibile per permettere             
le successive valutazioni economiche tipiche di un bilancio                     
costi/benefici.                                                                 
41. Sulla base delle analisi di cui ai punti precedenti, dovra'                 
essere sviluppata una valutazione sui traffici - e quindi sui                   
movimenti di natanti - che potranno utilizzare l'opera,                         
quantificandone la consistenza in termini di passaggi/giorno, da                
effettuarsi distintamente per ciascuna tipologia ipotizzabile                   
(commerciale, industriale, turistica, diportistica) per due diversi             
orizzonti temporali (medio e lungo termine). Tale valutazione e'                
essenziale, in quanto essa sola permettera' di conoscere e fissare il           
dato di input per le verifiche di carattere trasportistico sulla                
capacita' della rete stradale. Infatti, qualora gli attuali ponti               
stradali che attraversano l'idrovia in ambito urbano dovessero essere           
sostituiti da ponti mobili, i tempi di attesa dei veicoli e le                  
conseguenze in termini di riduzione della capacita' di deflusso                 
potrebbero generare seri fenomeni di congestione - piu' o meno                  
localizzati e ripetuti nell'arco della giornata- su comparti anche              
estesi intorno ai punti di intersezione detti. Per le conseguenti               
valutazioni si rimanda allo specifico punto richiamato                          
successivamente nell'ambito dei riferimenti progettuali.                        
42. Le attivita' di studio dovranno considerare la congruenza tra le            
opere infrastrutturali di accompagnamento dell'opera idroviaria (e              
cioe' le nuove strade, gli eventuali bypass, i nuovi manufatti di               
scavalco) e le infrastrutture viarie previste nel Piano strutturale             
comunale (PSC), e nel PGTU (Piano generale del traffico urbano)                 
verificando, attraverso un'analisi comparata, la funzionalita' di               
eventuali soluzioni alternative/concorrenti, in modo da individuare             
le soluzioni che permettano la massimizzazione nell'uso delle risorse           
economiche e/o territoriali.                                                    
Quadro di Riferimento progettuale                                               
43. Il SIA dovra' chiarire quali provvedimenti saranno adottati                 
provvisoriamente nelle aree in cui non sono previste opere di                   
sistemazione idraulica per mancanza di fondi e se l'assenza di opere            
in tali aree influira' sulla classe dell'idrovia.                               
44. Con riferimento alla "Lista di controllo generale per la                    
procedura di VIA" di cui alla delibera di Giunta regionale n. 1238              
del 15 luglio 2002, il SIA, oltre a quanto indicato nel piano di                
lavoro proposto, dovra' contenere e sviluppare adeguatamente:                   
B.1.16. Descrizione delle alternative considerate in relazione alla             
diversa tempistica, scelta dei tempi di costruzione e di esercizio;             
B.1.19. Descrizione e motivazione delle scelte compiute per le                  
alternative, tenendo conto degli impatti ambientali;                            
B.2.8. Descrizione dell'eliminazione della vegetazione in fase di               
cantiere;                                                                       
B.2.9. Descrizione delle demolizioni dei manufatti preesistenti;                
B.2.10. Descrizione delle modalita' di smaltimento dei reflui dai               
siti di cantiere, evidenziando le destinazioni previste;                        
B.2.13. Descrizione dei movimenti di terra interni alle aree di                 
cantiere;                                                                       
B.2.14. Descrizione di scavi o dragaggi in acqua durante i lavori di            
costruzione;                                                                    
B.2.15. Descrizione dell'accumulo temporaneo in cantiere di materiali           
di scavo, con particolare attenzione ai relativi strumenti di                   
pianificazione;                                                                 
B.2.16. Descrizione di sbarramenti e/o deviazioni temporanei di corsi           
d'acqua;                                                                        
B.2.19. Descrizione delle modalita' di regolazione delle portate dei            
corsi d'acqua interessate da attivita' di cantiere;                             
B.2.25. Disegni dei ponti provvisori;                                           
B.2.30. Disegni delle opere di sbarramento e/o deviazione provvisoria           
di corsi d'acqua;                                                               
B.2.32. Descrizione degli accumuli temporanei di materiale,                     
discariche speciali per i materiali di risulta, depositi di                     
carburante, depositi di materiali di scarto;                                    
B.2.33. Disegno degli accumuli temporanei di materiale, discariche              
speciali per i materiali di risulta, depositi di carburante, depositi           
di materiali di scarto;                                                         
B.3.6. Mappa con impianti di trasporto di energia elettrica o di                
gruppi elettrogeni;                                                             
B.3.12. Indicazione del tipo di mezzi di cantiere che vengono                   
utilizzati: ruspe, escavatori, automezzi pesanti, etc.                          
B.5.1. Descrizione delle quantita' e del tipo di materiali di risulta           
dai cantieri, con le relative modalita' di smaltimento dei rifiuti,             
evidenziando le destinazioni previste;                                          
B.10.1. Descrizione delle possibilita' di incidente nella fase di               
cantiere in riferimento ad esondazioni o allagamenti (effetti, danni            
e possibilita' di accadimento);                                                 
B.10.2. Descrizione delle possibilita' di incidente nella fase di               
cantiere in riferimento a franamenti di versante (effetti, danni e              
possibilita' di accadimento);                                                   
B.10.4. Descrizione delle possibilita' di incidente nella fase di               
cantiere in riferimento ad interazione dei lavori con gasdotti,                 
oleodotti, elettrodotti interrati (effetti, danni e possibilita' di             
accadimento);                                                                   
B.11.1. Descrizione delle misure che si sono considerate nella fase             
di cantiere per mitigare gli impatti prodotti;                                  
B.12.2. Descrizione della durata dei cantieri e dei lavori di                   
costruzione;                                                                    
B.13.2. Planimetrie, piante e sezioni rappresentative delle opere               
permanenti;                                                                     
B.13.4. Descrizione dei flussi di traffico (su idrovia e su strada)             
previsto nei vari scenari di esercizio considerati;                             
B.13.7. Descrizione di prescrizioni, servitu' e restrizioni all'uso             
dei suoli indotti o conseguenti all'intervento (con particolare                 
riferimento all'esercizio attuale di certe zone, utilizzate ad es.              
per attivita' sportive);                                                        
B.13.11. Descrizione delle modalita' di piantumazione e taglio di               
vegetazione (n. di alberi e arbusti, specie, eta' e sesto d'impianto,           
irrigazione, manutenzione);                                                     
B.13.12. Descrizione delle modalita' organizzative delle azioni di              
manutenzione delle opere;                                                       
B.13.14. Profili longitudinali delle opere lineari permanenti                   
(strade, elettrodotti, pipe lines, collettori, etc.);                           
B.13.15. Disegno dei ponti, anche con inserimenti fotografici di                
progetto che evidenzino opportunamente gli impatti visivi piu'                  
significativi;                                                                  
B.13.20. Disegno delle opere fognarie;                                          
B.13.22. Disegno delle opere permanenti per il consolidamento delle             
sponde, anche con inserimenti fotografici di progetto che evidenzino            
opportunamente gli impatti visivi piu' significativi;                           
B.13.26. Disegno delle opere permanenti di mitigazione degli impatti            
ambientali;                                                                     
B.16.3. Mappa del sistema drenante e fognario (con particolare                  
riferimento all'ubicazione degli scarichi)                                      
B.18.3. Disegni delle opere di mitigazione previste per limitare il             
rumore prodotto in fase di esercizio (barriere, ecc.)                           
B.19.1. Descrizione delle vibrazioni emesse nel terreno dalle                   
operazioni progettate e delle azioni di mitigazione previste                    
(indicare i fattori di emissione dei mezzi e delle operazioni, in               
condizioni normali e peggiori in relazione ai recettori impattati);             
B.19.2. Descrizione delle azioni di mitigazione previste per limitare           
le vibrazioni prodotte nel terreno in fase di esercizio;                        
B.22.11. Descrizione degli incidenti per viabilita' (via terra e via            
acqua) in condizioni di esercizio normali ed anormali, con fattori di           
rischio, effetti, danni e probabilita' di accadimento;                          
B.22.17. Descrizione delle possibilita' di innescare "effetti domino"           
cioe' possibile incremento degli effetti incidentali per la                     
prossimita' del progetto ad altri fattori di rischio (es. area                  
industrie chimiche Solvay - Polo chimico);                                      
B.23.1. Descrizione delle possibilita' di degrado delle strutture;              
B.23.2. Descrizione delle azioni di manutenzione previste nella fase            
di esercizio (manutenzioni ordinarie e straordinarie);                          
C.1.4. Descrizione della presenza di ambiti contaminati da rifiuti e            
da sostanze pericolose vicino alle zone d'intervento;                           
C.1.11. Descrizione del sistema esistente di captazione e smaltimento           
delle acque meteoriche e reflue presso i siti di intervento;                    
C.1.14. Descrizione di scarichi inquinanti nei corpi idrici nel                 
bacino d'intervento (scarichi produttivi, civili, scolmatori fognari,           
etc.);                                                                          
C.2.1. Descrizione dei rischi d'incidente di origine antropica                  
presenti nella zona vicino all'intervento proposto;                             
C.2.3. Mappa delle zone a rischio d'incidente;                                  
45. Il SIA dovra', inoltre, contenere:                                          
- la descrizione delle alternative considerate in relazione                     
all'analisi costi/benefici;                                                     
- la descrizione delle modalita' operative previste in fase di                  
cantiere (es. uso diaframmi e/o altre modalita' di                              
impermeabilizzazione) e valutazioni circa il rischio idraulico                  
inerente sempre la fase di cantiere;                                            
- la descrizione delle alternative considerate in relazione alle                
diverse modalita' di smaltimento dei materiali di scavo, dei fanghi             
da risezionamento dell'alveo, del materiale demolito e di rifiuti               
vari, evidenziando le destinazioni previste;                                    
- la descrizione, tramite l'utilizzo di modelli, delle variazioni di            
traffico urbano indotto dalle varie fasi di cantiere previste, con              
particolare riferimento alla chiusura dei ponti e all'utilizzo delle            
strade dei mezzi di cantiere, evidenziando i volumi di traffico per             
ciascun tracciato e per i vari momenti della giornata;                          
- la descrizione delle alternative considerate in relazione                     
all'impatto sul traffico causato dalle fasi di cantiere.                        
46. Nel SIA dovra' essere effettuata una valutazione comparata tra le           
diverse possibili collocazioni delle nuove opere stradali di                    
attraversamento (previste come misure di accompagnamento del progetto           
idroviario) in modo che il loro inserimento nella maglia viaria                 
esistente (e pianificata) massimizzi la connettivita' della detta               
rete stradale (nel rispetto della gerarchizzazione stradale prevista            
negli specifici documenti di piano). Un'analisi specifica e'                    
richiesta, in particolare, per l'allacciamento stradale della SS 64             
(via Padova) con la zona ubicata ad ovest del canale Boicelli che               
permetta di minimizzare gli impatti del traffico sulle zone insediate           
circostanti.                                                                    
47. Il SIA dovra' comprendere dettagliate analisi numeriche (svolte             
con l'ausilio degli appropriati modelli di macro e microsimulazione             
dinamica) per verificare l'inesistenza di fenomeni indotti di                   
saturazione (e/o congestione ) sulla maglia viaria urbana conseguenti           
alla interruzione della circolazione, qualora fossero adottati ponti            
mobili che comportassero l'arresto - pur momentaneo - dei flussi                
autoveicolari. Qualora i risultati di queste analisi non fossero                
soddisfacenti e non venisse garantito un adeguato livello di servizio           
(LoS), nel senso previsto dalla manualistica di settore (HCM) lo                
studio dovra' indicare le soluzioni di rimedio o mitigazione                    
possibili ed i loro costi.                                                      
48. Per entrambe le fasi di cantierizzazione e di esercizio                     
dell'idrovia, dovranno essere quantificati i relativi benefici e                
costi indotti. Per quanto attiene alla fase di cantierizzazione                 
dovranno essere individuati i percorsi dei mezzi d'opera, la                    
consistenza dei loro flussi e valutato il maggior aggravio sui tempi            
totali di percorrenza indotti sulla rete stradale coinvolta. Tutte le           
informazioni dovranno tendere a comporre un quadro il piu' possibile            
esaustivo dei fenomeni (positivi e negativi) generati dalla presenza            
dell'opera idroviaria e a tradurli in valori monetari, al fine di               
sviluppare una completa analisi costi/benefici. Tali analisi dovranno           
essere condotte con le metodologie classiche e fornire i valori dei             
relativi indici di efficacia ed efficienza (NPV, IRR, ecc). La                  
valutazione economica dovra' essere ovviamente comprensiva dei                  
benefici "allargati" all'economia locale, inclusi gli effetti attesi            
in termini di sviluppo turistico e di indotto sulle attivita'                   
produttive locali, nonche' di incremento dei valori immobiliari in              
relazione alla riqualificazione del water front cittadino.                      
Quadro di riferimento ambientale                                                
49. Con riferimento alla "Lista di controllo generale per la                    
procedura di VIA" di cui alla delibera di Giunta regionale n. 1238              
del 15 luglio 2002, il SIA, oltre a quanto indicato nel piano di                
lavoro proposto, dovra' contenere e sviluppare adeguatamente:                   
D.1.4. Descrizione del regime pluviometrico (precipitazioni mensili,            
piogge intense, curve di possibilita', etc.).                                   
D.3.8. Descrizione dei regimi di magra presenti nei corsi d'acqua               
interessati, con i relativi volumi minimi, durate e frequenze.                  
D.3.9. Descrizione dei regimi di piena presenti nei corsi d'acqua               
interessati, con i relativi volumi, durate e frequenze.                         
D.3.10. Descrizione degli eventi di piena e di pioggia che creano               
condizioni di crisi nella rete idrografica (specificando tempi di               
ritorno, dimensioni degli eventi di pioggia e delle portate, minimi             
franchi arginali, stime dei danni, etc.).                                       
D.3.11. Descrizione degli acquiferi presenti nel bacino d'interesse             
(escursioni piezometriche, velocita' di scorrimento, rapporti tra               
falde superficiali e profonde e zone di ricarica, etc.).                        
D.3.12. Descrizione dello stato di qualita' esistente per le acque              
sotterranee.                                                                    
D.3.13. Descrizione delle aree di protezione di pozzi idropotabili.             
D.3.16. Mappe delle aree potenzialmente oggetto d'esondazioni e delle           
aree esondate in passato.                                                       
D.3.17. Mappa della vulnerabilita' degli acquiferi.                             
D.4.6. Descrizione litostratigrafica e idrogeologica valida per                 
l'area d'intervento.                                                            
D.4.12. Descrizione delle situazioni particolarmente sfavorevoli in             
relazione alla stabilita' delle sponde.                                         
D.4.13. Descrizione delle caratteristiche geotecniche dei terreni e/o           
dei fondali in prossimita' di punti significativi (indicare le prove            
di laboratorio geotecnico, i risultati, la capacita' portante,                  
etc.).                                                                          
D.4.20. Descrizione dei fenomeni di subsidenza presso i siti di                 
intervento.                                                                     
D.4.23. Descrizione del trasporto solido naturale dei corsi d'acqua             
presso i siti d'intervento (con particolare riferimento alle                    
dinamiche erosive e di interramento attualmente presente negli                  
alvei).                                                                         
E.1.2. Descrizione della valutazione e della scelta tra alternative             
progettuali.                                                                    
E.3.3. Descrizione e stima dell'evoluzione nel tempo di percolazioni            
di sostanze inquinanti nel sottosuolo.                                          
E.3.5. Descrizione e stima dell'evoluzione nel tempo delle                      
alterazioni indotte dal progetto sul regime idraulico.                          
E.3.6. Descrizione e stima dell'evoluzione nel tempo di diffusione di           
sostanze inquinanti nei corpi idrici superficiali.                              
E.4.7. Descrizione e stima dell'impatto indotto dalla variazione del            
trasporto solido, dalle modifiche di progetto, ed eventualmente dal             
moto ondoso provocato dal passaggio dei natanti, sulle dinamiche di             
erosione/ripascimento delle rive e, se del caso, della costa (scenari           
a breve, medio e lungo periodo).                                                
E.6.8. Descrizione delle possibilita' di sviluppo o di richiamo in              
zona di specie animali indesiderate (es. ratti, nutrie, zanzare,                
ecc.).                                                                          
E.9.7. Descrizione delle possibilita' di sviluppo di organismi                  
fastidiosi o molesti (zanzare, ratti, ecc.) o di vettori di malattie            
(popolazione coinvolta).                                                        
E.10.1. Descrizione d'inquadramento degli impatti conseguenti al                
verificarsi di incidenti rilevanti.                                             
E.12.3. Descrizione degli impatti per il sistema della mobilita'.               
E.14.1 Descrizione d'inquadramento delle mitigazioni d'impatto                  
ambientale                                                                      
E.14.2 Descrizioni degli impatti residui dopo le mitigazioni                    
E.14.4 Descrizione delle modalita' di monitoraggio/controllo degli              
impatti prodotti e dell'efficacia delle misure di mitigazione, con              
particolare attenzione agli impatti residui a medio-lungo termine,              
irreversibili, incerti, emergenze o incidenti (responsabili,                    
obiettivi, enti coinvolti, modalita' di azione, scadenze dei rapporti           
periodici, etc.)                                                                
F.5. Descrizione sintetica dei metodi, modelli, riferimenti                     
utilizzati per la valutazione e la stima degli impatti (allegare                
esempi significativi completi delle stime modellistiche effettuate              
rispetto alle diverse tipologie di impatto ambientale, con valori di            
input, algoritmi di calcolo e relativi risultati di output; le                  
eventuali descrizioni dettagliate vanno inserite in allegato al                 
SIA).                                                                           
50. Il SIA dovra', inoltre, contenere:                                          
- la descrizione delle caratteristiche idrogeologiche di dettaglio              
dell'area di intervento;                                                        
- la descrizione, relativa sia alla fase di cantiere sia alla fase di           
esercizio, dell'evoluzione nel tempo della diffusione di sostanze               
inquinanti nei corpi idrici superficiali e nelle falde sotterranee;             
- valutazioni circa l'ingressione salina determinata                            
dall'allargamento del porto canale.                                             
51. In relazione all'impatto acustico atteso sia in fase di cantiere            
sia in fase di esercizio, dovra' essere prodotta una valutazione                
d'impatto acustico, redatta da tecnico competente in acustica                   
ambientale coerentemente con le indicazioni della legislazione                  
nazionale e regionale in materia.                                               
52. Si ribadisce la necessita' di provvedere ad indagini                        
archeologiche preventive e di redigere una ricerca storica,                     
bibliografica, archivistica, geologica e topografica che tenga conto            
anche di quelle evidenze archeologiche che non siano gia' ricomprese            
nelle aree tutelate o non siano gia' note a livello bibliografico e/o           
cartografico. Lo studio dovra' essere redatto anche sulla base dei              
dati piu' recenti in possesso della Soprintendenza per i Beni                   
Archeologici dell'Emilia Romagna, la quale ne rendera' disponibile la           
consultazione presso il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, con            
la cui direzione dovranno essere assunti gli accordi preventivi.                
Al Museo Archeologico Nazionale si dovra' fare riferimento anche per            
gli altri adempimenti finalizzati alla tutela archeologica (scavi e             
controlli preventivi e in corso d'opera) che dovranno essere                    
attribuiti a personale tecnico specializzato di provata                         
professionalita' (archeologi) e di cui la Soprintendenza per i Beni             
Archeologici assumera' solamente  il coordinamento e la direzione               
scientifica.                                                                    
53. Lo studio sopra richiesto dovra' essere affiancato da una                   
rigorosa indagine storica relativa alla evoluzione del territorio               
interessato, da un punto di vista sia architettonico che urbanistico.           
Si reputa, infatti, del tutto indispensabile che il progetto si basi            
sull'esauriente cognizione delle fasi evolutive dei centri abitati              
coinvolti e delle caratteristiche storiche ed attuali dei luoghi                
attraversati dall'Idrovia.                                                      
54. Come gia' sottolineato nella nota n. 1216 BN del 20/5/2003 della            
Soprintendenza di Ravenna, il corso del Po di Volano attraversa la              
citta' di Ferrara "in fregio a comparti urbani fortemente                       
caratterizzati dalla presenza di edilizia storica, a volte anche con            
rilevante valenza monumentale o di sicuro interesse testimoniale con            
riferimento ai primi insediamenti industriali della citta'.". In                
considerazione del rischio che le opere idrauliche previste possano             
determinare variazioni di falda capaci di produrre cedimenti o                  
dissesti delle limitrofe strutture storiche, la ricerca storica                 
dovra' essere affiancata dalle opportune  verifiche di carattere                
idrogeologico e geotecnico. Si richiama la medesima nota della                  
Soprintendenza di Ravenna per quanto relativo alle zone limitrofe               
alla Basilica di San Giorgio e a Porta Romana, per le indicazioni               
fornite relativamente al ponte di San Giorgio (del quale e' fin d'ora           
esclusa la sopraelevazione) e per gli aspetti relativi alla                     
riqualificazione delle sponde del tratto urbano del Po di Volano.               
Si ritiene, inoltre, opportuno estendere il campo di studio                     
all'intero percorso dell'Idrovia, acquisendo opportuni dati                     
storico-conoscitivi su tutte le strutture di attraversamento e di               
contenimento, e sulle emergenze architettoniche limitrofe al                    
tracciato che possano essere in possesso di requisiti di interesse              
storico-artistico ed analizzando con particolare attenzione gli                 
aspetti relativi al tratto in corrispondenza del centro urbano di               
Comacchio.                                                                      
55. Il progetto dovra' contenere gli opportuni approfondimenti volti            
a verificare la compatibilita' paesaggistica dei nuovi interventi.              
Dovranno essere previsti specifici elaborati di studio dei contesti             
paesaggistici attraversati, corredati da opportune sezioni ambientali           
e da tavole tematiche, atti a fornire un supporto in previsione del             
progetto di interventi di mitigazione ambientale e di                           
riqualificazione paesaggistica.                                                 
56. In riferimento agli interventi previsti sul porto canale di Porto           
Garibaldi, il SIA dovra' contenere:                                             
- uno studio dei paraggi di Porto Garibaldi, in funzione dei                    
sedimenti provenienti dalla nuova sistemazione idraulica e degli                
eventuali inquinanti;                                                           
- uno studio degli eventuali fenomeni erosivi in conseguenza delle              
nuove opere;                                                                    
- uno studio degli eventuali fenomeni connessi alla costruzione del             
nuovo molo foraneo Sud;                                                         
- uno studio dell'impatto sulle opere a mare in caso di piena.                  
57. Dovra' essere verificata la possibilita' di utilizzare il                   
materiale proveniente dagli scavi relativi all'allargamento del porto           
canale di Porto Garibaldi per il ripascimento del litorale, come                
stabilisce la normativa in materia (art. 35 del DLgs 152/99 e DM                
Ambiente 24/1/1996 ). Per motivi di economia globale, si ritiene                
opportuno che il ripascimento sia, per quanto possibile, contestuale            
agli scavi;                                                                     
2) di dare atto delle conclusioni della Conferenza di Servizi                   
contenute nel verbale in data 15 novembre 2004, che costituisce                 
l'Allegato A parte integrante e sostanziale della presente delibera,            
ed in particolare:                                                              
- di dare atto che, con riferimento alle piste ciclabili esistenti              
e/o in progetto, segnalate dai Comuni di Tresigallo e Migliarino come           
elementi cui fare attenzione in sede di progettazione definitiva                
(prescrizioni 18. e 28.), ARNI ha inteso specificare che:                       
a) per le piste ciclabili esistenti e' stato rilasciato il nulla osta           
n. 586 dell'8/7/2002 di questo Ufficio, che testualmente recita: "              
..le opere che ricadono in zone demaniali sono assentite alla sola              
condizione che qualora risultassero in conflitto con il progetto di             
adeguamento dell'Idrovia citato vengano demolite a cura ed onere                
dell'Ente richiedente";                                                         
b) la legislazione di riferimento e' il RD 11/7/1913, art. 52 che               
dispone "I beni laterali ai fiumi sono soggetti alla servitu' di via            
alzaia ... Dove la larghezza di questa non e' determinata da                    
regolamenti e consuetudini vigenti, si intendera' stabilita a m 5.".            
In base a tale disposto di legge e' stato rilasciato il N.O. di cui             
al precedente capoverso ed in base al medesimo disposto saranno                 
rilasciati i N.O. relativi a progetti di opere (anche piste                     
ciclabili) che insisteranno sulle strisce di terreno che attualmente            
affiancano l'idrovia;                                                           
c) nel progetto in argomento rimane lecito effettuare interventi su             
vegetazione, anche protetta o interessata da altri progetti di                  
valorizzazione, la cui presenza sia in contrasto con il RD 25/7/1904,           
n. 523, art. 96, comma b), comma e), comma f);                                  
- di dare atto che la Conferenza di Servizi ha preso atto delle                 
osservazioni avanzate dal proponente Settore Ufficio Tecnico e Lavori           
pubblici della Provincia di Ferrara, non ritenendo di apportare                 
modifiche alle prescrizioni individuate, che dovranno essere recepite           
sulla base delle precisazioni effettuate dall'Amministrazione                   
proponente;                                                                     
- di dare atto che la Conferenza di Servizi, considerate le proposte            
avanzate dalla Provincia di Ferrara, ritiene necessario che:                    
a) al SIA venga allegato il master plan in versione integrale;                  
b) sul piano di cantierizzazione sia attivato preventivamente un                
tavolo tecnico con la presenza delle Amministrazioni comunali;                  
c) al gruppo di lavoro, che sara' costituito al fine di approfondire            
le problematiche sollevate dall'attraversamento della citta' di                 
Ferrara, partecipi la Direzione regionale per i Beni Culturali e                
Paesaggistici dell'Emilia-Romagna e la Soprintendenza per i Beni                
Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna;                                   
3) di dare atto che l'assenso degli enti non intervenuti alla                   
Conferenza di Servizi del 5 aprile 2004 si intende acquisito                    
positivamente ai sensi dell'art. 14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto           
1990, n. 241;                                                                   
4) di trasmettere copia della presente deliberazione alla proponente            
Provincia di Ferrara - Settore Ufficio Tecnico e Lavori pubblici,               
nonche', ai sensi e per gli effetti dall'art. 14-ter, comma 7 della             
Legge 7 agosto 1990, n. 241, a tutte le Amministrazioni convocate in            
Conferenza di Servizi;                                                          
5) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della                  
Regione Emilia-Romagna, il presente partito di deliberazione.                   

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