COMUNICATO
Titolo II - Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il progetto di Piano urbanistico attuativo di iniziativa privata delle aziende Querzoli Soc. Coop. a rl e Ferretti Spa, da realizzare in Forli' - Localita' Villa Selva
L'Autorita' competente Comune di Forli' - Servizio Ambiente - Unita'
risorse idriche e suolo - Via Filopanti n. 4 - 47100 Forli', comunica
la decisione relativa alla procedura di verifica (screening),
concernente il progetto di Piano urbanistico attuativo di iniziativa
privata delle aziende Querzoli Soc. Coop. a rl e Ferretti SpA, da
realizzare in Forli' - Localita' Villa Selva.
Il progetto e' presentato da: Consorzio Cooperativa Querzoli, Via I.
Golfarelli n. 133 - 47100 Forli'.
Il progetto e' localizzato in: localita' "Villa Selva", Via
Emilia/Via Lama (ex Via del Tratturo), al foglio di mappa 207,
particella n. 38 e al foglio di mappa n. 226, particelle nn. 1, 2,
11, 12, 13, 19, 20, 21, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 52, 53,
90, 91, 92, 93, 94, 95.
Il progetto interessa il territorio del comune di Forli' e della
provincia di Forli'-Cesena.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente
Comune di Forli' - Servizio Ambiente - Unita' risorse idriche e
suolo- Via Filopanti n. 4, con deliberazione di Giunta comunale n. 79
del 7 marzo 2005, ha assunto la seguente decisione:
1) di approvare, come in effetti approva, per le ragioni premesse
riportate in narrativa, la procedura di verifica (screening) relativa
al progetto di Piano urbanistico attuativo di iniziativa privata in
Via Emilia - Via L. Lama (ex via del Tratture);
2) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e uccessive modifiche ed integrazioni, in considerazione
degli interventi previsti e dei conseguenti impatti ambientali il
"Progetto di Piano urbanistico attuativo di iniziativa privata in Via
Emilia - Via Del Tratturo" nel Comune di Forli' dalla ulteriore
procedura di VIA;
3) di dare atto che la realizzazione del Piano urbanistico attuativo
oggetto della presente procedura e' subordinata alle seguenti
condizioni:
a) che vengano apportate al Piano regolatore generale le modifiche
indicate nella relazione urbanistica allegata alla proposta di
Accordo di programma approvata dalla "Conferenza preliminare"
conclusasi nella seduta del 10/6/2004, confermando le prescrizioni e
gli impegni a carico del soggetto attuatore indicati nella
soprarichiamata proposta;
b) di prevedere, contestualmente all'approvazione del PUA,
l'aggiornamento della classificazione acustica nel seguente modo: 1)
in classe IV, anche il tratto di Via L. Lama compreso fra il termine
del cavalcaferrovia e la Via Emilia (refuso cartografico); 2) in
classe IV, la zona destinata a verde fronte Via Emilia, una fascia
laterale lungo lo scolo Budrione ed una fascia laterale, lungo Via
Luciano Lama, entrambe di 30 metri di profondita' all'interno
dell'urbanizzazione; 3) in classe V, la restante area di intervento;
c) che venga rilasciata deroga alla salvaguardia della fascia di
rispetto cimiteriale, (con atto deliberativo del Consiglio comunale e
previo parere favorevole dell' A.U.S.L), ai sensi della Legge 166/02
e L.R. 19/94;
d) di versare in favore del Comune, l'onere istruttorio di 910 Euro
pari allo 0,02% del costo di realizzazione del progetto;
e con le seguenti prescrizioni:
Aria
1) per quanto riguarda l'insediamento Ferretti: a) i singoli
cantieri/processi devono essere dotati di sistemi di aspirazione che,
attraverso bocchette e strutture mobili di captazione interne agli
scafi o poste sulle macchine utensili, canalizzano l'aria e la
convogliano ai filtri per il trattamento; b) i filtri devono essere
regolarmente manutenzionati ed il loro corretto funzionamento
verificato e mantenuto nel tempo;
2) per quanto riguarda l'insediamento Querzoli: a) per il trattamento
dei fumi prodotti durante la lavorazione occorre dislocare lungo le
linee di produzione, in prossimita' delle saldatrici, degli
abbattitori (filtri); b) qualunque sara' il tipo di filtro scelto per
la messa in opera nello stabilimento di futura realizzazione, dovra'
essere previsto un sistema di centraline di controllo automatiche che
ne regoleranno il funzionamento e la cadenza delle periodiche
manutenzioni; c) mantenere l'umidificazione del materiale
polverulento stoccato all'esterno con meccanismi automatici regolati
da sistemi di controllo che si attivino in risposta a determinate
situazioni meteorologiche rilevate (direzione e velocita' del vento,
umidita' relativa, temperatura);
3) l'emissione dovuta alla produzione di calcestruzzo (ditta
Querzoli) dovra' essere autorizzata ai sensi del DPR 203/88;
4) naturalmente, per tutti i sistemi di trattamento/punti di
emissione, occorre richiedere all'autorita' competente le
autorizzazioni previste dalla normativa vigente;
5) dare la propria disponibilita' a partecipare alle iniziative di
monitoraggio e risanamento della qualita' dell'aria che saranno
proposte dagli enti competenti per le zone industriali, in misura
proporzionale al proprio contributo alle emissioni;
6) prevedere comunque monitoraggi della qualita' dell'aria in
relazione agli inquinanti potenzialmente emessi (NOx, NO2, polveri
totali, PM10, carbonio organico volatile (COV);
Ambiente idrico
7) gli scarichi dai bacini di laminazione dovranno immettere le acque
di scarico verso lo scolo Budrione solo a gravita' e non potranno
essere collegati a pompe di sollevamento;
8) la portata max degli scarichi non deve superare la soglia di 15
l/s*ha;
9) nell'area limitrofa allo scolo Budrione, che delimita l'area ad
ovest, nei primi 5 m da esso non devono essere previste recinzioni,
alberi o qualunque altra opera o manufatto che possa precludere od
ostacolare le attivita' di manutenzione dello scolo consorziale;
10) utilizzare, ai fini produttivi, l'acquedotto industriale in
progetto che raccogliera' le acque del Canale emiliano-romagnolo;
altre eventuali fonti di approvvigionamento non dovranno piu' essere
utilizzate dal momento in cui esso sara' fruibile;
11) realizzare una rete di raccolta dell'acqua piovana dai tetti dei
capannoni destinati alla produzione; quest'acqua andra' stoccata in
serbatoi per: uso antincendio (stoccaggio della quantita' prevista
dalle normative antincendio), irrigazione del verde privato, acqua di
processo; l'eventuale portata in eccesso potra' essere scaricata
attraverso un "troppo pieno";
12) effettuare il trattamento chimico-fisico, e non semplicemente
fisico, delle acque di prima pioggia sia dei piazzali che dei
parcheggi interni al P.U.A. nel rispetto delle NTA del PRG (art.
158);
13) le acque di prima pioggia, sebbene trattate, non possono essere
scaricate in fognatura; lo scarico nello scolo Budrione dovra' essere
autorizzato dall'Ente competente;
Mobilita' e traffico
14) individuare all'interno delle ditte due mobility manager che
dovranno coordinarsi tra loro e con l'Amministrazione comunale in
modo da operare congiuntamente le scelte di politiche/azioni di
mobilita' sostenibile delle due Aziende;
15) predisporre un piano di mobilita', relativo agli spostamenti
casa-lavoro ed a quelli tra gli stabilimenti della stessa ditta;
16) divulgare il suddetto piano tra gli addetti ed i trasportatori,
per quante di loro competenza, monitorarne l'applicazione e la
funzionalita' in modo da migliorarlo nel tempo (il piano deve
riguardare anche gli stabilimenti gia' esistenti);
17) e, attraverso il piano di mobilita': a) scaglionare, per quanto
compatibile con le attivita' degli impianti, gli ingressi/uscite
da/per le aziende degli addetti e dei trasportatori (di materie
prime, rifiuti, prodotti, ecc.), anche in considerazione delle
caratteristiche (entita' ed ore di punta) del traffico locale di
fondo; b) organizzare gli spostamenti degli addetti tra gli
stabilimenti nuovi ed esistenti con mezzi aziendali ecologici
(metano, GPL, ibridi, elettrici); c) assumere quale obiettivo da
perseguire che il traffico quotidiano degli addetti da/per le aziende
non sia maggiore del 50% del loro numero (tra assunti e
collaboratori) e, comunque, di rispettare i valori limite di
immissione definiti dalla normativa sull'inquinamento acustico (DPCM
14/11/1997);
18) quest'ultimo obiettivo potra' essere raggiunto, attraverso i
seguenti strumenti/politiche aziendali: d) organizzando e promuovendo
il car pooling tra gli addetti che si spostano in auto; e) favorendo,
in generale, il trasporto collettivo degli addetti, con l'uso di
pulmini aziendali o, eventualmente, attraverso convenzioni con il
sistema di trasporto pubblico per eventuale attivazione di una nuova
linea in relazione alle esigenze di percorso/orari dei lavoratori;
19) presentare al Comune (Ufficio VIA del Servizio ambiente ed
Ufficio mobilita'), il Piano di mobilita', tre mesi prima dell'inizio
delle attivita' produttive;
20) approvato il piano presentato, nel caso in cui, a causa della
mancata costruzione o funzionalita' delle nuove infrastrutture in
progetto, o, comunque, del sopraggiungere di problemi di congestione
del traffico o pericolosita' dovuti al traffico indotto dalle ditte,
il Comune si riserva comunque di dare prescrizioni integrative, volte
ad esempio ad aumentare il trasporto collettivo degli addetti (es.
azioni di cui al precedente punto 18, lett. e);
21) inserire, previo parere positivo vincolante dell'ente
proprietario della strada (ANAS), una rotatoria nell'intersezione
della Via Emilia con la Via del Trattura, al fine sia della
fluidificazione del traffico sia, soprattutto, per ragioni di
sicurezza stradale;
22) realizzare il percorso ciclabile che colleghi il ponte sul fiume
Ronco fino alla pista del cavalcaferrovia che si innesta su Via del
Tratturo.
Paesaggio, flora e fauna
23) nelle aree che assolveranno alla funzione di vasche di
laminazione con conseguente forte variabilita' di disponibilita'
idrica verranno realizzati nuclei arborei, distanziati 25-30 metri
tra loro, in grado di sopportare per brevi periodi la sommersione
dell'apparato radicale;
24) i nuclei arborei verranno costituiti in leggero rilievo creando
piccole zone meno depresse e quindi meno soggette a ristagno idrico.
Ogni gruppo presentera':
- n. 3 Ontano nero (Alnus glutinosa), - n. 3 Salice bianco (Salix
alba), - n. 3 Ligustro (Ligustrum vulgare);
25) le piante dovranno essere gia' conformate ad alberello,
piantumate con la migliore tecnica agronomica ed avere le dimensioni
minime di cm. 12-14 di circonferenza ad un metro dal colletto;
26) a maggior integrazione della fascia lato cimitero, al di fuori
delle vasche di laminazione, andra' costituita una barriera verde
multispecifica, dello spessore medio di 25 m. (con piu' specie di cui
i 60/70% della consistenza sempreverde) per la quale bisognera'
utilizzare quasi esclusivamente piante autoctone e in modesta
percentuale, 10-15%, naturalizzate; essa dovra' essere
multistratificata, costituita da piante a grande sviluppo al centro
della fascia e piu' basse ai lati, e dovra' avere lo spessore massimo
possibile, compatibilmente con le servitu' di passaggio e altre
pertinenze necessarie tecnicamente per le manutenzioni;
27) la collocazione delle piante e le dimensioni minime dovranno
riferirsi alle tipologie standard della forestazione, con standard
qualitativo elevato;
28) sul fronte lato ex-Via del Tratturo, oltre al filare di alberi,
la fascia di verde dovra' essere integrata con vegetazione
sempreverde ad ulteriore mitigazione, realizzando una siepe con
piante di Alloro (Laurus nobilis) di prima qualita', ben accestite,
di altezza minima di 80-100 cm che verranno mantenute in forma
obbligata ad altezza variabile in base all'effetto paessaggistico che
si vorra' ottenere;
29) a nord della ferrovia, la fascia a mitigazione sara' costituita
da una barriera verde multispecifica (con piu' specie di cui il 60/70
% della consistenza sempreverde); per tale fascia bisognera'
utilizzare quasi esclusivamente piante autoctone ed in modesta
percentuale, 10-15%, naturalizzate; essa sara' multistratificata,
costituita da piante a grande sviluppo al centro della fascia e piu'
basse ai lati, e dovra' avere lo spessore massimo possibile,
compatibilmente con le servitu' di passaggio e altre pertinenze
necessarie tecnicamente per le manutenzioni;
30) le piante da utilizzare saranno sia piante spoglianti autoctone,
ma con perdita del fogliame a fine inverno come il carpino bianco
(Carpinus betulus) e la roverella (Quercus pubescens), sia piante
autoctone con fogliame persistente come il leccio (Quercus ilex),
l'alloro (Laurus nobilis), il ligustro (Ligustrum vulgare), che
lasciati crescere in forma libera raggiungono anche i 6-7 m.
d'altezza e oltre;
31) alla base di questi gruppi di piante piu' alte, possono essere
collocati cespugli sempreverdi autoctoni come la ginestra dei
carbonai (Cytisus scoparius), la lentaggine (Viburnum tinus) e
l'agrifoglio (Ilex aquifolium);
32) questa fascia dovra' essere costituita con piante di altezza
minima di 120-150 cm per quelle destinate al centro a costituire lo
strato piu' alto, e di 60-80 cm per i cespugli destinati ai bordi
della fascia; dovranno essere ben accestite e della migliore
qualita', utilizzando tutti gli accorgimenti tecnici sia per il loro
sicuro attecchimento che per la manutenzione futura (impianto di
irrigazione di soccorso, biodisco, micorizzazione, ecc.);
33) realizzare i parcheggi con sottofondo permeabile tipo grigliato
erboso;
34) realizzare tetti verdi, in particolare, sulle palazzine e
capannoni destinati ad uffici e servizi e sul capannone della ditta
Querzoli che si affaccia e sul bacino per l'invarianza idraulica
(lato ovest);
35) le prescrizioni sul verde di comparto ed i tetti verdi vanno
considerate quali interventi di mitigazione degli impatti,
integrativi delle quantita' di alberature previste per il verde
privato dalle norme comunali;
36) in fase di progetto esecutivo dovra' essere presentato
all'Ufficio Verde del Comune il progetto esecutivo del verde per
approvazione.
Suolo e sottosuolo
37) prima dell'inizio dei lavori svolgere una campagna geognostica
accurata, per definire esattamente gli ambiti di variazione
tessiturale e meccanica, che sia di aiuto alle scelte progettuali
delle strutture e per un ulteriore verifica sito-specifica delle
condizioni di pericolosita' locale degli aspetti fisici del
territorio (indagini geotecniche);
38) svolgere sull'area di intervento indagini sull'andamento del
primo acquifero al fine di verificarne la vulnerabilita' rispetto
agli scavi da realizzare.
Rifiuti
39) i rifiuti non riciclati o recuperati (internamente o esternamente
alle stesse ditte) devono essere differenziati ed inviati al
corretto smaltimento tramite ditte specializzate;
40) in particolare, perche' sia effettivamente realizzato il recupero
dei rifiuti di costruzione e demolizione, si chiede alla ditta
Querzoli di mettere in atto la frantumazione degli inerti di scarto
prodotti e pertanto attivarsi per le relative procedure;
41) l'abbattimento delle polveri conseguenti alla frantumazione
dovra' essere ottenuto mediante umidificazione del materiale, con
acqua nebulizzata, direttamente nelle fasi di avvio ai martelli.
Dovra' essere inoltre opportunamente scelta l'area per la
localizzazione del sistema di recupero: un'area lontana dal perimetro
dell'azienda e riparata con reti antipolvere, in modo da limitare i
disagi dovuti alla rumorosita' e alla limitata, ma possibile,
diffusione delle polveri durante la triturazione.
Rumore
42) al momento dell'insediamento delle attivita' andra' eseguita una
campagna di rilievi della rumorosita' derivante dall'area a verifica
e confronto coi dati dei rilievi ante opera. Le misure andranno
eseguite presso i ricettori piu' prossimi individuati (vedi Allegato
2) dalle sigle Rl, R2, R3, R6, R8. La relazione della campagna di
misure dovra' contenere anche una valutazione delle stesse, in merito
al rispetto dei limiti di immissione assoluti e differenziali presso
gli edifici presenti in prospicenza dell'attivita', e dei limiti
previsti dal DPR 142/04 e le eventuali mitigazioni da attuare. Tale
relazione andra' inviata all'Ufficio VIA del Comune di Forli';
43) predisposizione di revisione del documento di valutazione di
impatto acustico, in sede di richiesta di concessione edilizia, alla
luce delle prescrizioni impartite in questa sede;
44) prevedere la messa in opera di idoneo impianto silenziato per
l'attivita' di produzione del c.l.s. (torre automatizzata e
macchinari ed impianti relativi);
45) prevedere la messa in opera di idoneo impianto silenziato per il
frantoio richiesto in questa sede al fine del recupero dei rifiuti di
costruzione e demolizione all'interno del ciclo produttivo della
Querzoli;
46) realizzazione/implementazione di barriere verdi su tutti i lati
della proprieta' e, particolarmente finalizzata a questo scopo, sul
lato verso il Cimitero come meglio indicato nei paragrafi della
presente delibera relativi a "Paesaggio, flora e fauna".
Energia
47) dimensionare l'impianto di tetti fotovoltaici in modo da
garantire una copertura del fabbisogno di energia elettrica,
complessivo per i due stabilimenti, almeno del 25% e per un'
estensione della superficie dei pannelli di almeno 1000 mq.;
48) dimensionare gli impianti di illuminazione esterna, interni ed
esterni all'area privata, in modo da risultare della massima
efficienza, dal punto di vista sia del rendimento energetico che
dell'inquinamento luminoso; a tal proposito si indica come
riferimento normativo da seguire la L.R. 19/03;
49) utilizzare lampade ad alta efficienza energetica anche
all'interno degli uffici/stabilimenti;
50) relativamente alla fase di cantiere si prescrive: a) per
l'eventuale impianto di betonaggio e altri impianti fissi, prevedere
sistemi di abbattimento per le polveri in corrispondenza degli sfiati
da serbatoi e miscelatori durante il carico, lo scarico e la
lavorazione; b) limitare il piu' possibile l'accumulo di materiale
all'aperto; c) prevedere la compattazione ed umidificazione, in
condizioni ventose, dei depositi temporanei di terre, materie prime
ed inerti e delle vie di transito da e per i cantieri; d) per il
trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei
cassoni con teloni; e) acquisire le autorizzazioni necessarie per le
emissioni di inquinanti in atmosfera ai sensi delle vigenti
normative; f) durante la fase di cantiere prevedere l'utilizzo di
macchinari conformi al DPR 459/96 "Direttiva macchine" che prevede il
rispetto dei livelli di emissione in atmosfera (rumore, vibrazioni e
gas di scarico), in modo tale da non compromettere l'ambiente
circostante; inoltre, si dovra' valutare la necessita' di introdurre
eventuali mitigazioni acustiche, sul cantiere e su eventuali
ricettori; le azioni attivate dovranno consentire il rispetto dei
limiti sonori previsti dalle normative vigenti; g) individuare
precise disposizioni tese a limitare le interferenze tra i mezzi di
cantiere e la viabilita' esistente (ad es. lo scaglionamento
temporale degli automezzi); h) porre particolare attenzione alle
interferenze con il reticolo idrografico superficiale, fondamentale
per l'irrigazione in agricoltura, garantendo, in ogni caso, alle
aziende interessate lo svolgimento delle attivita' produttive;
4) di esprimere, sulle osservazioni pervenute, le seguenti
deduzioni:
a) si e' ritenuto di non attivare l'istruttoria pubblica proposta
dalla WWF-Sezione di Forli'-Cesena nella sua "Osservazione" del
29/4/2004 (Allegato 1) in quanto:
b) i proponenti hanno sottoposto volontariamente il progetto alla
procedura di screening; infatti, ex L.R. 19/99 e successive
modifiche, i progetti di sviluppo di zone industriali/produttive
rientrano tra gli interventi da sottoporre a screening, solo per
estensioni superiori a 40 ha, mentre in questo caso l'area
interessata dall'intervento e' di ca 33 ha;
c) da una lettura combinata della L.R. 19/99 e successive
modificazioni e della deliberazione 1238/02, tale strumento di
partecipazione risulta piu' appropriato nell' ambito di procedura di
VIA piuttosto che di verifica;
d) le osservazioni presentate non sono in effetti focalizzate sul
progetto specifico in esame ma sono soprattutto di carattere
generale;
si fa presente che:
e) l'intera zona ricade nell'ambito territoriale che si configura
come il naturale bacino di espansione dell'attuale zona industriale
di Villa Selva, in quanto la presenza a nord del Santuario di Forno'
ne impedisce lo sviluppo; l'area gode di requisiti urbanistici
favorevoli, quali l'accessibilita', la presenza di importanti
infrastrutture esistenti e di previsione, la morfologia pianeggiante
e non ultimo il fatto che non interferisce con vincoli di natura
ambientale, paesaggistica, storico-architettonica, ostativi alla
realizzazione dell'intervento;
f) in accordo con l'approccio di valutazione complessiva delle
trasformazioni del territorio auspicata dall'associazione
ambientalista, parallelamente allo screening per il PUA esaminato di
cui al presente atto, si sta volgendo, in sede provinciale, la
valutazione d'impatto ambientale complessiva per il Polo industriale
di Villa Selva;
g) che con la procedura di screening e' stata svolta un'approfondita
analisi delle interazioni del progetto con l'ambiente in cui esso si
inserisce;
h) che attraverso il presente atto conclusivo di screening, in
aggiunta alle misure di mitigazione gia' previste dal progetto,
vengono impartite una serie di prescrizioni, interventi progettuali e
misure di mitigazione volte, appunto, a minimizzarne gli eventuali
impatti negativi del progetto e, ove possibile, a generare impatti
positivi (es. incremento della vegetazione) sul territorio;
5) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18
maggio 1999, n. 9, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di
rispettiva competenza, copia della presente deliberazione:
a) al Presidente della Regione Emilia-Romagna;
b) alla Regione Emilia - Romagna, Servizio Tecnico di Bacino;
c) alla Provincia di Forli'-Cesena;
d) all'ARPA - Sezione provinciale di Forli'-Cesena;
e) al Dipartimento di prevenzione dell'AUSL di Forli;
6) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9, la presente deliberazione;
7) di disporre il versamento a favore di questo Comune della somma di
Euro 910 quale rimborso delle spese istruttorie per la procedura di
screening determinate secondo i criteri stabiliti dalla delibera di
Giunta comunale 340/02.