REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 maggio 2005, n. 134

Approvazione seconda rimodulazione del piano degli interventi urgenti diretti a fronteggiare i danni conseguenti alla crisi sismica che ha colpito il territorio della provincia di Forli'-Cesena a partire dal 26/1/2003

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE                                                     
in qualita' di Commissario delegato                                             
Visti:                                                                          
- la Legge 24 febbraio 1992, n. 225, recante "Istituzione del                   
servizio nazionale della protezione civile" e successive modifiche ed           
integrazioni e, in particolare, l'art. 5;                                       
- il DLgs 30 marzo 1998, n. 112, recante "Conferimento di funzioni e            
compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali,            
in attuazione del Capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59" e, in                
particolare, gli articoli 107 e 108;                                            
- la Legge 30 marzo 1998, n. 61, di conversione del Decreto-Legge 30            
gennaio 1998, n. 6, recante "Ulteriori interventi urgenti in favore             
delle zone terremotate delle regioni Marche ed Umbria e di altre                
colpite da eventi calamitosi", e successive modifiche ed                        
integrazioni;                                                                   
- la Legge 27 dicembre 2002, n. 289, recante "Disposizioni per la               
formazione del Bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge                
finanziaria 2003)", e, in particolare, l'art. 80, comma 29, che ha              
autorizzato limiti di impegno quindicennali a totale carico dello               
Stato per la prosecuzione degli interventi in corso a seguito di                
svariati eventi calamitosi verificatisi in numerose regioni d'Italia,           
tra le quali, la regione Emilia-Romagna;                                        
- il DL 7 febbraio 2003, n. 15, recante "Misure finanziarie per                 
consentire interventi urgenti nei territori colpiti da calamita'                
naturali", convertito, con modificazioni, nella Legge 8 aprile 2003,            
n. 62, e, in particolare, l'art. 1, con il quale il Dipartimento                
della Protezione Civile e' stato autorizzato a provvedere con                   
contributi quindicennali agli ulteriori mutui stipulabili dalle                 
Regioni interessate per fronteggiare le esigenze derivanti dalla                
prosecuzione degli interventi e dall'opera di ricostruzione nei                 
territori colpiti da calamita' naturali che abbiano formato oggetto             
di disposizioni legislative o per le quali sia stato deliberato lo              
stato di emergenza ai sensi dell'art. 5, comma 1, della Legge                   
225/92;                                                                         
- la L.R. 19 aprile 1995, n. 45, recante "Disciplina delle attivita'            
e degli interventi della Regione Emilia-Romagna in materia di                   
protezione civile", e successive modifiche ed integrazioni;                     
- la L.R. 7 febbraio 2005, n. 1, recante "Norme in materia di                   
protezione civile e volontariato. Istituzione dell'agenzia regionale            
di protezione civile", che ha abrogato la predetta L.R. 45/95, e, in            
particolare, l'art. 25, che ha stabilito che ai procedimenti ed alle            
attivita' in corso alla data di entrata in vigore della legge e fino            
alla loro conclusione, continuano ad applicarsi le disposizioni delle           
previgenti leggi regionali, ancorche' abrogate;                                 
premesso che:                                                                   
- una crisi sismica di magnitudo fino a 4,3 ed intensita'                       
macrosismica fino al VI-VII grado della scala MCS, ha interessato               
alcuni comuni della provincia di Forli'-Cesena a partire dal 26                 
gennaio 2003, causando ingenti danni al patrimonio immobiliare                  
pubblico e privato a seguito dei quali e' stata disposta                        
l'evacuazione di numerosi nuclei familiari dagli stabili                        
interessati;                                                                    
- con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 marzo             
2003, pubblicato sulla G.U. del 17 marzo 2003, n. 63, e' stato                  
dichiarato lo stato di emergenza, prorogato fino al 7 marzo 2005 con            
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2004,           
pubblicato nella G.U. del 3 maggio 2004, n. 102, e successivamente              
fino al 31 dicembre 2005 con decreto del Presidente del Consiglio dei           
Ministri del 25 febbraio 2005, pubblicato sulla G.U. del 7 marzo                
2005, n. 54;                                                                    
- con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3292 del           
6 giugno 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica             
Italiana n. 134 del 12 giugno 2003, per fronteggiare i danni                    
conseguenti agli eventi specificati in premessa, e' stato assegnato             
alla Regione Emilia-Romagna un finanziamento pari ad Euro 4,5                   
milioni, per la gestione del quale e' stata autorizzata l'istituzione           
di una contabilita' speciale intestata al Presidente della Regione              
Emilia-Romagna - Commissario delegato, secondo le modalita' previste            
dall'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile              
1994, n. 367;                                                                   
- con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3311 del           
12 settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della                    
Repubblica Italiana n. 219 del 20 settembre 2003, come modificata               
dall'ordinanza n. 3317 del 10 ottobre 2003, pubblicata nella Gazzetta           
Ufficiale della Repubblica Italiana n. 242 del 17 ottobre 2003, e'              
stato autorizzato un limite di impegno quindicennale decorrente                 
dall'anno 2004 pari ad Euro 90.720,00 finalizzato ad integrare il               
finanziamento gia' concesso con l'ordinanza 3292/03;                            
- con proprio decreto n. 204 del 28 luglio 2003 e' stata approvata la           
direttiva per l'erogazione di contributi a soggetti privati ed                  
attivita' produttive danneggiati dalla crisi sismica in questione;              
- a valere sui fondi stanziati dalle citate ordinanze ministeriali,             
e' stato approvato ed avviato con proprio decreto n. 286 del 17                 
novembre 2003 il "Piano degli interventi urgenti diretti a                      
fronteggiare i danni conseguenti alla crisi sismica che ha colpito il           
territorio della provincia di Forli'-Cesena a partire dal                       
26/1/2003";                                                                     
vista la nota dell'Assessore Difesa del suolo e della costa,                    
Protezione civile, del 29 aprile 2004 di prot. AMB/PTC/04/33341,                
indirizzata al Capo del Dipartimento della Protezione civile con la             
quale si chiedeva l'autorizzazione ad utilizzare, per il                        
proseguimento degli interventi conseguenti alla crisi sismica                   
verificatasi a partire dal 26 gennaio 2003 nei territori della                  
provincia di Forli'-Cesena, i finanziamenti derivanti dai limiti di             
impegno quindicennali destinati agli interventi relativi agli eventi            
sismici di aprile-giugno 2000, decorrenti dall'anno 2004 pari ad Euro           
28.728,00 a valere sulle risorse di cui al DL 7 febbraio 2003, n. 15            
(40%) ed Euro 17.388,00 a valere sulle risorse di cui all'art. 80,              
comma 29, della Legge 27 dicembre 2002, n. 289;                                 
preso atto della nota del Dipartimento della Protezione civile del 6            
maggio 2004 di prot. DPC/CG/0023047, con la quale si autorizza la               
Regione Emilia-Romagna ad utilizzare, per il proseguimento degli                
interventi conseguenti alla crisi sismica che ha colpito la provincia           
di Forli'-Cesena nel gennaio 2003, ai sensi e per gli effetti di cui            
all'articolo 1, comma 1, dell'ordinanza n. 3311/03, i finanziamenti             
derivanti dai limiti di impegno quindicennali destinati agli                    
interventi relativi agli eventi sismici di aprile-giugno 2000;                  
visto il proprio decreto n. 159 del 28 giugno 2004, cosi' come                  
modificato con successivo decreto n. 173 del 19 luglio 2003, con il             
quale, si e' dato corso all'assunzione dei mutui con la Cassa                   
Depositi e Prestiti autorizzati dall'OPCM 3311/03, ammontanti ad Euro           
988.512,35, Euro 189.464,87 ed Euro 313.028,91, per un importo                  
complessivo di Euro 1.491.006,13, accreditati sulla contabilita'                
speciale di posizione n. 3098, accesa presso la Banca d'Italia -                
Tesoreria provinciale dello Stato - Sezione di Bologna a proprio                
favore;                                                                         
visto il proprio decreto n. 188 del 4 agosto 2004 che approva il                
piano recante in oggetto: "OPCM n. 3292/2003. Prima rimodulazione del           
Piano degli interventi urgenti diretti a fronteggiare i danni                   
conseguenti alla crisi sismica che ha colpito il territorio della               
provincia di Forli'-Cesena a partire dal 26/1/2003", destinando                 
all'attuazione della rimodulazione del piano il finanziamento                   
complessivo di Euro 1.075.434,38, cosi' suddiviso:                              
- Euro 991.006,13 derivanti dalla stipula dei mutui quindicennali con           
la Cassa Depositi e Prestiti di cui al proprio decreto 159/04, cosi'            
come modificato con successivo decreto 173/03, pari a complessivi               
Euro 1.491.806,13 al netto delle risorse gia' utilizzate nel                    
precedente piano approvato con proprio decreto 286/03, pari ad Euro             
500.000,00;                                                                     
- Euro 84.428,25 resisi disponibili sull'erogazione dei contributi a            
favore dei soggetti danneggiati, a seguito della rinuncia da parte di           
alcuni aventi titolo a tali contributi;                                         
richiamato l'art. 10 dell'ordinanza 3388 del 23 dicembre 2004,                  
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 30 dicembre 2004, che            
relativamente alla durata dell'assegnazione del contributo per                  
autonoma sistemazione sostituisce le parole "massima di 12 mesi"                
dell'art. 3, comma 1, dell'ordinanza  del  Presidente del Consiglio             
dei Ministri n. 3292 del 6 giugno 2003, con le parole "dello stato              
d'emergenza";                                                                   
considerato che dalla verifica degli interventi relativi agli eventi            
sismici dell'anno 2000, ricompresi nel piano ex art. 2 OM 3076/2000,            
erano risultate economie pari a Euro 1.224.284,44, intendendosi tale            
importo non definitivo poiche' restavano ancora da liquidare n. 17              
interventi;                                                                     
vista la propria nota prot. n. 3180/05/PGR del 9 febbraio 2005 con la           
quale si chiede:                                                                
- l'adozione di un'apposita ordinanza di protezione civile che,                 
prendendo atto delle economie sinora accertate derivanti                        
dall'ordinanza 3076/00 consenta la destinazione immediata di una                
quota pari a 600.000,00 Euro di tali economie alla contabilita'                 
speciale intestata al Presidente della Giunta regionale, in qualita'            
di Commissario delegato per l'emergenza conseguente alla crisi                  
sismica verificatasi a partire dal 26 gennaio 2003 in provincia di              
Forli'-Cesena (posizione n. 3098 presso la Tesoreria provinciale                
dello Stato - Sezione di Bologna);                                              
- di autorizzare la Regione Emilia-Romagna, nel cui bilancio                    
risultano iscritte tali economie, a trasferire direttamente la                  
suddetta quota di 600.000,00 Euro alla summenzionata contabilita'               
speciale n. 3098,  evitando che un piu' lungo iter pregiudichi il               
proseguimento del percorso di superamento dell'emergenza;                       
vista l'ordinanza n. 3399 del 18 febbraio 2005, pubblicata sulla                
Gazzetta Ufficiale n. 46 del 25 febbraio 2005, che all'art. 5, comma            
2 autorizza la Regione Emilia Romagna ad utilizzare e trasferire                
l'importo di Euro 600.000,00 rinvenienti dalle economie derivanti               
dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3076 del            
3 agosto 2000 per il proseguimento degli interventi posti in essere             
per il superamento del contesto emergenziale conseguente agli eventi            
sismici dell'anno 2003;                                                         
dato atto della proposta di Seconda Rimodulazione del Piano degli               
interventi urgenti diretti a fronteggiare i danni conseguenti alla              
crisi sismica che ha colpito il territorio della provincia di                   
Forli'-Cesena a partire dal 26/1/2003, formulata nella seduta del 7             
aprile 2005 dallo Staff Tecnico-Amministrativo, di cui al punto 1)              
del dispositivo della determinazione del Direttore generale Ambiente            
e Difesa del suolo e della costa n. 8685 del 18 luglio 2003;                    
considerato che:                                                                
- tale proposta e' stata valutata positivamente nella seduta del 7              
aprile 2005 del Comitato Istituzionale, di cui al punto 1) del                  
proprio decreto n. 192 del 18 luglio 2003;                                      
- in tale seduta si e' convenuto di destinare all'attuazione del                
piano in questione risorse pari ad Euro 737.526,32 provenienti per              
Euro 600.000,00 da economie derivanti dall'attuazione degli                     
interventi previsti dall'OPCM 3076/00, per Euro 105.041,63 dalle                
economie accertate da lavori eseguiti su opere pubbliche e da                   
soggetti privati previsti dal Piano degli interventi urgenti e per              
Euro 32.484,69 dal residuo previsto nella Prima Rimodulazione;                  
- in seguito all'accertamento di un errore materiale di Euro                    
33.513,98 da parte del Comune di Bagno di Romagna sulle economie                
rinvenienti dagli interventi a favore dei soggetti privati, i dati              
succitati sono stati modificati in diminuzione; pertanto, le risorse            
da destinare all'attuazione della Seconda Rimodulazione ammontano ad            
Euro 704.012,34 e non ad Euro 737.526,32, in quanto l'importo delle             
economie accertate da lavori eseguiti su opere pubbliche e da                   
soggetti privati previsti dal Piano degli interventi urgenti sono               
pari ad Euro 71.527,65 e non ad Euro 105.041,63;                                
dato atto che sulla base dei dati raccolti e dei censimenti                     
effettuati, l'Assessore alla Difesa del suolo e della costa.                    
Protezione civile, presidente del Comitato Istituzionale                        
summenzionato, tenuto conto degli indirizzi formulati dal medesimo              
Comitato, ha proposto che il piano si articoli nelle seguenti                   
attivita', nei limiti dei sottoelencati importi:                                
a) ulteriori interventi di prima assistenza alle attivita' produttive           
- 16.480,34 Euro;                                                               
b) finanziamento integrativo alla classe d) di soggetti privati con             
abitazioni principali e aziende agricole in immobili gravemente                 
danneggiati - Euro 26.532,00;                                                   
c) ulteriore finanziamento sui lavori previsti per i due interventi             
strategici sul Palazzo municipale di Santa Sofia e sulla Scuola media           
M. Valgimigli in comune di Bagno di Romagna e finanziamento di due              
interventi gia' previsti nella Prima Rimodulazione del Piano nei                
Comuni di Galeata e Bagno di Romagna - Euro 611.000,00;                         
d) assunzione di personale a tempo determinato - Euro 50.000,00                 
per un totale di 704.012,34 Euro;                                               
dato atto che le procedure per l'attuazione degli interventi sulle              
opere pubbliche e di fruizione pubblica, le modalita' di erogazione             
dei diversi tipi di contributi a favore dei soggetti interessati, sia           
pubblici che privati, e le conseguenti modalita' di erogazione delle            
somme assegnate ai Comuni territorialmente competenti sono stabilite            
nelle rispettive ed apposite sezioni del piano approvato con proprio            
decreto 286/03, ad eccezione di quanto previsto al paragrafo 4.1                
della Prima Rimodulazione e al paragrafo 6 della Seconda                        
Rimodulazione relativamente alla tempistica degli interventi sugli              
edifici pubblici e di fruizione pubblica, secondo il quale gli                  
interventi in parola devono essere progettati e presentati al                   
Servizio Tecnico di Bacino territorialmente competente per la presa             
d'atto, nonche' affidati all'impresa appaltatrice entro e non oltre             
la data di scadenza dello stato di emergenza fissata al 31 dicembre             
2005, decorrendo da quest'ultima data il termine di 12 mesi per                 
l'esecuzione e l'ultimazione dei lavori, con la precisazione che gli            
enti attuatori non potranno in tale fase avvalersi delle deroghe alla           
normativa vigente in materia;                                                   
ritenuto pertanto di procedere all'approvazione del Piano recante in            
oggetto: "OPCM 3292/03 - Seconda Rimodulazione del Piano degli                  
interventi urgenti diretti a fronteggiare i danni conseguenti alla              
crisi sismica che ha colpito il territorio della provincia di                   
Forli'-Cesena a partire dal 26/1/2003";                                         
dato atto:                                                                      
- del parere di regolarita' amministrativa espresso dal Responsabile            
del Servizio Protezione civile, ing. Demetrio Egidi a cio' delegato             
dal Direttore generale Ambiente, Difesa del suolo e della costa,                
dott.ssa Leopolda Boschetti, con determinazione n. 8519 del 16 luglio           
2003 prorogata con determinazione n. 8989 del 5 luglio 2004, ai sensi           
dell'art. 37, quarto comma, della L.R. 43/01 e della propria                    
deliberazione 447/03;                                                           
- del parere favorevole espresso, ai sensi della citata                         
determinazione 8519/03, dal Direttore generale Ambiente e Difesa del            
suolo e della costa, dott.ssa Leopolda Boschetti, in ordine alla                
coerenza tra il piano degli interventi di protezione civile che si va           
ad approvare con il presente decreto e i programmi di intervento di             
difesa del suolo;                                                               
decreta:                                                                        
per le ragioni espresse nella parte narrativa del presente atto e che           
qui si intendono integralmente richiamate:                                      
1) di approvare il piano recante in oggetto: "OPCM 3292/03 - Seconda            
Rimodulazione del Piano degli interventi urgenti diretti a                      
fronteggiare i danni conseguenti alla crisi sismica che ha colpito il           
territorio della provincia di Forli'-Cesena a partire dal 26/1/2003",           
allegato al presente atto, quale parte integrante e sostanziale;                
2) di pubblicare il presente decreto e l'allegata Seconda                       
Rimodulazione del Piano di cui al precedente punto 1) nel Bollettino            
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.                                         
IL PRESIDENTE                                                                   
COMMISSARIO DELEGATO                                                            
Vasco Errani                                                                    
(segue allegato fotografato)                                                    

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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