REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 febbraio 2005, n. 172

Legge 378/03 "Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell'architettura rurale". Proposta al Ministero per i Beni e le Attivita' culturali di individuazione di tipologia di architettura rurale nel territorio regionale

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Vista la Legge n. 378 del 24 dicembre 2003 "Disposizioni per la                 
tutela e la valorizzazione dell'architettura rurale", in particolare            
il comma 2 dell'articolo 1 che dispone "Ai fini dei benefici previsti           
dalla presente legge, le diverse tipologie di architettura rurale               
presenti sul territorio nazionale sono individuate, con decreto                 
avente natura non regolamentare del Ministro per i Beni e le                    
Attivita' culturali, di concerto con i Ministri delle Politiche                 
agricole e forestali e dell'Ambiente e della Tutela del territorio,             
su proposta delle regioni interessate, previa intesa in sede di                 
Conferenza unificata di cui all'art. 8 del DLgs 28 agosto 1997, n.              
281.";                                                                          
dato atto che:                                                                  
- al fine di pervenire all'individuazione di dette tipologie nel                
territorio regionale sono stati svolti incontri conoscitivi con le              
Amministrazioni provinciali della regione, con la "Direzione                    
regionale per l'Architettura e il Paesaggio" del Ministero per i Beni           
e le Attivita' culturali e con l'Istituto per i Beni artistici,                 
culturali e naturali (IBACN), nonche' con i Servizi regionali                   
"Territorio rurale" e "Tutela e Valorizzazione del paesaggio" e con             
diversi consulenti universitari;                                                
- nel corso di tali incontri e' emerso che, nel territorio regionale,           
sono stati realizzati numerosi studi dall'IBACN e dalle Provincie,              
che hanno promosso ricerche finalizzate alla stesura di Piani                   
territoriali di coordinamento provinciale e a fornire indirizzi alla            
pianificazione comunale per regolamentare il recupero del patrimonio            
rurale indirizzandolo verso obiettivi di qualita' ambientale e                  
paesaggistica;                                                                  
- nel corso della redazione di strumenti urbanistici comunali, sono             
stati svolti censimenti del patrimonio agricolo, ai sensi dell'art.             
17 della L.R. 6/95 "Norme in materia di programmazione e                        
pianificazione territoriale, in attuazione della Legge 8 giugno 1990,           
n. 142 e modifiche e integrazioni alla legge urbanistica e edilizia"            
che prevede "...in sede di realizzazione di PRG o di sua variante, il           
Comune effettua il censimento degli insediamenti e degli edifici in             
Zona E che presentano le caratteristiche di bene culturale o di                 
interesse storico testimoniale". Tali censimenti sono stati elaborati           
in alcuni casi secondo la metodologia elaborata dall'IBACN che ha               
concordato con il Ministero dei Beni culturali e ambientali un                  
modello unico di scheda;                                                        
- sono tuttora in corso ulteriori elaborazioni mirate alla                      
realizzazione di banche dati informatizzate di catalogazione e                  
approfondimenti, promosse sia da Enti locali che da facolta'                    
universitarie, pur con stati di avanzamento e di approfondimento non            
omogenei  sul territorio regionale;                                             
vista la necessita' di sintetizzare gli studi suddetti in una                   
classificazione delle tipologie di architettura rurale che siano                
testimonianze significative della storia delle popolazioni e delle              
comunita' rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali,              
dell'evoluzione del paesaggio, si ritiene che:                                  
- nelle aree di pianura, in particolare nelle aree piu' prossime alla           
Via Emilia, l'urbanizzazione ha assunto un carattere diffuso, in cui            
si sfumano i confini tra campagna e citta': gli ambiti accolgono                
funzioni e costruzioni che modificano l'assetto paesaggistico,                  
riducendo e impoverendo le testimonianze storico ambientali. Un                 
fenomeno analogo, anche se di minore intensita', e' comunque                    
riscontrabile su tutto il territorio regionale. A questa nuova                  
condizione e' stata ricondotta la disciplina del territorio rurale              
della L.R. 20/00 "Disciplina generale sulla tutela e l'uso del                  
territorio" con l'intento di tenere maggiormente conto delle mutate             
condizioni strutturali e ambientali. L'obiettivo di rivalutazione               
degli insediamenti rurali implica la ricostruzione del rapporto tra             
le strutture e i contesti ambientali. La scala territoriale e' la               
dimensione d'intervento adeguata a riproporre il paesaggio come                 
risorsa, anche  in attuazione della "Convenzione europea del                    
paesaggio" che la Regione promuove con diverse politiche e azioni;              
- premesso che rientrano nelle tipologie di architettura rurale gli             
spazi e le costruzioni adibiti ad abitazione (padronale, colonica e             
bracciantile) e ad attivita' agricole, le forme funzionali                      
dell'architettura rurale in Emilia-Romagna possono essere raggruppate           
in una decina di tipologie prevalenti nelle aree pedecollinari e di             
pianura (facenti capo alle principali citta' che hanno storicamente             
condizionato il contado e la proprieta' fondiaria) ed in forme di               
collina e di montagna di determinazione piu' complessa;                         
- nella fascia collinare e montana sono riscontrabili edifici                   
riconducibili alla tipologia a torre, nelle sue diverse espressioni,            
alla casa a balchio e a tipologie derivanti dalla monocellula                   
originaria secondo la logica dei raddoppi della cellula o dei corpi             
laterali o tergali. Le variazioni sono legate ai dominanti caratteri            
ambientali; in particolare la morfologia del terreno condiziona la              
posizione degli accessi. La collocazione e l'aggregazione dei diversi           
corpi edilizi rispetto alle curve altimetriche (parallelamente o                
perpendicolarmente) ha generato insediamenti di pendio e di crinale.            
La disposizione degli edifici di servizio e' subordinata alla                   
morfologia del terreno e al tipo di proprieta' e attivita' agricola.            
L'attivita' di produzione e trasformazione agricola nella collina e             
nella montagna ha determinato la presenza di edifici di importanza              
storico testimoniale, quali gli essiccatoi per le castagne, i mulini            
ad acqua e le torrette da vigna che caratterizzano pratiche culturali           
e paesaggi storici;                                                             
- per le zone di pianura si possono identificare i tipi:                        
della Corte Piacentina, Parmense-Piacentino, Reggiano-Modenese,                 
Modenese-Bolognese, delle Terre Vecchie Ferraresi, della Bonifica               
meccanica, del delta e rivierasco del Po, Imolese-Faentino,                     
Forlivese, Cesenate-Riminese. Sono diffusi nell'area padana i caselli           
del latte, edifici legati all'attivita' di trasformazione casearia.             
Nell'area della bonifica si segnala invece l'importanza degli edifici           
legati alle opere di regimazione idraulica e altri edifici produttivi           
legati all'attivita' di produzione del tabacco;                                 
dato atto inoltre che:                                                          
- l'articolo 2 della Legge 378/03 prevede che le Regioni possono                
individuare gli insediamenti di architettura rurale presenti nel                
proprio territorio e possono provvedere al recupero attraverso la               
predisposizione di appositi programmi;                                          
- l'art. 3 prevede l'istituzione di un Fondo nazionale per la tutela            
e la valorizzazione dell'architettura rurale da ripartirsi tra le               
Regioni, con decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, di             
concerto con i Ministri dell'Ambiente e della Tutela del territorio ,           
per i Beni e le Attivita' culturali e delle Politiche agricole e                
forestali, la cui entita' e' determinata, a scala nazionale,  in 8              
milioni di Euro per gli anni 2003, 2004 e 2005;                                 
- non essendo al momento noto l'ammontare finanziario che verra'                
destinato alla Regione Emilia-Romagna, non e' possibile pervenire ad            
una programmazione regionale di interventi da approvarsi;                       
- la Regione Emilia-Romagna ha approvato nel 2002 la L.R. n. 16                 
"Norme per il recupero degli edifici di interesse storico                       
architettonico e la promozione della qualita' architettonica e                  
paesaggistica del territorio", che promuove il recupero e la                    
valorizzazione di edifici di interesse storico-artistico, individuati           
come tali dagli strumenti urbanistici comunali, situati nel                     
territorio urbano o rurale, di proprieta' sia pubblica che privata;             
- successivamente, con DCR 467/03 e DGR 1170/03 si e' provveduto ad             
emanare un bando attuativo a cui sono state presentate n. 349 domande           
(per un totale di 552 richieste d'intervento), tra cui sono presenti            
anche richieste d'intervento, risultate ammissibili, riguardanti                
edifici storici posti in aree rurali, a cui non e' stato possibile              
concedere il finanziamento richiesto, a causa delle limitate risorse            
regionali disponibili;                                                          
- sulla base dell'avanzamento progettuale evidenziato all'atto della            
presentazione in Regione di tali richieste sarebbe possibile                    
pervenire in tempi brevi alla formulazione di un programma di                   
interventi di restauro cantierabili;                                            
su proposta dell'Assessore competente per materia;                              
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
- di proporre al Ministero per i Beni e le Attivita' culturali, per             
le finalita' di cui all'art. 1 della Legge 378/03, l'Allegato A                 
(parte integrante della presente delibera) di qualificazione dei                
principali tipi di edilizia rurale in Emilia-Romagna, integrato dalle           
precisazioni esposte nel testo narrativo;                                       
- di individuare, in prima istanza, come bibliografia di riferimento,           
le pubblicazioni sugli edifici rurali curate dall'Istituto per i Beni           
culturali artistici e naturali (IBACN) di cui all'Allegato B;                   
- di valutare gli indirizzi che emergeranno dalla Conferenza                    
unificata di cui al DLgs 28 agosto 1997, n. 281, per pervenire alla             
predisposizione di un programma regionale di interventi, con la                 
collaborazione della Direzione regionale per i Beni culturali e del             
Paesaggio, verificando la possibilita' di integrare la L.R. 16/02 con           
le finalita' individuate dalla Legge 378/03;                                    
- di inviare la presente delibera al Ministero per i Beni e le                  
Attivita' culturali;                                                            
- di pubblicare il presente atto deliberativo nel Bollettino                    
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.                                         
ALLEGATO A                                                                      
Principali tipi di edilizia rurale di pianura in Emilia-Romagna e               
loro qualificazione                                                             
Tipo Parmense-Piacentino / abitazione e stalla giustapposte                     
Corte Piacentina / a corte chiusa e a corte aperta                              
Tipo Reggiano-Modenese / abitazione e stalla giustapposte                       
Tipo Modenese / abitazione e stalla separate                                    
Tipo Bolognese / abitazione e stalla separate e giustapposte                    
Tipo delle Terre vecchie ferraresi / abitazione e stalla separate               
Tipo della bonifica, Boaria / abitazione e stalla giustapposte                  
Tipo del delta e rivierasco del Po / abitazione elementare, nuclei              
bracciantili                                                                    
Tipo Forlivese / abitazione e stalla sovrapposte                                
Tipo Imolese-Faentino / abitazione e stalla sovrapposte                         
Tipo Cesenate-Riminese / abitazione e stalla sovrapposte                        
Principali tipi di edilizia rurale di altura in Emilia-Romagna e loro           
qualificazione                                                                  
Forme ascrivibili alla casa di pendio (isolata o aggregata) derivanti           
dall'evoluzione della monocellula sia in altezza sia lateralmente               
lungo la curva di livello o lungo la massima pendenza, con abitazione           
e stalla sovrapposte.                                                           
Si caratterizzano per area e epoca: casa forte (Sec. XII-XIII) casa             
torre (Sec. XIV-XV), casa con torre (Secc. XVI-XVIII), queste ultime            
spesso con "balchio".                                                           
Insediamenti a corte aperta o chiusa da cinta muraria.                          
Forme monocellulari: torretta da vigna, essiccatoi per le castagne.             
ALLEGATO B                                                                      
Bibliografia sulle case rurali curata dall'Istituto per i Beni                  
artistici culturali e naturali                                                  
Tra le diverse pubblicazioni riguardanti l'edilizia rurale in                   
Emilia-Romagna, promosse da Enti pubblici e da privati, a supporto              
delle definizioni tipologiche, si citano in particolare le                      
pubblicazioni sulle case rurali curate dall'IBACN, in quanto organo             
tecnico-scientifico della Regione Emilia-Romagna nel settore dei beni           
architettonici artistici culturali e naturali.                                  
Istituto Beni culturali della Regione Emilia-Romagna                            
Insediamento storico e beni culturali, montagna bolognese: tavolette            
di Loiano, Montepastore, Sasso Marconi, Vergato, a cura di S.Venturi            
e M. Foschi, Bologna 1979                                                       
Istituto per i Beni culturali della Regione Emilia Romagna - Comune             
di Castiglione dei Pepoli                                                       
Forme naturali e storiche della montagna, a cura di P. Guidotti,                
Bologna 1980                                                                    
Istituto per i Beni culturali della Regione Emilia Romagna -                    
Provincia di Modena                                                             
Insediamento storico e beni culturali - Alta Valle del Secchia.                 
Comuni di Frassinoro, Montefiorino, Palagano, Prignano, Modena 1981             
Istituto per i Beni culturali della Regione Emilia-Romagna -                    
Comunita' Montana dell'Appennino Faentino                                       
Insediamento storico e beni culturali. Comuni di Brisighella, Casola            
Val Senio, Modigliana, Riolo Terme, Tredozio - Bologna 1981                     
Comune di Ozzano dell'Emilia - Istituto per i Beni culturali della              
Regione Emilia-Romagna                                                          
Ozzano dell'Emilia, territorio e beni culturali                                 
Cassa Rurale e Artigiana di Ozzano dell'Emilia 1985                             
Amministrazione comunale di Reggio Emilia - Istituto per i Beni                 
culturali della Regione Emilia-Romagna                                          
Insediamento storico e beni culturali. Comune di Reggio Emilia, a               
cura di W. Baricchi - Reggio Emilia 1985                                        
Azienda regionale delle Foreste, Istituto Beni culturali della                  
Regione Emilia-Romagna                                                          
Case di Pietra, il recupero del patrimonio edilizio nel demanio                 
forestale, a cura di M. Foschi A.R.F. - Bologna 1986                            
Istituto per i Beni culturali della Regione Emilia Romagna - Istituto           
per lo Sviluppo economico dell'Appennino                                        
La fabbrica dell'Appennino - Architettura, struttura e ornato, a cura           
di S.Venturi - Casalecchio di Reno 1988                                         
Istituto per i Beni culturali della Regione Emilia Romagna -                    
Amministrazione provinciale di Modena                                           
Insediamento storico e beni culturali - Alta Valle del Panaro -                 
Comuni di Guglia, Marano sul Panaro, Montese, Zocca - Modena 1988               
Amministrazione provinciale di Reggio Emilia - Istituto per i Beni              
culturali della Regione Emilia-Romagna                                          
Insediamento storico e beni culturali. Appennino Reggiano Comuni di             
Baiso, Busana, Carpineti, Casina, Castelnuovo ne'Monti, Ciano d'Enza,           
Collagna, Ligonchio, Ramiseto, Toano, Vetto, Viano, Villa Minozzo - a           
cura di W. Baricchi - Reggio Emilia 1988                                        
Amministrazione provinciale di Reggio Emilia - Istituto per i Beni              
culturali della Regione Emilia-Romagna                                          
Insediamento storico e beni culturali. Alta pianura e collina                   
reggiana. Comuni di Albinea, Bibbiano, Casalgrande, Castellarano,               
Cavriago, Montecchio Emilia, Quattro Castella, Rubiera, S. Polo                 
d'Enza, Scandiano, Vezzano sul Crostolo, a cura di W. Baricchi -                
Reggio Emilia 1988                                                              
Amministrazione provinciale di Ferrara - Istituto per i Beni                    
culturali della Regione Emilia-Romagna                                          
Insediamento storico e beni culturali. Basso ferrarese, Comuni di               
Berra, Codigoro, Comacchio, Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Massa           
Fiscaglia, Mesola, Migliarino, Ostellato, Tresigallo, a cura di W.              
Baricchi e P.G. Massaretti - Reggio Emilia 1990                                 
Amministrazione provinciale di Reggio Emilia - Istituto per i Beni              
culturali della Regione Emilia-Romagna                                          
Insediamento storico e beni culturali. Bassa pianura reggiana. Comuni           
di Boretto, Brescello, Fabbrico, Gualtieri, Guastalla, Luzzara,                 
Novellara, Poviglio, Reggiolo, Rolo, a cura di W. Baricchi - Reggio             
Emilia 1990                                                                     
Amministrazione provinciale di Ferrara - Istituto per i Beni                    
culturali della Regione Emilia-Romagna                                          
Insediamento storico e beni culturali. Alto ferrarese 1, Comuni di              
Bondeno, Cento, Copparo, Formignana, Mirabello, Poggio Renatico, Ro             
Ferrarese, Sant'Agostino, Vigarano Mainarda a cura di W. Baricchi e             
P.G. Massaretti - Reggio Emilia 1991                                            
Amministrazione provinciale di Ferrara - Istituto per i Beni                    
culturali della Regione Emilia-Romagna                                          
Insediamento storico e beni culturali. Alto ferrarese 2, Comuni di              
Argenta, Ferrara, Masi Torello, Portomaggiore, Voghiera, a cura di W.           
Baricchi e P.G. Massaretti - Reggio Emilia 1993                                 
Amministrazione provinciale di Reggio Emilia - Istituto per i Beni              
culturali della Regione Emilia-Romagna                                          
Insediamento storico e beni culturali. Pianura reggiana. Comuni di              
Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra, Campagnola Emilia, Campegine,            
Castelnuovo di Sotto, Correggio, Gattatico, Rio Saliceto, S. Martino            
in Rio, a cura di W. Baricchi - Reggio Emilia 1994                              
AA.VV. La catalogazione di beni culturali per la pianificazione                 
urbanistica. Beni architettonici in zona agricola, proposta                     
preliminare, IBACN - Bologna 1996                                               
Istituto per i Beni culturali della Regione Emilia-Romagna -                    
Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena                                    
Insediamento storico e beni culturali - Valle del Montone, Comuni di            
Castrocaro Terme e Terra del Sole, Dovadola, Rocca San Casciano,                
Portico e San Benedetto - Cesena 1998                                           
Istituto per i Beni culturali della Regione Emilia Romagna -                    
Amministrazione provinciale di Modena                                           
Insediamento storico e beni culturali - Il Frignano - Comuni di Lama            
Mocogno, Pavullo nel Frignano, Polinago, Serramazzoni - Modena 1998             
Istituto per i Beni culturali della Regione Emilia Romagna -                    
Amministrazione provinciale di Modena                                           
Insediamento storico e beni culturali - Il Frignano - Comuni di                 
Fanano, Fiumalbo, Montecreto, Pievepelago, Riolunato, Sestola -                 
Modena 1998                                                                     
A.M. Guccini, Tipologie edilizie rurali storiche. Alta Valle del Reno           
edito dall'Amministrazione provinciale di Bologna (in collaborazione            
con l'IBACN) - Bologna 1999                                                     
Istituto per i Beni culturali della Regione Emilia Romagna - Comune             
di Bettola                                                                      
Insediamento storico e beni culturali, Bettola e la valle del Nure -            
Ambiente Archeologia Architettura, a cura di S.Venturi - Cesena 2002            

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina