GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 febbraio 2005, n. 319

Programma regionale di assistenza sanitaria a favore dei soggetti portatori di stomie e incontinenti gravi

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Visti:                                                                          
- il Piano sanitario regionale 1999/2001, approvato con deliberazione           
del Consiglio regionale n. 1235 del 22 settembre 1999;                          
- il DPCM 29 novembre 2001 "Definizione dei Livelli Essenziali di               
Assistenza", recepito con propria deliberazione n. 295 del 25                   
febbraio 2002, ratificata con atto del Consiglio regionale n. 349 del           
27 marzo 2002;                                                                  
richiamato il DM 27 agosto 1999, n. 332 e successive modificazioni,             
recante le norme per le prestazioni di assistenza protesica erogabili           
nell'ambito del Servizio sanitario nazionale che, nei relativi                  
elenchi, individua, tra l'altro, le caratteristiche dei dispositivi             
protesici, costruiti su misura oppure di serie (la cui applicazione             
non richiede l'intervento del tecnico abilitato);                               
tenuto conto che il DM sopraindicato prevede, in particolare, che i             
prezzi corrisposti dalle Aziende sanitarie per i dispositivi di serie           
siano determinati mediante procedure pubbliche di acquisto, espletate           
secondo la normativa vigente, e contestualmente determina che le                
Regioni emanino direttive in merito;                                            
considerato che, in proposito, e' stata predisposta la Circolare                
regionale n. 4 del 16 febbraio 2000, con la quale si e' provveduto ad           
emanare "Linee guida per lo svolgimento delle procedure pubbliche di            
acquisto dei dispositivi protesici - Elenchi 2 e 3 del DM 332/99",              
finalizzate a garantire, tra l'altro, il rispetto di standard di                
qualita' e la disponibilita' di una gamma di modelli idonea a                   
soddisfare le specifiche esigenze degli assistiti;                              
valutato opportuno sviluppare ulteriormente, con il presente atto,              
un'adeguata risposta per far fronte agli specifici bisogni                      
assistenziali dei soggetti portatori di stomie e persone con                    
incontinenza grave, attraverso percorsi integrati di assistenza                 
sanitaria nell'ambito della rete dei servizi;                                   
ritenuto, quindi, necessario approvare il "Programma regionale di               
assistenza sanitaria a favore di soggetti portatori di stomie e                 
persone con incontinenza grave" di cui all'Allegato A, quale parte              
integrante e sostanziale del presente provvedimento, al fine di                 
garantire un approccio omogeneo su tutto l'ambito regionale;                    
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal                 
Direttore generale Sanita' e Politiche sociali, dott. Franco Rossi,             
ai sensi dell'art. 37, quarto comma della L.R. 43/01 e della propria            
deliberazione 447/03;                                                           
acquisito il parere favorevole della Commissione consiliare Sanita' e           
Politiche sociali espresso nella seduta del 10 febbraio 2005;                   
su proposta dell'Assessore alla Sanita';                                        
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di approvare, per le motivazioni espresse in premessa e qui                  
integralmente richiamate, il "Programma regionale di assistenza                 
sanitaria a favore di soggetti portatori di stomie e persone con                
incontinenza grave" di cui all'Allegato A, quale parte integrante e             
sostanziale del presente provvedimento;                                         
2) di pubblicare la presente deliberazione ed il relativo allegato              
nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.                          
ALLEGATO A                                                                      
Programma regionale di assistenza sanitaria a favore di soggetti                
portatori di stomie e persone con incontinenza grave                            
Premessa                                                                        
La garanzia della migliore qualita' di vita possibile alle persone              
affette da patologie croniche o che abbiano necessita' di interventi            
terapeutici gravemente lesivi, rappresenta uno degli obiettivi                  
fondamentali del Sistema Sanitario regionale.                                   
Il raggiungimento di tali obiettivi viene perseguito con un'idonea              
organizzazione dei servizi delle Aziende Sanitarie, attraverso la               
costruzione di percorsi integrati, nell'ambito della rete dei                   
servizi, con la conseguente necessita' di programmi di assistenza               
sanitaria, protratti nel tempo, articolati in una pluralita' di                 
interventi multidisciplinari.                                                   
L'approccio assistenziale integrato alle persone rappresenta,                   
infatti, condizione essenziale per assicurare la presa in carico del            
malato nella sua globalita', ivi compresi gli aspetti psicologici e             
relazionali, l'equita' di accesso ai servizi sanitari e la                      
continuita' di cura. In tale contesto si collocano tipicamente le               
problematiche dell'assistenza sanitaria ai soggetti portatori di                
stomie e alle persone con incontinenza fecale e urinaria grave.                 
Le indicazioni specifiche riportate nel presente documento sono di              
riferimento per costruire percorsi integrati della rete dei servizi e           
migliorare l'organizzazione nonche' la qualificazione degli                     
interventi sanitari a favore dei soggetti portatori di stomie e alle            
persone con incontinenza fecale e urinaria grave. Poiche' tali                  
situazioni richiedono forte integrazione fra i diversi interventi               
assistenziali, si ritiene indispensabile individuare linee di                   
indirizzo che garantiscano un approccio omogeneo su tutto l'ambito              
regionale.                                                                      
Target di riferimento                                                           
Le indicazioni di seguito riportate, si rivolgono a:                            
1) soggetti portatori di stomie: - ileo-colostomie - laringo e                  
tracheostomie - urostomie                                                       
2) persone con incontinenza fecale e/o urinaria grave, a carattere              
sia provvisorio che permanente, precisando che il termine grave si              
riferisce alla perdita quotidiana di urine e/o feci.                            
Scelte strategiche del Programma regionale di assistenza sanitaria              
Il Programma regionale di assistenza sanitaria a favore di soggetti             
portatori di stomie e persone con incontinenza grave mira a garantire           
ai soggetti individuati come target di riferimento una modalita'                
assistenziale, che consenta di individuare ed attivare percorsi                 
integrati ospedale-territorio, per assicurare la presa in carico                
complessiva di tali malati.                                                     
Il Programma regionale comprende 5 principali ambiti di attivita',              
individuabili come segue:                                                       
1) modello assistenziale integrato,                                             
2) assistenza protesica;                                                        
3) interventi preventivi;                                                       
4) relazioni con le Associazioni dei malati;                                    
5) formazione del personale infermieristico.                                    
La realizzazione del Programma deve interessare tutti gli ambiti di             
attivita' indicati e garantirne i necessari collegamenti.                       
1. Modello assistenziale integrato                                              
Gli obiettivi principali del modello assistenziale integrato hanno lo           
scopo di assicurare la continuita' assistenziale e l'adeguatezza                
degli interventi attraverso l'individuazione, da parte delle Aziende            
Sanitarie, di modalita' e strumenti quali:                                      
- l'attivazione di percorsi terapeutico-assistenziali-riabilitativi,            
per garantire un'idonea presa in carico dei pazienti, migliorando               
cosi' la qualita' di vita degli stessi soggetti e dei loro                      
familiari;                                                                      
- la garanzia della continuita' assistenziale, per assicurare                   
percorsi integrati tra i servizi ospedalieri e distrettuali ed                  
erogare i servizi sanitari necessari in modo adeguato e tempestivo,             
gia' durante il ricovero ospedaliero;                                           
- la formulazione del progetto                                                  
terapeutico-assistenziale-riabilitativo individuale, che tenga conto            
dell'eterogeneita' dei bisogni e personalizzi le risposte, anche per            
favorire il ritorno della persona nel proprio contesto di vita;                 
- l'individuazione di un'e'quipe multiprofessionale che garantisce la           
valutazione delle condizioni della persona e la qualita' della vita             
di relazione della stessa, predisponendo il progetto                            
terapeutico-assistenziale-riabilitativo personalizzato e                        
monitorandone l'andamento nel tempo.                                            
Tale progetto e' integrato da un'esauriente informazione al paziente,           
ed eventualmente a chi lo assiste, sulle modalita' di utilizzo degli            
ausili necessari. Occorre inoltre che l'informazione sia completata             
dall'educazione terapeutica, quale processo educativo che si propone            
di aiutare la persona malata ad acquisire e mantenere la capacita' di           
gestire in modo ottimale la propria vita, convivendo la malattia.               
Gli obiettivi assistenziali si realizzano attraverso:                           
- l'assistenza integrata, con una maggior attenzione agli aspetti del           
recupero della funzionalita' e le relative problematiche                        
psicologiche;                                                                   
- l'integrazione fra la riabilitazione e gli interventi protesici,              
anche tenendo conto del progresso tecnologico degli ausili per la               
cura della persona;                                                             
- la prevenzione dell'insorgenza e dell'aggravamento                            
dell'incontinenza.                                                              
1.1. L'e'quipes multiprofessionale                                              
Per assicurare la continuita' del percorso assistenziale, nonche' per           
garantire la presa in carico del paziente, devono essere definite in            
ambito aziendale specifiche modalita' di coordinamento tra le unita'            
operative ospedaliere coinvolte ed il Dipartimento delle Cure                   
Primarie.                                                                       
L'e'quipe multiprofessionale nel suo insieme, deve garantire, anche             
attraverso il costante scambio delle informazioni tra i suoi                    
componenti, l'approccio integrato al fine di concretizzare il piano             
personalizzato di assistenza.                                                   
Tale e'quipe dovra' essere composta, in particolare, dalle seguenti             
figure professionali:                                                           
- medico specialista, afferente alla disciplina competente, in                  
relazione alla problematica sanitaria del paziente;                             
- infermiere dedicato, con adeguata esperienza e formazione, che                
garantisce al paziente la necessaria assistenza e la gestione delle             
problematiche in ambito tecnico-relazionale-educativo;                          
- medico di famiglia che, in qualita' di responsabile terapeutico del           
paziente, rappresenta il primo riferimento cui viene riportato il               
problema e che attiva l'assistenza domiciliare, qualora necessaria.             
L'e'quipe potra' essere integrata con ulteriori competenze, sulla               
base delle necessita' assistenziali dei pazienti.                               
1.2. Il percorso terapeutico-assistenziale-riabilitativo                        
Lo strumento principale per garantire la funzionalita' dei percorsi             
terapeutico-assistenziali-riabilitativi, e', in particolare, il piano           
operativo, concordato ed esplicitato tra i referenti dei diversi                
punti erogativi delle strutture ospedaliere coinvolte e di quelle               
distrettuali.                                                                   
Il piano operativo dovra' prevedere le diverse fasi del percorso, i             
referenti e le relative modalita' di accesso.                                   
Durante la fase di avvio del Programma regionale, e' opportuno che le           
Aziende sanitarie individuino una figura con funzioni di                        
coordinamento, al fine di strutturare i relativi percorsi integrati.            
L'approccio assistenziale integrato ai pazienti portatori di stomie e           
alle persone con incontinenza fecale e urinaria grave, richiede                 
un'impostazione secondo metodologie basate sull'implementazione della           
migliore pratica clinica e assistenziale. In tale ambito il "desease            
management" rappresenta un importante strumento di gestione                     
assistenziale che consiste nell'approccio globale alla malattia                 
attraverso il coordinamento dei vari processi di prevenzione, cura,             
riabilitazione, counselling, assistenza, erogati nell'ambito di una             
rete di servizi integrati. Ha lo scopo di superare le criticita'                
assistenziali delle patologie croniche e migliorare la comunicazione            
ed il coordinamento tra i diversi operatori sanitari coinvolti                  
nell'assistenza ai pazienti.                                                    
2. Assistenza protesica                                                         
L'erogazione dell'assistenza protesica ai soggetti portatori di                 
stomie e persone con incontinenza urinaria/fecale grave si configura,           
per la sua peculiarita', come "servizio alla persona" e quindi parte            
integrante del percorso terapeutico-assistenziale-riabilitativo.                
La qualita' della prescrizione richiede che l'ausilio sia efficace,             
cioe' serva realmente per raggiungere l'obiettivo prefissato e utile,           
cioe' sia realmente percepito come necessario dal paziente.                     
La prescrizione deve inoltre costituire parte integrante del percorso           
terapeutico-assistenziale-riabilitativo e deve contenere un programma           
terapeutico di utilizzo del dispositivo comprendente:                           
- il significato terapeutico e riabilitativo;                                   
- le modalita', i limiti e la prevedibile durata di impiego del                 
dispositivo;                                                                    
- le possibili controindicazioni;                                               
- le modalita' di verifica del dispositivo in relazione all'andamento           
del programma terapeutico.                                                      
La prescrizione deve inoltre essere integrata da un'esauriente                  
informazione al paziente ed eventualmente a chi lo assiste, sulle               
caratteristiche funzionali e terapeutiche e sulle modalita' di                  
utilizzo del dispositivo stesso.                                                
In tale contesto:                                                               
- il medico specialista prescrive il presidio piu' idoneo al                    
paziente, sulla base delle condizioni clinico-psico-fisiche, nonche'            
della qualita' della vita di relazione dello stesso, nell'ambito dei            
prodotti acquisiti dall'Azienda con la procedura di aggiudicazione in           
gara, salvo quanto previsto nei punti successivi;                               
- nel caso in cui il paziente rilevi problematiche inerenti                     
l'utilizzo dell'ausilio, si rivolge, con libero accesso, al personale           
sanitario dedicato, che valuta le possibili soluzioni;                          
- in tali casi, qualora a giudizio del medico specialista, sia                  
necessario un prodotto che non risulti tra quelli aggiudicati in                
gara, viene individuato quello idoneo e fornito all'assistito un                
prodotto di altre ditte fornitrici, motivando, con apposita richiesta           
personalizzata, la prescrizione.                                                
Nell'ambito dell'assistenza protesica riveste un ruolo significativo            
la figura dell'infermiere dedicato, per le funzioni di propria                  
competenza.                                                                     
La facilitazione dell'accesso ai servizi sanitari e' un diritto                 
esigibile da parte dei cittadini. La struttura di riferimento e' lo             
Sportello Unico Distrettuale, che consente la disponibilita' fisica             
dell'acceso e l'ottimizzazione della fruibilita' dei servizi                    
sanitari, attraverso la presa in carico amministrativa del                      
cittadino.                                                                      
3. Interventi preventivi                                                        
I tumori del colon-retto sono una delle cause principali che                    
determinano condizioni invalidanti, quali forme di incontinenze e               
stomie e rappresentano una patologia piuttosto frequente, essendo al            
secondo posto per incidenze e mortalita' per tumore sia negli uomini            
che nelle donne.                                                                
A tal fine la Regione Emilia-Romagna attiva, a partire dai primi mesi           
dell'anno 2005, uno specifico programma di screening, che coinvolge             
la popolazione maschile e femminile, di eta' 50-69 anni, al fine di             
prevenire i tumori del colon-retto.                                             
Nell'ambito della rete dei servizi distrettuali occorre inoltre                 
consolidare e/o attivare la promozione di interventi di tipo                    
preventivo per ridurre il rischio di incontinenza urinaria, in                  
particolar modo nelle donne, tenuto conto dei dati epidemiologici e             
di fattori di rischio per la funzione del pavimento pelvico, in                 
particolare durante il parto e in menopausa. I consultori familiari             
rappresentano il luogo privilegiato per tale attivita'.                         
4. Rapporti con le Associazioni dei malati                                      
Le Associazioni e piu' in generale le reti di solidarieta' presenti             
sul territorio rappresentano una risorsa strategica per favorire                
l'integrazione sociale ed, in particolare, il reinserimento nella               
vita sociale delle persone malate e il sostegno alle famiglie.                  
Occorre dunque valorizzare e sostenere il ruolo delle Associazioni              
dei malati. In tale contesto, infatti, le Associazioni dei malati               
svolgono un ruolo particolarmente rilevante, sia sul piano della vita           
sociale che su quello dell'informazione.                                        
L'esperienza sviluppata dalle Associazioni dei malati rappresenta un            
esempio fortemente qualificato, che consente l'ulteriore sviluppo di            
iniziative, in ambito aziendale, tese ad integrare i servizi erogati            
dal sistema sanitario con le iniziative assunte dalle Associazioni              
stesse, in un'ottica di legami solidaristici e di partecipazione, in            
grado di tutelare la salute come diritto personale ed interesse della           
collettivita'.                                                                  
Anche in tale ambito i 46 Comitati Consultivi Misti attivi nelle                
Aziende sanitarie ed il Comitato Consultivo regionale per la Qualita'           
dei servizi sanitari dal lato del cittadino (CCRQ) assicurano la                
partecipazione ed il confronto strutturato con le organizzazioni dei            
cittadini impegnate in sanita' e svolgono un ruolo di verifica della            
qualita' dei servizi dal lato del cittadino e di stimolo costante al            
loro miglioramento secondo la prospettiva degli utenti.                         
In proposito e' in via di emanazione una apposita Circolare                     
regionale, in merito alla promozione della partecipazione dei                   
cittadini attraverso i Comitati Consultivi Misti. Con tale atto si              
sottolinea, in particolare, che tali organismi rappresentano il                 
canale privilegiato di consultazione dell'Azienda con i cittadini.              
Pertanto, in tale contesto, le Aziende Sanitarie daranno attuazione             
ai percorsi di assistenza a favore di soggetti portatori di stomie e            
incontinenti gravi, sentite le organizzazioni e/o associazioni degli            
utenti direttamente impegnate o coinvolte.                                      
5. Formazione del personale infermieristico                                     
Il percorso formativo per il profilo infermieristico e' costituito da           
corsi di laurea, master di primo e secondo livello, laurea                      
specialistica. All'interno del rapporto di collaborazione instaurato            
tra la Regione Emilia-Romagna e le quattro Universita' della Regione,           
anche attraverso protocolli d'intesa, la formazione specifica per gli           
infermieri dedicati all'assistenza dei pazienti in oggetto potra'               
essere prevista all'interno del master di area critica con                      
l'individuazione di moduli dedicati allo specifico argomento.                   

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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