DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 23 maggio 2005, n. 786
Valutazione di impatto ambientale (VIA) del progetto di invaso interaziendale ad uso irriguo "Rio Paglia" posto al confine tra il comune di Brisighella e il comune di Modigliana (Titolo III, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ai sensi dell'art.
16 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed
integrazioni, sul progetto per la realizzazione di un invaso
interaziendale ad uso irriguo, denominato "Rio Paglia", posto sul Rio
Paglia al confine tra il comune di Brisighella e il comune di
Modigliana, presentato dal Consorzio Irriguo "Rii Paglia e
Albonello", poiche' il progetto in oggetto, secondo gli esiti
dell'apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 21 marzo
2005, e' realizzabile a condizione che siano rispettate le
prescrizioni, indicate ai punti 1.C., 2.C. e 3.C. del Rapporto
conclusivo della Conferenza di Servizi, che costituisce l'Allegato A,
di seguito sinteticamente riportate:
1) si ritiene che, alla luce di quanto disposto dall'art. 10 del PTCP
di Forli' Cesena, il bacino principale possa essere realizzato solo a
condizione che il progetto venga ulteriormente modificato, al fine di
escludere che l'invaso, con le relative opere connesse (eventuali
piste di cantiere e di manutenzione) vada ad interferire/interessare,
anche marginalmente, formazioni tutelate come "Sistema forestale e
boschivo" individuate nella cartografia del "Sistema forestale e
boschivo" del territorio comunale di Modigliana, che costituisce
l'Allegato C, parte integrante e sostanziale della presente delibera;
approvata dal Comune di Modigliana con delibera del Consiglio
comunale n. 48 del 15/04/2005);
2) il pre-bacino di sedimentazione, cosi' come progettato, non puo'
essere considerato un'opera di difesa idrogeologica ai sensi e per
gli effetti di cui al comma 6, lett. a dell'art. 10 del PTCP,
pertanto esso non e' realizzabile in quanto non compatibile con le
opere ammesse dell'art. 10 del PTCP;
3) si rileva che il progetto in esame prevede la realizzazione
dell'impianto per la rete di distribuzione primaria, in diversi
punti, parallela e in alcuni tratti all'interno dell'alveo del
torrente Marzeno, pertanto sono assolutamente da evitare i tratti
della rete di distribuzione previsti in alveo e sulla sponda dello
stesso;
4) si prescrive la non realizzazione del pre-bacino e si valuta che
possa essere sostituito da una semplice briglia, realizzata subito a
monte dell'invaso;
5) l'invaso potra' essere riempito, come gia' dichiarato in
relazione, per una volta sola all'anno e per il quantitativo
concesso;
6) si prescrive, una volta riempito l'invaso, il rilascio di tutta la
risorsa transitante successivamente al riempimento;
7) l'invaso dovra' essere alimentato da una condotta che avra' una
portata massima di 28,47 l/s, su tale condotta dovra' essere inserito
un contatore finalizzato alla verifica delle portate in entrata;
8) si prescrive l'installazione di una pompa con contatore, posta
sulla sommita' dello sbarramento, che sia in grado di garantire il
rilascio delle portate misurate in entrata con una portata
sufficiente a garantire verso valle una portata pari a quella in
entrata e sufficiente ad assicurare il transito, tramite la scala di
risalita dei pesci della eventuale fauna ittica;
9) si prescrive la verifica delle concessioni in essere da parte del
Servizio Tecnico dei Bacini Romagnoli, e la loro eventuale revisione,
secondo le modalita' di cui al R.R. 41/01, al fine di un piu'
razionale e rispettoso utilizzo della risorsa idrica;
10) inoltre, si prescrive che, per quanto riguarda la rete di
distribuzione, particolare attenzione dovra' essere posta nelle
modalita' di esecuzione e chiusura degli scavi onde evitare fenomeni
di infiltrazione e ristagno che potrebbero generare dissesto nei
tratti di pendio attraversati;
11) il rinterro dei brevi tratti di trincea scavati nelle sponde
degli alvei, che dovra' essere consolidato con graticciate e
successivo inerbimento, dovra' avvenire solo per l'attraversamento
dell'alveo;
12) si prescrive, come gia' previsto nel progetto, laddove si debba,
con la rete di distribuzione, attraversare situazioni di potenziale
ristagno idrico, la realizzazione di opere di drenaggio sub
superficiale;
13) relativamente alla localizzazione di eventuali stazioni di
sollevamento, si prescrive, in fase di progettazione esecutiva, di
sottoporre al Comune di Brisighella la loro localizzazione al fine di
individuare quella che urbanisticamente e paesaggisticamente risulta
corretta;
14) si prescrive, inoltre, che il progetto esecutivo dell'impianto di
approvvigionamento, di adduzione e di distribuzione debba essere
verificato dal Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli;
15) si prescrive che il progetto rispetti le normative vigenti in
materia antisismica;
16) il riempimento dell'invaso deve avvenire nel periodo compreso fra
ottobre ed aprile quando la risorsa idrica scorre abbondantemente;
17) stante la complessita' e l'ampiezza dell'opera prevista ed il suo
inserimento in una zona che vede la presenza in aree circostanti
all'intervento di zone ad elevato rischio di dissesto idrogeologico
(secondo quanto riportato dall'Inventario del dissesto della Regione
Emilia-Romagna) si ritiene importante prescrivere al proponente un
piano di monitoraggio riguardante: - le condizioni di stabilita'
degli sbarramenti dei bacini mediante prove geognostiche ed altri
controlli e verifiche, sia per la fase di realizzazione sia per
quella di esercizio; - le condizioni di stabilita' dei versanti in
corrispondenza degli sbarramenti, a monte ed a valle di essi, sia in
relazione alla stabilita' dei terreni superficiali sia delle rocce
del substrato (in particolare per il versante in sinistra idrografica
posto a nord di S. Martino in Monte, dove si segnala l'esistenza di
una frana) sia in corso d'opera che in fase di esercizio; - il
sistema complessivo di drenaggio, sia in corso d'opera che in fase di
esercizio; - un programma di controllo dei livelli idrici negli
invasi in correlazione alle condizioni meteorologiche presenti; -
gli eventuali effetti sulle falde presenti nel materasso di
fondovalle del Rio Paglia, anche mediante l'installazione di
piezometri sia in corso d'opera sia in fase di esercizio; - la
funzionalita' della rete di distribuzione dell'acqua;
18) andranno eseguiti a regola d'arte i drenaggi previsti per il
versante in destra idrografica, per i versanti nell'intorno dello
sbarramento, realizzando, se necessario, adeguate opere di
manutenzione in fase di esercizio; analoghi drenaggi andranno
progettati e realizzati per il versante in sinistra idrografica;
19) in caso di rischio di esondazione andranno prese tutte le misure
necessarie ad evitare tracimazioni incontrollate, compreso lo
svuotamento rapido del bacino;
20) vista la struttura complessa dello sbarramento, si dovranno
eseguire i lavori perfettamente a regola d'arte; particolare
attenzione andra' posta alla esecuzione del contatto tra i materiali
del "taglione impermeabile di fondazione" ed il "corpo arginale",
anche in relazione alla stabilita' dell'opera;
21) in caso di situazioni a rischio per possibile caduta di massi
andra' effettuata un'immediata rimozione degli stessi e/o la
realizzazione di adeguate opere ai piedi dei versanti o lungo di essi
per la protezione da possibili cadute;
22) andranno installate, in posizioni adeguate quattro scalette di
soccorso nel bacino;
23) andra' realizzata una recinzione di altezza pari a metri 1,80
lungo tutto il perimetro del bacino;
la Comunita' Montana Acquacheta con nota prot. n. 6828 del 30/9/2004
acquisita nella Conferenza di Servizi, in data 16/12/2004, Allegato
n. 3 al citato Rapporto, rilascia il proprio nulla osta ai fini del
vincolo idrogeologico con le seguenti prescrizioni:
24) che i lavori riguardino solo l'area indicata nelle planimetrie
allegate alla domanda e la tipologia di opere descritta nel
progetto;
25) che venga scrupolosamente rispettato quanto riportato nella
relazione geologica e geotecnica redatta, in data maggio 2003, dal
geologo dott. Stefano Marabini;
26) che nella pendice compresa tra il Casone - San Martino in Monte e
il fondovalle del Rio Paglia si provveda: - alla stabilizzazione
delle masse detritiche con setti drenanti adeguati, in numero e
sviluppo, a controllare e regimare le acque a media profondita'; -
alla sistemazione e regolarizzazione dei terreni incolti presenti a
valle del seminativo; - all'esecuzione di una rete di drenaggio
superficiale atta a controllare, evitando dispersioni e
ruscellamenti, il deflusso delle acque meteoriche;
27) che in corso d'opera si ottemperi alle disposizioni previste dal
DM 11/3/1988 e siano costantemente controllate la rispondenza e la
validita' delle ipotesi progettuali;
28) che durante i lavori di scavo, che precederanno la realizzazione
degli sbarramenti, siano ulteriormente verificate nel dettaglio le
caratteristiche litostratigrafiche e geomeccaniche delle relative
zone d'imposta;
29) che si proceda all'ammorsamento integrale degli argini di
sbarramento in litotipi prevalentemente pelitici del substrato
roccioso marnoso arenaceo integro e non alterato;
30) che in corso d'opera, e al termine dei lavori, si proceda alla
verifica del grado di compattazione raggiunto dai terreni utilizzati
per la realizzazione degli sbarramenti;
31) che le acque raccolte dalle opere di regimazione idrica
superficiale siano accompagnate al piu' vicino fosso naturale
esistente, o all'invaso di progetto, evitando dispersioni e
ristagni;
32) che si provveda all'inerbimento dei paramenti di valle degli
sbarramenti;
33) il titolare e' tenuto a presentare, almeno otto giorni prima di
iniziare i lavori, preventiva comunicazione scritta della data di
inizio lavori al Corpo Forestale della Stato - Comando stazione -
competente per territorio;
34) il mancato rispetto, anche di un solo punto, delle sopracitate
prescrizioni comporta la revoca della presente autorizzazione con
conseguente sospensione dei lavori e segnalazione alle autorita'
competenti;
la Comunita' Montana dell'Appennino Faentino con nota prot. n.
3184/16.9 del 9/7/2004 acquisita al prot. n. 56909/VIM del 16 luglio
2004, Allegato n. 4 al citato Rapporto, rilascia il proprio nulla
osta ai fini del vincolo idrogeologico con le seguenti prescrizioni:
35) i lavori andranno eseguiti come da progetto presentato, adottando
tutte le prescrizioni di cui alla relazione geologica in particolare:
ogni altro movimento di terreno diverso da quanto indicato in
progetto dovra' essere sottoposto ad autorizzazione e/o comunicazione
ai sensi della normativa vigente in materia di vincolo
idrogeologico;
36) i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto
necessario, eseguiti in modo tecnicamente idoneo e razionale e nella
stagione piu' favorevole, adottando tutti gli accorgimenti necessari
ad evitare, durante e dopo l'esecuzione, eventuali danni alla
stabilita' dei versanti circostanti;
37) gli scavi necessari alla posa della condotta dovranno essere
accuratamente richiusi utilizzando anche materiale lapideo drenante,
onde evitare fenomeni di infiltrazione in profondita' (dove gli scavi
tagliano trasversalmente versanti interessati da coltri gravitative
e/o ristagni idrici si dovranno prevedere specifiche opere drenanti a
protezione della condotta interrata, in modo da evitare infiltrazioni
al contatto terreni di copertura e substrato integro;
38) la profondita' di scavo per l'ammorsamento dell'argine di
sbarramento dovra' essere verificata in corso d'opera, in modo da
attestarsi uniformemente all'interno del substrato roccioso
compatto;
39) le operazioni di scavo dei terreni alluvionali, necessarie a
raggiungere la capacita' d'invaso in progetto, dovranno essere
limitate all'area di fondovalle, in modo da non procurare scalzamenti
al piede dei versanti rocciosi circostanti;
40) l'eventuale materiale di risulta dovra' essere regolarmente
sistemato nelle aree limitrofe, onde evitare accumuli instabili di
terreno nei pressi dell'alveo del rio;
41) - dovranno essere adottate tutte le indicazioni contenute nella
relazione geologica di progetto: - verifiche geotecniche di controllo
in corso d'opera e a fine lavori del grado di compattazione
dell'argine di sbarramento; - verifica dell'efficienza delle opere di
drenaggio e impermeabilizzazione;monitoraggio e manutenzione continua
delle opere accessorie e delle sponde dell'invaso;
42) il taglio della vegetazione ripariale dovra' essere limitato allo
stretto necessario all'esecuzione dei lavori;
43) a lavori ultimati dovra' essere garantito il ripristino dell'area
di fondovalle del Rio Paglia interessata dalla cantierizzazione, con
particolare riferimento alla vegetazione ripariale e alla messa in
sicurezza della pista (i terreni saldi non dovranno essere sottoposti
a lavorazioni agricole da parte dei proprietari);
44) - tutti i lavori dovranno essere rapportati alle modalita' ed
alle limitazioni delle prescrizioni di massima e di polizia forestale
vigenti;
b) di dare atto che l'opera in esame risulta inserita nella
pianificazione provinciale come, attestato dal Dirigente del Settore
Pianificazione territoriale Arrigo Antonellini della Provincia di
Ravenna con nota acquisita al protocollo della Regione Emilia -
Romagna n. 4838/VIM del 21 gennaio 2005, Allegato n. 1 al citato
Rapporto di cui alla lettera a), gli allegati all'Allegato 1 sono
depositati presso il Servizio Valutazione impatto e Promozione
sostenibilita' ambientale);
c) di dare atto che il Comune di Brisighella non era delegato alla
riunione conclusiva della Conferenza di Servizi, per esprimersi in
merito al:
- parere previsto dall'art. 18, comma 6. della L.R. 9/99;
- autorizzazione paesaggistica di cui all'art. 151 del DLgs 490/99;
- nulla osta di competenza per attraversamenti strade ai sensi del
D.M. 24/11/1984;
trova quindi applicazione il disposto dell'art. 14-ter, comma 9 della
Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;
d) di dare atto che il Comune di Brisighella ha inviato il proprio
parere di compatibilita' urbanistica con nota, a firma del
Responsabile Area Edilizia privata e Urbanistica arch. Laura Vecchi,
acquisita dalla Regione Emilia-Romagna al prot. n. 106826/VIM del 30
dicembre 2004, Allegato n. 2 del citato Rapporto di cui alla lettera
a);
e) di dare atto che la Comunita' Montana Acquacheta, che non ha
partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, ha
provveduto a far pervenire con nota prot. n. 6828 del 30/9/2004
acquisita nella Conferenza di Servizi, in data 16/12/2004, Allegato
n. 3 al citato Rapporto di cui alla lettera a);
f) di dare atto che la Comunita' Montana dell'Appennino Faentino, che
non ha partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di
Servizi, ha provveduto a far pervenire con nota prot. n. 3184/16.9
del 9/7/2004 acquisita al prot. n. 56909/VIM del 16 luglio 2004,
Allegato n. 4 al citato Rapporto di cui alla lettera a);g) di dare
atto che il parere espresso dalla Autorita' di Bacino dei Bacini
Romagnoli, previsto per la Concessione alla derivazione e
utilizzazione di acque pubbliche (R.R. 41/01) e' espresso all'interno
del Rapporto di cui alla lettera a);
h) di dare atto che il parere espresso dalla Regione Emilia-Romagna
Servizio Tutela e Risanamento risorsa acqua, previsto per la
Concessione alla derivazione e utilizzazione di acque pubbliche (R.R.
41/01) e' espresso all'interno del Rapporto di cui alla lettera a);
i) di dare atto che il Servizio tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli di
Ravenna, ha provveduto a far pervenire i provvedimenti di assenso di
propria competenza (determinazione n. 6720 del 13/5/2005): Nulla osta
idraulico (T.U. 523 del 25/7/1904), Concessione per l'utilizzo di
aree demaniali (R.D. n. 523/04), Concessione alla derivazione e
utilizzazione di acque pubbliche (R.R. 41/01), che costituisce
l'Allegato B, parte integrante e sostanziale della presente
delibera;
j) di dare atto che debbano essere rispettate le prescrizioni
contenute nel Nulla osta idraulico, nella Concessione per l'utilizzo
di aree demaniali, nella Concessione alla derivazione e utilizzazione
di acque pubbliche che costituiscono l'Allegato B parte integrante e
sostanziale della presente deliberazione;
k) di dare atto che il Comune di Modigliana non ha partecipato alla
riunione conclusiva della Conferenza di Servizi, per esprimersi in
merito al:
- parere previsto dall'art. 18, comma 6 della L.R. 9/99;
- autorizzazione paesaggistica di cui all'art.151 del DLgs 490/99;
- nulla osta di competenza per attraversamenti strade ai sensi del DM
24/11/1984;
trova quindi applicazione il disposto dell'art. 14-ter, comma 9 della
Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;
l) di dare atto che il Comune di Modigliana ha inviato con nota prot.
gen. 5168 del 26/4/2005, acquisita agli atti di ufficio, la delibera
del Consiglio comunale n. 48 del 15/4/2005 che approva la cartografia
del sistema forestale e boschivo del territorio comunale, Allegato C,
parte integrante e sostanziale della presente delibera;
m) di dare atto che il parere di competenza di Regione Emilia -
Romagna, Servizio Tutela e Risanamento risorsa acqua, e' espresso
all'interno del Rapporto di cui alla lettera a);
n) di dare atto che l'Amministrazione provinciale di Ravenna non ha
partecipato alla riunione conclusiva della Conferenza di Servizi, per
esprimersi in merito al:
- parere previsto dall'art. 18, comma 6 della L.R. 9/99;
- parere per la Concessione alla derivazione e utilizzazione di acque
pubbliche (R.R. 41/01);
- nulla osta di competenza per attraversamenti strade ai sensi del DM
24/11/1984;
trova quindi applicazione il disposto dell'art. 14-ter, comma 9 della
Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;
o) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della
presente deliberazione al proponente Consorzio Irriguo "Rii Paglia e
Albonello";
p) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della LR 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per opportuna
conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, copia
della presente deliberazione allo Sportello Unico del Comune di
Brisighella, al Comune di Modigliana, al Comune di Brisighella, alla
Comunita' Montana dell'Appennino Faentino, alla Comunita' Montana
Acquacheta, al Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli, alla
Provincia di Ravenna, alla Provincia di Forli' - Cesena,
all'Autorita' di Bacino dei Bacini Romagnoli, all'ARPA Sezione di
Ravenna;
q) di stabilire, ai sensi dell'art. 17, comma 9 della LR 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, che l'efficacia
temporale della presente valutazione di impatto ambientale e' fissata
in anni 3;
r) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente
partito di deliberazione.