DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 5 luglio 2004, n. 1345
Variante alla S.S. n. 16 Adriatica nel tratto Rimini-Cattolica - Lotto 1 Riccione-Misano
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
degli interventi previsti, e dei conseguenti impatti ambientali, del
progetto della "Variante alla S.S. n. 16 Adriatica nel Tratto Rimini
- Cattolica - Lotto 1 Riccione - Misano", nei comuni di Coriano,
Misano Adriatico, Riccione, dalla ulteriore procedura di VIA con le
seguenti prescrizioni:
1) per minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e sul paesaggio, si
prescrive di mettere in atto tutte le azioni di mitigazione previste
nel progetto;
2) in materia acustica, si prescrive di attenersi alle disposizioni
riportate nel recente decreto del Presidente della Repubblica n. 142
del 30 marzo 2004 "Regolamento recante disposizioni per il
contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante
dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della Legge 26
ottobre 1995, n. 447"; in particolare l'Allegato 1 dello stesso
decreto riporta un'ampiezza della fascia di pertinenza acustica per
infrastrutture viarie della tipologia come quella in esame di 250
metri, alla quale si associa un limite di emissione sonoro per le
scuole, ospedali, case di cura e riposo di 50 dB(A) diurno e 40 dB(A)
notturno, mentre per gli altri ricettori si ha un limite diurno di 65
dB(A) e notturno di 55 dB(A);
3) le opere di mitigazione, necessarie per il conseguimento del
rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico, dovranno essere,
come in parte previste nella relazione di screening, di tipo
vegetazionale, (cespugli e alberature di essenze autoctone) in grado
di creare un corridoio ecologico che possa raccordarsi con la
vegetazione esistente dei vari canali attraversati
dall'infrastruttura ed in grado, inoltre, di mitigare l'inserimento
dell'opera nel paesaggio;
4) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle
fallanze nei primi tre anni di manutenzione;
5) nel caso in cui si prevedano mitigazioni, direttamente sugli
edifici residenziali, mediante finestre silenti, si prescrive che,
analogamente a quanto gia' introdotto con il DPR 18/11/1998, n. 459,
siano comunque introdotti tutti gli eventuali ulteriori interventi
necessari a garantire il livello notturno massimo, misurato al centro
della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto a 1,5 metri
dal pavimento;
6) si prescrive che le eventuali barriere fonoassorbenti siano
ricoperte di rivestimenti vegetali;
7) risulta necessario introdurre eventuali mitigazioni acustiche, sul
cantiere e/o sui ricettori; le azioni attivate dovranno consentire il
rispetto dei limiti sonori previsti dalle normative vigenti;
8) gli interventi finalizzati alla mitigazione dell'impatto acustico
si devono raccordare con il progetto d'inserimento paesaggistico e di
compensazione, da prevedere in sede di progettazione definitiva
dell'opera, che puo' comprendere ad esempio i seguenti interventi: -
fasce vegetali a fianco della infrastruttura, costituite da elementi
arborei ed arbustivi con funzione anche di corridoi ecologici atti a
mantenere in comunicazione unita' naturali differenti; - aree
intercluse rinaturate: valorizzazione, dal punto di vista
vegetazionale, ecologico e paesaggistico, delle superfici
potenzialmente incolte (svincoli, piazzole, incroci...); - fasce
verdi in prossimita' di aree urbane, quali filari alberati, o
pannelli fonoassorbenti ove necessari e previsti dallo studio
acustico di dettaglio; - siepi campestri e passaggi per piccoli
animali, realizzabili a ridosso di fossi e/o confini i primi, e
costituiti ad esempio da sottopassi dell'infrastruttura stradale i
secondi;
9) per quanto concerne il sistema di drenaggio delle acque reflue di
origine meteorica e di origine accidentale (sversamenti, acque di
spegnimento di eventuali incendi, acque di lavaggio della
piattaforma, ecc.) dell'infrastruttura occorre prevedere presidi a
tutela dei corsi d'acqua e nello specifico prevedere, in fase di
progettazione esecutiva, un sistema di raccolta e trattamento delle
acque di origine meteorica che preveda la realizzazione di vasche di
raccolta di prima pioggia per un tempo almeno di 10 minuti, dotate di
saracinesche idrauliche in grado di bloccare l'immissione dei reflui
nel reticolo idrografico superficiale;
10) il progetto esecutivo dovra' contenere il piano di gestione,
manutenzione e verifica di funzionalita' del sistema di drenaggio,
invaso e trattamento delle acque di origine meteorica e degli
eventuali sversamenti accidentali;
11) per il ripristino delle eventuali aree di cantiere si
riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si
avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di
materiale, in spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione
per evitarne la morte biologica;
12) in fase di progettazione definitiva si dovra' definire la
viabilita' dei mezzi, sia interna ai cantieri, sia quella
interferente con la viabilita' pubblica, definendo il numero dei
mezzi complessivi utilizzati per fasce orarie;
13) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse e
puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario: - per l'eventuale impianto di
betonaggio e altri impianti fissi, prevedere sistemi di abbattimento
per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e
miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione; -
prevedere la umidificazione dei depositi temporanei di terre, dei
depositi di materie prime ed inerti e delle vie di transito da e per
i cantieri, soprattutto quando queste si trovino nelle vicinanze di
abitazioni; - per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di
ricopertura dei cassoni con teloni; - acquisire le autorizzazioni
necessarie per le emissioni di inquinanti in atmosfera ai sensi delle
vigenti normative; - durante la fase di cantiere deve essere previsto
l'utilizzo di macchinari conformi al DPR 459/96 "Direttiva macchine"
che prevede il rispetto dei livelli di emissione in atmosfera
(rumore, vibrazioni e gas di scarico), in modo tale da non
compromettere l'ambiente circostante; inoltre, si dovra' valutare la
necessita' di introdurre eventuali mitigazioni acustiche, sul
cantiere e su eventuali ricettori; le azioni attivate dovranno
consentire il rispetto dei limiti sonori previsti dalle normative
vigenti; - individuare precise disposizioni tese a limitare le
interferenze tra i mezzi di cantiere e la viabilita' esistente (ad
es. lo scaglionamento temporale degli automezzi);
14) nella progettazione dell'impianto di illuminazione stradale si
dovra' tenere conto e limitare l'impatto luminoso, nei confronti
delle residenze limitrofe e dell'ambiente naturale, derivante dai
fasci di luce diretta;
15) dovra' essere ripristinato quanto piu' possibile lo stato dei
luoghi e adottare idonee misure di compensazioni in corrispondenza
delle aree maggiormente sensibili, con particolare riferimento alle
aree di pertinenza fluviale e alla paleofalesia;
16) in fase progettuale definitiva si dovra' effettuare l'analisi di
dettaglio della stabilita' dei versanti e definizione dei fattori di
sicurezza in corrispondenza dei tratti da realizzare in galleria e in
trincea in un contorno significativo;
17) andra' inoltre condotto un'ulteriore approfondimento in quelle
aree attualmente classificate come dissesti quiescenti, per poter
escludere fenomeni di riattivazione di eventi franosi;
18) si dovranno specificare in dettaglio le modalita' tecniche di
scavo in galleria anche tramite profili e sezioni;
19) gli interventi interferenti con i corsi d'acqua,
infrastrutturali, di risagomatura e di ripristino, andranno
sottoposti a parere da parte dell'Autorita' di Bacino dei Fiumi
Marecchia e Conca, per garantire un'adeguata officiosita' idraulica e
non incrementare le condizioni di rischio idraulico gia' presenti nei
bacini idrografici attraversati, e non inficiare inoltre gli
interventi programmati dalla stessa Autorita' di Bacino;
20) in fase di progettazione definitiva andra' definita la rete di
drenaggio, raccolta ed allontanamento delle acque superficiali e
sotterranee;
21) le prescrizioni sopra elencate, dovranno essere verificate
attraverso una campagna di monitoraggio da attuarsi durante la
realizzazione dell'opera, successivamente alla realizzazione
dell'opera e delle mitigazioni e, sulla base dei risultati ottenuti,
dovranno essere assunte le necessarie determinazioni conseguenti;
22) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente ANAS SpA -
Compartimento della Viabilita' per l'Emilia e Romagna, alla Provincia
di Rimini Assessorato Ambiente, al Comune di Coriano, al Comune di
Misano Adriatico, al Comune di Riccione, ad ARPA Sezione provinciale
di Rimini, al Servizio Tecnico Bacini Conca e Marecchia;
c) di pubblicare per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni,
il presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione.