DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 dicembre 2003, n. 2562
Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) relativa al progetto di costruzione della cassa di espansione a servizio del canale di Medicina in comune di Castel Guelfo (BO) - I stralcio funzionale (Titolo II, L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
del limitato rilievo degli impatti attesi, il progetto di
"Costruzione della cassa di espansione a servizio del canale di
Medicina in comune di Castel Guelfo - I stralcio funzionale" dalla
ulteriore procedura di VIA con le seguenti prescrizioni gia'
riportate al punto 7:
1) al fine di rispettare quanto previsto dall'Accordo territoriale
per l'ambito produttivo sovracomunale San Carlo, di cui al punto 4.3,
dovranno essere attuati, in un secondo stralcio funzionale da
realizzarsi il prima possibile, i rimanenti volumi di compensazione,
pari a circa 24.000 mc., previsti dall'Accordo territoriale per la
messa in sicurezza del territorio nei confronti delle superfici
impermeabilizzate pregresse e attuali; per quanto riguarda i futuri
interventi di urbanizzazione si dovranno prevedere ulteriori volumi
di compensazione da realizzarsi mediante ampliamento del medesimo
bacino di laminazione come previsto dall'art. 6 dell'Accordo
territoriale sottoscritto in data 24 luglio 2003;
2) la gestione dell'impianto dovra' essere tale da garantire
permanentemente la disponibilita' dei volumi di invaso previsti dal
progetto a scopo di laminazione, pari a 36.600 mc.; a tal fine
nell'ambito del disciplinare di funzionamento i volumi massimi di
invaso a scopo irriguo e i volumi a disposizione per la laminazione
delle piene dovranno essere trasformati in quote, provvedendo se
necessario ad installare apposita asta graduata per la verifica delle
quote da rispettare;
3) dovra' essere garantita l'impermeabilizzazione della cassa di
espansione al fine di evitare interferenze con le acque di falda; a
tal fine in fase di realizzazione dovranno essere verificate le
caratteristiche di permeabilita' dei terreni di scavo e dovranno
essere prese le opportune misure al fine di impermeabilizzare gli
orizzonti granulari intercettati, cosi' come indicato nella relazione
geologico-tecnica di progetto; gli interventi di impermeabilizzazione
realizzati per la parte di bacino soggetta ad escursioni dei livelli
idrici dovranno essere tali da consentirne il ripristino
vegetazionale;
4) al fine di evitare fenomeni erosivi e di garantire la stabilita'
delle sponde della cassa, il piano di sistemazione finale dell'area
dovra' prevedere il ripristino vegetazionale, mediante inerbimento o
tecniche di ingegneria naturalistica, delle sponde della cassa di
espansione nella porzione superiore utilizzata a scopo di
laminazione, della banca intermedia e del bacino ad uso irriguo per
la fascia di escursione del livello idrico;
5) nel caso in cui le venute idriche durante lo scavo dovessero
risultare significative con consistente drenaggio della falda, dovra'
essere realizzato un monitoraggio dei livelli freatici mediante
periodiche misure dei piezometri installati e degli eventuali pozzi
presenti in zona, al fine di verificare i possibili cedimenti indotti
dagli abbassamenti della falda e le loro conseguenze sugli edifici
presenti nelle vicinanze; le modalita' e le tempistiche del
monitoraggio dovranno essere concordate con la competente Sezione
dell'ARPA;
6) i prelievi dal torrente Sillaro realizzati per l'utilizzo della
vasca ad uso irriguo dovranno rispettare una opportuna
temporizzazione al fine di garantire il deflusso minimo vitale del
corso d'acqua; a tal fine dovra' essere ottenuta regolare Concessione
di derivazione rilasciata dal competente Servizio Tecnico Bacino
Reno;
7) i materiali derivanti dagli escavi dei canali e destinati allo
stendimento sui terreni agricoli dovranno essere conformi a quanto
prescritto dalla delibera di Giunta regionale n. 1204 del 27/6/2001:
"Indirizzi e linee guida per la gestione dei materiali derivanti da
operazioni di dragaggio, espurgo e risezionamento dei canali di
bonifica" relativamente all'accertamento della presenza di sostanze
inquinanti nei terreni in questione;
8) durante la fase di realizzazione dovranno essere adottate tutte le
misura atte a limitare gli impatti derivanti dai lavori di cantiere
sulle abitazione circostanti; a tal fine dovranno essere ottimizzati
i tragitti delle strade di accesso e di uscita dal cantiere e
dovranno essere presi in considerazione i limiti previsti dalla
normativa vigente in materia di pressione sonora (DPCM 1/3/1991 e
successive modifiche); una eventuale previsione di superamento dei
limiti acustici durante la fase di realizzazione dovra' comportare la
richiesta di autorizzazione alla deroga di tali limiti da presentare
al Comune competente e da sottoporre al parere dell'ARPA, come
previsto dalla L.R. 12/01 "Disposizioni in materia di inquinamento
acustico";
9) per evitare in fase di cantiere le emissioni diffuse e puntuali di
polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali cavati e di
quelli da costruzione, si ritiene necessario adottare i seguenti
accorgimenti: - per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di
ricopertura dei cassoni con teloni; - prevedere l'umidificazione
delle vie di transito da e per il cantiere e dei depositi temporanei
di inerti;
10) per evitare i depositi di terra e fango lungo la rete stradale in
conseguenza del transito dei mezzi di cantiere, si dovra' prevedere
alla pulizia dei pneumatici degli autocarri prima dell'accesso alla
viabilita' pubblica;
11) per le opere di ripristino vegetazionale dell'area circostante la
cassa andranno riutilizzati i terreni vegetali derivanti dallo
scotico, che si avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre
tipologie di materiale, in spessori adeguati e dei quali si
provvedera' alla manutenzione per evitarne la morte biologica; le
piantumazioni dovranno prevedere esclusivamente l'impianto di essenze
autoctone evitando le specie riconosciute come infestanti;
12) gli interventi di risezionamento dei canali di bonifica e di
realizzazione dei manufatti idraulici dovranno essere tali da
minimizzare gli impatti sulla vegetazione ripariale interferita; a
tal fine andra' prevista la ricostituzione della vegetazione tramite
impianto di specie autoctone; gli interventi di manutenzione lungo il
canale di Medicina dovranno prevedere il taglio selettivo delle
piante e la salvaguardia delle specie arboree di pregio;
13) resta fermo che tutte le autorizzazioni necessarie per la
realizzazione dell'opera in oggetto della presente valutazione
dovranno essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Consorzio della
Bonifica Renana, al Comune di Castel Guelfo, all'Amministrazione
provinciale di Bologna, all'Autorita' di Bacino del Reno, al Servizio
Tecnico Bacino Reno e all'ARPA - Sezione provinciale di Bologna;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.