AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE DI BOLOGNA

COMUNICATO

Proroga per l'esercizio 2004 dell'Accordo di programma tra l'Azienda Unita' sanitaria locale di Bologna Sud e i Comuni di Anzola Emilia, Bazzano, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castello di Serravalle, Crespellano, Monte San Pietro, Monteveglio, Sasso Marconi, Savigno e Zola Predosa, per l'integrazione delle funzioni socio-sanitarie territoriali. Delega di funzioni socio-assistenziali all'Azienda Unita' sanitaria locale Bologna Sud - Allegato alla deliberazione n. 483 del 31/12/2003

Richiamate:                                                                     
- la Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di                 
interventi e servizi sociali Legge 8/11/2000, n. 328 ed in                      
particolare l'art. 19 in tema di Piani di zona;                                 
- la L.R. 12/3/2003, n. 2 contenente le Norme di riordino per la                
promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del                
sistema integrato di interventi e servizi sociali ed in particolare             
gli articoli 10-11 (integrazione socio-sanitaria), 16 (ambito                   
distrettuale di esercizio delle funzioni), 17 (deleghe di funzioni              
alle ASL), 29 (Piani di zona);                                                  
- visto il DPCM 14/2/2001, Atto di indirizzo e coordinamento in                 
materia di prestazioni socio-sanitarie;                                         
- premesso che ai sensi dell'art. 10 della L.R. 12/3/2003, n. 2 i               
Comuni e le Aziende Unita' sanitarie locali individuano nell'ambito             
degli accordi di integrazione socio-sanitaria, i modelli                        
organizzativi e gestionali, fondati sull'integrazione professionale             
delle rispettive competenze ed i relativi rapporti finanziari e che             
ai sensi dell'art. 17 della medesima legge, nell'ambito dei Piani di            
zona, i Comuni possono delegare la gestione di attivita' o servizi              
socio-assistenziali alle Aziende Unita' sanitarie locali che le                 
esercitano, di norma, in ambito distrettuale con bilanci e                      
contabilita' separate;                                                          
- premesso ulteriormente che ai sensi dell'art. 3, comma 3 del DLgs             
30/12/1992, n. 502, come modificato dal DLgs 7/12/1993, n. 517 e dal            
DLgs 19/6/1999, n. 229, l'Azienda Sanitaria locale puo' assumere la             
gestione di attivita' o servizi socio-assistenziali su delega dei               
singoli Enti locali con oneri a totale carico degli stessi, ivi                 
compresi quelli relativi al personale, e con specifica                          
contabilizzazione, procedendo alle erogazioni solo dopo l'effettiva             
acquisizione delle necessarie disponibilita' finanziarie;                       
- atteso che la programmazione dei servizi e delle attivita' gestite            
dall'ASL Bologna Sud in dipendenza della delega di funzioni oggetto             
del presente accordo trova collocazione all'interno del piu' generale           
Piano di zona di cui all'art. 19 della Legge 8/11/2000, n. 328 e                
all'art. 29 della L.R. 12/3/2003, n. 2, quale strumento principale              
per la realizzazione dell'integrazione socio-sanitaria territoriale;            
- viste le linee contenute nel Documento contenente le linee e gli              
indirizzi politici sulla "Riorganizzazione dei servizi                          
socio-assistenziali e socio-sanitari di ambito distrettuale e sulla             
costituzione dell'Ufficio sociale distrettuale", riorganizzazione da            
attuarsi nel corso dell'esercizio 2004 secondo gli indirizzi                    
approvati nella seduta del Comitato dei Sindaci del Distretto di                
Casalecchio di Reno del 18/11/2003;                                             
- considerata la necessita' di prorogare per l'esercizio 2004                   
l'Accordo di programma della durata triennale 2001-2003 sottoscritto            
dai Sindaci dei Comuni sopracitati e l'Azienda USL Bologna Sud -                
Distretto di Casalecchio di Reno, per l'esercizio delle funzioni                
socio-assistenziali e socio-sanitarie per le aree minori, handicap e            
tossicodipendenze, mediante delega delle funzioni socio-assistenziali           
all'ASL Bologna Sud Distretto di Casalecchio di Reno, tenuto conto              
che l'esercizio 2004 appare un anno di sostanziale ed ingente                   
transizione verso nuovi modelli organizzativi dei servizi                       
socio-assistenziali e socio-sanitari di ambito distrettuale;                    
- ritenuto pertanto necessario, procedere alla stipula del presente             
Accordo di programma, finalizzato all'individuazione dei piu' idonei            
modelli organizzativi e dei relativi rapporti finanziari, per                   
provvedere all'integrazione delle funzioni socio-assistenziali e                
sanitarie fra i Comuni e l'Azienda USL Bologna Sud nell'ambito del              
Distretto di Casalecchio di Reno, dando atto che nel quadro                     
dell'Accordo in parola, i Comuni sottoscrittori delegano l'esercizio            
delle funzioni socio-assistenziali sottoindicate all'Azienda USL                
Bologna Sud, che le esercitera' in ambito distrettuale con bilanci e            
contabilita' separate;                                                          
tutto cio'' premesso                                                            
tra                                                                             
i Comuni rappresentati dai rispettivi Sindaci pro tempore                       
l'Azienda Unita' sanitaria locale Bologna Sud rappresentata dal                 
Commissario;                                                                    
si conviene                                                                     
di prorogare per l'esercizio 2004 l'Accordo di programma distrettuale           
2001-2003 finalizzato all'integrazione delle funzioni                           
socio-assistenziali e sanitarie fra i Comuni e l'Azienda Unita'                 
sanitaria locale Bologna Sud nell'ambito del Distretto di Casalecchio           
di Reno, per le aree minori, handicap e tossicodipendenze, mediante             
delega delle funzioni socio-assistenziali all'Azienda Unita'                    
sanitaria locale Bologna Sud, secondo la seguente disciplina                    
convenzionale.                                                                  
Art. 1                                                                          
Oggetto                                                                         
Il presente Accordo di programma, disciplina i modelli organizzativi            
ed i rapporti finanziari, idonei alla funzionalita' dell'esercizio              
integrato delle funzioni socio-sanitarie, nell'area territoriale                
distrettuale dei comuni firmatari e le modalita' di gestione da parte           
dell'Azienda, delle funzioni socio-assistenziali di titolarita' e               
competenza dei Comuni, che con il presente atto, si intendono                   
delegate all'Azienda.                                                           
Art. 2                                                                          
Principi generali                                                               
Nella definizione dei criteri e della regolamentazione delle forme di           
gestione dei servizi socio-sanitari, compreso le funzioni                       
socio-assistenziali, oggetto di delega, da parte dei Comuni firmatari           
all'Azienda, la gestione complessiva delle funzioni deve essere                 
finalizzata, all'integrazione fra le funzioni socio-assistenziali e             
quelle sanitarie.                                                               
I Comuni e l'Azienda, nell'individuare i criteri di accesso alla rete           
dei servizi ed i procedimenti per l'erogazione delle singole                    
prestazioni dei servizi socio-assistenziali e sanitari, dovranno                
coordinare le rispettive organizzazioni per l'erogazione degli                  
interventi socio-sanitari integrati.                                            
Al fine di offrire all'utenza servizi omogenei sul territorio                   
distrettuale, la delega di funzioni socio-assistenziali all'Azienda             
da parte dei Comuni firmatari del presente Accordo di programma,                
viene conferita in maniera uniforme, per le stesse aree e per le                
stesse funzioni, eccezione fatta per l'area Tutela famiglia,                    
maternita', infanzia ed eta' evolutiva, la cui uniformita' resta                
intesa per tutti i Comuni, escluso i Comuni di Anzola dell'Emilia,              
Calderara di Reno e Zola Predosa, che disciplineranno il modello                
organizzativo attraverso un diverso Accordo di programma.                       
Al fine di gestire le funzioni socio-assistenziali delegate con                 
criteri di economicita', efficacia ed efficienza, offrendo all'utenza           
servizi trasparenti ed accessibili, secondo criteri di equita', la              
regolamentazione per l'accesso ai servizi inerenti le funzioni                  
socio-assistenziali delegate, viene resa omogenea sull'intero                   
territorio, mediante un'unica proposta tecnica del Gruppo di                    
coordinamento di cui al successivo art. 8, per l'adozione da parte              
del Comitato di Distretto e la successiva approvazione, da parte                
degli organi competenti dei Comuni e dell'Azienda.                              
I Comuni delegano all'Azienda le funzioni socio-assistenziali                   
elencate dettagliatamente al successivo art. 4, articolate in                   
progetti obbiettivo, secondo le aree di intervento, mantenendo                  
eventualmente in essere la gestione di alcuni servizi trasversali               
alle diverse aree di utenza (p.e. assistenza domiciliare) o alcuni              
servizi la cui organizzazione e gestione e' di competenza prettamente           
comunale (p.e. trasporti scolastici). Pertanto, per una migliore                
ottimizzazione nella gestione dei servizi, nel rispetto dei principi            
di economicita', efficacia ed efficienza, si concorda che alcuni                
servizi gia' organizzati e gestiti dai Comuni non verranno                      
ulteriormente organizzati e gestiti dall'Azienda, ma l'assistente               
sociale responsabile del caso, effettuata l'istruttoria, provvedera'            
a richiedere al Comune di residenza dell'utente l'attivazione del               
servizio richiesto.                                                             
Si assume quale principio base, nella presa in carico dell'utenza,              
che l'assistente sociale di riferimento del nucleo familiare sia, di            
norma, unica. L'assistente sociale, pertanto, assume la veste di                
responsabile del caso, con il compito di monitorare i bisogni del               
nucleo familiare in carico, indirizzare gli utenti ai servizi,                  
definire il progetto di intervento, assistere il nucleo familiare nel           
raggiungimento della propria autonomia, verificare i risultati                  
raggiunti.                                                                      
Solo nel caso di compresenza nel nucleo familiare di                            
multiproblematicita' per utenti differenziati (p.e. handicappati                
adulti, anziani non autosufficienti, minori), sara' possibile che il            
medesimo nucleo familiare sia preso in carico da singole assistenti             
sociali specializzate d'area. In questo caso l'assistente sociale               
dell'area minori, avra' l'obbligo di coordinare i progetti e la                 
relativa presa in carico dell'intero nucleo familiare.                          
Art. 3                                                                          
Modalita' di programmazione degli obiettivi.                                    
Ruolo del Comitato di Distretto                                                 
Nell'ambito degli indirizzi e dei contenuti programmatori                       
dell'integrazione socio-sanitaria territoriale, espressi nel Piano di           
zona, strumento generale per la complessiva realizzazione                       
dell'integrazione socio-sanitaria, il Comitato di Distretto, tenuto             
conto della proposta del Direttore dell'Area socio-sanitaria                    
distrettuale dell'Azienda, del tavolo di programmazione e dei livelli           
di concertazione previsti, adotta annualmente, le linee di                      
programmazione delle funzioni socio-assistenziali delegate, da                  
attuarsi nel territorio dei comuni firmatari del presente Accordo di            
programma, per essere approvate dai rispettivi organi competenti dei            
Comuni e dell'Azienda.                                                          
Su proposta tecnica del Gruppo di coordinamento, il Comitato di                 
Distretto, adotta la regolamentazione per l'accesso ai servizi                  
inerenti le funzioni socio-assistenziali delegate, con seguente                 
approvazione da parte dei competenti organi dei Comuni e                        
dell'Azienda.                                                                   
L'Azienda, d'intesa con il Comitato di Distretto, puo' programmare i            
progetti e le attivita' innovative che ritiene opportune in relazione           
all'evolversi della situazione sociale.                                         
Il Comitato di Distretto verifica altresi' l'andamento                          
dell'attuazione delle linee di programmazione, previa relazione                 
dettagliata di reports informativi predisposta dal Direttore                    
dell'Area socio-sanitaria distrettuale dell'Azienda, sentito il                 
Gruppo di coordinamento. In particolare verifica entro il 30 giugno e           
il 30 ottobre dell'esercizio corrente, le relazioni sull'andamento              
della gestione delle funzioni socio-assistenziali delegate, ed entro            
il 30 maggio dell'anno successivo, la relazione sui risultati                   
conseguiti nell'esercizio precedente.                                           
Art. 4                                                                          
Delega delle funzioni socio-assistenziali                                       
Nel rispetto dei principi generali enunciati al precedente art. 2, i            
Comuni firmatari del presente Accordo delegano all'Azienda le                   
sottoelencate funzioni socio-assistenziali inerenti alle seguenti               
aree:                                                                           
1) interventi di assistenza sociale alla famiglia, maternita',                  
infanzia ed eta' evolutiva, compresi: - interventi a sostegno di                
famiglie bisognose di detenuti e delle vittime del delitto, di cui              
all'art. 23, lett. a) del DPR 24/7/1977, n. 616; - interventi a                 
sostegno di soggetti bisognosi di assistenza post-penitenziaria, di             
cui all'art. 23, lett. b) del DPR 24/7/1977, n. 616; - interventi a             
sostegno di donne in uscita dalla prostituzione, di cui all'art. 23,            
lett. d) del DPR 24/7/1977, n. 616; - interventi in favore di                   
minorenni soggetti a provvedimenti delle autorita' giudiziarie                  
minorili nell'ambito della competenza amministrativa e civile di cui            
all'art. 23, lett. c) del DPR 24/7/1977, n. 616; - interventi in                
favore dei minori portatori di handicap, da erogarsi nell'ambito dei            
servizi del Polo handicap distrettuale;                                         
2) interventi di assistenza sociale agli adulti in riferimento a: -             
soggetti tossicodipendenti e alcooldipendenti;                                  
3) interventi di assistenza sociale agli adulti handicappati, da                
erogarsi nell'ambito dei servizi del Polo handicap distrettuale.                
Non viene delegata all'Azienda alcuna altra funzione nell'ambito                
dell'assistenza sociale alle persone adulte e anziane, funzioni                 
gestite direttamente dai Comuni, sussistendo al contempo i rapporti             
tra Azienda e Comuni per la gestione e l'erogazione dei servizi                 
socio-sanitari integrati di rete di cui alla L.R. 5/94, nell'ambito             
dell'Accordo di programma distrettuale ed in ottemperanza alle                  
disposizioni di cui alle direttive regionali nn. 1377, 1378 e 1379              
del 26.07.1999 e successive modifiche ed integrazioni.                          
Non viene altresi' delegato l'esercizio delle funzioni inerenti                 
l'autorizzazione al funzionamento e vigilanza delle strutture                   
residenziali socio-assistenziali di accoglienza madri e/o minori e              
delle strutture residenziali e semiresidenziali per                             
tossicodipendenti, handicappati e anziani (punto 9, direttiva                   
regionale 564/00).                                                              
L'esercizio da parte dell'Azienda delle funzioni delegate non                   
comporta il trasferimento alla Azienda medesima della titolarita'               
delle relative competenze le quali rimangono in capo ai Comuni che              
provvedono al relativo onere finanziario.                                       
L'attivita' assistenziale verra' svolta, di norma, in funzione delle            
sottoindicate tipologie di intervento per le seguenti aree:                     
1. Area tutela famiglia, maternita', infanzia ed eta' evolutiva                 
Si stabilisce il criterio organizzativo inerente la delega di                   
funzioni in quest'area per il quale l'assistente sociale                        
specializzata d'area mantiene la presa in carico dei nuclei familiari           
nei quali sussistano dei minori, intervenendo nell'assistenza                   
complessiva di tutti i componenti per l'affronto delle                          
problematicita' che investano o possano investire direttamente o                
indirettamente il minore, limitando l'autonomia del nucleo familiare            
medesimo, in connessione a problemi di natura economica, abitativa e            
relazionale.                                                                    
Sono previste le seguenti tipologie di intervento in favore di:                 
- nuclei familiari con minori;                                                  
- famiglie bisognose di detenuti e delle vittime del delitto;                   
- assistenza post-penitenziaria;                                                
- donne in uscita dalla prostituzione;                                          
- minorenni soggetti a provvedimenti delle autorita' giudiziarie                
minorili;                                                                       
- minori con handicap, da realizzare a mezzo dei servizi del Polo               
handicap distrettuale.                                                          
INTERVENTI                                                                      
Segretariato sociale e supporto alla famiglia                                   
Descrizione intervento: consulenze (p.e. indirizzo e informazioni su            
servizi) ed interventi (p.e. relazioni per esenzioni/benefici                   
concessi da altri enti) finalizzati all'attivazione di risorse del              
contesto sociale a favore dei minori e dei loro nuclei familiari.               
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale.                   
Interventi economici                                                            
Descrizione intervento: sussidi economici a sostegno di nuclei                  
familiari in situazione di indigenza e/o non autonomia, anche                   
temporanea, o all'interno di progetti finalizzati all'integrazione              
sociale del minore, erogati a mezzo di contributi economici periodici           
mensili, una tantum, buoni spesa, ecc., con eventuale finalizzazione            
vincolata degli stessi (p.e. saldo utenze), controllo nell'utilizzo o           
eventuale gestione diretta da parte dell'operatore sociale.                     
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale.                                                        
Interventi socio-educativi individuali                                          
Descrizione intervento: predisposizione e attivazione di interventi             
socio-educativi finalizzati alla prevenzione o al recupero di                   
situazioni di disagio psico-sociale di minori e del loro nucleo                 
familiare in ambito domiciliare ed extradomiciliare, escluso l'ambito           
scolastico (supporto all'apprendimento scolastico, supporto nelle               
relazioni interpersonali familiari ed extrafamiliari, attivita'                 
ludico-ricreative-sportive).                                                    
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo dell'infanzia.                  
Interventi socio-educativi di gruppo                                            
Descrizione intervento: predisposizione e attivazione di interventi             
socio-educativi di gruppo (centri di aggregazione, gruppi educativi,            
gruppi di strada) finalizzati alla prevenzione o al recupero di                 
situazioni di disagio psico-sociale di minori in ambito                         
extradomiciliare, escluso l'ambito scolastico (supporto                         
all'apprendimento scolastico, supporto nelle relazioni interpersonali           
familiari ed extrafamiliari, attivita' ludico-ricreative-sportive).             
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo dell'infanzia.                  
Supporto alla transizione al lavoro                                             
Descrizione intervento: attivita' di mediazione finalizzate a                   
favorire l'inserimento professionale dei minori dopo la scuola                  
dell'obbligo, mediante iscrizione a corsi di formazione                         
professionale, borse lavoro in aziende propedeutiche all'assunzione e           
borse lavoro estive.                                                            
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo dell'infanzia.                  
Rapporti con l'Autorita' giudiziaria                                            
Descrizione intervento: attivita' di indagine psico-sociale attivate            
su richiesta delle Autorita' giudiziarie (Procura Repubblica,                   
Tribunale dei minori, Tribunale ordinario) ed attivita' relative ai             
compiti istituzionali di tutela giuridica dei minori di competenza              
del Servizio sociale.                                                           
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Psicologo dell'infanzia, Psicologo di                  
Consultorio, Neuropsichiatra.                                                   
Affidi familiari, eterofamiliari e case-famiglia                                
Descrizione intervento: risposte educativo-assistenziali a situazioni           
di disagio di minori temporaneamente privi di ambiente familiare                
idoneo a mezzo di affidamento a parenti (a. familiari), altra                   
famiglia (a. eterofamiliari) o in comunita' di tipo familiare (a. in            
casa-famiglia).                                                                 
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Psicologo dell'infanzia, Psicologo di                  
Consultorio, Neuropsichiatra.                                                   
Inserimento madri e minori in strutture residenziali                            
Descrizione intervento: accoglienza di madri gestanti, madri con                
minori, minori in strutture residenziali protette, madri e/o minori             
che hanno subito violenza e/o abusi (strutture pronta accoglienza,              
alloggi protetti, istituti, centri accoglienza, gruppi appartamento)            
a gestione diretta o convenzionata per integrare o sostituire                   
temporaneamente le funzioni familiari compromesse di minori.                    
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Psicologo dell'infanzia, Psicologo di                  
Consultorio, Neuropsichiatra.                                                   
Inserimento minori in strutture semiresidenziali                                
Descrizione intervento: accoglienza di minori in strutture                      
semiresidenziali (comunita' educative, centri diurni) per integrare o           
sostituire temporaneamente le funzioni familiari compromesse di                 
minori.                                                                         
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Psicologo dell'infanzia, Psicologo di                  
Consultorio, Neuropsichiatra.                                                   
Interventi socio-sanitari ed educativi in ambito scolastico a favore            
di minori con handicap                                                          
Descrizione intervento: predisposizione e attivazione di interventi             
socio-assistenziali, sanitari ed educativi individuali in ambito                
scolastico in favore di minori con handicap in raccordo con le                  
istituzioni scolastiche, finalizzati al mantenimento e/o                        
potenziamento dell'autonomia e dell'integrazione sociale.                       
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Assistente di base, Pedagogista, Psicologo             
dell'infanzia, Neuropsichiatra, all'occorrenza: Terapista                       
riabilitazione, Logopedista, Infermiere professionale, Operatore di             
mediazione e interpretariato, Ginecologo, Ostetrica, MMG.                       
Interventi socio-educativi e riabilitativi individuali per minori con           
handicap in ambito extrascolastico                                              
Descrizione intervento: predisposizione e attivazione di interventi             
socio-educativi finalizzati al mantenimento e/o potenziamento                   
dell'autonomia e dell'integrazione sociale ed alla prevenzione o al             
recupero di situazioni di disagio psico-sociale di handicappati e del           
loro nucleo familiare in ambito domiciliare ed extradomiciliare                 
(supporto all'apprendimento, supporto nelle relazioni interpersonali            
familiari ed extrafamiliari, attivita' ludico-ricreative-sportive).             
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo dell'infanzia,                  
all'occorrenza: Neuropsichiatra, Terapista riabilitazione,                      
Logopedista, Operatore di mediazione e interpretariato.                         
Supporto all'orientamento scolastico e professionale di minori                  
handicappati                                                                    
Descrizione intervento: attivita' di orientamento attitudinale,                 
sostegno, monitoraggio nei percorsi formativi scolastici dopo la                
scuola dell'obbligo e professionali (integrazione in corsi di                   
formazione professionale, progetti di inserimento lavorativo, stage e           
tirocini formativi) erogate al di fuori dell'ambito scolastico.                 
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo dell'infanzia,                  
Neuropsichiatra, all'occorrenza: Terapista riabilitazione,                      
Logopedista, Operatore di mediazione e interpretariato.                         
Accompagnamenti educativi                                                       
Descrizione intervento: periodi di osservazione per verificare le               
capacita' di apprendimento nei percorsi domicilio-luoghi di                     
inserimento scolastico e/o formativo.                                           
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistenti sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo dell'infanzia.                  
Servizi speciali per handicap sensoriali                                        
Descrizione intervento: servizi di mediazione ed interpretariato per            
handicap sensoriali.                                                            
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo dell'infanzia,                  
Operatore di mediazione e interpretariato.                                      
Pur rimanendo delegate le funzioni socio-assistenziali d'area                   
all'Azienda, ai fini di una migliore organizzazione che eviti sprechi           
e/o duplicazione di risorse, vengono gestiti direttamente dal Comune            
i seguenti servizi che saranno richiesti dall'assistente sociale                
responsabile del caso, previa predisposizione di apposito progetto:             
INTERVENTO                                                                      
Assistenza domiciliare a nuclei familiari con minori handicappati               
Descrizione intervento: prestazioni socio-assistenziali domiciliari             
(sulla persona e/o ambientali) in favore di nuclei familiari con                
handicappati in difficolta' nella conduzione delle funzioni                     
familiari.                                                                      
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Assistente di base, Psicologo dell'infanzia,           
all'occorrenza: Neuropsichiatra.                                                
Assistenza domiciliare a nuclei familiari con minori a rischio                  
Descrizione intervento: prestazioni socio-assistenziali domiciliari             
(sulla persona e/o ambientali) in favore di nuclei familiari con                
minori in temporanea difficolta' nella conduzione delle funzioni                
familiari.                                                                      
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Assistente di base, Pedagogista, Psicologo dell'infanzia,                       
all'occorrenza: Neuropsichiatra.                                                
Trasporti scolastici (Scuola media superiore)                                   
Descrizione intervento: servizi di trasporto con autoveicoli in                 
favore di handicappati al fine di permettere loro la presenza                   
giornaliera nelle Scuole medie superiori.                                       
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Assistente di base, Pedagogista Psicologo              
dell'infanzia.                                                                  
Trasporti ed accompagnamenti extrascolastici                                    
Descrizione intervento: servizi di trasporto con autoveicoli o di               
accompagnamento in favore di handicappati al fine di permettere la              
partecipazione ad attivita' di apprendimento, ludico, ricreative,               
sportive, o l'erogazione di prestazioni sanitarie.                              
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Assistente di base, Pedagogista Psicologo              
dell'infanzia.                                                                  
Laddove, nonostante la delega di funzioni all'Azienda, sussistano               
contemporaneamente progetti ed interventi gestiti direttamente dal              
Comune, l'insieme dei progetti e degli interventi verranno coordinati           
tra il Direttore dell'Area socio-sanitaria del Distretto dell'Azienda           
e i Responsabili dei Servizi sociali dei Comuni.                                
2) Area tutela adulti                                                           
Sono previste le seguenti tipologie di intervento in favore di utenti           
tossicodipendenti e alcooldipendenti, da realizzare a mezzo di                  
progetti del Servizio SERT:                                                     
INTERVENTO                                                                      
Interventi economici                                                            
Descrizione intervento: sussidi economici a sostegno di                         
tossicodipendenti e/o alcooldipendenti in situazione di indigenza e/o           
non autonomia, anche temporanea, erogati a mezzo di contributi                  
economici periodici mensili, una tantum, buoni spesa, ecc, con                  
eventuale finalizzazione vincolata degli stessi (p.e. saldo utenze),            
controllo nell'utilizzo o eventuale gestione diretta da parte                   
dell'operatore sociale.                                                         
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Psicologo SERT, Psichiatra.                            
Borse lavoro                                                                    
Descrizione intervemto: attivita' di mediazione finalizzata a                   
favorire l'inserimento professionale del tossicodipendente e/o                  
alcooldipendente mediante borse lavoro in aziende propedeutiche                 
all'assunzione.                                                                 
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Psicologo SERT, Psichiatra.                            
Forme di sostegno a fronte di esigenze abitative temporanee                     
Descrizione intervento: inserimento temporaneo in strutture                     
residenziali diverse da comunita' terapeutiche, comprese strutture              
alberghiere (e relativa copertura economica) a sostegno di                      
tossicodipendenti e/o alcooldipendenti in situazione di emergenza               
abitativa, al fine di permettere l'erogazione di interventi                     
terapeutico-riabilitativi.                                                      
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Psicologo SERT, Psichiatra.                            
3) Area tutela adulti handicappati                                              
Sono previste le seguenti tipologie di intervento in favore di adulti           
portatori di handicap da erogarsi nell'ambito dei servizi del Polo              
handicap distrettuale. In particolare vengono effettuati i seguenti             
interventi:                                                                     
INTERVENTO                                                                      
Segretariato sociale e supporto alla famiglia                                   
Descrizione intervento: consulenze (p.e. indirizzo e informazioni su            
servizi) ed interventi (p.e. relazioni per esenzioni/benefici                   
concessi da altri enti) finalizzati all'attivazione di risorse del              
contesto sociale a favore degli handicappati e dei loro nuclei                  
familiari.                                                                      
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale.                   
Interventi socio-educativi e riabilitativi individuali e di gruppo              
per adulti                                                                      
Descrizione intervento: predisposizione e attivazione di interventi             
socio-educativi individuali e di gruppo finalizzati al mantenimento             
e/o potenziamento dell'autonomia e dell'integrazione sociale ed alla            
prevenzione o al recupero di situazioni di disagio psicosociale di              
handicappati e del loro nucleo familiare in ambito domiciliare ed               
extradomiciliare (supporto all'apprendimento, supporto nelle                    
relazioni interpersonali familiari ed extrafamiliari, attivita'                 
ludico-ricreative-sportive).                                                    
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo del SIMAP,                      
all'occorrenza: Terapista riabilitazione, Logopedista, Psichiatra,              
Operatore di mediazione e interpretariato.                                      
Interventi economici finalizzati                                                
Descrizione intervento: sussidi economici finalizzati e vincolati per           
il sostegno di attivita' di handicappati in nuclei familiari con                
situazione di indigenza e/o non autonomia, anche temporanea, o                  
all'interno di progetti finalizzati al sostegno del mantenimento e/o            
potenziamento dell'autonomia e dell'integrazione sociale                        
dell'handicappato.                                                              
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo del SIMAP,                      
all'occorrenza: Psichiatra, Operatore di mediazione e                           
interpretariato.                                                                
Vacanze climatiche e interventi economici a sostegno nella                      
partecipazione a vacanze                                                        
Descrizione intervento: inserimento di handicappati in vacanze                  
climatiche e/o contribuzioni economiche a sostegno della                        
partecipazione a vacanze climatiche.                                            
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo del SIMAP,                      
all'occorrenza: Terapista riabilitazione, Logopedista, Psichiatra,              
Operatore di mediazione e interpretariato.                                      
Inserimento handicappati in strutture residenziali                              
Descrizione intervento:accoglienza di handicappati in strutture                 
residenziali con erogazione di prestazioni socio-assistenziali e/o              
sanitarie a gestione diretta o convenzionata in assenza della                   
famiglia o nella impossibilita' di questa di mantenerne la cura                 
(Comunita'  alloggio, RSA, Gruppi appartamento, Gruppi famiglia, Casa           
protetta).                                                                      
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo del SIMAP,                      
all'occorrenza: Terapista riabilitazione, Logopedista, Psichiatra,              
Operatore di mediazione e interpretariato.                                      
Inserimento handicappati in strutture semiresidenziali                          
Descrizione intervemto: accoglienza di handicappati in strutture                
semiresidenziali (centri diurni, laboratori protetti) per garantire             
interventi di riabilitazione e socializzazione prolungata diurna.               
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo del SIMAP,                      
all'occorrenza: Terapista riabilitazione, Logopedista, Psichiatra,              
Operatore di mediazione e interpretariato.                                      
Emergenze sociali                                                               
Descrizione intervento: interventi finalizzati a rimuovere ostacoli e           
svantaggi sociali gravi contingenti e/o impreviste necessita' della             
persona handicappata, attraverso l'utilizzo temporaneo di:                      
a) strutture residenziali;                                                      
b) strutture semiresidenziali;                                                  
c) assistenza domiciliare;                                                      
d) sostegno psico-sociale.                                                      
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo del SIMAP,                      
all'occorrenza: Terapista riabilitazione, Logopedista, Psichiatra,              
Operatore di mediazione e interpretariato.                                      
Supporto alla transizione al lavoro                                             
Descrizione intervento: attivita' di mediazione finalizzate a                   
favorire l'inserimento professionale degli handicappati (applicazione           
disposizioni Legge 12/3/1999, n. 68), mediante borse lavoro, tirocini           
formativi.                                                                      
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo del SIMAP,                      
all'occorrenza: Terapista riabilitazione, Logopedista, Psichiatra,              
Operatore di mediazione e interpretariato.                                      
Trasporti ai centri diurni a gestione diretta e/o convenzionata                 
Descrizione intervento: servizi di trasporto con autoveicoli in                 
favore di handicappati al fine di permettere loro la presenza                   
giornaliera nelle attivita' dei centri diurni semiresidenziali e                
laboratori protetti.                                                            
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo del SIMAP.                      
Accompagnamenti educativi                                                       
Descrizione intervemto: periodi di osservazione per verificare le               
capacita' di apprendimento nei percorsi domicilio-luoghi di                     
inserimento scolastico e/o formativo                                            
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo del SIMAP.                      
Servizi speciali per handicap sensoriali                                        
Descrizione intervento: servizi di mediazione ed interpretariato per            
handicap sensoriali.                                                            
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Pedagogista, Psicologo del SIMAP, Operatore            
di mediazione e interpretariato.                                                
Pur rimanendo delegate le funzioni socio-assistenziali d'area                   
all'Azienda, ai fini di una migliore organizzazione che eviti sprechi           
e/o duplicazione di risorse, vengono gestiti direttamente dal Comune            
i seguenti servizi che saranno richiesti dall'assistente sociale                
responsabile del caso previa predisposizione di apposito progetto:              
INTERVENTO                                                                      
Assistenza domiciliare a nuclei familiari con adulti handicappati               
Descrizione intervemto: prestazioni socio-assistenziali domiciliari             
(sulla persona e/o ambientali) in favore di nuclei familiari con                
handicappati in difficolta' nella conduzione delle funzioni                     
familiari.                                                                      
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Assistente di base, Psicologo del SIMAP,               
all'occorrenza: Psichiatra.                                                     
Trasporti ed accompagnamenti extrascolastici                                    
Descrizione intervento: servizi di trasporto con autoveicoli o di               
accompagnamento in favore di handicappati al fine di permettere la              
partecipazione ad attivita' di apprendimento, ludico, ricreative,               
sportive, o l'erogazione di prestazioni sanitarie.                              
Figure professionali sociali e sanitarie: Assistente sociale,                   
Educatore professionale, Assistente di base, Pedagogista Psicologo              
del SIMAP.                                                                      
Art. 5                                                                          
Coordinamento degli interventi in favore                                        
degli utenti SIMAP e SERT                                                       
Per quanto attiene gli utenti adulti, assistiti dai servizi di salute           
mentale SSM e SERT dell'Azienda, si conviene di istituire un ambito             
di lavoro all'interno del Gruppo di coordinamento, allargato ai                 
Responsabili dei servizi SSM e SERT, con il compito di formulare un             
Protocollo d'intesa, per il coordinamento e l'integrazione dei                  
servizi delle funzioni socio-assistenziali e sanitarie da erogare               
agli utenti dei rispettivi servizi.                                             
Art. 6                                                                          
Modalita' organizzative                                                         
Il Direttore dell'Area socio-sanitaria distrettuale dell'Azienda,               
sentito preliminarmente il Gruppo di coordinamento, definisce la                
proposta di Programmazione annuale da presentare al Comitato di                 
Distretto. Il documento di Programmazione annuale degli obiettivi per           
l'esercizio delle funzioni delegate, con individuazione dei relativi            
costi di gestione da imputare ai Comuni, viene presentato dal                   
Direttore dell'Area socio-sanitaria distrettuale dell'Azienda al                
Comitato di Distretto per la sua adozione e la seguente                         
individuazione delle risorse da trasferire all'Azienda con                      
imputazione ai bilanci di previsione dei singoli Comuni per la quota            
di appartenenza.                                                                
Con la delega delle funzioni socio-assistenziali, la definizione dei            
progetti e degli obiettivi di programmazione annuale approvati dal              
Comitato di Distretto ed il trasferimento delle necessarie risorse              
all'Azienda da parte dei Comuni, l'Azienda ha la piena autonomia                
gestionale e contabile per la realizzazione degli obiettivi                     
prefissati.                                                                     
In particolare, non sara' necessario nessun atto autorizzatorio da              
parte del Comune delegante, affinche' possano essere erogati gli                
interventi del Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) in favore             
dell'utenza. Solo nel caso di servizi richiesti dall'assistente                 
sociale responsabile del caso al Comune, per ammettere l'utenza al              
servizio, sara' necessaria la preliminare autorizzazione da parte del           
Comune erogante.                                                                
Nel caso in cui, a causa di una domanda di servizi non preventivata,            
ne' preventivabile, l'entrata del bilancio sociale di un Comune non             
risulti nel corso dell'esercizio sufficiente alla copertura dei costi           
di erogazione dei servizi attinenti le funzioni delegate, cosi' come            
approvati in sede di approvazione della programmazione annuale, il              
Direttore dell'Area socio-sanitaria distrettuale dell'Azienda                   
provvedera' a richiedere motivatamente al Responsabile del Servizio             
sociale comunale di integrare le risorse finanziarie da trasferire              
all'Azienda.                                                                    
Per ogni tipologia di intervento delegato, individuata negli articoli           
precedenti, l'Azienda predisporra', in modo preventivo, per i servizi           
da istituire e per i servizi gia' attivati, un progetto di servizio             
che contempli l'analisi del bisogno, gli obiettivi specifici, le                
modalita' di intervento, le risorse necessarie per la programmazione            
annuale, per quanto possibile l'eventuale attivazione delle reti, il            
coinvolgimento del privato sociale e il responsabile del procedimento           
di riferimento.                                                                 
Tale metodo di lavoro e' da intendersi, sia come approccio generale,            
sia come approccio sui singoli interventi, comprendendo anche casi              
singoli senza onere economico.                                                  
Art. 7                                                                          
Procedimento per la presa in carico dell'utenza                                 
La domanda di servizi sociali inerenti le funzioni delegate dai                 
Comuni all'Azienda viene indirizzata e/o accolta allo Sportello Unico           
aziendale avente sede presso la sede aziendale o comunale di                    
riferimento.                                                                    
L'assistente sociale specializzata d'area assume il ruolo di                    
responsabile del caso, provvedendo all'istruttoria della domanda ed             
alla presa in carico dell'utenza, coordinandosi con gli operatori               
dell'area sanitaria e con gli altri operatori sociali di riferimento            
per l'individuazione della migliore risposta al bisogno presentato.             
Il responsabile del caso, tenendo conto dei criteri e dei requisiti             
di accesso ai servizi e/o interventi, regolamentati in via omogenea,            
in sede di Comitato di Distretto e verificando le risorse nella                 
disponibilita' del Servizio sociale dell'Azienda, dei Servizi                   
sanitari dell'Azienda - in caso di necessita' di integrazione di                
servizi socio-sanitari - e del Servizio sociale comunale di                     
riferimento -nel caso di richiesta di servizi gestiti direttamente              
dal Comune - formula con piena autonomia progettuale il Progetto                
Assistenziale Individualizzato (PAI) entro 30 giorni dal ricevimento            
della domanda.                                                                  
Il Direttore dell'Area socio-sanitaria distrettuale dell'Azienda                
approva il Progetto Assistenziale Individualizzato (PAI) o esprime              
motivato diniego entro 10 giorni dalla formulazione della proposta,             
con piena autonomia nella gestione delle risorse attribuite.                    
L'erogazione dei servizi e/o degli interventi del Progetto                      
Assistenziale Individualizzato (PAI) viene assicurata dall'Azienda              
direttamente o mediante convenzione con terzi o con richiesta al                
Comune di riferimento dell'utenza, preventivamente coinvolto in sede            
di progettazione, nel caso di servizi gestiti direttamente dai                  
Comuni, restando inteso che responsabile del caso e' l'assistente               
sociale di riferimento.                                                         
Art. 8                                                                          
Gruppo di coordinamento                                                         
Per coordinare l'attuazione degli obiettivi annuali approvati in sede           
di Comitato di Distretto viene istituito un Gruppo di coordinamento             
composto da:                                                                    
- I responsabili del Servizi sociali dei Comuni firmatari del                   
presente Accordo di programma;                                                  
- il Direttore dell'Area socio-sanitaria dell'Azienda per il                    
Distretto di Casalecchio di Reno.                                               
Il Direttore dell'Area socio-sanitaria distrettuale dell'Azienda                
funge da Presidente del Gruppo di coordinamento.                                
La segreteria del Gruppo di coordinamento viene svolta dal personale            
amministrativo dell'Azienda.                                                    
Il Gruppo di coordinamento:                                                     
1) svolge funzioni di impulso e proposta per la specificazione e                
rimodulazione in itinere della programmazione annuale indicata                  
all'art. 3 del presente Accordo di programma;                                   
2) propone al Comitato di Distretto le proposte tecniche di                     
regolamentazione per l'accesso ai servizi inerenti le funzioni                  
socio-assistenziali delegate;                                                   
3) verifica tecnicamente i reports informativi predisposti dal                  
Direttore dell'Area socio-sanitaria distrettuale dell'Azienda                   
sull'andamento dell'attuazione delle linee di programmazione annuale,           
al fine della formulazione della relazione annuale da sottoporre al             
Comitato di Distretto. In particolare fornisce il necessario parere             
sulle relazioni dell'andamento della gestione delle funzioni                    
socio-assistenziali delegate predisposta dal Direttore dell'Area                
socio-sanitaria distrettuale dell'Azienda per la presentazione al               
Comitato di Distretto entro il 30 giugno e il 30 ottobre                        
dell'esercizio corrente e la relazione a consuntivo entro il 30                 
maggio dell'anno successivo sui risultati conseguiti nell'esercizio             
precedente.                                                                     
Le riunioni del Gruppo di coordinamento, verbalizzate dalla                     
Segreteria amministrativa dell'Azienda, avranno validita' legale a              
prescindere dal numero effettivo dei partecipanti alle singole                  
sedute, quando regolarmente convocate in prima riunione (con almeno 5           
giorni di anticipo sulla seduta) o seconda riunione (con almeno 24              
ore di anticipo sulla seduta).                                                  
Art. 9                                                                          
Direttore dell'Area socio-sanitaria                                             
dell'Azienda per il Distretto di Casalecchio di Reno                            
Il Direttore dell'Area socio-sanitaria dell'Azienda per il Distretto            
di Casalecchio di Reno svolge le seguenti funzioni:                             
1) dirige il Servizio sociale distrettuale dell'Azienda con il                  
compito di attuare le linee di programmazione annuale relativamente             
alle funzioni socio-assistenziali delegate;                                     
2) coordina il Gruppo di cui al precedente art. 8;                              
3) propone al Comitato di Distretto le linee di programmazione                  
annuali per le funzioni socio-assistenziali delegate;                           
4) predispone i reports informativi sull'andamento dell'attuazione              
delle linee di programmazione annuale e la relazione annuale da                 
sottoporre al Comitato di Distretto. In particolare predispone entro            
il 30 giugno e il 30 ottobre dell'esercizio corrente le relazioni               
sull'andamento della gestione delle funzioni socio-assistenziali                
delegate ed entro il 30 maggio dell'anno successivo la relazione sui            
risultati conseguiti nell'esercizio precedente.                                 
Art. 10                                                                         
Risorse trasferite con la delega                                                
delle funzioni socio-assistenziali                                              
Oltre le risorse finanziarie trasferite annualmente sulla base del              
documento di Programmazione annuale, per l'esercizio delle funzioni             
delegate i Comuni assegnano all'Azienda le risorse di personale e di            
beni mobili ed immobili per la gestione delle funzioni con separati             
atti.                                                                           
Per quanto riguarda il personale assegnato in comando l'Azienda                 
rimane comunque competente per quanto concerne l'organizzazione delle           
attivita', l'orario di servizio e di lavoro e i riposi, la                      
concessione dei congedi ordinari, l'uso del mezzo di servizio,                  
l'autorizzazione all'uso del mezzo proprio, l'autorizzazione alla               
missione e il rimborso spese viaggi, se e in quanto dovuti ai sensi             
delle vigenti disposizioni di legge.                                            
Il Comune rimane competente in materia di trattamento economico,                
giuridico, di sanzioni disciplinari, di congedi straordinari,                   
aspettative a vario titolo e infine in materia di carriera.                     
L'Azienda continuera' a garantire l'eventuale accesso di detti                  
dipendenti ai servizi mensa aziendali, secondo le norme del vigente             
regolamento aziendale e a rappresentare l'eventuale fabbisogno                  
aggiuntivo di personale, nonche' la progressione di carriera del                
personale avente titolo.                                                        
Il Comune si impegna inoltre, nel rispetto della legislazione vigente           
e delle risorse disponibili, all'immediata sostituzione del proprio             
personale in caso di assenza prolungata o cessazione del rapporto di            
lavoro; ove cio' non fosse possibile si impegnera' a garantire                  
all'Azienda un finanziamento aggiuntivo per il potenziamento delle              
unita' in convenzione.                                                          
Per eventuali problematiche, che coinvolgeranno l'Azienda ed il                 
Comune, relativamente alla mobilita' intercompartimentale di                    
dipendenti e ad ogni altro aspetto in materia di rapporto di lavoro e           
di organizzazione dello stesso, verranno interessate le                         
organizzazioni sindacali di competenza, ad un tavolo negoziale, per             
una analisi degli eventuali problemi.                                           
Art. 11                                                                         
Risorse dell'Azienda Unita' sanitaria                                           
locale Bologna Sud                                                              
Oltre alle risorse messe nella disponibilita' dell'Azienda da parte             
dei Comuni per l'esercizio delle funzioni socio-assistenziali                   
delegate, ai fini del raggiungimento degli obiettivi del presente               
Accordo di programma, l'Azienda garantisce l'impiego delle necessarie           
risorse aggiuntive richieste dalle progettazioni in relazioni ai                
singoli obiettivi della programmazione annuale.                                 
Art. 12                                                                         
Risorse finanziarie - Bilancio sociale                                          
L'onere finanziario relativo all'esercizio delle funzioni                       
socio-assistenziali delegate e' a carico dei singoli Comuni, secondo            
la rispettiva quota di ripartizione del bilancio sociale, prevista              
nel documento di Programmazione annuale adottato dal Comitato di                
Distretto.                                                                      
Il Direttore dell'Area socio-sanitaria distrettuale dell'Azienda,               
sentito preliminarmente il Gruppo di coordinamento, definisce la                
proposta di Programmazione annuale da presentare al Comitato di                 
Distretto.                                                                      
Il documento di Programmazione annuale degli obiettivi per                      
l'esercizio delle funzioni delegate, con individuazione dei relativi            
costi di gestione da imputare ai Comuni, viene adottato dal Comitato            
di Distretto in tempi coerenti con la predisposizione dei bilanci               
comunali. Nel documento vengono individuate le risorse da trasferire            
all'Azienda da imputare ai bilanci di previsione dei singoli Comuni             
per la rispettiva quota di appartenenza.                                        
Per la definizione dei costi di gestione da imputare ai Comuni                  
all'interno del documento di Programmazione annuale vengono osservati           
i seguenti criteri:                                                             
1) sono a carico del singolo Comune tutti gli oneri riconducibili               
direttamente ad interventi erogati all'utenza residente nel                     
territorio comunale di appartenenza (contributi e sussidi economici,            
borse lavoro, rette di inserimento in strutture residenziali e                  
semiresidenziali, interventi educativi, ecc.);                                  
2) sono a carico della generalita' dei Comuni firmatari del presente            
Accordo e di altri Accordi di programma sulle funzioni integrate                
socio sanitarie tra i Comuni del Distretto e l'Azienda, gli oneri               
residuali (struttura tecnico-amministrativa, spese generali,, ecc.),            
che verranno ripartiti sulla base della popolazione residente;                  
3) al fine di gestire le emergenze per interventi residenziali e                
semiresidenziali, dell'area handicap e dell'area minori, non                    
programmati e ne' programmabili, intervenuti in corso d'esercizio,              
viene costituito in sede di previsione del documento di bilancio                
sociale, un fondo di riserva per emergenze, integrato dai Comuni                
firmatari, sulla base della popolazione residente, per un ammontare             
del 10% della spesa complessiva dei servizi residenziali e                      
semiresidenziali dell'area handicap e dell'area minori.                         
I Comuni, che eventualmente beneficeranno dello stanziamento del                
predetto fondo, per le finalita' anzidette, saranno obbligati a                 
restituire quanto impiegato, con eventuale rateizzazione del dovuto.            
Il bilancio sociale viene iscritto nel bilancio economico preventivo            
annuale dell'Azienda - parte gestione sociale.                                  
I Comuni, in relazione al disposto di cui all'art. 3 del DLgs 502/92,           
come modificato con successivo DLgs 517/93, trasfuso senza modifiche            
nel DLgs di riordino 229/99, versano all'Azienda un acconto                     
semestrale anticipato a gennaio, un acconto quadrimestrale a luglio e           
la quota residua del finanziamento complessivo assegnato nell'anno              
entro il 15 dicembre, salvo adeguamenti motivati in corso d'anno da             
presentarsi per l'approvazione comunque non oltre il 30 ottobre,                
sulla base dell'effettivo andamento gestionale e proiezione sul                 
termine dell'esercizio.                                                         
Eventuali avanzi di gestione riferiti ai singoli Comuni saranno                 
utilizzati in accordo con i Comuni medesimi, con decisione da                   
assumersi in sede di Comitato di Distretto.                                     
I Comuni si impegnano a rispettare i suddetti termini di pagamento.             
Nel caso in cui i Comuni non ottemperino al pagamento alle scadenze             
previste dal presente articolo entro il mese di riferimento, il                 
Direttore dell'Area socio-sanitaria distrettuale dell'Azienda                   
provvedera' a segnalarle al Comitato di Distretto gli opportuni                 
provvedimenti da attuare.                                                       
L'Azienda, come definito dalla L.R. 50/94, organizza la gestione per            
centri di costo che consentano la puntuale applicazione della                   
contabilita' analitica ed evidenziano il costo effettivo del servizio           
e delle prestazioni.                                                            
Art. 13                                                                         
Controlli sull'attuazione degli obiettivi                                       
dell'Accordo di programma                                                       
La vigilanza sull'attuazione del presente Accordo e gli eventuali               
interventi sostitutivi sono svolti, ai sensi dell'art. 34, comma 7              
del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti locali di cui           
al DLgs 18/8/2000, n. 267, da un Collegio di vigilanza, identificato            
per le finalita' del presente Accordo, nel Comitato di Distretto.               
Il Comitato di Distretto riceve e verifica le relazioni predisposte             
dal Direttore dell'Area socio-sanitaria distrettuale dell'Azienda.              
A tali fini i componenti del Comitato di Distretto, hanno accesso al            
sistema informativo del Servizio sociale, in qualsiasi momento per              
perseguire i propri fini istituzionali.                                         
Fatta salva l'autonomia gestionale nell'esercizio delle funzioni                
socio-assistenziali delegate, l'Azienda, tramite il Direttore                   
dell'Area socio-sanitaria distrettuale, e' tenuta a fornire al                  
Comitato di Distretto e ai Comuni firmatari, tramite i Responsabili             
dei Servizi sociali comunali del Gruppo di coordinamento, tutte le              
informazioni che i medesimi riterranno necessario acquisire, in                 
merito allo svolgimento delle funzioni delegate, sia sotto l'aspetto            
tecnico-organizzativo che contabile, fatto salvo il rispetto del                
segreto professionale ed in ottemperanza alla vigente normativa in              
materia di tutela della riservatezza.                                           
Art. 14                                                                         
Ritiro anticipato delle deleghe conferite. Recesso                              
Qualora un Comune intenda ritirare le deleghe conferite durante la              
vigenza del presente Accordo di programma per proprie determinazioni,           
resta a carico del Comune medesimo, fino alla fine dell'esercizio               
finanziario in corso, l'onere relativo a quanto gia' preventivato,              
nonche' la quota parte computabile, in un contesto di attivita' in              
atto, coinvolgente - per unitarieta', coordinamento e globalita' di             
interventi - anche altri Comuni non recedenti, in cio' sentito anche            
il Comitato di Distretto territorialmente competente. Il ritiro delle           
deleghe conferite non puo' essere parziale.                                     
L'Azienda ed i Comuni possono recedere motivatamente dal presente               
Accordo di programma in caso di non ottemperanza degli impegni e                
degli oneri assunti.                                                            
Art. 15                                                                         
Durata dell'Accordo di programma                                                
e della delega di funzioni socio-assistenziali                                  
L'Accordo di programma e la delega di funzioni socio-assistenziali da           
parte dei Comuni all'Azienda, come definite nel presente Accordo di             
programma, ha validita' annuale e decorre dall'1 gennaio 2004.                  
Art. 16                                                                         
Pubblicita' dell'Accordo                                                        
Il presente Accordo e' inviato, ai sensi dell'art. 34 del DLgs                  
18/8/2000, n. 267, alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale                  
Regione Emilia-Romagna.                                                         
Art. 17                                                                         
Norma finale                                                                    
Il presente Accordo di programma potra' essere modificato e/o                   
sostituito da nuovo Accordo in dipendenza dell'istituzione e                    
dell'avvio operativo dell'Ufficio sociale distrettuale, secondo le              
linee indicative previste dal Documento sulla "Riorganizzazione dei             
Servizi socio-assistenziali e socio-sanitari di ambito distrettuale e           
sulla costituzione dell'Ufficio sociale distrettuale",                          
riorganizzazione da attuarsi secondo gli indirizzi approvati nella              
seduta del Comitato dei Sindaci del Distretto di Casalecchio di Reno            
del 18/11/2003.                                                                 
Letto, approvato e sottoscritto.                                                
IL COMMISSARIO DELL'AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE BOLOGNA SUD                 
IL SINDACO DEL COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO                                    
IL SINDACO DEL COMUNE DI ANZOLA DELL'EMILIA                                     
IL SINDACO DEL COMUNE DI BAZZANO                                                
IL SINDACO DEL COMUNE DI CALDERARA                                              
IL SINDACO DEL COMUNE DI SERRAVALLE                                             
IL SINDACO DEL COMUNE DI CRESPELLANO                                            
IL SINDACO DEL COMUNE DI MONTE SAN PIETRO                                       
IL SINDACO DEL COMUNE DI MONTEVEGLIO                                            
IL SINDACO DEL COMUNE DI SASSO MARCONI                                          
IL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGNO                                                
IL SINDACO DEL COMUNE DI ZOLA PREDOSA                                           

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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