REGIONE EMILIA-ROMAGNA - COMUNE DI SARSINA (FORLI'-CESENA)

COMUNICATO

Titolo II - Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il progetto per la coltivazione di una cava di arenaria tipo pietra serena, orizzonte Alberese

L'Autorita' competente Comune di Sarsina - Ufficio Urbanistica -                
Edilizia privata, comunica la decisione relativa alla procedura di              
verifica (screening) concernente il                                             
- progetto: coltivazione di una cava di arenaria tipo pietra serena,            
orizzonte Alberese;                                                             
- localizzato: in localita' Monteriolo - Sarsina;                               
- presentato da: ditta F.lli Bianchi Snc di Bianchi Albino & C., sede           
in Via L. da Vinci, San Piero in Bagno.                                         
Il progetto appartiene alla seguente categoria: B.3.4 - Cave e                  
torbiere.                                                                       
Il progetto interessa il territorio del comune di Sarsina, provincia            
di Forli'-Cesena.                                                               
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 come                     
modificato dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35 l'Autorita' competente            
con atto di Giunta comunale n. 3 del 20/1/2004 ha assunto la seguente           
decisione:                                                                      
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio            
1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, in                       
considerazione dello scarso rilievo degli interventi previsti e dei             
conseguenti impatti ambientali, il progetto relativo ad una cava di             
arenaria, tipo pietra serena, orizzonte Alberese, in localita'                  
Monteriolo - presentato dalla ditta F.lli Bianchi Snc di Bianchi                
Albino & C. - dall'ulteriore procedura di VIA con le seguenti                   
prescrizioni:                                                                   
1. l'utilizzo di terreno proveniente da aree esterne all'area di cava           
nella fase di recupero agro-vegetazionale dovra' essere effettuato              
con materiali di cui dovra' essere costantemente verificata la                  
composizione e qualita', escludendo quelli provenienti da siti                  
inquinati e da bonifiche con concentrazioni di inquinanti superiori             
ai limiti di accettabilita' stabiliti dalle norme vigenti (DM                   
471/99);                                                                        
2. verificato che parte dell'area sede di attivita' estrattiva e'               
cartografata nel PTCP come frana quiescente, si ritiene necessario              
che, nelle fasi di stoccaggio temporaneo del materiale estratto                 
funzionale al proseguimento dell'attivita' estrattiva nel sito e                
nelle fasi di sistemazione successive, siano messi in atto tutti                
quegli accorgimenti progettuali e gestionali atti a garantire il                
mantenersi di condizioni di stabilita' tali da non provocare la                 
riattivazione dei fenomeni gravitativi presenti;                                
3. sulla base di quanto riportato nello studio presentato, dei dati             
utilizzati, delle ipotesi e assunzioni effettuate e delle metodologie           
di previsione utilizzate, e sulla base delle indagini fonometriche di           
verifica comunque previste per la fase successiva all'inizio                    
attivita', si ritiene necessario che vengano effettuati i rilievi               
sopra citati secondo le modalita' di seguito descritte: - devono                
essere eseguiti, secondo le modalita' stabilite dalla normativa                 
vigente, rilievi atti a determinare il rispetto dei valori limite               
differenziali di rumore in periodo diurno in prossimita' dei                    
ricettori presenti maggiormente prossimi all'area della cava                    
(ricettore A). Tali rilievi vanno eseguiti all'interno degli ambienti           
abitativi monitorando il rumore residuo in assenza di attivita' di              
lavorazione e il livello equivalente di rumore ambientale con cava in           
attivita'; - devono essere eseguiti rilievi in esterno del livello di           
rumore ambientale in periodo diurno, in prossimita' dei ricettori               
maggiormente prossimi all'area della cava (ricettore A), secondo le             
modalita' stabilite dalla normativa vigente, in fase di esercizio, al           
fine di verificare i possibili incrementi di rumorosita' prodotti               
dalla attivita' in esame rispetto ai livelli esistenti e il rispetto            
dei valori limite vigenti nelle aree monitorate; - il monitoraggio di           
cui ai due punti precedenti dovra' essere eseguito entro 6 mesi                 
dall'inizio attivita' di gestione e in situazione di funzionamento a            
regime massimo dell'attivita' estrattiva e in condizioni di                     
lavorazione maggiormente gravose per i ricettori monitorati, con                
oneri a carico della societa' proponente; - le date e l'esecuzione              
dei rilievi dovranno essere concordate con l'Amministrazione                    
provinciale di Forli'-Cesena, Servizio Pianificazione territoriale              
ovvero con altro ente istituzionalmente preposto; - tutti i risultati           
e le relative conclusioni dovranno essere trasmessi,                            
all'Amministrazione comunale di Sarsina, all'Amministrazione                    
provinciale di Forli'-Cesena, Servizio Pianificazione territoriale; -           
in caso di verifica del mancato rispetto dei limiti vigenti, dovranno           
essere messe in atto dal proponente, a proprio carico entro 3 mesi              
dalla comunicazione dei risultati del monitoraggio alle                         
Amministrazioni sopra elencate, idonee misure di mitigazione acustica           
al fine di garantire il rispetto di tutti i limiti vigenti presso               
tutti i ricettori presenti;                                                     
4. durante tutte le attivita' di estrazione, lavorazione e trasporto            
materiale dovranno comunque essere messi in atto tutti gli                      
accorgimenti utili al contenimento delle emissioni sonore sia                   
mediante l'impiego delle piu' idonee attrezzature operanti in                   
conformita' alle direttive CE in materia di emissione acustica                  
ambientale, sia mediante una adeguata organizzazione delle singole              
attivita', al fine di garantire il rispetto dei valori limite                   
assoluti e differenziali vigenti in prossimita' dei ricettori                   
presenti durante le fasi previste e nei i periodi di loro attivita';            
5. in fase di estrazione e lavorazione (scavo, movimentazione                   
materiale, carico mezzi, trasporto) dovranno essere messe in atto               
tutte le misure di mitigazione necessarie ad evitare un peggioramento           
della qualita' dell'aria nella zona. In particolare dovranno essere             
previste le seguenti misure di mitigazione: - copertura del carico              
trasportato mediante teloni; - copertura degli accumuli di materiale            
mediante teloni nei periodi di inattivita';                                     
6. l'eventuale stoccaggio di combustibili e lubrificanti necessari              
all'utilizzo e gestione dei mezzi di cava dovra' avvenire in apposite           
aree opportunamente confinate e impermeabilizzate;                              
7. ad integrazione del sistema di regimazione delle acque                       
superficiali, previsto dal progetto di ripristino dell'area di cava,            
dovra' essere realizzato, in fase di ritombamento delle aree di                 
escavazione, un apparato di drenaggio profondo, definito da trincee             
drenanti impostate lungo le direzioni di massima pendenza ed                    
attestato alla base del banco coltivato, necessario a favorire la               
circolazione delle acque sotterranee lungo le direttrici di flusso              
idrico esistenti nelle condizioni originarie e ad evitare eventuali             
sacche di ristagno idrico all'interno dei materiali di riporto;                 
8. per favorire il mantenimento della microflora presente nel terreno           
i cumuli dovranno essere realizzati facendo attenzione ai                       
compattamenti eccessivi ed ai processi di asfissia, prevedendone il             
rivestimento naturale mediante tappeti erbosi o fogliame o semina di            
colture da sovescio;                                                            
b) di quantificare in Euro 614,97, pari allo 0,02% del valore                   
dell'intervento, le spese istruttorie che, ai sensi dell'art. 28                
della L.R. 9/99 e successive modificazioni ed integrazioni, sono a              
carico del proponente;                                                          
c) di liquidare il 90% dell'importo sopra richiamato, pari a Euro               
553,47 all'Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena per                     
l'attivita' istruttoria da essa svolta, in attuazione di quanto                 
previsto dall'art. 8 della convenzione tra Comune e Provincia citata            
in premessa.                                                                    

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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