REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 dicembre 2003, n. 2778

Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) del progetto denominato ex strada statale n. 654 di Val di Nure. Riqualificazione in sede del tratto interessato la localita' ôI Casoni'

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio            
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione            
del limitato rilievo degli interventi previsti, e dei conseguenti               
impatti ambientali, del progetto "ex strada statale n. 654 di Val               
Nure, riqualificazione in sede del tratto interessante la localita' I           
Casoni" dalla ulteriore procedura di VIA con le seguenti                        
prescrizioni:                                                                   
a.1. minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e sul paesaggio,                  
mettendo in atto tutte le azioni di mitigazione previste nel                    
progetto;                                                                       
a.2. per il ripristino delle eventuali aree di cantiere si                      
riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si             
avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di                
materiale, in spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione           
per evitarne la morte biologica;                                                
a.3. per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse            
e puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di           
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione            
dei mezzi si ritiene necessario: - per l'eventuale impianto di                  
betonaggio e altri impianti fissi, prevedere sistemi di abbattimento            
per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e                     
miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione; - qualora           
nella composizione del calcestruzzo rientri come materia prima il               
polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche dal                  
lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo aperto           
e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel contenitore               
preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie di                     
trattenimento del materiale plastico; - prevedere la umidificazione             
dei depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed              
inerti e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto                 
quando queste si trovino nelle vicinanze di abitazioni; - per il                
trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei                  
cassoni con teloni; - acquisire le eventuali autorizzazioni                     
necessarie per le emissioni di inquinanti in atmosfera ai sensi delle           
vigenti normative; - si dovra' valutare la necessita' di introdurre             
eventuali mitigazioni acustiche, sul cantiere e su eventuali                    
ricettori; le azioni attivate dovranno consentire il rispetto dei               
limiti sonori previsti dalle normative vigenti; - sospensione dei               
lavori durante le giornate ventose. I lavori dovranno essere                    
interrotti e ripresi solamente con il successivo miglioramento delle            
condizioni meteoclimatiche;                                                     
a.4. si prescrive il rispetto dei limiti di pressione sonora,                   
previsti dal DPCM 1/3/1991 e successive modifiche, nelle adiacenze              
dell'infrastruttura progettata, al di fuori della fascia di rispetto            
laterale, come indicato nella circolare regionale n. 7 dell'1/3/1993;           
in particolare tali aree, vanno considerate appartenenti alla III               
classe (aree di tipo misto) con limite diurno pari a 60 dB(A) e                 
limite notturno pari a 50 dB(A);                                                
a.5. le opere di mitigazione, necessarie per il conseguimento del               
rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico, dovranno essere il           
piu' possibile di tipo vegetazionale, (cespugli e alberature di                 
essenze autoctone);                                                             
a.6. il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di                  
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;           
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle             
fallanze nel primo anno di manutenzione;                                        
a.7. si dovra' prevedere la raccolta delle acque meteoriche lungo               
tutto l'asse stradale e l'allontanamento attraverso il sistema                  
fognario pubblico nei fossi e nei canali di scolo principali e                  
secondari; in particolare per quanto riguarda le acque di prima                 
pioggia, si dovranno prevedere e dimensionare sistemi di                        
trattamento;                                                                    
a.8. si ritiene opportuno che per la protezione del reticolo                    
idrografico, venga previsto nel progetto definitivo un piano di                 
emergenza in caso di eventuali sversamenti accidentali mediante                 
presidi idraulici (per esempio vasche di contenimento, paratoie nei             
fossi di scolo dove recapitano le scoline stradali, ecc.);                      
a.9. prevedere nel progetto definitivo la piantumazione di filari di            
siepi lungo la fascia di rispetto stradale con funzione di                      
inserimento ambientale e paesaggistico e per il contenimento delle              
emissioni inquinanti in atmosfera privilegiando per la loro                     
sistemazione aree pubbliche o zone che i Comuni di Piacenza e                   
Podenzano potranno mettere a disposizione;                                      
a.10. le prescrizioni sopra elencate, dovranno essere verificate                
attraverso una campagna di monitoraggio da realizzarsi durante la               
realizzazione dell'opera, ad opera e mitigazioni realizzate e, sulla            
base dei risultati ottenuti, dovranno essere assunte le necessarie              
determinazioni conseguenti;                                                     
a.11. resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la                
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,                
dovranno essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle            
vigenti disposizioni;                                                           
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di               
Piacenza, al Comune di Piacenza;                                                
c) al Comune di Podenzano, all'ARPA - Sezione provinciale di                    
Piacenza, al Servizio Tecnico Bacino Trebbia e Nure e all'Autorita'             
di Bacino del Po con sede a Parma;                                              
d) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art.10, comma 3 della             
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il            
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della                
Regione Emilia-Romagna.                                                         

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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