REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 settembre 2004, n. 1865

Invito a presentare progetti da realizzare con il contributo del Fondo sociale europeo per il periodo 2004/2005 (Obiettivo 3)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Richiamati:                                                                     
- la decisione della Commissione Europea C/1120 del 18/7/2000 che               
approva il Quadro Comunitario di Sostegno (in seguito denominato QCS)           
Ob. 3 regioni centro nord per il periodo 2000/2006;                             
- la decisione della Commissione Europea n. C/1963 del 25/5/2004 che            
modifica la decisione C(2000) 2066 del 21/9/2000 recante approvazione           
del Programma Operativo Regione Emilia-Romagna  per gli interventi              
strutturali comunitari previsti dall'Ob. 3 in Italia;                           
- il Regolamento CE n. 1159/00 della Commissione Europea relativo               
alle azioni informative e pubblicitarie e cura degli Stati membri               
sugli interventi dei Fondi strutturali;                                         
- il Regolamento (CE) n. 68/01 della Commissione Europea del                    
12/1/2001 relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del                  
Trattato CE agli aiuti destinati alla formazione, pubblicato sulla              
GUCE serie L n. 10 del 13/1/2001 e successive modifiche;                        
- il Regolamento (CE) n. 69/01 della Commissione Europea del                    
12/1/2001 relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del                  
Trattato CE agli aiuti di importanza minore de minimis, pubblicato              
sulla GUCE serie L n. 10 del 13/1/2001;                                         
- la deliberazione del CIPE del 5/11/1999, n. 174 con la quale si               
approva il quadro finanziario programmatico 2000-2006 per quanto                
riguarda il contributo nazionale;                                               
- gli "Indirizzi per il sistema formativo integrato dell'istruzione,            
della formazione professionale, orientamento e delle politiche del              
lavoro - Biennio 2003/2004" approvati con deliberazione del Consiglio           
regionale n. 440 del 19/12/2002;                                                
- la L.R. 40/01, recante "Ordinamento contabile della Regione                   
Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6/7/1977, n. 31 e 27/3/1972,             
n. 4";                                                                          
- la L.R. 43/01, recante "Testo unico in materia di organizzazione e            
di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna";                            
- la L.R. 29/03 "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna            
per l'esercizio finanziario 2004 e Bilancio pluriennale 2004-2006";             
- la L.R. 18/04, recante "Assestamento del Bilancio di previsione               
della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2004 e del             
Bilancio pluriennale 2004-2006 a norma dell'art. 30 della L.R. 15               
novembre 2001, n. 40. I provvedimento generale di variazione";                  
viste inoltre le proprie deliberazioni:                                         
- 1263/04, "Approvazione disposizioni attuative del Capo II, Sezione            
III finanziamento delle attivita' e sistema informativo della L.R.              
12/03";                                                                         
- 539/00, "Approvazione direttive regionali stralcio per l'avvio                
della nuova programmazione 2000/2006" nonche' la determinazione del             
Direttore generale Cultura, Formazione e Lavoro 8125/00 e la                    
determinazione del Responsabile del Servizio Gestione diretta delle             
Attivita' della Direzione generale Cultura, Formazione e Lavoro                 
12602/01;                                                                       
- 42/04 "Fondo sociale europeo Obiettivo 3 2000/2006 Programma                  
Operativo - Regione Emilia-Romagna - revisione per riprogrammazione             
di meta' periodo";                                                              
- 1087/04 "Fondo sociale europeo Obiettivo 3 2000/2006 - Approvazione           
del complemento di programmazione a seguito della revisione di meta'            
periodo";                                                                       
- 177/03, recante "Direttive regionali in ordine alle tipologie di              
azione ed alle regole per l'accreditamento degli organismi di                   
formazione professionale" e successive integrazioni;                            
- 447/03 recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e            
funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni                     
dirigenziali";                                                                  
- 1265/04 recante "Approvazione nuovo regime di Aiuti alla Formazione           
a seguito dei Regolamenti (CE) n. 363/2004 e 364/2004";                         
- 778/04 "Approvazione elenco degli organismi accreditati secondo la            
normativa prevista dalla deliberazione di Giunta n. 177 del 10/2/2003           
e successive integrazioni" e successive modificazioni e integrazioni            
di cui alle proprie deliberazioni 849/04, 1001/04, 1110/04, 1151/04 e           
1410/04;                                                                        
considerato in particolare l'ambito di competenze assegnato, dagli              
indirizzi regionali succitati, alla Regione e alle Province in merito           
all'integrazione dei sistemi del lavoro, della formazione e                     
dell'istruzione;                                                                
tenuto conto che alla Regione compete il ruolo di indirizzo,                    
promozione, programmazione generale, sulla base di un ampio                     
coinvolgimento delle Province e dei partner economici e sociali, di             
coordinamento, di monitoraggio, controllo e valutazione dell'intero             
sistema e di anticipazione e sperimentazione di linee e modelli di              
intervento innovativi;                                                          
ritenuto pertanto necessario focalizzare gli interventi per il                  
periodo 2004/2005 ad azioni connesse agli ambiti propri di                      
programmazione regionale;                                                       
preso atto di quanto contenuto nel "Documento di politica                       
economico-finanziaria 2004/2006", (di seguito denominato DPEF);                 
ritenuto, con il presente atto, di dare attuazione alle aree di                 
sviluppo strategico della Regione Emilia-Romagna cofinanziabili dal             
FSE espresse nel DPEF sopra menzionato, piu' specificatamente a                 
quanto previsto all'interno delle schede in esso contenute, di                  
seguito riportate:                                                              
- area n. 2 "Welfare", in particolare per le politiche per                      
l'accoglienza e l'integrazione dei cittadini stranieri immigrati, per           
contrastare l'esclusione sociale e la poverta' e favorire azioni di             
mediazione per l'integrazione sociale;                                          
- area n. 3 "Sapere, lavoro, sviluppo", in particolare per quanto               
concerne azioni relative alle politiche per il lavoro e la qualita'             
delle risorse umane, la scuola e la formazione, le politiche del                
lavoro atte a sostenere la formazione all'interno delle imprese, la             
mobilita' geografica dei lavoratori, le iniziative a sostegno dei               
lavoratori atipici, il collocamento mirato dei disabili, le politiche           
di genere per facilitare la conciliazione del lavoro con la vita                
familiare, le politiche per lo sviluppo culturale;                              
- area n. 4 "Sicurezze": nelle strade, nelle citta', alimentare                 
sostenendo politiche di filiera, di qualita' e di sicurezza dei                 
prodotti agro-alimentari, la tutela dei prodotti tipici;                        
preso atto inoltre del "Patto per la qualita' dello sviluppo, la                
competitivita', la sostenibilita' ambientale e la coesione sociale in           
Emilia-Romagna" siglato in data 18/2/2004 tra la Regione                        
Emilia-Romagna e le Associazioni di categoria imprenditoriale e                 
sindacale;                                                                      
dato atto:                                                                      
- del Protocollo d'Intesa in materia di immigrazione straniera                  
sottoscritto in data 18/12/2001 dalla Regione Emilia-Romagna, dagli             
Enti locali, dalle Parti sociali e dal Forum del Terzo Settore;                 
- dell'Accordo regionale in materia di azioni formative di supporto e           
di tutoraggio ad assistenti familiari a domicilio regolarizzate a               
seguito dell'attuazione della Legge 189/02 sottoscritto in data                 
28/4/2003 dalla Regione Emilia-Romagna con CGIL, CISL e UIL;                    
- della valutazione emersa dal gruppo di lavoro interassessorile                
costituito a supporto della programmazione del Fondo sociale                    
europeo;                                                                        
valutato pertanto opportuno approvare l'"Invito a presentare progetti           
da realizzare con il contributo del Fondo sociale europeo per il                
periodo 2004/2005 (Obiettivo 3)" Allegato A), comprendente la Parte I           
"Interventi da realizzare con il contributo del "Fondo sociale                  
europeo per il periodo 2004/2005 Obiettivo 3 - Misure e azioni                  
finanziabili" e la Parte II "Piano finanziario", parte integrante e             
sostanziale della presente deliberazione;                                       
tenuto conto che i progetti dovranno essere formulati ed inviati                
secondo le modalita' e nei termini riportati nel succitato Allegato             
A), Parte I;                                                                    
dato atto:                                                                      
- che la valutazione dei progetti, di cui al succitato Allegato A),             
comprendente le Parti I e II, verra' effettuata da un Nucleo di                 
valutazione interno all'Assessorato Lavoro, Formazione, Scuola e                
Universita' che verra' nominato con successivo atto del Direttore               
generale "Cultura, Formazione e Lavoro";                                        
- che il Nucleo di valutazione e' supportato dalla valutazione ex               
ante dei progetti curata da Ervet-SpA, Bologna, in attuazione della             
determinazione del Direttore generale Cultura, Formazione e Lavoro              
7576/03, effettuata in base ai criteri di valutazione e per i                   
progetti che sono in possesso dei requisiti formali di ammissibilita'           
definiti nel presente atto. In base agli elaborati del suddetto                 
soggetto, il Nucleo di valutazione regionale procede alla selezione             
dei progetti tenendo conto altresi' del grado di sovrapposizione                
degli stessi sul medesimo territorio, della distribuzione dei                   
progetti rispetto ai vari settori produttivi e dei servizi ed altri             
determinanti fattori quali, ad esempio, la continuita' rispetto agli            
interventi che hanno prodotto esiti positivi e impatto sul sistema,             
il consolidamento delle buone prassi, la messa a sistema delle                  
sperimentazioni, l'innovativita' dei progetti;                                  
considerato:                                                                    
- che al termine delle istruttorie relative ai progetti pervenuti, di           
cui alla Parte I dell'Allegato A) sopra citato, verranno redatte                
delle graduatorie di progetti per Assi, in ordine di punteggio                  
conseguito, che consentiranno di finanziare le attivita' in esse                
comprese sulla base delle disponibilita' finanziarie e delle                    
priorita' programmatiche regionali, fatta eccezione per le Misure e             
le Azioni indicate nell'articolo 11) della medesima Parte I;                    
dato atto che le azioni di cui alla Parte I dell'Allegato A), gia'              
citato, troveranno copertura finanziaria come esplicitato nella Parte           
II del medesimo allegato:                                                       
- nell'ambito del Programma Operativo Ob. 3 - FSE - 2000/2006 per un            
importo di Euro 29.400.000,00;                                                  
- nell'ambito del Capitolo n. 75208 "Interventi relativi ad azioni di           
valorizzazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche e di                
innovazione per la qualificazione del sistema formativo e                       
dell'istruzione per esperienze di continuita' scolastica, compresi              
progetti per l'integrazione di persone in stato di disagio e in                 
situazione di handicap (L.R. 30 giugno 2003, n. 12)" per un importo             
di Euro 5.600.000,00;                                                           
- nell'ambito del Capitolo n. 75572 "Incentivi al reimpiego di                  
personale con qualifica dirigenziale e sostegno alla piccola impresa            
(art. 20, Legge 7 agosto 1997, n. 266). Mezzi statali" per un importo           
di Euro 46.000,00;                                                              
sentito il parere degli organismi di cui alla L.R. 12/03 e                      
precisamente il Comitato di coordinamento interistituzionale e la               
Commissione regionale tripartita  in ordine alle linee propedeutiche            
per la progettazione FSE;                                                       
dato atto del parere in ordine al presente provvedimento, ai sensi              
dell'art. 37, comma 4 della L.R. 26 novembre 2001, n. 43 e della                
propria deliberazione 447/03 della regolarita' amministrativa                   
espresso dal Direttore generale "Cultura, Formazione e Lavoro",                 
dott.ssa Cristina Balboni;                                                      
su proposta dell'Assessore competente per materia;                              
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di approvare l' "Invito a presentare progetti da realizzare con il           
contributo del Fondo sociale europeo per il periodo 2004/2005                   
(Obiettivo 3)" di cui all'Allegato A), comprendente la Parte I                  
"Interventi da realizzare con il contributo del Fondo sociale europeo           
per il periodo 2004/2005 - Obiettivo 3 - Misure e azioni                        
finanziabili"; la Parte II "Piano finanziario", parte integrante e              
sostanziale della presente deliberazione;                                       
2) di dare atto:                                                                
- che per la valutazione dei progetti ci si avvarra' del Nucleo di              
valutazione regionale che verra' nominato con successivo atto del               
Direttore generale "Cultura, Formazione e Lavoro" supportato dalla              
preistruttoria tecnica e valutazione, curata da Ervet SpA, Bologna,             
in attuazione della determinazione del Direttore generale Cultura,              
Formazione e Lavoro 7576/03;                                                    
- he le istruttorie di cui alla Parte I dell'Allegato A) si                     
concluderanno con la redazione di graduatorie di progetti per Assi e            
misure, fatta eccezione per le Misure e le Azioni indicate                      
nell'articolo 11) della Parte I del medesimo allegato;                          
- che all'approvazione delle suddette graduatorie e agli impegni di             
spesa e alla definizione delle modalita' di erogazione dei                      
finanziamenti si provvedera' con propria deliberazione ai sensi della           
L.R. 40/01 e della deliberazione 447/03, in coerenza con le direttive           
regionali vigenti in materia di formazione professionale in premessa            
citate;                                                                         
3) di dare atto altresi' che le attivita' eventualmente finanziate              
con le risorse regionali saranno gestite e rendicontate con le regole           
del FSE Ob. 3 2000/2006, che tali risorse integrano il piano                    
finanziario del POR Ob. 3 2000/2006 e le attivita' potranno essere              
utilizzate per effettuare operazioni di anticipazione con mezzi del             
bilancio regionale a sostegno dell'indice di realizzazione sulle                
risorse di FSE Ob. 3 della Regione Emilia-Romagna;                              
4) di pubblicare la presente deliberazione, comprensiva dell'Allegato           
A) - Parte I e Parte II - nel Bollettino Ufficiale della Regione                
Emilia-Romagna.                                                                 
ALLEGATO A)                                                                     
Invito a presentare progetti da realizzare con il contributo del                
Fondo sociale europeo per il periodo 2004/2005 (Obiettivo 3)                    
Premessa                                                                        
Il presente "Invito" fa riferimento:                                            
- al Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999             
recante disposizioni generali sui fondi strutturali;                            
- al Regolamento (CE) n. 1784/1999 del Parlamento Europeo e del                 
Consiglio del 12 luglio 1999 relativo al Fondo sociale europeo;                 
- al Quadro Comunitario di Sostegno Ob. 3 approvato dalla Commissione           
Europea il 18/7/2000;                                                           
- al Programma Operativo Ob. 3 della Regione Emilia-Romagna approvato           
dalla Commissione Europea il 25/5/2004;                                         
- al Complemento di Programmazione Ob. 3 della Regione Emilia-Romagna           
approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 1087 del                  
7/6/2004;                                                                       
- agli Indirizzi per il sistema formativo integrato dell'istruzione,            
della formazione professionale, orientamento e delle politiche del              
lavoro, biennio 2003/2004. Approvati con deliberazione del Consiglio            
regionale n. 440 del 19/12/2002;                                                
- alla propria deliberazione n. 1263 del 28 giugno 2004,                        
"Approvazione disposizioni attuative del Capo II, Sezione III                   
finanziamento delle attivita' e sistema informativo della L.R.                  
12/03";                                                                         
- alle direttive regionali stralcio per l'avvio della nuova                     
programmazione 2000/2006 approvate con la deliberazione della Giunta            
regionale 539/00, nonche' alle Modalita' di liquidazione/erogazione             
dei contributi;                                                                 
- direttive stralcio per l'avvio della nuova programmazione 2000/2006           
e successive modificazioni/integrazioni, approvate con la                       
determinazione del Direttore generale Formazione professionale e                
Lavoro 8125/00;                                                                 
- direttive regionali in ordine alle tipologie di azione ed alle                
regole per l'accreditamento degli organismi di formazione                       
professionale, approvate con la deliberazione della Giunta regionale            
177/03.                                                                         
PARTE I)                                                                        
Interventi da realizzare con il contributo del Fondo sociale europeo            
per il periodo 2004/2005 - Obiettivo 3 - Misure e azioni                        
finanziabili                                                                    
Art. 1                                                                          
Finalita' generali                                                              
Il presente avviso finanzia, su piu' misure del POR - Ob. 3 che                 
saranno di seguito specificate, interventi volti a conseguire:                  
- la stretta coerenza con quanto definito nel POR e nel Complemento             
di programmazione - nella loro versione riprogrammata - in termini di           
conseguimento delle priorita' e sulla base di una valutazione delle             
azioni gia' promosse in passato e dei risultati ad oggi conseguiti;             
- il collegamento alle scelte programmatiche fissate nella L.R.                 
12/03, nel DPEF 2004-2006 e in vista anche dei nuovi Indirizzi                  
regionali per il biennio 2005-2006 in termini di priorita' sia                  
trasversali sia di quelle individuate per il sistema regionale della            
formazione e del lavoro. Un ulteriore criterio per la delimitazione             
delle azioni e' stato dunque quello di selezionare queste ultime                
all'interno degli ambiti prioritari di intervento definiti in sede di           
Indirizzi programmatici. Come nel precedente bando, le azioni                   
proposte perseguono i due obiettivi trasversali dell'aumento dei                
tassi di occupazione femminile e di quelli dei lavoratori anziani.              
Sempre con riferimento alla programmazione regionale e alla sua                 
coerenza con il POR, le priorita' sui temi delle pari opportunita',             
della societa' dell'informazione e dello sviluppo locale sono assunte           
nel bando con la duplice modalita' di azioni finalizzate ad una                 
specifica priorita' (in particolare per le pari opportunita') e di              
criteri da adottare nella fase di selezione dei progetti;                       
- la differenziazione degli obiettivi e dei contenuti dell'iniziativa           
regionale rispetto a quella provinciale, in coerenza con il nuovo               
Titolo V della Costituzione e in applicazione con quanto stabilito              
nella L.R. 12/03 e negli Indirizzi. Questo orientamento, che ha                 
contraddistinto anche la programmazione attuativa delle precedenti              
annualita', ha portato a sviluppare l'intervento regionale sulle                
azioni di propria competenza, e a spostare l'asse degli interventi              
dalla sperimentazione e messa a regime di dispositivi alla                      
progettazione di nuovi modelli di intervento sia nel campo delle                
specifiche politiche di interesse regionale sia per cio' che attiene            
ai soggetti deputati alla loro realizzazione.                                   
Art. 2                                                                          
Priorita' trasversali e di misura                                               
I progetti, ai fini della valutazione, dovranno tenere conto delle              
linee prioritarie trasversali contenute nel POR Ob.3 Regione                    
Emilia-Romagna, ovvero in particolare:                                          
- promozione delle pari opportunita' fra uomo e donna. In                       
particolare, nel pieno accoglimento dell'ottica di integrazione degli           
obiettivi di pari opportunita' in tutti gli interventi da realizzarsi           
nell'ambito delle politiche attive del lavoro. Tutte le Azioni                  
dovranno esplicitare il loro impatto potenziale rispetto al genere e            
la ricaduta attesa sull'universo femminile in termini di                        
miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle donne;                 
- promozione della "Societa' dell'informazione", sia nel senso                  
dell'utilizzo di tecnologie informatiche e multimediali per                     
l'erogazione di attivita', sia intesa come settore di riferimento               
nell'ambito del quale promuovere attivita' formative e di                       
inserimento/reinserimento lavorativo.                                           
Nei successivi articoli, oltre alla specifica declinazione per misura           
delle priorita' trasversali, vengono indicate ed esplicitate le                 
ulteriori priorita' valide per ciascuna misura.                                 
Art. 3                                                                          
Azioni finanziabili                                                             
MISURA A.1                                                                      
Azione 1                                                                        
Manutenzione, aggiornamento e gestione del sito web www.atipici.net.            
La scelta istituzionale di individuare il sito www.atipici.net come             
punto di riferimento per le informazioni sui servizi attivati, e le             
iniziative in atto, erogazione incentivi pubblici, formazione, ed               
altro, motiva la necessita' di avere sempre le informazioni                     
aggiornate.                                                                     
Le attivita' da prevedere sono le seguenti:                                     
- manutenzione, aggiornamento e gestione dei servizi presenti nel               
sito web www.atipici.net;                                                       
- sviluppo del servizio di consulenza on line, rivolto agli utenti,             
in collaborazione con i centri per l'impiego.                                   
Azione 2                                                                        
Supporto e assistenza tecnica all'Amministrazione regionale per                 
l'elaborazione del modello di accreditamento e di autorizzazione per            
i servizi per il lavoro.                                                        
Azione 3                                                                        
Sviluppo qualita' dei servizi per l'impiego.                                    
Accrescere la visibilita' delle componenti di sistema regionale dei             
servizi pubblici e privati per l'impiego, attraverso lo sviluppo                
della comunita' di pratiche dei dirigenti quadri ed operatori del               
servizio pubblico ed in particolare delle competenze organizzative e            
manageriali per il governo di un sistema misto, pubblico privato dei            
servizi.                                                                        
Azioni previste:                                                                
1) progettazione e realizzazione di interventi volti a rafforzare le            
competenze manageriali delle figure di coordinamento dei servizi per            
l'impiego;                                                                      
2) realizzazione di interventi formativi rivolti agli operatori dei             
CPI sulle innovazioni normative e di sistema e su aree di competenza            
specifica.                                                                      
MISURA A.2                                                                      
Azione 1                                                                        
Mobilita' transnazionale nei percorsi formativi dell'istruzione e               
della formazione professionale, anche integrati.                                
Le attivita' da prevedere riguardano l'implementazione di servizi e             
strumenti per la promozione e lo sviluppo della mobilita'                       
transnazionale degli studenti in obbligo formativo per                          
l'accrescimento di competenze e lo scambio di esperienze, con                   
particolare riferimento all'arricchimento delle informazioni sulle              
realta' educative dei Paesi dell'Unione Europea disponibili a                   
realizzare scambi di studenti.                                                  
Azione 2                                                                        
Azioni integrate finalizzate all'outplacement e al reinserimento                
lavorativo dei disoccupati e dei lavoratori in CIG straordinaria e              
contratti di solidarieta'.                                                      
L'obiettivo e' quello di realizzare pacchetti personalizzati per il             
rientro al lavoro, anche a fronte di emergenze occupazionali,                   
composti da: analisi delle competenze, attivita' di orientamento,               
pre-selezione, formazione, stage, supporto alla ricerca autonoma di             
lavoro, consulenza per la costruzione di business plan individuali e            
collettivi, ecc.                                                                
Sono ammissibili anche progetti promossi dagli enti bilaterali                  
relativi a settori interessati da processi di riorganizzazione                  
produttiva e conseguenti sospensioni dell'attivita' lavorativa.                 
L'azione sara' realizzata secondo modalita' just in time.                       
MISURA B.1                                                                      
Azione 1                                                                        
Sostegno all'offerta che opera su bacini di utenza di livello                   
nazionale, sovra-regionale o regionale, tramite il finanziamento di             
interventi integrati, di formazione, work experiences, tirocini, ecc.           
volti a particolari categorie svantaggiate (handicap fisici e mentali           
medio-gravi e gravi, tossicodipendenti in fase di recupero, ecc.).              
Azione 2                                                                        
Azioni a sostegno dell'integrazione delle persone detenute attraverso           
la qualificazione degli interventi di istruzione e formazione                   
all'interno degli istituti penitenziari.                                        
In coerenza con il Protocollo d'intesa vigente tra Regione                      
Emilia-Romagna e Ministero di Grazia e Giustizia, si richiedono le              
seguenti azioni:                                                                
- azioni di formazione congiunta rivolte agli operatori penitenziari            
(agenti ed educatori), ai volontari della giustizia e ai docenti e              
formatori che intervengono all'interno degli istituti, per                      
l'acquisizione di strumenti volti ad integrare le attivita' promosse            
all'interno degli istituti per i diversi livelli dell'istruzione e              
formazione, al fine di definire metodologie di intervento comuni che            
migliorino il clima relazionale facilitando la comunicazione                    
interpersonale all'interno degli istituti penitenziari e rendano                
maggiormente efficaci i percorsi di istruzione scolastica e di                  
formazione professionale rivolti ai detenuti;                                   
- attivita' formative rivolte ai volontari della giustizia tese                 
all'acquisizione delle conoscenze degli strumenti sociali e                     
territoriali utili al reinserimento sociale dei detenuti e a favorire           
le relazioni con gli altri operatori all'interno degli istituti                 
penitenziari al fine di agevolare lo sviluppo di azioni a supporto              
dell'integrazione sociale dei detenuti.                                         
Azione 3                                                                        
Implementazione e consolidamento di un sistema integrato di servizi e           
di azioni a supporto dell'inserimento lavorativo di persone                     
immigrate.                                                                      
In continuita' con le sperimentazioni regionali realizzate negli                
ultimi anni, l'obiettivo e' quello di trasferire le azioni                      
individuate come buone pratiche nei diversi territori provinciali.              
L'intervento, rivolto ai lavoratori titolari di permesso di                     
soggiorno, si articola attraverso le seguenti azioni integrate:                 
- trasferimento dei servizi di informazione e consulenza (sportelli)            
nei territori provinciali;                                                      
- azioni di accompagnamento e supporto all'inserimento lavorativo e             
sul lavoro, integrate con percorsi formativi personalizzati;                    
- primo orientamento al lavoro, analisi delle competenze,                       
pre-selezione;                                                                  
- collegamento con il sistema integrato degli interventi e dei                  
servizi previsto nei Piani di Zona che si occupa della accoglienza e            
delle politiche di integrazione inter-culturale;                                
- supporto all'incrocio domanda-offerta di lavoro;                              
- tirocini, work experiences;                                                   
- formazione e qualificazione delle competenze anche in un'ottica di            
conversione dei titoli di studio non riconosciuti dai nostri                    
ordinamenti in crediti formativi e relative certificazione di                   
competenza;                                                                     
- supporto all'inserimento lavorativo;                                          
- consulenza giuridica, amministrativa ed organizzativa di supporto             
ai servizi per l'impiego, alle imprese, ai lavoratori, alle parti               
sociali in merito all'ingresso e alla regolare permanenza nel                   
territorio regionale;                                                           
- azioni sperimentali di supporto alla regolarita' e alla qualita'              
delle condizioni di lavoro;                                                     
- azioni sperimentali di supporto all'avvio di cooperative ed imprese           
sociali promosse dagli immigrati;                                               
- azioni formative, di supporto e di tutoraggio ad assistenti                   
familiari a domicilio regolarizzati a seguito dell'attuazione della             
Legge 189/02 e all'accordo regionale siglato in data 28/4/2003 con              
CGIL, CISL e UIL.                                                               
Azione 4                                                                        
Azioni a supporto dell'inserimento lavorativo di persone disabili.              
In particolare potranno essere previste le seguenti due azioni:                 
- sviluppo di una cultura di rete a supporto dell'inserimento                   
socio-lavorativo dei disabili, tramite: azioni formative congiunte a            
favore di coloro che si occupano dell'inserimento sociale e                     
professionale; introduzione e sviluppo di metodologie per la "presa             
in carico globale della persona"; sviluppo di strumenti operativi per           
l'individuazione del posto di lavoro da proporre;                               
- formazione, inserimento lavorativo e accompagnamento rivolti a                
persone con disagio psichico presso strutture operanti nell'ambito              
socio-culturale.                                                                
Azione 5                                                                        
Interventi volti a favorire l'inclusione sociale e lavorativa di                
persone in situazione di poverta' estrema e a grave rischio di                  
esclusione sociale.                                                             
Si richiedono interventi di:                                                    
- formazione a sostegno di percorsi di inclusione sociale e                     
lavorativa;                                                                     
- servizi di supporto all'integrazione;                                         
- formazione di operatori della formazione, Enti locali e del privato           
sociale che operino con questo target di utenza, al fine di                     
aumentarne le competenze necessarie per approcciare le specifiche               
problematiche e fornire strumenti adeguati a supportare la crescita             
dell'autonomia dei soggetti sui quali operano.                                  
Azione 6                                                                        
Immigrazione stagionale.                                                        
Sperimentazione di servizi di facilitazione dell'incontro fra domanda           
e offerta nel lavoro stagionale agricolo e di contrasto al lavoro               
sommerso:                                                                       
- adeguamento software applicativo autocandidatura lavoro                       
stagionale;                                                                     
- assistenza tecnica e servizi di raccolta disponibilita' e                     
caratteristiche professionali immigrati, mediazione culturale ed                
orientamento;                                                                   
- sperimentazione locale del modello di servizio in due o tre realta'           
territoriali significative, condivisa fra SPI provinciali, Direzioni            
provinciali del Lavoro, Questure ed organizzazioni di categoria                 
datoriali e sindacali del settore.                                              
MISURA C1                                                                       
Azione 1                                                                        
Implementazione di modelli di diffusione della cultura tecnica, del             
lavoro, delle nuove tecnologie, dell'impresa, anche attraverso                  
l'utilizzo di nuove strumentazioni comunicative, in un'ottica di                
genere.                                                                         
Azione 2                                                                        
Sostegno a piani di sviluppo, riorganizzazione e ristrutturazione               
degli enti di formazione accreditati, finalizzati a migliorare                  
l'efficienza, l'efficacia e la specializzazione dell'offerta con                
riferimento agli specifici ambiti oggetto di accreditamento, a                  
sviluppare nuovi prodotti e servizi formativi e di supporto alla                
formazione anche in vista del nuovo periodo di programmazione FSE               
2007-2013. Potranno essere presentati, pertanto, 2 progetti distinti,           
(anche integrati fra loro), per il tema riorganizzazione e                      
ristrutturazione degli Enti accreditati e per il tema sviluppo degli            
Enti accreditati in vista del nuovo periodo di programmazione FSE.              
Relativamente al primo tema i progetti saranno sostenuti                        
esclusivamente con mezzi finanziari regionali.                                  
Tali progetti, pena l'esclusione, dovranno essere supportati da un              
accordo sindacale interno che accompagni tutto il processo di                   
riorganizzazione e ristrutturazione dell'ente; in particolare                   
potranno prevedere, dopo aver verificato la possibilita' di attivare            
percorsi di mobilita' del personale dipendente, anche contributi per            
accompagnare la flessibilizzazione degli enti relativamente al tema             
delle risorse umane, le cui competenze non siano ulteriormente                  
utilizzabili a processo di ristrutturazione completato e comunque               
almeno per cinque anni nell'ambito del sistema formativo regionale a            
finanziamento pubblico.                                                         
Tali contributi non potranno comunque superare due annualita' di                
costo aziendale delle risorse umane coinvolte, tenendo anche conto              
dell'eta' pensionabile dei soggetti interessati.                                
In tal senso nella valutazione del progetto verra' considerata anche            
l'incidenza del costo del personale dipendente rispetto al volume               
complessivo dell'attivita', secondo i bilanci degli ultimi due anni             
depositati presso gli uffici regionali competenti.                              
I progetti candidati sulla linea prioritaria di sviluppo saranno                
valutati in rapporto alla coerenza con i piani di riorganizzazione.             
Non saranno considerate prioritarie le azioni che sono state gia'               
oggetto di finanziamento pubblico.                                              
Azione 3                                                                        
A fronte dell'innovazione introdotta nel sistema formativo regionale            
dalla L.R. 12/03 con la strategia dell'integrazione fra istruzione e            
formazione professionale, in particolare per l'offerta formativa                
rivolta ai ragazzi dai 14 ai 18 anni, si rende necessario sostenere i           
soggetti formativi (istituzioni scolastiche autonome ed organismi di            
formazione professionali accreditati per l'obbligo formativo),                  
impegnati nella realizzazione dei percorsi integrati di istruzione e            
formazione, attraverso la realizzazione di un'azione di sistema,                
volta ad attuare attivita' e servizi nell'ambito della formazione               
congiunta dei formatori dei due sistemi.                                        
In considerazione di quanto gia' realizzato, a livello regionale e              
provinciale, in materia di formazione dei formatori per                         
l'integrazione fra i sistemi, con particolare riferimento alle azioni           
svolte per l'a.s. 2003-2004, l'obiettivo dell'azione e' quello di               
sostenere la diffusione e lo sviluppo dei percorsi integrati rivolti            
ai ragazzi dai 14 ai 18 anni attraverso l'attivazione di un Centro              
regionale di supporto e consulenza, che deve occuparsi                          
prioritariamente dello svolgimento di azioni di formazione dei                  
formatori e di elaborazione/diffusione di documentazione e buone                
prassi. Per il perseguimento delle finalita' assegnategli, tale                 
Centro regionale svolgera' pertanto un ruolo di promozione e di                 
sperimentazione, in stretto raccordo con la Regione, le Province e              
l'Ufficio scolastico regionale, al servizio delle istituzioni                   
scolastiche del secondo ciclo e degli organismi di formazione                   
professionale accreditati per l'ambito dell'obbligo formativo.                  
Le attivita' da prevedere sono le seguenti:                                     
- raccolta e sistematizzazione dei materiali didattici e della                  
documentazione esistenti in tema di percorsi integrati di istruzione            
e formazione;                                                                   
- produzione di documentazione e materiali didattici ad hoc per la              
formazione congiunta dei formatori, con particolare attenzione alla             
valorizzazione di quanto elaborato a livello locale dai soggetti                
formativi impegnati nei percorsi integrati;                                     
- messa a disposizione dei soggetti formativi coinvolti nella                   
progettazione e realizzazione dei percorsi integrati dei suddetti               
materiali al fine di ampliarne la conoscenza e di agevolarne la                 
fruibilita', anche attraverso la predisposizione di adeguate                    
modalita' informatizzate e telematiche;                                         
- predisposizione, coerentemente con le indicazioni della Regione e             
con quanto svolto a livello territoriale, di pacchetti formativi                
centrati sulle tematiche piu' rilevanti dei percorsi integrati                  
(normativa di riferimento, progettazione formativa, standard di base            
e professionalizzanti, monitoraggio ed autovalutazione del progetto             
formativo, valutazione degli esiti formativi e certificazione),                 
impostati anche per lo svolgimento della formazione con modalita' di            
e-learning/FAD.                                                                 
Azione 4                                                                        
Progettazione, modellizzazione, diffusione di buone prassi, compresi            
percorsi formativi sperimentali in attuazione della L.R. 12/03, e               
consolidamento di iniziative a sostegno della qualificazione degli              
operatori nei settori interessati da interventi legislativi e da                
programmi finalizzati in particolare allo sviluppo di attivita' e               
produzioni eco-compatibili, eco-efficienti, orientati alla                      
sostenibilita' di territori, sviluppo sostenibile, imprese e di                 
sistemi di qualita' incentrati sul prodotto (politiche integrate di             
prodotto, compresi interventi di prevenzione ambientale-sanitaria e             
di aggiornamento per i tecnici del settore biologico).                          
Azione 5                                                                        
Supporto all'Amministrazione regionale nella prima fase di negoziato            
e programmazione inerenti il FSE per il periodo 2007-2013, e per lo             
sviluppo di relazioni e scambi con i nuovi Paesi entranti nell'Unione           
Europea. Per quest'ultima linea di attivita' dovra' essere prevista             
anche la messa a disposizione di un esperto senior (part-time presso            
l'Amministrazione regionale) per 12 mesi.                                       
Azione 6                                                                        
Progettazione di un modello regionale di educazione degli adulti.               
L'obiettivo di questa azione di ricerca/intervento e' quello di                 
raccogliere elementi utili ad impostare l'offerta di educazione degli           
adulti sul territorio regionale, in coerenza con quanto previsto                
dalla Sezione V della L.R. 12/03.                                               
A tal fine, la progettazione richiesta deve prevedere le seguenti               
attivita':                                                                      
- raccolta e analisi dei riferimenti normativi ed istituzionali in              
materia;                                                                        
- analisi di esperienze significative gia' svolte in ambito nazionale           
e regionale, con particolare riferimento alla valorizzazione di                 
quanto realizzato sui territori provinciali, all'interno dell'EdA,              
secondo le principali filiere che la compongono:                                
professionalizzazione (aggiornamento, riqualificazione, sviluppo                
professionale); promozione della cittadinanza attiva, ivi compreso il           
conseguimento dei titoli di studio (alfabetizzazione informatica,               
linguistica, sociale); sviluppo degli interessi culturali                       
(acquisizione e approfondimento conoscenze in ambiti tematici                   
diversi, associazionismo, volontariato);                                        
- individuazione di una possibile metodologia di intercettazione                
della domanda locale cui fa corrispondere un'offerta di servizi e di            
formazione, rimodulata in particolare secondo approcci diversificati            
(personalizzazione/individualizzazione, apprendimento assistito e a             
distanza, didattica attiva, specifica progettazione formativa                   
modulare, ecc.) in relazione alla forte differenziazione dei bisogni            
e delle aspettative all'interno dell'ampio target cui si rivolge                
l'educazione degli adulti.                                                      
Azione 7                                                                        
Finanziamento di servizi per le imprese emiliano-romagnole.                     
L'azione e' finalizzata alla realizzazione di servizi di consulenza a           
favore delle imprese localizzate nel territorio regionale, tramite il           
finanziamento di progetti promossi dalle associazioni di categoria e            
realizzate da strutture accreditate o da loro societa' di servizio              
che possono prevedere anche la concessione di voucher per                       
l'acquisizione di tali servizi da parte delle imprese o l'erogazione            
diretta del servizio. Non sono ammesse attivita' di formazione                  
professionale.                                                                  
Azione 8                                                                        
Azione sperimentale tesa ad aumentare l'attrattivita' della scuola e            
la permanenza dei giovani nel percorso scolastico.                              
L'azione e' finalizzata alla lotta ed al contrasto del fenomeno della           
dispersione scolastica sostenendo la funzione della scuola quale                
luogo privilegiato di socializzazione ed orientamento formativo e al            
lavoro dei giovani.                                                             
Le attivita' che possono essere previste sono riconducibili alle                
seguenti tipologie generali di intervento:                                      
- iniziative didattico-culturali, anche finalizzate all'impiego del             
tempo libero;                                                                   
- strumenti di sostegno, anche a carattere individualizzato, atti a             
rafforzare le motivazioni e l'orientamento allo studio.                         
MISURA C4                                                                       
Azione 1                                                                        
Rafforzamento delle politiche di sicurezza.                                     
L'obiettivo e' quello di sostenere le politiche regionali nel campo             
della sicurezza attraverso azioni di sensibilizzazione, comunicazione           
e formazione nei seguenti ambiti:                                               
- sicurezza nelle strade (l'attivita' formativa e di                            
sensibilizzazione dovra' essere rivolta in particolare a docenti                
dell'istruzione e della formazione, a genitori, a docenti delle                 
scuole guida e agli utenti della strada). I progetti dovranno essere            
coerenti con gli obiettivi e le metodologie di lavoro gia' attuate              
dalla Regione Emilia-Romagna in materia di sicurezza stradale;                  
- sicurezza nei luoghi di lavoro (in particolare nel settore edile)             
anche per l'accoglienza dei lavoratori di cui alla Legge 68/99                  
(l'attivita' dovra' essere rivolta alla formazione per docenti e                
studenti della scuola superiore e della formazione professionale, per           
lavoratori, ecc.);                                                              
- sicurezza alimentare ed educazione alla salute. Dovra' essere                 
prevista attivita' di formazione di insegnanti e formatori nel                  
settore dell'educazione alimentare, ed in particolare sui seguenti              
argomenti di base: rapporto tra agricoltura, alimentazione e                    
territorio; modalita' di produzione e conseguenze sull'ambiente;                
trasformazione, conservazione, distribuzione, commercializzazione dei           
prodotti agro-alimentari; educazione al gusto. In questo ambito le              
attivita' formative dovranno svolgersi in coerenza con le azioni                
previste nel progetto regionale fattorie didattiche, finalizzato a              
promuovere programmi di educazione ambientale ed alimentare, a                  
favorire la conoscenza dell'alimentazione e dei prodotti                        
agro-alimentari emiliano-romagnoli, a creare interesse per l'ambiente           
e l'attivita' agricola, con particolare riferimento ad attivita'                
rivolte agli allievi della scuola secondaria di primo grado, mirate a           
far conoscere le professioni legate alla terra ed ad aiutarli a                 
superare i luoghi comuni e le barriere concettuali, anche di genere,            
con i quali i ragazzi rappresentano l'ambiente rurale. Per favorire             
la trasmissione corretta degli interessi educativi sopra menzionati,            
occorre attivare azioni integrate di formazione per operatori e                 
docenti della formazione e dell'istruzione, nonche' percorsi mirati             
alla acquisizione di competenze relazionali e tecnico-didattiche da             
parte degli operatori agricoli aderenti all'iniziativa.                         
Azione 2                                                                        
Progetti sperimentali e innovativi curati dai Centri Territoriali               
Permanenti.                                                                     
L'obiettivo e' quello di consentire ai Centri Territoriali Permanenti           
lo sviluppo di nuova progettualita' finalizzata:                                
- a sperimentare moduli per l'apprendimento interattivo e a                     
distanza;                                                                       
- ad applicare il riconoscimento dei crediti formativi e della                  
certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale ed              
informale, per l'acquisizione di "titoli" utili all'inserimento o               
reinserimento lavorativo;                                                       
- a sperimentare percorsi formativi in orario compatibile con il                
lavoro, che consentano un rientro a scuola per il conseguimento del             
titolo di studio in un tempo ridotto ed in integrazione con la                  
formazione professionale.                                                       
MISURA D1                                                                       
Azione 1                                                                        
Azioni finalizzate all'aumento del tasso di attivita' dei lavoratori            
adulti tramite l'aggiornamento e manutenzione delle competenze dei              
lavoratori di eta' superiore a 45 anni, e il trasferimento di                   
competenze dai lavoratori esperti ai giovani neo-assunti.                       
L'azione e' finalizzata - in accordo a quanto previsto nel DPEF                 
regionale 2004-2006 - ad aumentare il tasso di attivita' dei                    
lavoratori adulti attraverso due tipologie interventi:                          
- il sostegno di percorsi formativi mirati ed individualizzati con              
l'obiettivo di salvaguardare la posizione lavorativa all'interno                
dell'impresa ed il ruolo nel processo produttivo aziendale;                     
- la valorizzazione dell'esperienza professionale acquisita in                  
azienda da parte dei lavoratori con maggiore anzianita', anche                  
tramite il trasferimento di saperi informali e competenze acquisibili           
on the job per accompagnare l'inserimento lavorativo dei giovani                
neo-assunti. In questo ambito le attivita' da realizzare dovranno               
prevedere un percorso di affiancamento, oltre che di formazione, dei            
neo-assunti centrato sul ruolo attivo del lavoratore esperto come               
figura chiave del processo di apprendimento.                                    
Azione 2                                                                        
Interventi formativi e di sistema per l'innovazione e lo sviluppo               
delle imprese, in particolare di quelle localizzate nei distretti               
industriali, nei programmi d'area della Regione, nei seguenti ambiti            
prioritari:                                                                     
- formazione di competenze per la qualita' nelle imprese e nel                  
lavoro;                                                                         
- orientamento alla qualita' nelle imprese del terziario;                       
- formazione di professionalita' nelle imprese e nel lavoro autonomo            
per la ricerca, l'innovazione di prodotto e il trasferimento                    
tecnologico, in particolare nel settore del multimediale, della net             
economy e della logistica;                                                      
- sviluppo organizzativo e valorizzazione delle figure strategiche              
nelle PMI;                                                                      
- strumenti e percorsi per la definizione delle variabili strategiche           
nelle PMI;                                                                      
- percorsi di sostegno ai processi di sviluppo nelle PMI e dei                  
sistemi locali;                                                                 
- percorsi di sostegno ai sistemi di gestione ecoefficiente,                    
risparmio risorse idriche ed energetiche;                                       
- percorsi di sostegno ai processi di internazionalizzazione, export            
ed investimenti produttivi all'estero delle imprese;                            
- percorsi di sostegno ai piani di marketing nelle PMI;                         
- sostegno all'informatizzazione dei processi aziendali;                        
- strumenti e sostegno alla crescita manageriale dell'artigianato e             
delle PMI.                                                                      
Azione 3                                                                        
Attivita' di formazione mirata e azioni integrate a sostegno dei                
lavoratori atipici, in particolare prevedendo l'erogazione di voucher           
formativi e di servizio. Non sono, comunque, ammissibili indagini e             
ricerche relative alle tipologie contrattuali sopra citate.                     
MISURA E1                                                                       
Azione 1                                                                        
Percorsi integrati di inserimento lavorativo per donne adulte, donne            
inserite in percorsi di protezione sociale e in accoglienza ai sensi            
dell'art. 18 ex DLlgs 286/98, donne che hanno subito violenza,                  
fisica, sessuale, psicologica e/o di costrizione economica. Percorsi            
di formazione per le operatrici e volontarie dei centri antiviolenza.           
I progetti dovranno fare riferimento preciso ad uno dei target                  
indicati.                                                                       
Azione 2                                                                        
Orientamento di genere nell'eta' dell'obbligo formativo.                        
L'obiettivo dell'azione e' quello di realizzare modalita'  di                   
orientamento e didattico/formative differenziate, per il superamento            
della segregazione orizzontale, di stereotipi di genere e per                   
indirizzare le ragazze a reali condizioni di pari opportunita'  nella           
formazione e nel lavoro.                                                        
Le attivita' da prevedere sono le seguenti:                                     
- partendo dai rapporti e dati disponibili, prevalentemente neutri,             
produrre dati disaggregati per sesso;                                           
- progettazione di azioni differenziate per  le attivita' di                    
orientamento per le ragazze verso percorsi non tradizionali (come               
estetiste o parrucchiere) e forti per un inserimento qualificato nel            
mercato del lavoro;                                                             
- progettazione di azioni di sensibilizzazione anche per i ragazzi              
sulle differenze di genere, i lavori di cura e la conciliazione dei             
tempi di vita e di lavoro;                                                      
- progettazione di strumenti di orientamento e didattici per                    
operatori e insegnanti;                                                         
- progettazione di azioni per sensibilizzare i tutor alle politiche             
di genere;                                                                      
- sperimentazione di attivita'  di orientamento di genere su un                 
campione di ragazze;                                                            
- realizzazione di iniziative di diffusione delle attivita' di                  
orientamento di genere gia' attuate.                                            
Azione 3                                                                        
Sostegno all'inserimento lavorativo delle donne, comprese le                    
lavoratrici atipiche, e ai percorsi di carriera.                                
Non sono ammesse attivita' di ricerca ma azioni, anche sperimentali,            
rivolte alle persone.                                                           
Tali azioni potranno essere accompagnate dalla concessione di voucher           
per la conciliazione dei tempi di lavoro/formazione con gli impegni             
familiari e di cura.                                                            
Azione 4                                                                        
Potenziamento qualitativo e quantitativo della rete di servizi e                
interventi pubblici e privati per l'orientamento, i bilanci di                  
competenze, la formazione e l'inserimento lavorativo delle donne                
immigrate nel mercato del lavoro ufficiale con particolare attenzione           
all'ambito del lavoro di cura (vedi Accordo regionale siglato in data           
28/4/2003 con CGIL, CISL e UIL), e al tema della conciliazione.                 
Le attivita' da prevedere sono le seguenti:                                     
- interventi formativi di base di cultura generale, linguistica e               
informatica;                                                                    
- interventi di orientamento e bilancio di competenze/capacita';                
- interventi finalizzati ad incrementare capacita' personali e                  
competenze professionali;                                                       
- interventi mirati al sostegno della conciliazione tra le esigenze             
relative ad attivita' lavorative e formative e quelle derivanti da              
impegni familiari;                                                              
- azioni formative rivolte a mediatori culturali per stimolare la               
riflessione sugli aspetti di genere dell'integrazione.                          
Azione 5                                                                        
Costruzione di una rete per il sostegno ai bisogni di conciliazione             
delle donne occupate, in cerca di occupazione, in formazione.                   
Le attivita' da prevedere sono le seguenti:                                     
- definizione, a partire dalle esperienze sperimentali gia' condotte,           
ed in relazione alle specificita' dei servizi, di modelli di                    
funzionamento e consolidamento, di una rete tra Centri per l'Impiego            
e servizi/sportelli pubblici (Sportelli Donna, Centri per le                    
Famiglie, altro);                                                               
- sensibilizzazione, informazione e formazione sui temi della                   
conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura, mirata allo                  
sviluppo e all'integrazione delle competenze dei/delle operatrici e             
operatori dei centri per l'impiego, degli sportelli donna, dei                  
servizi educativi e sociali, ecc.                                               
Azione 6                                                                        
Interventi a sostegno dell'integrazione sociale e lavorativa di donne           
in situazione di estrema poverta'.                                              
L'azione e' finalizzata a promuovere servizi e attivita' formative              
che supportino gli interventi delle associazioni che operano con                
questo target di donne.                                                         
A titolo indicativo si richiedono interventi di:                                
- formazione per operatori e volontari che supportino i percorsi di             
acquisizione di autonomia di donne a forte rischio di esclusione                
sociale;                                                                        
- progettazione e realizzazione di servizi di primo contatto e                  
accoglienza delle utenti;                                                       
- realizzazione di laboratori innovativi per l'orientamento e la                
valorizzazione delle competenze delle donne;                                    
- percorsi di formazione per il lavoro, l'autoimpiego e a sostegno              
dell'acquisizione di autonomia delle donne.                                     
Azioni non cofinanziate dal fondo sociale europeo                               
Azione 1                                                                        
Progetti sperimentali di alta formazione nell'ambito del contratto di           
apprendistato di cui al DLgs n. 276 del 10 settembre 2003 (il                   
finanziamento di tali progetti e' subordinato all'attribuzione delle            
risorse da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche                     
sociali).                                                                       
Azione 2                                                                        
Azioni utili alla ricollocazione lavorativa dei dirigenti disoccupati           
iscritti alla banca dati regionale dei Dirigenti contenuta nel sito:            
http://online.regione.emilia-romagna.it/mobydir.                                
Interventi da realizzare: pacchetti personalizzati per il rientro al            
lavoro, composti da: analisi delle competenze, attivita' di                     
orientamento, pre-selezione, formazione, stage, supporto alla ricerca           
autonoma di lavoro, consulenza per la costruzione di business plan              
individuali, ecc.                                                               
Finanziamento a carico della Legge n. 266 del 1997 secondo l'art. 20.           
Risorse assegnate alla Regione pari ad un importo di Euro 46.000.               
Art. 4                                                                          
Tipologia progettuale                                                           
Per la realizzazione delle attivita' ammesse a finanziamento sara'              
possibile presentare progetti semplici e integrati, come previsto               
dalla delibera di Giunta regionale n. 177 del 10/2/2003:                        
- i progetti semplici prevedono la realizzazione di singole                     
attivita'/azioni/iniziative; ciascuno di essi pertanto deve essere              
riconducibile ad una sola tipologia d'azione e, di norma,ad un solo             
soggetto attuatore;                                                             
- i progetti integrati prevedono contestualmente la realizzazione di            
una pluralita' di progetti semplici  prevedendo canali finanziari e/o           
tipologie d'azione diversificate.                                               
Art. 5                                                                          
Durata dei progetti                                                             
La durata dei progetti sara' da considerarsi variabile in funzione              
della complessita' e della numerosita' di azioni previste al loro               
interno, comunque riconducibile ad una durata, di norma, biennale e             
comunque cantierabili, di norma, entro 90 giorni dall'approvazione.             
Per quanto attiene la durata delle specifiche tipologie formative si            
rimanda alla delibera della Giunta regionale sopracitata n. 177 del             
10/2/2003 "Direttive regionali in ordine alle tipologie di azione ed            
alle regole per l'accreditamento degli organismi di formazione                  
professionale".                                                                 
Art. 6                                                                          
Definizioni delle priorita' e specifiche modalita'  attuative                   
6.1) Definizione delle priorita'                                                
La valutazione dei progetti terra' conto, nell'attribuzione dei                 
punteggi, del conseguimento di alcuni obiettivi prioritari della                
programmazione comunitaria, che sono i seguenti:                                
- campi trasversali d'intervento del FSE: pari opportunita' e                   
societa' dell'informazione;                                                     
- progetti integrati;                                                           
- integrazione tra soggetti;                                                    
- percorsi individualizzati.                                                    
Tali priorita' sono da intendersi come segue.                                   
A. - I progetti dovranno tener conto dei campi trasversali                      
d'intervento del FSE dati dalle pari opportunita' e dalla Societa'              
dell'informazione, come indicati nel POR Ob. 3 della Regione                    
Emilia-Romagna, in particolare nella descrizione della strategia e              
delle singole misure. In via generale tali priorita' possono essere             
perseguite come segue:                                                          
- pari opportunita': e' perseguita con una logica di intervento                 
fondata sul mainstreaming sia garantendo una presenza femminile che             
orientativamente rifletta la situazione del mercato del lavoro, sia             
promuovendo azioni specifiche come enunciate nel POR e nel                      
Complemento di Programmazione. Per tutte le misure quindi i progetti            
devono esplicitamente contenere azioni atte ad assicurare tale                  
priorita', indicando: un obiettivo quantificato della presenza di               
destinatari per genere, le modalita' di accesso ed attuative tali da            
favorire e consentire l'accesso e la fruizione da parte delle donne,            
l'eventuale collegamento con azioni di sensibilizzazione,                       
informazione, promozione, e accordi tra le parti sociali realizzate             
da altri soggetti/progetti gia' esistenti a livello locale oppure da            
attivare nel caso della presentazione di un progetto integrato, il              
collegamento con servizi finalizzati a conciliare la vita familiare             
con l'inserimento in misure attive (per tutte le misure),                       
l'attivazione di servizi finalizzati a rimuovere le condizioni di               
disagio e/o conciliare la vita familiare con l'inserimento in misure            
attive. Ai fini dell'assegnazione del punteggio, le modalita' per il            
perseguimento di tale priorita' devono essere chiaramente                       
esplicitate;                                                                    
- societa' dell'informazione: e' una priorita' da perseguire sia                
nell'ambito del sistema dell'apprendimento sia nell'ambito del mondo            
del lavoro, sia nel sistema delle imprese. In relazione alla                    
specificita' di intervento delle singole misure messe a bando i                 
progetti dovranno esplicitare: l'utilizzo di tecnologie                         
dell'informazione e della comunicazione nella progettazione e nelle             
modalita' di erogazione delle attivita' (es. FAD), l'erogazione di              
moduli/percorsi formativi riferibili all'apprendimento di tecnologie            
multimediali ed informatiche, l'eventuale sperimentazione di forme di           
telelavoro, il sostegno alla nascita e al consolidamento di piccole e           
medie imprese nel settore. Per dare luogo al punteggio di priorita'             
tali aspetti non devono essere di impatto marginale, ma rappresentare           
il nucleo essenziale delle attivita' proposte o comunque una parte              
consistente nell'ambito del progetto. La sola produzione di CD, in              
assenza di FAD on-line anche integrata con diverse metodologie                  
didattiche (frontali, esercitazioni ecc.), non da' di per se' diritto           
al punteggio di priorita'.                                                      
B. - I progetti dovranno preferibilmente adottare un approccio                  
integrato in termini di azioni (progetto integrato) e di soggetti               
(integrazione soggetti).                                                        
Per progetto integrato si intende un progetto che preveda al suo                
interno differenti tipologie di interventi che definiscano una                  
filiera logica e sequenziale (ad es. informazione, orientamento,                
formazione, bilancio delle competenze, esperienze di lavoro,                    
incentivi, ecc.). Tale integrazione deve essere coerente e funzionale           
alla natura del progetto.                                                       
Per integrazione tra soggetti e' da intendersi specificatamente la              
costituzione formale di un partenariato, al fine di proporre e                  
realizzare in comune il progetto. Per "costituzione formale di                  
partenariato" e' da intendersi l'associazione con l'indicazione dei             
diversi soggetti delle attivita' e delle quote di riferimento. Forme            
di partenariato non formalmente costituito non comportano                       
l'attribuzione di un punteggio di priorita', ma vengono comunque                
tenute in debita considerazione in sede di valutazione di merito del            
progetto.                                                                       
Il riconoscimento della priorita' presuppone che il partenariato sia            
costituito fra "soggetti pubblici e privati" che ricoprano                      
"ruoli-chiave" nell'ambito della specifica politica inerente la                 
singola misura o le azioni proposte e che si assumano un ruolo                  
specifico e significativo nell'ambito del progetto presentato;                  
presuppone altresi' la diversa natura dei suddetti soggetti (non e'             
considerabile "integrazione fra soggetti", ad esempio, un                       
partenariato costituito da due o piu' agenzie formative).                       
C. - I progetti dovranno adottare un approccio/percorso                         
individualizzato tenendo conto delle caratteristiche dei singoli                
destinatari degli interventi, dello specifico fabbisogno di sostegno            
in relazione alla loro posizione sul mercato del lavoro e delle                 
potenzialita' di inserimento lavorativo esistenti, nonche' di                   
modalita' attuative dell'intervento flessibili, calibrate il piu'               
possibile sulle esigenze individuali. Il punteggio viene attribuito             
solo se sono sufficientemente esplicitate le modalita' operative con            
le quali si intende attuare tale approccio.                                     
6.2) Modalita' attuative delle priorita' finanziarie e della                    
normativa comunitaria sugli aiuti di Stato                                      
A. - Approccio preventivo. Per quanto attiene agli aiuti alle persone           
previsti nella Misura A.2, in fase attuativa andranno assicurate le             
condizioni atte a garantire l'ammissibilita' delle azioni tenendo               
conto della tipologia dei destinatari, che sono differenziati sulla             
base della durata del periodo di disoccupazione.                                
La rilevazione del carattere preventivo o curativo delle azioni alle            
persone richiede di individuare: i) la data da cui inizia a decorrere           
il lasso di tempo entro cui procedere all'offerta di una misura                 
ricadente nella definizione europea di approccio preventivo; ii) la             
data di offerta di una misura attiva del lavoro alla quale definire             
la natura preventiva o curativa dell'azione che s'intende                       
realizzare.                                                                     
Tali date consentiranno di definire la natura preventiva o curativa             
dell'azione che si intende realizzare e dunque di garantire la                  
pertinenza dell'azione stessa con la misura in cui e' stata                     
finanziata.                                                                     
1) In merito al primo punto, l'inizio del periodo temporale entro cui           
procedere all'offerta di una misura preventiva puo' essere derivato             
dalla ricostruzione della situazione soggettiva dei potenziali                  
destinatari delle azioni stesse. La data di inizio puo' intendersi              
come segue: - nel caso di disoccupati in senso stretto, delle persone           
in cerca di prima occupazione, dei soggetti che conservano o                    
sospendono lo stato di disoccupazione e delle persone in contratto di           
apprendistato o altro contratto a causa mista, la data iniziale e'              
rappresentata dalla data piu' recente tra le seguenti: la conclusione           
di un'attivita' lavorativa che non comporta la  perdita dello stato             
di disoccupazione ai sensi dell'art. 5 del DLgs n. 297 che modifica             
il DLgs 181/00; la conclusione della frequenza ad una misura di                 
politica attiva del lavoro; la conclusione di un percorso scolastico            
(anche nel caso di abbandono); la data in cui si ha la dichiarazione            
di immediata disponibilita' alla ricerca e allo svolgimento di                  
un'attivita' lavorativa; - nel caso delle persone in CIG                        
straordinaria, in mobilita' o inserite in contratti di solidarieta'             
la data iniziale da assumere e' in questo caso rappresentata dalla              
data piu' recente tra le seguenti: l'iscrizione alla CIG                        
straordinaria o alla mobilita', o l'accensione di un contratto di               
solidarieta'; oppure la conclusione della frequenza ad una misura di            
politica attiva del lavoro; - nel caso delle persone in condizione              
professionale attuale inattiva, la data iniziale puo' essere                    
rappresentata dalla data di  richiesta di partecipazione ad un'azione           
di politica attiva del lavoro; - nel caso di stranieri immigrati le             
date iniziali proposte nei casi di disoccupazione possono essere                
sostituite da quelle che registrano l'inizio della presenza sul                 
territorio nazionale evidenziate nelle opportune documentazioni                 
previste; nel caso dei disabili la data iniziale puo' essere                    
rappresentata dall'iscrizione dei disabili nell'elenco speciale di              
cui all'art. 8 della Legge 68/99.                                               
2) In merito al secondo punto riguardante la data di offerta di una             
misura di politica attiva del lavoro, essa e' rappresentata dalla               
data di assegnazione, iscrizione, ammissione di una determinata                 
persona ad una attivita' finanziata dal FSE. Nel caso particolare               
dell'apprendistato e di eventuali forme di contratti a causa mista la           
data alla quale riferire la natura dell'approccio preventivo/curativo           
e' rappresentata dal momento in cui il singolo individuo e' assegnato           
a tale contratto prescindendo dal momento in cui viene erogata la               
formazione esterna finanziata dal FSE.                                          
B. - Aiuti di Stato. Gli interventi che configurano aiuti di Stato              
dovranno ottemperare a quanto previsto dai regolamenti (CE) n. 68,              
69, 70, 363 e 364 della Commissione Europea del 12/1/2001 relativi              
all'applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti              
destinati alla formazione e agli aiuti di importanza minore de                  
minimis, e a quanto previsto nella deliberazione della Giunta                   
regionale n. 1265 del 28/6/2004 "Approvazione nuovo regime di aiuti             
alla formazione a seguito dei regolamenti (CE) nn. 363/04 e 364/04".            
La regola del "de minimis" implica che il destinatario dell'aiuto non           
puo' usufruire in 3 anni (quello per il quale si chiede il contributo           
e i 2 precedenti) di finanziamenti pubblici complessivi, assegnati              
sotto forma di "de minimis", superiori a 100.000 Euro a qualsiasi               
titolo e da qualsiasi Amministrazione pubblica ottenuto. La                     
quantificazione dei finanziamenti ricevuti a tale titolo deve essere            
calcolata, a ritroso, dalla data di concessione del finanziamento               
delle attivita' candidate sul presente Invito.                                  
Non entrano a far parte del tetto di contributo a titolo del "de                
minimis"  i contributi ricevuti a valere su regimi di aiuto                     
notificati alla Commissione Europea e da questa approvati.                      
La regola del "de minimis" si applica anche nel caso in cui il                  
beneficiario immediato del finanziamento sia altro soggetto (ad                 
esempio agenzia formativa o soggetto erogatore di servizi) che eroga            
le attivita' finanziate a favore di una/piu' imprese specifiche anche           
individuate successivamente alla presentazione del progetto.                    
Tenendo presente la natura delle attivita' oggetto del presente                 
bando, le azioni che si configurano come aiuti di Stato sono le                 
seguenti:                                                                       
- finanziamento di servizi reali alle imprese emiliano-romagnole                
(Misura C.1 Azione 7);                                                          
- trasferimento di competenze dai lavoratori esperti ai giovani                 
neoassunti (Misura D.1 parte dell'Azione 1);                                    
- interventi formativi e di sistema per l'innovazione e lo sviluppo             
delle imprese (Misura D.1 Azione 2).                                            
A tali azioni sono applicabili le regole del  de minimis ovvero, in             
alternativa (ove applicabile), le regole contenute nel regime di                
aiuto alla formazione adottato dalla Regione Emilia-Romagna,                    
precisandolo in sede di invio dei progetti.                                     
Un elenco delle leggi nazionali e regionali notificate alla                     
Commissione Europea in materia di aiuti di Stato dalla Regione                  
Emilia-Romagna e' pubblicato sul sito: http://www.form-azione.it                
I soggetti beneficiari del finanziamento possono optare per il "de              
minimis" o per le condizioni poste nel regime di aiuto notificato. La           
scelta di tale opzione deve essere chiaramente esplicitata                      
all'interno del progetto all'atto dell'invio dello stesso, pena la              
sua non ammissibilita'.                                                         
Art. 7                                                                          
Risorse disponibili e vincoli finanziari                                        
Per l'attuazione del presente Invito, sono disponibili  le risorse              
previste nell'Allegato A) Parte II "Piano finanziario".                         
Non sono finanziabili azioni finanziate, in tutto o in parte, sul               
Piano di sviluppo rurale della Regione Emilia-Romagna (Reg. CE                  
1257/99).                                                                       
Nel caso delle seguenti azioni che si configurano come attivita' di             
servizio e/o forniture, il costo complessivo non potra' superare i              
236.000 Euro (ove non gia' diversamente indicato all'art. 3):                   
- Misura A1: azione 1; azione 2;                                                
- Misura A2: azione 1;                                                          
- Misura B1: azione 6;                                                          
- Misura C1: azione 3; azione 5; azione 6; azione 8.                            
Art. 8                                                                          
Soggetti ammessi alla presentazione dei progetti                                
I requisiti di ammissibilita' dei soggetti candidati a realizzare i             
progetti proposti sul presente Invito, saranno quelli previsti dalle            
delibere della Giunta regionale 177/03 e 1263/04.                               
In particolare, per quanto riguarda le iniziative formative e di                
servizi di orientamento, sono tenuti alla realizzazione delle                   
attivita' gli organismi accreditati ai sensi della normativa                    
regionale vigente.                                                              
Nello specifico caso connesso alla presentazione di progetti da parte           
di organismi misti, quali le Associazioni temporanee di impresa, gli            
stessi dovranno indicare, all'interno del formulario, l'intenzione di           
costituirsi in A.T.I. indicando specificatamente i ruoli, le                    
competenze e la suddivisione finanziaria dei singoli soggetti                   
nell'ambito della realizzazione del progetto presentato.                        
I raggruppamenti temporanei di imprese sono generalmente compatibili            
con le disposizioni della normativa antitrust nella misura in cui               
consentono ai soggetti che operano in fasi differenziate di una                 
stessa filiera di poter presentare la propria offerta a gare a cui              
individualmente non potrebbero partecipare.                                     
Alla luce di quanto sopra specificato la Regione esaminera'                     
l'effettivo valore aggiunto apportato dalle ATI nel criterio di                 
valutazione n. 10 Creazione di reti e partenariati.                             
In considerazione della particolare natura giuridica dell'istituto              
dell'ATI, la cui validita' temporale risulta collegabile unicamente             
alla realizzazione di un determinato progetto, e al fine di evitare             
spese aggiuntive a carico del soggetto presentatore, la                         
formalizzazione di tale forma di collaborazione viene richiesta solo            
successivamente all'avvenuta approvazione del progetto presentato e             
prima dell'avvio dello stesso.                                                  
Per le seguenti azioni potranno candidarsi soggetti che abbiano come            
finalita' prevalente le attivita' di servizi e assistenza tecnica:              
- Misura A1: azione 1; azione 2; azione 3;                                      
- Misura C1: azione 5; azione 6.                                                
Gli enti di formazione professionale accreditati sono considerati               
ammissibili nei casi di servizi collegati a sperimentazione e                   
modellizzazione di attivita' formativa e/o di orientamento e di                 
produzione di contenuti didattici.                                              
Nell'azione 2 della misura C4 potranno candidarsi i CTP del                     
territorio emiliano-romagnolo.                                                  
Art. 9                                                                          
Modalita' e termini per la presentazione dei progetti                           
I progetti, compilati su apposita modulistica, dovranno pervenire,              
esclusivamente in formato elettronico, entro le ore 22 del 15                   
novembre 2004.                                                                  
Le modalita' tecniche, operative e organizzative relative alla                  
presentazione dei progetti saranno illustrate a cura del Sistema                
Informativo della Formazione professionale, in apposita giornata la             
cui data verra' pubblicata sul sito                                             
http://sifp.regione.emilia-romagna.it.                                          
In tale sito e' anche disponibile la modulistica per la presentazione           
dei progetti.                                                                   
Il progetto, pena l'esclusione, deve obbligatoriamente indicare                 
l'Asse, la Misura e l'Azione su cui ci si candida.                              
Il proponente dovra' inviare un formulario  per ogni tipologia                  
d'azione per cui si candida e dovra' indicare sul progetto la                   
quantificazione della spesa specificando quanto percentualmente                 
prevede di pagare per anno di pertinenza.                                       
La richiesta di finanziamento, completa degli allegati previsti,                
dovra' essere inviata, tramite servizio postale, in regola con le               
vigenti normative sul bollo, firmata dal legale rappresentante del              
soggetto presentatore o da un suo delegato. Tale richiesta dovra'               
essere spedita all'Amministrazione regionale (Servizio Programmazione           
e Valutazione progetti - Viale Aldo Moro n. 38 - 40127 Bologna) entro           
e non oltre il terzo giorno successivo alla scadenza sopra indicata.            
Nel caso dell'azione 2 della Misura A.2 i progetti potranno essere              
presentati a partire dal giorno successivo alla pubblicazione nel               
Bollettino Ufficiale della Regione del presente avviso.                         
Per qualsiasi informazione e/o chiarimento in merito ai contenuti del           
presente Invito e' possibile contattare il Numero Verde per la                  
Formazione professionale tel. 800955157.                                        
Art. 10                                                                         
Ammissibilita' e valutazione                                                    
I progetti sono ritenuti ammissibili ed approvabili se:                         
- pervenuti almeno entro la data di scadenza indicata nel precedente            
articolo 9), fatta eccezione per quanto previsto in merito all'azione           
2 della misura A2;                                                              
- presentati da soggetto ammissibile;                                           
- compilati sull'apposito formulario;                                           
- coerenti con le misure e le azioni di riferimento, con le finalita'           
generali e specifiche del presente bando e con le linee di                      
programmazione regionale;                                                       
- completi delle informazioni richieste;                                        
- invio della richiesta di contributo entro e non oltre il terzo                
giorno successivo alla scadenza (fa fede il timbro postale).                    
Un requisito indispensabile, inoltre, e' la presenza di moduli sulla            
sicurezza sul lavoro in tutti i percorsi formativi finalizzati                  
all'inserimento lavorativo.                                                     
L'istruttoria di ammissibilita'/approvabilita' viene eseguita a cura            
del Servizio regionale competente.                                              
Le domande ammissibili sono sottoposte a successiva valutazione.                
Le operazioni di valutazione verranno  effettuate da un "nucleo di              
valutazione regionale" interno all'Assessorato, con il supporto della           
valutazione ex ante dei progetti curata da ERVET SpA, nominato con              
successivo atto del Direttore generale. Sara' facolta' del nucleo di            
valutazione regionale richiedere chiarimenti e audizioni sui progetti           
candidati.                                                                      
I criteri di valutazione per la valutazione dei progetti                        
prevalentemente formativi sono i seguenti:                                      
Criteri e punteggi  Punt. max                                                   
  1)  Obiettivi del progetto  7                                                 
    1.1) Chiarezza della loro articolazione                                     
        ed efficacia/coerenza rispetto alle finalita'                           
        dell'azione di riferimento                                              
  2)  Integrazioni del progetto con                                             
    il Docup ob. 2 della Regione Emilia-Romagna  3                              
  3)  Struttura progettuale                                                     
    3.1) Coerenza della struttura progettuale  10                               
        - Corretta articolazione                                                
        delle azioni, coerenza dei contenuti                                    
        ed integrazione tra obiettivi progettuali                               
        e strumenti di intervento                                               
    3.2) Qualita' delle attivita' proposte,  20                                 
        complessita',                                                           
        integrazione, loro grado di                                             
        innovativita' /sperimentalita',                                         
        con correlati                                                           
        elementi oggettivi di verifica                                          
    3.3) Occupabilita'  10                                                      
        - Impatti attesi, diretti ed indiretti,                                 
        sui destinatari finali rispetto                                         
        al contesto di riferimento del progetto                                 
  4)  Economicita'  8                                                           
    - Parametri di costo                                                        
  5)  Interregionalita' dell'azione  8                                          
    - va dimostrata con lettere di adesione                                     
    e/o protocolli d'intesa fra Amministrazioni                                 
    regionali/Province autonome coinvolte                                       
  6)  Trasferibilita' dell'esperienza  6                                        
    e validita' dei meccanismi                                                  
    di pubblicizzazione e diffusione                                            
  7)  Coerenza con le politiche  10                                             
    del "mainstreaming"                                                         
    per le pari opportunita'                                                    
  8)  Sostegno alla Societa' dell'informazione  6                               
  9)  Realizzazione di percorsi integrati  7                                    
    e approcci individualizzati                                                 
  10)  Creazione di reti e partenariati  5                                      
    valore aggiunto rispetto ad obiettivi, contenuto                            
    e modalita' realizzative del progetto                                       
Totale  100                                                                     
Qualora sia necessario valutare soggetti per i quali non e' richiesto           
l'accreditamento, si prendera' in considerazione un ulteriore                   
criterio di valutazione concernente la qualita'/competenza del                  
soggetto, fino ad un massimo di 20 punti.                                       
Nel caso delle azioni che si configurano come attivita' di servizio             
e/o forniture i criteri di valutazione sono i seguenti:                         
Criteri e punteggi:  Punt. max                                                  
1) Chiarezza e completezza                                                      
  degli obiettivi del progetto  15                                              
2) Coerenza dell'impianto                                                       
  metodologico complessivo  20                                                  
3) Qualita' complessiva della proposta progettuale  20                          
4) Trasferibilita'/impatto dell'esperienza  5                                   
  progettuale su organismi, sistemi,                                            
  politiche, ecc.                                                               
5) Economicita'  10                                                             
6) Impatto sulle priorita' trasversali  10                                      
7) Comprovata esperienza sui temi di                                            
  interesse dell'azione  20                                                     
Totale  100Nel caso delle proposte progettuali presentate a valere              
sull'Azione 2 Misura C.1, i criteri di valutazione sono i seguenti:             
Criteri e punteggi:  Punt. max                                                  
1) Qualita' e coerenza progettuale complessiva                                  
  rispetto alla scelta di specializzazione                                      
  dell'ente relativamente agli ambiti di                                        
  accreditamento  30                                                            
2) Coerenza degli strumenti con il                                              
  piano di ristrutturazione e/o di sviluppo  30                                 
3) Praticabilita' delle soluzioni proposte                                      
  rispetto alle criticita' evidenziate  30                                      
4) Efficacia dell'intervento in una logica di rete  10                          
Totale  100                                                                     
Art. 11                                                                         
Tempi ed esiti delle istruttorie                                                
Gli esiti delle valutazioni e delle selezioni dei progetti presentati           
saranno sottoposti all'approvazione degli organi competenti, di                 
norma, entro 60 giorni dalla scadenza dei termini per la                        
presentazione delle candidature, a meno che il numero e la                      
complessita' dei progetti pervenuti non giustifichi tempi piu'                  
lunghi.                                                                         
Le istruttorie dei progetti di cui alla presente Parte I) si                    
concluderanno con la redazione di graduatorie per assi e misure,                
fatta eccezione per le seguenti azioni per le quali verra' finanziato           
un solo progetto:                                                               
- Misura A1: azione 1; azione 2; azione 3;                                      
- Misura A2: azione 1;                                                          
- Misura B1: azione 6;                                                          
- Misura C1: azione 3; azione 5; azione 6; azione 8.                            
La delibera di approvazione che adottera' la Giunta regionale sara'             
pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito                    
fttp://www.form-azione.it. Le schede tecniche contenenti i giudizi e            
le valutazioni espresse per ogni singolo progetto saranno                       
consultabili presso la Segreteria del Nucleo di valutazione dai                 
soggetti aventi diritto.                                                        
Art. 12                                                                         
Informazione e pubblicita'                                                      
I soggetti finanziati devono attenersi strettamente al Regolamento              
comunitario vigente in tema di informazione e pubblicita' degli                 
interventi dei Fondi strutturali (Reg. CE 1159/2000 pubblicato sulla            
GUCE L 130/30 del 31/5/2000).                                                   
Art. 13                                                                         
Tutela della privacy                                                            
Tutti i dati personali di cui l'Amministrazione venga in possesso in            
occasione dell'espletamento del presente procedimento verranno                  
trattati nel rispetto del DLgs 196/03 "Codice in materia di                     
protezione dei dati personali".                                                 
PARTE II)                                                                       
Piano finanziario                                                               
  FSE/FNR  Bilancio  Legge 266/97                                               
  /RER  regionale                                                               
ASSE A  Euro  400.000,00                                                        
ASSE B  Euro  4.000.000,00                                                      
ASSE C  Euro  11.000.000,00                                                     
ASSE D  Euro  8.000.000,00                                                      
ASSE E  Euro  6.000.000,00                                                      
Totale  Euro  29.400.000,00  5.600.000  46.000                                  

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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