DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 dicembre 2003, n. 2749
Modalita' di accesso di soggetti pubblici ai finanziamenti finalizzati alla sperimentazione allo sportello sociale in attuazione della delibera CR 514/03, lett. A), punto 2
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Viste:
- la legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione
del Sistema integrato di interventi e servizi sociali"
- la L.R. 12 marzo 2003, n. 2, "Norme per la promozione della
cittadinanza sociale e per la realizzazione del Sistema integrato di
interventi e servizi sociali" ed in particolare l'art. 7 che prevede
l'istituzione degli sportelli sociali quale modalita' di accesso al
Sistema locale dei servizi sociali a rete;
- la deliberazione del Consiglio regionale n. 514 del 4 novembre 2003
regolarmente esecutiva, avente per oggetto "Programma annuale degli
interventi e dei criteri di ripartizione delle risorse ai sensi
dell'art. 47 comma 3, della L.R. 2/03. Stralcio Piano regionale degli
interventi e dei servizi sociali ai sensi dell'art. 27 L.R. n. 2/03"
nell'allegato "Programma annuale degli interventi e dei criteri di
ripartizione delle risorse ai sensi dell'art. 47, comma 3, della L.R.
2/03", parte integrante e sostanziale della stessa deliberazione,
stabilisce alla lett. a) "Sostegno dei programmi e delle iniziative
volte alla promozione sociale e alle iniziative formative" punto 2):
- di destinare complessivi Euro 800.000,00 alla sperimentazione degli
Sportelli sociali di cui all'art. 7 della L.R. 2/03, quale modalita'
di accesso al sistema locale dei servizi sociali a rete;
- di attribuire a tale iniziativa l'obiettivo di giungere a una
migliore definizione delle caratteristiche essenziali di
organizzazione degli Sportelli, che saranno oggetto di apposita
direttiva della Giunta regionale ai sensi del comma 5 dell'art. 7
della citata L.R. 2/03;
- di rinviare ad un successivo atto di Giunta regionale
l'approvazione di uno specifico bando finalizzato all'accesso di
soggetti pubblici e/o privati al finanziamento destinato alla
sperimentazione di Sportelli Sociali;
- di provvedere all'assunzione degli impegni di spesa in relazione al
maturare delle obbligazioni giuridiche a valere sul Bilancio di
previsione per l'esercizio finanziario 2003 e Bilancio pluriennale
2003-2005;
ritenuto di individuare quali destinatari dei finanziamenti in
oggetto i Comuni e le forme associative di cui all'art. 16 della L.R.
2/03 in quanto, in questa fase di prima sperimentazione risulta
indispensabile mantenere in stretto collegamento le funzioni di
programmazione con quelle di garanzia ai cittadini di equita' di
accesso al sistema locale dei servizi;
considerato opportuno procedere all'individuazione delle modalita' di
accesso ai finanziamenti di cui sopra;
richiamate:
la L.R. 23 dicembre 2002, n. 39 "Bilancio di previsione della Regione
Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2003 e Bilancio
pluriennale 2003-2005";
- la L.R. 26 luglio 2003 , n. 16 "Assestamento del Bilancio di
previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario
2003 e del Bilancio pluriennale 2003-2005 a norma dell'art. 30 della
L.R. 15 novembre 2001 n. 40. Primo provvedimento generale di
variazione";
- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 "Ordinamento contabile della
Regione Emilia-Romagna. Abrogazione delle L.R. 6/7/1977, n. 31 e
27/3/1972, n. 4";
dato atto:
- del parere di regolarita' amministrativa espresso dal Direttore
generale Sanita' e Politiche sociali dott. Franco Rossi ai sensi
dell'art. 37, comma 4, della L.R. 43/01 nonche' della propria
deliberazione 447/03;
su proposta dell'Assessore alle Politiche sociali. Immigrazione.
Progetto giovani. Cooperazione internazionale, Gianluca Borghi;
a voti unanimi e palesi, delibera:
a) di approvare in attuazione del punto 2) lettera A del Programma di
cui alla Deliberazione di Consiglio regionale n. 514 del 4 novembre,
l'Allegato A), parte integrante della presente deliberazione, avente
per oggetto "Modalita' di accesso di soggetti pubblici ai
finanziamenti finalizzati alla sperimentazione degli Sportelli
sociali di cui all'art. 7 della L.R. 2/03", destinando a tale
iniziativa risorse per complessivi Euro 800.000,00;
b) di dare atto che con successiva propria deliberazione si
provvedera', a seguito di istruttoria condotta dal Servizio del
competente Assessorato regionale sulla base dei criteri e delle
modalita' indicati nell'Allegato A) al presente atto,
all'individuazione dei progetti ammessi a finanziamento, alla
quantificazione, all'assegnazione ed alla concessione dei
finanziamenti, fino alla concorrenza massima del 50% della spesa
ammissibile con variazioni connesse ad arrotondamenti, fermo restando
che il contributo regionale non potra' comunque eccedere per ciascun
progetto finanziato l'importo di Euro 40.000,00 fino ad esaurimento
dei fondi a disposizione, nonche' al contestuale impegno di spesa
qualora ricorrano le condizioni previste dalla L.R. 40/01, con
imputazione al Cap. 57109 "Fondo sociale regionale. Quota parte
destinata ai Comuni singoli e alle forme associative alle AUSL, alle
IPAB, alle Aziende pubbliche di servizi alla persona e ai soggetti
privati senza scopo di lucro per il sostegno alle attivita' di cui
all'art. 47, comma 2, L.R. 12 marzo 2003, n. 2 e L. 8 novembre 2000,
n. 328. Mezzi Statali." afferente all'U.P.B. 1.5.2.2.20101;
c) di dare atto che alla liquidazione dei finanziamenti concessi a
favore dei beneficiari individuati cosi' come previsto al precedente
punto b), provvedera' con propri atti formali ai sensi della L.R.
40/01, nonche' della propria deliberazione 447/03, il Dirigente
competente per materia con le modalita' indicate al punto 8)
dell'Allegato A) parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione;
d) di pubblicare il presente atto deliberativo nel Bollettino
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A)
Modalita' di accesso di soggetti pubblici ai finanziamenti
finalizzati alla sperimentazione degli Sportelli sociali di cui
all'art. 7 L.R. 2/03
1. Contesto e obiettivi
Il sostegno della sperimentazione dello Sportello sociale si colloca
nell'ambito del processo di costruzione e rafforzamento della zona
quale soggetto responsabile della programmazione e della gestione
della rete integrata dei servizi sociali e sociosanitari ai sensi
della L.R. 2/03.
Il tema dell'accesso al sistema locale e' uno dei nodi strategici di
tale processo e l'art. 7 della L.R. 2/03 individua, quale strumento
di garanzia dei diritti dei cittadini e di qualificazione del
sistema, la costruzione, da parte dei Comuni in raccordo con le
Aziende unita' sanitarie locali, di una rete di sportelli
territoriali che forniscano informazione e orientamento ai cittadini
sui diritti e le opportunita' sociali, sui servizi e gli interventi
del sistema locale. La sperimentazione di cui al presente bando e'
pertanto volta ad individuare modalita' ottimali di organizzazione
degli sportelli e di raccordo fra questi e gli altri punti
informativi del territorio, in particolare gli sportelli unici
dell'AUSL, e perseguire i seguenti obiettivi, in coerenza con le
scelte di programmazione espresse nel Programma attuativo 2004
previsto dalla deliberazione di Consiglio regionale 514/03:
- garantire ai cittadini pari opportunita' di accesso al sistema, con
una particolare attenzione a chi, per difficolta' personali e
sociali, non e' in grado di rivolgersi direttamente ai servizi;
- garantire omogeneita' e completezza di informazione sull'intero
territorio della zona;
- promuovere l'individuazione, in raccordo e collaborazione con i
servizi territoriali, di percorsi assistenziali certi e modalita'
uniformi di presa in carico da parte dei servizi competenti
all'interno della zona;
- razionalizzare e semplificare le modalita' di accesso alle
informazioni e alla rete dei servizi;
- garantire la massima trasparenza delle procedure e dei criteri di
accesso al sistema locale dei servizi, nel rispetto della tutela dei
dati personali ai sensi della L. 675/96.
2. Oggetto dei finanziamenti
Costituiscono oggetto di finanziamento i progetti, preferibilmente di
ambito zonale, proposti dai Comuni, anche in collaborazione con altri
soggetti pubblici e del privato non-profit operanti sul territorio,
finalizzati al raggiungimento degli obiettivi indicati al punto 1).
In particolare le risorse saranno finalizzate al sostegno delle
seguenti azioni:
a) ricostruzione della mappa delle basi informative e degli sportelli
presenti sul territorio, attivati da altri soggetti istituzionali,
dai soggetti del terzo settore, dalle organizzazioni di
rappresentanza e tutela dei cittadini;
b) progettazione e/o costruzione di un sistema informativo
dell'intera rete dei servizi sociali e socio-sanitari del territorio
di riferimento, in condivisione con tutti gli sportelli presenti sul
territorio ed eventualmente accessibile anche da parte di soggetti
che svolgono a vario titolo attivita' di informazione, orientamento,
assistenza di cui al punto precedente;
c) individuazione di un nodo della rete con compiti di gestione,
aggiornamento e manutenzione del sistema informativo di cui sopra;
d) progettazione, costruzione e/o organizzazione, su ambiti di
preferenza coincidenti con la "zona", di una rete di Sportelli
informativi in grado di raccordarsi tra loro e con i diversi punti
gia' operativi di accesso al sistema dei servizi (Servizio sociale
professionale, SAA, "Sportelli Unici" delle Aziende USL, sportelli
settoriali quali "Informafamiglie", "Sportello Stranieri", ecc.. ),
nonche' alle sedi e ai luoghi (URP, Patronati, "Sportello per
l'impiego", ecc..) in cui normalmente avviene il contatto con il
cittadino che necessita di informazioni. Gli sportelli potranno
essere utilmente collocati anche presso sedi di sportelli gia'
esistenti, laddove si ritenga utile evitare duplicazioni di sedi, e
dovranno dotarsi di strumenti adeguati di monitoraggio della
domanda;
e) realizzazione di percorsi di formazione e di aggiornamento rivolti
agli operatori degli sportelli, anche con riferimento all'esigenza di
favorirne il raccordo con le professionalita' sociali gia' operanti
sul territorio;
f) iniziative/campagne di informazione collegate allo sviluppo del
sistema;
g) attivita' di verifica e monitoraggio del funzionamento del sistema
progettato e/o costruito.
3. SOGGETTI AMMESSI A PRESENTARE DOMANDA
I soggetti ammessi a presentare domanda di finanziamento per progetti
di ambito zonale sono i Comuni e le forme associative di cui
all'art.16 della L.R. 2/03. I progetti il cui ambito di attuazione
non coincida con la zona devono essere corredati, ai fini della
presentazione, dal parere del Comitato dei Sindaci di Distretto in
merito alla coerenza degli stessi con gli obiettivi della
programmazione territoriale ed in particolare dei Piani di zona.
Per la presentazione del progetto, deve essere individuato un Comune
capofila, che sara' destinatario del finanziamento.
I progetti, presentati dai Comuni, possono essere elaborati in
collaborazione con altri soggetti pubblici e del privato non-profit
operanti sul territorio.
4. Criteri per l'individuazione dei progetti ammessi a finanziamento
L'individuazione dei progetti da ammettere a finanziamento avverra'
sulla base della valutazione dei seguenti criteri:
a) pertinenza agli obiettivi indicati nel presente bando;
b) collaborazione tra piu' istituzioni, enti e soggetti, pubblici e
privati, finalizzata all'individuazione di un unico progetto;
c) ambito territoriale sovracomunale (coincidente con la zona o con
aggregazioni subzonali);
d) valorizzazione e razionalizzazione delle risorse esistenti
(personale, sedi, punti di accesso, ecc..);
e) definizione dei criteri e dei soggetti/strutture responsabili
dell'aggiornamento del sistema informativo e della selezione delle
informazioni da mettere in rete;
f) presenza e grado di articolazione di un sistema di valutazione del
processo e dei risultati del progetto.
5. Entita' del finanziamento e spese ammissibili
L'entita' del finanziamento e' determinata, in misura percentuale,
fino alla concorrenza massima del 50% della spesa ammissibile, con
variazioni connesse ad arrotondamenti. Il contributo regionale non
potra' comunque eccedere per ciascun progetto finanziato l'importo di
Euro 40.000,00 fino ad esaurimento dei fondi a disposizione.
Le spese relative a studi di fattibilita' e indagini conoscitive non
potranno superare il 20% del totale dei costi del progetto
presentato.
Eventuali spese di personale saranno ammesse solo se riferite ad
unita' di personale acquisite espressamente per la realizzazione dei
contenuti progettuali proposti e pertanto aggiuntive rispetto a
quelle gia' in organico o comunque utilizzate dall'Ente al momento
dell'assegnazione del contributo.
Non saranno inoltre considerate ammissibili spese relative a
costruzione o riattamento di immobili nonche' spese gia' finanziate
con altre leggi regionali.
6. PROCEDURA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande di ammissione al finanziamento dovranno essere corredate
dei relativi progetti d'intervento organizzati secondo lo schema
allegato al presente bando.
Le domande di ammissione al finanziamento dovranno essere indirizzate
alla Regione Emilia-Romagna, Servizio "Pianificazione e sviluppo dei
servizi sociali e socio-sanitari" Viale Aldo Moro, n. 21 - 40127
Bologna, recare sulla busta la dicitura "Domanda per l'ammissione ai
finanziamenti finalizzati alla sperimentazione dello Sportello
sociale, ai sensi della Delibera CR 514/03" e pervenire, pena
l'esclusione, entro e non oltre 90 giorni dalla data di pubblicazione
del presente bando nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna. Nel caso in cui la scadenza coincida con giornata non
lavorativa il termine viene prorogato al primo giorno successivo non
festivo.
Le domande dovranno pervenire con una delle seguenti modalita':
- consegnata direttamente al Servizio Affari generali - Ufficio
Protocollo, Via A. Moro, n. 21 - Bologna; orario per il pubblico
dalle ore 9,00 alle ore 13,30 tutti i giorni escluso il sabato; a tal
fine fara' fede il timbro di arrivo;
- spedita a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento; a tal fine
fara' fede il timbro di spedizione.
7. Concessione dei finanziamenti
La concessione dei finanziamenti sara' determinata a seguito di
valutazione dei progetti da parte dei Servizi regionali competenti
sulla base dei criteri previsti al precedente punto 4). Qualora
l'importo complessivo dei finanziamenti ammissibili superi
l'ammontare massimo di risorse destinate al presente bando, pari a
Euro 800.000,00, si utilizzera' quale ulteriore criterio di selezione
prioritariamente quello di una omogenea distribuzione territoriale
dei progetti e, in seconda istanza, quello della valutazione della
qualita' progettuale.
8. Erogazione dei finanziamenti
La liquidazione dei finanziamenti concessi verra' effettuata secondo
le seguenti modalita':
- 50% a seguito dell'approvazione della graduatoria da parte della
Giunta regionale;
- 50% a seguito di presentazione, entro il termine di 18 mesi dalla
data di comunicazione dell'avvenuta assegnazione, di una relazione, a
firma del legale rappresentante del soggetto beneficiario, attestante
la conclusione del progetto e da cui risultino le modalita' di
attuazione dell'iniziativa ed i risultati quantitativi e qualitativi
raggiunti, unitamente ad una elencazione analitica delle spese
sostenute che non potranno essere riferite a data antecedente a
quella relativa all'atto di approvazione della graduatoria e
concessione dei finanziamenti.
In caso di inosservanza del termine di presentazione della
sopracitata documentazione i finanziamenti concessi saranno
revocati.
Eventuali proroghe alla data di conclusione del progetto potranno
essere concesse dal Servizio competente previa richiesta debitamente
motivata da effettuarsi tempestivamente e comunque prima della
scadenza stabilita.
Qualora dalla documentazione risultasse una spesa inferiore a quella
approvata con deliberazione della Giunta regionale di assegnazione
del finanziamento, lo stesso sara' oggetto, in sede di liquidazione a
saldo, di una corrispondente riduzione proporzionale al fine di
ricondurlo alla misura della percentuale di finanziamento stabilita
dalla deliberazione sopracitata.
Nel caso di stampa e diffusione di materiale documentale e/o
informativo, esso dovra' riportare il logo della Regione e la
dicitura "Realizzato con il contributo della Regione
Emilia-Romagna".
I funzionari regionali referenti per il presente bando sono Francesca
Ragazzini (tel 051/6397358) e Monica Raciti (051/6397467).
Fac-simile - Schema di presentazione del progetto per l'accesso di
soggetti pubblici ai finanziamenti finalizzati alla sperimentazione
degli Sportelli sociali di cui all'articolo 7 L.R. 2/03.
Soggetto capofila
Responsabile referente del progetto
Soggetti e/o Strutture organizzative coinvolte - Indicazione dei modi
e degli strumenti del coinvolgimento (protocolli, convenzioni,
accordi, ecc.)
Obiettivi del progetto
Ambito territoriale di riferimento
Destinatari
Azioni previste (descrizione analitica)
Modalita' e strumenti di integrazione con altri servizi comunali, con
la rete dei servizi socio-sanitari e con la rete complessiva dei
servizi
Funzioni assegnate allo sportello
Caratteristiche di accessibilita' (distribuzione sul territorio,
sede, orari e giorni di apertura, strumenti di comunicazione con
l'utente, ecc.)
Aggiornamento del sistema informativo (criteri e soggetti coinvolti)
Strumenti e modalita' di valutazione dei risultati
Tempi di realizzazione
Risorse umane
Risorse strumentali
Indicazione analitica delle spese previste
- Spese per studi di fattibilita', indagini conoscitive, ricerche
- Spese per acquisizione di beni e servizi. Specificare (es. arredi,
attrezzature, software, ecc.)
- spese di personale aggiuntivo rispetto alla
dotazione/disponibilita' esistente
- spese per attivita' di formazione
- spese per attivita' promozionali, di documentazione
- spese generali (materiale di consumo, utenze, ecc..)
Risorse esistenti coinvolte nella realizzazione del progetto
(personale, sedi, attrezzature) ed escluse dalle spese di cui sopra