REGIONE EMILIA-ROMAGNA - COMUNE DI ROCCA SAN CASCIANO (FORLI'-CESENA)

COMUNICATO

Decisione relativa a procedura di verifica (screening) - Apertura di attivita' estrattiva di materiale ghiaioso-sabbioso

L'Autorita' competente: Comune di Rocca San Casciano (FC) comunica la           
decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente           
il                                                                              
- progetto: apertura di attivita' estrattiva di materiale                       
ghiaioso-sabbioso;                                                              
- localizzato: in localita' "Fiume" - Rocca San Casciano;                       
- presentato da: ditta CSD Srl di Barrea (AQ).                                  
Il progetto interessa il territorio del comune di Rocca San Casciano            
e della provincia di Forli'-Cesena.                                             
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come                    
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente           
Comune di Rocca San Casciano con atto deliberazione di Giunta                   
comunale n. 5 del 18/1/2003 ha assunto la seguente decisione:                   
esclusione, in considerazione dello scarso rilievo degli interventi             
previsti e dei conseguenti impatti ambientali, dall'ulteriore                   
procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:                                  
 1) constatata la connessione morfologica degli ambiti d'intervento             
all'alveo fluviale e la conseguente vulnerabilita' del corpo idrico             
nei confronti di elementi e sostanze lisciviati dalle acque                     
d'infiltrazione e scorrimento sui suoli, la cui destinazione finale a           
ripristino avvenuto e' prevista ad uso agricolo, nelle pratiche                 
agronomiche e' vietato lo spandimento al suolo di liquami zootecnici,           
in linea con quanto previsto dal "Piano stralcio Settore Zootecnico             
del Piano di Risanamento delle acque regionale" al fine di ridurre la           
dispersione di nutrienti nelle acque superficiali;                              
 2) compatibilmente alla disponibilita' di materiali idonei al                  
ritombamento, reperibili a ragionevoli distanza dall'area di cava nei           
previsti tempi d'attuazione dell'intervento estrattivo, quali ad                
esempio quelli derivanti dall'apertura di cantieri di opere pubbliche           
(ammodernamento della SS 67), dovra' essere previsto il completo                
ritombamento di tutti i settori di scavo fino al ripristino                     
dell'originario piano di campagna, ricomponendo tratti morfologici              
conformi a quelli del paesaggio contermine all'area di cava;                    
 3) dovra' essere costantemente verificata la composizione e qualita'           
del materiale, proveniente da ambiti esterni alla cava, da                      
utilizzarsi per il ritombamento dell'area di scavo, nonche' la sua              
non assoggettabilita' alla disciplina dettata dal DLgs 5 febbraio               
1997, n. 22 "Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti,                 
91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui             
rifiuti di imballaggio" e successive modificazioni ed integrazioni;             
 4) nel ripristino della copertura dell'area di cava dovra' essere              
riutilizzato il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si              
avra' cura di accumulare separatamente dalle altre tipologie di                 
materiale, in spessori adeguati, e di provvedere alla sua                       
manutenzione per evitarne la morte biologica;                                   
 5) considerato che: - in base alla Tavola 3 "Carta forestale e                 
dell'uso dei suoli" del PTCP, l'area situata ai margini del Fosso               
Merlone, appartenente all'ambito 6G, risulta zonizzata ai sensi                 
dell'art. 10 del PTCP con particolare riferimento alla presenza di              
formazioni boschive del piano basale submontano; - nelle integrazioni           
pervenute, alla Tavola 2, e' previsto il ripristino vegetazionale sul           
margine del Fosso con essenze tipiche della vegetazione ripariale               
quali pioppi e salici, ma senza che vengano fornite informazioni                
specifiche sul sesto d'impianto di tale piantumazione; quale adeguata           
misura compensativa dell'intervento estrattivo dovra' essere prevista           
la ricostituzione di una fascia alberata di almeno 10 metri di                  
profondita' a decorrere dagli argini del Fosso Merlone e per tutta la           
sua lunghezza, necessaria a mantenere una continuita' paesaggistica             
ed ecosistemica tra le pendici e le strutture terrazzate antiche                
boscate ed il sistema fluviale. Il proponente dovra' pertanto meglio            
definire il progetto di naturalizzazione a margine del Fosso Merlone            
precisando, oltre alle essenze utilizzate, lo schema in planimetria             
ed in sezione, del sesto e delle distanze d'impianto. Il progetto               
dovra' essere sottoposto a preliminare approvazione da parte                    
dell'Amministrazione comunale, contestualmente al rilascio                      
dell'autorizzazione convenzionata all'attivita' estrattiva;                     
 6) tra la quota massima di escavazione ed il livello massimo                   
raggiungibile dalla superficie libera della falda freatica dovra'               
essere mantenuto un franco di almeno un metro, conformemente all'art.           
26 delle Norme tecniche d'attuazione del PAE comunale di Rocca San              
Casciano;                                                                       
 7) al fine di verificare la rispondenza delle condizioni di cui al             
punto precedente dovra' essere programmato, per l'intero periodo di             
coltivazione, ed eseguito dal proponente un piano di monitoraggio del           
livello di falda. Il piano di monitoraggio dovra' prevedere la                  
misurazione del livello minimo e massimo della falda rilevato in                
almeno due piezometri installati su ciascun ambito estrattivo (6G e             
7G). L'esatta ubicazione dei piezometri, da dislocare lungo la                  
direzione di massima pendenza, dovra' essere concordata dal                     
proponente con l'Ufficio Tecnico comunale; i piezometri dovranno                
essere materializzati al suolo mediante pozzetti ispezionabili di cui           
dovra' essere indicata, preliminarmente al rilascio                             
dell'autorizzazione all'attivita' estrattiva, la posizione riferita             
ai capisaldi fissi. Il monitoraggio dovra' comporsi di almeno due               
cicli di misurazione del livello piezometrico, da effettuarsi nei               
periodi di minimo e massimo ravvenamento della falda, coincidenti               
indicativamente con il periodo marzo-aprile e settembre-ottobre.                
Sara' cura del proponente trasmettere all'Amministrazione comunale e            
al Servizio Pianificazione territoriale della Provincia i risultati             
del monitoraggio per mezzo di rapporti sintetici, redatti al termine            
di ciascun ciclo di misurazione, nei quali dovra' essere indicata la            
soggiacenza e la quota freatimetrica di ciascun piezometro ed                   
integrati, se necessario da una sezione nella quale sia riportato               
l'andamento del pelo libero e la profondita' massima di escavazione             
prevista lungo la congiungente i piezometri. Sulla base dei risultati           
ottenuti, nel caso in cui venga accertata la presenza di falda ad una           
quota superiore al franco di rispetto, dovra' essere previsto il                
ripristino dello stesso e modificato il piano di coltivazione                   
innalzando i profili di scavo in accordo con l'Amministrazione                  
comunale;                                                                       
 8) in fase di lavorazione dovranno essere messe in atto tutte le               
misure di mitigazione necessarie ad evitare un peggioramento della              
qualita' dell'aria nella zona legato alla dispersione di polveri                
sospese ed inquinanti atmosferici prodotti dal funzionamento dei                
mezzi d'opera e dalle attivita' previste in tale fase, al fine di               
garantire il rispetto dei limiti di qualita' dell'aria stabiliti                
dalla normativa vigente e garantire la salute pubblica;                         
 9) devono essere eseguiti rilievi fonometrici atti a determinare il            
rispetto dei valori limite differenziali di rumore in periodo diurno            
in prossimita' dei ricettori presenti nell'area e maggiormente                  
prossimi ed esposti all'area di scavo e prendendo in esame le                   
condizioni peggiori in termine di rumore prodotto dall'attivita'                
stessa;                                                                         
10) devono essere eseguiti rilievi fonometrici del livello di rumore            
ambientale in esterno in periodo diurno in prossimita' dei ricettori            
maggiormente prossimi ed esposti all'area di scavo e alla viabilita'            
indotta, al fine di verificare il rispetto dei valori limite assoluti           
vigenti stabiliti nelle aree monitorate per il periodo diurno,                  
prendendo in esame le condizioni peggiori in termini di rumore                  
prodotto dall'attivita' stessa;                                                 
11) tutti i rilievi acustici di cui ai punti 9) e 10) dovranno essere           
effettuati in conformita' a quanto stabilito dalla normativa vigente            
e i risultati dei rilievi effettuati dovranno essere presentati in              
conformita' a quanto disposto dall'Allegato D del DM 16 marzo 1998;             
12) il monitoraggio e le analisi di cui ai punti 9) e 10) dovranno              
essere eseguiti da ARPA, entro un mese dalla messa a regime della               
cava, secondo le modalita' e i criteri da essa definiti e con oneri a           
carico della societa' proponente e tutti i risultati dovranno essere            
trasmessi all'Amministrazione comunale di Rocca San Casciano,                   
all'Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena - Servizio                     
Pianificazione territoriale - e alla societa' proponente;                       
13) durante le attivita' di lavorazione dovranno essere messi in atto           
tutti gli accorgimenti utili al contenimento delle emissioni sonore             
sia mediante l'impiego delle piu' idonee attrezzature operanti in               
conformita' alle direttive CE in materia di emissione acustica                  
ambientale, sia mediante una adeguata organizzazione delle singole              
attivita', sia mediante la eventualmente necessaria realizzazione di            
misure di mitigazione temporanee, al fine di garantire il rispetto              
dei valori limite vigenti in prossimita' dei ricettori presenti                 
durante le fasi previste e nei periodi di loro attivita';                       
14) l'importo della fideiussione, a garanzia finanziaria                        
dell'adempimento degli obblighi derivanti dalla convenzione, da                 
stipularsi secondo le modalita' previste dall'art. 12 della L.R. 18             
luglio 1991, n. 17, dovra' essere ricomputato in base alle nuove                
modalita' di sistemazione idraulica, emerse a seguito degli elementi            
di integrazione forniti, nonche' per quelli di ripristino                       
vegetazionale indicati al punto 5), sulla scorta della presentazione            
al Comune di Rocca San Casciano di un computo metrico estimativo                
asseverato da tecnico abilitato applicando le vigenti tariffe per               
interventi agro-forestali.                                                      

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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