REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 dicembre 2003, n. 2534

Assegnazione alle Province di vouchers per la formazione ad accesso individuale e presentazione di Piani formativi aziendali, settoriali e territoriali nell'ambito della Legge 236/93

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
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- la Legge 236/93, recante: "Interventi urgenti a sostegno                      
dell'occupazione";                                                              
- il decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche            
sociali n. 296/V/2003 del 28 ottobre 2003 inerente "Criteri generali            
per lo sviluppo della prassi della formazione continua e per la                 
promozione di piani formativi individuali, aziendali, settoriali e              
territoriali";                                                                  
- la L.R. n. 12 del 30 giugno 2003 "Norme per l'uguaglianza delle               
opportunita' e di accesso al sapere, per ognuno  per tutto l'arco               
della vita, attraverso il rafforzamento dell'istruzione e della                 
formazione professionale, anche in integrazione tra loro";                      
richiamati:                                                                     
- il Regolamento (CE) n. 68/01 della Commissione Europea del                    
12/1/2001, relativo all'applicazione degli articoli 87 ed 88 del                
trattato CE agli aiuti destinati alla formazione, pubblicato nella              
GUCE serie L n. 10 del 13/1/2001;                                               
- il Regolamento (CE) n. 69/01 della Commissione Europea del                    
12/1/2001, relativo all'applicazione degli articoli 87 ed 88 del                
Trattato CE agli aiuti di importanza minore "de minimis", pubblicato            
nella GUCE serie L n. 10 del 13/1/2001;                                         
richiamate inoltre le proprie deliberazioni:                                    
- n. 254 del 6 marzo 2001, di "Approvazione regime di aiuti in                  
attuazione del regolamento (CE) 68/01";                                         
- n. 177 dell'11 febbraio 2002, di "Assegnazione vouchers per la                
formazione individuale nell'ambito delle Leggi 236/93 e 53/00";                 
richiamata altresi' la determina dirigenziale n. 4205 del 16 maggio             
2002, di "Trasferimento alle Province delle risorse per                         
l'assegnazione di vouchers per la formazione individuale nell'ambito            
delle Leggi nn. 236/93 e 53/00 - Delibera Giunta regionale 177/02 -             
Assunzione primo impegno di spesa 2002";                                        
considerato che con il sopracitato decreto direttoriale del Ministero           
del Lavoro e delle Politiche sociali n. 296/V/2003 sono state                   
assegnate alla Regione Emilia-Romagna risorse pari ad Euro                      
4.770.000,00, allocate sul Bilancio di previsione anno 2004, di cui             
al progetto di legge approvato con delibera della Giunta regionale              
2236/03;                                                                        
ritenuto, sentiti i pareri positivi espressi nelle sedute della                 
Commissione regionale tripartita (d'ora in poi CRT) e del Comitato di           
Coordinamento interistituzionale (d'ora in poi CCI), tenutesi                   
rispettivamente il 20 e 21 novembre 2003, che l'importo di cui sopra            
debba essere finalizzato, per il 50% alla assegnazione di vouchers              
per l'accesso individuale alla formazione continua, e per il restante           
50% alla approvazione di piani formativi aziendali, settoriali e                
territoriali, nell'ambito di quanto previsto dal succitato decreto              
direttoriale 296/V/2003;                                                        
stabilito che i vouchers ad accesso individuale siano assegnati ai              
richiedenti dalle Province medesime, in continuita' con le esperienze           
precedentemente effettuate, e secondo quanto di seguito indicato:               
- le Province, nel rispetto del succitato decreto direttoriale                  
296/V/2003, predisporranno idonee procedure di evidenza pubblica per            
l'assegnazione di vouchers individuali del valore massimo di Euro               
1.291,14 ciascuno, da utilizzare nell'ambito dell'offerta formativa             
inserita nel catalogo regionale per la formazione individuale                   
continua e permanente;                                                          
- i destinatari del vouchers saranno quelli previsti dal punto b) del           
decreto direttoriale di cui sopra, ossia "i lavoratori, di qualsiasi            
impresa privata con contratti di lavoro a tempo parziale, a tempo               
determinato o di collaborazione coordinata e continuativa nonche'               
inseriti nelle tipologie contrattuali a orario ridotto, modulato o              
flessibile e a progetto previste dalla Legge n. 30 del 23/2/2003",              
con priorita' alle donne;                                                       
ritenuto altresi', al fine di consentire l'avvio delle procedure di             
apertura dei termini per la richiesta dei vouchers, di assegnare col            
presente atto alle Province la somma di Euro 2.385.000,00, ripartita            
secondo le modalita' di calcolo gia' adottate in precedenza, e                  
precisamente come di seguito riportato:                                         
Bologna  Euro   473.901,28  pari a 367 vouchers                                 
Ferrara  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                                 
Forli'/Cesena  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                           
Modena  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                                  
Parma  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                                   
Piacenza  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                                
Ravenna  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                                 
Reggio Emilia  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                           
Rimini  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                                  
Totale  Euro 2.385.000,00                                                       
pari a 1847 vouchers (o ad un numero superiore nel caso in cui i                
vouchers abbiano un importo inferiore al massimale previsto);                   
dato atto che il Dirigente regionale competente, in riferimento alle            
risorse del decreto distrettoriale ministeriale n. 296/V/2003,                  
provvedera', a seguito dell'entrata in vigore della legge regionale             
di approvazione del Bilancio di previsione per l'esercizio                      
finanziario 2004 e nel rispetto delle norme di cui alla L.R. 40/01,             
con propri successivi atti:                                                     
- al trasferimento, alle singole Province, delle risorse assegnate              
con il presente provvedimento;                                                  
- all'assunzione dell'impegno finanziario sui pertinenti Capitoli di            
spesa del Bilancio regionale 2004, ed alla contestuale liquidazione             
nei confronti delle Province medesime, del primo 50% delle risorse di           
cui al paragrafo che precede, pari ad Euro 1.192.500,00;                        
- all'assunzione dell'impegno finanziario ed alla contestuale                   
liquidazione nei confronti delle Province del secondo 50%, pari ad              
Euro 1.192.500,00, nel secondo semestre del 2004, a superamento dei             
limiti posti dall'art. 6 della Legge 155/89;                                    
stabilito, inoltre, secondo quanto concordato nell'ambito della CRT e           
del CCI ed in coerenza con quanto previsto dal decreto direttoriale             
ministeriale piu' volte citato, che:                                            
- la Regione Emilia-Romagna assegnera' la restante quota di Euro                
2.385.000,00 a piani formativi aziendali, settoriali e territoriali;            
- tali piani formativi dovranno essere rivolti a                                
lavoratori/lavoratrici di qualsiasi impresa privata che rientrino in            
una delle seguente tipologie di utenti:                                         
a) lavoratori/trici con eta' superiore ai 45 anni;                              
b) lavoratori/trici in possesso di basso titolo di studio;                      
c) lavoratrici che rientrano al lavoro dopo un prolungato periodo di            
assenza.                                                                        
- in questo ambito saranno considerati prioritari i progetti                    
riguardanti imprese con meno di 15 dipendenti;                                  
- la domanda di contributo per la realizzazione di tali progetti                
dovra' essere presentata alla Regione Emilia-Romagna secondo le                 
disposizioni di cui all'Allegato A), parte integrante del presente              
atto;                                                                           
- a tal fine l'Assessore competente per materia, ad esecutivita'                
della presente deliberazione, emettera' un comunicato che sara'                 
pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna,               
contente i tempi e le modalita' per la  presentazione dei piani                 
formativi di cui sopra;                                                         
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal                 
Direttore generale Cultura, Lavoro e Formazione professionale                   
dott.ssa Cristina Balboni ai sensi dell'art. 37, quarto comma della             
L.R. 43/01 e della deliberazione della Giunta regionale 447/03;                 
su proposta dell'Assessore competente per materia;                              
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di assegnare il 50% delle risorse trasferite con il decreto                  
direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n.              
296/V/2003 citato in premessa, pari ad Euro 2.385.000,00, alle                  
Province per la formazione ad accesso individuale mediante vouchers;            
2) di stabilire che tali risorse siano suddivise fra le Province                
secondo le modalita' di ripartizione gia' adottate per le precedenti            
esperienze e per gli importi di seguito riportati:                              
Bologna  Euro   473.901,28  pari a 367 vouchers                                 
Ferrara  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                                 
Forli'/Cesena  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                           
Modena  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                                  
Parma  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                                   
Piacenza  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                                
Ravenna  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                                 
Reggio Emilia  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                           
Rimini  Euro   238.887,34  pari a 185 vouchers                                  
Totale  Euro 2.385.000,00                                                       
pari a 1847 vouchers (o ad un numero superiore nel caso in cui                  
vouchers abbiano un importo inferiore al massimale previsto);                   
3) di stabilire inoltre, cosi' come concordato nell'ambito della CRT            
e del CCI, che:                                                                 
- le Province, nel rispetto del succitato decreto direttoriale                  
296/V/2003, predisporranno idonee procedure di evidenza pubblica per            
l'assegnazione di vouchers individuali del valore massimo di Euro               
1.291,14 ciascuno, da utilizzare nell'ambito dell'offerta formativa             
inserita nel catalogo regionale per la formazione individuale                   
continua e permanente;                                                          
- i destinatari del vouchers saranno quelli previsti dal punto b) del           
decreto direttoriale di cui sopra, ossia "i lavoratori, di qualsiasi            
impresa privata con contratti di lavoro a tempo parziale, a tempo               
determinato o di collaborazione coordinata e continuativa nonche'               
inseriti nelle tipologie contrattuali a orario ridotto, modulato o              
flessibile e a progetto previste dalla Legge n. 30 del 23/2/2003",              
con priorita' alle donne;                                                       
4) di stabilire infine che il Dirigente regionale competente, con               
riferimento alle risorse di cui al decreto direttoriale ministeriale            
n. 296/V/2003, provvedera', a seguito dell'entrata in vigore della              
legge regionale di approvazione del Bilancio di previsione per                  
l'esercizio finanziario 2004 e nel rispetto delle norme di cui alla             
L.R. 40/01, con propri successivi atti:                                         
- al trasferimento, alle singole Province, delle risorse assegnate              
con il presente provvedimento;                                                  
- all'assunzione dell'impegno finanziario sui pertinenti Capitoli di            
spesa del Bilancio regionale 2004, ed alla contestuale liquidazione             
nei confronti delle Province medesime, del primo 50% delle risorse di           
cui al paragrafo che precede, pari ad Euro 1.192.500,00;                        
- all'assunzione dell'impegno finanziario ed alla contestuale                   
liquidazione nei confronti delle Province del secondo 50%, pari ad              
Euro 1.192.500,00, nel secondo semestre del 2004, a superamento dei             
limiti posti dall'art. 6 della Legge 155/89;                                    
5) di destinare altresi' il restante 50% delle risorse di cui al gia'           
citato decreto ministeriale, pari ad Euro 2.385.000,00, a piani                 
formativi aziendali, settoriali e territoriali;                                 
6) di approvare pertanto, l'Allegato A), "Disposizioni per interventi           
di promozione per lo sviluppo della prassi della formazione continua            
e per la promozione di piani formativi aziendali, settoriali e                  
territoriali", allegato parte integrante del presente atto;                     
7) di stabilire che l'Assessore competente per materia provvedera' ad           
emettere apposito comunicato, che sara' pubblicato nel Bollettino               
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, contenente i tempi e le                 
modalita' per la presentazione dei progetti formativi di cui al punto           
5 che precede;                                                                  
8) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale             
della Regione Emilia-Romagna.                                                   
ALLEGATO A                                                                      
Disposizioni per interventi di promozione per lo sviluppo della                 
prassi della formazione continua e per la promozione di Piani                   
formativi, aziendali, settoriali e territoriali (Legge 236/93) di cui           
al decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche              
sociali n. 296/V/2003 del 28 ottobre 2003                                       
Art. 1                                                                          
Finalita' generali                                                              
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con decreto                  
direttoriale  n. 296/V/2003 del 28 ottobre 2003 "Criteri generali per           
lo sviluppo della prassi della formazione continua e per la                     
promozione di piani formativi individuali, aziendali, settoriali e              
territoriali", intende sostenere le iniziative di formazione a favore           
dei lavoratori per aggiornare ed accrescere le loro competenze e per            
sviluppare la competitivita' delle imprese, ai sensi di quanto                  
stabilito dalle disposizioni della Legge 196/97 in materia di                   
promozione della formazione continua e dalla Legge 236/93, per                  
finanziare Piani formativi aziendali, territoriali o settoriali                 
concordati tra le parti sociali.                                                
Per Piano formativo si intende un programma organico di azioni                  
formative concordato tra le parti sociali e rispondente ad esigenze             
aziendali, settoriali o territoriali. Il Piano formativo e'                     
sottoscritto dalle parti che lo promuovono.                                     
Art. 2                                                                          
Soggetti ammessi alla                                                           
presentazione dei progetti                                                      
Gli interventi di cui al succitato decreto direttoriale potranno                
essere presentati ed attuati da imprese, associazioni temporanee di             
impresa, consorzi di impresa ed enti di formazione accreditati o che            
abbiano gia' presentato domanda di accreditamento, ai sensi della               
delibera della Giunta regionale 177/03.                                         
Nello specifico caso connesso alla presentazione di progetti da parte           
di organismi misti, quali le associazioni temporanee di impresa, gli            
stessi dovranno indicare, all'interno del formulario, l'intenzione di           
costituirsi in ATI specificando i ruoli, le competenze e la                     
suddivisione finanziaria dei singoli soggetti nell'ambito della                 
realizzazione del progetto presentato.                                          
In considerazione della particolare natura giuridica dell'istituto              
dell'ATI, la cui validita' temporale risulta collegabile unicamente             
alla realizzazione di un determinato progetto, e al fine di evitare             
spese aggiuntive a carico del soggetto presentatore, la                         
formalizzazione di tale collaborazione viene richiesta solo                     
successivamente all'avvenuta approvazione del progetto presentato e             
prima dell'avvio dello stesso.                                                  
I soggetti presentatori dei Piani formativi aziendali, settoriali e             
territoriali hanno l'obbligo di indicare le aziende beneficiarie                
degli interventi previsti.                                                      
Ogni Piano formativo dovra' contenere indicazioni sul numero e sulle            
caratteristiche dei lavoratori coinvolti.                                       
Le aziende, presso le quali i lavoratori destinatari degli interventi           
sono impiegati, si devono impegnare a garantire il cofinanziamento di           
almeno il 20% del costo dell'intervento, come indicato dal comma 3              
dell'articolo 9 della Legge 236/93.                                             
Le aziende beneficiarie delle attivita' dovranno comunque rispettare            
quanto previsto:                                                                
- dai Regolamenti comunitari (CE) nn. 68 e 69 della Commissione                 
Europea del 12/1/2001, relativi all'applicazione degli articoli 87 e            
88 del trattato CE agli aiuti destinati alla formazione e agli aiuti            
di importanza minore "de minimis";                                              
- dalla deliberazione della Giunta regionale n. 254 del 6/3/2001                
"Approvazione regime di aiuti in attuazione del Regolamento (CE)                
68/01".                                                                         
La regola del "de minimis" implica che il destinatario dell'aiuto non           
puo' usufruire in 3 anni (quello per il quale si chiede il contributo           
e i 2 precedenti) di finanziamenti pubblici complessivi, assegnati              
sotto forma di "de minimis", superiori a 100.000 Euro, a qualsiasi              
titolo e da qualsiasi Amministrazione pubblica ottenuti. La                     
quantificazione dei finanziamenti ricevuti a tale titolo deve essere            
calcolata, a ritroso, dalla data di concessione del finanziamento               
delle attivita' candidate in base alle presenti disposizioni.                   
Non entrano a far parte del tetto di contributo a titolo del "de                
minimis", appena indicato, i contributi ricevuti a valere su regimi             
di aiuto notificati alla Commissione Europea e da questa approvati.             
I soggetti beneficiari del finanziamento possono optare per il "de              
minimis" o per le condizioni poste nel regime di aiuto notificato. La           
scelta di tale opzione deve essere chiaramente esplicitata                      
all'interno del progetto.                                                       
Un elenco delle leggi nazionali e regionali notificate alla                     
Commissione Europea in materia di aiuti di Stato dalla Regione                  
Emilia-Romagna e' pubblicato sul sito: http://www.form-azione.it.               
Le aziende i cui lavoratori saranno destinatari degli interventi                
devono essere assoggettate al contributo di cui all'art. 12 della               
Legge 160/75, cosi' come modificato dall'art. 25 della Legge quadro             
sulla formazione professionale n. 845/78 e successive modificazioni.            
A tal proposito l'azienda beneficiaria dell'attivita' formativa                 
dovra' sottoscrivere la dichiarazione comprovante il rispetto di                
quanto sopra. Tale dichiarazione dovra' essere allegata al progetto,            
all'atto della presentazione, unitamente all'Allegato 1) della                  
modulistica contenente i dati dell'azienda.                                     
I soggetti candidati dovranno presentare autodichiarazione che                  
attesti l'osservanza di quanto disposto nell'art. 17 della Legge                
68/99 in materia di disciplina del diritto al lavoro dei disabili,              
pena l'esclusione. In ogni caso, le imprese beneficiarie delle                  
attivita', anche se non direttamente soggetti proponenti, sono tenute           
a rispettare quanto sopra specificato.                                          
Art. 3                                                                          
Destinatari della formazione                                                    
I piani di formazione oggetto delle presenti disposizioni dovranno              
essere rivolti a:                                                               
a) lavoratori/lavoratrici con eta' superiore ai 45 anni;                        
b) lavoratori/lavoratrici in possesso di basso titolo di studio;                
c) lavoratrici che rientrano al lavoro dopo un prolungato periodo di            
assenza.                                                                        
In questo ambito saranno considerati prioritari i progetti                      
riguardanti lavoratori di imprese con meno di 15 dipendenti.                    
Art. 4                                                                          
Nucleo di Valutazione                                                           
La valutazione dei progetti verra' effettuata da un Nucleo di                   
valutazione interno all'Assessorato Scuola, Formazione professionale,           
Universita', Lavoro e Pari Opportunita', che risulta cosi' composto:            
- Enrica Morandi, Servizio "Programmazione e valutazione progetti",             
coordinatore del Nucleo di Valutazione;                                         
- Stefania Scorri, Direzione generale "Cultura, Formazione e                    
Lavoro";                                                                        
- Paola Zaniboni, Servizio "Formazione professionale";                          
- Nicoletta Molinaro, Servizio "Politiche per l'Istruzione e                    
l'integrazione dei sistemi formativi;                                           
- Gianluca Sagradini, "Agenzia Emilia-Romagna Lavoro";                          
- Mariangela Salsini, Servizio "Gestione Controllo e Rendicontazione            
delle attivita' finanziate con fondi comunitari ed altri fondi".                
La funzione di verbalizzazione e segreteria tecnica e' affidata a               
Gilda Berti, Servizio "Programmazione e valutazione progetti".                  
Ogni modifica nella composizione del Nucleo di valutazione, fatta               
salva la natura interservizi del Nucleo stesso, sara' adottata con              
determinazione del Direttore generale Cultura, Formazione e Lavoro.             
Art. 5                                                                          
Modalita' di selezione dei progetti                                             
I progetti presentati verranno valutati dal Nucleo di valutazione               
regionale secondo i criteri di seguito specificati:                             
Criteri e punteggi  punt. max                                                   
a) Finalizzazione della domanda                                                 
di contributo  30                                                               
b) Qualita' complessiva dell'intervento  40                                     
c) Economicita' dell'intervento  30                                             
TOTALE  100                                                                     
Art. 6                                                                          
Tempi, modalita' di presentazione                                               
ed esiti delle istruttorie                                                      
I tempi e le modalita' per la presentazione dei piani formativi                 
aziendali, settoriali o territoriali saranno definiti con comunicato            
dell'assessore regionale competente per materia, che verra'                     
pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.               
Le domande di contributo per i progetti di cui sopra potranno essere            
presentate continuativamente sino ad esaurimento delle risorse                  
disponibili, e comunque non oltre il termine del 31 dicembre 2004.              
Dalla data di apertura dei termini di presentazione delle domande, il           
Nucleo di valutazione si riunira' con cadenza mensile per valutare le           
richieste sino ad allora pervenute.                                             
Le istruttorie dei progetti si concluderanno con la redazione di una            
graduatoria per ordine di punteggio conseguito.                                 
Gli esiti delle istruttorie di tutti i progetti candidati saranno               
pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito                    
http://www.form-azione.it in allegato alla deliberazione di                     
approvazione delle attivita' ammissibili. Le schede tecniche                    
contenenti i giudizi e le valutazioni espresse per ogni singolo                 
progetto saranno consultabili, ad istruttoria ultimata, presso la               
segreteria del Nucleo di valutazione.                                           
Art. 7                                                                          
Durata degli interventi                                                         
Le attivita' dovranno avviarsi di norma entro 30 giorni a partire               
dalla notifica dell'ammissione a finanziamento ai soggetti promotori            
dei progetti e dovranno concludersi di norma entro 12 mesi dalla data           
dell'avvio delle attivita'.                                                     
Art. 8                                                                          
Risorse finanziarie                                                             
Allo scopo di sostenere le iniziative in oggetto sono a disposizione            
risorse pari ad Euro 2.385.000,00, derivate dall'assegnazione di cui            
al decreto direttoriale ministeriale n. 206/V/2003.                             

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