REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 giugno 2003, n. 1241

Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) relativa al progetto per la realizzazione di un invaso artificiale ad uso irriguo in Via Fornace Sarna nel comune di Faenza (RA) (Titolo II, L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio            
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione            
dei modesti impatti attesi, il progetto relativo alla realizzazione             
di un invaso ad uso irriguo in Via Fornace Sarna, nel comune di                 
Faenza, provincia di Ravenna, dalla ulteriore procedura di VIA con le           
seguenti prescrizioni gia' riportate al punto 7:                                
1) al fine di garantire il deflusso minimo vitale lungo il fiume                
Lamone dovra' essere realizzata una opportuna temporizzazione dei               
prelievi dal corso d'acqua, in modo da evitare gli attingimenti                 
durante i periodi siccitosi; il programma di temporizzazione sara'              
predisposto in base alla regolamentazione dei prelievi dai corsi                
d'acqua superficiali redatta in data 26/6/2002 dal Responsabile del             
Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli, e sara' approvato dallo             
stesso Servizio;                                                                
2) dovra' essere rispettata la distanza minima di 20 m. dalla sponda            
del fiume Lamone come previsto dall'art. 16.3 delle Norme del PRG di            
Faenza;                                                                         
3) dovra' essere particolarmente curata l'impermeabilizzazione                  
dell'invaso allo scopo di evitare perdite per infiltrazione e                   
interferenze con le acque di falda; in particolare dovra' essere                
garantita l'efficienza dell'impermeabilizzazione con geomembrana                
anche considerando la possibile presenza di spinta idrostatica delle            
acque di falda, provvedendo se necessario ad impermeabilizzazione               
supplementare con materiale argilloso o altro sistema idoneo; la                
tenuta idraulica dell'invaso andra' comunque verificata in fase di              
collaudo;                                                                       
4) il materiale di risulta proveniente dagli scavi e non utilizzato             
per la realizzazione dell'opera, dovra' essere sistemato in loco o              
riutilizzato in modo conforme alle vigenti disposizioni normative; la           
sistemazione dei materiali dovra' essere tale da non determinare                
cumuli di terreno e da non alterare l'assetto paesaggistico e                   
morfologico dell'area;                                                          
5) dovra' essere realizzato un progetto di sistemazione vegetazionale           
che preveda la messa a dimora di essenze arboree e/o arbustive                  
adeguato ad ottenere un sufficiente effetto di mascheramento                    
dell'opera e della guaina di impermeabilizzazione; dovranno comunque            
essere evitate le specie riconosciute come infestanti (Robinia,                 
Alianto, ecc.);                                                                 
6) per il ripristino delle aree di cantiere e delle aree di riporto             
si riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che             
si avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di             
materiale, in spessori adeguati e del quale si provvedera' alla                 
manutenzione per evitarne la morte biologica;                                   
7) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la                   
realizzazione dell'opera in oggetto della presente valutazione, ed in           
particolare la concessione di derivazione di acqua pubblica, dovranno           
essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle vigenti             
disposizioni;                                                                   
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Bertoni Mario,             
allo Sportello Unico per le Attivita' Produttive del Comune di                  
Faenza, al Servizio Tecnico Bacino Fiumi Romagnoli di Ravenna, alla             
Amministrazione provinciale di Ravenna, all'ARPA Sezione provinciale            
di Ravenna e all'Autorita' dei Bacini Regionali Romagnoli;                      
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della           
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni            
il presente partito di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della            
Regione.                                                                        

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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