COMUNICATO
ACCORDO DI PROGRAMMA
ACCORDO DI PROGRAMMA
per interventi socio-sanitari integrati a favore delle persone
anziane
del Distretto di Portomaggiore 2003-2005
Tra i Comuni di Argenta, Ostellato, Portomaggiore, Voghiera
Fra i Comuni di: Argenta, Ostellato, Portomaggiore, Voghiera
- l'IPAB Casa Protetta Beneficienza Manica di Argenta (cod. fiscale
00367300381) rappresentata dal Presidente pro-tempore Bassi Amelio
nato a Argenta (FE) il 28/10/1953, in esecuzione della deliberazione
del Consiglio di amministrazione n. 44 del 31/1
- l'Azienda Unita' sanitaria locale di Ferrara (codice fiscale
01295960387), rappresentata dal Direttore del Distretto di
Portomaggiore dr. Davide Fabbri nato a . . . . . . . . . . . . . . .
. il . . . . . . . . . , agente in esecuzione della delibera
viste:
1) la Legge n. 730 del 27/12/1983 ed in particolare laddove e'
previsto di porre a carico del Fondo sanitario nazionale gli oneri
delle attivita' a rilievo sanitario connesse con quelle
socio-assistenziali;
2) la deliberazione di Giunta regionale n. 1637 del 17/7/1986 ad
oggetto "Direttiva regionale per l'identificazione degli interventi
socio-assistenziali a carico del bilancio sociale e degli interventi
sociali a rilievo sanitario a carico del Fondo
3) il DLgs n. 502 del 30/12/1992 e successive modificazioni ed
integrazioni, ed in particolare l'art. 3 septies ove e' prevista la
tipologia delle prestazioni socio-sanitarie;
4) la L.R. n. 5 del 3/2/1994 ad oggetto "Tutela e valorizzazione
delle persone anziane. Interventi a favore di anziani non
autosufficienti" ed in particolare:
- l'art. 14 il quale dispone che "i Sindaci dei Comuni sede di
distretto di Unita' sanitaria locale, al fine di ottenere la massima
integrazione tra i Servizi sociali e sanitari a favore delle persone
anziane, promuovono la conclusione di Accordi di p
- l'art. 20 che al comma 4) prevede che la Regione, con apposita
direttiva, individui gli standard di funzionamento, gli organici,
nonche' gli oneri a rilievo sanitario, e che al comma 6) indica i
criteri per l'imputazione degli oneri relativi alle at
5) la deliberazione di Giunta regionale n. 1455 del 28/7/1997 ad
oggetto "Direttiva per i criteri di organizzazione e finanziamento
delle funzioni di lungodegenza post-acuzie e riabilitazione estensiva
nell'ambito della rimodulazione dell'assistenz
6) la L.R. n. 34 del 12/10/1998 "Norme in materia di autorizzazione
ed accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private in
attuazione del DPR 14/1/1997, nonche' di funzionamento di strutture
pubbliche e private che svolgono attivita' so
- l'art. 1 comma 3), "la Giunta regionale stabilisce i requisiti
minimi generali e specifici per l'esercizio di attivita'
socio-sanitarie e socio-assistenziali e disciplina il coordinamento
delle procedure concernenti l'autorizzazione all'esercizio de
- l'art. 2, comma 5 "gli accordi sono stipulati rispettivamente dalla
Regione e dalle Aziende Unita' sanitarie locali sulla base di uno
schema tipo approvato dalla Giunta regionale";
7) la deliberazione di Giunta regionale n. 124 dell'8/2/1999 ad
oggetto "Criteri per la riorganizzazione delle cure domiciliari";
8) la L.R. n. 3 del 21/4/1999 "Riforma del sistema regionale e
locale";
9) la deliberazione di Giunta regionale n. 1377 del 26/7/1999 ad
oggetto "Direttiva sui criteri, modalita' e procedure per la
contribuzione alle famiglie disponibili a mantenere l'anziano non
autosufficiente nel proprio contesto";
10) la deliberazione di Giunta regionale n. 1378 del 26/7/1999 ad
oggetto "Direttiva per l'integrazione di prestazioni sociali e
sanitarie ed a rilievo sanitario a favore di anziani non
autosufficienti assistiti nei servizi integrati socio-sanitari
11) la deliberazione di Giunta regionale n. 1379 del 26/7/1999 ad
oggetto "Adeguamento degli strumenti previsti dalla L.R. 5/94 in
attuazione del PSR con particolare riferimento alla semplificazione
degli accessi ed al rapporto con i cittadini";
12) la determinazione del Direttore generale alle Politiche sociali
della Regione Emilia-Romagna n. 7108 dell'11/8/1999 "Approvazione
procedure e criteri anziani non autosufficienti ospiti di strutture
residenziali ai sensi della deliberazione 1378
13) la deliberazione di Giunta regionale n. 564 dell'1/3/2000 ad
oggetto "Direttiva regionale per l'autorizzazione al funzionamento
delle strutture residenziali e semiresidenziali per minori, portatori
di handicap, anziani e malati di AIDS in attua
14) la deliberazione di Giunta regionale n. 309 dell'1/3/2000 ad
oggetto "Assistenza distrettuale - Approvazione linee guida di
attuazione del PSR 1999/2001", che in particolare al capitolo 4
prevede "l'integrazione socio-sanitaria" come funzione p
15) il DLgs n. 267 del 18/8/2000 che riconosce al Sindaco la facolta'
di promuovere la conclusione di un Accordo di programma per la
definizione e l'attuazione di opere, di interventi o di programmi di
intervento che richiedono per la loro completa
16) la deliberazione di Giunta regionale n. 456 dell'1/3/2000 ad
oggetto "La rete delle cure palliative";
17) la Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge Quadro per la
realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi
sociali";
18) il DPCM del 14/2/2001 "Atto di indirizzo e coordinamento in
materia di prestazioni socio-sanitarie";
19) la determinazione del Direttore generale alle Politiche sociali
della Regione Emilia-Romagna n. 2601 del 28/2/2001 ad oggetto
"Criteri e indicazioni in applicazione del punto 2) della delibera di
Giunta regionale 1378/99";
20) la L.R. 2/03 "Norme per la promozione della cittadinanza sociale
e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e Servizi
sociali";
premesso:
- che tra i Comuni, L'IPAB e l'Azienda Unita' sanitaria locale
summenzionati e' stato in precedenza sottoscritto l'Accordo di
programma ex art. 14, L.R. 5/94, pubblicato nel Bollettino Ufficiale
regionale Emilia-Romagna n. 82 del 30/5/1999, di cui si
- che e' stato sottoscritto fra i soggetti istituzionali interessati,
il Protocollo d'intesa per la gestione integrata delle funzioni
socio-assistenziali di competenza dell'Amministrazione provinciale di
Ferrara e dei Comuni della Provincia di Ferrara
- dato atto che i Comuni del Distretto di Portomaggiore hanno
delegato all'Azienda Unita' sanitaria locale di Ferrara la gestione
delle funzioni socio-assistenziali relative al Servizio di assistenza
domiciliare;
- che nei Protocolli d'Intesa distrettuali sottoscritti dai suddetti
enti del Distretto con le Organizzazioni sindacali dei pensionati
CGIL-CISL-UIL e CUPLA si e' ravvisata la necessita' di rafforzare la
rete dei Servizi socio-sanitari integrati per l
- che il Programma di iniziativa regionale area anziani anno 2001 -
art. 41, L.R. 2/85 (Deliberazione del Consiglio regionale n. 2503 del
26/11/2001) prevede l'impegno diretto delle Amministrazioni comunali
in collaborazione con le Aziende Unita' sani
- che il Piano di Zona del Distretto di Portomaggiore prevede fra
l'altro di:
1) migliorare il rapporto utente-servizi che presenta oggi problemi
di accessibilita' culturale e sociale per ragioni di significativita'
e appropriatezza verso i bisogni e le strategie dell'utente, mediante
la sperimentazione dello Sportell
2) adottare il regolamento ISEE in tutti i 4 Comuni del Distretto e
per le attivita' delegate all'Azienda Unita' sanitaria locale, come
strumento indispensabile di trasparenza, di equita' e di contrasto
alla poverta';
3) qualificazione e sostegno del lavoro di cura a domicilio di
anziani e disabili, sostenendo il portatore di cura nei momenti
critici e nei bisogni specifici;
tutto cio' premesso, si conclude il seguente Accordo di programma, a
norma dell'art. 34 del DLgs 18 agosto 2000, n. 267, dell'art. 15
della Legge 7 Agosto 1990, n. 241 e dell'art. 14 della L.R. 3
febbraio 1994, n. 5, per coordinare ed integrare i S
Art. 1
Finalita' dell'Accordo
Con il presente Accordo di programma, gli Enti intendono assicurare,
sul piano programmatico, di allocazione delle risorse e di gestione
degli accessi, la massima integrazione tra i Servizi sociali e
sanitari a favore delle persone anziane, mediant
A) del Comitato per l'attuazione dell'Accordo di programma e del
Delegato per i rapporti con il SAA;
B) del Servizio Unico per il coordinamento e l'integrazione delle
funzioni sociali e sanitarie a favore degli anziani (SAA).
Art. 2
Oggetto dell'Accordo
Atteso l'obiettivo generale di esercitare insieme le funzioni
relative alla rete dei Servizi socio-sanitari integrati, la cui
titolarita' rimane in capo ad ogni singolo soggetto che ne ha la
gestione diretta, nell'ambito delle linee di programmazio
1) Servizi sociali comunali (o delegati) di assistenza agli anziani:
a) Servizi di assistenza domiciliare (SAD);
b) integrazione rette RSA, Case Protette e Centri diurni;
c) Servizi di Telesoccorso.
2) Servizi socio-sanitari integrati (ex art. 20, L.R. 5/94):
a) assistenza domiciliare integrata del Distretto di Portomaggiore;
b) Centro diurno presso la "Casa Protetta Casa Accoglienza Don
Minzoni" di Argenta;
c) Case Protette convenzionate: 1. "Casa Protetta IPAB Beneficenza
Manica" di Argenta; 2. "Casa Protetta Centro residenziale per
anziani" Portomaggiore; 3. "Casa Protetta Centro Terza Eta'"
Portomaggiore; 4. "Casa Protetta SIRTE Quisisana 2" Ostellato; 5.
"Casa Protetta Casa Accoglienza Don Minzoni" Argenta;
d) RSA di Portomaggiore (AUSL di FE);
e) assegno di cura.
Art. 3
Istituzione del Comitato per l'attuazione dell'Accordo e del delegato
per i rapporti con il SAA
Gli enti firmatari del presente Accordo:
a) istituiscono il Comitato per l'attuazione dell'Accordo di
programma;
b) nominano, tra i componenti eletti (Sindaci o loro delegati), il
delegato per i rapporti con il SAA.
II Comitato e' costituito:
- dai Sindaci dei Comuni del Distretto di Portomaggiore o da un
Assessore delegato;
- dal Direttore del Distretto di Portomaggiore dell'Azienda Unita'
sanitaria locale di Ferrara o da suo delegato;
- dal Presidente dell'IPAB "Casa Protetta per anziani Beneficenza
Manica" di Argenta o consigliere delegato.
Alle riunioni del Comitato e' invitato permanente il Responsabile del
SAA.
Il Comitato, in attuazione della vigente normativa in materia:
- assicura le linee di indirizzo politico/istituzionali e le
modalita' strategiche di funzionamento dei Servizi nell'ambito della
programmazione regionale e provinciale;
- nomina il Responsabile del SAA;
- valuta la programmazione e i piani di sviluppo delle Aree
distrettuali dei Servizi;
- promuove e favorisce lo sviluppo quantitativo e qualitativo dei
Servizi (gestiti dagli enti che partecipano all'Accordo) e assicura
la messa in campo delle risorse;
- sostiene e facilita modalita' di relazione e collaborazione tra
Servizi e Istituzioni coinvolte secondo un'ottica di rete e di
reciprocita';
- promuove e sostiene sperimentazioni guidate in ordine a nuove
tipologie di risposta e di modelli organizzativi da attivare.
Il Comitato svolge le funzioni di vigilanza sull'esecuzione
dell'Accordo di programma a norma dell'art. 34 del DLgs 18 agosto
2000, n. 267.
Art. 4
Presidenza e funzionamento del Comitato
II delegato presiede il Comitato.
Ad esso compete la convocazione delle riunioni del Comitato e lo
svolgimento delle funzioni di raccordo fra il Comitato ed il SAA per
affrontare i temi e i problemi non previsti e non risolti.
Nell'ambito dei compiti di cui all'art. 3, le decisioni sono assunte
a maggioranza dei rappresentanti dei soggetti aderenti all'Accordo e
sono vincolanti.
Il Comitato si riunisce presso la sede del Comune di Portomaggiore
quale Comune sede di Distetto.
I verbali sono redatti da un segretario/a allo scopo destinato e
sottoscritti dai membri intervenuti.
Essi sono inviati in copia a tutti i soggetti aderenti all'Accordo.
Art. 5
Istituzione del Servizio di assistenza agli anziani
Gli enti aderenti all'Accordo istituiscono il Servizio Unico per il
Coordinamento e l'Integrazione delle funzioni sociali e sanitarie a
favore delle persone anziane - Servizio assistenza anziani - (SAA).
La sede del Coordinamento SAA e' situata in
Art. 6
Organizzazione del Servizio di assistenza agli anziani
II Servizio di assistenza agli anziani e' organizzato come segue:
1) II Responsabile del Servizio di assistenza agli anziani: - si
raccorda con il delegato del Comitato per l'attuazione dell'accordo
di cui all'art. 3; - coordina l'attivita', i percorsi e le relazioni
del SAA con la rete dei Servizi, convoca e presiede l'Ufficio di
coordinamento; - deve essere in possesso dei requisiti professionali
previsti per l'accesso alla posizione di dirigente dei Servizi
sociali negli Enti locali o nelle Aziende Unita' sanitaraie locali
(se l'attivita' e' delegata) oppure dei requisiti per l'accesso a
2) L'Ufficio di coordinamento ha lo scopo di sviluppare la
collaborazione e l'integrazione fra i diversi soggetti della rete. E'
composto da: - Responsabile del SAA distrettuale; - Responsabile del
Servizio sociale dei Comuni del Distretto; - Responsabile del
Servizio attivita' socio-sanitarie integrate dell'Azienda Unita'
sanitaria locale; - Responsabile della Sezione Salute anziani
dell'Azienda Unita' sanitaria locale; - Coordinatori e/o Responsabili
dei Servizi della rete di cui all'art. 2; all'occorrenza, l'Ufficio
di Coordinamento e' allargato ed integrato da: - Referente
distrettuale del Dipartimento cure primarie dell'Azienda Unita'
sanitaria locale; - Referente Direzione sanitaria Presidio
ospedaliero di Argenta Azienda Unita' sanitaria locale di Ferrara; -
Referente Distrettuale Dipartimento salute mentale, appositamente
invitati; si riunisce periodicamente, almeno a cadenza trimestrale;
3) II Responsabile del caso ex art. 18, L.R. 5/94, compie la prima
valutazione delle condizioni dell'utente, formula proposte
d'intervento e assume la responsabilita' del controllo
dell'attuazione degli interventi previsti nel Programma assistenziale
p Il Responsabile del caso si raccorda con l'UVG per fornire ogni
utile elemento di valutazione ai fini della predisposizione del
Progetto individualizzato secondo le modalita' di cui all'art. 6,
lettera d), L.R. 5/94, e/o della revisione del Programm
4) L'Unita' di valutazione geriatrica (UVG) territoriale e' composta
da: - 1 medico geriatra o con esperienza e competenza geriatrica; - 1
assistente sociale; - 1 infermiere professionale e/o assistente
sanitaria. L'UVG si raccorda con il Responsabile del caso e con il
medico di Medicina generale che hanno effettuato la prima valutazione
dell'anziano. L'Unita' di valutazione geriatrica valuta i bisogni
socio-sanitari dell'anziano non-autosufficiente, definisce, a norma
dell'art. 17 della L.R. 3/2/1994, n. 5 per ciascun anziano, con il
coinvolgimento della famiglia, il Programma assistenziale pers
5) Le funzioni amministrative, la raccolta e l'elaborazione dei dati
dei servizi partecipanti e«o afferenti al SAA, vengono svolte da
unita' amministrative nell'ambito dei rispettivi servizi e per le
funzioni di competenza degli stessi.
Art. 7
Compiti del Servizio assistenza anziani
II Servizio di assistenza agli anziani non rappresenta un unico luogo
fisico, bensi' e' la strutturazione integrata di tutti i punti di
contatto e di accesso dei cittadini: un sistema a rete, articolato
nel territorio che realizza unicita' di valut
Il SAA:
a) assicura, attraverso il Responsabile del caso, una prima
valutazione della situazione dell'anziano al fine di avviarlo secondo
il tipo di bisogno o alla rete dei Servizi sociali o, tramite
l'Unita' di valutazione geriatrica, alla Rete dei Servizi so
b) garantisce il coordinato utilizzo della rete complessiva dei
Servizi socio-sanitari, con la verifica costante delle disponibilita'
esistenti sul territorio, in collaborazione con l'Ufficio di
coordinamento dei Servizi di assistenza agli anziani;
c) attiva percorsi condivisi ai fini dell'ottimizzazione della
qualita' degli interventi;
d) promuove i collegamenti operativi tra i Servizi sociali, i Servizi
socio-sanitari integrati di cui all'art. 20 della L.R. 5/94, ed i
Servizi sanitari, al fine di ottenere continuita' di assistenza e
cura e pertinenza fra servizio attivato e necessit
e) garantisce il coordinato accesso alla rete dei Servizi sociali e
socio-sanitari integrati sulla base delle graduatorie formulate dalle
Commissioni preposte, tenuto conto delle disponibilita' esistenti sul
territorio, dei bisogni del cittadino e dei
f) attiva programmi di controllo sul funzionamento della rete e di
verifica della qualita' delle prestazioni;
g) svolge attivita' di informazione sui Servizi territoriali e
residenziali e, sulle modalita' e sui criteri di accesso agli
stessi;
h) promuove, in collaborazione con gli enti istituzionalmente
preposti, le attivita' di formazione ed aggiornamento del personale;
i) raccoglie ed elabora i dati informativi sui servizi per gli
anziani esistenti sul territorio;
j) promuove ed organizza le campagne di informazione e di educazione
sanitaria rivolte alla popolazione anziana;
k) garantisce la conoscenza della domanda attuale e potenziale della
popolazione anziana residente nel Distretto, al fine di favorire la
messa a punto di linee guida coerenti con le esigenze locali e
condivise dai Servizi;
l) assicura lo sviluppo organico del sistema dei Servizi per
l'anziano rispondendo in modo esauriente e razionale all'evoluzione
della domanda;
m) attiva Protocolli di Intesa e di collaborazione con Enti ed
istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio.
Art. 8
Azioni programmatiche del Servizio di assistenza agli anziani
Nel periodo di vigenza dell'Accordo sara' compito del SAA attivare i
seguenti programmi ed azioni programmate per il raggiungimento degli
obiettivi definiti dalla L.R. 3/2/1994, n. 5, vincolanti per gli enti
sottoscrittori dell'Accordo:
1) elabora e propone al Comitato per l'Accordo di progamma i Piani
distrettuali della rete dei Servizi socio-sanitari integrati a favore
delle persone anziane non autosufficienti;
2) predispone Protocolli operativi per l'integrazione degli
interventi sociali con quelli sanitari, riguardo a: - funzionamento
dell'Assistenza domiciliare integrata; - garantire gli apporti
sanitari e di competenza sociale nella gestione integrata quali
Centri diurni, Case protette, Residenze sanitarie assistenziali,
assegni di cura; - garantire la corretta composizione e funzionamento
delle UVG; - una interazione con la struttura ospedaliera per
favorire le dimissioni difficili;
3) presenta i percorsi assistenziali per ogni punto della rete dei
servizi;
4) individua e propone gli standard qualitativi e quantitativi delle
prestazioni e dei servizi erogati;
5) promuove l'informatizzazione del Servizio assistenza anziani e dei
percorsi collegati;
6) promuove l'attivita' di formazione e aggiornamento del personale
che partecipa alle attivita' integrate.
Art. 9
Estensione dell'Accordo di programma
Gli enti firmatari convengono sull'opportunita' di coinvolgere sugli
obiettivi dell'Accordo, le Organizzazioni del volontariato, le
Associazioni degli anziani e dei loro familiari, i Sindacati dei
pensionati, le Cooperative sociali, i privati gesto
Art. 10
Ripartizione delle spese
Ogni soggetto aderente all'Accordo definisce al proprio interno il
budget di esercizio della propria attivita' e si assume l'onere delle
spese relative ai Servizi prestati nell'ambito del presente Accordo
di programma.
Il riparto delle spese generali per il funzionamento e
l'organizzazione del Servizio assistenza anziani saranno disposte dal
Comitato per l'attuazione dell'Accordo.
Si applicheranno inoltre le disposizioni regionali circa
l'imputazione degli oneri per i Servizi sanitari, socio-assistenziali
e di quelli a rilievo sanitario.
Art. 11
Recesso dall'Accordo
Ciascuno dei soggetti aderenti all'Accordo potra' recedere, previa
comunicazione ufficiale agli altri soggetti, con almeno sei mesi di
anticipo. Tale recesso avra' decorrenza dal primo gennaio
successivo.
Art. 12
Durata dell'Accordo
L'Accordo ha validita' triennale (2003-2005) salvo rinnovo da
effettuare su esplicita volonta' delle parti. Non potra' essere
modificato durante la sua vigenza se non per consenso unanime dei
firmatari.
Art. 13
Risoluzione di controversie
La risoluzione delle controversie sull'interpretazione dell'Accordo e
sulla sua applicazione, che non possano essere ricomposte dal
Comitato di attuazione, sara' demandata al giudizio arbitrale secondo
le disposizioni del Codice di Procedura Civile
Fatto in Portomaggiore, oggi 4/7/2003 in un unico originale.
Letto, approvato e sottoscritto.
per I COMUNI DI I SINDACI/ASSESSORI
Argenta Gabriella Azzalli
Ostellato Andrea Longhi
Portomaggiore Patrizia Fichierri
Voghiera Neda Barbieri
per L'AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE DI FERRARA
IL DIRETTORE DEL DISTRETTO DI PORTOMAGGIORE/CODIGORO
Davide Fabbri
per L'IPAB "CASA PROTETTA PER ANZIANI BENEFICENZA MANICA"
IL PRESIDENTE
Amelio Bassi