COMUNE DI PORTOMAGGIORE (FERRARA)

COMUNICATO

ACCORDO DI PROGRAMMA

ACCORDO DI PROGRAMMA                                                            
per interventi socio-sanitari integrati a favore delle persone                  
anziane                                                                         
del Distretto di Portomaggiore 2003-2005                                        
Tra i Comuni di Argenta, Ostellato, Portomaggiore, Voghiera                     
Fra i Comuni di: Argenta, Ostellato, Portomaggiore, Voghiera                    
- l'IPAB Casa Protetta Beneficienza Manica di Argenta (cod. fiscale             
00367300381) rappresentata dal Presidente pro-tempore Bassi Amelio              
nato a Argenta (FE) il 28/10/1953, in esecuzione della deliberazione            
del Consiglio di amministrazione n. 44 del 31/1                                 
- l'Azienda Unita' sanitaria locale di Ferrara (codice fiscale                  
01295960387), rappresentata dal Direttore del Distretto di                      
Portomaggiore dr. Davide Fabbri nato a . . . . . . . . . . . . . . .            
. il . . . . . . . . . , agente in esecuzione della delibera                    
viste:                                                                          
1) la Legge n. 730 del 27/12/1983 ed in particolare laddove e'                  
previsto di porre a carico del Fondo sanitario nazionale gli oneri              
delle attivita' a rilievo sanitario connesse con quelle                         
socio-assistenziali;                                                            
2) la deliberazione di Giunta regionale n. 1637 del 17/7/1986 ad                
oggetto "Direttiva regionale per l'identificazione degli interventi             
socio-assistenziali a carico del bilancio sociale e degli interventi            
sociali a rilievo sanitario a carico del Fondo                                  
3) il DLgs n. 502 del 30/12/1992 e successive modificazioni ed                  
integrazioni, ed in particolare l'art. 3 septies ove e' prevista la             
tipologia delle prestazioni socio-sanitarie;                                    
4) la L.R. n. 5 del 3/2/1994 ad oggetto "Tutela e valorizzazione                
delle persone anziane. Interventi a favore di anziani non                       
autosufficienti" ed in particolare:                                             
- l'art. 14 il quale dispone che "i Sindaci dei Comuni sede di                  
distretto di Unita' sanitaria locale, al fine di ottenere la massima            
integrazione tra i Servizi sociali e sanitari a favore delle persone            
anziane, promuovono la conclusione di Accordi di p                              
- l'art. 20 che al comma 4) prevede che la Regione, con apposita                
direttiva, individui gli standard di funzionamento, gli organici,               
nonche' gli oneri a rilievo sanitario, e che al comma 6) indica i               
criteri per l'imputazione degli oneri relativi alle at                          
5) la deliberazione di Giunta regionale n. 1455 del 28/7/1997 ad                
oggetto "Direttiva per i criteri di organizzazione e finanziamento              
delle funzioni di lungodegenza post-acuzie e riabilitazione estensiva           
nell'ambito della rimodulazione dell'assistenz                                  
6) la L.R. n. 34 del 12/10/1998 "Norme in materia di autorizzazione             
ed accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private in              
attuazione del DPR 14/1/1997, nonche' di funzionamento di strutture             
pubbliche e private che svolgono attivita' so                                   
- l'art. 1 comma 3), "la Giunta regionale stabilisce i requisiti                
minimi generali e specifici per l'esercizio di attivita'                        
socio-sanitarie e socio-assistenziali e disciplina il coordinamento             
delle procedure concernenti l'autorizzazione all'esercizio de                   
- l'art. 2, comma 5 "gli accordi sono stipulati rispettivamente dalla           
Regione e dalle Aziende Unita' sanitarie locali sulla base di uno               
schema tipo approvato dalla Giunta regionale";                                  
7) la deliberazione di Giunta regionale n. 124 dell'8/2/1999 ad                 
oggetto "Criteri per la riorganizzazione delle cure domiciliari";               
8) la L.R. n. 3 del 21/4/1999 "Riforma del sistema regionale e                  
locale";                                                                        
9) la deliberazione di Giunta regionale n. 1377 del 26/7/1999 ad                
oggetto "Direttiva sui criteri, modalita' e procedure per la                    
contribuzione alle famiglie disponibili a mantenere l'anziano non               
autosufficiente nel proprio contesto";                                          
10) la deliberazione di Giunta regionale n. 1378 del 26/7/1999 ad               
oggetto "Direttiva per l'integrazione di prestazioni sociali e                  
sanitarie ed a rilievo sanitario a favore di anziani non                        
autosufficienti assistiti nei servizi integrati socio-sanitari                  
11) la deliberazione di Giunta regionale n. 1379 del 26/7/1999 ad               
oggetto "Adeguamento degli strumenti previsti dalla L.R. 5/94 in                
attuazione del PSR con particolare riferimento alla semplificazione             
degli accessi ed al rapporto con i cittadini";                                  
12) la determinazione del Direttore generale alle Politiche sociali             
della Regione Emilia-Romagna n. 7108 dell'11/8/1999 "Approvazione               
procedure e criteri anziani non autosufficienti ospiti di strutture             
residenziali ai sensi della deliberazione 1378                                  
13) la deliberazione di Giunta regionale n. 564 dell'1/3/2000 ad                
oggetto "Direttiva regionale per l'autorizzazione al funzionamento              
delle strutture residenziali e semiresidenziali per minori, portatori           
di handicap, anziani e malati di AIDS in attua                                  
14) la deliberazione di Giunta regionale n. 309 dell'1/3/2000 ad                
oggetto "Assistenza distrettuale - Approvazione linee guida di                  
attuazione del PSR 1999/2001", che in particolare al capitolo 4                 
prevede "l'integrazione socio-sanitaria" come funzione p                        
15) il DLgs n. 267 del 18/8/2000 che riconosce al Sindaco la facolta'           
di promuovere la conclusione di un Accordo di programma per la                  
definizione e l'attuazione di opere, di interventi o di programmi di            
intervento che richiedono per la loro completa                                  
16) la deliberazione di Giunta regionale n. 456 dell'1/3/2000 ad                
oggetto "La rete delle cure palliative";                                        
17) la Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge Quadro per la                       
realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi                     
sociali";                                                                       
18) il DPCM del 14/2/2001 "Atto di indirizzo e coordinamento in                 
materia di prestazioni socio-sanitarie";                                        
19) la determinazione del Direttore generale alle Politiche sociali             
della Regione Emilia-Romagna n. 2601 del 28/2/2001 ad oggetto                   
"Criteri e indicazioni in applicazione del punto 2) della delibera di           
Giunta regionale 1378/99";                                                      
20) la L.R. 2/03 "Norme per la promozione della cittadinanza sociale            
e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e Servizi            
sociali";                                                                       
premesso:                                                                       
- che tra i Comuni, L'IPAB e l'Azienda Unita' sanitaria locale                  
summenzionati e' stato in precedenza sottoscritto l'Accordo di                  
programma ex art. 14, L.R. 5/94, pubblicato nel Bollettino Ufficiale            
regionale Emilia-Romagna n. 82 del 30/5/1999, di cui si                         
- che e' stato sottoscritto fra i soggetti istituzionali interessati,           
il Protocollo d'intesa per la gestione integrata delle funzioni                 
socio-assistenziali di competenza dell'Amministrazione provinciale di           
Ferrara e dei Comuni della Provincia di Ferrara                                 
- dato atto che i Comuni del Distretto di Portomaggiore hanno                   
delegato all'Azienda Unita' sanitaria locale di Ferrara la gestione             
delle funzioni socio-assistenziali relative al Servizio di assistenza           
domiciliare;                                                                    
- che nei Protocolli d'Intesa distrettuali sottoscritti dai suddetti            
enti del Distretto con le Organizzazioni sindacali dei pensionati               
CGIL-CISL-UIL e CUPLA si e' ravvisata la necessita' di rafforzare la            
rete dei Servizi socio-sanitari integrati per l                                 
- che il Programma di iniziativa regionale area anziani anno 2001 -             
art. 41, L.R. 2/85 (Deliberazione del Consiglio regionale n. 2503 del           
26/11/2001) prevede l'impegno diretto delle Amministrazioni comunali            
in collaborazione con le Aziende Unita' sani                                    
- che il Piano di Zona del Distretto di Portomaggiore prevede fra               
l'altro di:                                                                     
1) migliorare il rapporto utente-servizi che presenta oggi problemi             
di accessibilita' culturale e sociale per ragioni di significativita'           
e appropriatezza verso i bisogni e le strategie dell'utente, mediante           
la sperimentazione dello Sportell                                               
2) adottare il regolamento ISEE in tutti i 4 Comuni del Distretto e             
per le attivita' delegate all'Azienda Unita' sanitaria locale, come             
strumento indispensabile di trasparenza, di equita' e di contrasto              
alla poverta';                                                                  
3) qualificazione e sostegno del lavoro di cura a domicilio di                  
anziani e disabili, sostenendo il portatore di cura nei momenti                 
critici e nei bisogni specifici;                                                
tutto cio' premesso, si conclude il seguente Accordo di programma, a            
norma dell'art. 34 del DLgs 18 agosto 2000, n. 267, dell'art. 15                
della Legge 7 Agosto 1990, n. 241 e dell'art. 14 della L.R. 3                   
febbraio 1994, n. 5, per coordinare ed integrare i S                            
Art. 1                                                                          
Finalita' dell'Accordo                                                          
Con il presente Accordo di programma, gli Enti intendono assicurare,            
sul piano programmatico, di allocazione delle risorse e di gestione             
degli accessi, la massima integrazione tra i Servizi sociali e                  
sanitari a favore delle persone anziane, mediant                                
A) del Comitato per l'attuazione dell'Accordo di programma e del                
Delegato per i rapporti con il SAA;                                             
B) del Servizio Unico per il coordinamento e l'integrazione delle               
funzioni sociali e sanitarie a favore degli anziani (SAA).                      
Art. 2                                                                          
Oggetto dell'Accordo                                                            
Atteso l'obiettivo generale di esercitare insieme le funzioni                   
relative alla rete dei Servizi socio-sanitari integrati, la cui                 
titolarita' rimane in capo ad ogni singolo soggetto che ne ha la                
gestione diretta, nell'ambito delle linee di programmazio                       
1) Servizi sociali comunali (o delegati) di assistenza agli anziani:            
a) Servizi di assistenza domiciliare (SAD);                                     
b) integrazione rette RSA, Case Protette e Centri diurni;                       
c) Servizi di Telesoccorso.                                                     
2) Servizi socio-sanitari integrati (ex art. 20, L.R. 5/94):                    
a) assistenza domiciliare integrata del Distretto di Portomaggiore;             
b) Centro diurno presso la "Casa Protetta Casa Accoglienza Don                  
Minzoni" di Argenta;                                                            
c) Case Protette convenzionate: 1. "Casa Protetta IPAB Beneficenza              
Manica" di Argenta; 2. "Casa Protetta Centro residenziale per                   
anziani" Portomaggiore; 3. "Casa Protetta Centro Terza Eta'"                    
Portomaggiore; 4. "Casa Protetta SIRTE Quisisana 2" Ostellato; 5.               
"Casa Protetta Casa Accoglienza Don Minzoni" Argenta;                           
d) RSA di Portomaggiore (AUSL di FE);                                           
e) assegno di cura.                                                             
Art. 3                                                                          
Istituzione del Comitato per l'attuazione dell'Accordo e del delegato           
per i rapporti con il SAA                                                       
Gli enti firmatari del presente Accordo:                                        
a) istituiscono il Comitato per l'attuazione dell'Accordo di                    
programma;                                                                      
b) nominano, tra i componenti eletti (Sindaci o loro delegati), il              
delegato per i rapporti con il SAA.                                             
II Comitato e' costituito:                                                      
- dai Sindaci dei Comuni del Distretto di Portomaggiore o da un                 
Assessore delegato;                                                             
- dal Direttore del Distretto di Portomaggiore dell'Azienda Unita'              
sanitaria locale di Ferrara o da suo delegato;                                  
- dal Presidente dell'IPAB "Casa Protetta per anziani Beneficenza               
Manica" di Argenta o consigliere delegato.                                      
Alle riunioni del Comitato e' invitato permanente il Responsabile del           
SAA.                                                                            
Il Comitato, in attuazione della vigente normativa in materia:                  
- assicura le linee di indirizzo politico/istituzionali e le                    
modalita' strategiche di funzionamento dei Servizi nell'ambito della            
programmazione regionale e provinciale;                                         
- nomina il Responsabile del SAA;                                               
- valuta la programmazione e i piani di sviluppo delle Aree                     
distrettuali dei Servizi;                                                       
- promuove e favorisce lo sviluppo quantitativo e qualitativo dei               
Servizi (gestiti dagli enti che partecipano all'Accordo) e assicura             
la messa in campo delle risorse;                                                
- sostiene e facilita modalita' di relazione e collaborazione tra               
Servizi e Istituzioni coinvolte secondo un'ottica di rete e di                  
reciprocita';                                                                   
- promuove e sostiene sperimentazioni guidate in ordine a nuove                 
tipologie di risposta e di modelli organizzativi da attivare.                   
Il Comitato svolge le funzioni di vigilanza sull'esecuzione                     
dell'Accordo di programma a norma dell'art. 34 del DLgs 18 agosto               
2000, n. 267.                                                                   
Art. 4                                                                          
Presidenza e funzionamento del Comitato                                         
II delegato presiede il Comitato.                                               
Ad esso compete la convocazione delle riunioni del Comitato e lo                
svolgimento delle funzioni di raccordo fra il Comitato ed il SAA per            
affrontare i temi e i problemi non previsti e non risolti.                      
Nell'ambito dei compiti di cui all'art. 3, le decisioni sono assunte            
a maggioranza dei rappresentanti dei soggetti aderenti all'Accordo e            
sono vincolanti.                                                                
Il Comitato si riunisce presso la sede del Comune di Portomaggiore              
quale Comune sede di Distetto.                                                  
I verbali sono redatti da un segretario/a allo scopo destinato e                
sottoscritti dai membri intervenuti.                                            
Essi sono inviati in copia a tutti i soggetti aderenti all'Accordo.             
Art. 5                                                                          
Istituzione del Servizio di assistenza agli anziani                             
Gli enti aderenti all'Accordo istituiscono il Servizio Unico per il             
Coordinamento e l'Integrazione delle funzioni sociali e sanitarie a             
favore delle persone anziane - Servizio assistenza anziani - (SAA).             
La sede del Coordinamento SAA e' situata in                                     
Art. 6                                                                          
Organizzazione del Servizio di assistenza agli anziani                          
II Servizio di assistenza agli anziani e' organizzato come segue:               
1) II Responsabile del Servizio di assistenza agli anziani: - si                
raccorda con il delegato del Comitato per l'attuazione dell'accordo             
di cui all'art. 3; - coordina l'attivita', i percorsi e le relazioni            
del SAA con la rete dei Servizi, convoca e presiede l'Ufficio di                
coordinamento; - deve essere in possesso dei requisiti professionali            
previsti per l'accesso alla posizione di dirigente dei Servizi                  
sociali negli Enti locali o nelle Aziende Unita' sanitaraie locali              
(se l'attivita' e' delegata) oppure dei requisiti per l'accesso a               
2) L'Ufficio di coordinamento ha lo scopo di sviluppare la                      
collaborazione e l'integrazione fra i diversi soggetti della rete. E'           
composto da: - Responsabile del SAA distrettuale; - Responsabile del            
Servizio sociale dei Comuni del Distretto; - Responsabile del                   
Servizio attivita' socio-sanitarie integrate dell'Azienda Unita'                
sanitaria locale; - Responsabile della Sezione Salute anziani                   
dell'Azienda Unita' sanitaria locale; - Coordinatori e/o Responsabili           
dei Servizi della rete di cui all'art. 2; all'occorrenza, l'Ufficio             
di Coordinamento e' allargato ed integrato da: - Referente                      
distrettuale del Dipartimento cure primarie dell'Azienda Unita'                 
sanitaria locale; - Referente Direzione sanitaria Presidio                      
ospedaliero di Argenta Azienda Unita' sanitaria locale di Ferrara; -            
Referente Distrettuale Dipartimento salute mentale, appositamente               
invitati; si riunisce periodicamente, almeno a cadenza trimestrale;             
3) II Responsabile del caso ex art. 18, L.R. 5/94, compie la prima              
valutazione delle condizioni dell'utente, formula proposte                      
d'intervento e assume la responsabilita' del controllo                          
dell'attuazione degli interventi previsti nel Programma assistenziale           
p Il Responsabile del caso si raccorda con l'UVG per fornire ogni               
utile elemento di valutazione ai fini della predisposizione del                 
Progetto individualizzato secondo le modalita' di cui all'art. 6,               
lettera d), L.R. 5/94, e/o della revisione del Programm                         
4) L'Unita' di valutazione geriatrica (UVG) territoriale e' composta            
da: - 1 medico geriatra o con esperienza e competenza geriatrica; - 1           
assistente sociale; - 1 infermiere professionale e/o assistente                 
sanitaria. L'UVG si raccorda con il Responsabile del caso e con il              
medico di Medicina generale che hanno effettuato la prima valutazione           
dell'anziano. L'Unita' di valutazione geriatrica valuta i bisogni               
socio-sanitari dell'anziano non-autosufficiente, definisce, a norma             
dell'art. 17 della L.R. 3/2/1994, n. 5 per ciascun anziano, con il              
coinvolgimento della famiglia, il Programma assistenziale pers                  
5) Le funzioni amministrative, la raccolta e l'elaborazione dei dati            
dei servizi partecipanti e«o afferenti al SAA, vengono svolte da                
unita' amministrative nell'ambito dei rispettivi servizi e per le               
funzioni di competenza degli stessi.                                            
Art. 7                                                                          
Compiti del Servizio assistenza anziani                                         
II Servizio di assistenza agli anziani non rappresenta un unico luogo           
fisico, bensi' e' la strutturazione integrata di tutti i punti di               
contatto e di accesso dei cittadini: un sistema a rete, articolato              
nel territorio che realizza unicita' di valut                                   
Il SAA:                                                                         
a) assicura, attraverso il Responsabile del caso, una prima                     
valutazione della situazione dell'anziano al fine di avviarlo secondo           
il tipo di bisogno o alla rete dei Servizi sociali o, tramite                   
l'Unita' di valutazione geriatrica, alla Rete dei Servizi so                    
b) garantisce il coordinato utilizzo della rete complessiva dei                 
Servizi socio-sanitari, con la verifica costante delle disponibilita'           
esistenti sul territorio, in collaborazione con l'Ufficio di                    
coordinamento dei Servizi di assistenza agli anziani;                           
c) attiva percorsi condivisi ai fini dell'ottimizzazione della                  
qualita' degli interventi;                                                      
d) promuove i collegamenti operativi tra i Servizi sociali, i Servizi           
socio-sanitari integrati di cui all'art. 20 della L.R. 5/94, ed i               
Servizi sanitari, al fine di ottenere continuita' di assistenza e               
cura e pertinenza fra servizio attivato e necessit                              
e) garantisce il coordinato accesso alla rete dei Servizi sociali e             
socio-sanitari integrati sulla base delle graduatorie formulate dalle           
Commissioni preposte, tenuto conto delle disponibilita' esistenti sul           
territorio, dei bisogni del cittadino e dei                                     
f) attiva programmi di controllo sul funzionamento della rete e di              
verifica della qualita' delle prestazioni;                                      
g) svolge attivita' di informazione sui Servizi territoriali e                  
residenziali e, sulle modalita' e sui criteri di accesso agli                   
stessi;                                                                         
h) promuove, in collaborazione con gli enti istituzionalmente                   
preposti, le attivita' di formazione ed aggiornamento del personale;            
i) raccoglie ed elabora i dati informativi sui servizi per gli                  
anziani esistenti sul territorio;                                               
j) promuove ed organizza le campagne di informazione e di educazione            
sanitaria rivolte alla popolazione anziana;                                     
k) garantisce la conoscenza della domanda attuale e potenziale della            
popolazione anziana residente nel Distretto, al fine di favorire la             
messa a punto di linee guida coerenti con le esigenze locali e                  
condivise dai Servizi;                                                          
l) assicura lo sviluppo organico del sistema dei Servizi per                    
l'anziano rispondendo in modo esauriente e razionale all'evoluzione             
della domanda;                                                                  
m) attiva Protocolli di Intesa e di collaborazione con Enti ed                  
istituzioni pubbliche e private  presenti sul territorio.                       
Art. 8                                                                          
Azioni programmatiche del Servizio di assistenza agli anziani                   
Nel periodo di vigenza dell'Accordo sara' compito del SAA attivare i            
seguenti programmi ed azioni programmate per il raggiungimento degli            
obiettivi definiti dalla L.R. 3/2/1994, n. 5, vincolanti per gli enti           
sottoscrittori dell'Accordo:                                                    
1) elabora e propone al Comitato per l'Accordo di progamma i Piani              
distrettuali della rete dei Servizi socio-sanitari integrati a favore           
delle persone anziane non autosufficienti;                                      
2) predispone Protocolli operativi per l'integrazione degli                     
interventi sociali con quelli sanitari, riguardo a: - funzionamento             
dell'Assistenza domiciliare integrata; - garantire gli apporti                  
sanitari e di competenza sociale nella gestione integrata quali                 
Centri diurni, Case protette, Residenze sanitarie assistenziali,                
assegni di cura; - garantire la corretta composizione e funzionamento           
delle UVG; - una interazione con la struttura ospedaliera per                   
favorire le dimissioni difficili;                                               
3) presenta i percorsi assistenziali per ogni punto della rete dei              
servizi;                                                                        
4) individua e propone gli standard qualitativi e quantitativi delle            
prestazioni e dei servizi erogati;                                              
5) promuove l'informatizzazione del Servizio assistenza anziani e dei           
percorsi collegati;                                                             
6) promuove l'attivita' di formazione e aggiornamento del personale             
che partecipa alle attivita' integrate.                                         
Art. 9                                                                          
Estensione dell'Accordo di programma                                            
Gli enti firmatari convengono sull'opportunita' di coinvolgere sugli            
obiettivi dell'Accordo, le Organizzazioni del volontariato, le                  
Associazioni degli anziani e dei loro familiari, i Sindacati dei                
pensionati, le Cooperative sociali, i privati gesto                             
Art. 10                                                                         
Ripartizione delle spese                                                        
Ogni soggetto aderente all'Accordo definisce al proprio interno il              
budget di esercizio della propria attivita' e si assume l'onere delle           
spese relative ai Servizi prestati nell'ambito del presente Accordo             
di programma.                                                                   
Il riparto delle spese generali per il funzionamento e                          
l'organizzazione del Servizio assistenza anziani saranno disposte dal           
Comitato per l'attuazione dell'Accordo.                                         
Si applicheranno inoltre le disposizioni regionali circa                        
l'imputazione degli oneri per i Servizi sanitari, socio-assistenziali           
e di quelli a rilievo sanitario.                                                
Art. 11                                                                         
Recesso dall'Accordo                                                            
Ciascuno dei soggetti aderenti all'Accordo potra' recedere, previa              
comunicazione ufficiale agli altri soggetti, con almeno sei mesi di             
anticipo. Tale recesso avra' decorrenza dal primo gennaio                       
successivo.                                                                     
Art. 12                                                                         
Durata dell'Accordo                                                             
L'Accordo ha validita' triennale (2003-2005) salvo rinnovo da                   
effettuare su esplicita volonta' delle parti. Non potra' essere                 
modificato durante la sua vigenza se non per consenso unanime dei               
firmatari.                                                                      
Art. 13                                                                         
Risoluzione di controversie                                                     
La risoluzione delle controversie sull'interpretazione dell'Accordo e           
sulla sua applicazione, che non possano essere ricomposte dal                   
Comitato di attuazione, sara' demandata al giudizio arbitrale secondo           
le disposizioni del Codice di Procedura Civile                                  
Fatto in Portomaggiore, oggi 4/7/2003 in un unico originale.                    
Letto, approvato e sottoscritto.                                                
per I COMUNI DI  I SINDACI/ASSESSORI                                            
Argenta  Gabriella Azzalli                                                      
Ostellato  Andrea Longhi                                                        
Portomaggiore  Patrizia Fichierri                                               
Voghiera  Neda Barbieri                                                         
per L'AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE DI FERRARA                                
IL DIRETTORE DEL DISTRETTO DI PORTOMAGGIORE/CODIGORO                            
Davide Fabbri                                                                   
per L'IPAB "CASA PROTETTA PER ANZIANI BENEFICENZA MANICA"                       
IL PRESIDENTE                                                                   
Amelio Bassi                                                                    

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina