COMUNICATO
Titolo II - Procedura di verifica (screening) concernente il progetto di realizzazione di un nuovo sottovia alla SP 413 "Romana" e collegamenti con Lesignana, Villanova e San Pancrazio
L'Autorita' competente Provincia di Modena - Servizio Risorse del
territorio e Impatto ambientale - Via J. Barozzi n. 340 - Modena
comunica la decisione relativa alla procedura di verifica (screening)
concernente il progetto di realizzazione di un nuovo sottovia alla SP
413 "Romana" e collegamenti con Lesignana, Villanova e San
Pancrazio.Il progetto e' presentato da: Comune di Modena - Settore
Traffico, Viabilita' e Trasporti - Via Santi n. 60 - Modena.
Il progetto e' localizzato in comune di Modena (zona nord-ovest).
Il progetto interessa il territorio del comune di Modena e della
provincia di Modena.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente
Provincia di Modena con atto deliberazione di Giunta provinciale n.
131 dell'1/4/2003 ha asssunto la seguente decisione:
delibera:
di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9, e successive modifiche e integrazioni, dalla ulteriore
procedura di VIA di cui al Titolo III della suddetta legge regionale,
il progetto di "Realizzazione di nuovo sottovia alla SP 413 ôRomana'
e collegamenti con Lesignana, Villanova e San Pancrazio", presentato
dal Comune di Modena - Settore Traffico Viabilita' e Trasporti con
sede in Modena, Via Santi n. 60, in considerazione delle risultanze
della istruttoria tecnica effettuata sugli interventi previsti e dei
conseguenti impatti ambientali, a condizione che siano rispettate le
seguenti prescrizioni:
1) nella redazione del progetto definitivo dovranno essere
individuati e descritti, in accordo con i competenti uffici dell'ARPA
provinciale, gli interventi infrastrutturali e/o le azioni gestionali
che permettano di mitigare gli eventuali impatti derivanti dalla
produzione di polvere e di rumore durante l'esecuzione delle opere,
nella fattispecie:
a) per l'eventuale impianto di betonaggio e altri impianti fissi,
prevedere sistemi di abbattimento per le polveri in corrispondenza
degli sfiati da serbatoi e miscelatori durante il carico, lo scarico
e la lavorazione;
b) per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura
dei cassoni con teloni;
c) prevedere l'umidificazione dei depositi temporanei di inerti e
delle vie di transito da e per il cantiere;
d) prevedere l'impiego di mezzi di cantiere con emissioni di rumore
conformi alle direttive CEE in materia di emissione acustica
ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare
all'aperto;
e) prevedere l'utilizzo di recinzioni a maglia fitta per delimitare
le zone di cantiere, di pannelli mobili o rilevati terrosi che, oltre
a limitare l'impatto sonoro, possono contribuire in parte ad
abbassare il livello di polverosita';
f) individuare precise disposizioni tese a limitare le interferenze
tra i mezzi di cantiere e la viabilita' esistente (ad esempio:
scaglionamento temporale degli automezzi);
2) si ritiene che l'attivita' di cantiere in esame rientri tra quelle
a carattere temporaneo soggette, ai sensi dell'art. 11 della L.R. 9
maggio 2001, n. 15, ad autorizzazione comunale, che puo' essere
rilasciata anche in deroga ai limiti fissati all'art. 2 della Legge
447/95 sulla base dei criteri stabiliti con delibera di Giunta
regionale n. 45 del 21 gennaio 2002; e', pertanto, necessario
predisporre idonea relazione (redatta da tecnico competente in
acustica ambientale) finalizzata al rilascio di tale autorizzazione
nel caso si riscontri l'impossibilita' di rispetto dei limiti di
rumore previsti dalla normativa;
3) in sede di progettazione definitiva dovra' essere effettuata, da
tecnico abilitato, una valutazione previsionale dell'impatto acustico
in fase di esercizio, e dovranno essere descritti dettagliatamente
gli eventuali interventi di mitigazione, il loro dimensionamento ed
efficacia da sottoporre all'approvazione dei competenti uffici
dell'ARPA provinciale; in particolare dovranno essere evidenziati i
seguenti aspetti:
a) indicazione, per le aree del territorio attraversate e adiacenti
all'infrastruttura, delle zone urbanistiche di appartenenza e della
classificazione acustica comunale vigente. Devono essere fornite una
o piu' planimetrie orientate, in scala opportuna, con l'indicazione
delle altezze degli edifici circostanti e relative ad un raggio
sufficiente a caratterizzare la zona o le zone interessate, a partire
dal confine di proprieta' dell'arteria stradale, con la destinazione
urbanistica e d'uso dei luoghi e degli edifici. Su tali planimetrie
dovranno inoltre essere indicati i ricettori sensibili individuati;
b) individuazione dei ricettori sensibili che dovranno comprendere
almeno le abitazioni prospicienti le parti delle infrastrutture
stradali oggetto dell'intervento;
c) descrizione della situazione ante operam in prossimita' dei
ricettori individuati attraverso l'esecuzione di misure strumentali
riferite al periodo diurno e notturno, corredate dai dati di traffico
veicolare presente durante il tempo di misura e dalla composizione
percentuale per le diverse categorie di mezzi. I flussi di traffico
forniti dovranno essere relativi al traffico nelle ore di punta, al
traffico medio giornaliero, su base settimanale, distinguendo il
periodo diurno e notturno;
d) descrizione della situazione post operam, presso tutti i
ricettori individuati, mediante l'uso di idonei modelli previsionali
riportando tutti i dati, compresa la composizione dei nuovi flussi
veicolari riferiti al traffico medio giornaliero nei periodi diurno e
notturno ed alle ore di punta;
e) i sistemi di contenimento del rumore, previsti in fase di
progetto, dovranno essere descritti dettagliatamente specificando le
caratteristiche e l'efficacia in termini di riduzione dei livelli
sonori nonche' la stima delle attenuazioni acustiche attese;
f) per il modello applicato dovranno essere riportati: - la
descrizione del modello, il suo ambito di utilizzo e di eventuali
limiti applicativi; - gli algoritmo di calcolo utilizzati per
valutare la propagazione del rumore e ogni tipo di attenuazione
considerata; - i dati utilizzati per la taratura del modello,
riportando il grado di accuratezza attribuibile alla previsione; -
tutti i dati (acustici, geometrici, ecc.) introdotti nel modello; -
un'analisi dei risultati che dovranno comunque essere riferiti a
tutti i ricettori individuati ed essere riportati anche in forma
numerica tabellare;
4) entro 60 giorni dalla messa in esercizio dell'opera dovra' essere
avviata una campagna di monitoraggio strumentale sui livelli di
impatto acustico relativi ai ricettori sensibili individuati; tale
campagna, effettuata con le modalita' concordate con ARPA, dovra'
verificare la veridicita' delle ipotesi assunte al fine di adottare
eventuali provvedimenti correttivi per il rispetto delle normative
vigenti;
5) dovra' essere redatto un piano complessivo di inserimento
ambientale e paesaggistico dell'opera; tale piano costituira'
elemento integrante del progetto in sede di approvazione definitiva e
dovra' contenere il programma di manutenzione dei previsti impianti
di vegetazione arborea ed arbustiva per almeno tre anni dalla messa a
dimora, programma comprensivo dell'eventuale necessario reimpianto
delle fallanze nel primo anno;
6) il progetto definitivo dovra' fornire la descrizione delle
caratteristiche tecnico costruttive, il dimensionamento, le modalita'
di funzionamento (nelle condizioni piu' gravose) del sistema di
collettamento e di raccolta delle acque meteoriche e dei liquidi
accidentalmente sversati sulla sede stradale, a dimostrazione della
assenza di rischio di contaminazione nei confronti della risorsa
idrica superficiale e sotterranea, ma soprattutto in relazione alla
criticita' dal punto di vista del deflusso delle acque;
7) per quanto riguarda i materiali di scarto (terreni naturali di
scarifica di pavimentazioni esistenti, bonifiche, fondazioni opere
d'arte, ecc.) dovra' essere valutata la possibilita', alternativa
alla collocazione in discarica, del loro riutilizzo nel territorio
provinciale per ripristini ambientali o altri interventi che
necessitano di materiali naturali, verificandone preventivamente
l'assenza di eventuali inquinanti e/o contaminazione;
8) nella realizzazione delle opere in progetto dovranno essere
evitate alterazioni significative della riconoscibilita' dei
tracciati storici, nonche' la soppressione degli eventuali elementi
di arredo e pertinenze di pregio (pavimentazioni e fondi stradali,
pilastrini, fontane, miliari, parapetti, muri di contenimento,
fi'lari alberati, ecc.) come prescritto dal PTCP (art. 24 A);9) nella
progettazione dell'impianto di illuminazione stradale si dovra' tener
conto e limitare gli impatti luminosi, nei confronti delle residenze
limitrofe, derivanti da fasci di luce diretti;
10) resta fermo che la realizzazione dell'opera pubblica oggetto
della presente procedura, e' subordinata all'approvazione di variante
allo strumento urbanistico che recepisca il progetto cosi' come
configurato negli elaborati depositati, ed al rilascio da parte delle
autorita' competenti di tutte le autorizzazioni ed i pareri necessari
ai sensi delle vigenti disposizioni di legge;
di trasmettere la presente delibera al Dirigente del Settore Traffico
Viabilita' e Trasporti del Comune di Modena in qualita' di
proponente, al Responsabile Servizio Sistemi ambientali dell'ARPA, al
Responsabile del Dipartimento di Sanita' pubblica della Azienda
Unita' sanitaria locale di Modena, al Direttore Area Lavori pubblici
della Provincia di Modena, al Dirigente Servizio Pianificazione
territoriale della Provincia di Modena;
di quantificare le spese istruttorie della procedura di verifica
(screening) a carico del proponente in misura dello 0,02% del costo
di realizzazione del progetto;
di rendere il presente atto immediatamente eseguibile.