REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PROVINCIA DI FORLI'-CESENA

COMUNICATO

Decisione relativa al Titolo II - Procedura di verifica (screening) del progetto di completamento della discarica di Tessello 2 fino ad una potenzialita' complessiva di 1.200.000 mc.

L'Autorita' competente Provincia di Forli'-Cesena comunica la                   
decisione in merito alla procedura di valutazione d'impatto                     
ambientale (VIA) relativa al progetto di completamento della                    
discarica di Tessello 2 fino ad una potenzialita' complessiva di                
1.200.000 mc. localizzato a Tessello, Vallata Rio della Busca,                  
localita' San Carlo (Cesena).                                                   
Il progetto e' presentato da UNICA SpA (oggi HERA SpA).                         
Il progetto e' localizzato a Tessello, Vallata Rio della Busca,                 
localita' San Carlo (Cesena).                                                   
Il progetto interessa il territorio del comune di Cesena e della                
provincia di Forli'-Cesena.                                                     
Ai sensi del Titolo III della L.R. 8 maggio 1999, n. 9, come                    
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita'                      
competente: Provincia di Forli'-Cesena, con atto di Giunta                      
provinciale prot. n. 43376/263 del 10/6/2003, ha assunto la seguente            
decisione:                                                                      
LA GIUNTA DELLA PROVINCIA DI FORLI'-CESENA                                      
(omissis)  delibera:                                                            
a) la valutazione di impatto ambientale positiva, ai sensi dell'art.            
16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed                    
integrazioni, sul progetto di completamento della discarica di                  
Tessello 2 fino ad una potenzialita' complessiva di 1.200.000 mc.,              
localizzato a Tessello, Vallata Rio della Busca, localita' San Carlo            
(Cesena), presentato da UNICA SpA, poiche' il progetto in oggetto,              
secondo gli esiti dell'apposita Conferenza di Servizi conclusasi il 6           
giugno 2003, e' nel complesso ambientalmente compatibile;                       
b) di ritenere, quindi, possibile la realizzazione del progetto di              
cui al punto a) a condizione che siano rispettate le prescrizioni di            
seguito sinteticamente riportate ed indicate ai punti 2.C. e 3.C. del           
"Rapporto sull'impatto ambientale del progetto di completamento della           
discarica di Tessello 2 fino ad una potenzialita' complessiva di                
1.200.000 mc." sottoscritto il 6 giugno 2003 nell'apposita Conferenza           
dei Servizi, Rapporto che costituisce l'Allegato 1, parte integrante            
e sostanziale della presente deliberazione:                                     
1) nella realizzazione delle opere ci si dovra' attenere a quanto               
previsto e precisato negli elaborati progettuali presentati come                
successivamente integrati e modificati, seguendo le modalita'                   
operative e le tecniche specificate nelle relazioni specialistiche,             
parti integranti del progetto e del SIA;                                        
2) nelle operazioni di sbancamento per la costruzione del rilevato e            
della relativa palificata, qualora si renda necessario andare a                 
intaccare - per rimuoverli - rifiuti gia' abbancati, gli stessi                 
andranno ricollocati in discarica avendo cura di osservare i seguenti           
accorgimenti: - le operazioni dovranno avvenire per siti circoscritti           
in maniera da minimizzare la liberazione di cattivi odori ed                    
eventuali sacche di biogas; - sia la zona da sbancare che la zona di            
coltivazione dove verranno collocati i rifiuti dovranno essere                  
adeguatamente ricoperte alla fine di ogni giornata lavorativa;                  
3) nel corso dei lavori previsti nella fase di cantiere dovra' essere           
intensificato il monitoraggio della qualita' dell'aria (polveri,                
anidride solforosa, alcheni ecc.) presso i "siti sensibili" gia'                
individuati (Formignano - Tessello - S. Mamante);                               
4) per quel che riguarda l'area di stretta pertinenza della discarica           
sara' necessario adottare misure particolarmente cautelative in                 
quelle fasi di vita dell'impianto che risultano piu' critiche. Nello            
specifico, durante la fase di cantiere, e' opportuno eseguire le                
seguenti azioni: a) definire rigorosamente le dimensioni interessate            
dall'area di cantiere; b) recintare l'area di cantiere; c) limitare             
la durata dei lavori al tempo strettamente necessario; d) predisporre           
un programma di riassetto funzionale del cantiere progressivamente              
alla trasformazione dell'uso che si fa di questi spazi; e)                      
riutilizzare la cotica erbosa del suolo scarificato proveniente dalla           
parte di ampliamento per ricoprire le parti esaurite, innescando un             
processo naturale di colonizzazione della vegetazione utilizzando la            
componente di semi e plantule presenti nella parte di suolo                     
scarificata; f) riutilizzare le specie arbustive eventualmente                  
rimosse per gli impianti nelle aree da recuperare;                              
5) e' necessario che al momento della procedura di approvazione del             
progetto ed autorizzazione alla realizzazione dell'impianto in                  
questione, ai sensi dell'art. 27 del DLgs 5/2/1997, n. 22 e                     
successive modifiche ed integrazioni, vadano presentati gli elaborati           
progettuali completi relativi alla creazione di una platea                      
impermeabilizzata e relativo pozzetto a tenuta nell'area di                     
caricamento del percolato;                                                      
6) lo strato di argilla compattata del fondo della discarica,                   
costituente la barriera minerale, dovra' avere spessore pari ad un              
metro in ogni punto del presente intervento e precisamente: - nella             
prevista sistemazione della zona B dell'attuale discarica, cosi' come           
individuata nell'elaborato "Analisi di stabilita' relative alla                 
progettazione del piano di coltivazione," allegato alla richiesta di            
autorizzazione alle operazioni di smaltimento rifiuti nella discarica           
Busca II stralcio (di cui all'autorizzazione ai sensi dell'art. 28              
DLgs 22/97, n. 23 del 5/2/2002), cosi' come ripresa nell'elaborato              
"Relazione generale: integrazioni" dell'ottobre 2002 allegato al                
presente progetto, ovvero, in via generale, la parte in sinistra                
orografica al di la' dell'esistente briglia di contenimento                     
provvisoria; - nel previsto ampliamento, comprese le zone sovrastanti           
i pozzetti di raccordo del "canale di fondo";                                   
7) le acque raccolte nella nuova rete principale di drenaggio                   
sottotelo e nel nuovo braccio drenante, sotto alla geomembrana                  
esistente, dovranno essere convogliate nella vasca di raccolta del              
percolato;                                                                      
8) la briglia di valle dovra' essere realizzata secondo le modalita'            
esecutive e con tutti gli accorgimenti ed elementi progettuali                  
descritti negli elaborati tecnici inviati, in particolare, come                 
evidenziati nella "Relazione di analisi n. 28 del 28/4/2003", redatta           
dal prof. Erio Pasqualini e collaboratori in data 19/12/2002 (ad es.            
in riferimento al sistema di drenaggio), e riprodotto nell'Allegato             
11 - Tavola 12a "Briglia di Valle - Planimetria", che integra                   
l'Allegato 4, Tavola 1 e nell'Allegato 11 - Tavola 12b "Briglia di              
Valle - sezioni particolari", che sostituisce l'Allegato 4, Tavola 2,           
redatte dal progettista ing. Maurizio Carbone;                                  
9) i singoli interventi e le opere previste dal Piano di Riassetto              
ambientale (RG.el.03) nonche' quelli piu' dettagliatamente riportati            
nella Tabella riassuntiva degli interventi di recupero ambientale,              
variamente dislocati sull'intero sedime dell'area di discarica,                 
intesa come area di conferimento, aree di rispetto e di                         
compensazione, viabilita' di accesso alla discarica e Rio della Busca           
ecc., dovranno essere realizzati rispettando il cronoprogramma, i               
tempi e le priorita' precisate nei suddetti elaborati;                          
10) al fine di consentire il piu' opportuno utilizzo delle crescenti            
quantita' di biogas, attese secondo il SIA a partire dal 2003, sia              
effettuata dal proponente, sulla base di stime sia economiche che di            
programmazione futura dell'impianto, una valutazione sul possibile              
recupero a breve termine del biogas a fini energetici. Si ritiene               
comunque che, come evidenziato nello stesso SIA, il potenziamento del           
dispositivo di combustione del biogas, in abbinamento e/o in                    
sostituzione di quello in uso al momento nella discarica, dovra'                
avvenire utilizzando una torcia ad alta temperatura che meglio                  
consente di abbattere gli inquinanti presenti nel biogas rispetto al            
dispositivo attualmente in uso;                                                 
11) essendo stata data attuazione, con DLgs 13 gennaio 2003, n. 36,             
alla direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti, e                
ritenendo applicabile per l'ampliamento della discarica della Busca             
le procedure previste per i nuovi impianti di smaltimento, il                   
proponente dovra' procedere alla verifica e/o revisione degli                   
elementi progettuali, delle fasi e procedure gestionali, dei criteri            
di ammissibilita' e delle procedure di monitoraggio precisate nelle             
disposizioni del succitato decreto legislativo; gli adeguamenti                 
dell'impianto al DLgs 36/03 saranno valutati nell'ambito dei                    
procedimenti ex artt. 27 e 28, DLgs 22/97, successivi alla presente             
procedura di VIA;                                                               
12) nel corso dei lavori di adattamento del fondo della discarica,              
ovvero nella riprofilatura dei fianchi vallivi di Tessello 2, il                
progetto prevede la completa rimozione della coltre detritica                   
superficiale; constatato da un lato, che la valutazione degli                   
spessori di tale coltre e' stata ricostruita sulla base di una                  
campagna geognostica che, seppure definita da un congruo numero di              
prove in situ, e' derivata dall'elaborazione dei risultati di                   
un'indagine di tipo puntiforme, e dall'altro, che gli elaborati                 
progettuali risultano carenti delle verifiche di stabilita' dei nuovi           
profili di progetto, si ritiene debba essere attentamente verificato            
nel corso dell'esecuzione degli interventi in oggetto l'effettivo               
assetto litostratigrafico apportando in corso d'opera le necessarie             
rettifiche progettuali, atte a garantire le condizioni di sicurezza;            
13) il programma di controllo dei parametri ambientali definito nello           
specifico elaborato "Piano di controllo e sorveglianza della                    
discarica", come predisposto dal proponente, dovra' essere integrato            
nella sezione monitoraggi della discarica dalla lettura dei dati                
inclinometrici, con frequenza non inferiore ai sei mesi, promossi su            
una serie d'inclinometri da ubicare sulla briglia di valle e                    
necessari a verificare nel tempo possibili cedimenti del corpo                  
arginale. Il numero e l'esatta dislocazione degli inclinometri dovra'           
essere precisata nell'ambito dei procedimenti ex artt. 27 e 28 del              
DLgs 22/97, previo accordo con il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi              
Romagnoli. I dati e le eventuali elaborazioni conseguenti                       
all'acquisizione delle letture inclinometriche dovranno                         
periodicamente essere inviati al Servizio Tecnico di Bacino Fiumi               
Romagnoli;                                                                      
14) si ritiene che il numero e posizionamento dei piezometri                    
sull'argine di valle della discarica, come riportato nell'elaborato             
grafico integrativo Allegato 11, Tavola 12a "Briglia di Valle -                 
Planimetria", non sia adeguato a rappresentare l'effettivo andamento            
ed oscillazione del profilo della falda al di sotto del rilevato di             
valle, anche in relazione alla funzione di monitoraggio e controllo             
ambientale cui gli stessi devono assolvere in attuazione a quanto               
previsto dal recente DLgs 13/1/2003, n. 36. Cio' premesso, e'                   
opportuno rivedere complessivamente la rete di monitoraggio                     
prevedendo un motivato e diverso posizionamento dei piezometri dotati           
di tempi di risposta breve, in aggiunta ai gia' previsti due nuovi              
pozzi disposti a monte ed a valle dell'impianto. Tali piezometri                
aggiuntivi sono necessari al fine di intercettare le acque di                   
sub-alveo del Rio Busca e per fornire dati utili non solo al                    
monitoraggio di tipo "strutturale" dell'opera di contenimento, ma               
anche a quello di tipo ambientale, consentendo la ricostruzione delle           
superfici piezometriche e la connessione esistenti con la falda di              
sub-alveo. Il protocollo dei monitoraggi ambientali dovra' essere               
pertanto integrato dalla misura del livello piezometrico, nonche'               
delle analisi fisico-chimiche sulle acque prelevate dai piezometri              
dislocati sulla briglia di valle, secondo profili analitici gia'                
assunti dai monitoraggi in corso sull'area della discarica per le               
acque sotterranee. Si rinvia alla successiva procedura di                       
approvazione del progetto ed autorizzazione all'esercizio della                 
discarica di cui agli artt. 27 e 28 del DLgs 22/97, la presentazione            
da parte del proponente degli elaborati definenti l'implementata rete           
di controllo delle acque sotterranee nell'area prossima alla briglia            
di valle ed al Rio della Busca e la successiva valutazione ed                   
approvazione da parte della Conferenza rifiuti. I dati inerenti le              
misure del livello di falda presso i piezometri installati in                   
prossimita' e sulla briglia di valle dovranno essere inviati,                   
analogamente a quanto previsto per le letture inclinometriche e con             
la stessa frequenza, al Servizio Tecnico Bacino Fiumi Romagnoli;                
15) in merito alle problematiche legate all'area definita di                    
compensazione della discarica, individuata nella tavola 8                       
dell'elaborato "Relazione generale - Tavole" che interessa una                  
superficie di 143 ettari, si ritiene che nell'ambito dei procedimenti           
ex artt. 27 e 28 del DLgs 5/2/1997, n. 22 e successive modifiche ed             
integrazioni vadano presentati gli elaborati progettuali completi               
relativi al progetto agro-forestale-naturalistico (citato                       
nell'elaborato "Analisi naturalistica: integrazioni" in fase di                 
elaborazione). Si ritiene opportuno che tale progetto contenga il               
cronoprogramma degli interventi previsti, ritenendo che la                      
realizzazione delle opere di piantumazione e miglioramento                      
ambientale, sulle superfici non interessate da future aree di                   
cantiere, vada attuato contestualmente all'avvio dei lavori di                  
ampliamento della discarica. Dovra' altresi' essere posta particolare           
attenzione alla ricostruzione dell'ambiente naturale con siepi                  
alberate e boschetti alternati a fasce di colture a perdere e a                 
eventuali sottopassi in corrispondenza delle zone di passaggio                  
faunistico individuate nella tavola allegata all'elaborato sopra                
menzionato;                                                                     
16) per tutta la durata della gestione della discarica, al fine di              
garantire il riequilibrio e/o ripristino delle dinamiche ecologiche             
maggiormente impattate, e' inoltre necessario effettuare un                     
monitoraggio della componente zoologica in relazione alle interazioni           
determinate dalla coltivazione della discarica tramite posizionamento           
di nidi artificiali e realizzazione di zone umide per facilitare la             
presenza degli anfibi;                                                          
17) per quel che riguarda la sistemazione finale dell'area della                
discarica e' necessario prevedere, per il ripristino della stessa,              
uno spessore di terreno vegetale  1 m. e verificare, con monitoraggi            
successivi, la tenuta ecologica, le dinamiche di ricolonizzazione               
vegetale e l'efficacia della copertura finale;                                  
18) nella fase di cantiere, della durata prevista di 7 mesi, dovra'             
essere posta particolare cautela al contenimento della dispersione              
delle polveri adottando sistemi che garantiscano la bagnatura delle             
gomme e/o dei percorsi nonche' altri accorgimenti (es. moderazione              
della velocita' dei mezzi in sede di cantiere);                                 
19) e' necessario pianificare e predisporre un piano di monitoraggio            
della qualita' dell'aria sia lungo il percorso stradale che                     
nell'intorno del perimetro della discarica considerando le seguenti             
ipotesi operative: - installare all'interno dell'area di pertinenza             
della discarica una stazione fissa di monitoraggio in continuo dei              
dati meteorologici in posizione da definire sulla base delle                    
indicazioni fornite da ARPA. In prima analisi, suscettibile comunque            
di modifiche considerando quanto sopra esposto in merito a quanto               
verra' definito e ritenuto necessario da ARPA, la stazione di                   
monitoraggio dovra' acquisire in continuo i seguenti parametri                  
meteorologici piu' significativi: - velocita' vento; - direzione                
vento; - temperatura; - umidita'; - piovosita'; - definire periodici            
programmi di campionamento mediante mezzo mobile, o mediante altra              
metodologia di campionamento ritenuta maggiormente significativa e              
utile allo scopo prefissato, in opportuni punti ubicati in                      
prossimita' di ricettori significativi presenti sia nell'intorno del            
perimetro dell'area della discarica (ricettori 2, 3, 4 dello studio             
di impatto atmosferico contenuto nell'elaborato "Analisi ambientali             
Relazione integrativa - Osservazioni della Conferenza dei Servizi)              
sia in almeno un ricettore maggiormente esposto lungo il percorso               
stradale da S. Carlo all'area della discarica stessa. Anche in questo           
caso le modalita' di gestione delle campagne di monitoraggio,                   
l'ubicazione dei punti di rilievo, la periodicita' e la durata delle            
campagne e i parametri da acquisire dovranno essere definiti e                  
concordati con ARPA in relazione alla tipologia di inquinanti                   
potenzialmente prodotti dalle emissioni presenti e ritenuti                     
maggiormente importanti e al fine di fornire dati significativi allo            
scopo di definire l'andamento della qualita' dell'aria nell'area in             
oggetto. Tutti i dati acquisiti ed elaborati secondo quanto disposto            
da ARPA, dovranno essere inviati a cadenza stabilita da ARPA al                 
centro di elaborazione dati presso ARPA di Forli' e                             
all'Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena, Servizio                      
Pianificazione territoriale e Servizio Ambiente;                                
20) devono essere eseguiti, secondo le modalita' stabilite dalla                
normativa vigente, rilievi atti a determinare il rispetto dei valori            
limite differenziali di rumore in periodo diurno in prossimita' dei             
ricettori presenti maggiormente prossimi all'area della discarica               
(ricettori 1, 2, 3, 4). Tali rilievi vanno eseguiti all'interno degli           
ambienti abitativi monitorando il rumore residuo in assenza di                  
attivita' di coltivazione e il livello equivalente di rumore                    
ambientale con discarica in attivita';                                          
21) devono essere eseguiti rilievi in esterno del livello di rumore             
ambientale in periodo diurno, di durata non inferiore alle 24 ore in            
continuo, in prossimita' dei ricettori maggiormente prossimi alla               
viabilita' di accesso fino a S. Carlo (ricettori 6, 7, 8), secondo le           
modalita' stabilite dalla normativa vigente, sia in assenza di                  
traffico indotto dalla discarica sia in presenza di traffico indotto            
dalla discarica, al fine di verificare i possibili incrementi di                
rumorosita' prodotti dalla attivita' in esame rispetto ai livelli               
esistenti e il rispetto dei valori limite vigenti stabiliti dalla               
classificazione acustica vigente nelle aree monitorate;                         
22) il monitoraggio e le analisi di cui ai due punti precedenti                 
dovranno essere eseguiti da ARPA, entro un mese dall'inizio attivita'           
di gestione e in situazione di funzionamento a regime dell'impianto e           
delle sue componenti, secondo le modalita' e i criteri da essa                  
definiti e con oneri a carico della societa' proponente. Tutti i                
risultati e le relative conclusioni dovranno essere trasmessi                   
all'Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena, Servizio                      
Pianificazione territoriale e Servizio Ambiente, e alla societa'                
proponente;                                                                     
23) in caso di verifica da parte dell'ARPA del mancato rispetto dei             
limiti vigenti, dovranno essere messe in atto dal proponente, a                 
proprio carico entro 3 mesi dal ricevimento da parte della stessa               
societa' proponente dei risultati del monitoraggio effettuato da                
ARPA, idonee misure di mitigazione acustica al fine di garantire il             
rispetto di tutti i limiti vigenti presso tutti i ricettori                     
presenti;                                                                       
24) durante le fasi di coltivazione del rifiuto si dovra' provvedere            
alla copertura giornaliera e temporanea del rifiuto con idoneo                  
materiale protettivo avente caratteristiche che garantiscano il                 
contenimento delle emissioni gassose di sostanze odorigene                      
nell'ambiente circostante, al fine di ottenere livelli di                       
concentrazione di ogni singola sostanza, nell'ambiente esterno in               
prossimita' dei ricettori presenti, al di sotto delle soglie di                 
percezione olfattiva umana;                                                     
25) e' necessario implementare un sistema di campionamento del biogas           
prodotto che analizzi CH4, CO2, O2 e altri composti individuati in              
funzione della composizione dei rifiuti depositati, al fine di                  
caratterizzare la composizione chimica del biogas stesso. Tale                  
campionamento deve avere cadenza mensile durante la fase di                     
smaltimento e cadenza semestrale durante la fase di post-chiusura;              
26) dovra' essere definito ed attuato un programma di campionamento             
delle emissioni di biogas dalla copertura mediante l'implementazione            
di opportuni strumenti e metodologie di analisi, a cadenza almeno               
stagionale durante le fasi di coltivazione e semestrale in fase di              
post-chiusura;                                                                  
27) e' necessario gestire i processi di combustione del biogas                  
attraverso torcia mediante le migliori tecnologie disponibili in                
grado di minimizzare le emissioni di sostanze odorigene contenute nei           
gas a valle del processo di combustione, al fine di ottenere livelli            
di concentrazione di ogni singola sostanza, nell'ambiente esterno in            
prossimita' dei ricettori presenti, al di sotto delle soglie di                 
percezione olfattiva umana;                                                     
28) tutti i dati acquisiti ed elaborati di cui ai punti 25) e 26),              
necessariamente integranti il programma di controllo dei parametri              
ambientali di cui all'elaborato "Piano di controllo e sorveglianza              
della discarica", dovranno essere inviati a cadenza annuale ad ARPA             
di Forli' e all'Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena,                   
Servizio Pianificazione territoriale e Servizio Risorse idriche                 
atmosferiche e Smaltimento rifiuti;                                             
c) di dare atto che la procedura di VIA in oggetto, conformemente a             
quanto esplicitamente richiesto dalla societa' proponente HERA SpA              
con nota acquisita al prot. prov. n. 5466 del 27/1/2003, si conclude            
esclusivamente con una valutazione degli impatti ambientali, senza              
ricomprendere ne' sostituire gli atti autorizzativi necessari per               
legge, eccezion fatta per il parere previsto al comma 2 dell'art. 5             
del DPR 12 aprile 1996 di competenza dell'Amministrazione comunale di           
Cesena che e' contenuto all'interno del "Rapporto sull'impatto                  
ambientale del progetto di completamento della discarica di Tessello            
2 fino ad una potenzialita' complessiva di 1.200.000 mc." di cui alla           
precedente lettera b);                                                          
d) di stabilire, ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.R. 18 maggio            
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, che l'efficacia              
temporale della presente valutazione di impatto ambientale e' fissata           
in anni 3;                                                                      
e) di quantificare in Euro 1.658,26, pari allo 0,04% del valore                 
dell'intervento, come determinato in parte narrativa, le spese                  
istruttorie che, ai sensi dell'art. 28 della L.R. 9/99 e successive             
modifiche ed integrazioni, sono a carico della societa' proponente;             
f) di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile stante              
l'urgenza di provvedere in merito ai sensi dell'art. 134, comma 4 del           
DLgs 18 agosto 2000, n. 267;                                                    
g) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18                 
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della           
presente deliberazione alla societa' proponente HERA SpA (ex UNICA              
SpA);                                                                           
h) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18                 
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per                   
opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza,            
copia della presente deliberazione al Servizio Risorse idriche,                 
atmosferiche e Smaltimento rifiuti della Provincia di Forli'-Cesena,            
alla Regione Emilia-Romagna; al Comune di Cesena, all'Azienda Unita'            
sanitaria locale di Cesena, all'ARPA - Sezione Provinciale di                   
Forli'-Cesena, al Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli,                   
all'Autorita' dei Bacini Regionali Romagnoli, al Corpo Forestale                
dello Stato ed alla Soprintendenza BBAA;                                        
i) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della                  
Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18             
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente           
partito di deliberazione.                                                       

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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