COMUNICATO
Elettrodotto a 380 kV Parma Vigheffio - San Rocco al Porto n. 375 - Variante "B" fra i sostegni 309-312 in comune di Piacenza (PC). Prot. n. DT/2003-00206 del 5/5/2003
Vista l'istanza in data 7/2/2001, corredata di relazione tecnica e
disegni, con la quale la TERNA SpA - Gruppo ENEL - Area Operativa
Trasmissione di Firenze con sede a Firenze Lungarno Colombo 54, ha
chiesto, ai sensi dell'art. 111 del TU 11/12/1933 n. 1775,
l'autorizzazione, con efficacia dichiarazione di pubblica utilita',
urgenza e indifferibilita', ai sensi dell'art. 9 del DPR 18/3/1965,
n. 342, alla costruzione e all'esercizio due varianti
all'elettrodotto esistente a 380 kV "La Spezia - S. Rocco al Porto"
autorizzato con DM in data 7/2/1968, n. 263/Or, nel tratto Parma
Vigheffio - S. Rocco al Porto n. 375, Variante "A" tra i sostegni 285
e 288 in comune di Cadeo (PC), e Variante "B" tra i sostegni 309 e
312 in comune di Piacenza;
che con successiva nota in data 3/12/2001 la TERNA SpA ha rinunciato
alla realizzazione della Variante "A" tra i sostegni 286 e 287 in
comune di Cadeo (PC), mantenendo valida l'istanza 7/2/2001
relativamente alla Variante "B" tra i sostegni 309 e 312 in comune di
Piacenza;
che nel tratto della citata linea elettrica in comune di Piacenza, si
rende necessario apportare una variante all'esistente elettrodotto a
380 kV, nel tratto compreso tra i sostegni 309-312, esercito dalla
TERNA SpA;
che la variante richiesta comporta la sostituzione degli esistenti
sostegni n. 310 e n. 311 con nuovi sostegni n. 310 e n. 311 di
maggiore altezza interessando esclusivamente il territorio del comune
di Piacenza;
che la costruzione di tale collegamento in cavo aereo in variante al
tracciato originario, si rende necessaria per non interferire con la
futura linea ferroviaria ad alta velocita' e garantire il rispetto
delle distanze previste dalle norme per gli attraversamenti
ferroviari, nonche' per permettere il passaggio delle attrezzature di
lavoro per la costruzione della linea ferroviaria.
Art. 1 - La TERNA SpA, Area Operativa Trasmissione di Firenze con
sede a Firenze, Lungarno Colombo 54 e' autorizzata a costruire ed
esercire, a variante dell'esistente elettrodotto a 380 kV "La Spezia
- S. Rocco al Porto", nel tratto Parma Vigheffio - S. Rocco al Porto
n. 375 il collegamento elettrico aereo di cui alle premesse.
Art. 2 - Ai sensi dell'art. 9 del DPR 18/3/1965, n. 342 il presente
decreto di autorizzazione alla costruzione ed all'esercizio del
suaccennato collegamento elettrico ha efficacia di dichiarazione di
pubblica utilita' nonche' di indifferibilita' ed urgenza ai sensi e
per gli effetti dell'art. 71 della Legge 25/6/1868, n. 2359.
Le opere autorizzate con il presente decreto sono inamovibili ai
sensi dell'art. 9 del DPR 18/3/1965, n. 342 e ad esse non si
applicano le disposizioni del quarto, quinto e sesto comma dell'art.
122 del TU 11/12/1933, n. 1775.
Art. 3 - I lavori e le espropriazioni dovranno essere iniziati entro
6 mesi dalla data del presente decreto e condotti a termine entro 12
mesi dalla medesima data. Entro lo stesso termine di 6 mesi la TERNA
SpA dovra' presentare al Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti - Provveditorato regionale alle OOPP per l'Emilia-Romagna -
Nucleo Operativo di Parma, a norma dell'art. 116 del RD 1775/33, i
piani particolareggiati di esecuzione, descrittivi di ciascuno dei
beni rispetto ai quali e' necessario procedere nella costruzione
delle opere in questione, a termini della Legge 25/6/1865, n. 2359 e
successive modificazioni.
Art. 4 - Tutte le opere dovranno essere realizzate in conformita'
alle norme tecniche di cui al DI 21/3/1988, n. 449 e successive
modificazioni ed integrazioni, alle prescrizioni tecnico-costruttive
specificate nel voto n. 457/98 in data 17/12/1998 di cui alle
premesse, alle osservazioni formulate dal Consiglio superiore dei
LLPP con il citato voto n. 60/2003, alle prescrizioni e osservazioni
imposte dalle Amministrazioni, Enti o Autorita' interessate, nonche'
secondo le modalita' costruttive previste nel progetto allegato
all'istanza del 14/2/2002, e in osservanza delle disposizioni di cui
al DPCM 24/4/1992 e successive modifiche ed integrazioni e delle
norme vigenti in materia di elettrodotti.
Dei suddetti adempimenti la TERNA SpA dovra' fornire apposita
dettagliata relazione ai fini del collaudo.
Le opere oggetto del presente decreto dovranno essere collaudate da
apposita commissione ministeriale.
Art. 5 - L'autorizzazione s'intende accordata con salvezza dei
diritti dei terzi e sotto l'osservanza di tutte le disposizioni
vigenti in materia di linee di trasmissione e distribuzione di
energia elettrica, nonche' delle speciali prescrizioni delle singole
Amministrazioni, Enti o Autorita' interessate, ai sensi dell'art. 120
del citato TU 11/12/1933, n. 1775.
In conseguenza la Societa' viene ad assumere la piena responsabilita'
per quanto riguarda i diritti dei terzi e gli eventuali danni
comunque causati dalla costruzione delle opere di cui trattasi,
sollevando l'Amministrazione da qualsiasi pretesa o molestia da parte
di terzi che si ritenessero danneggiati.
Art. 6 - La Societa' resta obbligata ad eseguire, durante la
costruzione e l'esercizio degli impianti, tutte quelle opere nuove o
modifiche che, a norma di legge, venissero prescritte per la tutela
dei pubblici e privati interessi, entro i termini che saranno
all'uopo stabiliti, con le comminatorie di legge in caso
d'inadempimento.
Art. 7 - Tutte le spese inerenti alla presente autorizzazione sono a
carico della TERNA SpA a norma della Legge 15/11/1973, n. 765.
Il Prefetto della Provincia di Parma e l'ingegnere del Provveditorato
regionale alle OOPP per l'Emilia-Romagna dirigente il Nucleo
Operativo di Piacenza, curano, sulla base delle competenze attribuite
dalla normativa vigente, l'esecuzione del presente decreto.
Avverso la presente autorizzazione e' ammesso ricorso giurisdizionale
al TAR competente o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo
dello Stato, nel termine, rispettivamente, di sessanta e centoventi
giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
IL DIRETTORE GENERALE
Bruno Agricola