DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 21 luglio 2003, n. 1415
L.R. 24/3/2000, n. 20, art. 49 "Progetti di tutela, recupero e valorizzazione". Approvazione del bando per la presentazione da parte degli enti locali delle proposte progettuali da ammettere a contributo
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Vista la L.R. 24 marzo 2000, n. 20 "Disciplina generale sulla tutela
e l'uso del territorio" e in particolare l'art. 49 della sopracitata
L.R. 20/00, cosi' come modificato dalla L.R. 31/02, in cui si prevede
che:
- la Regione, al fine di favorire la realizzazione di progetti di
tutela, recupero e valorizzazione in aree che interessino il
territorio di piu' Comuni, conceda contributi agli enti locali per la
progettazione degli interventi e per l'elaborazione di studi sugli
effetti degli stessi sui sistemi insediativo, ambientale,
paesaggistico, sociale ed economico;
- a tal fine la Regione promuova la conclusione con gli enti locali
interessati, di accordi di cui all'art. 15 della Legge 241/90;
- i contributi regionali siano concessi nella misura massima del 70%
delle spese di progettazione indicate nell'accordo, sulla base di
programmi di finanziamento annuali o pluriennali;
- la Regione, a norma dell'art. 12 della Legge 241/90, predetermini
le modalita' e i criteri per la concessione dei contributi
sopraspecificati, da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della
Regione;
visti inoltre:
- l'art. 15 della citata L.R. 20/00 che promuove accordi territoriali
fra i Comuni e la Provincia, in ragione della stretta integrazione e
interdipendenza degli assetti insediativi, economici e sociali, per
concordare obiettivi e scelte strategiche comuni e per definire, tra
l'altro, gli interventi di livello sovracomunale che attengono a
progetti di tutela, recupero e valorizzazione delle risorse
paesaggistiche e ambientali del territorio;
- l'Accordo tra il Ministro per i Beni e le Attivita' culturali, le
Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in materia di
paesaggio, stipulato il 19 aprile 2001, quale anticipazione di alcuni
contenuti della "Convenzione europea sul paesaggio", siglata a
Firenze il 20 ottobre 2000, che, estendendo il riconoscimento
giuridico di valenza paesistica a tutto il territorio, promuove:
- processi di collaborazione costruttiva fra le pubbliche
Amministrazioni per definire azioni di valorizzazione e obiettivi di
qualita' paesistica a scala locale;
- progetti per il recupero, la valorizzazione e la gestione del
territorio finalizzata al mantenimento dei paesaggi e alla
riqualificazione delle parti compromesse o degradate, attraverso il
recupero dei valori preesistenti ovvero la creazione di nuovi valori
paesistici coerenti e integrati nel contesto esistente;
- l'Accordo in corso di sottoscrizione tra la Regione Emilia-Romagna,
il Ministero per i Beni e le Attivita' culturali e le Associazioni
delle Autonomie locali della regione Emilia-Romagna, elaborato ai
sensi dell'art. 46 della L.R. 31/02, che prevede, fra i suoi elementi
qualificanti, la promozione di progetti-pilota rivolti alla
realizzazione degli obiettivi di qualita' paesistica fissati dalla
sopracitata Convenzione europea del paesaggio;
preso atto dei risultati raggiunti dalla precedente sperimentazione
progettuale relativa all'attuazione del citato art. 49, che ha
portato alla definizione di orientamenti i quali, rispondendo piu'
efficacemente agli obiettivi di sostenibilita' ambientale delle
politiche territoriali, favoriscono l'integrazione della dimensione
paesaggistica e ambientale nella pianificazione urbanistica e
territoriale;
considerato pertanto opportuno, per organicita' ed efficacia
dell'azione regionale:
1) indirizzare le azioni di valorizzazione alla rielaborazione di
identita' culturali e di qualita' dei paesaggi, prioritariamente nei
territori in cui le dinamiche di sviluppo e i processi di
trasformazione risultano maggiormente problematici in termini di
sostenibilita' e riequilibrio ambientale, ampliando il coinvolgimento
e la partecipazione dei diversi attori pubblici e privati e della
popolazione interessata alla definizione di nuovi modelli di sviluppo
territoriale;
2) privilegiare le esperienze di qualita' progettuale che, per
caratteristiche dimostrative e innovative, si configurino come
azioni-pilota o progetti-tipo, proponendo, per i temi trattati,
modelli strutturalmente ripetibili e "buone pratiche" di gestione
territoriale effettivamente perseguibili;
3) proseguire in continuita' con l'azione regionale finora svolta in
attuazione del Piano territoriale paesistico regionale (PTPR),
integrandola ulteriormente con i criteri di sostenibilita' ambientale
e territoriale introdotti dalla L.R. 20/00 e con gli obiettivi di
qualita' paesaggistica e valorizzazione indicati dalla sopracitata
Convenzione europea del paesaggio;
4) incentivare la partecipazione delle Province alla formazione dei
progetti, in considerazione del ruolo che tali enti rivestono nella
pianificazione territoriale di area vasta, nel controllo e
coordinamento della pianificazione comunale e nella programmazione
degli interventi di protezione ambientale nel territorio di
competenza, anche in considerazione di quanto indicato dall'art. 15
della L.R. 20/00 gia' citato in premessa;
5) favorire i caratteri di flessibilita' operativa dei progetti, per
poter cogliere le opportunita' economiche e di valorizzazione
territoriale che via via si presentino, rafforzando il ruolo degli
stessi come quadro di riferimento strutturale per i diversi
interventi di settore finalizzandoli a una gestione integrata e
sostenibile del territorio e del paesaggio;
ritenuto di procedere alla preliminare raccolta delle proposte
progettuali degli enti locali, attraverso un apposito bando, di cui
all'Allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale delle
presente deliberazione, al fine di:
a) avviare la formazione del programma di finanziamento regionale per
l'anno 2003 costituito dalle proposte progettuali presentate e
ammesse a contributo;
b) determinare i criteri e le modalita' di presentazione e
valutazione delle richieste di contributo;
c) formulare una graduatoria con validita' biennale, al fine di poter
considerare le proposte progettuali presentate e valutate
ammissibili, che, in ragione della limitate risorse finanziarie
disponibili, non trovino copertura nel Bilancio regionale 2003;
dato atto che per l'attuazione del Programma di finanziamento a
favore degli enti locali per l'anno 2003, e' prevista la somma di
Euro 97.000,00 a cui si fara' fronte, all'atto di assegnazione dei
contributi, attingendo alle risorse del Capitolo di spesa n. 30560,
"Contributo per la formazione di progetti di tutela, recupero e
valorizzazione" di cui all'UPB 1.4.1.2.12140 del Bilancio per
l'esercizio finanziario 2003;
richiamata la deliberazione di Giunta regionale n. 1233 del 30 giugno
2003 "Attribuzione ad interim della Direzione generale Programmazione
territoriale e Sistemi di mobilita'" che individua nel dott. Bruno
Molinari il Direttore generale ad interim della Direzione generale
citata nelle more della nomina del nuovo titolare in sostituzione del
precedente Direttore generale;
dato atto, pertanto, del parere favorevole espresso dal Direttore
generale Presidenza di Giunta, titolare ad interim della Direzione
generale Programmazione territoriale e Sistemi di mobilita', dott.
Bruno Molinari, in merito alla regolarita' amministrativa ai sensi
della deliberazione della Giunta regionale 447/03;
su proposta dell'Assessore alla Programmazione territoriale,
Politiche abitative, Riqualificazione urbana;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare il bando, di cui all'Allegato A parte integrante e
sostanziale della presente deliberazione, per la presentazione da
parte degli enti locali delle proposte progettuali da ammettere a
contributo, ai sensi dell'art. 49 della L.R. 20/00 "Progetti di
tutela, recupero e valorizzazione";
2) di provvedere, con successivo atto, all'approvazione del Programma
di finanziamento regionale 2003, costituito dai progetti ammessi, in
base ai criteri e le modalita' previste dal sopracitato Allegato A e
nei limiti delle disponibilita' finanziarie del Capitolo n. 30560
"Contributo per la formazione di progetti di tutela, recupero e
valorizzazione";
3) che le richieste di contributo degli enti locali siano formulate e
inviate secondo le modalita' e nei termini stabiliti nel bando
allegato alla presente;
4) che alla valutazione delle proposte progettuali presentate
provveda un nucleo di valutazione costituito con determinazione del
Direttore generale glla Programmazione territoriale e Sistemi di
mobilita';
5) di formulare una graduatoria con validita' biennale, al fine di
poter considerare le proposte progettuali in essa ricomprese, che non
trovino copertura finanziaria sulla base delle disponibilita' del
Bilancio 2003;
6) di pubblicare il presente atto e l'allegato parte integrante nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia Romagna.
ALLEGATO A - L.R. 20/00, art. 49 "Progetti di tutela, recupero e
valorizzazione". Bando per la presentazione da parte degli enti
locali delle proposte progettuali da ammettere a contributo
regionale
1. Finalita' generali
Con il presente bando si promuovono collaborazioni costruttive fra
enti locali per l'elaborazione di progetti integrati finalizzati alla
valorizzazione paesaggistica e ambientale del territorio rurale,
incentivando il coinvolgimento e la partecipazione dei diversi attori
pubblici e privati e della popolazione interessata alla ricerca e
definizione di nuovi modelli di sviluppo e di gestione sostenibile
delle risorse naturali, paesaggistiche e storico-culturali.
Prendendo atto che la Convenzione europea del paesaggio, sottoscritta
a Firenze il 20 ottobre del 2000, estende la valenza paesistica a
tutto il territorio, si assume il paesaggio come motore della ricerca
progettuale per connettere obiettivi di qualita' paesaggistica e di
identita' culturale a nuove opportunita' di sviluppo dei sistemi
locali, nonche' come strumento di valutazione, comunicazione e
interpretazione, idoneo a favorire processi di partecipazione
pubblica. Tale attivita' di coinvolgimento svolge un ruolo
fondamentale per la sensibilizzazione delle comunita' locali
affinche' si rafforzino i valori identitari ed il paesaggio ridiventi
parte essenziale del loro ambiente di vita, espressione delle
diversita' culturali e naturali che caratterizzano il territorio
regionale.
L'esigenza di definire nuovi rapporti di complementarieta' e
interdipendenza fra i sistemi territoriali locali, sollecita una
gestione creativa del paesaggio, a partire dallo sviluppo di
attivita' valutative ed interpretative dei valori dei paesaggi
rurali, affinche' questi possano costituire un valore aggiunto
territoriale attraverso la proposizione di nuove opportunita'
economiche e di fruizione delle risorse naturali. L'integrazione
delle diverse politiche settoriali e l'identificazione degli elementi
di riconoscibilita' e d'identita' dei luoghi svolgono, inoltre, un
ruolo di riferimento irrinunciabile per orientare i processi di
trasformazione del territorio verso realistici obiettivi di
sostenibilita' ambientale e socio-economica.
A tal fine sono privilegiate le esperienze di qualita' progettuale
che, per caratteristiche dimostrative, innovative e di flessibilita'
operativa, si configurino come azioni-pilota e progetti-tipo, in
quanto propongono nuovi modelli territoriali strutturalmente
ripetibili o prefigurino "buone pratiche" di gestione attiva del
paesaggio.
2. Temi e indirizzi progettuali
Le azioni progettuali sono rivolte, prioritariamente, a quelle aree
in cui le dinamiche di sviluppo e i processi di trasformazione
risultano maggiormente problematici, in termini di sostenibilita'
ambientale e riequilibrio territoriale, con lo scopo di rafforzare o
creare nuove identita' culturali e di accrescere la qualita' dei
paesaggi rurali.
La sperimentazione potra' riferirsi ad uno dei tre temi progettuali,
di seguito descritti, corrispondenti ad altrettanti aspetti
problematici rinvenibili nella realta' della nostra regione. I
progetti dovranno, in particolare, sviluppare azioni e proposte che
si misurino con le specificita' dei diversi contesti paesaggistici e
con le dinamiche in atto.
TEMA 1
Processi di marginalizzazione territoriale, identificabili nel
sotto-utilizzo e abbandono delle risorse naturali e paesaggistiche,
nel degrado e perdita di identita' culturale dei luoghi, riguardanti,
in particolare, estese aree montane e collinari.
Le azioni progettuali sono rivolte alla riqualificazione e al
rafforzamento dei legami identitari, alla ricerca di nuovi rapporti
di complementarieta' tra le funzioni ed i valori espressi dalle
diverse realta' locali e al consolidamento delle principali filiere
produttive a sostegno delle produzioni tipiche e di qualita'.
Il paesaggio svolge un ruolo fondamentale per la rivitalizzazione dei
territori montani e collinari e per il miglioramento delle condizioni
di vita delle comunita' insediate o insediabili, in quanto consente
di valorizzare le potenzialita' e le qualita' distintive di ogni
sistema territoriale locale, legate soprattutto alle risorse
naturalistico-ambientali e storico-culturali.
A livello operativo gli studi si fondano su un'attenta considerazione
dei paesaggi culturali, compiono valutazioni relative alla
vulnerabilita' dei paesaggi connotati da usi e attivita' non piu'
economicamente sostenibili, perseguono il coinvolgimento delle
comunita' locali e l'integrazione degli interventi pubblici e
privati.
TEMA 2
Fenomeni di diffusione insediativa, di disordine e di frammentazione
funzionale e gestionale, che si evidenziano nei rapporti, spesso
conflittuali, fra citta' e campagna e fra territori costieri ed
entroterra, con conseguente perdita di ruolo e di identita'
territoriale
Le problematiche interconnessioni tra i paesaggi urbani e rurali fa
porre particolare attenzione agli ambiti agricoli periurbani,
generalmente caratterizzati da un elevato numero di funzioni e di
conflittualita' potenziali e in atto.
L'integrazione delle dinamiche in atto e la valorizzazione delle
peculiarita' dei luoghi diventano i caratteri distintivi delle azioni
per l'interpretazione dei paesaggi segnati dalla nuova diffusione
insediativa.
In questi ambiti si persegue, prioritariamente, la valorizzazione del
paesaggio rurale, nella sua connotazione economica e strutturale
tradizionale e nelle sue funzioni di riequilibrio ambientale e di
mitigazione degli impatti negativi dei centri urbani.
In tal senso si prefigurano le condizioni per lo sviluppo di
attivita' agricole tradizionali e multifunzionali, nonche' per la
promozione di attivita' integrative dirette a soddisfare la domanda
di strutture ricreative e per il tempo libero, quale contributo al
miglioramento della qualita' dell'ambiente di vita urbano e rurale.
Per definire nuovi ruoli e funzioni del territorio rurale risulta
fondamentale affrontare in modo creativo il problema della
"diffusione insediativa". A questo scopo andra' approfondita,
soprattutto, l'analisi delle opportunita' che il fenomeno determina
riguardo al miglioramento della qualita' ambientale e delle identita'
culturali dei luoghi e non solamente degli aspetti che comportano
incoerenze e conflittualita' territoriali.
TEMA 3
Le rilevanti forme di occupazione del suolo e d'impatto ambientale e
paesaggistico causate dagli insediamenti produttivi, industriali e
misti, di livello sovracomunale, che determinano profonde
discontinuita' degli assetti strutturali, della funzionalita'
ecologica e della percezione del paesaggio rurale. Ne conseguono
effetti di frammentazione, defunzionalizzazione e perdita di ruolo di
parti consistenti del territorio.
Le azioni progettuali sono particolarmente indirizzate ad affrontare
la problematica dei sistemi delle aree urbanizzate pedecollinari e di
fondovalle ad elevata contiguita' insediativa.
Gli studi sono rivolti a definire nuove modalita' e principi di
progettazione paesaggistica-ambientale delle aree industriali e
devono, in particolare, incidere sulle possibilita' consentite dalle
aree di compensazione, connesse alle rilevanti occupazioni di suolo,
per ricostruire una funzionalita' ecologica-territoriale e ricomporre
le matrici di naturalita' diffusa del territorio rurale.
L'azione prioritaria riguarda i diversi effetti, come per esempio, le
condizioni di marginalita' agricola, determinati dalla disorganicita'
e frammentarieta' di localizzazione degli insediamenti, ponendosi
l'obiettivo di restituire leggibilita' ai paesaggi disaggregati, di
ricostruire trame di naturalita' nelle aree intercluse e
marginalizzate, che possono svolgere un ruolo chiave nella
realizzazione della rete ecologica polivalente regionale e della
qualita' del paesaggio rurale, contribuendo alla sostenibilita' dei
processi di trasformazione in atto.
3. Indirizzi tecnico-metodologici
Le proposte progettuali ricercano nuovi metodi di analisi e
interpretazione dell'evoluzione e della dinamica dei paesaggi per
comprendere e valutare le trasformazioni passate e in atto e
prefigurare i possibili scenari di trasformazione futura al fine di
conseguire progettualita' innovative e di qualita'.
In tale contesto attivano processi di partecipazione del pubblico,
delle autorita' locali e degli altri soggetti coinvolti dal progetto,
incentivando attivita' di spontanea cooperazione fra enti locali,
nonche' la loro aggregazione per una idea di sviluppo o di assetto
territoriale condivisa.
Le proposte sono indirizzate allo sviluppo dei seguenti aspetti
progettuali:
- definizione di indicatori sintetici per valutare la sostenibilita'
ambientale dei processi di trasformazione del territorio;
- ricerca di forme e procedure di partecipazione pubblica, quale
modalita' operativa per identificare e condividere gli obiettivi di
qualita' paesaggistica e identita' territoriale dei luoghi;
- sviluppo di attivita' di interpretazione e di comunicazione dei
valori del paesaggio;
- sperimentazione di soluzioni creative di una specifica problematica
paesistico-ambientale, concretamente applicabili al territorio;
- ottimizzazione del coordinamento tra i diversi settori coinvolti
nelle progettazioni territoriali, anche al fine di migliorare
l'efficacia dei finanziamenti regionali nei diversi settori di
intervento;
- combinare l'uso di vari tipi di strumenti (tecnici, normativi,
economici, informativi, partecipativi), per promuovere l'integrazione
del paesaggio e dell'ambiente nelle politiche economiche e sociali
degli enti locali;
- sviluppo ed approfondimento operativo dei principi di
sostenibilita' ambientale e degli obiettivi di qualita' del paesaggio
attraverso l'introduzione di buone pratiche nella gestione locale del
territorio;
- utilizzo di tecniche di facilitazione per la partecipazione e la
sensibilizzazione delle comunita' locali, assicurando, in
particolare, il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati
che ricoprono ruoli chiave per la realizzazione delle azioni
progettuali;
- considerazione della piu' ampia pluralita' di tematiche, azioni,
attivita' e soggetti coinvolti nell'ambito di progetto.
4. Requisiti di ammissibilita' tecnica delle proposte progettuali
Ai fini della valutazione regionale di ammissibilita', le proposte
progettuali devono:
- riguardare aree ricomprese nel territorio di piu' comuni, secondo
quanto disposto dall'art. 49, comma 1, L.R. 20/00;
- essere coerenti con le "Finalita' generali" definite al punto 1 e
ricomprendere la progettazione integrata di interventi e lo studio
sugli effetti degli stessi sui sistemi insediativo, ambientale,
paesaggistico, sociale ed economico secondo quanto disposto dall'art.
49, comma 1, L.R. 20/00;
- affrontare le problematiche territoriali e le tipologie progettuali
indicate al punto 2 "Temi e indirizzi progettuali";
- essere valide dal punto di vista tecnico e finanziario, adottare i
criteri tecnico-metodologici indicati al punto 3, possedere un
carattere dimostrativo e prevedere la pubblicizzazione e diffusione
dei risultati di progetto;
- prevedere gli strumenti e le forme di organizzazione idonee a
garantire la ricaduta attuativa e gestionale delle azioni
progettuali, anche attraverso l'individuazione di procedure di
coordinamento con gli strumenti attuativi della pianificazione e
programmazione territoriale.
Costituisce titolo preferenziale il grado di
complessita'-integrazione dell'azione progettuale ovvero la
considerazione contestuale di una pluralita' di tematiche, azioni,
attivita' ed eventualmente fonti di finanziamento e soggetti
attuatori diversificati.
5. Soggetti ammessi a presentare le proposte
Possono presentare domanda:
- i Comuni dell'Emilia Romagna in forma associata;
- le Province in collaborazione con i Comuni interessati dall'ambito
territoriale di progetto;
- le Comunita' Montane;
- le forme associative che prevedono collaborazioni fra gli enti
sopra indicati.
Costituiscono titolo preferenziale:
- la presentazione da parte di Amministrazioni provinciali, di
proposte progettuali svolte in collaborazione con i Comuni ricompresi
nell'ambito territoriale di interesse progettuale;
- collaborazioni con accordo formalmente istituito. In questi casi
gli accordi devono descrivere chiaramente i ruoli e i compiti di
ciascun partecipante e definire la ripartizione degli aspetti
finanziari;
- la collaborazione allargata a soggetti diversi, pubblici o privati,
rappresentanti di categoria o di interessi diffusi, che risultino
coinvolti dall'ambito di interesse progettuale. Il partenariato e'
particolarmente favorito nei casi in cui rafforzi il carattere
innovativo o dimostrativo del progetto, la sua divulgazione e/o la
trasferibilita' delle tecniche o dei metodi sviluppati.
In base a quanto stabilito dall'art. 49, L.R. 20/00, sono escluse dal
presente bando, le proposte presentate da Comuni in forma singola.
6. Documentazione richiesta all'atto della presentazione della
proposta di progetto
La proposta di progetto deve essere articolata in una sezione tecnica
ed in una amministrativo-finanziaria per la cui elaborazione si
richiamano, a titolo esplicativo, gli elementi essenziali.
Sezione tecnica
Raccoglie le informazioni relative agli aspetti tecnico-progettuali e
sul tema o problema territoriale affrontato, utili a permettere la
valutazione della proposta.
Si compone dei seguenti, indispensabili contenuti:
- descrizione sintetica dell'ambito territoriale interessato dal
progetto in termini di valori e criticita' territoriali, anche
attraverso idonea documentazione cartografica;
- tipo di problematica paesaggistica o conflittualita' ambientale che
si intende affrontare con il progetto, con riferimento ai temi
vincolanti proposti al precedente punto 2;
- inquadramento dell'ambito territoriale nel sistema di
pianificazione e programmazione territoriale;
- obiettivi, risultati attesi, azioni progettuali e aspetti
metodologici che si intendono sviluppare;
- definizione schematica del programma delle attivita' di lavoro
previste.
Sezione amministrativa-finanziaria
Raccoglie le informazioni sugli aspetti amministrativi del progetto e
si compone della domanda formale di finanziamento della proposta,
avanzata dal proponente, datata e sottoscritta.
La mancanza o l'incompletezza della domanda formale costituisce
elemento di esclusione dal procedimento di valutazione.
La domanda deve contenere:
- il titolo e gli elementi identificativi della proposta
progettuale;
- i tempi e i costi complessivi previsti per l'elaborazione del
progetto e il contributo regionale richiesto;
- le informazioni sui partner e sulle forme di collaborazione e
accordi formati con essi;
- la dichiarazione che il progetto non usufruisce di altri contributi
pubblici per gli stessi ambiti territoriali o tematiche.
7. Termini di scadenza e modalita' di presentazione delle proposte
La proposta progettuale deve essere presentata da un soggetto
rappresentativo della forma associativa ed espressamente delegato
dalla stessa.
Tale soggetto sara' il beneficiario del contributo regionale e
provvedera' alla sua ripartizione tra i soggetti associati .
Le domande, corredate dalla documentazione richiesta, indicata al
precedente punto 6, devono essere presentate entro e non oltre il
giorno 15 ottobre 2003, alla Regione Emilia-Romagna, Direzione
generale Programmazione territoriale e Sistemi di mobilita', Servizio
Valorizzazione e Tutela del paesaggio, Via dei Mille n. 21 - 40121
Bologna.
Per domande inviate tramite Servizio postale fara' fede la data del
timbro postale.
Non sono ammesse le domande di contributo presentate oltre i termini
di scadenza sopraindicati.
La Regione si riserva di richiedere l'eventuale documentazione
mancante (ad esclusione della domanda formale di finanziamento) o
ulteriore informazione integrativa utile al fine di poter
correttamente valutare la proposta progettuale.
8. Risorse disponibili e vincoli finanziari
Per l'attuazione del presente bando e' disponibile la somma di Euro
97.000,00 per l'anno 2003, sul Capitolo di Bilancio regionale n.
30560 "Contributo per la formazione di progetti di tutela, recupero e
valorizzazione".
Il contributo regionale e' determinato per legge fino ad una
percentuale massima del 70% del costo complessivo di progetto
indicato nella domanda.
In funzione sia della necessita' di mantenere significativa la
sperimentazione con un sufficiente numero di proposte progettuali
finanziate e sia dell'esigenza di mantenere comunque sostanziale il
contributo regionale, e' altresi' fissato in Euro 24.250,00 il
contributo massimo erogabile per singolo progetto.
9. Verifica di ammissibilita' delle proposte presentate
Le proposte presentate saranno sottoposte ad una preliminare verifica
di ammissibilita' condotta, sulla base dei principi di esclusione
indicati nel presente atto.
L'istruttoria viene eseguita dagli uffici regionali competenti e ha
l'obiettivo di individuare le eventuali proposte non ammissibili al
successivo procedimento di valutazione.
Le proposte sono considerate ammissibili qualora:
- pervenute o inviate entro il termine di scadenza e con le modalita'
indicate al punto 7;
- presentate da uno dei soggetti indicati al punto 5;
- complete nella documentazione tecnica e amministrativa indicata al
punto 6;
- in possesso dei requisiti tecnico-progettuali indicati al punto
4.;
- coerenti con le finalita', temi e indirizzi progettuali indicati ai
punti 1. e 2.;
- non corrispondenti ad ambiti territoriali per i quali risultino
ancora in corso di stanziamento contributi regionali concessi in base
all'art. 49 della L.R. 20/00;
- non relative a progetti gia' conclusi o in stato di avanzata
definizione progettuale, ancorche' di iniziativa pubblica.
La mancanza di uno solo dei requisiti sopraindicati determina
l'inammissibilita' della domanda.
Della eventuale esclusione viene data comunicazione al soggetto
richiedente.
Le proposte ritenute ammissibili saranno sottoposte alla successiva
fase di valutazione ai fini della formazione della graduatoria.
10. Criteri e procedimento di valutazione delle proposte ammissibili
L'esame delle proposte risultate ammissibili e' effettuato da un
apposito nucleo di valutazione, costituito con determinazione del
Direttore generale alla Programmazione territoriale e Sistemi di
mobilita'.
Il nucleo di valutazione ha facolta' di richiedere chiarimenti e
integrazioni sulle proposte progettuali presentate.
Ai fini della formazione della graduatoria il nucleo di valutazione
considera il grado di rispondenza dei progetti alle finalita', temi,
indirizzi tecnico-metodologici indicati nel presente atto.
La valutazione tiene inoltre conto del diverso peso attribuito ai
criteri individuati, secondo quanto riportato nello schema seguente:
Criterio di valutazione: 1) obiettivi del progetto; modalita' di
valutazione: coerenza degli obiettivi in relazione alle finalita' del
bando; Peso: 3.
Criterio di valutazione: 2) organizzazione della struttura
progettuale; Modalita' di valutazione: articolazione delle azioni e
contenuti progettuali e metodologici della proposta in riferimento
agli obiettivi e alla efficacia della proposta; Peso: 1.
Criterio di valutazione: 3) qualita' delle azioni progettuali
previste; Modalita' di valutazione: caratteristiche e contenuti di
integrazione multidisciplinare e correlazione intersettoriale aspetti
di complessivita', innovazione e sperimentalita'; Peso: 3.
Criterio di valutazione: 4) qualita' del tema/problematica
territoriale da affrontare; Modalita' di valutazione: aspetti di
conflittualita', marginalita' degrado territiale in rapporto alle
potenzialita' e ai valori naturali e paesistici; Peso: 3.
Criterio di valutazione: 5) economicita' e fattibilita'; Modalita' di
valutazione: parametri di costo e rapporto dimensione
economica/dimensione progettuale; Peso: 1.
Criterio di valutazione: 6) attivita' di partecipazione partenariati
collaborazioni; Modalita' di valutazione: forme, modalita' e soggetti
partcipanti in coerenza con le azioni previste, al loro ruolo e
all'efficacia della proposta; Peso: 2.
Criterio di valutazione: 7) coerenza con il sistema di pianificazione
e programmazione territoriale; Modalita' di valutazione: rapporti con
gli obiettivi alla programmazione e pianificazione territoriale e con
le esigenze conoscitive e attuative delle amministrazioni coinvolte;
Peso: 2.
La graduatoria dei progetti sara' definita sulla base del punteggio
complessivamente ottenuto da ciascuna delle proposte ritenute
ammissibili tenuto conto che, per l'attribuzione dei punti,il nucleo
di valutazione utilizza i pesi ed i criteri sopradescritti.
Il nucleo di valutazione ha il compito di proporre alla Giunta
regionale l'approvazione della graduatoria, composta dalle proposte
ammissibili elencate secondo punteggi decrescenti, indicando per
ognuna di esse il finanziamento richiesto e quello ammissibile,
secondo le disposizioni del presente bando.
11. Condizioni generali per la concessione dei contributi
La Giunta regionale, con proprio successivo provvedimento, sulla base
dei risultati dell'attivita' del nucleo di valutazione, approva la
graduatoria delle proposte ammesse a contributo e il relativo
programma di finanziamento per l'anno 2003 dei Progetti di tutela,
recupero e valorizzazione, ai sensi dell'art. 49 della L.R. 20/00.
Tale atto disciplina altresi' le modalita' di erogazione dei
contributi e la forma contrattuale fra gli enti contraenti.
12. Strutture referenti
Sono strutture referenti: per la Regione, il Servizio Valorizzazione
e Tutela del paesaggio e per l'ente richiedente, il soggetto
individuato all'atto della presentazione della richiesta di
contributo.