REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 24 marzo 2003, n. 489

Approvazione disposizioni applicative Misura 2.i "Altre misure forestali" - Azione 3b "Interventi selvicolturali sostenibili" (iniziativa privata) - Piano regionale di Sviluppo rurale - Anno 2003

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Richiamati:                                                                     
- il Regolamento (CE) n. 1257 del 17/5/1999 relativo al sostegno allo           
sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo Orientamento e              
Garanzia (FEOGA);                                                               
- il Regolamento (CE) n. 1258/99 del Consiglio, sul finanziamento               
della politica agricola comune;                                                 
- il Regolamento (CE) n. 1750 del 23/7/1999 che reca disposizioni di            
applicazione del Regolamento (CE) n. 1257/1999;                                 
- il Regolamento (CE) n. 2603/99 della Commissione, che reca norme              
transitorie per il sistema di sostegno allo sviluppo rurale istituito           
dal Regolamento (CE) n. 1257/99 del Consiglio;                                  
- i Regolamenti (CE) n. 2075/00 e n. 1672/01 della Commissione, che             
modificano il predetto Regolamento n. 1750/99;                                  
- la deliberazione del Consiglio regionale n. 1338 del 19 gennaio               
2000, esecutiva, di approvazione, con modificazioni, del Piano                  
regionale di Sviluppo rurale della Regione Emilia-Romagna denominato            
"La qualita' dell'agricoltura per la qualita' dell'ambiente e del               
territorio" (di seguito richiamato per brevita' con la sigla PRSR),             
proposto dalla Giunta regionale con deliberazione n. 2060 del 10                
novembre 1999;                                                                  
- la decisione della Commissione Europea C (2000) 2153 del 20 luglio            
2000 che approva il Piano regionale di Sviluppo rurale della Regione            
Emilia-Romagna (Fondi strutturali 2000-2006);                                   
- la L.R. 30 gennaio 2001, n. 2 con la quale viene posto in                     
attuazione il PRSR, ed in particolare l'art. 2, comma 2;                        
- il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n.               
357, recante il Regolamento di attuazione della direttiva n.                    
92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e                  
seminaturali e della flora e della fauna selvatiche;                            
- il decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del                     
territorio 3 aprile 2000 "Elenco dei siti di importanza comunitaria e           
delle zone di protezione speciale, individuati ai sensi delle                   
Direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE";                                              
- la deliberazione della Giunta regionale 15 luglio 2002, n. 1242               
"Approvazione dell'elenco aggiornato e della nuova perimetrazione               
delle aree della regione Emilia-Romagna designate o da designare come           
pSIC (siti di importanza comunitaria), ai sensi della Direttiva                 
92/43/CEE;                                                                      
- la deliberazione della Giunta regionale 22 luglio 2002, n. 1333               
"Modifica dell'elenco aggiornato e della nuova perimetrazione delle             
aree della regione Emilia-Romagna designate o da designare come pSIC            
(siti di importanza comunitaria), ai sensi della Direttiva 92/43/CEE;           
richiamati, altresi':                                                           
- il Reg. (CE) n. 1663/95 inerente le modalita' di applicazione del             
Reg. (CEE) n. 729/70 per quanto riguarda la procedura di liquidazione           
dei conti del FEAOG - Sezione Garanzia;                                         
- la L.R. 23 luglio 2001, n. 21 che istituisce l'Agenzia regionale              
per le erogazioni in agricoltura (AGREA) per l'Emilia-Romagna;                  
- il decreto del Ministro delle Politiche agricole e forestali del 13           
novembre 2001 inerente il riconoscimento di AGREA quale organismo               
pagatore ai sensi dell'art. 4 del Reg. CEE n. 729/70, cosi' come                
modificato dall'art. 1 del Reg. (CE) n. 1287/95, per quanto riguarda            
i pagamenti - sul territorio della Regione Emilia-Romagna - relativi            
alle misure del PRSR;                                                           
visti, inoltre:                                                                 
- il punto 4 dell'allegato al citato Regolamento (CE) n. 1663/95 il             
quale prevede la facolta', da parte dell'Organismo pagatore, di                 
delegare in tutto od in parte ad altri organismi le funzioni di                 
autorizzazione e/o di servizio tecnico, purche' soddisfino le                   
condizioni ivi specificate;                                                     
- l'art. 3, comma 2 della citata L.R. 21/01, il quale prevede che i             
rapporti con gli Enti delegati alla gestione delle funzioni di                  
autorizzazione dei pagamenti degli aiuti comunitari, ai sensi e nel             
rispetto del punto 4) dell'allegato al Regolamento (CE) n. 1663/95              
per quanto riguarda la procedura di liquidazione dei conti del FEAOG,           
Sezione Garanzia, siano regolati da apposita convenzione, approvata             
dalla Giunta regionale con specifico atto;                                      
- la propria deliberazione n. 2700 del 3 dicembre 2001, con la quale            
si e' approvato lo schema tipo di detta convenzione;                            
dato atto che nelle funzioni di autorizzazione sono ricomprese le               
attivita' di ricezione delle domande di aiuto, l'esecuzione dei                 
controlli materiali ed amministrativi, il calcolo degli importi da              
liquidare, l'ammissibilita' del contributo e la constatazione e/o               
contestazione delle infrazioni, nonche' l'adozione degli atti                   
amministrativi necessari e conseguenti, in virtu' della richiamata              
regolamentazione comunitaria;                                                   
preso atto:                                                                     
- che AGREA ha provveduto, con specifiche convenzioni, a delegare               
alle Province e alle Comunita' Montane le funzioni di autorizzazione;           
- che le domande per la Misura 2.i, Azione 3b devono essere                     
presentate alle Amministrazioni territoriali competenti;                        
- che la Regione, in riferimento alle funzioni di indirizzo e di                
coordinamento che le competono, deve fornire le necessarie                      
indicazioni alle predette Amministrazioni circa l'attuazione                    
dell'Azione in questione;                                                       
dato atto che:                                                                  
- il Direttore generale all'Agricoltura ha istituito il Comitato di             
gestione del PRSR della Regione Emilia-Romagna con propria                      
determinazione n. 5933 del 26 giugno 2000;                                      
- il Direttore generale all'Agricoltura, con la sopracitata                     
determinazione 5933/00, ha nominato il funzionario regionale dott.              
Francesco Besio, Responsabile della Misura "n. 2.i Altre misure                 
forestali";                                                                     
- il Direttore generale alla Programmazione e Pianificazione                    
urbanistica, con propria determinazione n. 7029 del 26 luglio 2000,             
ha istituito il Gruppo di lavoro per la definizione delle procedure             
di attuazione delle misure forestali previste nel PRSR della Regione            
Emilia-Romagna;                                                                 
- a seguito della delibera regionale n. 2832 del 17/12/2001, la                 
competenza in materia e' stata trasferita alla Direzione generale               
Ambiente e Difesa del suolo e della costa;                                      
considerato che:                                                                
- nell'ambito del citato PRSR e' compresa la Misura n. "2.i - Altre             
misure forestali", inserita nell'Asse 2 "Ambiente" - Sottoasse                  
"Ambiente e Foreste";                                                           
- la suddetta Misura n. "2.i - Altre misure forestali" e' suddivisa             
nelle seguenti 5 azioni:                                                        
1 - Imboschimento dei terreni non agricoli;                                     
2 - Interventi di miglioramento eco-morfologico del territorio;                 
3a e 3b - Interventi selvicolturali sostenibili (iniziativa pubblica            
e iniziativa privata);                                                          
4 - Meccanizzazione forestale;                                                  
5 - Associazionismo forestale;                                                  
- le Azioni 1, 2 e 3a sono caratterizzate dall'essere strutturate               
secondo i criteri gestionali dei lavori di iniziativa pubblica (art.            
3 - L.R. 30/81), mentre le Azioni 3b, 4 e 5 sono strutturate in modo            
similare alle procedure in essere per la concessione di contributi a            
soggetti privati;                                                               
- il piano finanziario, allegato al soprarichiamato PRSR, prevede,              
per la Misura "2.i - Altre misure forestali" - periodo 2000/06, una             
disponibilita' finanziaria di 17,98 MEuro di contributo pubblico che,           
considerando anche la quota di contributo locale, determina un                  
importo complessivo di 23.635.000,00 Euro;                                      
- per la Misura "2.i - Altre misure forestali", limitatamente                   
all'Azione 3b "Interventi selvicolturali sostenibili" che prevede               
contributi in conto capitale ad operatori privati per la                        
realizzazione di interventi forestali pari all'80% delle spese                  
sostenute si dispone di un importo complessivo di 2.800.000,00 Euro;            
- che il soprarichiamato PRSR prevede che la raccolta delle domande,            
l'istruttoria e la predisposizione degli elenchi dei beneficiari                
siano effettuati da Province e Comunita' Montane quali Enti delegati            
in materia forestale (L.R. 30/81), per i territori di rispettiva                
competenza e, pertanto, occorre provvedere al riparto della somma               
complessiva fra i vari Enti calcolata sulla base delle seguenti                 
percentuali applicate alle superfici:                                           
- 15% sulla base della superficie territoriale di ciascun Ente                  
delegato;                                                                       
-  65% sulla base della superficie forestale (al netto dei pioppeti)            
di ciascun Ente delegato;                                                       
- 5% sulla base della superficie boscata assoggettata a piano                   
economico (d'assestamento forestale) ricadente in ciascun Ente                  
delegato;                                                                       
- 10% sulla base della superficie delle aree naturali protette                  
(Parchi nazionali, Parchi regionali e Riserve naturali regionali)               
presenti all'interno del territorio di ciascun Ente delegato;                   
- 5% sulla base della superficie delle aree pSIC e ZPS presenti nel             
territorio ciascun Ente delegato, relativamente alle sole aree                  
esterne alle aree naturali protette;                                            
vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di                
organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna",           
ed in particolare l'art. 37, comma 4;                                           
viste le proprie deliberazioni:                                                 
- n. 2774 del 10 dicembre 2001 concernente "Direttiva sulle modalita'           
di espressione dei pareri di regolarita' amministrativa e contabile             
dopo l'entrata in vigore della L.R. 43/01;                                      
- n. 2775 del 10 dicembre 2001 concernente "Disposizioni per la                 
revisione dell'esercizio delle funzioni dirigenziali e dei controlli            
interni a seguito della entrata in vigore della L.R. 43/01;                     
- n. 2832 del 17 dicembre 2001 concernente "Riorganizzazione delle              
posizioni dirigenziali della Giunta regionale - Servizi e                       
professional";                                                                  
- n. 3021 del 28 dicembre 2001 concernente "Approvazione degli atti             
di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale";                       
dato atto dei pareri favorevoli espressi:                                       
- dal Responsabile del Servizio Programmi, Monitoraggio e                       
Valutazione, dott. Giorgio Poggioli, in ordine alla compatibilita'              
del presente atto con i contenuti del PRSR;                                     
- dal Direttore generale Ambiente e Difesa del suolo e della costa,             
dott.ssa Leopolda Boschetti e dal Responsabile del Servizio Parchi e            
Risorse forestali, dott. Enzo Valbonesi, ai sensi dell'art. 37 -                
quarto comma della L.R. 43/01 e della deliberazione 2774/01, in                 
merito, rispettivamente, alla legittimita' della presente                       
deliberazione ed alla regolarita' tecnica;                                      
su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Ambiente e Sviluppo                 
sostenibile;                                                                    
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di attivare l'Azione 3b "Interventi selvicolturali sostenibili"              
(iniziativa privata) della Misura 2.i;                                          
2) di approvare, per l'annualita' 2003, il sottoelencato riparto                
finanziario che definisce per ciascun Ente delegato l'importo massimo           
complessivo di spesa finanziabile ed il corrispondente contributo:              
Ente delegato  Spesa  Contributo     ammissibile  Euro  Euro                 
Comunita' Montana Valle del Tidone  12.908,00  10.326,40                        
Comunita' Montana Appennino                                                     
Piacentino  134.036,00  107.228,80                                              
Comunita' Montana Valli Nure e Arda  147.672,00  118.137,60                     
Comunita' Montana Valli Taro e Ceno  394.968,00  315.974,40                     
Comunita' Montana Appennino                                                     
Parma Est  158.620,00  126.896,00                                               
Comunita' Montana Appennino                                                     
Reggiano  232.008,00  185.606,40                                                
Comunita' Montana Appennino                                                     
Modena Ovest  58.296,00  46.636,80                                              
Comunita' Montana del Frignano  175.840,00  140.672,00                          
Comunita' Montana Appennino                                                     
Modena Est  37.660,00  30.128,00                                                
Comunita' Montana Valle del                                                     
Samoggia  25.900,00  20.720,00                                                  
Comunita' Montana Alta e Media                                                  
Valle Reno  187.040,00  149.632,00                                              
Comunita' Montana Cinque Valli                                                  
Bolognesi  124.544,00  99.635,20                                                
Comunita' Montana Valle del Santerno  37.268,00  29.814,40                      
Comunita' Montana Appennino                                                     
Faentino  77.672,00  62.137,60                                                  
Comunita' Montana Valli del Montone   e Tramazzo ("Acquacheta")                 
88.648,00  70.918,40                                                            
Comunita' Montana Appennino                                                     
Forlivese  150.500,00  120.400,00                                               
Comunita' Montana Appennino                                                     
Cesenate  192.808,00  154.246,40                                                
Comunita' Montana Valle del                                                     
Marecchia  11.032,00  8.825,60                                                  
Provincia di Piacenza  56.476,00  45.180,80                                     
Provincia di Parma  62.944,00  50.355,20                                        
Provincia di Reggio Emilia  60.284,00  48.227,20                                
Provincia di Modena  40.544,00  32.435,20                                       
Provincia di Bologna  66.920,00  53.536,00                                      
Provincia di Ferrara  141.148,00  112.918,40                                    
Provincia di Ravenna  77.252,00  61.801,60                                      
Provincia di Forli'-Cesena  28.504,00  22.803,20                                
Provincia di Rimini  18.508,00  14.806,40                                       
Totale  2.800.000,00  2.240.000,00                                              
3) di approvare le "Disposizioni applicative" (Allegato A) e la                 
"Modulistica" (Allegato B e B2) relativa alla richiesta di pagamento            
del contributo;                                                                 
4) di dare atto, inoltre, che per la suddetta Azione, le quote di               
finanziamento a carico dell'Unione Europea, dello Stato, della                  
Regione e dei beneficiari, sono cosi' ripartite:                                
- quota pubblica pari al 80% della spesa ammissibile cosi' suddivisa:           
- Unione Europea: 50%;                                                          
- Stato: 35%;                                                                   
- Regione: 15%;                                                                 
- quota beneficiari privati pari al 20% della spesa ammissibile;                
5) di stabilire che ogni Ente delegato provvedera' a redigere uno               
specifico bando per la presentazione delle domande, entro 6 mesi                
dalla pubblicazione del presente atto nel Bollettino Ufficiale                  
regionale, ed approvera' una graduatoria delle medesime                         
suddividendole tra ammesse, ammissibili e non ammissibili a                     
finanziamento;                                                                  
6) di stabilire che gli interventi dovranno essere realizzati e le              
relative spese rendicontate agli Enti delegati entro il 30/9/2005 e             
che, a loro volta, gli Enti delegati dovranno inoltrare i relativi              
documenti all'AGREA, al massimo, entro il 30/12/2005;                           
7) di dare atto che ai pagamenti provvedera' direttamente l'Organismo           
pagatore preposto, previo invio dei documenti contabili da parte                
degli Enti delegati;                                                            
8) di dare mandato al Direttore generale Ambiente e Difesa del suolo            
e della costa di poter apportare, tramite determinazioni, eventuali             
modifiche alle disposizioni applicative ed alla modulistica allegate            
al presente atto, nonche' di modificare i riparti finanziari tra le             
diverse Azioni della Misura 2.i;                                                
9) di dare atto che, quale Responsabile della Misura n. "2.i - Altre            
misure forestali", e' stato nominato con la determinazione,                     
richiamata nelle premesse, n. 5933 del 26 giugno 2000, il funzionario           
regionale dott. Francesco Besio;10) di stabilire, infine, che il                
presente atto sia pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione             
Emilia-Romagna.                                                                 
ALLEGATO A                                                                      
Piano regionale di Sviluppo rurale - Misura 2.i - "Altre misure                 
forestali"                                                                      
Disposizioni applicative per l'Azione 3b - Interventi selvicolturali            
sostenibili. Iniziativa privata                                                 
INDICE                                                                          
 1. Finalita'                                                                   
 2. Tipologie di intervento                                                     
 3.  Area di applicazione                                                       
 4.  Beneficiari                                                                
 5.  Domande di finanziamento                                                   
 6.  Modulistica, progetto e documentazione                                     
 7.  Istruttoria delle domande                                                  
 8.  Impegni del beneficiario                                                   
 9.  Rendicontazione delle spese e liquidazione dei contributi                  
10.  Monitoraggio e controlli                                                   
1. FINALITA'                                                                    
Gli obiettivi generali perseguiti dall'Azione 3b, in sintonia con la            
strategia complessiva del PRSR, sono rivolti a promuovere il                    
miglioramento economico, ecologico e sociale delle foreste attraverso           
interventi strutturali ed infrastrutturali nelle superfici boscate ed           
opere di prevenzione degli incendi, e, in particolare, al                       
raggiungimento dei seguenti fini:                                               
- promuovere la gestione sostenibile e la protezione delle foreste;             
- promuovere la diffusione di attivita' agricole e forestali volte a            
sviluppare la fruizione pubblica del territorio rurale;                         
- promuovere il miglioramento strutturale dei boschi finalizzati alla           
produzione legnosa;                                                             
- promuovere l'aumento del livello di biodiversita' nelle aree                  
forestali o ex agricole e migliorare la qualita' ecologica delle                
superfici boscate.                                                              
La realizzazione di interventi di salvaguardia e di miglioramento dei           
soprassuoli forestali costituisce un'azione necessaria al fine di               
conservare e, possibilmente, potenziare il grado di naturalita' e di            
biodiversita' ambientale nelle zone appenniniche, compatibilmente con           
la sussistenza e lo sviluppo delle attivita' imprenditoriali presenti           
o potenziali.                                                                   
Obiettivi specifici di settore:                                                 
- promuovere il miglioramento economico, ecologico e sociale delle              
foreste attraverso interventi strutturali ed infrastrutturali nelle             
aree boscate ed opere di prevenzione degli incendi;                             
- incentivare la gestione dei boschi verso il governo dell'alto                 
fusto;                                                                          
- incentivare l'evoluzione dei rimboschimenti artificiali verso                 
popolamenti misti con componenti autoctone;                                     
- recuperare gli ambienti favorevoli all'insediamento ed alla                   
crescita della fauna selvatica;                                                 
- valorizzare le risorse del bosco (ambientali, produttive,                     
protettive, turistico-ricreative);                                              
- incrementare quantitativamente e migliorare qualitativamente i                
soprassuoli forestali di proprieta' privata;                                    
- migliorare la qualita' ecologica e la diversita' biologica dei                
popolamenti forestali;                                                          
- restaurare e conservare i soprassuoli boschivi rari o                         
particolarmente significativi;                                                  
- ridurre il rischio di incendi boschivi;                                       
- contribuire al mantenimento delle popolazioni locali nelle aree               
rurali svantaggiate anche attraverso la creazione di opportunita' di            
lavoro qualificate, in particolare all'interno delle aziende                    
agricole;                                                                       
- contribuire alla creazione ed al rafforzamento di imprese forestali           
qualificate.                                                                    
2. TIPOLOGIE DI INTERVENTO                                                      
Le tipologie di intervento ammissibili a contributo sono le seguenti:           
1.  conversioni di bosco ceduo in alto fusto (superficie accorpata              
minima: 1,00 ha);                                                               
2.  diradamenti di impianti artificiali di conifere e relative                  
spalcature (superficie accorpata minima: 0,30 ha);                              
3.  interventi conservativi di cenosi forestali caratteristiche:                
potenziali boschi da seme, boschi di particolare interesse                      
paesaggistico, ambienti forestali di elevato valore storico                     
testimoniale (sono ammissibili anche interventi su piante singole,              
filari, siepi e gruppi di piante);                                              
4.  interventi di recupero e di manutenzione straordinaria dei                  
castagneti da frutto (superficie accorpata minima: 0,30 ha);                    
5.  interventi selvicolturali di prevenzione degli incendi boschivi e           
contenimento delle specie infestanti (limitatamente alle specie                 
infestanti riportate nelle PMPF) (superficie accorpata minima: 0,50             
ha);                                                                            
6.  opere di manutenzione straordinaria della viabilita' di interesse           
forestale, purche' classificate vicinali ad uso pubblico o privato e            
qualora previste in un Piano di assestamento forestale.                         
Sono, altresi', ammissibili piccoli interventi di sistemazione                  
idraulico-forestale, purche' inserite all'interno di un progetto piu'           
ampio di selvicoltura che preveda una o piu' tipologie tra quelle               
sopra richiamate.                                                               
3. AREA DI APPLICAZIONE                                                         
L'Azione 3b si applica su tutto il territorio regionale,                        
limitatamente ad aree di proprieta' di privati o di loro associazioni           
ovvero di Comuni o di loro associazioni.                                        
Ai sensi dell'art. 10 della Legge 21/11/2000, n. 353 "Legge quadro in           
materia di incendi boschivi", qualora l'area oggetto di intervento              
sia stata percorsa da incendio negli ultimi 5 anni, e' necessaria               
l'autorizzazione da parte del Ministero dell'Ambiente per le aree               
naturali protette statali e della Regione negli altri casi; pertanto,           
l'ente beneficiario e' tenuto ad allegare alla domanda anche la                 
specifica autorizzazione concessa rispettivamente dal Ministero                 
dell'Ambiente, o della Regione.                                                 
4. BENEFICIARI                                                                  
Possono accedere ai contributi dell'Azione 3b i seguenti soggetti:              
1.  Comuni o loro associazioni;                                                 
2.  Consorzi forestali, costituiti ai sensi della Legge 30/81;                  
3.  Proprieta' collettive;                                                      
4.  Aziende agroforestali;                                                      
5.  Altri proprietari di boschi.                                                
I beneficiari, per essere ammessi al contributo, devono essere i                
proprietari dei terreni o possedere un titolo di conduzione di tutti            
i terreni oggetto di domanda, valido per l'intero periodo di impegno            
(da dimostrare con documentazione giustificativa del diritto di                 
possesso e/o disponibilita' se diverso da quello indicato dal                   
certificato catastale, copia dell'eventuale contratto di affitto                
registrato, ecc.).                                                              
Nel caso di richiedente non proprietario dei terreni, come nel caso             
di azienda in affitto o comodato, la corresponsione del contributo e'           
consentita a condizione che la proprieta' (ogni comproprietario)                
rilasci al beneficiario una dichiarazione scritta di assenso di                 
assunzione dell'impegno.                                                        
Nel caso in cui la durata della concessione o dell'affitto sia                  
inferiore a quella dell'impegno che si intende assumere, il                     
richiedente, all'atto della presentazione della domanda, dovra'                 
essere in possesso dell'atto di concessione, o di un atto attestante            
l'attivazione delle procedure per il rinnovo della medesima, oltre              
all'assenso della proprieta' dei terreni.                                       
5. DOMANDE DI FINANZIAMENTO                                                     
Le Province e le Comunita' Montane, sulla base del presente                     
bando-tipo, predispongono i rispettivi bandi attuativi, entro 6 mesi            
dalla data di pubblicazione del presente atto nel Bolletino Ufficiale           
regionale, uniformandosi ai punti gia' definiti ed apportando                   
eventuali elementi integrativi compatibili con le modalita'                     
applicative descritte nel presente atto; le procedure amministrative            
e la tempistica saranno definiti da ciascun ente sulla base di                  
proprie valutazioni, ferma restando la necessita' di rispettare i               
tempi e gli indirizzi tecnici contenuti nel presente bando-tipo                 
regionale.                                                                      
Copia dei bandi predisposti dagli Enti delegati dovranno essere                 
inviati alla Regione Emilia-Romagna, entro 30 giorni dalla loro                 
approvazione.                                                                   
Gli stessi Enti delegati provvederanno, pertanto, all'elaborazione              
dei bandi locali di attivazione dell'Azione, alla relativa                      
pubblicizzazione, alla raccolta delle domande, all'istruttoria delle            
medesime, all'approvazione delle rispettive graduatorie,                        
all'approvazione delle liquidazioni ed alla rendicontazione delle               
spese, con trasmissione degli elenchi dei beneficiari direttamente              
all'Organismo pagatore (AGREA), concordandone preventivamente gli               
aspetti amministrativi e contabili.                                             
L'Ente delegato puo' inserire, nel proprio bando, un limite massimo             
di spesa per ogni singola domanda.                                              
Il contributo per ogni intervento e' pari all'80% dell'importo delle            
spese ammissibili riferite alle tipologie dei lavori compresi                   
nell'elenco prezzi per opere forestali di iniziativa pubblica                   
approvato con la deliberazione della Giunta regionale n. 2892 del               
17/12/2001; gli importi di ciascuna tipologia devono essere ridotti             
dell'aliquota del 12% corrispondente all'utile di impresa.                      
Oltre ai lavori possono essere ammesse le relative spese IVA, solo su           
presentazione delle fatture, e le spese generali, anch'esse su                  
presentazione di fatture e nel limite dell'8% dell'importo lavori;              
queste ultime sono comprensive degli eventuali oneri derivanti                  
dall'applicazione del "Piano per la sicurezza" previsto dalla                   
legislazione vigente.                                                           
Le domande, redatte utilizzando l'apposita modulistica informatizzata           
approvata dall'Organismo pagatore (AGREA), nonche' corredate di tutta           
la documentazione richiesta di seguito elencata, devono essere                  
trasmesse a Province e Comunita' Montane entro i termini e con le               
modalita' previste dai rispettivi bandi locali.                                 
Gli elenchi delle domande, suddivise a seguito dell'istruttoria in              
"ammesse", "ammissibili" e "non ammissibili", dovranno essere                   
inoltrati, da parte degli Enti delegati, all'Organismo pagatore                 
(AGREA), sia su carta che su supporto informatizzato, per                       
l'espletamento delle attivita' amministrative previste ed il                    
successivo versamento del contributo ai beneficiari.                            
Domande integrative                                                             
Nel caso si rendesse necessario, successivamente alla presentazione             
delle domande, apportare modifiche agli elementi indicati nelle                 
stesse, il richiedente e' tenuto a presentare una domanda di                    
variante/rettifica con indicate le variazioni che possono interessare           
sia i dati anagrafici, sia le tipologie di intervento, sia                      
l'ubicazione degli stessi.                                                      
All'Ente delegato compete la verifica dell'ammissibilita' di tali               
domande, anche in considerazione di un'eventuale conseguente diversa            
collocazione della domanda stessa nella graduatoria originaria.                 
Gli Enti delegati competenti dovranno informare i richiedenti e                 
l'AGREA dell'accoglimento o meno di dette variazioni, e, in caso                
affermativo, trasmettere il relativo adeguamento dei dati contenuti             
nella modulistica.                                                              
6. MODULISTICA, PROGETTO E DOCUMENTAZIONE                                       
Modulistica                                                                     
Le domande devono essere compilate su apposita modulistica                      
informatizzata approvata dall'Organismo pagatore (per una corretta              
compilazione della modulistica occorre consultare le relative                   
istruzioni esplicative).                                                        
La modulistica e' composta dai seguenti modelli:                                
- Modello base, composto da:                                                    
Quadro A: contiene i dati identificativi del richiedente e le                   
modalita' di pagamento prescelte;                                               
Quadro B: contiene gli aspetti finanziari della domanda;                        
Quadro C: contiene i dati relativi alla forma giuridica del                     
richiedente;                                                                    
Quadro D: contiene la dichiarazione di accettazione delle condizioni            
di concessione dei contributi da parte del richiedente e l'elenco               
degli allegati compilati.                                                       
- Allegato A: Consistenza zootecnica                                            
- Allegato B: Forma di conduzione                                               
- Allegato C: Manodopera                                                        
- Allegato E: Attivita' connesse svolte in azienda                              
- Allegato H: Terreni: in esso vanno riportati gli estremi catastali            
dei terreni dell'azienda agricola oggetto di intervento                         
- Allegato H1: Terreni: in esso vanno riportati gli estremi catastali           
degli altri terreni dell'azienda agricola non oggetto di intervento             
- Allegato I: Interventi: in esso vanno riportati le finalita' e gli            
aspetti economici dei  progetti presentati (riepilogo del computo               
metrico estimativo suddiviso per finalita').                                    
Nel caso il richiedente non sia un'azienda agricola la modulistica da           
presentare e' limitata al Modello base, all'Allegato H ed                       
all'Allegato I.                                                                 
Documentazione                                                                  
Alla domanda di finanziamento, debitamente compilata e firmata, deve            
essere allegato il progetto definitivo: e' facolta' dell'Ente                   
delegato specificare nel proprio bando se tale progetto deve essere             
inoltrato gia' all'atto di presentazione della domanda o solo nel               
caso in cui la domanda venga ammessa a contributo; secondo                      
quest'ultima ipotesi l'Ente delegato puo' richiedere che in allegato            
alla domanda venga presentato almeno un progetto di massima o una               
scheda tecnica.                                                                 
Progetto                                                                        
Il progetto definitivo delle opere previste e' costituito dai                   
seguenti elementi:                                                              
- relazione generale con indicazione delle finalita' del progetto e             
descrizione dell'area di intervento, con particolare riferimento alle           
caratteristiche ambientali e naturali; in particolare, si dovra'                
indicare, anche in termini quantitativi, se l'area oggetto di                   
intervento ricade, integralmente o parzialmente, in una delle                   
seguenti aree di tutela ambientale o di gestione forestale:                     
- parchi nazionali, interregionali o regionali istituiti;                       
- riserve naturali statali o regionali istituite;                               
- aree di interesse paesaggistico-ambientale, aree di tutela dei                
caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d'acqua ed aree di                
tutela naturalistica individuate dal Piano territoriale paesistico              
regionale (artt. 17, 18, 19 e 25) e/o dal Piano territoriale di                 
coordinamento provinciale, qualora vigente;                                     
- area di riequilibrio ecologico (ARE) istituita;                               
- zona di protezione speciale (ZPS) istituita;                                  
- sito di interesse comunitario proposto (pSIC);                                
- area oggetto di piano di assestamento;                                        
- area all'interno di consorzi forestali, con il piano di                       
assestamento in corso di realizzazione o di approvazione.                       
- relazione tecnica con descrizione analitica dei lavori previsti;              
per quanto riguarda i progetti che ricadono interamente o                       
parzialmente nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e, analogamente,           
per quanto concerne gli interventi previsti nei Siti di importanza              
comunitaria proposti (pSIC), ai sensi del DPR n. 357 dell'8/9/1997 e            
del DM 3/4/2000, nonche' delle delibere di Giunta regionale n. 1017             
del 22/6/1999, n. 1242 del 15/7/2002 e n. 1333 del 22/7/2002, la                
relazione deve contenere la descrizione e l'ubicazione cartografica             
delle opere e delle attivita' previste e degli elementi naturali                
presenti nell'area oggetto di intervento, seguendo quanto indicato              
nella determinazione regionale n. 3825 del 7/5/2002;                            
- computo metrico estimativo dei lavori previsti e "sintesi degli               
interventi per finalita'" (quantita' ed importo lavori, comprese le             
spese generali e l'IVA);                                                        
- cartografia, su Carta tecnica regionale in scala 1:10.000 o                   
1:5.000, con la precisa delimitazione areale degli interventi ed                
indicazione delle tipologie dei lavori previsti;                                
- cartografia catastale, con la precisa delimitazione areale degli              
interventi ed indicazione delle tipologie dei lavori previsti;                  
- elenco terreni, elenco dei mappali dei terreni oggetto di                     
intervento;                                                                     
- elaborati grafici dei manufatti (sezioni, disegni, ecc.), qualora             
previsti nel progetto;                                                          
- documentazione fotografica dell'area oggetto di intervento (non               
obbligatoria).                                                                  
Ciascun progetto definitivo, deve essere firmato da un tecnico                  
abilitato all'esercizio della professione competente e dal                      
beneficiario.                                                                   
La scheda tecnica preliminare, qualora prevista dal bando dell'Ente             
delegato, dovra' contenere:                                                     
- l'elenco delle particelle oggetto di domanda di aiuto;                        
- l'illustrazione dei lavori previsti;                                          
- l'individuazione dei caratteri aventi rilevanza ai fini                       
dell'attribuzione dei punteggi per la formazione delle graduatorie              
(dei caratteri "documentabili" dovra' essere poi dato riscontro in              
allegato alla progettazione definitiva, in caso di esito favorevole             
della domanda);                                                                 
- l'indicazione delle superfici oggetto di domanda e dei relativi               
estremi catastali;                                                              
- l'indicazione sulla destinazione d'uso negli strumenti urbanistici            
(vigenti ed anche solo adottati) dei terreni oggetto di domanda (cio'           
al fine fornire garanzie sul mantenimento degli impegni che si                  
intende assumere).                                                              
Entro e non oltre 45 giorni dalla data di pubblicazione delle                   
graduatorie, i beneficiari, pena la non concessione del contributo,             
dovranno perfezionare la domanda mediante la presentazione del                  
progetto definitivo.                                                            
Il contenuto tecnico dell'elaborato di progetto dovra' corrispondere            
alle indicazioni contenute nella domanda ed alle eventuali modifiche            
prescritte dall'Ente delegato.                                                  
Ulteriore documentazione                                                        
Qualora l'area ricada anche parzialmente in aree SIC e/o ZPS, il                
richiedente dovra' allegare una relazione descrittiva come                      
espressamente indicato nell'atto deliberativo di Giunta n. 1442 del             
17/7/2001 e nella determinazione regionale n. 3825 del 7/5/2002.                
Nel caso in cui il richiedente abbia gia' inoltrato una richiesta di            
finanziamento del progetto ad altro Ente pubblico, il richiedente               
deve allegare una dichiarazione nella quale si indicano gli estremi             
della suddetta richiesta di finanziamento.                                      
Qualora l'area oggetto di intervento sia stata percorsa da incendio             
negli ultimi 5 anni, il beneficiario e' tenuto ad allegare alla                 
domanda la specifica autorizzazione concessa dal Ministero                      
dell'Ambiente, se l'area ricade all'interno di aree naturali protette           
statali, o dalla Regione negli altri casi.                                      
In riferimento all'eventuale esistenza di casi particolari, per                 
quanto concerne i dati catastali delle particelle oggetto di                    
intervento (riquadro 2 degli Allegati H e H1), va allegata la                   
relativa documentazione giustificativa.                                         
Nel caso di conduzione di terreni da parte di soggetti diversi dal              
proprietario, e' necessaria la documentazione comprovante il diritto            
di conduzione di tutti i terreni oggetto di domanda, valido per                 
l'intero periodo di impegno (copia dell'eventuale contratto di                  
affitto registrato, ecc.) e, inoltre, la dichiarazione scritta di               
assenso dell'assunzione dell'impegno da parte di ogni proprietario o            
comproprietario.                                                                
Nel caso in cui la durata della concessione o dell'affitto sia                  
inferiore a quella dell'impegno che si intende assumere, il                     
richiedente, all'atto della presentazione della domanda, dovra'                 
essere in possesso dell'atto di concessione, o di un atto attestante            
l'attivazione delle procedure per il rinnovo della medesima, oltre              
all'assenso della proprieta' dei terreni.                                       
Infine, il richiedente deve allegare alla domanda di finanziamento              
anche una lista dei documenti presentati: questo documento va vistato           
dall'Ufficio ricevente all'atto della ricezione della domanda.Con la            
firma apposta in calce alla domanda (Modello base), il richiedente si           
assume tutte le responsabilita' in merito alla veridicita' delle                
dichiarazioni contenute ed e', pertanto, informato che, nel caso di             
dichiarazioni mendaci, verranno applicate le sanzioni previste dagli            
artt. 483, 495 e 496 del Codice penale e dovra' provvedere alla                 
restituzione, con gli interessi, dell'indebito percepito,                       
determinando, cosi', la decadenza del diritto al beneficio.                     
In sintesi, ogni domanda di finanziamento e' composta dai                       
sopraelencati moduli e dai seguenti documenti (1 copia):                        
- Progetto                                                                      
1. Progetto definitivo oppure scheda tecnica preliminare.                       
- Documentazione                                                                
1. Eventuale relazione descrittiva per domande inerenti particelle              
anche parzialmente comprese in aree SIC e/o ZPS, come espressamente             
indicato nell'atto deliberativo di Giunta n. 1442 del 17/7/2001 e               
nella determinazione regionale n. 3825 del 7/5/2002.                            
2. Eventuale autorizzazione del Ministero dell'Ambiente o della                 
Regione se l'area e' stata percorsa da incendio negli ultimi 5 anni e           
si trova, rispettivamente, all'interno di aree naturali protette                
statali o in altre aree.                                                        
3. Eventuale dichiarazione di richiesta di finanziamento ad altro               
Ente pubblico o struttura regionale diversa da quella competente per            
l'istruttoria della domanda.                                                    
4. Eventuale documentazione giustificativa in riferimento                       
all'esistenza di casi particolari per quanto concerne i dati                    
catastali delle particelle oggetto di intervento (Riquadro 2 degli              
Allegati H e H1).                                                               
5. Eventuale dichiarazione di assenso all'assunzione di impegno da              
parte del proprietario o dichiarazione sostitutiva nella quale il               
richiedente attesta l'avvenuta autorizzazione all'assunzione                    
dell'impegno da parte della proprieta', o dei comproprietari (se il             
conduttore non ha la piena proprieta' dei terreni oggetto di                    
impegno).                                                                       
6. Lista dei documenti presentati.                                              
Il richiedente, al fine di dichiarare i requisiti richiesti, puo'               
presentare documentazione originale o autenticata, o dichiarazione              
sostitutiva di certificazione o di atto notorio.                                
Nel caso in cui i documenti fossero gia' in possesso                            
dell'Amministrazione a cui si presenta la domanda, il richiedente               
potra' elencarli in apposita dichiarazione, precisando gli estremi              
delle pratiche cui sono allegati, attestando la conferma di validita'           
della situazione in essi rappresentata.                                         
Qualora i documenti non risultassero corrispondenti a quanto indicato           
nella lista di accompagnamento, la domanda non sara' ammissibile.               
Eventuali documenti presentati oltre il termine di presentazione                
delle domande non saranno ammessi.                                              
Tra i documenti che attestano il possesso dei requisiti richiesti, si           
comprendono:                                                                    
- la documentazione giustificativa del diritto di possesso e/o                  
disponibilita' se diverso da quello indicato nel certificato                    
catastale (ad esempio: contratto di affitto o altro valido titolo di            
conduzione, debitamente registrato);                                            
- l'eventuale delega in caso di piu' titolari dell'Azienda agricola;            
- se ricorre il caso, il modello 26 (variazione di qualita' di                  
coltura) oppure la ricevuta della richiesta di variazione all'ex                
Ufficio Tecnico erariale;                                                       
- l'eventuale autorizzazione scritta della proprieta';                          
- l'eventuale autorizzazione scritta dei comproprietari, se il                  
conduttore non ha la piena proprieta' dei terreni oggetto di impegno.           
Con la firma apposta in calce alle domande ed ai relativi allegati,             
il richiedente si assume tutte le responsabilita' in merito alla                
veridicita' delle dichiarazioni contenute ed e', pertanto, informato            
che, nel caso di dichiarazioni mendaci, verranno applicate le                   
sanzioni previste dagli artt. 75 e 76 del DPR 445/00.                           
Nel caso di dichiarazioni sostitutive di atto notorio, la firma deve            
essere apposta in presenza del dipendente addetto, ovvero la                    
dichiarazione dovra' essere presentata unitamente ad una copia                  
fotostatica del documento d'identita'.                                          
Le indicazioni per la corretta identificazione dei codici da                    
attribuire per l'archiviazione informatica dei dati relativi alle               
superfici ed alle relative azioni saranno diffuse da parte della                
Regione e dell'AGREA in concomitanza con la distribuzione agli Enti             
territorialmente competenti del software relativo alla gestione delle           
domande.                                                                        
7. ISTRUTTORIA DELLE DOMANDE                                                    
Le Province e le Comunita' Montane, sono tenute ad effettuare                   
l'istruttoria delle domande nei tempi previsti dal bando tipo                   
regionale e dai rispettivi bandi locali e, in particolare:                      
- valutano l'ammissibilita' delle domande pervenute, attraverso la              
verifica della presenza dei seguenti requisiti:                                 
- titolarita' del richiedente a presentare la domanda di                        
finanziamento;                                                                  
- rispetto della scadenza del termine di presentazione della domanda;           
- completezza della documentazione tecnica ed amministrativa                    
presentata;                                                                     
- selezionano le domande pervenute:                                             
il responsabile dell'istruttoria incaricato della valutazione e della           
selezione delle domande attribuisce i punteggi applicando i seguenti            
criteri:                                                                        
Misura 2.i - Azione 3b: Priorita' e relativi punteggi                           
Punteggio complessivo         (valido per la graduatoria)                    
Punteggio  Priorita'  Punteggio  Integrativo    regionale                 
dell'ente  Totale                                                               
A  Richiedente titolare di una                                                  
  azienda agricola, purche' residente                                           
  presso l'azienda stessa                                                       
  (limitatamente alle tipologie                                                 
  3, 4 e 5)  15  0-3                                                            
B  Consorzi forestali (costituiti ai                                            
  sensi della L.R. 30/81) o aree                                                
  soggette a Piano di assestamento                                              
  forestale approvato e vigente  14  0-3                                        
C  Terreni compresi nei Parchi                                                  
  nazionali nei Parchi regionali e                                              
  nelle Riserve naturali (L.R. 11/88)  12  0-3                                  
D  Terreni compresi nelle Zone                                                  
  di Protezione speciale (ZPS) e nei                                            
  Siti di importanza comunitaria                                                
  (pSIC) individuati in applicazione                                            
  delle Direttive 79/409/CEE                                                    
  e 92/43/CEE  11  0-3                                                          
E  Terreni compresi nelle Zone di                                               
  pregio individuate dal PTPR                                                   
  e/o dai PTCP quali:                                                           
  - zone di tutela dei caratteri                                                
  ambientali di laghi, bacini e                                                 
  corsi d'acqua                                                                 
  - zone di tutela dei corpi idrici                                             
  superficiali e sotterranei                                                    
  - zone di particolare interesse                                               
  paesaggistico-ambientale                                                      
  - zone di tutela naturalistica  7  0-3                                        
F  Terreni situati in continuita'                                               
  (aderenza per contatto di superfici                                           
  aventi larghezza almeno di 20 m)                                              
  con terreni gia' oggetto di analogo                                           
  intervento (limitatamente alla                                                
  tipologia 1)  5  0-3                                                          
G  Terreni di estensione superiore                                              
  ai 3 ha  3  0-3                                                               
H  Terreni che il richiedente si                                                
  impegna a rendere fruibili mediante                                           
  idonee indicazioni e la                                                       
  predisposizione di accessi  2  0-3                                            
I  Terreni compresi nelle zone di tutela                                        
  non individuate nel PTPR, ma                                                  
  definite tali in Piani approvati da                                           
  Autorita' di Bacino o in vigenti                                              
  Piani territoriali provinciali                                                
  (es. oasi, zone vulnerabili,                                                  
  pertinenze idrauliche, ecc.), aree                                            
  ricomprese in accordi agroambientali,                                         
  o altre aree o soggetti prioritari  0  0-3                                    
L  Tipologie di intervento, ad esclusione                                       
  della tipologia 6: manutenzione                                               
  strade forestali  0  0-5                                                      
M  Altre categorie di soggetti beneficiari  0  0-3                              
N  Altre aree preferenziali  0  0-3                                             
In sintesi, gli Enti delegati (Province e Comunita' Montane) nel                
proprio bando definiscono il punteggio totale per ogni tipologia di             
beneficiario o di area preferenziale utilizzando i punteggi riportati           
nella tabella ed eventualmente modificandoli attraverso                         
l'attribuzione degli ulteriori punteggi integrativi indicati, fino ad           
un massimo di 3 punti per categoria (aree o beneficiari), al fine di            
meglio orientare le domande di contributo in relazione alla                     
situazione forestale locale.                                                    
Gli stessi Enti delegati possono anche individuare ulteriori                    
categorie di soggetti beneficiari o di aree prioritarie, purche'                
previsti nel presente bando, ai quali potranno essere assegnati al              
massimo 3 punti.                                                                
Infine, gli Enti delegati possono attribuire alle tipologie di                  
intervento, di cui al precedente punto 2), un punteggio di priorita'            
da 0 a 5 che contribuira' anch'esso alla definizione della                      
graduatoria finale.                                                             
Una volta definiti i punteggi nel bando locale e ricevute le domande,           
gli Enti delegati procedono alla definizione della graduatoria                  
attribuendo alle domande pervenute i punteggi indicati, sommando per            
ogni domanda il punteggio previsto per le diverse casistiche indicate           
nella tabella.                                                                  
Relativamente alle verifiche preventive da compiersi in loco verra'             
estratto un campione (almeno il 5%), secondo una procedura di analisi           
del rischio e tenendo conto di un fattore di rappresentativita', e              
verra' redatto un verbale di ispezione (su modello base redatto dalla           
Regione) per ogni verifica in loco eseguita dall'Ente delegato.                 
In caso di punteggi equivalenti saranno selezionate le domande sulla            
base dell'importo ammesso a contributo privilegiando quelle di                  
importo inferiore.                                                              
Il responsabile dell'istruttoria, incaricato della valutazione e                
della selezione delle domande, successivamente redige un verbale di             
istruttoria (su modello base redatto dalla Regione) con il quale                
rende note le valutazioni eseguite.                                             
Terminata la fase istruttoria gli Enti (Province e Comunita' Montane)           
provvedono ad approvare la graduatoria di tutte le domande                      
presentate, ammissibili e non ammissibili ed informano i beneficiari            
in merito all'esito dell'istruttoria.                                           
Tra le domande dichiarate ammissibili vengono individuate quelle                
ammesse a finanziamento in base alle disponibilita' finanziarie                 
previste.                                                                       
Entro e non oltre 45 giorni dalla data di pubblicazione delle                   
graduatorie, i beneficiari, pena la non concessione del contributo,             
dovranno perfezionare la domanda mediante la presentazione del                  
progetto definitivo.                                                            
Qualora l'area oggetto di intervento ricada, anche parzialmente in un           
Parco nazionale o regionale (compresa l'area di pre-parco) o in una             
Riserva naturale istituiti, limitatamente alle domande ammesse a                
finanziamento, sara' cura dell'Ente delegato richiedere il nulla-osta           
rilasciato dall'Ente di gestione del Parco o della Riserva naturale             
competente per territorio specificatamente per ogni singolo progetto,           
anche ai sensi della delibera di Giunta regionale n. 1442 del                   
17/7/2001 concernente la gestione delle aree ZPS/pSIC, qualora l'area           
ricada anche all'interno di queste ultime: nel caso in cui l'area               
oggetto di intervento ricada, anche parzialmente, in un'area ZPS o              
pSIC interna ad un'area protetta (Parco o Riserva naturale), il                 
nulla-osta e' gia' insito in quello acquisito dall'Ente delegato.               
Nel caso in cui l'area oggetto di intervento ricada, anche                      
parzialmente, in un'area ZPS o pSIC esterna ad un'area protetta                 
(Parco o Riserva naturale), si possono verificare i seguenti casi:              
- che l'area ricada nel territorio di competenza della Comunita'                
Montana: quest'ultima, ai sensi della delibera di Giunta regionale n.           
1442 del 17/7/2001, e' tenuta ad inviare copia del progetto alla                
Provincia che ne valutera' la compatibilita' ambientale; la Provincia           
esprimera' un parere scritto in merito alla compatibilita' ambientale           
degli interventi, entro 60 giorni dal ricevimento dei documenti.                
Trascorso tale periodo, in assenza di risposta, il nulla-osta si                
intende rilasciato positivamente;                                               
- che l'area ricada nel territorio di competenza della Provincia:               
quest'ultima, nella fase istruttoria e' tenuta anche a valutare la              
compatibilita' ambientale del progetto e ne esplicita i risultati nel           
relativo verbale.                                                               
A seguito del recepimento del progetto definitivo e degli eventuali             
nulla-osta, l'Ente delegato comunica ai beneficiari le eventuali                
prescrizioni emanate dagli Enti competenti e autorizza l'inizio dei             
lavori previsti.                                                                
La Regione Emilia-Romagna si riserva la facolta' di autorizzare                 
l'ampliamento della graduatoria delle domande  ammesse a                        
finanziamento, qualora si rendessero disponibili ulteriori fondi o si           
verificasse la necessita' di apportare modifiche alla ripartizione              
dei fondi fra le 5 Azioni che compongono la Misura 2.i, o si                    
rendessero disponibili fondi a seguito di rinunce o mancata                     
presentazione delle domande nei tempi previsti; tale opportunita'               
potra' essere attivata compatibilmente con i tempi di attuazione del            
Programma e di rendicontazione delle relative spese.                            
Le somme revocate e le economie che eventualmente si verificassero              
durante l'esecuzione dei lavori possono essere impiegate dagli Enti             
delegati per il cofinanziamento di altri progetti, secondo l'ordine             
della graduatoria, purche' cio' sia compatibile con i tempi di                  
attuazione del Programma e di rendicontazione delle relative spese.             
8. IMPEGNI DEL BENEFICIARIO                                                     
Realizzazione interventi                                                        
Per la realizzazione degli interventi, i tempi e le modalita' saranno           
indicati nei bandi locali redatti dagli Enti delegati, che dovranno             
tenere conto di quanto indicato nel presente bando.                             
Non sono previste proroghe per l'ultimazione dei lavori e la                    
rendicontazione delle spese.                                                    
Per ciascun intervento dovra' essere redatto un "Piano di coltura e             
conservazione" da parte dell'Ente competente, contenente le norme               
tecniche di gestione degli interventi e delle aree ammesse a                    
finanziamento.                                                                  
Il documento in questione dovra' essere sottoscritto da ciascun                 
beneficiario e sara' cura degli Enti delegati provvedere alla                   
verifica della corretta applicazione delle disposizioni in esso                 
contenute ed al suo eventuale aggiornamento.                                    
Salvo modifiche alla normativa vigente, qualsiasi Piano regolarmente            
approvato mantiene validita' fino al termine previsto dallo stesso              
atto o all'approvazione da parte dell'Ente competente di un ulteriore           
aggiornamento.                                                                  
I beneficiari si impegnano a gestire gli interventi per il periodo e            
con le modalita' previste dal "Piano di coltura e conservazione" e,             
comunque, per almeno 10 anni, e si impegnano, altresi', per lo stesso           
periodo a mantenere l'operativita' e la corretta gestione delle aree            
e degli interventi ammessi a contributo coerentemente con quanto                
stabilito dalle norme vigenti, in particolare dalle prescrizioni di             
massima e di Polizia forestale e con gli eventuali indirizzi espressi           
contestualmente alla valutazione di incidenza del progetto                      
(limitatamente alle aree pSIC e ZPS).                                           
Il mancato rispetto del presente impegno comportera' la revoca del              
contributo e l'applicazione delle sanzioni previste dalla normativa             
dell'Unione Europea.                                                            
9. RENDICONTAZIONE DELLE SPESE E LIQUIDAZIONE DEI CONTRIBUTI                    
Spese ammissibili e loro rendicontazione                                        
Le spese ammissibili sono quelle inerenti le voci previste in                   
progetto per i lavori ammessi a contributo, oltre all'eventuale IVA             
ed alle spese generali.                                                         
Le somme relative alle spese generali (IVA compresa), di importo                
massimo pari al 8% dei lavori rendicontati, potranno essere                     
utilizzate per l'acquisto di materiali, per oneri relativi a                    
prestazioni professionali (progettazione, direzione lavori, ecc.).              
Le somme relative all'IVA ed alle spese generali potranno essere                
ammesse a contributo solo in presenza della documentazione (fatture)            
da allegare alla richiesta di pagamento del contributo concesso.                
La liquidazione del contributo avverra' in un'unica soluzione al                
termine dei lavori e della rendicontazione delle spese sostenute.               
A tal fine, entro il 30/9/2005, i beneficiari dei contributi devono             
inoltrare agli Enti delegati (Province e Comunita' Montane), secondo            
le modalita' ed i tempi sottoelencati, la seguente documentazione               
comprovante l'avvenuta realizzazione degli interventi:                          
- richiesta di pagamento del contributo (Allegato B);                           
- stato finale dei lavori;                                                      
- elenco di tutti i titoli giustificativi (fatture, note spesa o                
altri documenti contabili aventi forza probatoria equivalente) delle            
spese sostenute (Allegato B2);                                                  
- eventuali titoli giustificativi delle spese sostenute (lavori e               
spese generali): fatture.                                                       
Qualora durante l'esecuzione dei lavori siano state apportate                   
modifiche al progetto ed alla domanda non sufficienti per dover                 
inoltrare una specifica domanda di variante, e' comunque necessario             
allegare anche la seguente documentazione:                                      
- cartografia, su Carta tecnica regionale in scala 1:10.000 o                   
1:5.000, e cartografia catastale con la precisa delimitazione areale            
degli interventi e delle tipologie degli interventi eseguiti;                   
- Allegato H: modulo riepilogativo dei dati catastali;                          
- Allegato I: modulo riepilogativo degli interventi realizzati.                 
Gli Enti delegati (Province e Comunita' Montane), entro il                      
30/12/2005, e non oltre i 90 giorni dalla richiesta presentata dal              
beneficiario, dopo aver proceduto alla verifica della conformita'               
amministrativo-contabile dei documenti presentati, alla stesura del             
"Piano di cultura e conservazione", sottoscritto per accettazione dal           
beneficiario, ed agli eventuali controlli, procedono alla                       
trasmissione degli elenchi per la liquidazione dei contributi                   
approvati, unitamente all'autorizzazione al pagamento, all'Organismo            
pagatore (AGREA) per i relativi pagamenti, congiuntamente agli                  
archivi informatici, fino alla concorrenza dello stanziamento                   
previsto.                                                                       
Gli Enti delegati, nell'ambito della tempistica sopra richiamata,               
possono stabilire delle ulteriori scadenze per la rendicontazione               
delle spese sostenute dai beneficiari che consentano agli Enti stessi           
di effettuare le verifiche in tempo utile per la trasmissione dei               
documenti all'Organismo pagatore e per l'eventuale riassegnazione dei           
fondi non utilizzati ad altri soggetti presenti nella graduatoria,              
nonche' per la relativa rendicontazione delle spese.                            
Un eventuale ritardo nella presentazione della documentazione per la            
rendicontazione delle spese oltre i termini fissati, sia da parte del           
beneficiario, sia dell'Ente delegato, puo' comportare la perdita                
delle risorse finanziarie stabilite per l'annualita' in corso e la              
conseguente erosione dei fondi disponibili per le annualita'                    
successive, in quanto l'Organismo pagatore puo' non essere piu' in              
grado di erogare i pagamenti per la chiusura annuale del bilancio               
della Sezione Garanzia del FEOGA, per cui possono sussistere gli                
estremi per procedere alla revoca totale o parziale del contributo.             
Qualora i termini temporali di rendicontazione delle spese indicati             
nel presente atto dovessero essere modificati a seguito di                      
determinazioni dell'Organismo pagatore o di valutazioni sulla                   
concreta possibilita' del rispetto dei termini fissati dall'Unione              
Europea, la Regione puo' assumere i necessari atti di modifica,                 
tramite determinazione, dandone comunicazione alle Province ed alle             
Comunita' Montane.                                                              
Disposizioni particolari                                                        
Ad avvenuta verifica della realizzazione degli interventi oggetto di            
impegno, sara' cura e responsabilita' dagli Enti delegati competenti            
provvedere, entro il 31 dicembre di ogni anno, per gli impianti                 
verificati nell'anno corrispondente:                                            
- all'approvazione del prescritto "Piano di coltura e conservazione";           
- alla catalogazione degli interventi, con procedura informatizzata             
contenente le informazioni essenziali per l'identificazione del                 
beneficiario, della tipologia e della quantita' degli interventi,               
l'anno di esecuzione, la perimetrazione delle aree ammesse e                    
verificate digitalizzate sulla Carta tecnica regionale (raster                  
georeferenziati) in scala 1:5.000; tale catalogazione puo' essere               
realizzata con i software Moka-Foreste o Moka-Amb distribuiti dalla             
Regione agli Enti delegati;                                                     
- all'invio al Servizio Parchi e Risorse forestali della Regione, del           
catalogo degli interventi sopradescritto in versione informatizzata             
(formato shape file - Arcview) o le relative planimetrie in formato             
cartaceo.                                                                       
Liquidazione contributo                                                         
All'erogazione dei contributi ai soggetti beneficiari provvede                  
direttamente l'Organismo pagatore (AGREA) secondo le modalita' ed i             
tempi stabiliti per la gestione dei Fondi strutturali comunitari                
FEOGA-Garanzia.                                                                 
Revoca contributo e riassegnazione quota di riparto                             
Qualora si verifichino le sottoelencate condizioni, gli Enti delegati           
procedono alla revoca parziale o totale dei contributi, dandone                 
comunicazione all'Organismo pagatore che provvedera' al recupero                
delle somme eventualmente gia' erogate; la revoca, parziale o totale,           
del contributo e' conseguente al verificarsi delle seguenti                     
circostanze:                                                                    
- rinuncia da parte del beneficiario, anche a causa di impedimenti di           
diversa natura che non consentano la realizzazione degli interventi;            
- rendicontazione di spese non ammissibili;                                     
- mancata osservanza dei termini di ultimazione dei lavori e di                 
rendicontazione finale delle spese;                                             
- realizzazione di opere difformi dal progetto ammesso a                        
finanziamento;                                                                  
- mancata osservanza delle eventuali prescrizioni emanate dagli Enti            
delegati o da altri Enti coinvolti nel rilascio del nulla-osta.                 
Le somme di cui sopra potranno essere assegnate dagli Enti delegati             
ad altri soggetti beneficiari, secondo l'ordine della graduatoria,              
compatibilmente con il rispetto dei tempi fissati per la trasmissione           
della documentazione occorrente all'Organismo pagatore (AGREA).                 
10. MONITORAGGIO E CONTROLLI                                                    
Monitoraggio e valutazione                                                      
Per le attivita' di monitoraggio degli interventi finanziati                    
nell'ambito della presente Azione, le Province e le Comunita' Montane           
sono tenute a fornire tutte le informazioni che verranno richieste              
dalla Regione, al fine di potere definire periodicamente lo stato di            
attuazione, sia fisico che finanziario, del Piano regionale di                  
Sviluppo rurale, nonche' ulteriori dati per la valutazione                      
dell'efficacia dell'Azione 3b.                                                  
Controlli                                                                       
I controlli tecnici ed amministrativi e le eventuali sanzioni sono              
disciplinati secondo le procedure previste nell'ambito dei Fondi                
strutturali comunitari e del PRSR e, in particolare, in conformita'             
con quanto disposto dai Regolamenti (CE) n. 3508/92, n. 3887/92, n.             
1648/95, n. 1678/98, n. 1257/99, n. 1750/99 e n. 2801/99, n. 1593/00,           
nonche' dalla Legge 23 dicembre 1986, n. 898.                                   
Il sistema integrato di gestione e di controllo prevede l'esecuzione            
di una serie di controlli, sia di carattere amministrativo che                  
tecnico, sulla base della documentazione pervenuta ed attraverso                
sopralluoghi, in modo tale da verificare il rispetto delle condizioni           
di concessione degli aiuti previste e dei relativi impegni assunti.             
In particolare, i controlli sono finalizzati all'accertamento:                  
- dell'ammissibilita' delle domande (fase di istruttoria):                      
- controlli amministrativi della documentazione pervenuta sul 100%              
delle domande (verbale di istruttoria);                                         
- controlli a campione in loco della corrispondenza sul territorio di           
quanto dichiarato (rapporto di ispezione) sulla base di quanto                  
indicato nel Piano dei controlli approvato dall'Organismo pagatore;             
- del rispetto dei vincoli e degli obiettivi progettuali (fase di               
rendicontazione):                                                               
- controlli amministrativi del rispetto delle condizioni di progetto            
e delle eventuali prescrizioni impartite, sulla base della                      
documentazione pervenuta e tramite sopralluogo sul 100% dei progetti            
finanziati (stato finale dei lavori);                                           
- dell'avvenuta realizzazione dei lavori (fase di controllo ex-post):           
- controlli in loco in merito alla realizzazione dei lavori nel                 
rispetto delle condizioni di progetto, delle eventuali prescrizioni             
impartite e degli impegni presi, sulla base di quanto indicato nel              
Piano dei controlli approvato dall'Organismo pagatore e per i 10 anni           
successivi.                                                                     
I controlli in loco vengono effettuati su di un campione estratto               
dall'Organismo pagatore in base ad un'analisi del rischio, cosi' come           
previsto dal Regolamento (CE) n. 3887/92 (art. 6).                              
L'Organismo pagatore puo' effettuare controlli amministrativi                   
incrociati con il sistema integrato di gestione e di controllo                  
istituito dal Regolamento (CE) n. 3508/92.                                      
La Regione Emilia-Romagna si riserva, comunque, la facolta' di                  
effettuare eventuali ulteriori verifiche tecnico-amministrative.                
Le sanzioni possono riguardare, in particolare, false dichiarazioni,            
mancato rispetto degli impegni, difformita' nelle superfici                     
dichiarate, ecc.                                                                
Ai sensi dei Regolamenti (CE) n. 1257/99 e n. 1750/99, in caso di               
falsa dichiarazione resa per negligenza grave, il beneficiario                  
interessato e' escluso da tutte le misure del PRSR per l'anno in                
questione; qualora la falsa dichiarazione sia resa intenzionalmente,            
l'esclusione si estende anche all'anno successivo.                              
Qualora si verifichi un utilizzo non corretto dei fondi pubblici si             
procedera':                                                                     
- al recupero delle somme percepite indebitamente, maggiorate degli             
interessi legali;                                                               
- alla segnalazione, se del caso, all'Autorita' giudiziaria per gli             
eventuali procedimenti penali;                                                  
- all'applicazione delle sanzioni amministrative ai sensi della Legge           
23 dicembre 1986, n. 898 e sue successive modifiche ed integrazioni.            
Per quanto non espressamente richiamato in questo provvedimento,                
restano valide ai fini del controllo le vigenti disposizioni                    
comunitarie, nazionali e regionali in materia di controlli e                    
sanzioni.                                                                       
(segue allegato fotografato)                                                    

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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