REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 dicembre 2002, n. 2764

Procedura di verifica (screening) relativa al progetto "SP 4 del Bidente. Adeguamento della sede stradale al V CNR: tratto compreso tra Gualdo-Prugneto-Cusercoli", nei comuni di Civitella di Romagna e Meldola (FC) (Titolo II, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio            
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione            
del limitato rilievo degli interventi previsti, e dei conseguenti               
impatti ambientali, del progetto "Adeguamento della sede stradale al            
V CNR: tratto compreso tra Gualdo-Prugneto-Cusercoli", dalla                    
ulteriore procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:                        
a.1) minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e sul paesaggio,                  
mettendo in atto tutte le azioni di mitigazione previste nel                    
progetto;                                                                       
a.2) per il ripristino delle eventuali aree di cantiere si                      
riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si             
avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di                
materiale, in spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione           
per evitarne la morte biologica;                                                
a.3) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse            
e puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di           
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione            
dei mezzi si ritiene necessario: - per l'eventuale impianto di                  
betonaggio e altri impianti fissi, prevedere sistemi di abbattimento            
per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e                     
miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione; - qualora           
nella composizione del calcestruzzo rientri come materia prima il               
polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche dal                  
lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo aperto           
e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel contenitore               
preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie di                     
trattenimento del materiale plastico; - prevedere la umidificazione             
dei depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed              
inerti e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto                 
quando queste si trovino nelle vicinanze di abitazioni; - per il                
trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei                  
cassoni con teloni; - acquisire le eventuali autorizzazioni                     
necessarie per le emissioni di inquinanti in atmosfera ai sensi delle           
vigenti normative; - si dovra' valutare la necessita' di introdurre             
eventuali mitigazioni acustiche, sul cantiere e su eventuali                    
ricettori; le azioni attivate dovranno consentire il rispetto dei               
limiti sonori previsti dalle normative vigenti;                                 
a.4) si prescrive il rispetto dei limiti di pressione sonora,                   
previsti dal DPCM 1/3/1991 e successive modifiche per i ricettori               
sensibili individuati dalla carta relativa all'impatto acustico (Tav.           
7) allegata alla relazione di verifica (screening), nelle adiacenze             
dell'infrastruttura progettata, al di fuori della fascia di rispetto            
laterale, come indicato nella circolare regionale n. 7 dell'1/3/1993;           
in particolare tali aree, vanno considerate appartenenti alla III               
classe (aree di tipo misto) con limite diurno pari a 60 dBA e limite            
notturno pari a 50 dBA;                                                         
a.5) le opere di mitigazione, necessarie per il conseguimento del               
rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico, dovranno essere il           
piu' possibile di tipo vegetazionale, (cespugli e alberature di                 
essenze autoctone) in grado di creare un corridoio ecologico che                
possa raccordarsi con la vegetazione esistente dei vari canali                  
attraversati dall'infrastruttura;                                               
a.6) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di                  
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;           
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle             
fallanze nel primo anno di manutenzione;                                        
a.7) concordare con il Servizio Tecnico Bacino Fiumi Romagnoli, prima           
dell'esecuzione del progetto definitivo le opere di risanamento e               
salvaguardia dei movimenti franosi del versante ed eventuali                    
modifiche per la frana prevista dal PTCP;                                       
a.8) si ritiene opportuno che per la protezione del reticolo                    
idrografico, venga previsto nel progetto definitivo un piano di                 
emergenza in caso di eventuali sversamenti accidentali mediante                 
presidi idraulici (per esempio vasche di contenimento, paratoie nei             
fossi di scolo dove recapitano le scoline stradali, ecc.);                      
a.9) prevedere nel progetto definitivo la piantumazione di filari di            
siepi lungo la fascia di rispetto stradale con funzione di                      
inserimento ambientale e paesaggistico e per il contenimento delle              
emissioni inquinanti in atmosfera privilegiando per la loro                     
sistemazione aree pubbliche o zone che il Comune di competenza potra'           
mettere a disposizione;                                                         
a.10) le prescrizioni, sopra elencate, dovranno essere verificate               
attraverso una campagna di monitoraggio da realizzarsi durante la               
realizzazione dell'opera, ad opera e mitigazioni realizzate e, sulla            
base dei risultati ottenuti, dovranno essere assunte le necessarie              
determinazioni conseguenti;                                                     
a.11) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la                
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,                
dovranno essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle            
vigenti disposizioni;                                                           
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di               
Forli'-Cesena, ai Comuni di Meldola e Civitella, all'ARPA - Sezione             
provinciale di Forli'-Cesena e al Servizio Tecnico Bacini Romagnoli             
con sede a Forli';                                                              
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art.10, comma 3 della             
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il            
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della                
Regione Emilia-Romagna.                                                         

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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