DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 16 dicembre 2002, n. 2583
Criteri di applicazione della delibera del Consiglio regionale n. 424 del 3 dicembre 2002 recante modifiche all'Allegato A) della L.R. 36/01 contenente i simboli distintivi di grado per gli addetti alla Polizia municipale
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- l'art. 6 della Legge 7 marzo 1986, n. 65 "Legge-quadro
sull'ordinamento della Polizia municipale" che al punto 4) stabilisce
che le Regioni provvedono con legge regionale a "determinare le
caratteristiche delle uniformi e dei relativi distintivi di grado per
gli addetti al servizio di Polizia municipale dei comuni della
regione stessa e stabilire i criteri generali concernenti l'obbligo e
le modalita' d'uso";
- la L.R. 22 gennaio 1988, n. 3 "Norme in materia di Polizia locale"
ed in particolare l'Allegato C) contenente i "Distintivi di grado
della Polizia municipale", fatto salvo dall'art. 229 della L.R. 21
aprile 1999, n. 3 "Riforma del sistema regionale e locale";
- l'art. 1, comma 2 della L.R. 13 novembre 2001, n. 36 "Norme in
materia di politiche regionali per la sicurezza e di Polizia locale.
Modifiche ed integrazioni alla L.R. 21 aprile 1999, n. 3 ed
all'Allegato C) della L.R. 22 gennaio 1988, n. 3" il quale prevede
che gli allegati contenenti i segni distintivi di grado possano
essere modificati con deliberazione del Consiglio regionale, su
proposta della Giunta regionale, con efficacia a decorrere dalla
pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione;
- gli artt. 2 e 3 della citata L.R. n. 36 del 2001 che
rispettivamente dispongono che "I simboli distintivi del grado
attribuito a ciascun addetto alla Polizia municipale sono stabiliti
dall'Allegato A alla presente legge che sostituisce l'Allegato C
della L.R. 22 gennaio 1988, n. 3" e l'obbligo da parte dei Comuni
della regione Emilia-Romagna, singoli o associati, "di adeguare
l'utilizzo dei distintivi di grado e riconoscimento a quanto previsto
dalla presente legge entro sei mesi dall'entrata in vigore";
ravvisata l'opportunita' di rendere l'attuale distinzione in gradi
quanto piu' aderente alle finalita' del sistema di classificazione
professionale del personale previsto dal vigente Contratto collettivo
nazionale di lavoro, in applicazione del principio di equivalenza
delle mansioni stabilito dall'art. 3, comma 2, del medesimo;
dato atto che si e' ritenuto a tal fine necessario istituire un
tavolo tecnico di confronto tra le organizzazioni sindacali
firmatarie del Contratto collettivo nazionale di lavoro, Comparto
Regioni-Autonomie locali rappresentative della Polizia locale (CGIL,
CISL, UIL, SULPM) ed i rappresentanti della Regione Emilia-Romagna,
dell'ANCI, dell'UPI e della Lega delle Autonomie locali
dell'Emilia-Romagna, e che detto tavolo si e' riunito a partire dal
7/3/2002;
preso atto che da detto tavolo e' unanimemente emersa l'opportunita'
di apportare delle modifiche all'Allegato A della L.R. 36/01 recante
i distintivi di grado sulla base di un criterio di flessibilita'
idoneo a valorizzare le rispettive capacita' professionali degli
addetti, nonche' la necessita', al fine di flessibilizzare i criteri
per l'attribuzione dei distintivi di grado all'interno delle singole
categorie di inquadramento, di definire, in un successivo atto della
Giunta regionale, i nuovi criteri e le modalita' per l'attribuzione e
la progressione nel grado dei distintivi all'interno di ciascuna
categoria professionale;
vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 424 del 3 dicembre
2002 che, su proposta della Giunta regionale, ha modificato
l'Allegato A della L.R. 13 novembre 2001, n. 36 contenente i simboli
distintivi di grado per gli addetti alla Polizia municipale, ai sensi
dell'art. 229, comma 1 della L.R. 3/99;
richiamato, in particolare, il punto 2) del dispositivo della citata
deliberazione che ha previsto di demandare alla Giunta regionale,
previa verifica con il tavolo tecnico di confronto sopra richiamato e
sentito il Comitato consultivo per la Polizia regionale e locale, la
definizione dei criteri e modalita' per l'attribuzione e la
progressione nel grado dei distintivi all'interno di ciascuna
categoria professionale;
atteso che l'ampio e articolato confronto tra la parte pubblica e le
citate organizzazioni sindacali su tale materia ha portato alla
sottoscrizione, in data 26 agosto 2002, di un verbale di intesa tra
Regione Emilia-Romagna, ANCI, UPI, Lega delle Autonomie
dell'Emilia-Romagna e CGIL, CISL e DICCAP-SULPM, con cui le parti
firmatarie, nel pieno rispetto di quanto previsto dalle leggi e dagli
accordi interconfederali in materia di contrattualizzazione del
rapporto di lavoro, individuano criteri condivisi per una gestione
coordinata sull'intero territorio regionale di quanto previsto dalla
deliberazione consiliare n. 424 del 3/12/2002 in materia di
adeguamento dei distintivi di grado;
preso atto della mancata sottoscrizione del suddetto verbale da parte
della UIL-FPL la quale, pur riconfermando il proprio accordo per
quanto attiene la nuova simbologia dei gradi proposta al Consiglio
regionale, ha espresso il proprio dissenso in merito alle metodologie
prospettate per l'avanzamento nei gradi in ogni categoria;
dato atto che tale verbale di intesa riferendosi al piu' generale
contesto della "Polizia locale" ed essendo stato sottoscritto anche
dall'UPI dell'Emilia-Romagna costituisce:
a) l'esito della verifica prevista al punto 2) del dispositivo della
deliberazione del Consiglio regionale n. 424 del 3/12/2002 relativa
ai distintivi di grado della Polizia municipale;
b) la premessa per la possibile adozione di analoghe simbologie di
grado da parte delle Province e, di conseguenza, per l'adozione degli
stessi criteri e modalita' per l'attribuzione e la progressione nel
grado della Polizia provinciale;
ritenuto che i criteri contenuti nel suddetto accordo siano
pienamente condivisibili e che si possa provvedere, col presente
atto, alla definizione dei nuovi criteri e modalita' per
l'attribuzione e la progressione nel grado dei distintivi all'interno
delle singole categorie di inquadramento professionale;
sentito il Comitato consultivo per la Polizia regionale e locale
istituito ai sensi dell'art. 223 della L.R. 3/99;
dato atto dei pareri favorevoli espressi dal Responsabile del
Servizio Promozione e sviluppo delle politiche per la sicurezza e
della Polizia locale, Cosimo Braccesi, e dal Direttore generale alla
Presidenza della Giunta, dott. Bruno Molinari, in merito
rispettivamente alla regolarita' tecnica e alla legittimita' della
presente deliberazione, ai sensi dell'art. 37, comma 4 della L.R. 26
novembre 2001, n. 43 e della deliberazione della Giunta regionale
2774/01;
su proposta dell'Assessore all'Innovazione amministrativa ed
istituzionale. Autonomie locali,
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare l'Allegato A), costituente parte integrante della
presente deliberazione, che definisce i criteri e le modalita' per
l'attribuzione e la progressione nel grado dei distintivi all'interno
di ciascuna categoria professionale della Polizia locale, in
attuazione del punto 2) della deliberazione del Consiglio regionale
n. 424 del 3 dicembre 2002;
2) di dare atto che l'Allegato A) recepisce integralmente i criteri
contenuti nel testo dell'intesa sottoscritta in data 26 agosto 2002
tra Regione Emilia-Romagna, ANCI, UPI, Lega delle Autonomie
dell'Emilia-Romagna e CGIL, CISL e DICCAP-SULPM in materia di
distintivi di grado;
3) di disporre la pubblicazione della presente deliberazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A)
Criteri e modalita' per l'attribuzione e la progressione nel grado
dei distintivi all'interno di ciascuna categoria professionale
Si individuano di seguito i criteri e le modalita' per l'attribuzione
e la progressione nel grado dei nuovi distintivi all'interno di
ciascuna categoria professionale per gli appartenenti ai corpi di
Polizia locale, precisando che l'intervento regionale in materia di
"distintivi di grado":
a) non puo' incidere sulle materie riservate per legge alla
contrattazione collettiva, in particolare determinando effetti
diretti sulla contrattazione esercitata all'interno dei singoli Enti
locali;
b) rappresenta la premessa per la possibile adozione di analoghe
simbologie di grado da parte delle Province.
Criteri generali per l'attribuzione dei gradi
1) Distintivi di grado di primo accesso: categoria C: distintivo di
grado corrispondente ad "Agente"; categoria D: distintivo di grado
corrispondente ad "Ispettore"; categoria D, livello 3 giuridico:
distintivo di grado corrispondente a "Commissario";
2) il distintivo di grado, corrispondente a "Viceispettore", da
assegnarsi agli "specialisti di vigilanza" di cui all'art. 29,
lettere b) e c) del Contratto collettivo nazionale di lavoro, e' da
considerarsi ad esaurimento;
3) negli enti in cui si e' proceduto attraverso atti formali al
riconoscimento ed alla individualizzazione della figura di Ispettore,
Ispettore capo, Commissario e Commissario capo di Polizia locale,
tale attribuzione determina, per i lavoratori interessati,
l'automatica conservazione del relativo grado;
4) oltre a quanto previsto al punto 1) e 3), al distintivo di grado
di "Commissario" si accede unicamente per progressione verticale in
D3 secondo le modalita' definite in sede locale, ovvero tramite
selezione interna;
5) ai lavoratori in mobilita' all'interno della Regione
Emilia-Romagna vengono riconosciuti i distintivi di grado gia'
conseguiti nonche', ai fini della progressione di cui al punto 3),
l'anzianita' e la formazione maturata.
Criteri per la progressione nei gradi all'interno delle categorie
"C","D" e "D3 giuridico"
Ai fini della progressione nei gradi superiori interni alle categorie
C e D e delle relative denominazioni, viene considerato utile - fermo
restando quanto previsto nel precedente punto 4) per l'accesso alla
categoria D livello 3 (Commissario) - il possesso dei seguenti
requisiti minimi e cumulativi: esperienza lavorativa e formazione,
secondo lo schema riportato di seguito.
Viene inoltre rinviata ai singoli Enti la possibilita' di prevedere
ulteriori requisiti per la progressione nei gradi interna a ciascuna
categoria professionale.
Vengono considerate valide le sole ore di formazione debitamente
certificate dall'ente di appartenenza.
In sede di prima applicazione della deliberazione del Consiglio
regionale n. 424 del 3 dicembre 2002, si stabilisce che:
1) per la categoria C verra' considerato sufficiente per la
progressione nel grado il possesso del solo requisito della
esperienza lavorativa maturata nella Polizia locale (municipale e
provinciale), mentre per le progressioni successive dovranno essere
conteggiate sia l'esperienza che la formazione fatta negli ultimi 5
anni;
2) per la categoria D verra' salvaguardata l'esperienza lavorativa
pregressa e conteggiate le ore di formazione espletate nei cinque
anni antecedenti la data di approvazione della deliberazione del
Consiglio regionale n. 424 del 3/12/2002.
Schema per la progressione nei gradi superiori interni alle categorie
C e D
Passaggio da Agente ad Agente scelto:
- 5 anni di esperienza nella Polizia locale,
- 30 ore di aggiornamento.
Passaggio da Agente scelto ad Assistente:
- 10 anni di esperienza nella Polizia locale,
- 30 ore di aggiornamento nel grado di Agente scelto.
Passaggio da Assistente ad Assistente scelto:
- 15 anni di esperienza nella Polizia locale,
- 30 ore di aggiornamento nel grado di Assistente.
Passaggio da Viceispettore ad Ispettore:
- 5 anni di esperienza come Viceispettore,
- 80 ore di aggiornamento nel grado di Viceispettore.
Passaggio da Ispettore ad Ispettore capo:
- 5 anni di esperienza come Ispettore,
- 80 ore di aggiornamento nel grado di Ispettore.
Passaggio da Commissario a Commissario capo:
- 5 anni di esperienza come Commissario,
- 80 ore di aggiornamento nel grado di Commissario.