REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 17 novembre 2003, n. 2315

Art. 9, comma 2, L.R. 24/98 - Assegnazione di contributi ai Comuni di Casola Valsenio (RA) e Predappio (FO) per interventi di riduzione del rischio sismico sui rispettivi Municipi

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Premesso che, in conseguenza degli eventi sismici dei giorni 15 e 16            
ottobre 1996 nelle province di Modena e Reggio Emilia, la Regione               
Emilia-Romagna ha provveduto a concedere contributi ai soggetti                 
privati proprietari di immobili destinati ad uso abitativo o ad                 
attivita' produttive, per i danni subiti, in attuazione dei seguenti            
articoli di legge:                                                              
- artt. 17, 18 e 19 della Legge 61/98, recante: "Ulteriori interventi           
urgenti in favore delle zone terremotate delle regioni Marche e                 
Umbria e di altre zone colpite da eventi calamitosi";                           
- artt. 4, 5, 6, 7, 8 e 9 della L.R. n. 24 del 3 luglio 1998 (cosi'             
come modificata dalla L.R. n. 33 del 9 ottobre 1998), attuativa della           
Legge 61/98, recante: "Eventi calamitosi dell'anno 1996 in                      
Emilia-Romagna. Disposizioni amministrative e finanziarie per                   
assicurare la realizzazione di ulteriori interventi di protezione               
civile nel territorio della regione Emilia-Romagna - DL 6/98,                   
convertito con modifiche in Legge 61/98";                                       
considerato che il comma 2 dell'art. 9 della L.R. 24/98, stabilisce             
che: "eventuali economie che si rendessero disponibili in sede di               
programmazione e le altre che dovessero risultare ad interventi                 
effettuati, di cui agli articoli 4 e 5, possono essere utilizzate               
dalla Giunta regionale per interventi pubblici connessi agli stessi             
eventi o per far fronte a situazioni di riconosciuto rischio                    
idrogeologico e sismico";                                                       
preso atto che:                                                                 
- in seguito alle economie riconosciute dalla Regione in sede di                
rendicontazione, successivamente alla concessione dei contributi di             
cui all'attuazione degli artt. 4, 5 della L.R. 24/98, e' stata                  
iscritta in sede di assestamento del Bilancio di previsione della               
Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2002 e del                   
Bilancio pluriennale 2002-2004, con la L.R. n. 19 dell'1 agosto 2002,           
la somma di Euro 680.226,98 al Capitolo di spesa 48271, "Riutilizzo             
di quote a favore di soggetti privati, per interventi pubblici                  
connessi agli stessi eventi o per far fronte a situazioni di                    
riconosciuto rischio idrogeologico e sismico (art. 9, comma 2, L.R. 3           
luglio 1998, n. 24 e Legge 30 marzo 1998, n. 61) - Mezzi statali", di           
cui alla UPB 1.4.4.3. 17561 - Interventi per danni causati da eventi            
sismici, alluvionali e dissesti idrogeologici - Risorse statali;                
- in sede di predisposizione della legge regionale di approvazione              
del Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2003 e                   
Bilancio pluriennale 2003-2005, la somma pari a Euro 680.226,98, a              
valere sull'esercizio 2002, e' stata considerata da reiscrivere nella           
competenza del Bilancio 2003 a valere sul capitolo di cui alla                  
precedente alinea;                                                              
- la L.R. 23 dicembre 2002, n. 39 di approvazione del Bilancio di               
previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario             
2003 e Bilancio pluriennale 2003-2005, procede a reiscrivere in forma           
presunta la somma non impegnata nell'esercizio 2002 proveniente da              
assegnazioni statali a destinazione vincolata per Euro 680.226,98,              
cosi' come risulta dalla tabella H) allegata al bilancio medesimo, a            
valere sul Capitolo 48271 afferente UPB 1.4.4.3.17561;                          
- la L.R. 26 luglio 2003, n. 16, di variazione del Bilancio di                  
previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario             
2003 e Bilancio pluriennale 2003-2005, che ha incrementato lo                   
stanziamento iniziale sopra indicato del Capitolo n. 48271,                     
portandolo alla somma di Euro 2.072.635,21;                                     
- la propria deliberazione n. 485 del 24 marzo 2003, avente ad                  
oggetto: "Assegnazione contributo al Comune di Camugnano (BO), per la           
delocalizzazione di una abitazione principale, distrutta da un evento           
franoso del 1999, ai sensi del comma 2, art. 9, L.R. 24/98", ha                 
assegnato la somma pari a Euro 126.749,42, collocando tale spesa                
nell'ambito della disponibilita' complessiva del Capitolo n. 48271              
sopra richiamato, capitolo che pertanto presenta, attualmente, una              
disponibilita' di spesa residua per l'esercizio finanziario 2003 pari           
a Euro 1.945.885,79;                                                            
richiamato altresi' il decreto dell'Assessore regionale n. 21 del 9             
luglio 2001 (cosi' come modificato ed integrato dal decreto n. 40 del           
14 novembre 2001), avente ad oggetto: "Attuazione dell'ordinanza                
ministeriale 3124/01, relativamente ai territori dell'Emilia-Romagna            
interessati dalla crisi sismica di aprile-giugno 2000. Istituzione              
del Comitato Tecnico-Scientifico";                                              
considerato che tale Comitato (di seguito denominato CTS) e' stato              
istituito a supporto della programmazione ed attuazione di interventi           
post-sisma e per la riduzione del rischio sismico in Emilia-Romagna,            
e che quindi e' nella condizione di svolgere gli stessi compiti gia'            
assegnati al  Nucleo Tecnico Specialistico e richiamati con l'art. 19           
della Legge 61/98;                                                              
preso atto della proposta di finanziamento di interventi finalizzati            
a far fronte a situazioni di riconosciuto rischio sismico, ai sensi             
del comma 2 dell'art. 9 della L.R. 24/98, elaborata dai Servizi                 
regionali competenti con il supporto del Comitato Tecnico Scientifico           
(proposta in allegato al verbale della riunione del CTS del 12 maggio           
2003, agli atti del Servizio regionale competente);                             
considerato che la proposta suddetta e' sintetizzabile nel seguente             
quadro riepilogativo:                                                           
Ente proprietario  Denominazione immobile  Costo ipotizzato                     
attuatore  ed ubicazione  dell'intervento      sull'immobile              
  (Euro)                                                                        
Comune di Casola  Municipio  72.303,07                                          
Valsenio (RA)  (Via Matteotti n. 59)                                            
Comune di  Municipio  480.304,92                                                
Predappio (FO)  (P.zza S. Antonio n. 3)                                         
Totale    552.608,89                                                            
ritenuto pertanto:                                                              
- di fare propria la proposta suddetta, di finanziamento di                     
interventi di riduzione del rischio sismico su edifici pubblici, ai             
sensi del comma 2 dell'art. 9 della L.R. 24/98;                                 
- di finanziare gli interventi di cui al quadro riepilogativo                   
suddetto, per gli importi ivi indicati, tramite risorse finanziarie             
derivanti dalle economie che si sono rese disponibili in sede di                
programmazione e le altre che sono risultate ad interventi                      
effettuati, di cui agli articoli 4 e 5 della L.R. 24/98, risorse                
allocate e disponibili al Capitolo di spesa 48271 precedentemente               
richiamato;                                                                     
dato atto che gli Enti attuatori sopra indicati, nell'attuazione                
degli interventi, dovranno osservare le modalita' e le procedure di             
cui alla presente deliberazione;                                                
richiamata la propria deliberazione n. 447 del 24 marzo 2003, avente            
ad oggetto: "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e                 
funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni                     
dirigenziali";                                                                  
dato atto:                                                                      
- del parere di regolarita' amministrativa espresso dal Direttore               
generale "Programmazione territoriale e Sistemi di mobilita'", dott.            
Bruno Molinari, ai sensi dell'art. 37, quarto comma, della L.R. 43/01           
e della deliberazione della Giunta regionale 447/03;                            
- del visto di riscontro degli equilibri economico-finanziari                   
espresso dal Dirigente Professional "Controllo e presidio dei                   
processi connessi alla predisposizione del bilancio e rendiconto"               
dott.ssa Maria Grazia Gaspari, in sostituzione del Responsabile del             
Servizio Bilancio - Risorse finanziarie, dott.ssa Amina Curti, ai               
sensi delle note del Direttore generale Risorse finanziarie e                   
strumentali Prot. ARB/DRF/02/59146 del 7 novembre 2002 e Prot.                  
ARB/DRF/03/2445-i del 21 gennaio 2003 e della deliberazione della               
Giunta regionale 447/03;su proposta dell'Assessore alla                         
"Programmazione territoriale. Politiche abitative. Riqualificazione             
urbana" e dell'Assessore alla "Difesa del suolo e della costa.                  
Protezione civile";                                                             
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di riconoscere, ai sensi del comma 2 dell'art. 9 della L.R. 24/98,           
quali situazioni di rischio sismico, quelle interessanti gli edifici            
pubblici di seguito indicati, caratterizzati da significative                   
condizioni di vulnerabilita' sismica:                                           
- Municipio di Casola Valsenio (RA) - Via Matteotti, 59;                        
- Municipio di Predappio (FO) - P.zza S.Antonio, 3;                             
2) di assegnare, conseguentemente al riconoscimento di cui al punto             
1) precedente ed ai sensi del comma 2 dell'art. 9 della L.R. 24/98,             
ai Comuni di Casola Valsenio (RA) e Predappio (FO), quali Enti                  
proprietari attuatori, per la realizzazione di interventi di                    
riduzione del rischio sismico sui rispettivi Municipi, i seguenti               
contributi:                                                                     
- Euro 72.303,97 al Comune di Casola Valsenio (RA), per l'intervento            
sul proprio Municipio (sito in Via Matteotti n. 59);                            
- Euro 480.304,92 al Comune di Predappio (FO), per l'intervento sul             
proprio Municipio (sito in P.zza S. Antonio n. 3);                              
3) di dare atto che, in conformita' alle premesse, la spesa                     
complessiva conseguente ai contributi assegnati di cui al punto 2)              
precedente, pari alla somma di Euro 552.608,89, e' allocata e                   
disponibile al capitolo n.48271 "Riutilizzo di quote a favore di                
soggetti privati, per interventi pubblici connessi agli stessi eventi           
o per far fronte a situazioni di riconosciuto rischio idrogeologico e           
sismico (art. 9, comma 2, L.R. 3 luglio 1998, n. 24 e Legge 30 marzo            
1998, n. 61) - Mezzi statali", di cui alla UPB 1.4.4.3.17561 -                  
Interventi per danni causati da eventi sismici, alluvionali e                   
dissesti idrogeologici - Risorse statali, del Bilancio di previsione            
regionale per l'esercizio finanziario 2003 e Bilancio pluriennale               
2003-2005;                                                                      
4) di approvare, quali parti integranti e sostanziali del presente              
atto:                                                                           
- l'Allegato 1, avente ad oggetto: "Modalita' di attuazione degli               
interventi di riduzione del rischio sismico sui Municipi di Casola              
Valsenio (RA) e Predappio (FO)";                                                
- l'Allegato 2, avente ad oggetto: "Modalita' di erogazione dei                 
contributi assegnati";                                                          
5) di dare atto che il Dirigente competente provvedera', con propri             
atti formali ai sensi della L.R. 40/01 e della propria delibera                 
447/03, alla concessione ed impegno dei finanziamenti a favore  dei             
soggetti beneficiari di cui ai precedenti punti 1) e 2), a                      
presentazione dei progetti esecutivi dei lavori e della                         
documentazione attestante la copertura finanziaria degli interventi             
stessi;                                                                         
6) di dare atto inoltre che alla liquidazione dei finanziamenti                 
provvedera' il Dirigente competente con propri atti formali ai sensi            
della L.R. 40/01 e della propria delibera 447/03 nel rispetto delle             
modalita' di erogazione stabilite dall'Allegato 2 al presente                   
provvedimento;                                                                  
7) di dare atto, infine, che le eventuali economie risultanti a saldo           
dei contributi assegnati con il presente atto, torneranno nella                 
disponibilita' della Giunta regionale;                                          
8) di provvedere alla pubblicazione della presente deliberazione nel            
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.                              
ALLEGATO 1                                                                      
Modalita' di attuazione degli interventi di riduzione del rischio               
sismico sui Municipi di Casola Valsenio (RA) e Predappio (FO)                   
Disposizioni generali                                                           
I Comuni di Casola Valsenio e di Predappio, quali enti proprietari              
attuatori, per la realizzazione degli interventi di riduzione del               
rischio sismico sui rispettivi Municipi di cui al punto 2) del                  
deliberato, sono competenti e responsabili ad adottare tutti gli atti           
necessari alla realizzazione degli interventi, in particolare:                  
- l'esecuzione o l'affidamento della progettazione, l'approvazione              
del progetto esecutivo, l'acquisizione di pareri, visti o nulla osta            
o autorizzazioni da parte delle amministrazioni competenti;                     
- l'affidamento dei lavori, della direzione lavori, del coordinamento           
della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, nonche' la              
nomina del collaudatore;                                                        
- i pagamenti, le liquidazioni e le rendicontazioni conseguenti                 
all'attuazione dell'intervento.                                                 
Per gli adempimenti di cui ai precedenti punti, i soggetti attuatori            
tengono conto di quanto disposto ai sensi delle normative vigenti sui           
lavori pubblici e delle disposizioni del presente allegato. Per                 
quanto riguarda le procedure di aggiudicazione degli appalti, tali              
soggetti attuatori possono avvalersi di quanto disposto dall'art. 14,           
commi da 1 a 9 e 11 della Legge 61/98.                                          
Le realizzazioni degli interventi di cui al punto 2) del presente               
atto, sono subordinate all'apposizione sui progetti esecutivi, del              
"visto di conformita' al programma e di congruita' tecnico-economica"           
di seguito indicato come "visto di conformita'", da parte del                   
Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli.                                     
1. Progettazione degli interventi                                               
Ai fini dell'apposizione del "visto di conformita'" e quindi della              
successiva erogazione del contributo spettante, i progetti e la                 
realizzazione degli interventi di cui al punto 2) del presente atto,            
debbono:                                                                        
-  essere conformi alle vigenti norme tecniche in zona sismica,                 
secondo la disciplina sostanziale e procedurale di cui alla Legge               
64/74, nonche' alla L.R. 35/84, cosi' come modificata ed integrata              
dalla L.R. 40/95 ed al R.R. 33/86, cosi' come modificato ed integrato           
dal R.R. 19/95;                                                                 
- attenersi alle prescrizioni tecniche definite con deliberazione               
della Giunta regionale n. 283 del 10 marzo 1999;                                
- contenere le indicazioni analitiche per le stime dei lavori secondo           
quanto disposto dall'"Elenco prezzi per opere di riparazione e                  
consolidamento sismico di edifici esistenti", approvato dalla Giunta            
regionale con deliberazione n. 1848 del 19 ottobre 1998 e                       
ripubblicato, previa integrazione dei prezzi unitari in Lire con il             
corrispondente valore espresso in Euro, nel Bollettino Ufficiale                
regionale n. 60 del 10 maggio 1999;                                             
- specificare nel quadro economico riepilogativo la suddivisione dei            
costi in finanziabili e non finanziabili, secondo il disposto                   
normativo, con relativa suddivisione, oltre che delle spese per                 
lavori ed eventuali indagini diagnostiche, anche per le spese                   
tecniche e dell'IVA. A tal fine, le spese tecniche, per la                      
progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudo, determinate in           
base alle vigenti tariffe professionali, sono ammesse a contributo              
entro il limite massimo del 10% dell'importo lavori a base di gara              
d'appalto piu' i relativi oneri fiscali e previdenziali;                        
- per quanto riguarda gli oneri della sicurezza, tenuto conto del               
decreto del Presidente della Repubblica n. 222 del 3/7/2003,                    
pubblicato in data 21/8/2003 nella Gazzetta Ufficiale n. 193, che               
disciplina i contenuti minimi dei piani di sicurezza e di                       
coordinamento dei cantieri edili temporanei o mobili e                          
dell'"Aggiornamento elenco prezzi regionale dei prezzi per lavori di            
difesa del suolo, di bonifica e della costa, indagini diagnostiche e            
rilievi e formazione elenco prezzi per la sicurezza - annualita'                
2003" approvato con delibera di Giunta regionale n. 519 del 31/3/2003           
pubblicata in data 20/5/2003 nel Bollettino Ufficiale regionale n.              
72, dovra' essere elaborato un computo metrico specifico sulla base             
di tale elenco prezzi;                                                          
- relativamente a eventuali indagini diagnostiche (quali saggi,                 
prelievi di campioni o prove di caratterizzazione fisica, chimica o             
meccanica dei materiali, ecc.) strettamente funzionali a idonee e               
verificate scelte progettuali per i relativi interventi per la                  
riduzione del rischio sismico, e comunque per un limite massimo del             
3% dell'importo complessivo dei lavori, al progetto dovra' essere               
allegata una dettagliata analisi prezzi che specifichi le singole               
voci e l'eventuale elenco prezzi utilizzato.                                    
I contributi assegnati con il presente atto per i due interventi,               
sono destinati esclusivamente alla copertura delle seguenti tipologie           
di spesa:                                                                       
- costi, al lordo dei relativi oneri fiscali, delle opere a carattere           
strutturale necessarie per conseguire l'obiettivo della riduzione del           
rischio sismico, nonche' le finiture strettamente connesse e le                 
eventuali indagini diagnostiche;                                                
- costi, al lordo dei relativi oneri fiscali, degli oneri per la                
sicurezza;                                                                      
- spese tecniche (di progettazione, per la sicurezza, di direzione              
lavori, di collaudo) relative alle opere sopra richiamate;                      
- imprevisti, al lordo dell'IVA, nella misura max del 10% ai sensi              
del DPR 554/99, art. 44, comma 3, let. b).                                      
Il progetto da sottoporre alle procedure di cui al presente allegato            
puo' comprendere anche opere aggiuntive cofinanziate a carico del               
soggetto attuatore, in tale caso il "visto di conformita'" per dette            
opere aggiuntive e' limitato al parere di congruita' tecnica per i              
soli aspetti strutturali.                                                       
Il succitato "Elenco prezzi per opere di riparazione e consolidamento           
sismico di edifici esistenti" di cui alla deliberazione di Giunta               
regionale 1848/98, potra' essere soggetto, ove necessario per singole           
voci, ad adeguamenti di prezzo, debitamente motivati e documentati              
dai soggetti attuatori solo se in aumento, in conseguenza delle                 
eventuali variazioni del costo dei materiali, della manodopera e di             
quant'altro strettamente pertinente alla realizzazione                          
dell'intervento.                                                                
ammesso il ricorso a nuovi prezzi esclusivamente nei casi in cui non            
sia possibile risalire attraverso il suddetto elenco prezzi regionale           
alla lavorazione prevista. Dovra' quindi essere giustificata                    
l'impossibilita' di ricorso a tecniche di intervento tradizionali ed            
essere allegata una dettagliata analisi prezzi specificando le                  
singole voci e l'elenco prezzi utilizzato.                                      
2. Modalita' di presentazione dei progetti per l'apposizione del                
visto di conformita'                                                            
Conseguentemente alla classificazione sismica dei comuni nei quali              
sono ubicati gli immobili oggetto dei finanziamenti assegnati con il            
presente atto, l'apposizione del "visto di conformita'", da parte del           
Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli, ha anche valore di                  
"parere tecnico" per il rilascio dell'autorizzazione all'inizio dei             
lavori, ai sensi delle normative statali e regionali vigenti.                   
Per tali interventi si applica la disciplina sostanziale e                      
procedurale di cui alla Legge 2 febbraio 1974 n. 64, nonche' alla               
L.R. 19 giugno 1984, n. 35, e successive modifiche ed integrazioni ed           
al R.R. 13 ottobre 1986, n. 33 e successive modifiche ed                        
integrazioni.                                                                   
Si dispone, inoltre, che i progetti vengano redatti, per la parte               
dell'immobile interessata dall'intervento, tenendo conto dell'insieme           
strutturale e secondo obiettivi di "miglioramento sismico", con                 
particolare riferimento ai punti da 1.3 a 1.9 delle prescrizioni                
tecniche approvate dalla Giunta regionale con deliberazione 283/99.             
Tali prescrizioni hanno come principale quadro di riferimento la                
Legge 2 febbraio 1974, n. 64 e le connesse normative tecniche                   
nazionali di cui ai decreti ministeriali, adottati ai sensi degli               
articoli 1 e 3 della medesima legge. In particolare, il punto 1.9               
richiama come allegate parti integranti di dette prescrizioni:                  
a) le "Indicazioni tecniche circa i contenuti e requisiti di                    
completezza dei progetti esecutivi di interventi di riparazione e               
consolidamento sismico di edifici esistenti" (Allegato A);                      
b) e, qualora i progetti riguardino gli interventi di restauro nei              
beni architettonici di valore storico-artistico, le "Istruzioni                 
generali per la redazione di progetti di restauro nei beni                      
architettonici di valore storico-artistico in zona sismica" (Allegato           
B).                                                                             
I soggetti attuatori trasmetteranno i progetti esecutivi al Servizio            
Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli in triplice copia di cui due                  
verranno restituite ai soggetti stessi, a seguito dell'apposizione              
del "visto di conformita'", al fine di ottemperare agli adempimenti             
di competenza comunale.                                                         
La trasmissione dei progetti esecutivi deve avvenire entro 120 giorni           
a decorrere dalla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale                
della Regione Emilia-Romagna della presente deliberazione. Alla                 
scadenza il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli, comunica al             
Servizio Riqualificazione urbana l'elenco delle eventuali                       
inadempienze.                                                                   
Trattandosi di edifici vincolati ai sensi del DLgs n. 490 del 29                
ottobre 1999, i progetti esecutivi dovranno essere trasmessi dai                
soggetti attuatori contestualmente anche alla Soprintendenza ai Beni            
architettonici e per il Paesaggio territorialmente competente, per              
l'acquisizione dei relativi nulla-osta.                                         
Nei successivi 60 giorni, dalla data di ricevimento dei progetti                
esecutivi, il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli effettua               
l'istruttoria tecnica su di essi, provvedendo ad apporre il "visto di           
conformita'", visto includente l'identificazione di eventuali fasi              
costruttive di significativa rilevanza strutturale per le quali il              
soggetto attuatore dovra' segnalare la data di inizio lavori.                   
Nel caso di incompletezza e/o insufficienza degli elaborati                     
progettuali trasmessi, il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli            
fissa un termine ultimo e congruo per l'invio della documentazione              
progettuale richiesta.                                                          
Qualora entro il suddetto termine non siano stati trasmessi i                   
progetti o le integrazioni richieste, il Servizio Tecnico di Bacino             
Fiumi Romagnoli comunica al Servizio Riqualificazione urbana la                 
chiusura dell'istruttoria inerente l'intervento, data                           
l'impossibilita' di procedere alla apposizione del "visto di                    
conformita'", con conseguente  revoca del contributo assegnato.                 
Nel caso in cui l'importo lavori a base d'asta risulti pari o                   
superiore a 450.000,00 Euro il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi                 
Romagnoli e la Soprintendenza competente concorderanno un calendario            
di incontri, che consenta di procedere ad un esame tecnico congiunto            
dei progetti esecutivi; e' fatta salva la possibilita' di richiedere            
l'esame congiunto del progetto se si dovessero verificare casi di               
particolare complessita' tecnica o incompatibilita' fra le                      
prescrizioni espresse dai suddetti organi istruttori.                           
3. Consulenza                                                                   
Per la redazione dei progetti e/o nel corso dei lavori, qualora                 
sorgano difficolta' di giudizio tecnico, i soggetti attuatori possono           
avvalersi della consulenza tecnica regionale che, tramite esperti del           
Comitato Tecnico Scientifico istituito con decreto dell'Assessore               
alla Difesa del suolo e della costa. Protezione civile 40/01, verra'            
svolta d'intesa con i tecnici incaricati dai soggetti attuatori della           
progettazione e/o conduzione lavori.                                            
Anche il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli potra' avvalersi            
della consulenza tecnica di cui al precedente capoverso su propria              
richiesta per l'attivita' di sua competenza, nonche' ai fini della              
vigilanza di cui al successivo punto 7.                                         
4. Affidamento dei lavori                                                       
Ai sensi dell'art. 14, comma 4, Legge 61/98, i soggetti attuatori               
possono affidare a trattativa privata previa gara informale i lavori            
in oggetto, di importo fino a due milioni di Euro. Alla gara debbono            
essere invitate almeno 15 imprese aventi i requisiti di legge, se               
sussistono in tale numero soggetti qualificati ai sensi della Legge             
109/94. E' sempre fatto salvo il ricorso alle altre procedure di                
affidamento stabilite dalla Legge 109/94 in relazione all'importo dei           
lavori o all'esecuzione di lavori in economia.                                  
Nell'avviso di gara sara' stabilito che qualora l'aggiudicatario non            
si presenti alla stipula del contratto entro il termine fissato dal             
soggetto attuatore, si potra' procedere all'affidamento dei lavori              
all'impresa immediatamente seguente in graduatoria incamerando la               
cauzione provvisoria, con conseguente esclusione da altri futuri                
appalti di opere comprese nel Programma degli interventi.                       
Per gli adempimenti di cui ai precedenti punti, i soggetti attuatori            
tengono conto di quanto disposto dall'art. 14, commi da 1 a 9 e 11              
della Legge 61/98.                                                              
5. Contratto d'appalto                                                          
Nei contratti d'appalto, stipulati dai soggetti attuatori, dovranno             
essere espressamente richiamate, quali parti integranti degli                   
stessi:                                                                         
a) le disposizioni della presente deliberazione e le "prescrizioni              
tecniche e parametri" di cui alla deliberazione della Giunta                    
regionale 283/99, nonche' l'"Elenco prezzi per opere di riparazione e           
consolidamento sismico di edifici esistenti" di cui alla                        
deliberazione della Giunta regionale 1848/98;                                   
b) gli estremi del relativo "visto di conformita'" rilasciato sul               
progetto dal Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli;                        
c) le norme derogate circa le modalita' di affidamento lavori;                  
d) l'obbligo dell'impresa a consentire l'attivita' di vigilanza ed              
ispezione da parte del Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli,              
producendo la documentazione eventualmente richiesta, nonche'                   
qualsiasi adempimento in ordine a verifiche, controlli, saggi e                 
accertamenti ai quali sia il soggetto attuatore che l'impresa                   
dovranno sottoporsi con oneri a proprio carico;                                 
e) la clausola inerente i poteri sostitutivi da parte della Regione             
nei casi previsti.                                                              
6. Inizio lavori                                                                
Consegna ed effettivo inizio lavori debbono avvenire entro 4 mesi               
dalla trasmissione del "visto di conformita'". Le opere devono essere           
completate di norma entro 20 mesi successivi alla consegna dei                  
lavori.                                                                         
7. Varianti                                                                     
Sono soggette alla procedura suddetta anche le eventuali varianti               
concernenti il progetto originario sul quale e' stato apposto il                
"visto di conformita'", anche nel caso non comportino aumento di                
spesa, ma siano da considerare sostanziali in rapporto alla soluzione           
tecnica strutturale.                                                            
Non costituiscono varianti su cui rilasciare un nuovo "visto di                 
conformita'", da parte del Servizio Tecnico di Bacino Fiumi                     
Romagnoli, quelle indicate all'art. 25, comma 3, II periodo, della              
Legge 109/94 e sue successive modifiche ed integrazioni, con il                 
limite del 15% indicato all'art. 14, comma 5 della Legge 61/98,                 
purche' soddisfino l'ulteriore condizione di poter essere                       
considerate, come varianti non sostanziali in rapporto alla soluzione           
tecnica strutturale adottata nell'originario progetto gia' corredato            
di "visto di conformita'". A tal fine il direttore dei lavori, su               
proprio responsabile giudizio, descrive e certifica il carattere non            
sostanziale della variante dandone comunque notizia agli organismi              
competenti.                                                                     
Ogni variazione di quanto stabilito nel quadro tecnico economico deve           
essere comunicata al Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli e               
tali variazioni non possono comportare aumento del contributo                   
assegnato di cui al "visto di conformita'" e la maggior spesa rimane            
a carico del soggetto attuatore.                                                
8. Vigilanza e poteri sostitutivi                                               
La Regione puo' provvedere alla vigilanza, tramite il Servizio                  
Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli, sulla esecuzione dei lavori, ferma           
restando la responsabilita' dei soggetti attuatori per la regolare              
esecuzione dei medesimi.                                                        
I tecnici incaricati hanno facolta' di ispezionare i cantieri e                 
richiedere al soggetto attuatore ogni elemento di chiarimento o                 
giudizio.                                                                       
Qualora dalle verifiche sugli interventi, effettuate ai sensi di                
quanto previsto ai punti precedenti, emergano gravi inadempienze o              
violazioni delle disposizioni che regolano l'attuazione degli                   
interventi, su segnalazione del Servizio Tecnico di Bacino Fiumi                
Romagnoli, il Direttore generale alla Programmazione territoriale e             
Sistemi di mobilita' diffida il soggetto attuatore a provvedere alla            
rimozione dell'inadempienza o violazione, assegnando a tal fine un              
congruo termine.                                                                
Scaduto tale termine senza che il soggetto attuatore abbia provveduto           
o addotto un giustificato motivo, il Direttore generale alla                    
Programmazione territoriale e Sistemi di mobilita', con propria                 
determinazione, nomina un Commissario ad acta cui affidare la                   
realizzazione o il completamento dell'intervento, che per il periodo            
in cui e' nominato subentra di diritto al soggetto attuatore nel                
contratto d'appalto al fine dell'esercizio dei poteri sostitutivi: di           
cio' sara' fatta menzione nel relativo contratto stipulato con                  
l'appaltatore.                                                                  
Sono a carico del soggetto attuatore, nei confronti del quale sia               
stato esercitato il potere sostitutivo, gli eventuali oneri derivanti           
dalle inadempienze o violazioni contestate.                                     
Dove quanto sopra specificato non fosse possibile, una esecuzione dei           
lavori non conforme, alla soluzione tecnica strutturale del progetto            
approvato e gia' corredato di "visto di conformita'", comporta la               
decadenza del contributo assegnato e la revoca di quanto                        
eventualmente gia' erogato.                                                     
9. Collaudo                                                                     
Nel caso del Municipio di Casola Valsenio il collaudo e' sostituito             
dal certificato di regolare esecuzione a norma delle leggi vigenti,             
mentre per il Municipio di Predappio il cui contributo supera i                 
200.000,00 Euro, il soggetto attuatore, previa richiesta di                     
designazione alla Direzione generale alla Programmazione territoriale           
e Sistemi di mobilita', provvedera' alla nomina del collaudatore, da            
scegliere tra ingegneri ed architetti regionali di comprovata                   
esperienza in materia di controlli sismici, inseriti nell'elenco di             
cui alla determinazione n. 12725 del 22 dicembre 2000, integrata con            
determinazione n. 7966 del 2 luglio 2003.                                       
Il collaudo sara' svolto in corso d'opera, con prioritaria attenzione           
a fasi lavorative di particolare importanza preventivamente segnalate           
dalla direzione lavori, anche in relazione a quanto eventualmente               
previsto nel "visto di conformita'".                                            
Lo stesso collaudo avra' anche valenza di controllo della regolarita'           
degli atti contabili necessari ai fini della liquidazione dei                   
contributi secondo le modalita' esplicitate nel successivo Allegato             
2.                                                                              
10. Controversie                                                                
Nel caso insorgano controversie fra soggetto attuatore e Servizio               
Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli in merito alla apposizione del                
"visto di conformita'" o agli adempimenti connessi con l'attivita' di           
vigilanza e controllo di cui al punto precedente, il Responsabile del           
Servizio Riqualificazione urbana esperisce un tentativo di accordo              
bonario fra le parti in causa, acquisendo i relativi pareri.                    
Qualora non si raggiunga il predetto accordo, su segnalazione del               
Responsabile del Servizio Riqualificazione urbana, il Direttore                 
generale alla Programmazione territoriale e Sistemi di mobilita'                
provvede con proprio atto definitivo a disporre in merito alla                  
controversia adottando le misure necessarie.                                    
ALLEGATO 2                                                                      
Modalita' di erogazione dei contributi assegnati                                
Le modalita' disciplinanti le richieste di erogazione dei contributi            
spettanti, da parte degli Enti attuatori, da inoltrare                          
successivamente all'ottenimento del "visto di conformita'", sono                
distinte in relazione agli importi dei contributi assegnati con il              
presente atto.                                                                  
Per il Comune di Casola Valsenio (contributo assegnato inferiore a              
Euro 200.000,00) le richieste devono essere trasmesse al Servizio               
Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli - sede di Ravenna, secondo le                 
seguenti modalita' fra loro alternative:                                        
1) in un'unica soluzione, a lavori ultimati;                                    
2) in corso di realizzazione dell'intervento, richiedendo                       
l'erogazione: - di un primo acconto, pari al 20% della somma ammessa            
a finanziamento; - di un unico stato d'avanzamento, previo recupero             
proporzionale dell'acconto se e' stato richiesto; - del saldo                   
corrispondente allo svincolo delle ritenute a garanzia pari al 5 %              
dell'importo netto dei lavori ammessi a finanziamento, a lavori                 
ultimati.                                                                       
Per tale intervento e' previsto il controllo di tutta la                        
documentazione contabile; il controllo sara' diretto a verificare:              
- la coerenza degli interventi agli obiettivi del presente atto;                
- la correttezza delle procedure seguite dall'Ente attuatore nel                
corso della realizzazione e della rendicontazione dell'intervento.              
Il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli - sede di Ravenna,                
relativamente alle richieste trasmesse dal Comune di Casola Valsenio            
secondo le modalita' suddette, ai fini della loro liquidazione da               
parte del Servizio Riqualificazione urbana, provvedera' a trasmettere           
a quest'ultimo Servizio, unicamente e senza altra documentazione, il            
proprio parere favorevole concernente quale importo e' effettivamente           
liquidabile.                                                                    
Per il Comune di Predappio (contributo assegnato superiore a Euro               
200.000,00) le richieste devono essere trasmesse al Servizio Tecnico            
di Bacino Fiumi Romagnoli - sede di Forli', corredate del nulla osta            
del collaudatore, secondo le modalita' di seguito riportate.                    
1) Richiesta di un acconto (20%)                                                
Il soggetto attuatore trasmette la richiesta di liquidazione di un              
acconto, pari al 20% dell'importo del contributo massimo liquidabile,           
unitamente al verbale di visita del collaudatore che attesti                    
l'effettivo inizio lavori.                                                      
2) Richiesta di liquidazione per stati di avanzamento                           
Il soggetto attuatore puo' successivamente trasmettere la richiesta             
di liquidazione per stati di avanzamento lavori, secondo quanto                 
previsto nel capitolato speciale d'appalto, previo recupero                     
proporzionale dell'acconto se e' stato richiesto, allegando il                  
verbale di visita del collaudatore in corso d'opera, il certificato             
di pagamento, la relativa fattura dei lavori e le fatture delle                 
eventuali spese tecniche.                                                       
3) Richiesta del saldo corrispondente allo svincolo                             
Il soggetto attuatore, successivamente alla ultimazione dei lavori,             
trasmette la richiesta del saldo corrispondente allo svincolo delle             
ritenute a garanzia pari al 5 % dell'importo netto dei lavori ammessi           
a finanziamento, allegando il certificato di collaudo, il certificato           
di pagamento, la relativa fattura dei lavori e la fattura delle                 
eventuali spese tecniche.                                                       
Il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli - sede di Forli',                 
relativamente alle richieste trasmesse dal Comune di Predappio                  
secondo le modalita' suddette, ai fini della loro liquidazione da               
parte del Servizio Riqualificazione urbana, provvedera' a trasmettere           
a quest'ultimo Servizio, unicamente e senza altra documentazione, il            
proprio parere favorevole concernente quale importo e' effettivamente           
liquidabile.                                                                    

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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