COMUNE DI FIDENZA (PARMA)

COMUNICATO

Accordo di programma per l'integrazione delle attivita' socio-assistenziali di competenza dei Comuni del distretto di Fidenza con quelle dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma. (Decreto del Sindaco n. 8, anno 2003)

Il Sindaco, vista la deliberazione                                              
consiliare n. 110 del 19/12/2002, esecutiva, con cui veniva                     
dichiarata l'adesione del Comune di Fidenza all'Accordo di programma            
per l'integrazione delle attivita' socio-assistenziali di competenza            
dei Comuni del distretto di Fidenza con quelle dell'Azienda Unita'              
sanitaria locale di Parma, a norma della L.R. 21 aprile 1999, n. 3              
art. 193, tra i Comuni di Fidenza, Busseto, Fontanellato, Fontevivo,            
Noceto, Polesine Parmense, Roccabianca, Salsomaggiore Terme, San                
Secondo Parmense, Sissa, Soragna, Trecasali, Zibello e l'Azienda                
Unita' sanitaria locale;                                                        
visto l'Accordo di programma stipulato tra le Amministrazioni                   
interessate in data 2 aprile 2003, a mezzo scrittura privata non                
autenticata;                                                                    
ritenuto, quale atto successivo al conseguimento del consenso unanime           
delle Amministrazioni interessate, doversi provvedere                           
all'approvazione dell'Accordo, preliminarmente alla pubblicazione del           
medesimo nel Bollettino Ufficiale della Regione, ai sensi dell'art.             
34, comma 4 del DLgs 18 agosto 2000, n. 267;                                    
decreta:                                                                        
1) e' approvato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 183 della L.R.            
21 aprile 1999, n. 3 "Riforma del sistema regionale e locale", e                
dell'art. 34 del DLgs 18 agosto 2000, n. 267, l'Accordo di programma,           
stipulato in data 2 aprile 2003 tra i Comuni di Fidenza, Busseto,               
Fontanellato, Fontevivo, Noceto, Polesine Parmense, Roccabianca,                
Salsomaggiore Terme, San Secondo Parmense, Sissa, Soragna, Trecasali,           
Zibello e l'Azienda Unita' sanitaria locale per l'integrazione delle            
attivita' socio-assistenziali di competenza dei Comuni del Distretto            
di Fidenza con quelle dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma;            
2) il presente atto, unitamente all'Accordo di programma con lo                 
stesso approvato, sara' pubblicato nel Bollettino Ufficiale della               
Regione Emilia-Romagna;                                                         
3) del presente atto sia data comunicazione alle Amministrazioni                
interessate.                                                                    
IL SINDACO                                                                      
Massimo Tedeschi                                                                
Accordo di programma per l'intregrazione delle attivita'                        
socio-assistenziali di competenza dei Comuni del Distretto di Fidenza           
con quelle dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma                        
Fra i Comuni di:                                                                
Fidenza, rappresentato dal Sindaco pro-tempore ing. Massimo Tedeschi,           
nato a Fidenza il 10/12/1951, agente in esecuzione della                        
deliberazione del Consiglio comunale n. 110 del 19/12/2002;                     
Busseto, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott. Laurini Luca,              
nato a Parma il 10/8/1962, agente in esecuzione della deliberazione             
del Consiglio comunale n. 51 del 30/11/2002;                                    
Fontanellato, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dr.ssa Guareschi            
Maria Grazia, nata in Parma il 20/5/1965, agente in esecuzione della            
deliberazione del Consiglio comunale n. 92 del 20/12/2002;                      
Fontevivo, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott. Stefano                  
Mulazzi nato in Parma il 27/2/1957, agente in esecuzione della                  
deliberazione del Consiglio comunale n. 85 del 17/12/2002;                      
Noceto, rappresentato dal Sindaco dott. Fabio Fecci nato in Fidenza             
il 26/4/1965, agente in esecuzione della deliberazione del Consiglio            
comunale n. 93 del 30/12/2002;                                                  
Polesine Parmense, rappresentato dal Sindaco pro-tempore sig. Davide            
Maestri, nato a Zibello il 18/9/1959, agente in esecuzione della                
deliberazione del Consiglio comunale n. 62 del 18/12/2002;                      
Roccabianca, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott. Romeo                  
Allinovi, nato a Panna il 6/4/1949, agente in esecuzione della                  
deliberazione del Consiglio comunale n. 66 del 29/11/2002;                      
Salsomaggiore Terme, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott.                
Adriano Grolli nato in Salsomaggiore Terme l'1/6/1947, in esecuzione            
della deliberazione del Consiglio comunale n. 110 del 27/11/2002;               
San Secondo Parmense, rappresentato dal Sindaco pro-tempore rag.                
Roberto Bernardini, nato a San Secondo Parmense il 21/7/1971, agente            
in esecuzione della deliberazione del Consiglio comunale n. 72 del              
28/11/2002;                                                                     
Sissa, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott.ssa Angela Fornia,            
nata a Roccabianca il 30/9/1949, agente in esecuzione della                     
deliberazione del Consiglio comunale n. 72 del 21/12/2002;                      
Soragna, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott. Roberto Garbi              
nato in Soragna il 6/1/1965, agente in esecuzione della deliberazione           
del Consiglio comunale n. 85 del 19/12/2002;                                    
Trecasali, rappresentato dal Sindaco pro-tempore sig. Luciano Aiolfi,           
nato a Parma il 27/6/1950, agente in esecuzione della deliberazione             
del Consiglio comunale n. 49 del 29/11/2002;                                    
Zibello, rappresentato dal Sindaco pro-tempore rag. Giorgio                     
Quarantelli, nato a Roccabianca il 17/3/1947, agente in esecuzione              
della deliberazione del Consiglio comunale n. 63 del 19/12/2002;                
L'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma, rappresentata dal                   
Direttore del Distretto di Fidenza pro-tempore dott.ssa Maria Rosa              
Salati nata in Parma il 27/5/1956 in esecuzione della deliberazione             
del Direttore Generale n. 681 del 18/12/2002;                                   
si stipula                                                                      
il seguente Accordo di programma, a norma dell'art. 34 del DLgs 18              
agosto 2000, n. 267, dell'art. 7 della L.R. 12 maggio 1994 cosi' come           
sostituito dall'art. 183 della L.R. 21 aprile 1999, n. 3, per                   
individuare i modelli organizzativi ed i relativi rapporti                      
finanziari, fondati sull'integrazione organizzativa e professionale             
delle rispettive competenze.                                                    
Art. 1                                                                          
Obiettivi dell'Accordo                                                          
obiettivo dell'Accordo di programma:                                            
1) L'istituzione in ambito distrettuale del Servizio sociale per la             
gestione coordinata ed integrata delle competenze socio-assistenziali           
di pertinenza dei Comuni in premessa elencati, con quelle                       
socio-sanitarie, di competenza Azienda Unita' sanitaria locale:                 
- assistenza sociale alla maternita', all'infanzia, all'eta'                    
evolutiva di qualsiasi provenienza, nonche' ai minorenni anche                  
extracomunitari soggetti a provvedimenti dell'attivita' giudiziaria;            
- assistenza sociale agli adulti in eta' lavorativa inabili, dimessi            
dal carcere, vittime o familiari di vittime di delitti;                         
- assistenza sociale a tossicodipendenti, attraverso la                         
collaborazione con il SERT;                                                     
- assistenza a soggetti disabili, minori ed adulti, anche in                    
strutture residenziali o semi-residenziali;                                     
- assistenza sociale delegata ai Comuni con L.R. 3/99 prima di                  
competenza provinciale.                                                         
2) I contraenti l'Accordo di programma identificano nelle deleghe               
all'Azienda Unita' sanitaria locale lo strumento per l'esercizio                
delle funzioni di cui al punto uno;                                             
3) la delega sara' disciplinata da convenzioni e/o da protocolli                
d'intesa.                                                                       
4) Le Amministrazioni comunali aderenti all'Accordo garantiscono                
l'esercizio delle attivita' delegate attraverso la partecipazione               
economica attribuita secondo il metodo della quota capitaria; con               
questo intendono sottolineare il principio della reciproca                      
mutualita'.                                                                     
Art. 2                                                                          
Organizzazione della rete                                                       
La rete del Servizio sociale di distretto e' costituita dalle                   
strutture, dai servizi e dalle risorse che i soggetti aderenti                  
all'accordo mettono a disposizione tramite convenzione per garantire            
la programmazione degli interventi in un contesto unitario e                    
integrato di servizi che la costruiscono. Essa e' intesa come parte             
fondamentale di una piu' vasta rete di cui fanno parte i servizi                
sociali dei Comuni; i servizi socio-sanitari dell'Azienda Unita'                
sanitaria locale, le agenzie educative e scolastiche, il                        
volontariato. Gli interventi della rete integrata dei servizi sociali           
sono quelli previsti dall'art. 22 della Legge 8 novembre 2000, n.               
328.                                                                            
Art. 3                                                                          
Ambito territoriale (distretto)                                                 
La rete dei servizi e delle strutture per l'erogazione delle                    
prestazioni socio-assistenziali e sanitarie delegate e' gestita in un           
ambito territoriale definito distretto di Fidenza, individuato e                
costituito ai sensi dell'art. 9 della L.R. 12/5/1994, n. 19, cosi'              
come modificato dall'art. 7 della L.R. 25/2/2000, n. 11.                        
II distretto comprende i Comuni di Fidenza (Capofila), Busseto,                 
Fontanellato, Fontevivo, Noceto, Polesine Parmense, Roccabianca,                
Salsomaggiore Terme, San Secondo Parmense, Sissa, Soragna, Trecasali,           
Zibello.                                                                        
Art. 4                                                                          
Comitato di distretto                                                           
In ambito di distretto e' istituito il Comitato di distretto per                
l'accordo di programma composto dai Sindaci dei Comuni, o loro                  
delegati, e dal Direttore dell'Azienda Unita' sanitaria locale o suo            
delegato. Il Comitato di distretto, nell'ambito degli indirizzi                 
espressi dalla Conferenza sanitaria territoriale, svolge funzioni di            
proposta e di verifica sulle attivita' distrettuali relativamente a:            
a)  Piani di zona e programmi distrettuali definiti dalla                       
programmazione aziendale in conformita' all'art. 19 della Legge 8               
novembre 2000, n. 328;                                                          
b)  risorse finanziarie di distretto e priorita' d'impiego;                     
c)  verifica dei risultati conseguiti in analogia a quanto previsto             
alla lettera g), comma 2 dell'art. 11 della L.R. 12 maggio 1994, n.             
19;                                                                             
d)  assetto organizzativo e localizzazione dei servizi distrettuali.            
Le proposte di localizzazione dei servizi distrettuali sono                     
sottoposte al parere obbligatorio del Comitato di distretto.                    
Il Comitato di distretto puo' promuovere eventuali iniziative di                
carattere locale, anche riguardanti aree territoriali                           
sub-distrettuali, verificandone la relativa copertura finanziaria:              
- assicura le linee di indirizzo politico/istituzionali e le                    
modalita' strategiche di funzionamento del servizio;                            
- garantisce le condizioni (di personale, di spazi, di strumenti)               
affinche' il servizio possa operare nelle migliori condizioni                   
possibili e raggiungere gli obiettivi previsti;                                 
- valuta la programmazione del servizio e i piani di sviluppo della             
rete distrettuale dei servizi;                                                  
- promuove e favorisce lo sviluppo quali/quantitativo dei servizi               
(gestiti dagli enti che partecipano all'Accordo) e assicura la messa            
in campo delle risorse;                                                         
- sostiene e facilita modalita' di relazione e collaborazione tra               
servizi e istituzioni coinvolte secondo un'ottica di rete di                    
reciprocita';                                                                   
- promuove e sostiene sperimentazioni guidate in ordine a nuove                 
tipologie di risposta e di modelli organizzativi da attivare.                   
Il Comitato di distretto svolge le funzioni di vigilanza                        
sull'esecuzione dell'accordo di programma a norma dell'art. 34.7 del            
DLgs 18 agosto 2000, n. 267.                                                    
Art. 5                                                                          
Presidenza e funzionamento del Comitato di distretto                            
II Comitato di distretto e' presieduto dal Sindaco del Comune capo              
comprensorio (o suo delegato) che ne dispone la convocazione.                   
Ogni componente del Comitato puo' richiedere al Presidente la                   
convocazione della seduta o l'iscrizione all'ordine del giorno di               
particolari argomenti.                                                          
Le decisioni sono validamente assunte dalla maggioranza assoluta dei            
rappresentanti dei soggetti aderenti all'accordo e sono vincolanti              
per tutti questi, anche se dissenzienti.                                        
Il Comitato di distretto si riunisce di norma presso la sede del                
Comune di Fidenza o in altra sede decisa dal Presidente.                        
Art. 6                                                                          
Attivazione del Servizio sociale distrettuale                                   
Gli enti aderenti all'Accordo istituiscono il Servizio sociale                  
distrettuale per il coordinamento, l'integrazione e la gestione delle           
funzioni sociali e sanitarie, punto unico di riferimento per la                 
gestione delle attivita' delegate.                                              
Gli operatori del Servizio sociale, in distacco dai Comuni associati,           
agiranno in integrazione con il Comparto Sanita', cosi' come previsto           
dalla legge regionale al fine di garantire gli interventi integrati a           
favore degli utenti che ne abbiano diritto. La ripartizione degli               
oneri per l'utilizzo del personale sara' definita in base alla                  
direttiva regionale 1637/97 ed eventuali successive modificazioni che           
interverranno.                                                                  
La sede del Servizio sociale distrettuale e' collocata presso la sede           
del distretto sanitario di Fidenza.                                             
Art. 7                                                                          
Compiti del Servizio sociale                                                    
II Servizio sociale fra i compiti specifici di legge e di istituto              
effettua le seguenti attivita':                                                 
a) compie una prima valutazione della situazione dell'utente al fine            
di avviarlo, secondo il tipo di bisogno alla rete dei servizi                   
integrati socio sanitari, tramite i vari responsabili di settore;               
b) garantisce il coordinato utilizzo della rete complessiva dei                 
servizi socio-assistenziali e socio-sanitari tramite la verifica                
costante delle disponibilita' esistenti sul territorio e la gestione            
dei rapporti amministrativi conseguenti all'Accordo di programma in             
collaborazione con gli uffici;                                                  
c) ottimizza la qualita' degli interventi anche tramite                         
l'individuazione del responsabile di ogni caso;                                 
d) attiva i protocolli di intesa con istituzioni pubbliche e private            
presenti sul territorio;                                                        
e) collega operativamente i servizi socio-assistenziali e                       
socio-sanitari, al fine di ottenere continuita' di assistenza e cura            
e pertinenza fra servizio attivato e necessita' espresse;                       
f) autorizza in via amministrativa l'accesso alla rete dei servizi              
socio-sanitari integrati sulla base delle disposizioni tenuto conto             
delle disponibilita' esistenti sul territorio, delle opzioni del                
cittadino e dei protocolli procedurali esistenti;                               
g) attiva programmi di controllo sul funzionamento della rete e di              
verifica della qualita' delle prestazioni;                                      
h) svolge attivita' di informazione sui servizi esistenti sul                   
territorio, sulle modalita' e sui criteri di accesso sia a strutture            
pubbliche che private convenzionate;                                            
i) promuove ed organizza, in collaborazione con gli enti                        
istituzionalmente preposti, le attivita' di formazione ed                       
aggiornamento del personale;                                                    
j) raccoglie ed elabora i dati informativi sui servizi delle gestioni           
delegate esistenti sul territorio;                                              
k) garantisce la conoscenza della domanda attuale e potenziale della            
popolazione residente nel distretto, al fine di favorire la messa a             
punto di linee coerenti con le esigenze locali e condivise dai                  
servizi;                                                                        
l) assicura lo sviluppo organico del sistema dei servizi rispondendo            
in modo esauriente e razionale all'evoluzione della domanda;                    
m) svolge compiti di collegamento operativo fra i servizi                       
socio-assistenziali e/socio-sanitari integrati e servizi sanitari, al           
fine di ottenere continuita' di assistenza e cura fra servizio                  
attivato e necessita' espresse;                                                 
n) fornisce consulenza e supporto ai servizi, per sviluppare cultura            
in tal senso, per favorire la qualificazione delle prestazioni e del            
personale e per omogeneizzare linguaggio e strumenti professionali e            
operativi;                                                                      
o) promuove la collaborazione con il volontariato, curandone i                  
rapporti, l'informazione e la partecipazione informata alle attivita'           
di istituto;                                                                    
p) collabora con l'Ufficio di Piano distrettuale alla progettazione,            
realizzazione e verifica dei Piani di zona.                                     
Art. 8                                                                          
Assetto organizzativo del Servizio sociale                                      
Compongono il Servizio sociale le figure professionali che operano              
nella rete dei servizi ed appartengono agli enti che partecipano                
all'Accordo. Il Servizio sociale e' cosi' articolato:                           
a)  Responsabile del Servizio sociale distrettuale, nominato dal                
Direttore generale del Comune capofila su designazione del Comitato             
di distretto;                                                                   
b)  Ufficio di coordinamento composto da: assistenti sociali                    
coordinatori aree minori; coordinatori area handicap; coordinatore              
inserimenti lavorativi; Responsabile Ufficio funzioni amministrative.           
L'Ufficio di coordinamento del Servizio sociale distrettuale fa da              
riferimento, tramite il Responsabile del Servizio sociale, per le               
situazioni di confine e/o sovrapposizione con altre aree, che saranno           
regolamentate mediante protocolli; verranno chiamati a farne parte il           
Responsabile UO distrettuale di Salute mentale; il Responsabile UO              
Dipartimento SERT, il Responsabile UO Salute infanzia; L'Ufficio di             
coordinamento del Servizio sociale ha lo scopo di promuovere                    
interventi atti a sviluppare cultura e comportamenti di rete fra i              
punti di erogazione delle prestazioni al fine di garantire ai                   
cittadini un sistema di prestazioni sociali e sanitarie omogeneo,               
organico e continuo. L'Ufficio di coordinamento del Servizio sociale            
distrettuale si attiva periodicamente e scadenze fisse;                         
c)  Ufficio funzioni amministrative, con compiti di: - segreteria del           
Servizio sociale;  - raccolta ed elaborazione dati; - informazioni; -           
tenuta contabile del bilancio;                                                  
d)  Commissione assistenza distrettuale Valuta i bisogni                        
socio-assistenziali e socio-sanitari degli utenti inviati al Servizio           
sociale dopo la prima segnalazione del Responsabile del caso. E'                
composta dal Responsabile del Servizio, dai Coordinatori di area,               
dall'Assistente sociale Responsabile del caso.                                  
Art. 9                                                                          
Principi                                                                        
L'attuazione degli interventi socio-assistenziali e socio-sanitari,             
di cui ai precedenti articoli, deve ispirarsi ai seguenti criteri,              
che costituiscono punti fondamentali di riferimento per la gestione             
del servizio nell'assolvimento degli obblighi di legge e della                  
disponibilita' di risorse. Essa si rivolge alla tutela e alla                   
promozione sociale del cittadino in condizioni di marginalita' e di             
bisogno.I principi sono:                                                        
a)  II Servizio intende garantire ad ogni cittadino un'adeguata e               
dignitosa condizione esistenziale. A tale proposito difende e                   
diffonde il valore sociale della mutualita' e della sussidiarieta'              
pubblica negli aspetti di prevenzione, di socializzazione e di aiuto;           
b)  gli interventi assumeranno contenuti e modalita' in prevalenza              
non istituzionalizzanti;                                                        
c)  gli interventi saranno concepiti tenendo conto di una concezione            
unitaria della persona, e cio' anche per quanto di competenza tecnica           
di altri Servizi che interagiscono con il Servizio sociale;                     
d)  la necessita' della collaborazione con il volontariato e con le             
altre agenzie presenti sul territorio che vengono considerate risorse           
preziose per la costituzione dell'identita' personale e sociale delle           
persone;                                                                        
e)  la gestione in delega dei Servizi non esaurisce la competenza e             
la politica delle Amministrazioni comunali, ma ne e' parte integrante           
e fondamentale.                                                                 
II comportamento e le scelte dell'Azienda Unita' sanitaria locale               
devono di norma conformarsi ai seguenti criteri e limiti, validi per            
l'intero territorio distrettuale e per tutti i casi nei quali emerge            
il bisogno di assistenza:                                                       
1) gli interventi assistenziali devono tendere a favorire una normale           
condizione esistenziale del cittadino in difficolta', mantenendolo              
solitamente nel proprio ambiente familiare e sociale e operando il              
piu' possibile sulle potenzialita' individuali e collettive;                    
2)  le prestazioni assistenziali devono realizzarsi innanzitutto                
attraverso il complesso dei servizi socio-assistenziali, sanitari ed            
educativi del territorio, da erogarsi in modo integrato, come                   
previsto dall'art. 22 della Legge 328/00;                                       
3)  gli interventi assistenziali devono rispondere ai bisogni                   
specifici di ogni soggetto assistito, all'interno di un progetto che            
coinvolge le varie collettivita' interessate (famiglia, comunita',              
scuola, volontariato);                                                          
4)  gli interventi assistenziali debbono essere rivolti ai soggetti             
che si trovano nelle condizioni di assistibilita' indicate dalle                
normative vigenti in materia e per i quali sia accertata la                     
sussistenza della condizione di bisogno economico e sociale;                    
5)  gli interventi assistenziali non si esauriscono nelle provvidenze           
economiche, che vanno considerate come supporto dell'azione di                  
recupero e di socializzazione e che, pertanto, vanno sempre collegate           
con le prestazioni di servizio sociale;                                         
6)  l'assistenza economica va erogata secondo i criteri e le                    
modalita' indicate nel rispetto delle norme regolamentari.                      
Gli interventi dovranno garantire la massima uniformita' tecnica                
possibile, nell'intero ambito distrettuale.                                     
Art. 10                                                                         
Estensione dell'Accordo di programma                                            
Gli enti sottoscrittori convengono sull'opportunita' di associare al            
perseguimento degli obiettivi dell'Accordo, le organizzazioni del               
volontariato, le associazioni dei minori e dei loro familiari, le               
cooperative sociali, i privati gestori di servizi                               
socio-assistenziali, attraverso specifi protocolli d'intesa,                    
convenzioni, accordi.                                                           
Art. 11                                                                         
Ripartizione delle spese                                                        
Ogni soggetto aderente all'Accordo sopporta le spese di esercizio               
dell'attivita' istituzionale e dei servizi erogati.                             
Le spese di personale che i Comuni sopportano nell'interesse degli              
altri saranno fra tutti questi ripartite in proporzione alla                    
popolazione residente nel territorio di ciascuno al 31 dicembre                 
dell'anno precedente.                                                           
Similmente saranno ripartite le spese relative alle prestazioni di              
assistenza sociale sopportate dal Servizio sociale distrettuale.                
Si applicheranno le disposizioni regionali circa l'imputazione degli            
oneri per i servizi socio-assistenziali e di quelli di rilievo                  
sanitario.                                                                      
Art. 12                                                                         
Recesso dell'Accordo                                                            
Ciascuno dei soggetti aderenti all'Accordo potra' recederne                     
dall'inizio di ogni anno solare, purche' manifesti la sua volonta' a            
tutti gli altri con almeno sei mesi di anticipo.                                
Il recedente restera' obbligato per gli oneri a lui incombenti fino             
al termine dell'anno antecedente quello da cui diviene efficace il              
recesso.                                                                        
Art. 13                                                                         
Durata dell'Accordo                                                             
L'Accordo e' concluso per la durata di 3 anni solari successivi a far           
tempo dall'1 gennaio 2003 fino al 31 dicembre 2005.                             
Esso potra' essere prorogato per volonta' unanime degli aderenti da             
dichiararsi almeno quattro mesi prima della scadenza per tempo da               
concordarsi.                                                                    
Non potra' essere modificato durante la sua vigenza se non per                  
consenso unanime dei partecipanti.                                              
Art. 14                                                                         
Norma transitoria                                                               
Avendo i Comuni di Polesine Parmense e di Zibello costituito                    
un'Unione di Comuni, allorquando gli stessi decideranno di trasferire           
ad essa la funzione o i servizi di cui all'oggetto del presente                 
Accordo di programma, l'"Unione civica Terre del Po" subentrera' in             
sostituzione dei suddetti Comuni in tutti i rapporti con gli altri              
enti aderenti all'Accordo di programma.                                         
Art. 15                                                                         
Risoluzione di controversie                                                     
La soluzione delle controversie sull'interpretazione dell'Accordo e             
sulla sua applicazione, che non possano essere composte                         
all'unanimita' dal Comitato di attuazione, sara' demandata ad un                
collegio di tre arbitri esperti ciascuno in diritto, amministrazione,           
Servizio sociale, designati all'unanimita' dal Comitato per                     
l'attuazione dell'Accordo ovvero, in caso di dissenso circa uno o               
piu' degli arbitri, dal Presidente del Tribunale di Parma. Si                   
applicheranno al procedimento ed al giudizio arbitrale le                       
disposizioni del Codice di procedura civile.                                    
IL SINDACO DEL  IL SINDACO DEL                                                  
COMUNE DI FIDENZA  COMUNE DI FONTANELLATO                                       
Massimo Tedeschi  Maria Grazia Guareschi                                        
IL SINDACO DEL  IL SINDACO DEL                                                  
COMUNE DI FONTEVIVO  COMUNE DI NOCETO                                           
Stefano Mulazzi  Fabio Fecci                                                    
IL SINDACO DEL  IL SINDACO DEL                                                  
COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME  COMUNE DI SORAGNA                                
Adriano Grolli  Roberto Garbi                                                   
IL SINDACO DEL  IL SINDACO DEL                                                  
COMUNE DI BUSSETO  COMUNE DI POLESINE PARMENSE                                  
Luca Laurini  Davide Maestri                                                    
IL SINDACO DEL  IL SINDACO DEL                                                  
COMUNE DI ZIBELLO  COMUNE DI ROCCABIANCA                                        
Giorgio Quarantelli  Romeo Allinovi                                             
IL SINDACO DEL  IL SINDACO DEL                                                  
COMUNE S. SECONDO PARMENSE  COMUNE DI TRECASALI                                 
Roberto Bernardini  Luciano Aiolfi                                              
IL SINDACO DEL  IL DIRETTORE DEL                                                
COMUNE DI SISSA  DISTRETTO DI FIDENZA                                           
Angela Fornia  Azienda USL di Parma                                             
  Maria Rosa Salati                                                             

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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