REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 novembre 2003, n. 2166

Procedura di verifica (screening) relativa al progetto "SP 7 R Cervese. Adeguamento tratto tra Pioppa - confine provinciale con Ravenna", nel comune di Cesena (FC) (Titolo II, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
a) di escludere, ai sensi dell' art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio           
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione            
del limitato rilievo degli interventi previsti, e dei conseguenti               
impatti ambientali, del progetto "SP7R Cervese. Adeguamento tratto              
tra Pioppa-confine provinciale con Ravenna dal Km. 7,800 al Km.                 
9,100" dalla ulteriore procedura di VIA con le seguenti                         
prescrizioni:                                                                   
a.1) minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e sul paesaggio,                  
mettendo in atto tutte le azioni di mitigazione previste nel                    
progetto;                                                                       
a.2) per il ripristino delle eventuali aree di cantiere si                      
riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si             
avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di                
materiale, in spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione           
per evitarne la morte biologica;                                                
a.3) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse            
e puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di           
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione            
dei mezzi si ritiene necessario: - per l'eventuale impianto di                  
betonaggio e altri impianti fissi, prevedere sistemi di abbattimento            
per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e                     
miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione; - qualora           
nella composizione del calcestruzzo rientri come materia prima il               
polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche dal                  
lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo aperto           
e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel contenitore               
preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie di                     
trattenimento del materiale plastico; - prevedere la umidificazione             
dei depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed              
inerti e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto                 
quando queste si trovino nelle vicinanze di abitazioni; - per il                
trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei                  
cassoni con teloni; - acquisire le eventuali autorizzazioni                     
necessarie per le emissioni di inquinanti in atmosfera ai sensi delle           
vigenti normative; - si dovra' valutare la necessita' di introdurre             
eventuali mitigazioni acustiche, sul cantiere e su eventuali                    
ricettori; le azioni attivate dovranno consentire il rispetto dei               
limiti sonori previsti dalle normative vigenti;                                 
a.4) si prescrive il rispetto dei limiti di pressione sonora,                   
previsti dal DPCM 1/3/1991 e successive modifiche per i ricettori               
sensibili individuati dalla relazione e dalla carta di valutazione di           
impatto acustico allegate alla relazione di verifica (screening),               
nelle adiacenze dell'infrastruttura progettata, al di fuori della               
fascia di rispetto laterale, come indicato nella Circolare regionale            
n. 7 dell'1/3/1993; in particolare tali aree, vanno considerate                 
appartenenti alla III classe (aree di tipo misto) con limite diurno             
pari a 60 dB(A) e limite notturno pari a 50 dB(A);                              
a.5) la prescrizione di cui ai punti a.3) e a.4) dovra' essere                  
verificata attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da               
effettuarsi durante la realizzazione dell'opera, ad opera e                     
mitigazioni realizzate e, sulla base dei risultati ottenuti, dovranno           
essere assunte le necessarie conseguenti determinazioni;                        
a.6) le opere di mitigazione, necessarie per il conseguimento del               
rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico, dovranno essere il           
piu' possibile di tipo vegetazionale, (cespugli e alberature di                 
essenze autoctone) in grado di creare un corridoio ecologico che                
possa raccordarsi con la vegetazione esistente dei vari canali                  
attraversati dall'infrastruttura;                                               
a.7) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di                  
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;           
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle             
fallanze nel primo anno di manutenzione;                                        
a.8) si dovranno prevedere, cosi' come da progetto, sistemi di                  
attraversamento biotico in quei punti dove l'altezza della                      
carreggiata rispetto al p.c. lo consente, in particolare dove la                
presenza di una rete idrica superficiale interseca l'asse viario;               
a.9) si ribadisce che, come riportato nel progetto, si dovra'                   
prevedere la raccolta delle acque meteoriche lungo tutto l'asse                 
stradale e l'allontanamento attraverso il sistema fognario pubblico             
nei fossi e nei canali di scolo principali e secondari;                         
a.10) si dovra' curare particolarmente la manutenzione degli scoli              
esistenti, al fine di evitare ulteriori condizioni di allagamento e/o           
ristagno;                                                                       
a.11) si ritiene opportuno che per la protezione del reticolo                   
idrografico, venga previsto nel progetto definitivo un piano di                 
emergenza in caso di eventuali sversamenti accidentali mediante                 
presidi idraulici (per esempio vasche di contenimento, paratoie nei             
fossi di scolo dove recapitano le scoline stradali, ecc.);                      
a.12) considerato che il progetto prevede l'abbattimento di filari              
alberati sottoposti a tutela, cosi' come si evince dall'art. 10,                
comma 9 delle norme tecniche del PTCP, si ritiene di attenersi alle             
indicazioni contenute in tale articolo, il quale prescrive che,                 
qualora per ragioni fitosanitarie, per la sicurezza di persone e cose           
eventualmente minacciate si rendano necessari interventi (in casi               
straordinari l'abbattimento) non strettamente necessari alla                    
conservazione degli elementi classificati (esemplari arborei, gruppi            
o filari individuati nelle tavole n. 3 del PTCP), tali interventi               
sono sottoposti ad apposita autorizzazione del Comune competente per            
territorio;                                                                     
a.13) risulta necessario inoltre prevedere nel progetto definitivo la           
piantumazione di filari di siepi lungo la fascia di rispetto stradale           
con funzione di inserimento ambientale e paesaggistico e per il                 
contenimento delle emissioni inquinanti in atmosfera privilegiando              
per la loro sistemazione aree pubbliche o zone che il Comune di                 
competenza potra' mettere a disposizione;                                       
a.14) le prescrizioni sopra elencate, dovranno essere verificate                
attraverso una campagna di monitoraggio da realizzarsi durante la               
realizzazione dell'opera, ad opera e mitigazioni realizzate e, sulla            
base dei risultati ottenuti, dovranno essere assunte le necessarie              
determinazioni conseguenti;                                                     
a.15) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la                
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,                
dovranno essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle            
vigenti disposizioni;                                                           
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di               
Forli'-Cesena, Servizio Infrastrutture Viarie - Gestione Strade di              
Cesena, Provincia di Forli'-Cesena, Servizio Pianificazione                     
territoriale, al Comune di Cesena, all'ARPA - Sezione provinciale di            
Forli'-Cesena e al Servizio Tecnico Bacini Romagnoli con sede a                 
Forli';                                                                         
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della           
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il            
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della                
Regione Emilia-Romagna.                                                         

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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