REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 dicembre 2002, n. 2711

Valutazione impatto ambientale progetto di strada collegamento tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R - Fornovo tratto tra Collecchio-Medesano-Noceto con ponte sul fiume Taro presentato dalla Provincia di Parma. Presa d'atto dei risultati Conferenza Servizi del 22/10/2002 (L.R. 9/99, Titolo III)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
a) sulla base delle valutazioni conclusive della Conferenza di                  
Servizi del 22 ottobre 2002, contenute nel "Rapporto sull'impatto               
ambientale del progetto di realizzazione della strada di collegamento           
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra                    
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro, presentato               
dalla Amministrazione provinciale di Parma - Servizio Viabilita',               
Mobilita' e Trasporti" la valutazione di impatto ambientale positiva            
in quanto il progetto di realizzazione della strada di collegamento             
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra                    
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro, presentato               
dalla Amministrazione provinciale di Parma - Servizio Viabilita',               
Mobilita' e Trasporti e', nel complesso, ambientalmente compatibile e           
quindi e' possibile realizzare l'infrastruttura in oggetto con le               
prescrizioni citate all'interno del Rapporto nei punti 1.C., 2.C.,              
3.C. che sono riportate qui di seguito:                                         
1) come sottolineato nella nota prot. 1064 del 25 gennaio 2002 della            
Soprintendenza Archeologica dell'Emilia-Romagna, si prescrive che le            
opere di scavo di superficie vengano eseguite alla presenza di                  
archeologi e sotto la direzione scientifica della Soprintendenza                
Archeologica dell'Emilia-Romagna;                                               
2) e' necessario che sia prevista una integrazione nel numero dei               
recettori sensibili rispetto ai quali debbano essere adottate misure            
di contenimento del rumore;                                                     
3) si prescrive, in fase di progetto esecutivo, vengano valutate nel            
dettaglio le caratteristiche delle barriere fonoassorbenti piu'                 
adeguate sia per quanto attiene la tipologia che per quanto attiene             
la loro precisa collocazione e che comunque nella fase della loro               
effettiva installazione vengano adottate le soluzione tecnologiche al           
momento piu' avanzate;                                                          
4) si prescrive l'inoltro della domanda di autorizzazione allo                  
scarico in corso d'acqua superficiale delle acque meteoriche di                 
dilavamento della sede stradale alla Provincia di Parma, Servizio               
Ambiente e Difesa del suolo. La relativa modulistica e' disponibile             
al seguente indirizzo internet:                                                 
www2.provincia.parma.it/servizi/ser_ambiente/ 17090000.asp,                     
Modulistica, Acqua; la domanda dovra' essere corredata da apposito              
"piano di emergenza", comprensivo di controllo e monitoraggio della             
qualita' delle acque convogliate nei corpi idrici superficiali, nel             
caso di sversamenti accidentali sulla sede stradale; tale                       
autorizzazione dovra' essere acquisita prima dell'approvazione del              
progetto esecutivo e/o, in ogni caso, prima dell'assegnazione dei               
lavori alla ditta esecutrice le opere in progetto;                              
5) si prescrive per i nuovi impianti di trattamento acque reflue                
previsti in fase di esercizio eventualmente ubicati in aree normate             
dal PAI il rispetto delle condizioni precisate sia nelle Norme di               
attuazione del piano stesso sia nella relativa direttiva;                       
6) al fine di rispettare quanto specificato all'art. 21, DLgs 152/99            
e successive modifiche ed integrazioni, relativamente alla disciplina           
delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee               
destinate al consumo umano, si prescrive di osservare una fascia di             
almeno 200 m di raggio da qualsiasi opera di captazione per uso                 
idropotabile, dai punti di scarico di reflui, allo scopo di evitare             
possibili fonti di inquinamento delle acque destinate al consumo                
umano;                                                                          
7) ritenendo che, la realizzazione del progetto di collegamento tra             
la SS 62 e la SP 357R, costituisca "grande opera pubblica", i                   
cantieri principali e secondario dovranno rispondere puntualmente a             
quanto previsto nelle linee guida prot. 27965/PRC del 10/7/2000                 
predisposte dalle Regioni Toscana ed Emilia-Romagna per la                      
realizzazione di campi base per la costruzione di grandi opere                  
pubbliche; prima della cantierizzazione, dovra' essere presentato ai            
Servizi Prevenzione, Sicurezza, Ambiente, Lavoro competenti per                 
territorio, al fine di permettere l'espressione dei prescritti pareri           
autorizzativi, progetto dettagliato dei cantieri A, B e C comprensivo           
di relazione descrittiva e tavole in scala adeguata; in particolare,            
gli alloggiamenti dovranno corrispondere ai requisiti indicati nella            
citata nota regionale prot. 27965/PRC;                                          
8) la verifica del progetto del sistema delle piste di servizio                 
dell'intera opera, viene rimandata alla visione del Piano di                    
sicurezza e coordinamento, redatto ai sensi del DLgs 494/96;                    
9) considerate le interazioni che in diversi punti del tracciato si             
vengono a realizzare con la falda libera, tenuto conto che esistono             
pozzi acquedottistici a valle del viadotto in progetto che servono              
alcune zone del comune di Collecchio, al fine di garantire la                   
continuita' della fornitura di acqua con rigorose caratteristiche di            
potabilita' agli insediamenti interessati, dovra' essere previsto il            
monitoraggio delle falde di ricarica dei pozzi di cui sopra con                 
modalita' da concertare con il competente Servizio di Igiene pubblica           
dell'Azienda Unita' sanitaria locale;                                           
10) evidenziando che l'area circostante la dismessa discarica di RSU            
in Comune di Collecchio ha presentato nel recente passato fenomeni di           
inquinamento da biogas di pozzi a servizio di diversi insediamenti              
abitativi, si ritiene necessario vengano adottate le opportune                  
cautele nelle opere di scavo, anche eventualmente attraverso                    
l'esecuzione di sondaggi;                                                       
11) il piano sulle misure di emergenza in merito alla salvaguardia              
dei bacini e dei corpi idrici interessati dall'opera stradale                   
redatto, come indicato all'Allegato 36, dall'impresa appaltatrice               
nell'ambito del POS, dovra' essere preventivamente valutato in modo             
positivo dagli enti di controllo; si ritiene fin d'ora opportuno                
indicare la necessita' della presenza di un potabilizzatore durante             
le fasi di cantiere potenzialmente piu' pericolose per la                       
compromissione delle acque falda captate ad uso idropotabile;                   
12) si prescrive l'inoltro della domanda di autorizzazione allo                 
scarico delle acque reflue non domestiche di cantiere (per ogni                 
scarico presente) alla Provincia di Parma, Servizio Ambiente e Difesa           
del suolo, da parte, una volta individuati, dei titolari di ciascun             
scarico, prima e preventivamente all'installazione dell'impianto. La            
domanda dovra' essere comprensiva di tutte le particolarita' tecniche           
finalizzate al rilascio dell'autorizzazione stessa; la modulistica              
per la presentazione della domanda e' disponibile all'indirizzo                 
internet: www2.provincia.parma.it/servizi/ser_ambiente/ 17090000.asp,           
Modulistica, Acqua;                                                             
13) si prescrive l'inoltro della domanda di autorizzazione alle                 
emissioni in atmosfera derivanti dalla fase di cantierizzazione alla            
Provincia di Parma, Servizio Ambiente e Difesa del suolo, per                   
eventuali impianti che lo richiedano ai sensi del DPR 203/88;                   
l'inoltro di tale domanda deve avvenire prima e preventivamente                 
all'installazione dell'impianto a cura del titolare dello scarico; in           
quell'occasione dovranno essere adeguatamente approfondite tutte le             
particolarita' tecniche finalizzate al rilascio dell'autorizzazione             
stessa. La modulistica per la presentazione della domanda e'                    
disponibile all'indirizzo internet: www2.provincia.parma.it/                    
servizi/ser_ambiente/17090000.asp, Modulistica, Aria;                           
14) si prescrive per i nuovi impianti di trattamento acque reflue               
previsti in fase di cantierizzazione e per i depositi temporanei ed a           
cielo aperto di rifiuti, eventualmente ubicati in aree normate dal              
PAI il rispetto delle condizioni precisate nelle Norme di attuazione            
e rispettiva Direttiva del piano stesso;                                        
15) con riferimento al materiale solido sedimentato, nelle fosse di             
decantazione, dalle acque reflue derivanti da getti di conglomerati             
cementizi si prescrive la caratterizzazione, previa analisi, al fine            
della definizione della pericolosita' del rifiuto e della successiva            
destinazione a corretto smaltimento; il campionamento, eseguito da              
personale tecnico abilitato, dovra' essere effettuato in modo tale da           
ottenere un campione rappresentativo secondo le norme UNI 10820                 
mentre le analisi sui campioni dovranno essere effettuate secondo               
metodiche standardizzate riconosciute valide a livello nazionale,               
comunitario o internazionale; il referto analitico dovra' indicare le           
metodiche utilizzate e dovra' riportare, nel giudizio, la                       
classificazione di pericolosita' o meno del rifiuto e l'attribuzione            
del codice CER; copia del verbale di prelievo campioni, del referto             
analitico e dei formulari di trasporto rifiuti a destinazione finale            
dovra' essere inviata alla Provincia di Parma, Servizio Ambiente e              
Difesa del suolo;                                                               
16) alla stessa stregua dovra' essere attentamente valutata la                  
destinazione finale della frazione liquida proveniente dalle fosse di           
decantazione utilizzate per i getti di conglomerati cementizi; se               
rientrante nella disciplina dei rifiuti, dovranno essere                        
preventivamente comunicate alla Provincia di Parma, Servizio Ambiente           
e Difesa del suolo le modalita' dell'eventuale deposito e, se del               
caso, inoltrata la richiesta di autorizzazione allo stesso; dovranno,           
inoltre, essere comunicati i nominativi delle ditte trasportatrici e            
gli impianti, debitamente autorizzati, di smaltimento/recupero dei              
rifiuti liquidi in oggetto; relativamente al trasporto, copia dei               
formulari dovra' essere inviata alla Provincia di Parma, Servizio               
Ambiente e Difesa del suolo; se, invece, la frazione liquida di cui             
sopra e' esclusa dalla disciplina dei rifiuti ed e' scaricata in                
acque superficiali, dovra' essere sottoposta alla disciplina degli              
scarichi e quindi alle prescrizioni eventualmente contenute nella               
autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Parma, Servizio Ambiente           
e Difesa del suolo; l'inoltro della richiesta dovra' essere fatto dal           
titolare dello scarico, una volta individuato, prima e                          
preventivamente all'installazione dell'impianto e dovra' contenere              
tutte le particolarita' tecniche necessarie al rilascio                         
dell'autorizzazione. La modulistica per la presentazione della                  
domanda e' disponibile all'indirizzo internet:                                  
www2.provincia.parma.it/servizi/ser_ambiente/17090000.asp,                      
Modulistica, Acqua;                                                             
17) vista la possibile cessione di ghiaia, derivante dagli scavi                
necessari all'esecuzione delle opere in progetto, ad impianti                   
estrattivi presenti in zona, si prescrive di inviare comunicazione              
scritta all'Ufficio Attivita' estrattive della Provincia di Parma,              
delle tipologie, quantita' e destinazione dei materiali ceduti, per             
esigenze dello stesso ufficio di stima dei fabbisogni di materiale da           
escavare, in sede di pianificazione provinciale;                                
18) al fine di rispettare quanto specificato all'art. 21, DLgs 152/99           
e successive modifiche ed integrazioni, relativamente alla disciplina           
delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee               
destinate al consumo umano, si prescrive di osservare una fascia di             
almeno 200 m di raggio da qualsiasi opera di captazione per uso                 
idropotabile, dai punti di scarico di reflui, allo scopo di evitare             
possibili fonti di inquinamento delle acque destinate al consumo                
umano;                                                                          
19) in merito alle perforazioni dei pali relativi alle fondazioni del           
viadotto sul fiume Taro considerata l'elevata vulnerabilita'                    
intrinseca della zona, si prescrive l'adozione di tecniche di                   
perforazione ad acqua, ad aria compressa o l'utilizzo di lubrificanti           
ed eventuali fanghi di perforazione a basso impatto ambientale;                 
20) per quanto riguarda le piste di cantiere, il progetto esecutivo             
dovra' ridefinire correttamente la viabilita' di cantiere utilizzando           
i tracciati effettivamente esistenti per i quali e' valida                      
l'autorizzazione; in particolare si autorizza il percorso che                   
continua in parallelo all'Autocamionale della Cisa fino all'imbocco             
del tracciato del guado e prosegue su questo attraversamento fino ad            
immettersi nella strada Maraffa, che, a sua volta, si immette lungo             
Via Carmelitana;                                                                
21) si da' atto che il Magistrato per il Po ha espresso il proprio              
nulla osta, dal punto di vista idraulico, all'esecuzione delle opere            
in esame, conformemente agli elaborati progettuali, con la                      
raccomandazione rivedere, nella fase esecutiva della progettazione,             
le quote di fondazione delle pile delle campate laterali all'alveo              
inciso;                                                                         
22) si da' atto che ANAS Compartimento per la viabilita'                        
dell'Emilia-Romagna ha espresso parere favorevole alla realizzazione            
del progetto di strada in esame dettando le seguenti specifiche                 
prescrizioni: a) lo scarico delle acque stradali provenienti dalla              
trincea di collegamento con la Tangenziale di Collecchio e quelle               
relative al sottopasso ferroviario, dovranno essere smaltite nei                
propri ricapiti esclusivamente a gravita', senza ricorrere ad                   
impianti di sollevamento; b) in corrispondenza dei cavalcavia e/o               
sovrappassi, e' necessario assicurare sempre un franco dal p.v. >> m            
5.00; c) la sovrastruttura stradale dovra' avere uno spessore                   
complessivo di cm 62 cosi' suddiviso: - misto granulometrico                    
stabilizzato: cm 25; - misto granulometrico cementato: cm 20; -                 
strato di base in conglomerato bituminoso: cm 10; - strato di                   
collegamento in conglom. bituminoso: cm 4; - strato di usura in                 
conglom. bituminoso: cm 3; d) la sezione stradale dovra' essere del             
tipo C1 del DM 5/11/2001 (ex CNR IV); lo spazio occupato dalla                  
zanella in cls (m 1.80) e del terreno vegetale (m 1.00) dovra' essere           
ridotto secondo le seguenti indicazioni: - piattaforma vegetale: >              
zanella in cls: cm 70/100, compatibilmente con la portata di acqua da           
scaricare; e) i fossi di guardia dovranno essere opportunamente                 
rivestiti con elementi in cls prefabbricato; f) la pendenza della               
pista ciclabile nel tratto prima del ponte sul fiume Taro, pari a               
circa l'8%, non sembra compatibile con gli usi della stessa. Si                 
raccomanda la riduzione a valori accettabili; g) le barriere di                 
sicurezza dovranno rispettare la normativa vigente;                             
23) si da' atto che il Consorzio della Bonifica Parmense ha espresso            
parere favorevole alla realizzazione del progetto di strada in esame            
dettando le seguenti specifiche prescrizioni: a) in ordine alla                 
possibilita' di libero accesso da ambo i lati di ogni canale                    
interferito ed in particolare dal sistema di sovrappasso "strada                
comunale delle ghiaie", anche e soprattutto alla luce del vigente PAI           
(Piano di assetto idrogeologico), occorre una fascia di                         
accessibilita' per manutenzione non inferiore a ml. 7 misurata dai              
cigli canale, oppure, in alternativa, copertura con struttura                   
scatolare dei tratti non rispondenti a detti requisiti; deve essere             
comunque garantita la possibilita' di accesso dalla pubblica via; b)            
le portate idrauliche istantanee derivanti dalla progettata nuova               
viabilita' in conseguenza di eventi meteorici che si prevede di                 
conferire al canale "Canalazzo" superano ampiamente l'officiosita'              
del canale stesso; occorrera' pertanto prevedere una laminazione                
delle portate, allo scopo di evitare la crisi idraulica del sistema;            
in alternativa alla laminazione dovrebbe essere valutata la                     
possibilita' di conferire le acque meteoriche direttamente al fiume             
Taro;                                                                           
24) in merito al tema (sollevato in Conferenza di Servizi per una               
maggiore tutela paesaggistica del cento abitato di Collecchiello) del           
sifonamento del canale Naviglio-Taro il "Consorzio della Bonifica               
Parmense" si limita ad avanzare alcuni "suggerimenti" operativi per             
la sicurezza idraulica; pertanto, tenuto conto della portata                    
idraulica del canale Naviglio-Taro, si suggerisce la realizzazione              
dei seguenti presidi a garanzia della sicurezza idraulica: a) sifone            
a canne multiple, anche al fine di consentire interventi di                     
manutenzione straordinaria senza interruzione dei flussi idraulici;             
b) griglie di protezione a monte del sifone dotate di sgrigliatori              
automatici e nastri trasportelevatori, il tutto facilmente                      
accessibile dalla pubblica via con idonei mezzi di trasporto; c)                
dotazione di gruppi di continuita' che consentano l'alimentazione               
energetica del sistema di strigliatori anche in presenza di                     
improvvise interruzione dell'energia elettrica in rete; si riterrebbe           
inoltre opportuno regolare mediante apposita convenzione l'esecuzione           
degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle                
nuove opere di sifonamento, individuando nel contempo i soggetti che            
debbono realizzare materialmente detti interventi e su quali soggetti           
debbono ricadere gli oneri economici conseguenti. Il "Consorzio della           
Bonifica Parmense" esprime in conclusione un parere favorevole                  
condizionato al superamento delle problematiche sopra evidenziate;              
25) si da' atto che la societa' RFI ha espresso parere favorevole               
alla realizzazione del sottovia ferroviario previsto, subordinandone            
la realizzazione alla stipula di una convenzione tra RFI e                      
l'Amministrazione provinciale di Parma; di tale convenzione fara'               
parte integrante la progettazione esecutiva delle opere, per la quale           
potranno essere presi contatti diretti da parte dei progettisti con             
la Direzione Compartimentale Infrastrutture di Firenze della RFI;               
detta convenzione sara' a titolo oneroso per l'ente appaltante e/o              
proprietario della strada relativamente a tutti i costi di esercizio,           
rallentamenti, lavori eseguiti direttamente da RFI, canone di                   
attraversamento, ammortamento per la manutenzione e la ricostruzione            
dell'opera che, per la parte sottostante la proprieta' ferroviaria,             
rimarra' di proprieta' di RFI;                                                  
26) si da' atto che la societa' Autocamionale della Cisa SpA ha                 
espresso parere favorevole alla realizzazione del progetto di strada            
in esame dettando le seguenti prescrizioni: a) le fasi esecutive                
dovranno svolgersi in maniera tale da non comportare, in nessun                 
momento, limitazioni al traffico autostradale (restringimenti,                  
deviazioni o chiusura di carreggiata); b) durante le suddette fasi,             
dovra' essere assicurato il piano minimo di 5,30 m. rispetto al piano           
della pavimentazione autostradale; c) il programma delle fasi                   
esecutive, nonche' l'indicazione dettagliata dei presidi per                    
garantire la sicurezza del traffico autostradale, dovranno essere               
sottoposti alla preventiva approvazione della societa' Autocamionale            
della Cisa SpA; d) le barriere metalliche di sicurezza atte al                  
contenimento dei veicoli, dovranno essere conformi alle normative               
vigenti in materia; e) a protezione del traffico autostradale,                  
dovranno essere installate apposite reti le cui tipologie, dimensioni           
e caratteristiche, dovranno essere preventivamente concordate ed                
approvate dalla Direzione Esercizio della Societa'; f) il progetto              
relativo al sistema di raccolta delle acque provenienti                         
dall'impalcato, dovra' essere preventivamente sottoposto                        
all'approvazione della societa' Autocamionale della Cisa SpA; g)                
prima dell'inizio dei lavori, dovra' essere stipulata con la societa'           
Autocamionale della Cisa SpA apposita convenzione regolante le opere            
da realizzare nell'ambito della fascia di rispetto autostradale ed              
insistenti sulla proprieta' della Societa';                                     
27) si da' atto che la societa' Snam Rete Gas ha espresso parere                
favorevole alla realizzazione del progetto di strada in esame ed ai             
necessari lavori di adeguamento alla condotta del metanodotto di                
proprieta', da realizzarsi da parte della societa' Snam Rete Gas a              
spese della Amministrazione provinciale di Parma e con l'apposizione            
delle seguenti prescrizioni per la migliore realizzazione dei lavori:           
- i lavori non potranno iniziare prima dell'ultimazione delle opere             
di adeguamento della condotta del metanodotto; - dovra' essere                  
picchettata in campo, alla presenza di personale della societa' Snam            
Rete Gas, l'esatta ubicazione della futura strada per consentire di             
progettare con precisione l'approfondimento e le protezioni alla                
condotta; - eventuali fossi di guardia in corrispondenza degli                  
attraversamenti delle condotte non dovranno avere una profondita'               
superiore a 50 cm dall'attuale piano di campagna; - l'eventuale posa            
di pali di illuminazione pubblica dovra' essere prevista a non meno             
di di 2 m dall'asse della condotta; i pozzetti per la loro messa a              
terra a non meno di 6 m; - la fascia asservita non potra' essere                
utilizzata per il transito dei mezzi di cantiere fatto salva la posa            
di opportuni ripartitori di carico su passi carrai, concordati con il           
Centro di Parma della societa' Snam Rete Gas; - gli incroci con                 
eventuali nuovi servizi (ad esempio: luce, gas, acqua, telefono,                
fognature, ecc.) dovranno ricadere nel tratto in cui la condotta e'             
in protezione ad una distanza minima fra le due superfici affacciate            
di 50 cm, fra essi dovra' essere posta una soletta della dimensione             
di 200 x 100 x 10, cosi' come fra il piano di calpestio ed il                   
servizio ad esso piu' prossimo; eventuali parallelismi dovranno                 
essere tenuti ad almeno 3 m; in ogni caso ogni interferenza dovra'              
essere preventivamente concordata con Centro di Parma della societa'            
Snam Rete Gas; - dovra' essere garantito in qualsiasi momento il                
libero intervento della societa' Snam Rete Gas sulla fascia asservita           
per manutenzione, riparazioni ed emergenza; - nessuna rivalsa potra'            
essere mossa nei confronti della societa' Snam Rete Gas nel caso di             
interventi necessari ed urgenti sulla condotta; - dovra' essere reso            
edotto ai fini della sicurezza tutto il personale operante in                   
cantiere, soprattutto quello che lavora sui mezzi di sollevamento e             
movimento terra, in vicinanza del metanodotto;                                  
28) si prescrive che siano realizzate tutti gli interventi di                   
mitigazione previsti nel SIA e negli elaborati integrativi, acquisiti           
al prot n. 16055/VIM del 13 giugno 2002 della Regione Emilia-Romagna;           
29) si prescrive la predisposizione di un sistema di monitoraggio               
post-operam da prevedere in allegato al progetto esecutivo al fine              
dell'eventuale adeguamento delle mitigazioni previste, in relazione             
anche alla evoluzione della pianificazione territoriale dei Comuni              
interessati;                                                                    
30) in riferimento alla presenza di una discarica autorizzata per               
rifiuti inerti di tipo 2A ed alla rimozione degli stessi per la                 
realizzazione delle fondazioni della spalla SP1, delle pile P1 e P3 e           
del rilevato a tergo della spalla SP1, si prescrive: - la                       
classificazione dei rifiuti allo scopo di determinare l'impianto piu'           
idoneo al loro smaltimento;  - la stipula di un accordo di programma            
con impianto/i idoneo/i di smaltimento rifiuti, preliminarmente                 
all'inizio lavori e l'invio di copia dell'accordo alla Provincia di             
Parma, Servizio Ambiente;                                                       
31) in riferimento a quanto indicato nel SIA, per garantire che le              
fasi di attuazioni si svolgano tenendo conto delle indicazioni di               
compensazione richiamate al punto 3C "Valutazioni in merito al quadro           
di riferimento ambientale", e' stato prescritto, in particolare, di             
definire in via preventiva il quadro delle misure di compensazione da           
attuare unitamente alle fasi di esecuzione;                                     
32) il ricorso ad una convenzione tra Parco e Provincia, quale Ente             
attuatore, che obbliga il soggetto attuatore a farsi carico di                  
accantonare somme per dar corso a queste misure, obbligando anche               
eventuali altri soggetti all'obbligo di concludere la procedura di              
compensazione con riferimento a misure ed opere di interesse                    
pubblico;                                                                       
33) relativamente alle misure di convenzione il proponente Provincia            
di Parma ha inviato al Presidente del Parco regionale fluviale del              
Taro e per conoscenza alla Regione Emilia-Romagna la nota prot. n.              
83692 del 3 ottobre 2002, (acquisita al prot. n. 28084/VIM dell'8               
ottobre 2002 della Regione Emilia-Romagna) con cui si impegna alla              
realizzazione delle misure compensative nella stessa nota                       
individuate; tale nota di impegno e' allegata al presente rapporto              
quale Allegato E;                                                               
34) e' necessario che vengano realizzate le azioni di compensazione             
ambientale, in conformita' all'accordo in corso di predisposizione              
fra l'Ente Parco e la Provincia per la messa a punto delle modalita'            
attuative di tali azioni di riqualificazione ambientale; tali azioni            
costituiranno specifica precondizione necessaria anche ai fini                  
dell'autorizzazione ambientale resa ai sensi del citato DLgs 490;               
35) e' necessario che, in fase di progettazione esecutiva, sia, in              
corrispondenza del centro abitato di Collecchiello, progettato il               
tratto di strada in esame con un tracciato a raso, anziche' in                  
rilevato, in relazione alla fattibilita' di sifonare il Canale                  
Naviglio-Taro, realizzando tutti i presidi a garanzia della sicurezza           
idraulica;                                                                      
36) si prescrive, in sede di progettazione esecutiva, l'effettuazione           
di una adeguato studio sull'inquinamento acustico da sottoporre alla            
valutazione preventiva dei Comuni interessati e dell'ARPA, contenente           
le seguenti informazioni:  a) indicazione, per le aree del territorio           
attraversate e adiacenti all'infrastruttura, delle zone urbanistiche            
e delle zone acustiche di appartenenza; b) indicazione dei valori               
limite relativi al rumore dovuto all'infrastruttura e dei valori                
limite di immissione stabiliti dalle disposizioni vigenti per le aree           
interessate dal rumore derivante dalla medesima; i valori limite                
devono essere specificati, per le singole aree, con riferimento alle            
quote della sede stradale; c) i dati relativi al traffico nelle ore             
di punta, al traffico medio giornaliero (su base settimanale)                   
previsto per il periodo diurno e per il periodo notturno, alla                  
composizione percentuale per le diverse categorie di mezzi                      
(autocarri, autoveicoli, motocicli), alla velocita' prevista; d)                
indicazione su apposite mappe e mediante coordinate georeferenziate,            
o altro materiale ritenuto idoneo, di un numero di punti, adeguati              
allo scopo di descrivere l'impatto acustico dell'opera in prossimita'           
di potenziali soggetti recettori, intesi sia come "ambiente                     
abitativo" sia come "spazi esterni fruibili da persone o comunita'"             
con riferimento ai limiti della tab. 2 del DPCM 1/3/1991, come                  
richiamati dalla L.R. n. 15 del 9/5/2001, in relazione alle                     
destinazioni delle aree previste in comune di Collecchio dalla                  
variante al PRG in adozione; inoltre dovra' essere descritta                    
l'ipotesi valutativa della propagazione sonora verso gli spazi                  
circostanti, attraverso la determinazione delle curve di isolivello             
individuabili ad una altezza dal suolo di quattro metri; per i punti            
sopra descritti, devono essere forniti i dati previsionali dei                  
livelli di pressione sonora desumibili attraverso le piu' opportune             
procedure di calcolo che dovranno comunque essere esplicitate; e)               
devono essere forniti i dati fonometrici derivanti da misurazioni               
effettuate prima della costruzione per l'intera area considerata ai             
fini della valutazione della propagazione sonora e per i punti                  
corrispondenti alle posizioni significative di cui al punto 5, con              
particolare riferimento ai recettori abitativi; tali dati devono                
permettere l'individuazione e la caratterizzazione acustica delle               
singole sorgenti sonore gia' presenti e quindi preesistenti rispetto            
all'opera; per quanto premesso, presso i 9 recettori sensibili                  
individuati nella documentazione gia' prodotta, devono essere                   
effettuate rilevazioni fonometriche atte a determinare i livelli                
equivalenti di rumorosita' diurni e notturni; le schede di misura, le           
caratteristiche della strumentazione e le modalita' di rilievo,                 
necessariamente conformi al DM 16/3/1998, costituiranno parte                   
integrante della documentazione di impatto acustico richiesta; f) i             
sistemi di contenimento del rumore dovranno essere descritti in                 
dettaglio con ogni informazione utile a specificarne le                         
caratteristiche e ad individuarne l'efficacia in termini di riduzione           
dei livelli sonori, nonche' la stima delle attenuazioni acustiche               
attese; tali dati devono in particolare riguardare i punti                      
significativi individuati, naturalmente alle quote necessarie;                  
eventuali previsioni di barriere vegetali a tutela dei recettori                
abitativi, invero gia' indicate nella relazione, dovranno essere                
supportate da idonea documentazione tecnica attestante l'efficacia              
delle stesse per situazioni analoghe a quella in esame; i dati                  
previsionali, citando i modelli di riferimento impiegati, dovranno              
riferirsi a scenari ad uno e a dieci anni, dopo l'entrata in                    
esercizio del tratto di infrastruttura stradale interessata; i valori           
previsti devono essere riferiti sia ai singoli punti che all'intero             
spazio considerato attraverso le curve di isolivello; i parametri               
descrittori del rumore, oltre al LAeq, potranno essere costituiti da            
indicatori specifici o altri livelli sonori utili a descrivere                  
l'immissione sonora da traffico veicolare;                                      
37) si prescrive il collaudo acustico successivo all'inizio                     
dell'attivita', al fine di accertare il rispetto dei valori limite di           
legge e la congruita' tecnica delle stime previsionali prodotte;                
38) si prescrive, al fine di contenere gli impatti derivanti da                 
vibrazioni, l'adozione di tecniche e mezzi conformi alle norme UNI              
9614-9616;                                                                      
b) di dare atto che la Valutazione di incidenza relativa al sito ZPS            
TARO ai sensi della direttiva 92/43/CEE, DPR 357/97 e della L.R.                
3/99, art. 105, e' ricompresa nel "Rapporto sull'impatto ambientale             
del progetto di realizzazione della strada di collegamento tra la SS            
62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra                              
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro" in quanto la             
direttiva 92/43/CEE prevede che la "Valutazione di incidenza" puo'              
essere effettuata all'interno delle procedure in materia di                     
valutazione di impatto ambientale e sostituita da esse;                         
c) di dare atto che il parere sull'impatto ambientale previsto al               
comma 2 dell'art. 5 del DPR 12 aprile 1996 da parte di                          
Amministrazione comunale di Collecchio, Amministrazione comunale di             
Medesano, Amministrazione comunale di Noceto, Amministrazione                   
provinciale di Parma e Consorzio Parco Fluviale regionale del Taro e'           
ricompresa nel "Rapporto sull'impatto ambientale del progetto di                
realizzazione della strada di collegamento tra la SS 62 della Cisa e            
la SP 357R di Fornovo - tratto tra Collecchio-Medesano e Noceto con             
ponte sul fiume Taro"; ai sensi dell'art. 18, comma 6 della L.R. 18             
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni;                       
d) di dare atto che, sulla base dei lavori e delle valutazioni della            
Conferenza di Servizi il Consorzio del Parco Fluviale regionale del             
Taro, ai sensi dell'art. 3 delle Norme di attuazione del Piano                  
territoriale del Parco, approvato con delibera della Giunta regionale           
n. 2609 del 30 dicembre 1999, ha rilasciato il proprio Nulla osta n.            
10 del 21 ottobre 2002, a firma del Direttore del Parco, che                    
costituisce l'Allegato 2, quale sua parte integrante e sostanziale,             
della presente deliberazione, con le seguenti prescrizioni:                     
- puntuale verifica degli elaborati del progetto esecutivo che verra'           
posto in appalto;                                                               
- attuazione delle azioni e degli interventi di compensazione secondo           
le modalita' e i contenuti individuati nella convenzione sottoscritta           
con l'Amministrazione provinciale che costituisce parte integrante              
del progetto e ne segue coerentemente le fasi attuative;                        
- attuazione di tutte le misure di riduzione dell'impatto sia nella             
fase di cantierizzazione che di gestione identificate attraverso le             
integrazioni richieste al documento di VIA;                                     
- gestione degli accessi e delle percorrenze entro il Parco secondo             
protocolli da sottoscrivere con i soggetti attuatori e le imprese               
esecutrici al fine di esercitare uno stretto controllo dei cantieri;            
e) la concessione edilizia da parte di Amministrazione comunale di              
Collecchio, Amministrazione comunale di Medesano, Amministrazione               
comunale di Noceto, e' ricompresa nel "Rapporto sull'impatto                    
ambientale del progetto di realizzazione della strada di collegamento           
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra                    
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";                         
f) sulla base dei lavori e delle valutazioni della Conferenza di                
Servizi il Comune di Collecchio, con atto dirigenziale n. 149 del 14            
novembre 2002, ha rilasciato, ai sensi dell'art. 151 del DLgs 490/99            
e della L.R. 26/78, la autorizzazione paesaggistica per la                      
realizzazione della strada in oggetto, che costituisce l'Allegato 3,            
quale sua parte integrante e sostanziale, della presente                        
deliberazione, con la prescrizione che l'impianto delle quinte                  
arboree dovra' essere eseguito e curato fino all'avvenuto                       
attecchimento da verificarsi, anche successivamente all'ultimazione             
dei lavori, con tempi tecnici adeguati;                                         
g) sulla base dei lavori e delle valutazioni della Conferenza di                
Servizi il Comune di Medesano, con atto dirigenziale n. 18729 del 22            
novembre 2002 ha rilasciato, ai sensi dell'art. 151 del DLgs 490/99 e           
della L.R. 26/78, la autorizzazione paesaggistica per la                        
realizzazione della strada in oggetto, che costituisce l'Allegato 4,            
quale sua parte integrante e sostanziale, della presente                        
deliberazione, con la prescrizione che l'impianto delle quinte                  
arboree dovra' essere eseguito e curato fino all'avvenuto                       
attecchimento da verificarsi, anche successivamente all'ultimazione             
dei lavori, con tempi tecnici adeguati;                                         
h) sulla base dei lavori e delle valutazioni della Conferenza di                
Servizi il Comune di Noceto, con delibera della Giunta comunale n.              
273 del 21 novembre 2002 ha rilasciato, ai sensi dell'art. 151 del              
DLgs 490/99 e della L.R. 26/78, la autorizzazione paesaggistica per             
la realizzazione della strada in oggetto, che costituisce l'Allegato            
5, quale sua parte integrante e sostanziale, della presente                     
deliberazione;                                                                  
i) di dare atto che l'autorizzazione per le zone archeologiche, ai              
sensi del DLgs 490/99 e' ricompresa nel "Rapporto sull'impatto                  
ambientale del progetto di realizzazione della strada di collegamento           
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra                    
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";                         
j) di dare atto che i pareri di competenza dell'ARPA Sezione                    
provinciale di Parma sono ricompresi nel "Rapporto sull'impatto                 
ambientale del progetto di realizzazione della strada di collegamento           
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra                    
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";                         
k) di dare atto che i pareri di competenza dell'Azienda Unita'                  
sanitaria locale di Parma sono ricompresi nel "Rapporto sull'impatto            
ambientale del progetto di realizzazione della strada di collegamento           
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra                    
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";                         
l) di dare atto che il Magistrato per il Po, con nota dell'8 ottobre            
2002, ai sensi della Legge 183/89, art. 10, comma 4, della Legge                
584/04 e del DPR 1363/59, ha rilasciato nulla osta dal punto di vista           
idraulico all'esecuzione delle opere in oggetto, che costituisce                
l'Allegato 6, quale sua parte integrante e sostanziale, della                   
presente deliberazione, conformemente agli elaborati progettuali, con           
la raccomandazione di rivedere nella fase esecutiva della                       
progettazione le quote di fondazione delle pile delle campate                   
laterali dell'alveo inciso;                                                     
m) di dare atto che i nulla osta all'attraversamento delle strade               
provinciali e comunali interferite sono ricompresi nel "Rapporto                
sull'impatto ambientale del progetto di realizzazione della strada di           
collegamento tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto           
tra Collecchio - Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";                   
n) di dare atto che il nulla osta all'attraversamento di linee                  
ferroviarie interferite e' ricompreso nel "Rapporto sull'impatto                
ambientale del progetto di realizzazione della strada di collegamento           
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra                    
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";                         
o) di dare atto che l'ANAS Compartimento per la viabilita'                      
dell'Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 14 e 31 DL 285/92, ha                   
espresso parere favorevole alla realizzazione del progetto di strada            
in oggetto, che costituisce l'Allegato 7, quale sua parte integrante            
e sostanziale, della presente deliberazione, dettando le specifiche             
prescrizioni ricomprese nel "Rapporto sull'impatto ambientale del               
progetto di realizzazione della strada di collegamento tra la SS 62             
della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra Collecchio-Medesano e           
Noceto con ponte sul fiume Taro";                                               
p) di dare atto che la societa' Snam Rete Gas, con nota prot. n. 1550           
del 16 settembre 2002, ha espresso parere favorevole, che costituisce           
l'Allegato 8, quale sua parte integrante e sostanziale, della                   
presente deliberazione, alla realizzazione del progetto di strada in            
oggetto ed ai necessari lavori di adeguamento alla condotta del                 
metanodotto di proprieta', da realizzarsi da parte della societa'               
Snam Rete Gas a spese della Amministrazione provinciale di Parma e              
con l'apposizione di specifiche prescrizioni ricomprese nel "Rapporto           
sull'impatto ambientale del progetto di realizzazione della strada di           
collegamento tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto           
tra Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";                     
q) di dare atto che il Consorzio della Bonifica Parmense ha espresso            
parere favorevole, che costituisce l'Allegato 9, quale sua parte                
integrante e sostanziale, della presente deliberazione, alla                    
realizzazione del progetto di strada in oggetto dettando le                     
specifiche prescrizioni ricomprese nel "Rapporto sull'impatto                   
ambientale del progetto di realizzazione della strada di collegamento           
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra                    
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";                         
r) di dare atto che la societa' Autocamionale della Cisa SpA, con fax           
del 17 ottobre 2002 con cui ha trasmesso la nota prot. 61909 del 7              
settembre 1999, ha espresso parere favorevole, che costituisce                  
l'Allegato 10, quale sua parte integrante e sostanziale, della                  
presente deliberazione, alla realizzazione del progetto di strada in            
esame dettando specifiche prescrizioni ricomprese nel "Rapporto                 
sull'impatto ambientale del progetto di realizzazione della strada di           
collegamento tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto           
tra Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";                     
s) di dare atto che la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per           
il Paesaggio non ha partecipato alla riunione conclusiva della                  
Conferenza di Servizi, ai fini dell'esercizio del potere di                     
annullamento di cui all' art. 151 del DLgs 490/99, trova quindi                 
applicazione il disposto dell'art. 14-ter, comma 7, della Legge 7               
agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;                                  
t) di dare atto che Autorita' di Bacino del Po non ha partecipato               
alla riunione conclusiva della Conferenza di Servizi, ai fini del               
rilascio del proprio parere di competenza, trova quindi applicazione            
il disposto dell'art. 14-ter, comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n.             
241 e successive modificazioni;                                                 
u) di dare atto che l'Aeronautica Militare, Comando Rete POL di                 
Parma, non ha partecipato alla riunione conclusiva della Conferenza             
di Servizi, per esprimersi in merito al proprio nulla osta di                   
competenza, trova quindi applicazione il disposto dell'art. 14-ter,             
comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;           
v) di dare atto che la IV Direzione Genio Militare non ha partecipato           
alla Conferenza di Servizi, per esprimersi in merito al proprio nulla           
osta di competenza, trova quindi applicazione il disposto dell'art.             
14-ter, comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive                  
modificazioni;                                                                  
w) di dare atto che la V Direzione Genio Militare non ha partecipato            
alla Conferenza di Servizi, per esprimersi in merito al proprio nulla           
osta di competenza, trova quindi applicazione il disposto dell'art.             
14-ter, comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive                  
modificazioni;                                                                  
x) di dare atto che il Comando I Regione Area I ROI non ha                      
partecipato alla Conferenza di Servizi, per esprimersi in merito al             
proprio nulla osta di competenza, trova quindi applicazione il                  
disposto dell'art. 14-ter, comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n. 241            
e successive modificazioni;                                                     
y) di dare atto che la Societa' Canale Naviglio Taro non ha                     
partecipato alla Conferenza di Servizi, per esprimersi in merito al             
proprio nulla osta di competenza, trova quindi applicazione il                  
disposto dell'art. 14-ter, comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n. 241            
e successive modificazioni;                                                     
z) di dare atto che la Societa' IG non ha partecipato alla Conferenza           
di Servizi, per esprimersi in merito al proprio nulla osta di                   
competenza, trova quindi applicazione il disposto dell'art. 14-ter,             
comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;           
aa) sulle osservazioni scritte pervenute nonche' sulle osservazioni             
presentate nel contraddittorio svoltosi il 21 ottobre 2002,                     
rispettivamente sintetizzate negli Allegati A e C al "Rapporto                  
sull'impatto ambientale del progetto di realizzazione della strada di           
collegamento tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto           
tra Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro", e tenendo           
conto delle controdeduzioni espresse dal proponente Amministrazione             
provinciale di Parma - Servizio Viabilita', Mobilita' e Trasporti e             
riportate nell'Allegato B al medesimo "Rapporto sull'impatto                    
ambientale", si fanno proprie e si esprimono le risposte riportate              
nell'Allegato D che costituisce parte integrante del "Rapporto                  
sull'impatto ambientale del progetto di realizzazione della strada di           
collegamento tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto           
tra Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro" che                  
costituisce l'Allegato 1 alla presente deliberazione;                           
bb) di stabilire che, ai sensi dell' art. 17, comma 7, della L.R.               
9/99 e successive modifiche ed integrazioni, la durata della presente           
valutazione di impatto ambientale e' fissata in anni 5;                         
cc) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 9/99,             
copia del presente atto deliberativo al proponente Amministrazione              
provinciale di Parma - Servizio Viabilita', Mobilita' e Trasporti;              
dd) di trasmettere ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 9/99              
copia del presente atto deliberativo a Amministrazione comunale di              
Collecchio, Amministrazione comunale di Medesano, Amministrazione               
comunale di Noceto, Amministrazione provinciale di Parma Servizio               
Ambiente e Difesa del suolo, Consorzio Parco Fluviale regionale del             
Taro, Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali Direzione                   
generale per i Beni Ambientali e Paesaggistici, Soprintendenza per i            
Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, ARPA sez. di Parma, Ausl di              
Parma, Autorita' di Bacino del fiume Po, Magistrato del Po, Ferrovie            
dello Stato - RFI - Direzione compartimentale Infrastruttura Firenze,           
ANAS Direzione centrale, Aeronautica Militare - Comando Deposito Rete           
POL, IV Direzione Genio Militare di Bologna, V Direzione Genio                  
Militare di Padova, Comando I Regione Area I ROI, SNAM Rete Gas,                
Consorzio della Bonifica Parmense, Societa' Canale del Naviglio Taro,           
Societa' IG SpA Consorzio Montagna 2000 SpA, anche ai fini                      
dell'esercizio delle funzioni previste dall'art. 14-ter comma 7 della           
Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;                          
ee) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 9/99,             
per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva                    
competenza, copia del presente atto deliberativo alla Provincia di              
Parma, al Servizio Tecnico Bacini Taro e Parma (ex Servizio                     
provinciale Difesa del suolo, Risorse idriche e forestali), all'ARPA            
sez. di Parma, all'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma, alla               
Soprintendenza Archeologica;                                                    
ff) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione           
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18 maggio            
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente                  
partito di deliberazione.                                                       

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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