DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 28 luglio 2003, n. 9162
Approvazione elenco Comuni e fogli catastali interessati dalle aree vulnerabili ai sensi della direttiva Nitrati e dei relativi riferimenti documentali e tecnico-informatici
IL DIRETTORE GENERALE
Viste:
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo Unico in materia di
riorganizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione
Emilia-Romagna";
- la deliberazione della Giunta regionale n. 447 in data 24 marzo
2003 recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e
funzionali fra strutture e sull'esercizio delle funzioni
dirigenziali";
visti, altresi':
- la Direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque
dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti
agricole, nota come direttiva "Nitrati";
- la deliberazione del Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna n. 570
dell'11 febbraio 1997 che approva il Piano regionale per la tutela e
il risanamento delle acque e la relativa cartografia delle zone
vulnerabili;
- la L.R. 24 aprile 1995, n. 50 che disciplina lo spandimento sul
suolo dei liquami provenienti da insediamenti zootecnici e lo
stoccaggio degli effluenti di allevamento e che in particolare
stabilisce le tecniche e le procedure da rispettare nel caso delle
aree vulnerabili definite dalla citata deliberazione del Consiglio
regionale 570/97;
- il DLgs 11 maggio 1999, n. 152 recante disposizioni sulla tutela
delle acque dall'inquinamento e recepimento della Direttiva
91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e
della Direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque
dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti
agricole;
- il Regolamento (CE) n. 1257/99 del Consiglio del 17 maggio 1999
relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo
agricolo orientamento e garanzia (FEAOG) e che modifica ed abroga
alcuni regolamenti;
- il Regolamento (CE) n. 445/2002 della Commissione del 26 febbraio
2002 recante disposizioni di applicazione del Regolamento (CE) n.
1257/1999 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte
del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG) e le
successive modificazioni introdotte dal Reg. (CE) della Commissione
n. 963 del 4 giugno 2003;
- la L.R. 30 gennaio 2001, n. 2 "Attuazione del Piano regionale di
Sviluppo rurale della Regione Emilia-Romagna 2000-2006";
richiamate le indicazioni formulate in diversi documenti dalla
Commissione Europea, secondo le quali gli Stati membri si devono
impegnare in modo chiaro e irrevocabile a garantire la coerenza tra
la protezione delle zone vulnerabili di cui alla direttiva Nitrati e
l'applicazione dei rispettivi Piani di Sviluppo rurale elaborati ai
sensi del Regolamento (CE) n. 1257/99;
ravvisata, pertanto, la necessita' di precisare, esclusivamente in
riferimento alle esigenze operative per l'applicazione della Misura
2.f "Misure agroambientali" del Piano regionale di Sviluppo rurale
della Regione Emilia-Romagna, i confini delle aree denominate zone
vulnerabili ai sensi della Direttiva 91/676/CEE a livello catastale,
al fine di incentivare in tali zone l'applicazione del Piano
regionale di Sviluppo rurale attraverso meccanismi sia di gestione
sia finanziari;
tenuto conto che - ai sensi dell'art. 11, secondo comma della
richiamata L.R. 50/95 - le Province predispongono e approvano la
rappresentazione cartografica, in scala adeguata, delle zone
vulnerabili in riferimento alla cartografia allegata alla delibera
del Consiglio regionale n. 570 dell'11 febbraio 1997;
preso atto:
- che tutte le Province della Regione Emilia-Romagna hanno
predisposto ed approvato la rappresentazione cartografica di cui
all'art. 11, secondo comma della L.R. 50/95, ad eccezione della
Provincia di Piacenza e di Ferrara;
- che per la Provincia di Ferrara le zone vulnerabili sono definite
attraverso il DLgs n. 152 dell'11 maggio 1999 e che pertanto tutto il
territorio provinciale e' incluso in zona vulnerabile;
- che per la Provincia di Piacenza le zone vulnerabili sono definite
attraverso la cartografia di cui alla piu' volte citata deliberazione
consiliare 570/97;
- che sono stati condotti - in collaborazione con il Servizio Tutela
e Risanamento della risorsa acqua, il Servizio Programmi,
Monitoraggio e Valutazione ed il Servizio Geologico Sismico e dei
Suoli - i lavori per l'identificazione dei riferimenti catastali
relativi alle zone vulnerabili di cui alla direttiva 91/676/CEE
"Nitrati" cosi' come definite dalle Amministrazioni provinciali in
applicazione della L.R. 50/95 ad eccezione della Provincia di
Ferrara, per la quale e' stata utilizzata la zonizzazione cosi' come
definita dal DLgs n. 152 dell'11 maggio 1999, e della Provincia di
Piacenza, per la quale e' stata utilizzata la zonizzazione cosi' come
definita dalla deliberazione 570/97;
- che si rende, pertanto, opportuna l'approvazione, ai soli fini
applicativi della Misura 2.f del Piano regionale di Sviluppo rurale
2000-2006 della Regione Emilia-Romagna, dei suddetti riferimenti
catastali e l'adozione di un elenco di supporti tecnologici
informatici, utili per l'individuazione di dettaglio delle particelle
catastali ricadenti nelle superfici delle sopra richiamate zone
vulnerabili;
acquisito il parere sulla regolarita' amministrativa del presente
provvedimento - ai sensi della citata L.R. 43/01 e della predetta
deliberazione della Giunta regionale 447/03 - del Direttore generale
Ambiente, Difesa del suolo e della costa, dott.ssa Leopolda
Boschetti;
attestata la regolarita' amministrativa del presente provvedimento,
ai sensi della predetta deliberazione della Giunta regionale 447/03;
determina:
1) di approvare, ai soli fini di applicazione della Misura 2.f del
Piano regionale di Sviluppo rurale 2000-2006, l'Allegato A) che
costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto e che
comprende l'elenco dei Comuni interessati integralmente o
parzialmente dalle zone vulnerabili, nonche' l'elenco dei fogli
catastali interessati integralmente o parzialmente da tali zone;
2) di considerare probatorio, per i soli fini di applicazione della
Misura 2.f del Piano regionale di Sviluppo rurale 2000-2006, il
confine delle zone vulnerabili definito dai fogli catastali che sono
stati classificati come "Interi" cioe' integralmente compresi in zone
vulnerabili nell'Allegato A) del presente atto;
3) di considerare probatorio, per i fogli catastali dell'Allegato A)
che sono stati classificati come "Parziali" e cioe' parzialmente
compresi in zone vulnerabili e per i soli fini di applicazione della
Misura 2.f, il confine topografico definito dalle originali basi
cartografiche delle zone vulnerabili;
4) di approvare, ai soli fini di applicazione della Misura 2.f del
Piano regionale di Sviluppo rurale 2000-2006, l'Allegato B) che
costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto e che
comprende l'elenco dei supporti tecnici informatici che consentono la
sovrapposizione delle specifiche basi informative utilizzabili per le
rilevazioni in dettaglio delle particene catastali;
5) di riservarsi, comunque, di approvare successivamente una nuova
definizione dei confini delle zone vulnerabili, apportando anche
modifiche delle aree nel corso di eventuali future elaborazioni
cartografiche che si rendessero necessarie in funzione di successive
valutazioni di ordine tecnico-scientifico.
IL DIRETTORE GENERALE
Dario Manghi
ALLEGATO A
Elenco dei comuni e dei relativi fogli catastali interessati
integralmente o parzialmente dalle aree denominate zone vulnerabili
definite ai sensi della Direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione
delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da
fonti agricole
Note esplicative
Il seguente elenco e' costituito dai soli Comuni e i soli fogli
catastali interessati dalla delimitazione delle zone vulnerabili. Non
sono quindi riportati Comuni e fogli non interessati.
I Comuni della Provincia di Ferrara non sono stati elencati in quanto
l'intero territorio provinciale e' compreso nella delimitazione delle
zone vulnerabili definite dal DLgs n. 152 dell'11 maggio 1999.
Nel caso dei fogli e' indicato se sono interamente compresi nella
delimitazione (indicati con "Intero" nella colonna "Stato foglio
catastale") o se sono parzialmente compresi (indicati con "Parziale"
nella colonna "Stato foglio catastale").
Nel caso di fogli parzialmente compresi sara' necessario effettuare
la verifica puntuale a livello di particelle catastali sulla porzione
di territorio interessata. Le Province e le Comunita' montane
possiedono gli strumenti informatici e cartografici in grado di
effettuare le necessarie verifiche fino al dettaglio delle singole
particelle catastali.Nella colonna "Note" sono riportate alcune
informazioni importanti relative a problemi informatici che non hanno
permesso di ottenere un risultato preciso per alcuni Comuni: in
alcuni casi il reticolo dei fogli catastali e' risultato incompleto e
non e' stato possibile effettuare la sovrapposizione cartografica fra
la delimitazione delle zone vulnerabili e i fogli.
Per ogni nota, si riportano i casi verificati:
- "II Comune e' interamente compreso nella delimitazione"
Il reticolo catastale presentava una parte di fogli mancanti,
pertanto sono state tolte le indicazioni dei fogli catastali ed e'
stata messa la nota in corrispondenza del nome del Comune;
- "In seguito a problemi informatici il Comune e' stato escluso
dall'elaborazione, pertanto la verifica deve essere effettuata con i
supporti informatici riportati nell'Allegato B"
Per i Comuni di Pontenure (PC) e di Parma la cartografia dei fogli
catastali non permetteva di ottenere un risultato corretto, quindi e'
necessario effettuare le verifiche con i supporti informatici di cui
all'Allegato B direttamente presso le Province e/o le Comunita'
Montane.
- "Attenzione alcuni fogli catastali del Comune risultano mancanti e
pertanto non sono stati verificati"
In questo caso i dati riportati nell'elenco risultano incompleti e
mancano una serie di fogli catastali. Per i fogli non presenti
nell'elenco e' necessario effettuare le verifiche relative a quel
Comune con i supporti informatici di cui all'Allegato B direttamente
presso le Province e/o le Comunita' Montane in quanto non e' stato
possibile verificare che tali fogli siano effettivamente esclusi
dalla delimitazione.
Segue elenco
(segue allegato fotografato)
ALLEGATO B
Riferimenti documentali e supporti tecnici informatici per
l'individuazione delle particelle catastali ricadenti nelle
delimitazioni delle zone vulnerabili
1. Riferimenti documentali informatizzati
1.1. Cartografia digitale dei perimetri delle zone vulnerabili
Le zone sono definite dalle Amministrazioni provinciali in
applicazione della L.R. 50/95 ad eccezione della Provincia di Ferrara
- per la quale e' stata utilizzata la zonizzazione definita dal DLgs
152/99 - e della Provincia di Piacenza - per la quale e' stata
utilizzata la zonizzazione definita dalla deliberazione del Consiglio
regionale 570/97.
Esiste la cartografia digitale dei perimetri delle zone vulnerabili,
scale 1:10.000 e/o 1:25.000, consultabile attraverso l'utilizzo del
software GIS ArcView.
1.2. Carta tecnica regionale
Esiste la Carta tecnica regionale in formato raster digitalizzato in
scala 1:250.000, 1:25.000 e 1:5.000, consultabile attraverso il
software GIS ArcView.
1.3. Foto aeree
Esiste una banca dati di foto aeree (ortofoto), fornite da AIMA/AGEA
nelle versioni 1996/97 e 2000/02, che possono essere consultate
attraverso:
- utilizzo del software GIS Arc View;
- utilizzo del software GIS 2003 (o altre versioni precedenti);
- utilizzo del software "Gisweb";
- utilizzo del "Sistema informativo della montagna - SIM".
1.4. Reticolo catastale
Esiste una banca dati contenente il "Reticolo catastale", che si puo'
consultare attraverso:
- utilizzo del sofware GIS 2003 (o altre versioni precedenti);
- utilizzo del software "Gisweb";
- utilizzo del "Sistema informativo della montagna - SIM".
Si precisa che il reticolo catastale presente nei software
sopraindicati e' il medesimo reticolo utilizzato per l'elaborazione
degli elenchi dei Comuni e dei fogli catastali interessati
parzialmente o interamente dalle zone vulnerabili.
2. Supporti tecnici informatici (software)
2.1. Sistema informativo della montagna (SIM)
Con l'utilizzo del software SIM e' possibile interrogare la base
cartografica territoriale catastale fino al livello della particella,
nonche' realizzare visure catastali.
Importando le delimitazioni provinciali delle zone vulnerabili in
tale software, e' possibile visualizzarne direttamente la
sovrapposizione con il perimetro dei fogli e delle particelle
catastali.
2.2. ArcView
La banca dati gestita con il software Arc View contiene le
delimitazioni delle zone vulnerabili, le ortofoto AIMA/AGEA, le Carte
tecniche regionali (CTR) in diverse scale, la perimetrazione delle
aree protette, il demanio regionale ed altre basi cartografiche.
Per identificare le particelle interessate anche parzialmente dal
poligono della Rete natura 2000, occorre utilizzare contestualmente
il software applicativo "Gis 2003".
2.3. Gis 2003
Utilizzando il software "Gis 2003" e' possibile visualizzare le
particelle catastali sovrapposte alle ortofoto AIMA/AGEA, che
dovranno essere confrontate per analoghe porzioni di territorio con
le ortofoto visualizzate tramite ArcView, in cui verranno a loro
volta sovrapposte le delimitazioni delle zone vulnerabili.
L'identificazione dell'area di interesse sara' pertanto possibile
confrontando direttamente sullo schermo del computer le
visualizzazioni elaborate dai due tipi di software.
Qualora l'identificazione fosse piu' complessa, occorrera' stampare
la visualizzazione da uno o entrambi i software per operare i
confronti in modo dettagliato.
2.4. Gisweb
II software ha tutte le funzionalita' del Gis 2003 ma con banche dati
consultabili via Internet, disponibili per tutte le province d'Italia
e residenti presso AGEA.