COMUNICATO
Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il progetto di sviluppo di area urbana di iniziativa privata nell'area ex Unicem e seminario vescovile
L'Autorita' competente Comune di Piacenza - Servizio Ambiente - Viale
Beverora n. 47 (PC) comunica la decisione relativa alla procedura di
verifica (screening) concernente il
- progetto: sviluppo di area urbana di iniziativa privata nell'area
ex Unicem e seminario vescovile;
- localizzato: Piacenza - Area compresa tra le Vie Farnesiana -
Conciliazione - Beati - Nastrucci - Bessone;
- presentato da: Buzzi Unicem SpA - Unicalcestruzzi SpA - Seminario
vescovile di Piacenza.
Il progetto interessa il territorio del comune di Piacenza e della
provincia di Piacenza.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999 n. 9, come
modificata dalla L.R.16 novembre 2000 n. 35, il Comune di Piacenza,
con atto di Giunta comunale n. 118 del 13 maggio 2003, ha assunto la
seguente decisione
delibera:
di escludere il "Piano particolareggiato di iniziativa privata
nell'area di trasformazione integrata AID 24 Unicem e seminario
vescovile" nell'area compresa tra Via Conciliazione - Via Farnesiana
- Via Beati, proposto dalle Societa' Seminario Vescovile, Buzzi
Unicem SpA e Unicalcestruzzi SpA, dalla ulteriore procedura di VIA
(Valutazione di impatto ambientale), ai sensi dell'art. 10, comma 1
della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed
integrazioni, in considerazione delle caratteristiche del Piano che
configurano una riqualificazione dell'area positiva dal punto di
vista ambientale, con le seguenti prescrizioni di cui al punto A del
rapporto:
1) le acque metoriche provenienti dai pluviali delle diverse unita'
attuative dovranno essere raccolte in cisterne interrate per il
riutilizzo a scopi irrigui;
2) per le aree a verde pubblico potranno essere utilizzate a scopi
irrigui, come previsto nella Integrazione allo "Studio di
compatibilita territoriale, ambientale urbanistica" presentata il
17/4/2003 con nota prot. gen. n. 22795, vasche di laminazione delle
acque meteoriche che abbiano comunque caratteristiche tali da
costituire un ecosistema che consentano la presenza di fauna ittica e
di specie vegetali autoctone ed il controllo di insetti infestanti;
3) in sede di progettazione delle singole unita' attuative e delle
opere di urbanizzazione dovranno essere certificate le tecniche di
risparmio energetico adottate: - caratteristiche costruttive ed
orientamento degli edifici rispetto alla radiazione solare ed ai
venti prevalenti; - impiego di materiali termoisolanti, pannelli
solari per produzione acqua calda sanitaria impianti di illuminazione
ad alta efficienza energetica; - scelta dell'orientamento e della
tipologia delle alberature tale da garantire l'ombreggiamento degli
edifici nella stagione estiva e l'insolazione o l'illuminazione
naturale in quella invernale; - collegamento alla rete di
teleriscaldamento degli edifici adibiti a terziario, commerciale e
residenziale a carattere condominiale; - adozione, per gli altri
edifici residenziali, di sistemi di riscaldamento a pavimento,
soffitto o parete con acqua a bassa temperatura e di impianti di
climatizzazione ad alto rendimento (es. pompe di calore, caldaie a
condensazione); - adozione di sistemi di ottimizzazione
dell'illuminazione degli ambienti confinati (es. sensori per la
presenza di persone, sistemi per la gradazione dell'intensita'
dell'illuminazione artificiale in rapporto a quella naturale); -
utilizzo di lampade ad alto rendimento per l'illuminazione interna ed
esterna;
4) gli impianti di illuminazionc estemi dovranno inoltre essere
conformi ai criteri tecnici riportati dal progetto di legge regionale
"Misure urgenti in tema di lotta all'inquinamento luminoso per il
risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna o per la tutela
dell'attivita' svolta dagli osservatori astronomici" pubblicato nel
Supplemento speciale del Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna n. 70 del 23 gennaio 2001", o dalla normativa in
materia in vigore al momento della sua realizzazione;
5) dovranno essere rispettati i requisiti acustici passivi degli
edifici previsti dal DPCM 5/12/1997;
6) impermeabilizzazione delle aree riservato al carico e scarico
merci; per evitare immissioni di polveri, oli ed idrocarburi
derivanti dal dilavamento di dette aree si dovra' prevedere la
decantazione e disoleazione delle acque di piazzale, siano esse
destinate all'immissione nel collettore fognario o al riutilizzo per
irrigazione; compatibilmente con le esigenze di manutenzione dovra'
essere prevista la pavimentazione dei parcheggi per autoveicoli in
materiale drenante;
7) predisposizione di un idoneo impianto di irrigazione sotterraneo
in caso di alberature o arbusti in filare;
8) realizzazione di un cunicolo che possa contenere tutte le reti
tecnologiche seguendo i percorsi della nuova viabilita' e finalizzato
all'asservimento delle singole utenze;
9) predisposizione di aree idonee por il posizionamento dei cassoni
o contenitori dei rifiuti; il dimensionamento della viabilita' dovra'
tener conto delle dimensioni degli automezzi utilizzati per le
operazioni di svuotamento dei medesimi;
10) predisposizione di modalita' per la raccolta differenziata dei
rifiuti (organico, carta, vetro, plastica, alluminio, batterie, ecc);
11) previsione di una rete idrica antincendio con idranti esterni a
colonna a servizio della lottizzazione;
12) l'attivita' dei cantieri per la realizzazione delle opere di
urbanizzazione e delle diverse unita' attuative sara' autorizzata
previa presentazione di un programma di movimentazione dei mezzi di
cantiere sulla viabilita' esistente da sottoporre al nulla osta dei
Servizi Viabilita' ed Ambiente del Comune di Piacenza;
13) in sede di richiesta di concessioni edilizie per la
realizzazione delle diverse fasi attuative, previste dalla Relazione
al PPIP integrato del 10/4/2003, pag. 17, dovra' essere prodotta la
seguente documentazione: - valutazioni relative al deflusso delle
acque meteoriche e di scarico ed una verifica, rispetto al loro
convogliamento in pubblica fognatura in relazione anche alla
potenzialita' dell'impianto di depurazione; - informazioni in merito
alla permeabilita' dell'area attuale rispetto a quella che la
medesima avra' alla fine dell'intervento, ai recettori delle acque
meteoriche (canali - rivi urbani), al recapito finale (collettore
rifiuto e quindi impianto idrovoro Finarda) ed alla loro portata; -
integrazione, in conformita' ai disposti del DM 11/3/1998, dei
sondaggi e delle prove riportati nella "Relazione Geologico-Tecnica"
e nella "Caratterizzazione geoambientale del sito", in particolare
con indagini a maglia piu' fitta sui rilevati presenti per la
caratterizzazione dettagliata dei rifiuti e dell'eventuale
inquinamento del suolo e della falda;
14) sono fatti salvi gli obblighi previsti dalla normativa nazionale
e regionale in materia di tutela delle acque, del suolo, dell'aria e
degli ecosistemi naturali e di tutela dall'inquinamento acustico ed
elettromagnetico non espressamente citati;
15) tutti gli interventi attuativi sono subordinati alla "Bonifica
dell'area" da realizzarsi in conformita' alle normative vigenti;
di trasmettere la presente delibera alle Societa' proponenti Buzzi
Unicem SpA, Unicalcestruzzi SpA e Seminario Vescovile;
di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3, L.R. 9/99 e
successive modifiche ed integrazioni il presente partito di
deliberazione;
di dare atto che con successiva determina del Dirigente del Servizio
Ambiente verra' disposto l'accertamento e l'introito delle spese
istruttorie, di cui all'art. 28 della L.R. 9/99, integrata dalla L.R.
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