COMUNICATO
Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) del progetto di attuazione del Piano particolareggiato estrattivo di conglomerato e arenaria settore della cava Gualdo Polo n. 3 "Il Poggio"
L'Autorita' competente Comune di Civitella di Romagna comunica la
decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente
il
- progetto: attuazione del Piano particolareggiato estrattivo di
conglomerato e arenaria settore della cava Gualdo Polo n. 3 "Il
Poggio".
- presentato da: ditta Cava Gualdo Srl di Forli';
- localizzato: margine est dell'area di proprieta' della cava Gualdo
Srl terrirorio comunale di Civitella di Romagna a sud-est
dell'abitato di Voltre.
Il progetto interessa il territorio del comune di Civitella di
Romagna e della provincia di Forli'-Cesena.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente
Comune di Civitella di Romagna con atto delibera di Giunta comunale
n. 26 del 28/4/2003 ha assunto la seguente decisione
delibera:
1) di formulare l'esito della procedura di verifica (screening),
accogliendo la proposta dell'Ufficio VIA della Provincia di
Forli'-Cesena, nei seguenti termini: esclusione del progetto relativo
alla coltivazione di una cava di conglomerato ed arenaria in
localita' Il Poggio - Voltre, in comune di Civitella, presentato
dalla ditta Cava Gualdo Srl, dall'ulteriore procedura di VIA con le
seguenti prescrizioni:
1) l'attivita' estrattiva deve essere condotta con modalita' ed
accorgimenti tali da non costituire elemento di pericolo per la
stabilita' del versante e provocare la riattivazione degli accumuli
di frana, constatato che lo sfruttamento del profondo orizzonte
coltivabile comporta la movimentazione di elevati volumi di terreno
su un'area parzialmente ricadente, secondo la carta del dissesto e
della vulnerabilita' territoriale del PTCP, al di sopra di un corpo
di frana quiescente;
2) in fase di estrazione e lavorazione (esecuzione dei fori,
utilizzo esplosivo, movimentazione cappellaccio e materiale, carico
mezzi, trasporto) dovranno essere messe in atto tutte le misure di
mitigazione necessarie ad evitare un peggioramento della qualita'
dell'aria nella zona legato alla dispersione di polveri sospese e
inquinanti atmosferici prodotti dal funzionamento dei mezzi d'opera e
dalle attivita' previste in tale fase, al fine di garantire il
rispetto di tutti limiti di qualita' dell'aria stabiliti dalla
normativa vigente e garantire la salute pubblica;
3) dovranno inoltre essere previste le seguenti misure di
mitigazione: - umidificazione continua delle aree di accesso all'area
durante i mesi piu' aridi; - umidificazione del materiale trasportato
dai camion fino all'impianto di lavorazione; - copertura del carico
trasportato mediante teloni; - si dovra' provvedere nei periodi
secchi all'umidificazione dei depositi di accumulo provvisorio e
delle vie di transito alle aree di scavo non asfaltate;
4) durante le attivita' di estrazione e lavorazione (esecuzione dei
fori, utilizzo esplosivo, movimentazione cappellaccio e materiale,
carico mezzi, trasporto) dovranno essere messi in atto tutti gli
accorgimenti utili al contenimento delle emissioni sonore sia
mediante l'impiego delle piu' idonee attrezzature operanti in
conformita' alle direttive CE in materia di emissione acustica
ambientale, sia mediante una adeguata organizzazione delle singole
attivita', sia mediante la eventualmente necessaria realizzazione di
misure di mitigazione temporanee, con particolare riferimento alle
fasi di utilizzo di esplosivo, al fine di garantire il rispetto dei
valori limite vigenti in prossimita' dei ricettori presenti durante
le fasi previste e nei periodi di loro attivita';
5) il quantitativo massimo di esplosivo, previsto in gelatina tipo
1, utilizzato per ogni singola volata non dovra' superare i 300 kg;
6) dovra' essere garantita la perfetta efficienza del reticolo di
scolo superficiale attraverso il raccordo di tutti i fossi di scolo
di progetto secondo pendenze adeguate allo smaltimento delle acque di
corrivazione, valutando altresi', se necessario, l'inserimento di
elementi utili a ridurre la velocita' di deflusso ed abbattere la
frazione solida;
7) il ritombamento degli scavi con materiale prevalentemente di
natura argillosa che costituisce la copertura del banco coltivabile
dovra' essere effettuata utilizzando terreno in condizioni di
umidita' ottimale collocato procedendo alla successiva
sovrapposizione di strati di limitato spessore adeguatamente
compattati;
8) gli eventuali interventi di stabilizzazione dei versanti, le
opere di regimazione delle acque ecc., dovranno essere realizzati
utilizzando tecniche di ingegneria naturalistica, in linea con gli
indirizzi di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 3939
del 6/9/1994 "Direttiva concernente criteri progettuali per
l'attuazione degli interventi in materia di difesa del suolo nel
territorio della regione Emilia-Romagna";
9) il recupero all'uso agricolo dell'area estrattiva dovra'
privilegiare l'impianto di colture pluriennali al fine di limitare al
minimo le pratiche di aratura dei terreni;
10) come previsto nella relazione di progetto il suolo agrario
rimosso per procedere alle successive operazioni di coltivazione
dovra' essere accantonato a margine dell'area estrattiva per essere
distribuito su tutta l'area di recupero al termine dei lavori di
estrazione. Per favorire il mantenimento della microflora e
microfauna presente nel terreno i cumuli dovranno essere realizzati
facendo attenzione a evitare compattamenti eccessivi e processi di
asfissia e prevedendone il rivestimento naturale mediante tappeti
erbosi, fogliame o semina di colture da sovescio;
2) di quantificare in Euro 27,86, pari allo 0,02% del valore
dell'intervento, le spese istruttorie che, ai sensi dell'art. 28
della L.R. 9/99 e successive modificazioni ed integrazioni, sono a
carico del proponente.