DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 5 maggio 2003, n. 799
Approvazione del protocollo d'intesa tra Regione Emilia-Romagna, Corte di Appello di Bologna, Procura generale della Repubblica di Bologna e Ufficio regionale per l'Emilia-Romagna dell'ISTAT per collaborare alla elaborazione dei dati sulla criminalita'
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- il DLgs n. 322 del 6 settembre 1989 recante "Norme sul Sistema
statistico nazionale e sulla riorganizzazione dell'Istituto nazionale
di statistica, ai sensi dell'art. 24 della Legge 23 agosto 1988, n.
400", il quale prevede l'interconnessione e il collegamento tra gli
Uffici di Statistica delle Pubbliche amministrazioni all'interno del
Sistema Statistico nazionale;
- il protocollo d'intesa tra ISTAT e Ministero di Giustizia, siglato
nel luglio 1999 e rinnovato nel luglio 2002, del quale si richiamano
i seguenti punti:
1) l'Istituto nazionale di Statistica e il Ministero della Giustizia
hanno avviato una profonda trasformazione della produzione statistica
nell'area della giustizia, prendendo spunto dall'innovazione
normativa sui rispettivi compiti istituzionali introdotta dal DLgs
322/89;
2) il Ministero della Giustizia risulta titolare delle rilevazioni
statistiche sulla giustizia, secondo quanto gia' stabilito nel
protocollo siglato con l'ISTAT nel luglio 1999;
3) l'ISTAT, per compito istituzionale, deve contribuire alla crescita
della cultura statistica e alla razionalizzazione della produzione e
deve provvedere, inoltre, alla promozione dello sviluppo e
dell'utilizzo a fini statistici di archivi di dati amministrativo
gestionali, provvedendo altresi' alla predisposizione di nomenclature
e metodologie di base per la classificazione e la rilevazione dei
fenomeni sociali;
4) l'ISTAT, per compito istituzionale, provvede alla pubblicazione e
diffusione dei dati delle analisi e degli studi effettuati da altri
uffici del Sistema statistico nazionale che non possono provvedervi
direttamente;
5) il Ministero della Giustizia e l'ISTAT si avvalgono di sistemi
informativi automatizzati per lo sviluppo dei propri compiti
istituzionali e in grado di assicurare un efficace scambio di
informazioni;
richiamati:
- la L.R. 21 aprile 1999, n. 3 e successive modifiche concernente
"Riforma del sistema regionale e locale" ed, in particolare, il
Titolo VIII, Capo I: "Polizia amministrativa e politiche regionali
per la sicurezza" recante norme per la "promozione di un sistema
integrato di sicurezza delle citta' e del territorio regionale";
- l'art. 219, lett. b) della L.R. 3/99 che prevede che la Regione
promuova la collaborazione istituzionale per la prevenzione dei
fenomeni di criminalita';
- l'art. 220, comma 1, della citata legge regionale che dispone che
la Regione, nell'ambito degli interventi regionali nelle politiche
per la sicurezza, realizza attivita' di ricerca, documentazione,
comunicazione e informazione nonche' promuove e stipula intese
istituzionali di programma, accordi di programma e altri accordi di
collaborazione per realizzare specifiche iniziative di rilievo
regionale nel campo della sicurezza;
preso atto che nell'ambito dei rapporti intercorrenti con l'Ufficio
statistiche della Corte d'Appello di Bologna e con l'Ufficio
regionale ISTAT per l'Emilia-Romagna, e' pervenuta alla Regione la
proposta di sottoscrivere un protocollo d'intesa per sviluppare una
azione comune diretta all'approfondimento, alla elaborazione e alla
analisi delle informazioni statistiche relative ai fenomeni criminali
e all'azione di contrasto ad essa;
valutata positivamente tale proposta di collaborazione che permette,
grazie agli impegni assunti dalle parti interessate, di creare
efficaci sinergie di lavoro finalizzate all'elaborazione dei dati
statistici sulla criminalita' derivanti dal nuovo sistema informativo
giudiziario e che rappresenta altresi' una grande opportunita' sia
per la rilevanza della fonte, che consentira' di ottenere qualificate
informazioni a scala locale e regionale sugli autori di reato, sia
per il coinvolgimento della Regione a riconoscimento del valido
lavoro da essa svolto fino ad oggi sulla materia;
considerato che sono da promuovere rapporti di collaborazione tra i
soggetti interessati, essendo sempre piu' rilevante l'esigenza di uno
sforzo comune per una adeguata comprensione dei fenomeni criminosi a
livello locale, anche facendo riferimento alle metodologie di analisi
introdotte nell'ambito della collaborazione tra Ufficio regionale
ISTAT per la Lombardia e Procura generale di Milano;
considerato:
- che, per definire i termini dell'apporto collaborativo delle
diverse parti, si rende necessario predeterminare gli impegni che
incombono alle stesse;
- che, pertanto, si ritiene doversi pervenire alla stipula di un
protocollo di intesa tra la Regione Emilia-Romagna, la Corte di
Appello di Bologna, la Procura generale della Repubblica di Bologna e
l'ISTAT regionale onde predeterminare gli impegni reciproci e le
modalita' organizzative che presiedono alla realizzazione delle
iniziative oggetto della collaborazione;
ritenuto a tal fine di approvare, nel testo allegato alla presente
deliberazione della quale costituisce parte integrante e sostanziale,
il protocollo di intesa con cui vengono definiti gli obiettivi, le
attivita' da realizzare, il contenuto e le forme di collaborazione;
considerato che al momento la sottoscrizione del suddetto Protocollo
non comporta alcun onere finanziario in quanto ciascuna delle parti
si assume gli oneri finanziari connessi alla sua esecuzione e che
eventuali oneri aggiuntivi conseguenti a specifiche azioni saranno
assunti da una delle parti previa deliberazione dei competenti
organi;
dato atto dei pareri favorevoli di regolarita' tecnica e di
legittimita' espressi, rispettivamente, dal Responsabile del Servizio
Promozione e sviluppo delle politiche per la sicurezza e della
Polizia locale, Cosimo Braccesi, e dal Direttore generale alla
Presidenza della Giunta, dott. Bruno Molinari, ai sensi dell'art. 37,
comma 4, della L.R. 26 novembre 2001, n. 43 e della deliberazione
della Giunta regionale 2774/01;
su proposta del Presidente della Giunta regionale,
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare lo schema di protocollo d'intesa tra la Regione
Emilia-Romagna, la Corte di Appello di Bologna, la Procura generale
della Repubblica di Bologna e l'Ufficio regionale per
l'Emilia-Romagna dell'ISTAT, nel testo allegato alla presente
deliberazione della quale costituisce parte integrante e sostanziale,
per la realizzazione di una azione comune diretta
all'approfondimento, alla elaborazione e alla analisi delle
informazioni statistiche relative ai fenomeni criminali e all'azione
di contrasto ad essa;
2) di autorizzare il Responsabile del Servizio Promozione e sviluppo
delle politiche per la sicurezza e della Polizia locale, Cosimo
Braccesi, alla sottoscrizione del Protocollo di intesa in
rappresentanza della Regione Emilia-Romagna;
3) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.
Schema di Protocollo d'intesa
tra:
- la Corte di Appello di Bologna, nella persona del Presidente
Manlio Esposito, codice fiscale 80070290376, domiciliato per la
carica in Bologna, Piazza dei Tribunali n. 4;
- la Procura generale della Repubblica di Bologna, nella persona del
Procuratore generale Francesco Pintor, codice fiscale 91197670374,
domiciliato per la carica in Bologna, Piazza dei Tribunali n. 4;
- l'Ufficio regionale per l'Emilia-Romagna dell'ISTAT nella persona
del Dirigente Marco Ricci, codice fiscale 80111810588, domiciliato
per la carica in Bologna, Galleria Cavour n. 9;
- la Regione Emilia-Romagna, rappresentata da Cosimo Braccesi,
Responsabile del Servizio Promozione e Sviluppo delle politiche per
la sicurezza e della Polizia locale, in virtu' della delibera di
Giunta n. . . . del . . . . . . ., codice fiscale 80062590379,
domiciliato per la carica in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52;
visto il DLgs n. 322 del 6 settembre 1989 il quale prevede
l'interconnessione e il collegamento tra gli Uffici di Statistica
delle pubbliche Amministrazioni all'interno del Sistema Statistico
nazionale;
visto il Protocollo d'intesa tra ISTAT e Ministero di Giustizia,
siglato nel luglio 1999 e rinnovato nel luglio 2002, del quale si
richiamano i seguenti punti:
1) l'Istituto nazionale di Statistica e il Ministero della Giustizia
hanno avviato una profonda trasformazione della produzione statistica
nell'area della giustizia, prendendo spunto dall'innovazione
normativa sui rispettivi compiti istituzionali introdotta dal DLgs
322/89;
2) il Ministero della Giustizia risulta titolare delle rilevazioni
statistiche sulla giustizia, secondo quanto gia' stabilito nel
protocollo siglato con l'ISTAT nel luglio 1999;
3) l'ISTAT, per compito istituzionale, deve contribuire alla crescita
della cultura statistica e alla razionalizzazione della produzione e
deve provvedere, inoltre, alla promozione dello sviluppo e
dell'utilizzo a fini statistici di archivi di dati amministrativo
gestionali, provvedendo altresi' alla predisposizione di nomenclature
e metodologie di base per la classificazione e la rilevazione dei
fenomeni sociali;
4) l'ISTAT, per compito istituzionale, provvede alla pubblicazione e
diffusione dei dati delle analisi e degli studi effettuati da altri
uffici del Sistema Statistico nazionale che non possono provvedervi
direttamente;
5) il Ministero della Giustizia e l'ISTAT si avvalgono di sistemi
informativi automatizzati per lo sviluppo dei propri compiti
istituzionali e in grado di assicurare un efficace scambio di
informazioni;
vista la L.R. dell'Emilia-Romagna 3/99 e successive modifiche che
prevede:
1) la collaborazione istituzionale per la prevenzione dei fenomeni di
criminalita' (art. 219);
2) la realizzazione di attivita' di ricerca, documentazione,
comunicazione e informazione (art. 220);
3) la promozione e stipula di intese istituzionali di programma,
accordi di programma e altri accordi di collaborazione per realizzare
specifiche iniziative di rilievo regionale nel campo della sicurezza
(art. 220);
considerato che sono da promuovere rapporti di collaborazione tra i
soggetti stipulanti, essendo sempre piu' rilevante l'esigenza di uno
sforzo comune per una adeguata comprensione dei fenomeni criminosi a
livello locale, anche facendo riferimento alle metodologie di analisi
introdotte nell'ambito della collaborazione tra Ufficio regionale
ISTAT per la Lombardia e Procura generale di Milano
convengono quanto segue
Art. 1
Obiettivi
Tale Protocollo si propone di sviluppare una azione comune diretta
all'approfondimento, alla elaborazione e all'analisi delle
informazioni statistiche relative ai fenomeni criminali e all'azione
di contrasto ad essa. A tale fine i contraenti convengono di
elaborare progetti comuni, di programmarne lo sviluppo secondo
cadenze convenute, di individuare i responsabili dei progetti
all'interno delle relative strutture, di verificarne lo stato di
attuazione in incontri periodici da tenersi con cadenza quantomeno
trimestrale.
Art. 2
Contenuto e forme di collaborazione
Le parti concordano di collaborare, per fasi successive, alle
seguenti attivita':
1) estrazione dal sistema informativo ReGe delle notizie relative ai
reati iscritti nell'anno 2001, operazioni di controllo e verifica dei
dati elementari, predisposizione delle basi dati per le elaborazioni;
2) redazione di una nota tecnica a supporto della relazione del
Procuratore generale per l'inaugurazione dell'Anno giudiziario 2004;
3) analisi in dettaglio della criminalita' in Emilia-Romagna a
livello comunale, sulla base di un approccio di ricerca simile a
quello eseguito per la "mappatura" della criminalita' nel distretto
di Milano, finalizzato alla presentazione di un Rapporto annuale.
Art. 3
Attivita'
Nell'ambito delle iniziative di collaborazione di cui al precedente
articolo, sono previste le seguenti attivita':
1) sara' compito delle Procure fornire i dati di base opportunamente
criptati;
2) il controllo dei dati elementari, la predisposizione delle basi
dati e gli interventi per il miglioramento della qualita' saranno
realizzate congiuntamente da ISTAT, Corte d'Appello e Procura
generale della Repubblica di Bologna;
3) Le elaborazioni e le analisi saranno realizzate congiuntamente da
ISTAT, Corte d'Appello, Procura generale della Repubblica di Bologna
e Regione Emilia-Romagna.
Art. 4
Presentazione dei risultati
Le parti si impegnano ad attuare le misure di tutela della
riservatezza previste dalla Legge 675/96 con particolare riguardo
alla nomina del responsabile e degli incaricati del trattamento, di
cui all'art. 8 della legge citata ed agli aspetti della sicurezza di
cui al DPR del 28 luglio 1999, n. 318.
L'utilizzo dei dati avverra' per sole finalita' statistiche nel
rispetto del segreto statistico ai sensi dell'art. 9 del DLgs 322/89
e della Legge 675/96.
Art. 5
Modalita' di diffusione dei risultati
I risultati dell'attivita' di studio, elaborazione e ricerca
realizzati congiuntamente verranno diffusi, nel rispetto delle norme
sul segreto statistico e della disciplina dettata dalla Legge 675/96
e successive modifiche e integrazioni, sul supporto cartaceo e/o
informatico, con la denominazione di "Corte d'Appello di Bologna -
Procura generale della Repubblica; ISTAT - Ufficio regionale per
l'Emilia-Romagna; Regione Emilia-Romagna - Servizio Promozione e
Sviluppo delle politiche per la sicurezza e della polizia locale".
La presentazione dello studio sara' curata congiuntamente nelle sedi
opportune.
Art. 6
Oneri finanziari
Ciascuna delle parti si assume gli oneri finanziari connessi alla
esecuzione del presente accordo.
Gli eventuali oneri aggiuntivi conseguenti a specifiche azioni
(materiale per la ricerca, pubblicazione cartacea, oneri per
missioni), saranno assunti da una delle parti previa deliberazione
dei competenti organi.
Art. 7
Durata
Il presente protocollo avra' durata annuale a decorrere dalla data di
firma dello stesso, rinnovabile per ulteriori anni 2, salvo disdetta
da comunicarsi almeno tre mesi prima della scadenza.
Art. 8
Coordinamento scientifico
Il coordinamento scientifico del presente protocollo verra' affidato
al dirigente o suo delegato dell'ISTAT dell'Ufficio regionale per
l'Emilia-Romagna, al Procuratore generale o suo delegato della
Procura generale della Repubblica di Bologna, al Responsabile o suo
delegato del Servizio Promozione e Sviluppo delle politiche per la
sicurezza e della polizia locale della Regione Emilia-Romagna.
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