REGIONE EMILIA-ROMAGNA - CONSIGLIO REGIONALE

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 6 marzo 2003, n. 461

Programma regionale in materia di spettacolo ai sensi dell'articolo 5 della L.R. 5 luglio 1999, n. 13. Obiettivi, azioni prioritarie e procedure per il triennio 2003/2005 (proposta della Giunta regionale in data 30 dicembre 2002, n. 2690)

IL CONSIGLIO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                       
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale progr. n. 2690 del           
30 dicembre 2002, recante in oggetto "L.R. 13/99 - Programma                    
regionale in materia di spettacolo - Obiettivi, azioni prioritarie e            
procedure per il triennio 2003/2005 - Proposta al Consiglio                     
regionale";                                                                     
visto il favorevole parere espresso al riguardo dalla Commissione               
referente "Turismo Cultura Scuola Formazione Lavoro" di questo                  
Consiglio regionale, giusta nota prot. n. 1215 in data 3 febbraio               
2003;                                                                           
preso atto degli emendamenti presentati ed accolti nel corso della              
discussione di Consiglio;                                                       
vista la L.R. 5 luglio 1999, n. 13 "Norme in materia di spettacolo"             
ed in particolare l'art. 5, che prevede che il Consiglio regionale,             
su proposta della Giunta, approvi il programma pluriennale di                   
intervento, di norma triennale, tenendo conto di quanto piu'                    
specificatamente indicato al comma 2 dello stesso articolo;                     
visto l'Allegato A parte integrante e sostanziale della presente                
deliberazione, recante "Programma regionale in materia di spettacolo            
(L.R. 13/99). Obiettivi, azioni prioritarie, modalita' di attuazione            
e procedure per il triennio 2003/2005";                                         
dato atto del parere espresso nella seduta del 4/12/2002 dal Comitato           
scientifico per lo spettacolo, nominato con delibera della Giunta               
regionale 690/01 in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 6 della            
predetta L.R. 13/99, nonche' delle indicazioni fornite, ai sensi                
dell'art. 5, rispettivamente, dalla Conferenza Regione-Autonomie                
locali nella seduta del 2/12/2002 e dalle associazioni di categoria,            
ovvero:                                                                         
-  dall'AGIS in data 6/12/2002;                                                 
- da Confcooperative e Lega delle cooperative in data 6/12/2002;                
dato atto che il Programma di che trattasi e' stato oggetto di                  
un'ampia consultazione con le Province e di un confronto specifico              
con gli Assessori dei Comuni capoluogo e delle Province, svoltosi in            
data 15/7/2002 al fine di individuare obiettivi e strategie di                  
intervento condivisi;                                                           
previa votazione palese, a maggioranza dei presenti,                            
delibera:                                                                       
1) di approvare il "Programma regionale in materia di spettacolo                
(L.R. 13/99). Obiettivi, azioni prioritarie e procedure per il                  
triennio 2003/2005", contenuto nell'Allegato A, parte integrante e              
sostanziale del presente atto deliberativo;                                     
2) di dare atto che all'attuazione del presente Programma provvedere            
la Giunta regionale con propri atti deliberativi con le modalita' e             
nelle forme contenute nel sopracitato Allegato A;                               
3) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale             
della Regione.                                                                  
ALLEGATO A                                                                      
Programma regionale in materia di spettacolo (L.R. 13/99). Obiettivi,           
azioni prioritarie e procedure per il triennio 2003/2005                        
Indice                                                                          
1. Il contesto di riferimento                                                   
1.1  II quadro istituzionale e finanziario                                      
1.2  II sistema dello spettacolo in Emilia-Romagna                              
1.3  L'impegno della Regione per il consolidamento e la                         
qualificazione degli interventi                                                 
2. Gli obiettivi                                                                
3. Le azioni prioritarie                                                        
3.1  Le azioni prioritarie per attivita' di spettacolo                          
3.2  Gli interventi diretti della Regione                                       
4. Gli strumenti di negoziazione: le convenzioni                                
4.1  Finalita' delle convenzioni                                                
4.2  I requisiti per accedere alle convenzioni per attivita' di                 
spettacolo                                                                      
4.3  I criteri e le modalita' di assegnazione delle risorse                     
finanziarie ai soggetti convenzionati per attivita' di spettacolo dal           
vivo                                                                            
4.3.1  Finalita' e modalita' di determinazione della Quota base                 
4.3.2  Finalita' e modalita' di determinazione della Quota variabile:           
la sperimentazione di criteri per la valutazione delle attivita'                
4.3.3  La determinazione della quota variabile e gli indicatori di              
attivita'                                                                       
4.4 Le procedure per la stipula delle convenzioni                               
5. Gli strumenti di negoziazione: gli accordi con le Province                   
5.1  Finalita' degli accordi con le Province                                    
5.2  I requisiti per accedere al finanziamento tramite gli accordi              
con le Province                                                                 
5.3  I criteri per la valutazione delle attivita' finanziate tramite            
gli accordi                                                                     
5.4  Le procedure per la stipula degli accordi                                  
6. Gli interventi strutturali                                                   
6.1  Gli obiettivi                                                              
6.2  Le azioni prioritarie                                                      
6.3  Le procedure per gli interventi strutturali                                
7. Le risorse finanziarie e la loro destinazione                                
8. Avviso per la presentazione dei progetti                                     
9. Monitoraggio                                                                 
1) Il contesto di riferimento                                                   
1.1) Il quadro istituzionale e finanziario                                      
Nel delineare gli obiettivi e le azioni prioritarie che la Regione              
Emilia-Romagna intende perseguire nel settore dello spettacolo per il           
triennio 2003/2005, in attuazione della L.R. 13/99 "Norme in materia            
di spettacolo", si ritiene importante richiamare alcuni elementi                
sostanziali, utili a definire meglio il contesto entro il quale si              
collocano i nuovi indirizzi programmatici.                                      
Un primo terreno di riflessione riguarda le modifiche introdotte con            
la riforma del Titolo V della Costituzione e la situazione                      
finanziaria all'interno della quale ci si trova ad operare. Se con la           
nuova legge costituzionale si e' provveduto infatti a ridisegnare il            
quadro delle competenze istituzionali a livello nazionale e                     
regionale, numerosi tuttavia sono gli interrogativi e le                        
conflittualita' interpretative sul piano giuridico che attualmente              
pesano sull'attuazione del nuovo assetto dei poteri in materia di               
spettacolo e sul conseguente trasferimento di funzioni e risorse                
dallo Stato alle Regioni.                                                       
Accanto agli elementi di incertezza e problematicita' sul piano                 
giuridico e normativo - oggi al centro del dibattito e del confronto            
tra Governo centrale e Coordinamento degli Assessori regionali allo             
spettacolo, anche con l'intento di individuare soluzioni transitorie            
che non penalizzino gli operatori del settore - gravano, e in misura            
non certo minore, le difficolta' imposte dalle scelte finanziarie               
piu' generali operate in sede nazionale, tali da ridurre fortemente             
sia le risorse complessivamente disponibili per le Regioni e le                 
Autonomie locali sia i margini di autonomia nel loro concreto                   
utilizzo.                                                                       
La complessita' del processo di attuazione delle riforme                        
costituzionali richiedera' certamente tempi non brevi, e tuttavia e'            
indispensabile che la Regione, accanto al proprio contributo e                  
impegno a livello nazionale in sede di Coordinamento delle Regioni,             
si doti fin da ora di tutti gli strumenti necessari, anche sul piano            
operativo e procedurale, per far fronte alle nuove competenze e alla            
gestione delle risorse che verranno ad essa trasferite dal Governo              
centrale.                                                                       
1.2) Il sistema dello spettacolo in Emilia-Romagna                              
Un secondo ambito di riflessione riguarda le caratteristiche del                
sistema dello spettacolo emiliano-romagnolo e, conseguentemente, il             
rapporto tra le peculiarita' che lo contraddistinguono, le scelte di            
natura politica e finanziaria operate dalla Giunta regionale e gli              
obiettivi indicati nel presente Programma triennale, frutto di un               
confronto con le Autonomie locali e con gli operatori del settore e             
le associazioni di categoria, ma anche di una valutazione sugli                 
effetti prodotti con l'attuazione del precedente Programma 2000/2002.           
Il sistema dello spettacolo nella nostra regione e' infatti                     
caratterizzato da un'offerta ricca ed articolata, sia disciplinare              
che territoriale, e da un'alta affluenza del pubblico tra le maggiori           
in Italia. Gli ultimi dati ufficiali disponibili (2001) sulle                   
attivita' teatrali, musicali e di danza indicano un numero                      
elevatissimo di rappresentazioni, di concerti e spettacoli (quasi 16            
mila e in costante crescita), una presenza di pubblico pari a quasi 3           
milioni di biglietti venduti (seconda solo a Lazio e Lombardia) con             
una media di 72 biglietti per 100 abitanti (a fronte dei 47                     
dell'Italia) e con una spesa del pubblico pari ad oltre 44.415.000              
Euro. La spesa complessiva annuale (Stato, Regione, Comuni, soggetti            
privati) e' stimata in circa 87.797.000 Euro, e l'occupazione stabile           
e stagionale e' di circa 5.000 unita'.                                          
Fondato su una solida rete di teatri e sale (circa 140 sono                     
attualmente le sedi di spettacolo attive, molte delle quali di                  
elevato valore storico-artistico), frutto della storia civile e                 
culturale della nostra regione o del nuovo impegno di comunita'                 
locali e gruppi giovanili, il sistema emiliano-romagnolo si                     
caratterizza altresi' per la dovizia e la peculiarita' delle                    
iniziative assunte dalle istituzioni pubbliche e dai soggetti privati           
e per le capacita' progettuali, produttive e distributive che essi              
hanno saputo esprimere. Va sottolineato che la regione vanta un                 
teatro stabile pubblico, due teatri stabili privati, cinque centri di           
teatro ragazzi e un centro di teatro di ricerca e sperimentazione,              
mentre per la musica basti citare le nove maggiori istituzioni di               
produzione lirica che fanno dell'Emilia-Romagna la regione con la               
piu' alta concentrazione di teatri lirici.                                      
Anche nel settore del cinema i dati fanno rilevare il permanere di un           
tradizionale rapporto virtuoso fra spettatori e numero degli                    
abitanti, grazie anche alla ricchezza e alla qualita' delle sue                 
istituzioni cinematografiche locali e all'attenzione riservata                  
all'organizzazione culturale. La regione vanta il maggior numero di             
frequentatori di sale cinematografiche in Italia. La media di 281               
biglietti venduti ogni 100 abitanti (dati 2001) supera del 50% quella           
nazionale. Cio' e' possibile anche grazie alla diffusa rete di sale             
cinematografiche che contano complessivamente 395 schermi. In                   
particolare, sono attive 49 sale d'essai associate alla FICE e 62               
sale del piccolo esercizio cinematografico localizzate in provincia,            
42 multisale e 6 multiplex: un panorama di grande ricchezza e                   
tuttavia caratterizzato da profonde trasformazioni (la realizzazione            
di nuovi multiplex, la chiusura di sale nei centri storici, ecc.),              
tali da comportare riflessioni piu' approfondite per misurarne a                
pieno la portata sul piano economico e sociale. Tra le istituzioni              
merita citare la Cineteca di Bologna, non solo per il riconoscimento            
internazionale che ha conquistato, ma anche per la primaria attivita'           
di promozione che svolge a livello regionale.Se i dati sopra                    
menzionati traducono in termini quantitativi le dimensioni,                     
l'articolazione e la ricchezza del sistema, la qualita' artistica che           
lo connota e' testimoniata non solo dalla risposta del pubblico, o              
dalle collaborazioni e dai riconoscimenti a livello nazionale e                 
internazionale, ma anche dalla ricerca sul piano estetico e                     
tecnico-comunicativo: accanto alle ricerche disciplinari all'interno            
dei linguaggi e generi tradizionali, si sono sviluppati ulteriori               
progetti di carattere interdisciplinare che, sfruttando le                      
potenzialita' delle nuove tecnologie, travalicano le distinzioni fra            
settori e generi.                                                               
Ad arricchire tale panorama contribuiscono altre presenze e                     
istituzioni di forte rilievo, con le quali si sono stabiliti                    
importanti rapporti di collaborazione o alle quali la Regione                   
partecipa direttamente: basti pensare alla presenza di specifici                
corsi di studio universitari (DAMS), alla Cineteca di Bologna, alla             
Fondazione Teatro comunale di Bologna, agli organismi di produzione e           
distribuzione teatrale e musicale, come la Fondazione Toscanini, ERT            
Fondazione, il Centro della Danza, anch'esso prossimo a divenire                
Fondazione nazionale, nonche' ad ATER, per la promozione e il                   
coordinamento nel settore dello spettacolo, tutti organismi che                 
svolgono un ruolo centrale nello sviluppo del sistema regionale sia             
sotto il profilo della produzione e distribuzione di spettacolo, sia            
sotto quello della formazione. Lo stesso processo di trasformazione             
sul piano istituzionale e statutario che nell'ultimo triennio ha                
coinvolto larga parte di tali organismi merita attenzione:                      
finalizzato a riconoscere e sviluppare la loro attivita' sul piano              
nazionale e internazionale, esso ha infatti consentito e consentira'            
in futuro di poter contare, accanto a quelle pubbliche, su una                  
maggiore presenza e su risorse di soggetti privati.                             
Da quanto descritto in precedenza, per quanto sommariamente, emerge             
come il sistema dello spettacolo della nostra regione costituisca               
senza dubbio un patrimonio civile, culturale, di strutture ed                   
esperienze di straordinario valore, profondamente radicato sul                  
territorio, e nello stesso tempo influenzato da dinamiche                       
socio-culturali ed economiche piu' ampie e aperte a dimensioni                  
nazionali e internazionali.                                                     
1.3) L'impegno della Regione per il consolidamento e la                         
qualificazione degli interventi                                                 
Accanto ad una piu' generale azione di sostegno, finalizzata allo               
sviluppo, alla promozione e alla qualificazione delle attivita', la             
Regione si e' impegnata fortemente anche su altri versanti:                     
innanzitutto in azioni di recupero e restauro del patrimonio                    
strutturale e di adeguamento tecnologico delle sedi, che oggi                   
richiedono una maggiore capacita' di organizzazione della produzione            
e della distribuzione (negli ultimi quindici anni ha sostenuto                  
interventi di ristrutturazione o restauro su 76 sedi e di adeguamento           
tecnologico su 41). In secondo luogo e' intervenuta direttamente                
nella realizzazione di strumenti ritenuti essenziali, quali                     
l'Osservatorio sullo spettacolo e la creazione di Film Commission: se           
il primo ha infatti permesso di approfondire la conoscenza del                  
settore per una piu' precisa attivita' di programmazione della                  
Regione e degli operatori, con il secondo, divenuto un punto di                 
riferimento a livello nazionale, si e' sviluppata un'azione integrata           
nei confronti della produzione cinematografica e audiovisiva,                   
offrendo servizi alle imprese e valorizzando le risorse del                     
territorio regionale quale sede di produzioni cinetelevisive e in               
rapporto alle attivita' ad esse collegate.                                      
Ad una prima valutazione sugli effetti prodotti dalle innovazioni               
introdotte con la L.R. 13/99 e con il primo Programma attuativo per             
il triennio 2000/2002, si puo' affermare che i nuovi provvedimenti              
legislativi e amministrativi hanno indubbiamente consentito una                 
programmazione degli interventi piu' efficace e maggiormente                    
condivisa con le Autonomie locali, gli operatori del settore e con le           
loro organizzazioni. Accanto alle prime valutazioni positive sul                
processo avviato, una sottolineatura particolare va fatta a proposito           
degli strumenti utilizzati, previsti dalla legge regionale in                   
corrispondenza delle finalita' in essa indicate.                                
La programmazione triennale, in luogo dei precedenti piani annuali,             
attuata tramite strumenti di negoziazione (convenzioni con i soggetti           
interessati e accordi con le Province), ha certamente permesso agli             
operatori di programmare le proprie attivita' con un respiro piu'               
ampio, mentre l'interazione con la legge di promozione culturale ha             
consentito di sostenere le nuove iniziative emerse nel corso del                
triennio. Gli accordi con le Province hanno consentito di precisare             
meglio gli obiettivi e in alcuni casi di individuare anche                      
specificita' e vocazioni territoriali, avviando nel contempo un                 
processo di delega della gestione amministrativa. L'introduzione di             
un principio negoziale, quale strumento di interazione fra operatori            
e Regione, ha rafforzato il processo di valorizzazione delle                    
attivita' di spettacolo maggiormente rispondenti agli obiettivi                 
regionali. Nel corso del triennio 2000/2002 tramite 21 convenzioni e            
9 accordi con le Province sono stati finanziati 141 progetti con uno            
stanziamento complessivo annuale di 5.061.277,61 Euro dei quali                 
l'86,10% e' stato attribuito a soggetti privati e il restante 13,90%            
a soggetti pubblici.                                                            
Il presente Programma triennale si inserisce dunque in un contesto              
caratterizzato, da un lato, da forti cambiamenti sul piano                      
istituzionale e da una contrazione delle risorse finanziarie                    
disponibili e, dall'altro lato, da una presenza, in Emilia-Romagna,             
di un sistema dello spettacolo di grande rilievo, diffuso e radicato            
sul territorio regionale, e in fase di evoluzione.                              
A fronte di tale situazione, cosi' come emerge nel DPEF e come                  
indicato piu' dettagliatamente di seguito, la Regione, pur in                   
presenza delle difficolta' evidenziate in precedenza, conferma per il           
triennio 2003/2005 il proprio impegno politico e finanziario,                   
attraverso un'azione orientata a due obiettivi sostanziali:                     
- il consolidamento e la qualificazione del sistema, in continuita'             
con il processo avviato, sostenendo in particolare le esperienze di             
autentico livello regionale e promuovendo un maggiore coordinamento             
tra l'azione degli Enti locali, dei soggetti a partecipazione                   
regionale e dei soggetti privati e delle loro associazioni;                     
- l'introduzione di alcuni elementi innovativi sia sul piano dei                
contenuti sia sul piano di una razionalizzazione degli interventi e             
delle modalita' di valutazione degli stessi.                                    
2) Gli obiettivi                                                                
Nel quadro delle finalita' piu' generali sopraindicate e                        
conformemente a quanto previsto all'art. 5 della L.R. 13/99, vengono            
specificati di seguito gli obiettivi che si intendono perseguire con            
l'attuazione del presente Programma.                                            
Tali obiettivi, anche al fine di rendere piu' evidenti gli indirizzi            
regionali assunti, sono stati accorpati con riferimento ad alcune               
categorie fondamentali, sia in rapporto ai contenuti che alle                   
metodologie di intervento: lo spettacolo dal vivo, con particolare              
attenzione all'offerta e alla domanda, ovvero all'accesso e alla                
formazione del pubblico; il cinema e gli audiovisivi; gli obiettivi             
legati alla promozione e alle forme piu' adeguate di comunicazione;             
quelli relativi alle modalita' di attuazione degli interventi                   
nell'ambito dei sistemi territoriali e alle relazioni istituzionali             
con i soggetti interessati; gli obiettivi infine che si intendono               
perseguire con l'introduzione di nuovi strumenti di utilizzo delle              
risorse.                                                                        
Per quanto riguarda gli interventi di carattere strutturale (spese di           
investimento), considerata la loro specificita' e per consentire una            
lettura piu' agevole e comprensiva di quanto previsto nel settore, la           
scelta e' stata quella di riportare tali interventi in un unico                 
paragrafo, nel quale vengono indicate anche le azioni prioritarie e             
le procedure per l'attuazione degli stessi interventi.                          
A) Lo spettacolo dal vivo: l'offerta e la domanda                               
A.1) In particolare per quanto riguarda l'offerta di spettacolo gli             
obiettivi sono i seguenti:                                                      
a) innovare la produzione sia come proposta di nuove produzioni sia             
sotto il profilo artistico, in rapporto ai diversi linguaggi                    
espressivi e al repertorio;                                                     
b) favorire le coproduzioni e le forme di integrazione e                        
coordinamento anche a livello sovraregionale;                                   
c) promuovere la circuitazione degli spettacoli nel territorio                  
regionale e delle produzioni in Italia e all'estero;                            
d) promuovere la continuita', riconoscibilita' ed equilibrio della              
rete regionale di festival e rassegne;                                          
e) promuovere la qualificazione del personale artistico, tecnico e              
amministrativo degli organismi operanti nel settore;                            
f) favorire la durata delle produzioni, promuovendone le riprese e              
gli sbocchi nell'industria culturale;                                           
g) tendere ad un maggiore equilibrio nei bilanci finanziari,                    
incrementando l'incidenza dei ricavi da attivita' propria rispetto ai           
contributi pubblici.                                                            
A.2) In particolare per quanto riguarda l'accesso e la formazione del           
pubblico, anche a fronte della ricchezza e articolazione dell'offerta           
delineata in precedenza, emerge con sempre maggiore evidenza la                 
necessita' di individuare forme piu' efficaci di intervento regionale           
a sostegno della domanda e del consumo. Questi gli obiettivi                    
specifici in tale ambito:                                                       
a) promuovere l'ampliamento del pubblico, attraverso lo sviluppo di             
strumenti di comunicazione e servizi destinati ad attrarre nuovo                
pubblico e a consolidare il pubblico esistente, anche mediante la               
costruzione di sinergie di carattere organizzativo, finanziario e               
promozionale con altri settori (turismo, beni culturali, istruzione,            
ecc.);                                                                          
b) favorire la diffusione dello spettacolo presso le generazioni piu'           
giovani, le fasce di pubblico non abituali e quelle di popolazione              
con minori opportunita' di formazione e fruizione;                              
c) sostenere la domanda in una logica di riequilibrio territoriale              
sia tramite la circuitazione degli spettacoli, sia tramite interventi           
coordinati di soggetti pubblici e privati;                                      
d) realizzare iniziative mirate di formazione per il pubblico;                  
e) diversificare la domanda mediante l'avvio di sperimentazioni che             
prevedano modalita', sedi e orari non tradizionali per lo svolgimento           
degli spettacoli.                                                               
B) Il cinema e gli audiovisivi                                                  
In tale ambito gli obiettivi che la Regione intende perseguire sono i           
seguenti:                                                                       
a) il sostegno al piccolo esercizio cinematografico e alle sale                 
d'essai;                                                                        
b) la tutela e la conservazione del patrimonio cinematografico e                
audiovisivo;                                                                    
c) la circuitazione dei prodotti d'autore e la promozione di rassegne           
e festival;                                                                     
d) lo sviluppo di un piu' efficace coordinamento tra gli enti e i               
soggetti impegnati nella promozione e attuazione di spettacoli ed               
eventi in ambito cinematografico, a livello regionale e locale, ai              
fini di una migliore programmazione e circuitazione sul territorio e            
di un'integrazione degli interventi e delle risorse;                            
e) la promozione di una cultura cinematografica e di un uso piu'                
consapevole degli audiovisivi da parte dei cittadini, attraverso                
azioni innovative, anche in collegamento con le istituzioni                     
scolastiche, nella prospettiva di promuovere un servizio sociale                
riconosciuto e diffuso;                                                         
f) l'interazione delle risorse e delle potenzialita' pubbliche e                
private, finalizzata alla formazione nel settore delle nuove                    
tecnologie e alla creazione di nuove possibilita' di impresa e                  
occupazione;                                                                    
g) il consolidamento e la qualificazione dell'offerta di servizi alle           
produzioni cinetelevisive e la promozione del territorio come set               
cinematografico;                                                                
h) il sostegno allo sviluppo della creativita' locale, anche                    
attraverso forme di comunicazione e collaborazione con l'industria              
cinematografica.                                                                
C) Promozione, comunicazione, informazione e documentazione                     
In tale ambito gli obiettivi sono i seguenti:                                   
a) promuovere il sistema regionale dello spettacolo, attraverso                 
progetti di comunicazione integrata, volti sia all'ampliamento del              
pubblico che alla promozione di attivita' di spettacolo della regione           
in Italia e all'estero, attraverso l'utilizzo di strumenti                      
differenziati (dai tradizionali mezzi di comunicazione all'ampia                
gamma delle opportunita' offerte dalle nuove tecnologie);                       
b) acquisire dati e informazioni sistematiche sull'intero sistema               
dello spettacolo, e in particolare sulle tendenze relative alla                 
domanda, offerta, consumo, strutture e occupazione all'interno del              
settore, ai fini di una valutazione costante degli andamenti del                
settore medesimo e dell'efficacia dell'intervento regionale.                    
D) In particolare per quanto riguarda le modalita' di attuazione                
degli interventi, le relazioni istituzionali con le Autonomie locali            
e con gli operatori dello spettacolo, nonche' le modalita' di                   
utilizzo delle risorse, vanno sottolineati i seguenti obiettivi:                
a) valorizzare le realta' locali in una logica di sistema e di                  
equilibrio a livello territoriale e regionale, sostenendo le                    
iniziative nelle aree meno favorite, ma anche riconoscendo vocazioni            
e peculiarita' positive dei territori e promuovendo la costruzione di           
sinergie tra esperienze analoghe, finalizzate ad un rafforzamento               
reciproco;                                                                      
b) consolidare il principio della negoziazione, oltre gli aspetti               
formali, quale strumento di interazione fra Regione, Enti locali e              
operatori, nella prospettiva di una valorizzazione delle attivita' di           
spettacolo piu' rispondenti agli obiettivi regionali e della                    
definizione di obiettivi e strategie condivisi;                                 
c) introdurre meccanismi di maggiore trasparenza nell'accesso ai                
finanziamenti regionali e strumenti di valutazione, ai fini della               
loro erogazione, piu' attenti alle attivita' svolte in coerenza con             
gli obiettivi regionali (indicatori di attivita'), capaci di                    
incentivare "comportamenti virtuosi" da parte degli operatori                   
(attenti alla qualita' e alla spesa) e, nel contempo, utili come                
strumento sperimentale di assegnazione delle risorse, nella                     
prospettiva del trasferimento di funzioni e risorse dallo Stato alle            
Regioni.                                                                        
Anche se l'intervento nei loro confronti esula dagli ambiti L.R.                
13/99 e viene stabilito da apposite leggi regionali, gli Enti a                 
partecipazione regionale sono comunque tenuti, nell'espletamento                
della loro attivita' e per quanto di loro competenza, al                        
raggiungimento degli obiettivi indicati al punto 2 del presente                 
programma. Si ritiene pertanto utile richiamare in questa sede il               
ruolo e l'attivita' svolta da tali soggetti: la Fondazione Toscanini,           
l'ormai prossima Fondazione della Danza ed ERT Fondazione                       
costituiscono infatti gli assi portanti della produzione e del                  
coordinamento dei settori specifici in cui operano, rispettivamente             
musica, danza e prosa, mentre ATER, associazione di servizio,                   
organizzazione e commercializzazione di spettacoli dal vivo, agisce             
trasversalmente ai vari settori.                                                
Accanto al completamento del processo di ridefinizione statutaria,              
obiettivo fondamentale della Regione e' quello di incentivare:                  
- l'interazione tra loro, in una logica di consolidamento e                     
valorizzazione reciproca delle attivita' svolte, ma anche di                    
individuazione di nuove competenze piu' adeguate alle attuali                   
esigenze;                                                                       
- l'interazione tra essi e con altri centri che operano nei diversi             
ambiti, nella prospettiva di un arricchimento dell'offerta, sia                 
qualitativo che quantitativo, del sostegno artistico e tecnico a                
realta' di minori dimensioni, della razionalizzazione complessiva               
delle risorse.                                                                  
3) Le azioni prioritarie                                                        
3.1) Le azioni prioritarie per attivita' di spettacolo                          
L'art. 4 della L.R. 13/99 definisce al comma 1 le tipologie di                  
intervento che prevedono un sostegno finanziario da parte della                 
Regione alle spese di gestione corrente per l'attuazione di attivita'           
(gli interventi per spese di investimento, di cui al comma 2 dello              
stesso articolo, vengono trattati al successivo punto 6), mentre                
l'art. 8 stabilisce gli ambiti di intervento diretto della Regione,             
con particolare riferimento all'Osservatorio dello spettacolo e alle            
attivita' di Film Commission.                                                   
Nel quadro degli interventi di cui all'art. 4, comma 1, e in rapporto           
agli obiettivi delineati in precedenza, vengono indicate di seguito             
le azioni prioritarie che la Regione intende sostenere, con                     
riferimento sia alle attivita' di spettacolo complessivamente intese            
sia alle specificita' dei diversi settori (attivita' teatrali,                  
musica, danza, cinema e audiovisivi).Costituiscono azioni prioritarie           
per la Regione in un'accezione piu' generale:                                   
a) le attivita' di produzione e distribuzione di spettacoli d'arte e            
di cultura, di elevata qualita' artistica, che potenzino le                     
peculiarita' di ciascuna forma di spettacolo, garantendo il                     
pluralismo culturale ed un equilibrio fra opposte polarita'                     
(radici/futuro, locale/internazionale,                                          
disciplinare/interdisciplinare);                                                
b) l'organizzazione di rassegne e festival in ogni ambito dello                 
spettacolo, identificabili per l'originalita' e il valore artistico             
delle proposte e per la capacita' organizzativa, e che siano in grado           
di realizzare le piu' idonee forme di collaborazione con qualificati            
organismi del settore;                                                          
c) le iniziative di comunicazione, informazione, formazione e                   
ampliamento del pubblico, che prevedano un coinvolgimento, in modo              
coordinato, tra piu' enti e soggetti, e progetti mirati, anche per              
fasce di eta', di livello regionale;                                            
d) la promozione della ricerca e delle forme di espressione artistica           
e dell'attivita' creativa dei nuovi autori, tramite progetti di                 
interesse regionale volti alla valorizzazione dei giovani artisti;              
e) le iniziative di valenza regionale, da realizzarsi in accordo con            
gli Assessorati regionali alla Sanita', alle Politiche sociali e alla           
Formazione professionale, che, nell'ambito delle attivita' indicate             
alle precedenti lettere a)-d), prevedano l'inserimento di soggetti              
disabili o in condizioni di disagio psico-fisico e sociale, e una               
collaborazione con gli enti e le organizzazioni impegnati su queste             
tematiche;                                                                      
f) le iniziative che, integrando risorse e competenze di piu'                   
soggetti, consentano l'operativita', nei centri medi e piccoli, dei             
teatri attualmente non attivi, riconoscendone il ruolo fondamentale             
per la crescita culturale e sociale della comunita'.                            
A) Le attivita' teatrali                                                        
Con specifico riferimento alle attivita' teatrali, la Regione,                  
riconoscendo il ruolo decisivo svolto dalle strutture produttive                
private, che spesso operano in convenzione con gli Enti locali per la           
gestione delle sedi, interverra' prioritariamente a sostegno:                   
a) delle strutture e dei programmi produttivi e distributivi che si             
distinguano sia per l'impegno progettuale e la ricerca di linguaggi             
innovativi nei vari ambiti espressivi del teatro, sia per le                    
capacita' organizzative e promozionali, nonche' per la capacita' di             
interagire con nuovi soggetti, contribuendo in tal modo                         
all'arricchimento della qualita' e della varieta' dell'offerta                  
teatrale. Nella sua azione di sostegno la Regione terra' pertanto               
conto delle diverse attivita', in una logica di riconoscimento delle            
specializzazioni e di valorizzazione dell'intera gamma delle proposte           
(teatro di strada, teatro classico, teatro dell'infanzia e ragazzi,             
teatro di figura, teatro sperimentale, ecc.) e, nel contempo, dei               
diversi livelli artistici, organizzativi e finanziari delle imprese             
teatrali. Specifica attenzione verra' altresi' riservata a progetti             
di coordinamento relativi al teatro dell'infanzia e ragazzi, che                
coinvolgano piu' Enti locali, compagnie e istituzioni scolastiche, e            
che siano in grado di valorizzare al meglio la ricchezza del settore            
nella nostra regione;                                                           
b) delle iniziative, per quanto riguarda in particolare le rassegne e           
i festival, che si contraddistinguano per un reale livello                      
qualitativo, una caratterizzazione delle manifestazioni, nonche' per            
le capacita' promozionali dei soggetti attuatori, anche attraverso              
una concentrazione degli sforzi organizzativi ed economici sostenuti            
dagli stessi;                                                                   
c) delle proposte capaci di valorizzare in modo specifico la                    
ricchezza progettuale insita nell'attivita' di sperimentazione e                
ricerca nei vari ambiti, con particolare attenzione a quella                    
giovanile, soprattutto quando e' in grado di attivare forme di                  
comunicazione, gestione e cooperazione innovative.                              
Si richiama in questo settore il ruolo di promozione, coordinamento e           
fornitura di servizi di ATER e quello del Teatro stabile pubblico ERT           
Fondazione, quale centro di produzione, promozione e diffusione della           
cultura teatrale, riaffermando la loro azione a sostegno di progetti            
produttivi o a sostegno della gestione di sedi teatrali, in                     
collaborazione con soggetti pubblici e privati.                                 
B) La musica                                                                    
Per quanto riguarda il settore della musica l'intervento della                  
Regione e' finalizzato a sostenere i vari linguaggi musicali,                   
espressione di ambiti e culture diverse, da quello colto a quello               
popolare, fino alle espressioni della contemporaneita' e di stili e             
tendenze differenziate, con la necessaria attenzione anche alle                 
attivita' legate alle forme di espressione giovanile e alla                     
valorizzazione delle esperienze e delle opportunita' presenti nel               
settore sul territorio regionale. In tal senso e in relazione alla              
significativita' delle proposte, l'intervento regionale sara'                   
finalizzato in via prioritaria al sostegno:                                     
a) di festival e rassegne, che si contraddistinguano per un reale               
livello qualitativo, una caratterizzazione delle manifestazioni,                
nonche' per le capacita' promozionali dei soggetti attuatori, anche             
attraverso una concentrazione degli sforzi organizzativi ed economici           
sostenuti dagli stessi;                                                         
b) delle attivita' di produzione e distribuzione, in particolare                
nell'ambito della lirica, in quanto patrimonio tradizionale                     
distintivo della nostra regione. Va sottolineato in proposito come              
tale patrimonio negli ultimi anni, a seguito delle celebrazioni                 
verdiane, si sia notevolmente arricchito, sia per quanto riguarda le            
sedi restaurate sia sotto il profilo della produzione, e come il                
sostegno della Regione, finalizzato alla riconoscibilita' della                 
produzione regionale nel contesto nazionale e internazionale, vada              
anche assunto in funzione di una maggiore valorizzazione turistica              
del territorio. In considerazione del costante incremento dei costi e           
a fronte di una riduzione delle risorse pubbliche, la Regione                   
interviene prioritariamente in tale ambito a sostegno: - del                    
rafforzamento della collaborazione fra i Teatri di tradizione che               
producono opere liriche, tale da prevedere anche iniziative                     
collaterali integrate, finalizzate alla formazione e all'ampliamento            
del pubblico. In tale ambito la Regione sostiene le attivita'                   
concordate fra i teatri di tradizione per quanto attiene la                     
coproduzione e la circuitazione di opere, l'innovazione e                       
l'originalita' delle proposte, la formazione di nuovo pubblico, sulla           
base di una programmazione concordata, che consenta l'ottimizzazione            
delle risorse, non solo economiche, e la sicurezza di un cartellone             
comune. Per garantire la varieta' e l'articolazione del cartellone              
della lirica regionale, viene inoltre riconosciuta l'importanza delle           
coproduzioni realizzate anche con istituzioni musicali italiane e               
straniere; - della Fondazione Teatro comunale di Bologna, in quanto             
organismo di particolare interesse per il rilievo della sua attivita'           
in ambito nazionale e internazionale e per il ruolo centrale che                
svolge in ambito regionale.                                                     
In particolare per quanto attiene il riconoscimento delle tradizioni            
locali e delle forme di espressione e culture diverse, nonche' per le           
attivita' finalizzate alla valorizzazione delle esperienze dei                  
giovani e delle opportunita' presenti nel settore sul territorio                
regionale, la Regione sostiene inoltre:                                         
a) le attivita' di tipo bandistico e corale e i progetti di valenza             
regionale predisposti in forma coordinata dalle Scuole di musica                
promosse dai Comuni, in quanto costituiscono un'esperienza di                   
educazione musicale di base e sono finalizzati a valorizzare e                  
promuovere una cultura musicale diffusa e differenziata;                        
b) le attivita', anch'esse di valenza regionale, di valorizzazione di           
giovani artisti, predisposte e realizzate in forma coordinata tra               
loro dai Conservatori e dagli Istituti musicali pareggiati, in                  
collaborazione con altre istituzioni musicali della regione;                    
c) le attivita' per la promozione di iniziative nell'ambito della               
musica giovanile contemporanea attraverso una sperimentazione da                
attuarsi con le forme associative e di coordinamento a livello                  
regionale dei gruppi musicali giovanili e con il Centro Musica di               
Modena.                                                                         
Nell'ottica delle attivita' sopraindicate, in particolare alle                  
lettere b) e c), si considerano fondamentali la partecipazione e                
l'apporto produttivo della Fondazione Toscanini e l'apporto                     
tecnico-organizzativo dell'ATER.                                                
C) La danza                                                                     
Nel delineare le azioni prioritarie nel settore della danza, si                 
ritiene utile fare alcune osservazioni preliminari. In tale settore             
infatti, meno sviluppato di altri e per il quale anche il sostegno              
finanziario pubblico risulta essere molto modesto, si e' verificato             
in tempi piu' recenti un interessante processo di espansione di un              
pubblico eterogeneo e disponibile, prevalentemente giovanile. A                 
fronte di tale processo si e' riscontrato uno sviluppo notevole di              
iniziative di produzione e distribuzione, anche da parte di piccole             
realta' private, ma assai disomogeneo sotto il profilo qualitativo ed           
organizzativo. Inoltre, in questo settore piu' che negli altri,                 
l'attivita' di spettacolo e la crescita del pubblico sono                       
strettamente connesse con una diffusa attivita' di formazione di base           
da parte di scuole private.                                                     
La seconda osservazione riguarda il processo di trasformazione                  
avviato dal principale organismo di promozione nel settore presente             
in Emilia-Romagna - il Centro della Danza - sul piano istituzionale e           
sul piano artistico, tale da aver assicurato ad Aterballetto un ruolo           
preminente a livello nazionale e internazionale.                                
A fronte di tale situazione, si ritiene importante sostenere un                 
processo di osmosi fra l'eccellenza espressa dalla Fondazione                   
nazionale della Danza, i programmi dei Teatri di tradizione, dei                
Teatri comunali o degli stabili e la pluralita' delle compagnie                 
private di danza operanti nel territorio, nell'ottica di una maggiore           
razionalizzazione del sistema, di una valorizzazione delle esperienze           
piu' significative e della formazione di nuovo pubblico.                        
In tale ottica l'intervento della Regione sara' pertanto finalizzato            
prioritariamente alle seguenti azioni:                                          
a) sostenere e potenziare le rassegne che presentino, nell'ambito               
della danza, appuntamenti particolarmente rilevanti nel panorama                
regionale e nazionale;                                                          
b) favorire, nell'ambito della collaborazione tra i Teatri di                   
tradizione, citata al precedente punto B), le coproduzioni fra i                
Teatri di tradizione stessi, che prevedano la presenza del balletto;            
c) sostenere le realta' produttive e distributive private che                   
maggiormente operano in collaborazione con altre realta' della danza            
o di altre discipline dello spettacolo;                                         
d) sostenere l'intervento di ATER, in collaborazione con la                     
Fondazione nazionale della Danza, per la diffusione e promozione                
della danza nel territorio regionale.                                           
D) Il cinema e gli audiovisivi                                                  
Per quanto riguarda specificatamente il settore del cinema e degli              
audiovisivi, le azioni prioritarie sono le seguenti:                            
a) il consolidamento e la qualificazione delle iniziative a sostegno            
del piccolo esercizio cinematografico, teso alla salvaguardia di sale           
collocate in zone scarsamente dotate di istituzioni culturali, da               
realizzarsi in collaborazione con l'AGIS;                                       
b) il consolidamento e la qualificazione delle iniziative di                    
distribuzione del cinema di qualita' nella rete delle sale d'essai,             
attuate anche attraverso opportune forme di informazione del                    
pubblico, da realizzarsi in collaborazione con la FICE;                         
c) la promozione di forme di integrazione della programmazione                  
commerciale con quella d'essai nelle sale dei piccoli comuni in                 
collaborazione con l'AGIS e con altre associazioni regionali del                
settore;                                                                        
d) gli interventi di restauro e catalogazione del patrimonio filmico;           
e) la promozione dei registi emiliano-romagnoli in Italia e                     
all'estero, anche in collaborazione con le competenti istituzioni               
dello Stato;                                                                    
f) il coordinamento regionale delle iniziative e delle rassegne                 
cinematografiche di carattere locale, nonche' il sostegno a festival            
e rassegne di sicuro rilievo nazionale, che in un'ottica                        
interdisciplinare prevedano al loro interno iniziative collaterali di           
formazione del pubblico e degli addetti ai lavori e che siano in                
grado di attivare la condivisione di strutture organizzative;                   
g) la promozione di azioni di sistema, in collaborazione con soggetti           
pubblici e privati e con l'Istituzione Cineteca del Comune di                   
Bologna, finalizzate ad un'integrazione e ad una valorizzazione                 
dell'insieme delle iniziative assunte nel settore a livello                     
territoriale;                                                                   
h) l'attuazione, in collaborazione con gli stessi soggetti di cui               
alla precedente lett. f) e con le istituzioni scolastiche, di                   
progetti mirati all'alfabetizzazione, alla formazione e                         
all'ampliamento del pubblico e, piu' in generale, alla promozione di            
una cultura cinematografica e di un uso piu' consapevole degli                  
audiovisivi da parte dei cittadini:                                             
i) il potenziamento delle attivita' di Film Commission e delle                  
attivita' dell'Osservatorio dello spettacolo, di cui al successivo              
punto 3.2).                                                                     
3.2) Gli interventi diretti della Regione                                       
L'art. 8 della L.R. 13/99 stabilisce che la Regione provveda                    
direttamente all'organizzazione di attivita', con riferimento a due             
specifici ambiti di intervento: la promozione del territorio                    
regionale quale sede di produzioni cinetelevisive (Film Commission);            
l'attivita' di osservatorio sulle realta' di spettacolo.                        
Per quanto riguarda gli ambiti di cui sopra, nel richiamare gli                 
obiettivi indicati al precedente punto 1) (Obiettivi) e in                      
particolare alla lettera B) (Cinema e audiovisivi) e alla lettera C)            
(Promozione, comunicazione, informazione e documentazione), vengono             
indicate di seguito le azioni prioritarie che si intendono perseguire           
in entrambi i settori.                                                          
A) Attivita' di Film Commission                                                 
Le azioni prioritarie che si intendono perseguire in tale ambito,               
attraverso un consolidamento e una qualificazione dell'attivita' di             
Film Commission, e la collaborazione tra essa, gli Enti locali, la              
Cineteca del Comune di Bologna e i soggetti pubblici e privati                  
interessati, sono le seguenti:                                                  
a) un potenziamento degli interventi a sostegno delle produzioni                
cinematografiche, audiovisive e televisive attuate nel territorio               
regionale, tramite la predisposizione di servizi alle imprese;                  
b) il sostegno all'attivita' di giovani autori emiliano-romagnoli;              
c) l'attuazione di iniziative formative e di promozione culturale,              
tramite seminari, convegni, forme di presenza organizzata in                    
occasione di festival, rassegne e manifestazioni analoghe, in Italia            
e all'estero, nonche' la creazione di forme di comunicazione e                  
collaborazione con l'industria cinematografica.                                 
B) Attivita' di Osservatorio dello spettacolo                                   
In tale ambito si intendono perseguire prioritariamente le azioni               
indicate di seguito, attraverso il consolidamento, la qualificazione            
e lo sviluppo dell'attivita' dell'Osservatorio sulla realta' dello              
spettacolo che verra' costituito dall'Assessore a "Cultura. Sport.              
Progetti per i rapporti con i cittadini" entro il mese di maggio                
2003:                                                                           
a) l'acquisizione sistematica di tutte le informazioni relative alla            
domanda e l'offerta di spettacolo, gli aspetti economici, le sedi,              
l'occupazione e la formazione professionale nel settore, da attuarsi            
in collaborazione con il Servizio Cultura della Regione e con i                 
soggetti pubblici e privati del settore;                                        
b) la realizzazione di studi e ricerche su tematiche di interesse               
regionale, che richiedano approfondimenti specifici ai fini                     
dell'azione programmatica e promozionale della Regione;                         
c) la realizzazione di progetti speciali relativi, in particolare,              
alla qualificazione degli interventi e ad un utilizzo ottimale delle            
risorse.                                                                        
Nell'attuazione delle attivita' di cui sopra l'Osservatorio dovra'              
inoltre predisporre gli strumenti necessari per la divulgazione dei             
risultati, ai fini di assicurare la piu' ampia diffusione delle                 
informazioni nelle forme piu' adeguate.                                         
4) Gli strumenti di negoziazione: le convenzioni                                
4.1) Finalita' delle convenzioni                                                
Nell'ambito degli obiettivi e delle azioni prioritarie sopraindicate,           
e di quanto previsto all'art. 7, comma 2 della L.R. 13/99, la Regione           
sostiene e valorizza le attivita' di spettacolo attraverso specifici            
strumenti di negoziazione con i soggetti interessati: le convenzioni            
e gli accordi con le Province, di cui al successivo paragrafo 5).               
Le convenzioni costituiscono lo strumento mediante il quale la                  
Regione attiva un rapporto diretto di negoziazione con i soggetti               
proponenti, sentiti anche gli Enti locali e il Comitato scientifico             
dello spettacolo. Piu' specificatamente, la Regione stipula                     
convenzioni a sostegno delle seguenti attivita':                                
a) attivita' di spettacolo con i soggetti in possesso dei requisiti             
indicati di seguito, che si distinguono per la qualita' delle                   
attivita' stesse, importanza della struttura organizzativa e                    
finanziaria, capacita' di proiettarsi oltre la regione, risorse per             
interventi e servizi per il pubblico, qualificazione professionale;             
b) attivita' di coordinamento e promozione di settori specifici dello           
spettacolo (e quindi non rientranti in quelle della precedente lett.            
a), cosi' come espressamente individuate all'interno delle azioni               
prioritarie di cui al precedente punto 3.1) e alle relative lettere             
A-D (riferite ai diversi settori: attivita' teatrali, musica, danza,            
cinema e degli audiovisivi), in collaborazione con i soggetti ivi               
indicati.                                                                       
4.2) I requisiti per accedere alle convenzioni per attivita' di                 
spettacolo                                                                      
Con riferimento alla precedente lettera a), possono stipulare                   
convenzioni con la Regione Emilia-Romagna i soggetti pubblici e                 
privati, comunque organizzati sul piano giuridico-amministrativo, che           
svolgono attivita' di alto livello qualitativo nel settore dello                
spettacolo e che sono in possesso dei seguenti requisiti:                       
a) avere sede nel territorio regionale;                                         
b) presentare un programma di attivita' triennale;                              
c) svolgere attivita' di rilievo almeno regionale;                              
d) aver svolto attivita' continuativa nel settore dello spettacolo              
per almeno 3 anni con programmazione regolare per la maggior parte              
dell'anno (esclusi rassegne e festival che concentrano l'attivita' in           
periodi brevi e definiti);                                                      
e) garantire affidabilita' finanziaria (da evincersi dai dati di                
bilancio dell'esercizio precedente in relazione all'equilibrio fra le           
varie componenti dei ricavi e dei costi);                                       
f) presentare un bilancio finanziario che preveda un totale di costi            
annui non inferiore a: - 775.000,00 Euro per le produzioni di prosa;            
- 775.000,00 Euro per rassegne e festival di musica; - 520.000,00               
Euro per rassegne e festival di cinema; - 260.000,00 Euro per                   
rassegne e festival di prosa e danza;                                           
g) essere dotati di una struttura organizzativa di elevata                      
professionalita' sul piano artistico, tecnico e                                 
amministrativo-gestionale;                                                      
h) rispettare i contratti collettivi di lavoro;                                 
i) promuovere forme di conservazione e valorizzazione del proprio               
patrimonio teatrale;                                                            
j) nel caso gestiscano una sede, questa deve essere in regola con le            
norme di sicurezza.                                                             
Nell'individuazione dei soggetti, con i quali convenzionarsi, la                
Regione terra' conto inoltre dello sviluppo, da parte degli stessi,             
delle seguenti attivita':                                                       
- l'attuazione di forme di collaborazione con altri qualificati                 
organismi del settore;                                                          
- la promozione e formazione del pubblico, anche attraverso forme di            
collaborazione con istituzioni scolastiche;                                     
- la formazione continua del proprio nucleo artistico, tecnico e                
organizzativo;                                                                  
- nel caso di rassegne e festival, la cura nell'organicita' dei                 
programmi e sul piano della promozione, nonche' la risonanza della              
manifestazione oltre i confini regionali.                                       
4.3) I criteri e le modalita' di assegnazione delle risorse                     
finanziarie ai soggetti convenzionati per attivita' di spettacolo dal           
vivo                                                                            
Nel triennio 2003/2005 le risorse regionali verranno assegnate ai               
soggetti convenzionati con le modalita' indicate di seguito, diverse            
rispetto al triennio precedente e differenziate tra il primo anno e i           
due anni successivi:                                                            
- nell'anno 2003, sulla base dello stanziamento complessivo previsto            
nel bilancio regionale e a seguito della stipula della convenzione,             
il finanziamento verra' concesso ai soggetti interessati in un'unica            
soluzione. Per i soggetti gia' convenzionati con la Regione o                   
comunque finanziati nel triennio 2000/2002 l'ammontare del                      
finanziamento avra' come riferimento, di norma, il contributo                   
concesso negli esercizi precedenti. Per le nuove convenzioni il                 
finanziamento verra' rapportato alla media generale dei finanziamenti           
concessi nel 2002 a soggetti analoghi per tipologia di attivita' e              
dimensioni finanziarie;                                                         
- negli anni 2004 e 2005 il finanziamento verra' concesso, in via               
sperimentale, con modalita' innovative, cosi' come descritte di                 
seguito. Le risorse complessivamente disponibili previste nei                   
rispettivi bilanci regionali per gli esercizi 2004 e 2005 verranno              
ripartite in due quote:                                                         
- una quota base che verra' attribuita sulla base dei criteri e con             
le modalita' indicate al successivo punto 4.3.1);                               
- una quota variabile che verra' attribuita sulla base dei criteri di           
valutazione delle attivita' e degli indicatori descritti ai                     
successivi punti 4.3.2) e 4.3.3).                                               
Negli anni 2004 e 2005 il finanziamento regionale a favore dei                  
singoli soggetti beneficiari sara' pertanto determinato dalla somma             
della quota base e della quota variabile e verra' concesso in                   
un'unica soluzione nel limite delle risorse disponibili.                        
L'introduzione dei nuovi criteri avverra' dunque a partire dal                  
secondo anno di attuazione del presente Programma, in modo da                   
consentire agli operatori il tempo necessario per recepirli e                   
verificare la propria attivita' in rapporto agli obiettivi regionali.           
4.3.1) Finalita' e modalita' di determinazione della quota base                 
La finalita' della quota base risiede essenzialmente nel                        
riconoscimento della rilevanza delle istituzioni culturali e                    
dell'arricchimento che la loro stessa esistenza e attivita' producono           
per la societa' regionale. L'obiettivo che la Regione persegue in               
questo modo e' quello di garantire la presenza di attivita' culturali           
nel proprio territorio in termini di diffusione, eterogeneita' e                
pluralismo. Inoltre, salvaguardando l'esistenza delle istituzioni               
culturali, se ne tutelano le risorse, da quelle materiali (dai teatri           
con valore monumentale e architettonico agli archivi che                        
contribuiscono a conservare la memoria del teatro) a quelle umane               
(considerando le diverse professionalita' coinvolte nella produzione            
e nella distribuzione teatrale).                                                
In proporzione alle risorse regionali complessivamente disponibili,             
l'ammontare della quota base nel 2004 sara' pari al 75% del                     
finanziamento concesso nel 2003 e verra' determinato con le stesse              
modalita' anche per il 2005, salvo i casi previsti tassativamente al            
successivo punto 4.4) "Procedure per la stipula delle convenzioni".             
4.3.2) Finalita' e modalita' di determinazione della quota variabile:           
la sperimentazione di criteri per la valutazione delle attivita'                
Come gia' anticipato, tra i diversi obiettivi posti alla base del               
presente Programma, la Regione, accanto a meccanismi di maggiore                
trasparenza nell'accesso ai finanziamenti regionali, intende                    
introdurre, in via sperimentale, criteri e strumenti di valutazione             
delle attivita' di spettacolo dal vivo, svolte dai soggetti                     
convenzionati, con alcune finalita' precise: verificare con piu'                
attenzione la coerenza delle stesse attivita' con gli obiettivi                 
regionali; incentivare "comportamenti virtuosi" da parte degli                  
operatori; sperimentare modalita' e strumenti di assegnazione dei               
contributi regionali nella prospettiva del trasferimento di funzioni            
e risorse dallo Stato alle Regioni, in attuazione della riforma del             
Titolo V della Costituzione. L'introduzione di una quota variabile e'           
dunque essenzialmente finalizzata al raggiungimento di tali                     
obiettivi, come meglio descritti al paragrafo 2).                               
Considerata la delicatezza dell'argomento, il tema dei criteri per la           
valutazione delle attivita' rende tuttavia indispensabili alcune                
osservazioni specifiche. Si tratta infatti di un tema che va                    
affrontato con molta cautela, tanto piu' in un settore come quello              
dello spettacolo dal vivo, in cui l'ambito della liberta' creativa,             
artistica e organizzativa deve rimanere al di fuori del controllo               
pubblico, per evitare il rischio di ingerenze nelle scelte estetiche            
e culturali. Va pertanto sottolineato che la scelta di introdurre               
tali criteri e' stata operata nel tentativo di istituire una                    
corrispondenza tra obiettivi, strumenti e risultati.                            
Il finanziamento dello spettacolo dal vivo deve essere visto come la            
contropartita di un'attivita' complessa, grazie alla quale una serie            
di importanti obiettivi della comunita' regionale vengono perseguiti            
efficacemente. Tra gli obiettivi possibili, non tutti sono misurabili           
in modo oggettivo. La qualita' artistica (che viene comunque assunta            
a criterio imprescindibile per la stipula delle convenzioni), il                
contributo all'identita' e alla coesione delle comunita' locali, la             
capacita' di generare nel lungo periodo ulteriori attivita' creative            
ed artistiche, sono tutte caratteristiche non quantificabili.                   
Non e' cosi' relativamente ad altri obiettivi, legati a diverse fasi            
dell'attivita' produttiva di spettacolo, quali, ad esempio, la                  
valorizzazione delle risorse culturali (nuove creazioni, nuove                  
produzioni, repertorio poco rappresentato, interdisciplinarieta'),              
l'efficacia della produzione culturale (vita del prodotto artistico,            
lunghezza ed ampiezza della sua circuitazione, "cascata" produttiva e           
informativa in prodotti audiovisivi, radiofonici, televisivi) o la              
promozione del pubblico (rapporto tra presenza e partecipazione,                
nuovi spettatori, ampliamento delle fasce d'eta', nuove generazioni).           
in tale logica dunque, e con riferimento agli obiettivi regionali               
individuati per il prossimo triennio, che si e' elaborato un quadro             
di indicatori di attivita', intesi come indicatori del grado di                 
efficacia con cui i produttori di spettacolo dal vivo mostrano di               
perseguire ciascuno o ciascun gruppo di tali obiettivi.                         
In un'ottica di corrispondenza tra obiettivi e risorse,                         
l'identificazione del livello degli indicatori di efficacia raggiunto           
rappresenta dunque la base di un meccanismo di calcolo per                      
determinare il livello dell'intervento finanziario della Regione a              
sostegno di ogni singolo produttore. L'introduzione di un tale                  
sistema tende a conseguire un duplice effetto: da una parte,                    
razionalizzare la destinazione e l'utilizzazione delle risorse                  
finanziarie regionali, dall'altra, responsabilizzare i produttori di            
spettacolo dal vivo, in modo da indurli a progettare attivita'                  
realisticamente realizzabili e da consentire loro un margine di                 
scelta rispetto alla misura di adesione agli obiettivi regionali.               
Va sottolineato che la gamma degli obiettivi e dei relativi parametri           
e' stata intenzionalmente predisposta in modo ampio e articolato, per           
far si' che ogni soggetto attuatore possa riconoscersi in una parte             
di essi e trovarvi valutata la propria vocazione.                               
4.3.3) La determinazione della quota variabile e gli indicatori di              
attivita'                                                                       
Nell'ambito dello stanziamento regionale complessivamente                       
disponibile, la quota variabile a favore di ciascun soggetto                    
convenzionato verra' determinata in rapporto alla quota base, al                
grado di raggiungimento degli obiettivi regionali, in relazione agli            
indicatori di attivita' e tenuto conto dei risultati complessivamente           
ottenuti. Tali indicatori di attivita', come di seguito indicato,               
sottendono obiettivi specifici e fanno riferimento in particolare               
alla valorizzazione delle risorse culturali, all'efficacia della                
produzione culturale e all'accesso del pubblico.                                
A) Valorizzazione delle risorse culturali                                       
Proporzione delle nuove produzioni                                              
L'obiettivo e' incentivare l'ingresso di produzioni originali,                  
ampliando in questo modo la gamma delle opportunita' di scelta                  
lasciata allo spettatore. Articolandosi e arricchendosi il                      
repertorio, il pluralismo e le conseguenti possibilita' di confronti            
critici, di aggiornamenti culturali, di rinnovamenti linguistici e              
stilistici se ne avvantaggiano.                                                 
Proporzione del repertorio poco rappresentato                                   
Per ciascun settore dello spettacolo dal vivo vi sono gruppi di                 
prodotti non frequentemente messi in scena. Essi vanno ascritti                 
all'estraneita' cronologica o settoriale rispetto all'insieme                   
dominante del repertorio tradizionale. Incentivare queste produzioni            
permette approfondimenti ed escursioni in aree del repertorio poco              
conosciute, e quindi caratterizzate in grado elevato dall'elemento              
della novita'. Tale elemento contribuisce tanto alla formazione del             
personale interno alle istituzioni teatrali quanto alla formazione e            
articolazione del gusto da parte del pubblico. Gli aspetti sopra                
descritti, in quanto fondanti del teatro di innovazione, verranno, in           
questo caso specifico, valutati come tali.                                      
Proporzione delle coproduzioni                                                  
L'obiettivo e' introdurre elementi di virtu' finanziaria e gestionale           
(condividere la responsabilita' strategica e operativa con altri                
produttori) ma anche permettere produzioni di dimensioni piu' ampie             
di quanto molti singoli produttori potrebbero realizzare. Cio'                  
implica un potenziale risparmio di risorse finanziarie pubbliche e              
l'instaurarsi di prassi cooperative tra i diversi produttori.                   
Proporzione dei lavori realizzati con diversi linguaggi espressivi              
L'obiettivo e' indirizzare l'offerta verso forme di spettacolo capaci           
di inglobare diversi linguaggi, attraendo per questa via un pubblico            
piu' articolato e diversificato di quello tradizionale. Un ulteriore            
obiettivo consiste nella creazione di una generazione di nuovi                  
artisti capaci di muoversi flessibilmente tra diverse forme di                  
spettacolo, mostrando una qualita' complessiva e un valore economico            
piu' elevati.                                                                   
Proporzione delle risorse con formazione interna e periodica                    
certificata                                                                     
L'obiettivo e' riqualificare continuamente le risorse interne,                  
accrescendone il valore e identificando dei percorsi formativi idonei           
a valorizzarne le competenze e le professionalita' all'interno delle            
istituzioni produttrici.                                                        
B) Efficacia della produzione culturale                                         
Proporzione delle recite fuori sede nel territorio regionale                    
L'obiettivo e' la diffusione di spettacoli dal vivo nel territorio              
regionale; in questo modo si garantisce un utilizzo piu' efficace               
della capienza dei diversi teatri.                                              
Proporzione delle piazze toccate nella circuitazione in regione e               
fuori regione                                                                   
L'obiettivo e' incentivare produzioni capaci di attrarre un pubblico            
vasto ed eterogeneo, attraverso la circuitazione in sedi                        
extra-regionali; in questo modo lo sforzo produttivo effettuato per             
realizzare uno spettacolo viene a ripartirsi su un numero piu'                  
elevato di repliche.                                                            
Riprese di allestimenti precedenti                                              
L'obiettivo e' incentivare i produttori a realizzare delle riprese              
che allunghino la vita culturale ed economica degli spettacoli gia'             
prodotti, permettendo d'altra parte la fruizione a quegli spettatori            
che non hanno potuto assistere allo spettacolo nel periodo della sua            
prima realizzazione.                                                            
Proporzione delle iniziative legate a settori contigui (mostre,                 
incontri, pubblicazioni, audiovisivi, registrazioni radio e tv, etc.)           
L'obiettivo e' incentivare l'allungamento della filiera produttiva              
dello spettacolo dal vivo, in modo da offrire al pubblico una gamma             
di iniziative di carattere informativo e di progetti                            
interdisciplinari che ne incrementino l'interesse, a fronte della               
percezione di un elevato livello qualitativo dell'offerta culturale,            
estendendo inoltre la produzione di spettacolo all'industria                    
culturale, nonche' la conoscenza da parte del pubblico e la gamma               
delle opportunita' finanziarie dei produttori.                                  
Rilevanza degli strumenti di comunicazione e vendita a distanza                 
L'obiettivo e' incentivare i teatri a promuovere la propria                     
produzione presso fasce inedite di pubblico, o consolidare i propri             
spettatori destinando una quota sostanziale del proprio bilancio alla           
comunicazione e all'attrazione di pubblico. Sia una comunicazione               
efficace che la vendita a distanza dei biglietti d'ingresso                     
contribuiscono in misura rilevante ad abbassare i costi di                      
transazione legati alla scelta di fruire di un prodotto culturale.              
Quota dei ricavi da attivita' propria                                           
L'obiettivo e' indurre i produttori a utilizzare efficacemente la               
gamma delle possibili opportunita' finanziarie, utilizzando la                  
struttura stessa del teatro, la propria produzione, e qualunque                 
attivita' focalizzata sullo spettacolo che consenta di ridurre il               
proprio fabbisogno finanziario, nel rispetto delle compatibilita                
culturali.                                                                      
C) Accesso del pubblico                                                         
Variazione annua del numero di abbonamenti venduti                              
L'obiettivo e' incoraggiare il consolidamento e l'espansione delle              
fasce di pubblico piu' abituali, in modo da fornire al produttore               
maggiori garanzie sul piano finanziario.                                        
Variazione annua del numero di biglietti venduti                                
L'obiettivo e' incoraggiare la diffusione dello spettacolo presso un            
pubblico ampio, stratificato ed eterogeneo.                                     
Proporzione tra biglietti venduti e abbonamenti                                 
L'obiettivo e' incoraggiare l'accesso da parte di spettatori                    
occasionali, rispetto alla garanzia rappresentata dalla fedelta'                
degli abbonati; gli spettatori occasionali potranno trasformarsi in             
spettatori abituali.                                                            
Rilevanza della bigliettazione "last minute"                                    
L'obiettivo e' incoraggiare l'accesso di pubblico inconsueto,                   
attraverso forme di bigliettazione che permettano l'ingresso                    
all'ultimo momento. E' una delle fonti di attrazione piu' efficace              
per il pubblico occasionale, per le giovani generazioni, per i non              
residenti.                                                                      
Numero abbonamenti e spettatori di eta' inferiore a 25 anni e                   
superiore a 60                                                                  
L'obiettivo e' la diffusione dello spettacolo dal vivo presso le                
generazioni piu' giovani, avviando in tempi rapidi un processo di               
accumulazione di conoscenze e informazioni destinato a generare nuovo           
pubblico e favorire in ogni caso la socializzazione di fasce diverse            
di pubblico.                                                                    
Realizzazione di laboratori all'interno dell'istituzione                        
L'obiettivo e' incentivare la realizzazione di percorsi formativi               
legati alla produzione concreta di spettacolo, e - viceversa -                  
consentire al produttore teatrale, sul piano occupazionale, di poter            
far leva su competenze avanzate e professionalita' specifiche,                  
fondate su esigenze reali.                                                      
Realizzazione di iniziative formative per il pubblico                           
L'obiettivo e' fornire agli spettatori occasioni e strumenti di                 
crescita delle proprie capacita' critiche, rafforzandone la                     
disponibilita' a trasformarsi in spettatori piu' assidui.                       
4.4) Le procedure per la stipula delle convenzioni                              
Per la stipula e la gestione delle convenzioni si stabilisce il                 
seguente iter procedurale:                                                      
a) per le attivita' di cui al paragrafo 4.1), lettera a) i soggetti             
interessati inviano alla Regione e alle Province - i progetti                   
triennali e i progetti per il primo anno di attivita', redatti                  
secondo le indicazioni contenute nell'Avviso divulgato dalla Regione            
di cui al successivo paragrafo 8);                                              
b) per le attivita' di cui al paragrafo 4.1), lettera b) i soggetti             
interessati inviano alla Regione i progetti triennali e i progetti              
per il primo anno di attivita', anch'essi redatti secondo le                    
indicazioni contenute nell'Avviso di cui sopra;                                 
c) la Regione valuta i progetti e acquisisce le proposte di                     
convenzione formulate dalle Province per le attivita' di cui alla               
precedente lettera a);                                                          
d) la Regione approva gli schemi di convenzioni tipo, le attivita' da           
convenzionare, i soggetti attuatoti e assegna, per il primo anno, i             
relativi finanziamenti;                                                         
e) la Regione stipula le singole convenzioni ed eroga gli stessi                
finanziamenti.Ogni convenzione deve indicare:                                   
- gli obiettivi e le azioni prioritarie, con riferimento ai contenuti           
del presente Programma;                                                         
- i progetti da realizzare nel triennio 2003/2005, con l'indicazione            
specifica delle attivita' da attuarsi nel primo anno e i relativi               
costi e le linee generali di attivita' per il biennio successivo e i            
costi presunti per la loro realizzazione;                                       
- la durata della convenzione e le modalita' di un suo eventuale                
aggiornamento;                                                                  
- per le convenzioni per attivita' di spettacolo dal vivo,                      
l'ammontare del finanziamento regionale per il primo anno e                     
l'ammontare della quota base per i due anni successivi, in relazione            
a quanto indicato al precedente punto 3.1);                                     
- per le convenzioni per settori specifici dello spettacolo (punto              
4.1), lett. b), l'impegno finanziario della Regione per il primo anno           
e la previsione per i due anni successivi;                                      
- i tempi e le modalita' di erogazione del finanziamento regionale e            
i casi nei quali procedere a eventuali riduzioni o revoche dello                
stesso;                                                                         
- l'obbligo da parte dei soggetti attuatori di fornire alla Regione             
dati e informazioni, anche in forma aggregata, sull'andamento della             
propria attivita'.                                                              
Sostanziali modifiche intervenute nelle attivita' contemplate dalla             
convenzione devono essere comunicate tempestivamente, anche prima               
della scadenza annuale.                                                         
I finanziamenti relativi agli anni successivi, nell'ambito della                
disponibilita' finanziaria prevista nei bilanci regionali per gli               
esercizi di competenza, vengono erogati dalla Regione ai soggetti               
convenzionati sulla base del programma dell'anno al quale si                    
riferiscono, del consuntivo artistico e finanziario relativo all'anno           
precedente e, per le attivita' di spettacolo dal vivo,                          
dell'applicazione dei parametri di valutazione indicati al punto                
4.3.3).                                                                         
L'eventuale aggiornamento delle convenzioni, prima dello scadere del            
triennio viene concordato fra le parti, a seguito di proposte                   
motivate o di intervenute esigenze da parte dei contraenti.                     
Nel caso di una riduzione rilevante dell'attivita' rispetto all'anno            
precedente, la Regione provvedera' ad una rideterminazione                      
proporzionale del finanziamento da assegnare, in modo che rispetti              
l'incidenza della quota base del finanziamento regionale sul totale             
dei costi dell'anno precedente.                                                 
Nel caso di mancata o parziale attuazione delle attivita'                       
preventivate, dal secondo anno, la Regione provvedera' a ridurre la             
quota base del finanziamento dell'anno in corso. Tale riduzione si              
applica solo quando il costo consuntivo dell'attivita' svolta riveli            
una diminuzione pari o superiore al 15% rispetto al costo                       
preventivato. In tale caso la riduzione sara' proporzionale e                   
rispettera', con riferimento al costo reale, l'incidenza della quota            
base di finanziamento sul costo preventivo indicato.                            
Per le valutazioni previste nelle procedure sopra descritte la                  
Regione si avvale del parere consultivo del Comitato scientifico di             
cui all'art. 6 della L.R. 13/99.                                                
5) Gli strumenti di negoziazione: gli accordi con le Province                   
5.1) Finalita' degli accordi con le Province                                    
Nell'ambito di quanto previsto dall'art. 7, comma 3 della L.R. 13/99,           
gli accordi costituiscono lo strumento con il quale la Regione e le             
Province sostengono e valorizzano congiuntamente, anche attraverso              
una partecipazione concordata sul piano finanziario, le attivita' di            
spettacolo che si svolgono nei diversi territori e che comprendono              
sia progetti emergenti sia attivita' consolidate. Nella definizione             
degli accordi, con riferimento alle Azioni prioritarie indicate al              
precedente paragrafo 3) e in una logica di equilibrio territoriale              
nell'utilizzo delle risorse regionali disponibili, si terra'                    
particolarmente conto dei seguenti aspetti:                                     
a) vocazioni e peculiarita' dei singoli territori;                              
b) integrazione fra le attivita' da convenzionare e quelle da                   
includere negli accordi;                                                        
c) progetti intercomunali a sostegno di specifici settori dello                 
spettacolo;                                                                     
d) attivita' bandistica, con particolare riferimento alla formazione            
musicale di base.                                                               
5.2) I requisiti per accedere al finanziamento tramite gli accordi              
Ai fini dei finanziamenti tramite gli accordi con le Province,                  
possono presentare i loro progetti di attivita' i soggetti pubblici e           
privati che operano nel settore dello spettacolo, comunque                      
organizzati sul piano giuridico-amministrativo, in possesso dei                 
seguenti requisiti:                                                             
a) avere sede nel territorio regionale;                                         
b) presentare un progetto di attivita' triennale;                               
c) avere svolto attivita' continuativa nel settore dello spettacolo             
per almeno 3 anni, con programmazione regolare per la maggior parte             
dell'anno (esclusi rassegne e festival che concentrano l'attivita' in           
periodi brevi e definiti);                                                      
d) essere dotati di una struttura organizzativa e finanziaria                   
adeguata alle attivita' programmate;                                            
e) rispettare i contratti collettivi di lavoro;                                 
f) presentare un bilancio finanziario che preveda un totale di costi            
annui non inferiore a 52.000,00 Euro, ad eccezione di progetti che              
ricadono su aree particolarmente sfavorite dal punto di vista                   
dell'offerta di spettacolo;                                                     
g) nel caso gestiscano una sede, questa deve essere in regola con le            
norme di sicurezza.                                                             
In particolare, per quanto riguarda l'attivita' bandistica, i                   
soggetti interessati devono essere in possesso dei seguenti                     
requisiti:                                                                      
- avere sede e svolgere attivita' nel territorio regionale;                     
- essere costituiti ai sensi dell'art. 14 o dell'art. 36 del Codice             
Civile;                                                                         
- svolgere attivita' da almeno un anno;                                         
- presentare un progetto di attivita' triennale.                                
La Giunta regionale, nell'Avviso per la presentazione dei progetti,             
di cui al successivo paragrafo 8), definisce i criteri di valutazione           
delle attivita' bandistiche e le procedure di assegnazione dei                  
finanziamenti.                                                                  
5.3) I criteri per la valutazione delle attivita' finanziate tramite            
gli accordi                                                                     
In analogia con quanto previsto per le convenzioni, e in una logica             
di responsabilizzazione progressiva degli operatori nel perseguimento           
degli obiettivi regionali, nella valutazione delle attivita' proposte           
dagli operatori nei diversi territori provinciali, la Regione e le              
Province terranno conto dei seguenti criteri:                                   
A) per quanto riguarda la valorizzazione delle risorse culturali:               
a) rilevanza delle nuove produzioni, del repertorio meno frequentato            
e delle produzioni realizzate con diversi linguaggi espressivi                  
rispetto alla produzione complessiva:                                           
b) rilevanza delle iniziative realizzate in coproduzione o in                   
un'ottica di collaborazione fra soggetti diversi, anche legate a                
settori contigui allo spettacolo (mostre, conferenze, etc.);                    
c) qualificazione del personale artistico, tecnico e organizzativo.             
B) Per quanto riguarda l'efficacia della produzione culturale:                  
a) durata temporale ed estensione territoriale della produzione                 
(numero di repliche, numero di sedi, etc.);                                     
b) riprese di spettacoli prodotti e ospitati nelle stagioni                     
precedenti;                                                                     
c) realizzazione di prodotti culturali collegati all'attivita' di               
spettacolo, quali audiovisivi, cataloghi e pubblicazioni.                       
C) Per quanto riguarda le opportunita' di accesso del pubblico:                 
a) biglietti venduti e loro proporzione rispetto agli abbonamenti;              
b) adozione di strumenti di comunicazione e di vendita a distanza o             
di vendita last minute;                                                         
c) incidenza degli spettatori appartenenti alle fasce d'eta'                    
inferiori a 25 anni e superiori a 60 anni;                                      
d) rilevanza delle iniziative formative per il pubblico.                        
5.4) Le procedure per la stipula degli accordi                                  
La Regione stipula, per il triennio 2003/2005, un accordo con ogni              
Provincia. Ogni accordo, da sottoporre all'approvazione delle                   
rispettive Giunte, deve indicare:                                               
a) gli obiettivi e le azioni prioritarie che si intendono perseguire            
nel territorio con riferimento ai contenuti del presente Programma;             
b) le attivita' o i progetti da realizzare, con i relativi costi, e i           
soggetti attuatori;                                                             
c) l'entita' della partecipazione finanziaria della Regione e della             
Provincia nel primo anno, i rispettivi impegni per le singole                   
attivita' e la previsione di spesa per i due anni successivi;                   
d) le modalita' di erogazione dei finanziamenti ai soggetti attuatori           
e i casi nei quali essi possono essere eventualmente ridotti o                  
revocati;                                                                       
e) la durata dell'accordo, le modalita' di conferma o di eventuale              
aggiornamento dello stesso, nonche' le modalita' dell'assegnazione              
annuale delle risorse finanziarie disponibili;                                  
f) l'ammontare e le modalita' di assegnazione dei finanziamenti                 
regionali per l'attivita' bandistica a favore dei soggetti                      
interessati, ai sensi dell'art. 3 della L.R. 13/99 e in coerenza con            
i criteri stabiliti dalla Regione, come indicato al precedente                  
paragrafo 5.2);                                                                 
g) l'obbligo da parte dei soggetti attuatori, beneficiari di                    
contributi, di fornire alla Regione ed alla Provincia dati ed                   
informazioni, anche in forma aggregata, sull'andamento della propria            
attivita'.                                                                      
In particolare, per quanto riguarda l'iter procedurale per giungere             
alla definizione dei singoli accordi, si stabiliscono le seguenti               
fasi:                                                                           
- la Regione approva e provvede, in collaborazione con le Province,             
alla divulgazione dell'Avviso, di cui al successivo paragrafo 8), per           
la presentazione delle proposte di attivita' da svolgere nel                    
triennio;                                                                       
- la Regione ed ogni Provincia concordano obiettivi e contenuti                 
generali dell'accordo, sulla base di un'analisi congiunta delle                 
attivita' presenti nel territorio;                                              
- la Regione e le Province acquisiscono e valutano le proposte                  
triennali presentate dai soggetti interessati e i progetti relativi             
al primo anno, corredati dai dati sull'attivita' e dai dati                     
finanziari;                                                                     
- le Province valutano le proposte di attivita' presentate dalle                
bande musicali, secondo le modalita' previste nel citato Avviso;                
- ogni Provincia formula e presenta alla Regione una proposta di                
piano di intervento entro 30 giorni dalla scadenza fissata per la               
presentazione dei progetti da parte dei soggetti interessati;                   
superato tale termine la Regione provvede a formulare un piano per              
ognuna delle Province inadempienti;                                             
- la Regione e ogni Provincia definiscono congiuntamente i contenuti            
specifici dell'accordo;                                                         
- le rispettive Giunte approvano l'accordo che viene successivamente            
stipulato.                                                                      
Successivamente alla stipula degli accordi, si procedera' nel modo              
seguente:                                                                       
- la Regione eroga ad ogni Provincia la quota complessiva del                   
finanziamento;                                                                  
- ogni Provincia provvedera' a liquidare ai singoli soggetti                    
interessati:                                                                    
- la propria quota;                                                             
- il primo 80% della quota regionale, entro 30 giorni dal ricevimento           
dei fondi dalla Regione;                                                        
- il residuo 20%, sulla base del rendiconto consuntivo delle                    
attivita' svolte;                                                               
- nei casi di mancata o parziale attuazione delle iniziative previste           
nell'accordo, ogni Provincia provvedera' all'eventuale recupero                 
totale o parziale delle somme assegnate e al loro riutilizzo. La                
riduzione del finanziamento si applichera' solo qualora il costo                
consuntivo dell'iniziativa riveli una diminuzione pari o superiore al           
15% rispetto al costo preventivato. In tal caso la riduzione verra'             
operata proporzionalmente, sulla base della stessa percentuale                  
risultante dal rapporto tra costo preventivato e finanziamento                  
assegnato;                                                                      
- le quote regionali eventualmente non erogate o recuperate verranno            
utilizzate dalla Provincia stessa nell'esercizio finanziario                    
successivo per progetti finanziati nell'ambito dell'accordo o                   
ritenuti ammissibili, anche se non finanziati, concordati con la                
Regione. Questa procedura verra' applicata nel caso in cui tali quote           
siano inferiori al 20% del totale dei finanziamenti regionali erogati           
alla stessa Provincia e siano comunque non superiori a 20.000 Euro.             
Al di sopra di tale soglia le quote non erogate o recuperate verranno           
interamente restituite alla Regione;                                            
- dal secondo anno di applicazione dell'accordo, la Regione ed ogni             
Provincia effettueranno una valutazione dei consuntivi artistici e              
finanziari delle attivita' finanziate nell'anno precedente, nonche'             
dei progetti dettagliati per l'anno in corso;                                   
- le Province dovranno presentare annualmente alla Regione un                   
rendiconto artistico e finanziario sull'attuazione dell'accordo,                
acquisito il quale la Regione provvedera' all'assegnazione dei                  
finanziamenti regionali;                                                        
- la Regione e ogni Provincia procederanno alla conferma o                      
all'eventuale aggiornamento dell'accordo e all'impegno ed erogazione            
delle rispettive quote annuali. L'eventuale aggiornamento                       
dell'accordo verra' concordato fra le parti, anche su proposta di uno           
solo dei contraenti, restando immutata la scadenza dell'accordo                 
stesso.                                                                         
Ulteriori disposizioni tecniche in merito agli accordi e alle                   
convenzioni possono essere stabilite dalla Giunta regionale tramite             
l'Avviso per la presentazione dei progetti triennali.                           
6) Gli interventi strutturali                                                   
6.1) Gli obiettivi                                                              
Nel settore delle spese per investimento, finalizzate ad interventi             
di carattere strutturale - e con riferimento all'art. 4, comma 2,               
lettere a), b) e c) e all'art. 9 della L.R. 13/99 - gli obiettivi che           
si intendono perseguire sono i seguenti:                                        
a) garantire una rete di sedi di spettacolo, adeguatamente attrezzate           
in rapporto alle diverse attivita', diffusa su tutto il territorio              
regionale;                                                                      
b) promuovere l'innovazione tecnologica volta a soddisfare le                   
esigenze e la mobilita' del pubblico e una migliore operativita'                
delle sedi;                                                                     
c) sostenere la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio                 
storico e artistico dello spettacolo, attraverso interventi di                  
recupero e valorizzazione dei contenitori e l'incentivazione                    
all'introduzione di tecnologie informatiche, ai fini di una maggiore            
fruibilita' e funzionalita' delle strutture e del patrimonio storico            
e artistico in esse conservato.                                                 
6.2) Le azioni prioritarie                                                      
Le azioni prioritarie che si intendono perseguire in tale ambito sono           
le seguenti:                                                                    
a) con specifico riferimento agli interventi previsti dalla L.R.                
13/99, art. 4, comma 2, lett. a): - il ripristino dell'agibilita' e             
della fruibilita' di edifici di proprieta' pubblica o privata                   
attualmente non operanti, con particolare riferimento agli interventi           
piu' significativi e di maggiori dimensioni, che determinino una                
effettiva riqualificazione e potenziamento del sistema dello                    
spettacolo; - la ristrutturazione e l'adeguamento di edifici teatrali           
in uso, finalizzati a garantirne le condizioni di sicurezza e di                
piena funzionalita'; - la predisposizione di spazi destinati ad                 
attivita' di spettacolo gia' esistenti, tali da garantire una                   
maggiore funzionalita' e qualificazione delle stesse attivita'; - il            
recupero e la trasformazione di sale o multisale cinematografiche in            
zone montane, disagiate e nei centri storici delle citta', la cui               
gestione, anche con la collaborazione di soggetti diversi, sia tesa             
alla diffusione del cinema di qualita' e del cinema d'essai, nonche'            
a consentire forme differenziate di spettacolo, ampliando le                    
potenzialita' dell'offerta;                                                     
b) con specifico riferimento agli interventi di cui all'art. 4, comma           
2, lett. b): - l'innovazione tecnologica finalizzata alla                       
costituzione di una rete informativa diffusa, comprendente piu' sedi            
di spettacolo; - l'acquisto ed installazione di attrezzature                    
tecnologiche, tese ad incrementare la flessibilita' e le                        
potenzialita' degli allestimenti scenici;                                       
c) con specifico riferimento agli interventi di cui all'art. 4, comma           
2, lett. c): - la conservazione e valorizzazione del patrimonio                 
storico e artistico dello spettacolo e, in via prioritaria, alla                
catalogazione ed al restauro scientifico di archivi storici di                  
particolare consistenza e coerenza tematica, che versano in                     
particolari condizioni di degrado, di proprieta' di istituzioni o               
enti operanti nel settore dello spettacolo. Gli interventi devono               
essere finalizzati alla fruizione pubblica dei beni conservati e                
vengono realizzati d'intesa con l'IBACN, individuando anche altri               
strumenti legislativi di intervento.                                            
6.3) Le procedure per gli interventi strutturali                                
Per tutti gli interventi strutturali specificamente indicati all'art.           
4, comma 2, lettere a), b) e c) della L.R. 13/99, i soggetti                    
interessati devono presentare annualmente domanda di finanziamento              
alla Regione e alla Provincia competente per territorio secondo le              
modalita' stabilite dalla Giunta regionale nell'Avviso per la                   
presentazione dei progetti di cui al successivo punto 8).                       
La Giunta sulla base dei progetti pervenuti formula una graduatoria             
di priorita' sulla base dei seguenti elementi:                                  
a) il grado di esecutivita' dell'intervento, da dimostrare in sede di           
domanda con atti amministrativi e documentazione tecnica e                      
finanziaria, rendendo pertanto immediatamente erogabile l'acconto               
dell'eventuale contributo regionale;                                            
b) la priorita' al completamento di lavori gia' avviati, anche con il           
contributo regionale su diversi stralci.                                        
L'intervento regionale in questo settore si attua tramite la                    
concessione di contributi in conto capitale e in conto interessi in             
forma attualizzata, secondo le modalita' specificate all'art. 9 della           
legge.                                                                          
Oltre a quanto stabilito nel presente paragrafo, le procedure e le              
modalita' di attuazione di tutti gli interventi di investimento                 
previsti all'art. 4, commi 2 e 3, ed all'art. 9 vengono stabilite               
dalla Giunta regionale nell'Avviso per la presentazione dei progetti,           
indicato al successivo paragrafo 8).                                            
7) Le risorse finanziarie e la loro destinazione                                
In rapporto agli obiettivi e alle azioni prioritarie individuati in             
precedenza, vengono indicate nella tabella riportata di seguito, e              
con specifico riferimento all'attuazione della prima annualita' del             
presente Programma, le risorse finanziarie previste all'interno del             
Bilancio di previsione della spesa per l'anno 2003, di cui al                   
progetto di legge n. 208 dell'11 novembre 2002, approvato dalla                 
Giunta regionale e attualmente all'esame degli organi competenti per            
la definitiva approvazione.                                                     
Come emerge dalla stessa tabella, l'impegno della Regione a sostegno            
del sistema dello spettacolo risulta rafforzato sul piano della spesa           
corrente rispetto al 2002, e cio' nonostante le note difficolta' che            
pesano sul bilancio e sull'attivita' regionale, tali da ridurre i               
margini di utilizzo delle risorse e le possibilita' di programmazione           
degli interventi. Se le risorse a sostegno delle attivita' - che piu'           
preoccupano gli operatori - sono state incrementate, va sottolineato            
un consistente impegno della Regione per il 2003 anche sul piano                
delle spese di investimento.                                                    
Risorse finanziarie previste nel Bilancio regionale di previsione               
della spesa per l'anno 2003 in fase di approvazione                             
Capitoli  Descrizione  Stanziamento     di spesa    previsto                    
    Spesa corrente                                                              
  70670  Fondo unico regionale per le attivita' nel                             
    settore dello spettacolo (art. 7, comma 2,                                  
    L.R. 5 luglio 1999, n. 13)  4.350.000,00                                    
  70672  Fondo unico regionale per le attivita' nel                             
    settore dello spettacolo (art. 7, comma 3,                                  
    L.R. 5 luglio 1999, n. 13)  1.500.000,00                                    
  70674  Spese per attivita' dirette della Regione                              
    nel settore dello spettacolo (art. 8,                                       
    L.R. 5 luglio 1999, n. 13)  260.000,00                                      
    Spesa di investimento                                                       
  70678  Fondo unico regionale per le attivita' nel                             
    settore dello spettacolo (art. 4, comma 2,                                  
    L.R. 5 luglio 1999, n. 13)  2.000.000,00                                    
Nell'ambito degli obiettivi e delle azioni prioritarie di cui ai                
precedenti punti 2 e 3, le risorse finanziarie sopraindicate verranno           
destinate nel modo seguente:                                                    
a)  quanto a Euro 4.350.000,00 per la realizzazione delle attivita'             
da attuarsi tramite convenzione con i soggetti interessati, nelle               
forme e con le modalita' indicate al paragrafo 4;                               
b)  quanto a Euro 1.500.000,00 per la realizzazione delle attivita'             
da attuarsi tramite gli accordi con le Province di cui al paragrafo             
5;                                                                              
c)  quanto a Euro 260.000,00 per la realizzazione delle attivita' di            
Film Commission e di Osservatorio dello Spettacolo di cui al punto              
3.2;                                                                            
d)  quanto a Euro 2.000.000,00 per l'attuazione degli interventi                
strutturali (spese di investimento) di cui al paragrafo 6.                      
8. Avviso per la presentazione dei progetti                                     
In attuazione del presente Programma, la Giunta regionale approva e             
provvede, in collaborazione con le Province, a divulgare l'Avviso per           
la presentazione dei progetti di attivita' e degli interventi per               
spese di investimento da realizzarsi nel triennio 2003-2005.                    
9. Monitoraggio                                                                 
Nel corso dell'attuazione del presente Programma, e in particolare al           
termine del triennio, verra' effettuata un'analisi dell'andamento del           
sistema regionale dello spettacolo - incrociando piu' elementi                  
informativi, di conoscenza e di indagine - finalizzata ad                       
approfondire e valutare in modo specifico i seguenti aspetti:                   
a)  l'attivita' dei soggetti attuatori degli accordi, attraverso una            
valutazione da parte della Regione e delle Province;                            
b)  l'operato dei soggetti convenzionati;                                       
c)  l'attivita' e le indicazioni del Comitato Scientifico dello                 
Spettacolo, previsto dall'art. 6 della L.R. 13/99;                              
d)  i risultati dell'attivita' dell'Osservatorio sulle realta' dello            
spettacolo, previsto all'art. 8 della medesima legge.                           
Per l'analisi e l'elaborazione dei dati e delle informazioni, la                
Regione potra' avvalersi dello stesso Osservatorio.                             

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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