COMUNICATO
Titolo II - Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) del progetto di realizzazione di una nuova cava di materiali inerti di natura argillosa
L'Autorita' competente: Comune di Copparo (FE) comunica la decisione
relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il
- progetto: realizzazione di una nuova cava di materiali inerti di
natura argillosa;
- presentato: SEI Societa' Escavazione Inerti SpA con sede in Ferrara
(FE), Via Darsena n. 67;
- localizzato: in Copparo, a Nord del Canale Naviglio (Ponte San
Pietro), tra il condotto San Pietro e la Strada Provinciale tratto
Copparo-Cesta, in localita' Pontica.
Il progetto interessa il territorio del comune di Copparo e della
provincia di Ferrara.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35 l'Autorita' competente
Comune di Copparo con deliberazione di Giunta comunale n. 17 del
12/2/2003, dichiarata immediatamente eseguibile, ha assunto la
seguente decisione:
1) di assumere la decisione di verifica positiva ed esclusione del
progetto dalla ulteriore procedura di VIA con le prescrizioni di
seguito riportate che l'impresa SEI Societa' Escavazione Inerti SpA
e' obbligata a rispettare, conformandone il progetto stesso in fase
di richiesta di autorizzazione.
A) Considerato che:
- tutti i dati altimetrici forniti dal Consorzio di Bonifica I
Circondario sono riferiti al Caposaldo posto sul gargame destro della
Chiavica Sani, sul canale Naviglio, a quota 13,40;
- la quota ordinaria estiva del condotto San Pietro e' mediamente a
10,80-11,00;
- la quota invernale del condotto San Pietro e', mediamente,
10,40-10,45;
- la quota del canale Naviglio, in periodo invernale, e' mediamente
di 10,80-11,00;i deflussi delle portate di piena del Naviglio, da
convogliarsi in cassa, dovranno avvenire attraverso un apposito
manufatto di sfioro, posto sul Naviglio stesso, la cui quota di
ritenuta sara' calibrata, nei vari periodi dell'anno, esclusivamente
dal Consorzio in funzione del regime idraulico del canale.
Il manufatto di scarico dalla cassa di espansione al condotto San
Pietro sara', di norma, chiuso. Il Consorzio effettuera' lo scarico
dell'acqua di piena, invasata in cassa, nei modi e nei tempi adatti a
non creare situazioni di sofferenza idraulica.
La realizzazione della condotta che collega il Naviglio con la cassa
e' opportuno sia realizzata gia' durante il primo anno di
escavazione.
Il transito degli autocarri dovra' avvenire a distanza non inferiore
a 4 metri dal ciglio sinistro del condotto San Pietro.
L'eventuale scarico (tramite sollevamento) delle acque di falda,
durante l'escavazione, dalla cava al condotto San Pietro, dovra'
avere una portata non superiore ai 40 lt/sec, salvo periodi di piena
nei quali lo scarico potra' essere temporaneamente sospeso, per
motivi di sicurezza idraulica.
La distanza tra il ciglio del condotto San Pietro e l'unghia esterna
dell'arginello di cava dovra' essere non inferiore a metri 10;
eventuali piantumazioni di cespugli non dovranno essere effettuate a
distanze inferiori a metri 8 dal ciglio del San Pietro.
La capacita' di invaso della cassa di espansione sara' tanto maggiore
quanto piu' saranno bassi i livelli idrometrici normalmente presenti
nella cassa stessa; si consiglia pertanto che il livello medio non
superi quota 10,50.
B) Sia redatta una tavola cartografica delle essenze arboree con
indicate le tipologie e loro messa a dimora (stato di fatto e di
progetto).
Sia redatta l'analisi di piste ciclabili e studi sulle tipologie di
materiali da utilizzare nei percorsi previsti di progetto.
II piano di recupero da realizzare deve prevedere, nella sagomatura
delle sponde un gradino degradante al fine di garantire la sicurezza
ai futuri utilizzatori e permettere l'attecchimento di piante
acquatiche al fine di garantire la funzione di fitodepurazione.
Siano allegate al progetto esecutivo dell'ambito le analisi
dell'andamento idrogeologico (studio idraulico), per la quantita' di
acqua che devono smaltire i canali di scolo consortili in caso di
massima piena.
Si richiede inoltre una nuova definizione in merito alla viabilita'
di accesso alla cava visto e considerato che l'Amministrazione
provinciale di Ferrara non intende rilasciare nuovi passi carrai per
motivi di sicurezza stradale.
Si chiedono altresi' precisazioni in merito alle tecniche di
abbattimento della falda, alla permeabilita' del terreno da escavare,
alla natura litologica del terreno mediante analisi di alcuni
campioni rappresentativi per la valutazione dell'utilizzo del
materiale estratto e per valutare le possibili interferenze del nuovo
assetto idrogeologico della cava sulla struttura stradale della SP2 a
suo tempo realizzata con la tecnica di stabilizzazione delle terre
dei rilevati stradali mediante l'utilizzo di calce e cemento.
C) Sia verificata l'assenza, all'interno delle aree di cava, di
impianti riferibili a servizio pubblico di distribuzione di acqua
potabile e raccolte di acque reflue.
Siano garantite, con apposite disposizioni ed accorgimenti tecnici da
adottarsi nei casi ricorrenti, nelle zone circostanti le case sparse
di civile abitazione vicine alle aree di cava, vicine agli impianti
ed alle infrastrutture di cava, le condizioni ambientali esterne
previste dalle leggi con particolare riferimento alla qualita'
dell'aria e al rumore.
Siano preventivamente indagate le ripercussioni sulla entomologia
urbana dei centri circostanti di Ponte San Pietro e Copparo che i
criteri di recupero (segnatamente la creazione di una grande vasca di
contenimento delle piene e di un grande lago) possono produrre e la
possibilita' concreta di risolvere i problemi di eventuale
insorgenza.
Siano preventivamente indagate le ripercussioni sulla sicurezza
stradale riconducibili all'attivita' di cava (es. polveri silicee sul
manto stradale, etc.) e la possibilita' di risoluzione dei problemi
eventualmente individuati.
D) La cava dovra' avere l'unica destinazione finale di cassa di
espansione, concentrando eventuali attivita' collaterali,
nell'ipotesi di uno sviluppo dell'ambito, in polo estrattivo.
Si richiede inoltre l'individuazione di un corridoio ecologico di
dimensioni piu' ampie da collocare a margine della cava per
consentire eventuali collegamenti con il territorio.
E) All'atto della presentazione della domanda di autorizzazione
dovranno essere esplicitate le modalita' di un monitoraggio nel
tempo, anche per quanto concerne la qualita' delle acque.
L'impresa SEI Societa' Escavazione Inerti SpA dovra' richiedere
l'autorizzazione per l'esercizio dell'attivita' estrattiva ai sensi
della L.R. 17/91 e successive modificazioni presentando l'istanza
allo Sportello Unico per le attivita' produttive del Comune di
Copparo.